PROGRAMMA DEL CLUB MESE DI NOVEMBRE 2005

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1 DISTRETTO 2030 Anno 7 NUMERO 72 ottobre 2005

2 PROGRAMMA DEL CLUB MESE DI NOVEMBRE 2005 Mercoledì 2 Novembre Riunione annullata e posticipata a Sabato 5 Novembre. Sabato 5 Novembre Riunione conviviale presso il Ristorante Cà Brusà, Loc. Manzoni 25, Monforte d Alba (Cn) - ore 13,00. Relazione del Dott. Remo Gattiglia, Assistente del Governatore per il gruppo Langhe e Roero, sul tema La storia e le caratteristiche delle Langhe. Mercoledì 9 Novembre Riunione annullata e posticipata a Venerdì 11 Novembre. Venerdì 11 Novembre Serata conviviale Interclub in onore delle Forze Armate con R.C. Genova Ovest, R.C. Rapallo Tigullio e R.C. Chiavari Tigullio. Hotel Portofino Kulm - ore 20,00. Relazione del Gen. C.A. Goffredo Mencagli sul tema L Arma dei Carabinieri, la formazione del personale e le missioni all estero. Mercoledì 16 Novembre Riunione conviviale - Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Visita ufficiale del Governatore Distrettuale Dott. Luigi Salvati. L incontro con il Governatore è programmato come segue : ore 17,30 incontro con il Presidente ed il Segretario; ore 18,45 incontro con i membri del Consiglio Direttivo e i Presidenti di Commissione; ore 19,30 incontro con i Soci entrati nell ultimo anno. segue aperitivo e conviviale. Si raccomanda la presenza dei Coniugi e la prenotazione in segreteria. Mercoledì 23 Novembre Riunione conviviale - Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Relazione dell Ing. Giorgio De Maestri, Amministratore Delegato di Genova Sviluppo, sul tema Il recupero delle aree industriali dismesse : un opportunità di sviluppo per la città. Mercoledì 30 Novembre Riunione conviviale - Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Relazione del Prof. Umberto Valente, direttore del Centro Trapianti dell Università di Genova, sul tema Stato attuale delle donazioni e trapianti d organo in Italia ed in Europa. Per le riunioni in sede (Jolly Hotel Plaza), se non specificatamente richiesto, vale la regola generale del Club secondo la quale i Soci sono invitati a preavvertire la Segreteria solo in caso di assenza. In mancanza si intenderanno presenti. Pertanto il mese di novembre occorrerà prenotarsi per le riunioni del 5, del 11 e del Segreteria del Club - Genova, Corso Armellini 15 Telefono e Fax E Mail : rotary.golfodigenova@virgilio.it

3 LETTERA DEL GOVERNATORE - NOVEMBRE 2005 Cari amici, Novembre, mese della Rotary Foundation. Si tratta, sicuramente, del periodo più significativo dell anno rotariano, durante il quale più puntuale deve essere l attenzione ed il sostegno alla Fondazione, moltiplicando le energie e l impegno di noi tutti per non cedere neppure di passo rispetto ai risultati conseguiti negli anni precedenti, ma anzi, avanzando per ottenere nuovi primati. È quanto è stato sottolineato nel Seminario distrettuale della Rotary Foundation svoltosi lo scorso 24 settembre a Chiavari, presso il Centro Benedetto Acquarone del Villaggio del Ragazzo di Don Nando Negri e che ha visto succedersi interessanti e approfonditi interventi del Past Chairman della Fondazione Carlo Ravizza (le trasformazioni del Fondo di dotazione), di Filippo Maria Pirisi, Presidente per la Zona 12 del R. I. della Fondazione (Conoscenza e informazione sull utilizzo dei fondi) e, infine del Presidente della Commissione Distrettuale Roberto Napolitano (le contribuzioni ed i meccanismi di finanziamento dei progetti). Ebbene, cari Presidenti e Amici tutti dei Club del Distretto 2030, cerchiamo, anche quest anno di essere all altezza della nostra fama di generosità e di capacità di servizio in tutte le attività che fanno capo alla Fondazione. E, in questo settore, dovremo coinvolgere sempre più i nostri Club giovanili. Io ho avuto il piacere di partecipare all Assemblea Distrettuale del Rotaract, svoltasi a Genova il 1 ottobre scorso, e posso assicurarvi che l entusiasmo, la determinazione e l organizzazione dei Rotaractiani e del loro Delegato Distrettuale Riccardo Perinetto possono essere veramente di esempio per fare Rotary. Dopo questi richiami a eventi significativi, consentitemi di dedicare alcune considerazioni alle esperienze che sto facendo visitando i Club. Alla data del 6 ottobre, quando ho sospeso le visite per dedicarmi alla partecipazione alle manifestazioni del Premio Galileo Galilei a Pisa ed al Rotary Institute di Lille, avevo già incontrato i Dirigenti ed i soci di 32 Club e, devo dire che ho avuto delle piacevoli sorprese. Ho trovato alcuni Club ben organizzati, con programmi già definiti e con perfetta consapevolezza dell alto valore della missione che oggi, sempre più, si chiede ai rotariani. Ma una cosa vorrei ricordare a tutti: l esigenza che l informatizzazione sia estesa sempre più in quanto ciò consente non solo la velocizzazione dell informazione ma, anche, una notevole riduzione di costi per esempio, nella stampa e spedizione del notiziario dei Club. Infine consentitemi di ricordarvi che, oltre al Seminario, riservato agli addetti ai lavori, sulla Leadership Distrettuale del prossimo 19 novembre a Torino organizzato dal PDG Viale nella stessa città, il 3 dicembre p.v., si terrà un convegno sull Alfabetizzazione con la presentazione dei progetti della Commissione presieduta dal PDG Vinciguerra. In definitiva, cari Amici, abbiamo molto da lavorare: cerchiamo di farlo con buona volontà ed entusiasmo dimostrando di essere dei buoni rotariani. Luigi 3

