Excel VBA Lezione 17. Generare numeri casuali
|
|
- Achille Papa
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tutorial 1: La tombola Generare numeri casuali Generare numeri casuali Nei moduli precedenti del corso ci siamo occupati delle basi di VBA, da questa lezione in avanti vi proponiamo dei mini progetti in cui potrete applicare quanto imparato oltre a scoprire funzioni, oggetti, metodi, nuovi. Tutto quello che imparerete poterete poi riapplicarlo nei vostri progetti personali. Abbiamo pensato di proporvi tre tutorial in cui realizzeremo tre semplici progetti In modo da affrontare molti dei piccoli problemi che vi si possono presentare lavorando con VBA. Cominceremo realizzando una tombola. Avrete a disposizione una cartella con 15 numeri che vanno da 1 a 90, generati casualmente, con un pulsante potrete estrarre i numeri da un ipotetico sacchetto di 90 numeri. Se sulla vostra cartella c è il numero estratto, questo sarà evidenziato automaticamente. La prima volta che su un riga della cartella saranno evidenziati due numeri, avrete fatto ambo. Se i numeri sono tre, terno, se cinque, cinquina. Se 15 tombola. Per evitare di complicare troppo le cose, procederemo passo per passo. In questa lezione impareremo a generare numeri casuali, quindi a verificare che non si ripetano. Poi li scriveremo nella colonna A del nostro file, in modo che i numeri estratti siano sempre visibili. Cominciamo subito. Create un file nuovo e aggiungete un pulsante che chiameremo cmdestrai. Fate doppio clic su di esso e completate la routine sub che gestisce il clic sul pulsante come segue Private Sub cmdestrai_click() Randomize intnumestratto = Round(Rnd() * 89) + 1 ActiveCell = intnumestratto End Sub Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 1
2 All inizio del foglio di codice dichiarate la variabile intnumeestratto con tipo integer (Figura 1). Figura 1 Per ora ci limitiamo a generare un numero casuale compreso fra 1 e 90 e a scriverlo nella cella attiva. Vediamo di capire come abbiamo fatto. La funzione Rnd() restituisce un numero casuale compreso fra 0 e 1. Per ottenere un numero maggiore di 1 e compreso fra altri due numeri occorre utilizzare questa formula Int((limiteSuperiore limiteinferiore + 1) * Rnd + limiteinferiore) Che nel nostro caso diventa Int((90 1+1) * Rnd + 1) Ossia Int(90 * Rnd + 1) Con la funzione Int prendiamo solo la parte intera del numero. L istruzione Randomize serve per inizializzare il generatore di numeri casuali. Fin qui tutto bene, ma ora dobbiamo correggere la nostra routine in modo che i numeri estratti siano univoci, cioè che ogni volta che estraiamo un numero sia sicuramente diverso. Occorrerà lavorare un po. Intanto correggete la routine che gestisce l evento clic sul pulsante come segue Private Sub cmdestrainumero_click() Dim blnestratto As Boolean Dim blntrovato As Boolean Dim y As Integer Randomize If intestrazioni < 90 Then Do Until blnestratto = True Or intestrazioni = 90 Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 2
3 blntrovato = False intnumestratto = Int(( ) * Rnd + 1) For y = 0 To intestrazioni If IntNumeriEstratti(y) = intnumestratto Then blntrovato = True Exit For Next If blntrovato = False Then intestrazioni = intestrazioni + 1 IntNumeriEstratti(intEstrazioni) = intnumestratto Range("A" & intestrazioni) = intnumestratto blnestratto = True Loop Else MsgBox "hai già estratto tutti i numeri" End Sub All inizio del foglio di codice dichiarate anche le variabili Dim IntNumeriEstratti(90) As Integer Dim intnumestratto As Integer Dim intestrazioni As Integer Il codice non è eccessivamente lungo, ma presenta diverse novità. Analizziamole una per una. Cominciamo proprio dalla dichiarazione delle variabili. La prima delle