4 GLI INCONTRI DEL CLUB Mercoledì 5 Ottobre Riunione interclub con Rotary Club Genova Ovest Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Incontro con il Sindaco di Genova Prof. Avv. Giuseppe Pericu. PRESENZE SOCI : Amoretti, Bagnasco, Benedetti, Bruni, Dodero, Faganelli, Fuselli, Gazzano, Gotelli, Gramatica, Grimaldi, Gualeni, Iachino, Icardi, La Luce, La Terra, Marconi, Melchiori, Natoli, Panfili, Parodi Adriana, Parodi Annamaria, Raucci, Romeo, Roncallo, Sarpero, Savioli, Spadolini, Tomaselli, Vassallo, Viale. PERCENTUALE PRESENZE SOCI (30/58) = 52 % CONIUGI : di Iachino, Parodi Adriana, Vassallo. OSPITI DEI SOCI : di Bruni il Dott. Giovanni Merella. VISITATORI ROTARIANI : Il Presidente del RC Chiavari Tigullio Giovanni Cereda. Resoconto della serata La serata conviviale, in Interclub con il RC Genova Ovest, ha inizio con i saluti di benvenuto, da parte di entrambi i Presidenti, Cervetti del RC Genova Ovest e Iachino del RC Golfo di Genova, all illustre ospite e relatore della serata, il Sindaco di Genova Prof. Avv. Giuseppe Pericu, nonché ai numerosissimi intervenuti: ospiti dei Club e dei soci, visitatori rotariani, coniugi e soci stessi. I due Presidenti prendono quindi la parola a turno, per informare ciascuno i propri soci delle iniziative in corso e dei futuri programmi del Club da loro presieduto: per quanto concerne il RC Golfo di Genova, il Presidente Iachino ricorda gli importanti appuntamenti di ottobre, e in particolare sottolinea il rilievo della riunione in Interclub con il RC Genova Ovest del 26 p.v., con l incontro sul tema Il cancro: trattamenti convenzionali e non, che vedrà la partecipazione di prestigiosi relatori italiani e stranieri. Dopo la cena, il Presidente del RC Genova Ovest Cervetti introduce il relatore della serata riassumendone il ragguardevole Curriculum Vitae, dal quale emerge l alto livello dell impegno e l importanza dei risultati conseguiti dall Avv. Pericu sia in ambito professionale e accademico, sia nella partecipazione alla vita politica di Genova e dell intero Paese. Cede quindi la parola allo stesso Sindaco Avv. Pericu, il quale, dopo aver ringraziato i RC Genova Ovest e Golfo di Genova per l invito a discutere dei problemi e delle prospettive future della città, illustra con onestà intellettuale e rigore espositivo il quadro della situazione della città di Genova, collocandolo da un lato nella peculiare realtà locale, inserendolo dall altro all interno del più ampio e condizionante scenario non solo italiano, ma anche europeo e ormai mondiale. In apertura del suo intervento, il Sindaco non nasconde la tendenza negativa della situazione economica complessiva nazionale e internazionale, la quale influisce anche sulle grandi questioni ancora irrisolte ma essenziali per lo sviluppo di Genova, ma parimenti evidenzia la possibilità di interpretare la realtà inquadrandola in una prospettiva positiva, intesa soprattutto a valorizzare le peculiarità della città e del suo ruolo in un contesto più generale. La chiacchierata tocca quindi tutti i nodi 4

5 centrali del presente e del futuro di Genova il porto, i nodi stradali e ferroviari, i trasporti, il piano regolatore, la cultura e il turismo (con il lusinghiero bilancio delle manifestazioni del 2004, anno di Genova Capitale Europea della cultura, la cui immagine come città turistica deve però meglio consolidarsi), l impresa e la ricerca scientifica, fornendo un analisi serena e oggettiva dei problemi più complessi e delle possibili soluzioni in fase di attuazione o in via di studio. Dalla rassegna del Sindaco emerge l immagine di una città senza dubbio condizionata da svantaggi naturali e dal trend negativo dell economia nazionale e internazionale, ma non per questo impossibilitata a trovare soluzioni che, in virtù delle qualità dei Genovesi e delle peculiarità della città e della regione, consentano non solo di affrontare le sfide della globalizzazione e dell internazionalizzazione senza complessi d inferiorità di sorta, ma anche di guardare al futuro con un cauto ottimismo. Al termine dell interessante relazione, dopo il caloroso applauso di ringraziamento dei presenti, si sviluppa un vivace dibattito, al quale prendono parte numerosi soci di entrambi i Club, che sottopongono al Sindaco una serie di domande su temi specifici della situazione di Genova, quesiti ai quali il Sindaco risponde con puntualità e precisione, contribuendo a meglio definire il quadro presentato nel corso del suo intervento. Al termine del dibattito i due Presidenti Cervetti e Iachino ringraziano ancora a nome di tutti i presenti il Sindaco Pericu per la disponibilità e per l interessante relazione, e con il rituale tocco di campana la serata ha termine intorno alle ore PERCHE SOSTENIAMO LA FONDAZIONE ROTARY (Messaggio del Presidente del C.d.A. della Rotary Foundation) Novembre è il mese dedicato dal Rotary alla sua Fondazione. Nei Club di tutto il mondo i rotariani provvederanno alla donazione annuale nell ambito dell iniziativa Ogni rotariano, ogni anno. Perché i Rotariani sostengono la Fondazione donando ogni anno di più? Perché sanno che la Fondazione agisce nel nome degli stessi ideali e principi etici condivisi da tutti i soci: onestà, responsabilità e affidabilità. Sanno che il denaro affidato alla Fondazione finirà dove ce n è più bisogno, per fornire acqua pulita, debellare la polio, prevenire la cecità, istruire i giovani e migliorare il tenore della vita in tutto il mondo. Attraverso la Fondazione ogni Rotariano riesce a partecipare ai progetti realizzati nelle zone più povere del mondo, dove ogni vaccino, ogni scatola di medicinali e ogni zanzariera può fare la differenza tra la vita e la morte. La Fondazione Rotary appartiene a tutti i rotariani. E la nostra Fondazione: conta sul nostro sostegno per sopravvivere e con il nostro aiuto porta sollievo e speranza a chi ne ha più bisogno. Un dono alla Fondazione non manca mai di restituire qualcosa a chi lo fà: la soddisfazione di migliorare il mondo, poco a poco, giorno per giorno. 5