variabili che vi ho indicato usa una sintassi che non abbiamo ancora incontrato, infatti, dopo il nome della variabile, fra parentesi abbiamo posto un numero intero. Dim IntNumeriEstratti(90) As Integer Si tratta di un Array, ossia una variabile che può contenere più di un valore. Ogni valore occupa una posizione numerata da 0 in avanti, nel nostro caso ci sono 91 valori possibili da 0 a 90 appunto. In questo array memorizzeremo via via i numeri che andremo a estrarre, così ad ogni nuova estrazione potremo verificare se il numero estratto è già stato Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 3
4 estratto (e quindi occorre scartarlo e ripetere l estrazione) o è nuovo (e quindi possiamo accettarlo. Vedremo più avanti come fare praticamente. Nella variabile intestrazioni andremo a memorizzare il numero di estrazioni andate a buon fine, cioè quelle in cui il numero risulta non ripetuto. Il numero massimo di estrazioni deve essere 90. Infatti, una nuova estrazione viene effettuata solo se il numero il numero di estrazioni già effettuate è minore di 90 (If intestrazioni < 90) in caso contrario viene mostrato un messaggio all utente che lo informa che le estrazioni possibili sono già state tutte effettuate (Else: MsgBox "hai già estratto tutti i numeri"). Passiamo ora a vedere come viene effettuata l estrazione. Il tutto avviene in un ciclo Do Until loop che abbiamo imparato ad usare nella lezione di ieri. Usiamo la variabile blnestratto per verificare che l estrazione sia avvenuta. Il ciclo viene ripetuto fino a che questa variabile non assume valore True o fino a quando le estrazioni sono 90. All interno del ciclo Do Until loop usaiamo la variabile blntrovato per verificare se il numero estratto è nuovo o ripetuto. All inizio del loop cioè a ogni nuovo ciclo assegniamo a questa variabile il valore False. Se alla fine del ciclo (per ora lasciate un attimo da parte il ciclo For.. Next, ne parleremo più sotto), con una istruzione If verifichiamo se questa variabile è ancora falsa If blntrovato = False Then intestrazioni = intestrazioni + 1 IntNumeriEstratti(intEstrazioni) = intnumestratto Range("A" & intestrazioni) = intnumestratto blnestratto = True In caso positivo, cioè se la condizione si verifica, incrementiamo il numero delle estrazioni avvenute con successo (intestrazioni = intestrazioni + 1), accettiamo il numero estratto e lo memorizziamo fra quelli estratti (IntNumeriEstratti(intEstrazioni) = intnumestratto), scriviamo il numero in una nuova riga della colonna A ( Range("A" & intestrazioni) = intnumestratto), assegnamo alla variabile blntrovato il valore true (blnestratto = True ) in modo da interrompere il loop (non occorre estrarre altri numeri). Queste istruzione vi sono tutte note (quindi non c è bisogno di rispiegarle), tranne IntNumeriEstratti(intEstrazioni) = intnumestratto. Concentriamoci un po si di essa. Ricordate che IntNumeriestratti è un array che può contenere diversi valori. Quando abbiamo creato questo array ci siamo limitati a indicare quanti valori poteva memorizzare al suo interno. Ora andiamo a specificare quali sono questi Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 4
5 valori. Li inseriamo uno alla volta, ogni volta che vengono estratti. Per indicare in quale posizione (indice) metterli usiamo il valore assunto da intestrazioni. Alla prima estrazione il valore sarà memorizzato in posizione 1, poi in posizione 2 e così via. Considerate che sia IntNumeriEstratti che intestrazioni sono state dichiarate all inizio del foglio di codice e non all interno della rountine cmdestrainumero. In questo caso conservano il loro valore fin che il file è aperto. Dunque ogni volta che si preme il pulsante cmdestrainumero possiamo leggere il loro valore. Facciamo ora un passo indietro e torniamo all istruzione For Next. All interno di questa istruzione andiamo a verificare se il numero è già stato estratto. For y = 0 To intestrazioni If IntNumeriEstratti(y) = intnumestratto Then blntrovato = True Exit For Next Vediamo un po come si effettua questa verifica. Dobbiamo andare a controllare tutti i numeri memorizzati nell array IntNumeriEstratti, quindi utilizziamo la variabile y per specificare il suo indice. Quando y vale 1 la verifica sarà fra il numero estratto e il valore che si trova in posizione 1 nell array e il numero estratto, quando vale 2 la verifica sarà fra il numero estratto e il valore che si trova in posizione 2 nell array e così via. Se il numero viene trovato blntrovato assume valore True e si interrompe la ricerca. L istruzione Exit For termina, infatti l esecuzione di un ciclo for. Avrete già capito che se blntrovato ha valore True, non si verifica la condizione dell istruzione If che abbiamo analizzato prima. Il numero dunque non è accettato, né memorizzato nell array. Il numero di estrazioni non viene incrementato. Si passa ad estrarre un nuovo numero che poi sarà verificato e così via. Array creati col contenuto Prima di concludere questa lezione, dobbiamo ricordare che è anche possibile specificare fin dall inizio i valori che deve contenere un array. Basta specificarli in fase di creazione del array stesso. Questa soluzione è utile quando i valori dell array non cambiano durante l esecuzione del codice. Facciamo un esempio semplice (domani torneremo alla nostra tombola) Su un foglio abbiamo inserito un pulsante cmddataoggi. Premendo questo pulsante vogliamo che Excel ci informi su quale è il giorno della settimana corrente. Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 5
6 Completate come segue la routine che gestisce l evento clic sul pulsante cmddataoggi Private Sub cmddataoggi_click() Dim Data As Variant Dim giorno As Integer Dim GiornoSettimana As Variant Dim giorni As Variant giorni = Array("Lunedì", "Martedì", "Mercoledì", _ "Giovedì", "Venerdì", "Sabato", "Domenica") Data = Date giorno = Weekday(Data, vbmonday) GiornoSettimana = giorni(giorno 1) MsgBox "oggi è " & GiornoSettimana End Sub L array viene creato dalle istruzioni in grassetto. Dichiariamo la variabile che lo rappresenta, poi lo riempiamo dei valori che deve contenere. I valori vanno sempre separati da una virgola. Il resto del codice non è difficile. Memorizziamo nella variabile Data la data di sistema. La data di sistema ci viene restituita dalla funzione Date. Date restituisce un valore di tipo Variant, quindi, anche la variabile che la ospita deve essere definita in questo modo. Una volta creata la data, con la funzione W eekday andiamo a leggere il giorno della settimana corrispondente alla data corrente. Nella funzione Weekday abbiamo specificato, con la costante vbmonday che vogliamo che il giorno 1 della settimana sia Lunedì (altrimenti, per impostazione predefinita, il primo giorno della settimana è considerata la domenica). Una volta ricavato il numero del giorno (Lunedì = 1, Martedì = 2, ) Lo usiamo per specificare la posizione dell Array che volgiamo leggere. Al valore ricavato dobbiamo togliere 1, infatti la prima posizione di un array ha sempre valore 0. Alessandra Salvaggio Merlin Wizard DMC 2007 Tutti i diritti riservati 6
Visual basic base Lezione 13. Ancora su ListBox e cicli
Ancora su ListBox e Cicli Ancora su ListBox e cicli Oggi torniamo sulle ListBox e i cicli. Per prima cosa vogliamo mostrare come gestire le ListBox in cui vogliamo permettere una selezione multipla. Per
DettagliVBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.
Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?