6 Mercoledì 12 Ottobre Riunione con piccola conviviale - Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Riunione di affiatamento. PRESENZE SOCI : Alberti, Bagnasco, Bellin, Bruni, Cecconi, Chiodini, de Concilio, Fuselli, Garaventa, Gazzano, Gotelli, Gualeni, La Luce, La Terra, Marconi, Maresca, Milintenda, Muratori, Parodi Adriana, Piana, Raucci, Romeo, Sanguinetto, Tomaselli, Vassallo, Viano. PERCENTUALE PRESENZE SOCI (26/58) = 45 % Resoconto della serata In assenza del Presidente Iachino, impegnato in un congresso fuori Genova, a fare gli onori di casa è il Vice Presidente, nonché Assistente del Governatore, Alberto Bagnasco, il quale dopo aver dato inizio alla serata con il consueto tocco di campana saluta i soci presenti e cede la parola al Prefetto Emma Tomaselli, che a nome del Club rivolge gli auguri ai soci che nel mese di ottobre festeggiano l onomastico o il compleanno. Ricevuto nuovamente il microfono, il vice Presidente Bagnasco sottolinea l importanza delle riunioni che, come quella odierna, sono destinate non solo a incrementare l affiatamento fra i soci, ma anche e soprattutto a discutere in modo amichevole e informale (ma non per questo meno proficuo) di programmi e iniziative: molto spesso le idee più interessanti nascono, sotto forma di spunti di riflessione, di sollecitazioni reciproche, proprio in serate come questa, che per tale motivo dovrebbero diventare per i veri rotariani appuntamenti non tanto fissi, quanto piuttosto irrinunciabili. Il Vice Presidente dà quindi conto di un importante notizia concernente la nostra socia Anna Maria Faganelli, la quale è stata nominata Difensore Civico della Regione Liguria: i presenti salutano la novità con un lungo applauso. Il Vice Presidente prosegue quindi con le comunicazioni, ricordando gli appuntamenti di ottobre ed alcuni già fissati per novembre e dicembre: in particolare, le riunioni del 26 ottobre, del 5 novembre che avrà luogo a Monforte d Alba, nelle Terre del Barolo e soprattutto il prossimo 16 novembre, la visita ufficiale del Governatore Salvati, nonché il 6 dicembre l assemblea dei soci che dovrà decidere sia lo staff del Presidente eletto Fuselli, sia il suo successore per l anno 2007/2008. Il Vice Presidente propone ai soci intervenuti di interpretare la riunione odierna anche come preliminare a quella del 16 novembre, destinandola cioè ad effettuare una rassegna delle iniziative svolte o progettate nell ambito delle singole Commissioni, chiedendo ai Presidenti o ai componenti delle Commissioni presenti di offrire una breve comunicazione sul lavoro svolto. Infine, nel concludere la prima parte della serata, il Vice Presidente informa che il progetto nato da un idea del nostro socio Edmondo Fresia di sensibilizzare i cittadini e i mezzi di comunicazione sull esistenza e sulle possibilità di utilizzo delle isole ecologiche ha avuto un notevole riscontro a livello degli altri Club, e si sta per trasformare in un progetto di ampio respiro e di sicura importanza per la città e per il territorio: ancora una volta, una conferma del ruolo essenziale che il Rotary può e vuole svolgere a sostegno della società e del prossimo. Dopo la cena, prima di cedere il microfono ai rappresentanti delle varie Commissioni, il Vice Presidente fornisce una fotografia del Club attraverso una veloce disamina dei dati raccolti e analizzati dalla Segreteria e dal 6

7 Consiglio, sottolineando sia i punti di forza per esempio l età media dei soci, che risulta abbastanza bassa, a livello del Distretto, o l equilibrio fra soci e socie, o ancora l assiduità media, che appare positiva sia i punti deboli, o meglio le situazioni che possono essere migliorate con l impegno e l attività dei soci. Prosegue ancora elencando tutti i progetti che il Club ha patrocinato e concretizzato di propria iniziativa, e quelli in cantiere per il futuro; ricorda anche tutti i progetti (a livello locale, distrettuale e internazionale) ai quali il Club ha fornito un contributo, nonché tutti quelli per cui ha già dato la propria adesione, sia in termini finanziari, sia in termini di disponibilità dei soci a collaborare. Tutto questo, conclude, costituirà l ossatura della relazione che il Consiglio presenterà al Governatore in occasione della sua visita ufficiale, e per questo i soci sono invitati fin d ora a contribuire attivamente perché la fotografia del Club appaia il più possibile nitida e riuscita, sottolineando anche come il Presidente Iachino abbia chiesto ai soci, nella sua relazione, un impegno costante e non saltuario. A turno, quindi, il microfono è dato ai Presidenti o ai Componenti presenti delle varie Commissioni, i quali forniscono un riassunto delle iniziative intraprese (o in cantiere) e dei risultati conseguiti: ogni intervento suscita a sua volta interventi, proposte, quesiti e riflessioni da parte di tutti gli intervenuti, in un clima di piena collaborazione e di entusiasmo: la fotografia del Club si va in tal modo arricchendo di particolari, sfumature, tonalità. Alcuni temi di particolare rilievo emersi nel corso del vivace dibattito: l attenzione all ambito professionale dei potenziali nuovi soci, onde evitare l affollamento in determinate classifiche; la possibilità di incrementare l affiatamento dei soci attraverso iniziative di brevi viaggi (a Modena in primavera, per esempio, per visitare la prestigiosa Accademia Militare e la sede della Ferrari a Maranello) e di gite di una giornata come quelle già effettuate ad Entracque e ai Giardini Hanbury; l attenzione per gli eventi di grande rilievo scientifico (il Festival della Scienza), culturale e sportivo (l organizzazione di un convegno sullo sport dilettantistico e professionistico); le novità informatiche (la possibilità di visualizzare sul cellulare il programma del mese o la pagina delle news del sito, e di avere un proprio indirizzo nel dominio - del Club); l incidenza del fattore comunicazione per favorire la conoscenza del Rotary all interno con il ruolo chiave dell Informazione rotariana e all esterno; i numerosi service da implementare o lanciare ex novo. Al termine dell intensa e proficua discussione, il Vice Presidente ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al dibattito e alle ore circa, con il consueto tocco di campana ha termine la serata. COOPERAZIONE E CONTINUITA CHIAVI PER IL SUCCESSO (dal messaggio del Presidente Internazionale Carl W. Stenhammar) Il ruolo delle organizzazioni di volontariato, come il Rotary International, è fondamentale nella società di oggi e lo sarà sempre di più. Le parole chiave sono due: cooperazione e continuità. La cooperazione non deve avere necessariamente un respiro globale, ma può concretizzarsi anche a livello locale: club e distretti possono fare molto di più insieme, utilizzando gli stessi fondi, che non lavorando individualmente. Tutti i temi che il Rotary affronta sono ampi e complessi, dalla salute alla fame, dall alfabetizzazione all acqua, tanto per citarne alcuni. Non è possibile trovare una soluzione a problemi di questa portata in tempi brevi, altrimenti sarebbero già stati superati. Per questo la continuità è così importante. Lavorare alla costruzione di un mondo migliore per l intera umanità è come mettere insieme un puzzle enorme: per sistemare i pezzi serve l aiuto di tutti. Attraverso il Servizio al di sopra di ogni interesse personale il Rotary International si impegna a dare un contributo quanto più ampio possibile, nell intento di riaffermare il proprio ruolo di guida nell ambito del volontariato mondiale. 7

8 Mercoledì 19 Ottobre Riunione con piccola conviviale - Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Relazione professionale del Socio Prof. Dott. Giancarlo Icardi dal titolo L influenza aviaria - il pericolo della ricombinazione. PRESENZE SOCI : 28 Albini (dopo cena), Amoretti, Bagnasco, Bellin, Benedetti, Bruni, Cecconi, Doria Lamba, Fuselli, Garlaschi, Ghezzi, Gotelli, Iachino, Icardi, La Terra, Mascia, Milintenda, Panfili, Parodi Adriana, Parodi Annamaria, Raucci, Romeo, Sanguinetto, Sarpero, Tomaselli, Vassallo, Viale, Viano. PERCENTUALE PRESENZE SOCI (28/58) = 48 % CONIUGI : di Milintenda, Panfili, Parodi Adriana, Vassallo e Viano. VISITATORI ROTARIANI : Il Presidente del RC Chiavari Tigullio Cav. Giovanni Cereda; il Dott. Ing. Michele Renzi del RC Bolzano (ospite del Club). Resoconto della serata Il Presidente Carlo Iachino, dopo aver dato inizio alla serata con il consueto tocco di campana, saluta i soci presenti e cede la parola al Prefetto Emma Tomaselli, che a nome del Club rivolge un cordiale benvenuto ai soci, coniugi e visitatori rotariani. Il Presidente prosegue quindi con le comunicazioni, ricordando l ultimo appuntamento di ottobre, la riunione interclub del 26 con il dibattito sui trattamenti convenzionali e non del cancro, la conviviale del 5 novembre a Monforte d Alba, la visita ufficiale del Governatore Salvati il 16 novembre e l assemblea elettiva del 6 dicembre, per le quali raccomanda la massima partecipazione. Dopo la cena prende la parola il Socio Prof. Giancarlo Icardi il quale espone con l aiuto di audiovisivi - la sua relazione, molto chiara ed esauriente nonostante la complessità della materia. Sul tema dell influenza aviaria si sta diffondendo un panico mediatico che allo stato attuale è privo di fondamento, non bisogna infatti fare confusione tra questa malattia che colpisce gli animali, l influenza umana e la cosiddetta pandemia influenzale. Per meglio comprendere i meccanismi biologici del virus influenzale, egli ricorda che questo microrganismo ha 8 elementi genomici, costituiti da acido ribonucleico (RNA); due di questi opportunamente tradotti danno origine ad altrettante proteine esterne, denominate neuraminidasi (N) e emoagglutinina (H). Di quest ultima conosciamo 16 sottotipi e sappiamo, ad esempio, che è importante per consentire l attacco del virus alle cellule del sistema respiratorio. I virus influenzali riconoscono ospiti sia animali, sia umani, tra i serbatoi naturali di questi agenti patogeni riconosciamo oltre all uomo il maiale, il cavallo, gli uccelli ed i mammiferi marini. Generalmente i virus che colpiscono le altre specie animali non sono in grado di provocare malattia nell uomo. In altre parole esistono delle barriere di specie in base alle quali possiamo distinguere influenza umana, influenza suina, influenza equina, influenza aviaria ecc. In questo periodo sta suscitando grande preoccupazione a livello mondiale l estensione dell epidemia di influenza 8

9 aviaria che, dopo aver interessato nazioni asiatiche quali Cina, Vietnam, Tailandia, Indonesia e Turchia, ha ora raggiunto alcuni paesi europei: Russia, Romania e forse Grecia. In queste nazioni il virus è giunto attraverso uccelli migratori infetti che hanno condiviso ambienti acquatici con volatili domestici del luogo, eliminando in tali ambienti il microrganismo attraverso le feci. Il virus che provoca l influenza nei volatili, caratterizzato dalla sigla A/H5N1, è motivo di estremo timore poiché dal dicembre 2003 ad oggi, superando la barriera di specie, ha contagiato 118 esseri umani e di questi oltre la metà sono morti a causa della malattia. Tutti questi casi si sono verificati in paesi del sudest asiatico, (la maggior parte in Vietnam), ed hanno interessato persone che vivevano in estrema contiguità con i volatili. Il motivo per cui si parla di salto di specie deriva dal fatto che finora non è stato descritto alcun caso di trasmissione da uomo a uomo di questo virus A/H5N1. A proposito dell epidemia che colpisce i polli, la prima misura adottata per il suo contenimento è rappresentata dall abbattimento estensivo dei capi, tuttavia la diffusione esponenziale dell influenza aviaria tra gli animali allevati nel sudest asiatico, fa si che questo intervento non sia più ritenuto idoneo per cui si sta provvedendo alla vaccinazione dei volatili. Ad esempio si prevede che entro il novembre 2005 saranno vaccinati gli oltre 200 milioni di polli vietnamiti. Da quanto finora esposto risulta quindi evidente come il virus A/H5N1 costituisca un problema di sanità veterinaria, tuttavia la diffusione dell influenza aviaria fa aumentare la probabilità che emerga un ceppo virale capace di adattarsi all uomo. Ad esempio l infezione contemporanea nella stessa persona con un virus umano ed uno aviario potrebbe portare ad un riassortimento genetico capace di dare origine ad un nuovo ceppo influenzale che potrebbe avere caratteristiche di estrema virulenza e letalità per l uomo. Ritornando all influenza umana è opportuno precisare che nessun esperto è in grado di fare previsioni su quando una nuova pandemia (epidemia che interessa tutto il globo) possa iniziare; tutti comunque concordano sul fatto che è un evento possibile e al quale bisogna prepararsi per tempo. Attualmente ci si trova in quella che è tecnicamente definita fase interpandemica ricordando che storicamente la prima pandemia del XX secolo è stata la c.d. spagnola del 1918/1919, provocata dal virus A/H1N1, la seconda (virus H2N2) conosciuta coma asiatica risale al 1957 e la terza (virus H3N2) denominata Hong Kong del 1968: da allora non si sono più verificate pandemie. A proposito dell essere preparati ad affrontare in futuro un eventuale pandemia, il Ministero della Salute sta rivedendo il piano pandemico nazionale redatto nel 2002, alla luce delle modifiche intervenute in quest ultimo triennio, vale a dire epidemia di influenza aviaria, disponibilità di farmaci antivirali specifici, ecc. Nell ottica dell essere preparati riveste particolare importanza la capacità di un paese come l Italia di vaccinare contro l influenza un gran numero di persone in un periodo limitato di tempo; per saggiare tale capacità nella circolare ministeriale del luglio scorso avente ad oggetto la vaccinazione contro l influenza stagionale 2005/ 2006, viene enfatizzata la necessità di immunizzare il maggior numero di persone con condizioni di rischio (anziani oltre 65 anni, soggetti con meno di 65 anni ma portatori di patologie croniche quali diabete, asma e cardiopatie, gravide nel terzo trimestre, ecc.). In Italia la stagione influenzale va da metà ottobre a metà aprile, di solito il periodo epidemico è nei mesi di gennaio e febbraio. 9

10 E importante ribadire il concetto che il vaccino antinfluenzale di stagione non serve per proteggere dal virus dell influenza aviaria, microrganismo che peraltro al momento non è presente in Italia. Concludendo: attualmente siamo in una fase interpandemica caratterizzata da sporadici casi di influenza aviaria verificatisi nell uomo a causa del salto di specie in alcuni paesi asiatici; ciò fa si che gli enti preposti siano in fase di allerta con l obiettivo di minimizzare il rischio di trasmissione del virus all uomo. Se si dovessero verificare casi di trasmissione interumana del virus aviario con evidenza di focolai epidemici sarebbero prese misure specifiche, come il controllo della circolazione delle persone, ecc. Al termine della completa e chiara relazione, dopo gli applausi al Relatore, si registrano numerosi interventi di Soci: Iachino, Viale, Mascia, Albini, Milintenda, Bagnasco, Bellin e Tomaselli. I calorosi applausi dei Soci sanciscono il successo della serata, che viene chiusa dal Presidente verso le con il rituale tocco di campana. Pillole di Rotary: lettera aperta al Socio Come per la maggior parte dei rotariani, la tua scelta di diventare socio del nostro Club Rotary è probabilmente motivata dal desiderio di contribuire al miglioramento della qualità della vita nella nostra comunità, come nel resto del mondo. Quest anno il Rotary ha festeggiato un secolo di attività e di iniziative umanitarie, il cui successo è dovuto anche e soprattutto all impegno, al sostegno ed alla partecipazione dei suoi soci. L esperienza mostra come l attaccamento e la dedizione dei soci ai rispettivi Club di appartenenza cresca in misura proporzionale al loro coinvolgimento nelle attività dell associazione. Per questo sei invitato a dedicare un poco del tuo tempo e del tuo talento a quelle attività e iniziative che ritieni importanti ed alle quali credi di poter dare un contributo significativo. Mercoledì 26 Ottobre Riunione interclub con Rotary Club Genova Ovest Jolly Hotel Plaza - ore 20,00. Incontro sul tema : Il cancro : trattamenti convenzionali e non. Partecipano il Prof. Fabio Truc, IGR - Ospedale Gustave Roussy di Parigi; il Dott. Giuseppe Di Bella; il Prof. Alberto Sobrero, Primario di Oncologia dell Ospedale San Martino; la Dott. Adriana Albini, Vicedirettore scientifico dell IST; il Prof.Michele Carella, ematologo, socio del R.C. Genova Ovest. PRESENZE SOCI : 28 Albini, Amalfitano, Bregante, Doria Lamba, Faganelli, Fuselli, Garaventa, Gotelli, Gramatica, Gualeni, Iachino, Icardi, La Luce, La Terra, Manicardi, Melchiori, Milintenda, Panfili (dopo cena), Parodi Adriana, Parodi Annamaria, Piana, Raucci, Romeo, Roncallo, Sanguinetto, Traversa, Vassallo, Viano. PRESENZE COMPENSATE : Bagnasco (partecipazione conviviale RC Genova Sud-Ovest). PERCENTUALE PRESENZE SOCI (29/58) = 50 % CONIUGI : di Bregante, Garaventa, Iachino, Manicardi, Sanguinetto, Vassallo e Viano. 10

11 OSPITI DEI CLUB : Prof. Fabio Truc e Signora (dopo cena), Prof. Alberto Sobrero, Dott. Giuseppe Di Bella, Prof. Maurizio Pianezza e Signora (quest ultima dopo cena). OSPITI DEI SOCI : di Bregante le Proff. Alda e Laura Brianzi, di La Luce il Dott. Giuseppe Gola, di Piana la Sig.ra Paola Cecchi, di Traversa la Mamma Sig.ra Irandokht Ghaffari e la Sorella Roberta Traversa, di Vassallo il Figlio Dott. Enrico e Signora M. Caterina e la Sig.ra Maria Beatrice Merlano. VISITATORI ROTARIANI : Il Presidente del RC Chiavari Tigullio Cav. Giovanni Cereda; il Dott. Ing. Michele Renzi del RC Bolzano. Resoconto della serata Il Presidente del RC Golfo di Genova Iachino apre la serata con il consueto tocco di campana, porgendo il più cordiale benvenuto a tutti gli intervenuti e ringraziando i Relatori per la loro disponibilità; elenca quindi gli Ospiti del Club e dei Soci ed i visitatori rotariani. Cede poi la parola al Presidente del RC Genova Ovest Cervetti, che analogamente saluta e ringrazia i partecipanti alla serata e ricorda, tra le prossime iniziative, la serata Interclub dell 11 novembre a Portofino Vetta, organizzata dai quattro Club RC Chiavari Tigullio, RC Rapallo Tigullio, RC Golfo di Genova ed RC Genova Ovest in onore delle Forze Armate. Relazione del Gen. C.A. Goffredo Mencagli dal titolo L Arma dei Carabinieri: la formazione del personale e le missioni all estero. Dopo la cena l incontro-dibattito ha inizio con l intervento della Socia Dott. Adriana Albini, Direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare all IST, la quale introduce il tema della serata ricordando che all inizio le terapie contro i tumori erano tradizionali, mentre negli ultimi anni l oncologia ha fatto grandi progressi, si è adeguata a tutto quello che sappiamo di genetica e di biologia molecolare, ed attualmente si è orientati verso sistemi più mirati, farmaci di tipo biologico che vanno a colpire un bersaglio particolare (le diverse cellule neoplastiche), da usare eventualmente in combinazione con terapie tradizionali (chemioterapia, radioterapia, ecc.). Oggi c è stata una grande rivoluzione, esistono molte più terapie e sempre più mirate contro specifici recettori, cercando di identificare la mappa genica delle varie neoplasie. Ad esempio lei si occupa in particolare di angiogenesi, cioè di agire sui meccanismi di crescita delle cellule tumorali: bloccare l angiogenesi significa far morire il tumore per fame, interromperne lo sviluppo tagliando i vasi sanguigni: adesso i farmaci contro l angiogenesi sono utilizzati con successo, in combinazione con altri farmaci, in vari tipi di neoplasie, come il colon ed il polmone. Tra questi farmaci che hanno un bersaglio ovvero un recettore c è anche la somatostatina, parte del complesso terapeutico del metodo Di Bella, che all inizio era usata per i tumori endocrini, che hanno i recettori: la cellula dei vasi sanguigni ha recettori per tale sostanza. Per stabilire la validità di una terapia di tipo biologico, a suo parere si devono seguire criteri di validazione attraverso studi 11

12 clinici condotti in modo scientifico. Si controllano e confrontano sempre terapie diverse, aggiungendo o no un nuovo componente, aumentando le dosi, o i tempi, cercando di effettuare terapie su misura per ogni paziente. La parola passa quindi al Dott. Giuseppe Di Bella, figlio del Prof. Di Bella scomparso nel 2003, autore con il padre di numerose pubblicazioni e Presidente della Fondazione omonima. Il Relatore ribadisce la scientificità del metodo che porta il suo nome. Ha incominciato a vedere i risultati di tale terapia intorno agli anni 70, utilizzando i farmaci in modo meno invasivo dei trattamenti convenzionali per agire sulle cause del tumore. Nel 1997 dissero che la terapia Di Bella non aveva fondamento scientifico, ma già allora c erano circa pubblicazioni a sostegno, che confermavano cioè che queste sostanze (somatostatina, retinoidi, melatonina, vitamina D3) hanno effetto positivo sulle cellule cancerose. Ora si sa che alcune bloccano l angiogenesi, cioè i vasi che le nutrono; col tempo le pubblicazioni sono diventate : si tratta di medicina basata sull evidenza. Le polemiche non furono mai volute da suo padre; la sua Fondazione continua a portare avanti la terapia e ad effettuare un costante e preciso monitoraggio in collegamento con numerosi studi medici. Il Prof. Alberto Sobrero inizia il suo intervento in modo polemico, affermando che il fenomeno Di Bella si è potuto sviluppare anche per scarsa credibilità della classe medica. E vero, le sostanze del metodo Di Bella hanno potenziali attività antitumorali, ma ci sono circa sostanze con tali caratteristiche. Il problema è un altro: quanto funzionano? Le industrie farmaceutiche orientano le loro ricerche e sperimentazioni proprio tenendo conto di questo, oltre che degli altri parametri, cioè che la sostanza non sia tossica, che esista una nicchia di mercato, ecc.. Nella terapia Di Bella il ministero ha condotto dieci studi che hanno dimostrato che l attività antitumorale delle sostanze c era, ma funzionava in una percentuale del 2-3% dei casi e questo è troppo poco, è ben al di sotto del minimo di un 20-30%. Il vero problema del cancro è rispondere alla domanda quanto è grave?, cioè la difficoltà prognostica, legata anche al fatto che oggi sappiamo che non esistono solo pochi tipi di tumore, ma diversi profili molecolari con infinite variabili, per cui talvolta un tumore avanza rapidamente ed uno simile si stabilizza, o addirittura regredisce, anche spontaneamente. In conclusione il Relatore afferma che l industria farmaceutica già oggi e nel futuro effettuerà investimenti solo per farmaci che si dimostrano efficaci in una percentuale di casi veramente significativa. Il Prof. Michele Carella, ematologo, ricorda che esistono attualmente farmaci di importanza fondamentale, capaci di bloccare la proliferazione neoplastica. Esistono almeno quattro farmaci c.d. intelligenti, come il Glivec, che inibisce un gene mutato del tumore, che dice alla cellula tu non muori. Si è introdotto un nuovo modo di effettuare i trapianti di midollo, non occorrono più camere sterili e tutto è più semplice. Si cerca di attivare una terapia immunologia per pazienti in cui non si può effettuare altra terapia convenzionale. In sostanza lui auspica e ritiene di fondamentale importanza una maggiore collaborazione ed integrazione tra oncologi, ematologi ed altri specialisti. Il Prof. Fabio Truc non è un clinico, ma un fisico, e si sta dedicando con il Prof. Israel allo studio dell oncogenesi del 12

13 fenomeno cancro in chiave evoluzionistica. Perché esiste il cancro? Quali sono le ragioni ontologiche, dell essere della malattia? Si sa che il cancro è una malattia genetica, la progressione nella malignità è dovuta a mutazioni nel genoma dettate dal caso e da selezioni. Ma forse non sono proprio casuali: tre miliardi di anni fa i primi organismi erano batteri unicellulari, che evidentemente hanno imparato a sopravvivere molto bene perché oggi sono ancora qua: quando un batterio viene aggredito, si attiva in lui una specie di programma di sopravvivenza (sistema SOS), in base al quale si difende riuscendo a mutare per adattarsi ad un ambiente ostile. Con il tempo c è stata un evoluzione che ci ha portati dall unica cellula del batterio ai nostri organismi multicellulari: non ci può forse essere anche per noi un sistema SOS, che in qualche modo produce le cellule tumorali? Se il tumore è un processo, e non un entità morfologica, occorrerà controllare il processo per ridurre al silenzio i geni che hanno attivato il problema. In sintesi con la sua attività cerca di indagare sui meccanismi di origine dei tumori, meccanismi che ancora ci sfuggono. Il Dott. Di Bella riprende la parola per affermare che le statistiche sul suo metodo sono molto più favorevoli di quanto riferito dal Prof. Sobrero, circa il 70% dei pazienti trattati sono migliorati entro un mese, la sopravvivenza è aumentata, ed hanno reagito meglio ai farmaci i pazienti che non erano stati chemiotrattati. Agli interventi dei Relatori, sottolineati dai calorosi applausi del pubblico, fanno seguito alcuni quesiti ai quali viene data risposta. Dopo i ringraziamenti da parte dei Presidenti dei due Rotary Club e la consegna dei guidoncini e degli omaggi, la serata ha termine alle ore con il tradizionale tocco di campana. 13

14 IL CLUB VISITA I GIARDINI BOTANICI HANBURY Grazie all interessamento della nostra Socia Rosanna Muratori sabato 8 ottobre 2005, in una bellissima giornata di sole, si è svolta a Ventimiglia la visita ai Giardini Botanici ed alla Villa Hanbury, accompagnati dal Curatore Dott. Pier Giorgio Campodonico. Presenti i Soci Bagnasco, Benedetti, Iachino, Muratori, Romeo, Tomaselli, Vassallo e Viale; i Coniugi di Bagnasco, Benedetti, Chiodini, Iachino, Muratori e Vassallo; nonché gli Ospiti Signora Maria Ludovica Forti di Bagnasco, Dott. Francesco Sias di Iachino, Dott. Graziano Maio e Signora di Romeo. La visita si è snodata negli itinerari di salita e di discesa, appositamente studiati, ed è stata illustrata dal Curatore con dovizia di particolari. Nel 1867 Thomas Hanbury acquistò quello che sarebbe poi diventato uno dei più importanti giardini botanici del mondo; al gentiluomo inglese, tornato ricchissimo dall Estremo Oriente, quel piccolo capo della Mortola era sembrato subito un angolo di paradiso: un declivio verde che terminava in una punta protesa in un mare azzurro e quieto, uliveti, agrumeti e vigneti delimitati ai lati dal denso e verdeggiante tappeto della macchia mediterranea. Dopo varie vicende, nel 1983 la gestione dei giardini fu affidata all Università di Genova: da allora il giardino sta progressivamente ritornando ai fasti antichi. Su un estensione complessiva di 18 ettari, 9 sono occupati da specie spontanee boschive (specialmente pini d Aleppo e macchia mediterranea) e 9 da flora esotica: il rigoglio di esemplari propri di lontani paesi del mondo testimonia le straordinarie potenzialità del Giardino come luogo di acclimatazione per vegetali con esigenze ecologiche molto dissimili. Degne di particolare menzione le piante delle foreste australiane, le succulente tipiche di vari deserti del globo, le specie che compongono il giardino giapponese: un insieme magico, fatto di forme, colori e profumi che idealmente ci trasportano in paesi lontanissimi, un incredibile concentrato di sofisticati adattamenti all ambiente, molto distanti in natura ed ospitati qui per l ammirazione e lo studio di chi vuole approfondire la conoscenza del mondo vegetale. Dopo i ringraziamenti al Dott. Campodonico per la sua disponibilità, competenza e chiarezza espositiva, e la consegna del guidoncino e di un omaggio del Club, la visita si è conclusa con una colazione organizzata nella veranda del piccolo bar sulla scogliera. 14

15 Fotoalbum 15

16

17 Riflessioni ai Giardini Hanbury di Patrizia Targani Iachino Incantata mi vedo percorrere i viali tempestati di diamanti di colore verde in tutte le sue sfumature. I passi sfiorano il selciato, quasi non osassero disturbare il cinguettio dei passeri e il rincorrersi delle farfalle. Entro nella favola e la natura mi apre le porte di casa. Fiori e piante mi accolgono con un abbraccio. Seguo il profumo dei pini e il pulviscolo dei colori si specchia nei miei occhi. L azzurro del cielo è uno sfondo perenne e mutevole con il variare delle stagioni. Il mare invade il mio cuore e da lui mi lascio cullare... La magia della natura mi ha colpito ancora. Guardo laggiù, dove lo sguardo sprofonda nel mare calmo. Mi sostiene una brezza leggera e mi accompagna laddove l oltre non è così lontano... In un attimo i miei occhi si adagiano nelle acque tranquille, bagnandosi di commozione... Il cuore sussulta lieve, inondando i miei sensi ancora assopiti. Mi avvolge il silenzio; solo il fruscio delle palme mosse dall aria tiepida innalza il suo verde canto al cielo eterno... Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla quiete di ottobre.

18 L IMMAGINE DEL MESE Nave Amerigo Vespucci, accolta trionfalmente al suo arrivo ad Auckland (New Zealand) nel Marzo 2003, in occasione delle regate di Coppa America. La campagna annuale del Vespucci ha portato la Nave della nostra Marina Militare a compiere la circumnavigazione del globo, navigando attraverso l Oceano Atlantico, il Canale di Panama, l Oceano Pacifico, quello Indiano e rientrando in Mediterraneo via Suez. Bollettino mensile del Rotary Club Golfo di Genova Distribuzione riservata ai soci Per comunicazioni con la redazione prego inviare una all indirizzo: rotary@savioli.it 18

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