DettagliVisual basic base Lezione 10. Le istruzioni condizionali
Le istruzioni condizionali Le istruzioni condizionali In questa lezione introdurremo le istruzioni condizionali, ossia delle istruzioni che permettono a Visual Basic di "prendere delle decisioni" e scegliere
DettagliVisual basic base Lezione 03. Gli eventi
Gli eventi Gli eventi Ieri abbiamo concluso spiegando come usare un metodo dell'oggetto form per aprirlo, ma non abbiamo ancora visto come farlo in pratica. Vediamolo subito. Prima, però, dobbiamo creare
DettagliExcel 2007 avanzato Lezione 08
La convalida dei dati Da questa lezione cominceremo ad occuparci della validazione dei dati, ossia un insieme di tecniche per il controllo della correttezza, almeno formale, dei dati immessi. Continuiamo
DettagliVBA Principali Comandi
VBA Principali Comandi Sintassi Significato Esempio Dim As Dichiarazione Dim x As Integer di una variabile Dim , , ,.,
DettagliVisual basic base Lezione 11. Le istruzioni condizionali: un esempio pratico
Le istruzioni condizionali: un esempio pratico Le istruzioni condizionali: un esempio pratico Oggi vogliamo continuare con l'esempio di ieri calcolando il prezzo della prenotazione dell'albergo in funzione
DettagliAlgoritmi e dintorni: La radice quadrata Prof. Ettore Limoli. Formule iterative
Algoritmi e dintorni: La radice quadrata Prof. Ettore Limoli Formule iterative L algoritmo che, comunemente, viene presentato a scuola per l estrazione della radice quadrata è alquanto laborioso e di scarsa
DettagliVISUAL BASIC FOR APPLICATION
VISUAL BASIC FOR APPLICATION LA PIATTAFORMA DI SVILUPPO GLI ELEMENTI DI VBA Finestra di progetto: mostra l elenco gerarchico dei progetti aperti e di tutti i moduli di codice e finestre di interfaccia
DettagliMINIMANUALE VBA PER CREARE MACRO NEI FOGLI EXCEL
MINIMANUALE VBA PER CREARE MACRO NEI FOGLI EXCEL ISTRUZIONI PIU COMUNI: Le istruzioni per scrivere del testo dentro una cella sono principalmente due: cells e range L istruzione cells permette di scrivere
DettagliExcel & VBA. Excel e Visual Basic for Application
Excel & VBA Excel e Visual Basic for Application Automazione Excel con VBA incorpora la tecnologia dell automazione (OLE automation) Excel dialoga con VBA attraverso un insieme di comandi detto libreria
Dettagli13 Le funzioni di ricerca e riferimento
13 Le funzioni di ricerca e riferimento Come si evince dal titolo della presente lezione queste funzioni permettono di cercare un valore in una tabella di riferimento e riportarlo in un altra posizione
Dettagli28/02/2014 Copyright V. Moriggia
Informatica per la Finanza 3 Le variabili in VBA Altri I/O 28/02/2014 Copyright 2005-2007 V. Moriggia 1 28/02/2014 3.2 Le variabili in VBA V. Moriggia 1 28/02/2014 3.3 Dichiarazione di variabili in VBA
DettagliCodice Gray. (versione Marzo 2007)
Codice Gray (versione Marzo 27) Data una formula booleana con n variabili, per costruire una tavola di verità per questa formula è necessario generare tutte le combinazioni di valori per le n variabili.
DettagliCorso sul PACCHETTO OFFICE. Modulo Access
Corso sul PACCHETTO OFFICE Modulo Access Docente: dott. Marco Cardani Lezione 2 Come creare un database 1 2 Come creare un database Impareremo ora come creare un nuovo database in modo da raggiungere un
DettagliQuesto corso di formazione è stato creato da 5 organizzazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità intellettive in cinque diversi
1 Questo corso di formazione è stato creato da 5 organizzazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità intellettive in cinque diversi paesi d Europa: Italia, Belgio, Spagna, Polonia e
DettagliVisual Basic For Application Guida Pratica per Esempi
2016 Visual Basic For Application Guida Pratica per Esempi Ing. Nicola Cappuccio 02/04/2016 1. VBA - Visual Basic For Application... 2 1.1. Come creare una Macro... 2 Attivare l opzione di sviluppo in
DettagliOffice 2007 Lezione 10. Confronto fra versioni
Word: Confronto fra versioni Confronto fra versioni Se usavate le revisioni con Word XP o 2003, sicuramente le funzioni che vi presentiamo in questa lezione fanno per voi. Word 2007, infatti, permette
Dettagli5 Array Cicli iterativi Contenuto di cella 28/02/2014 Copyright V. Moriggia 1
Informatica per la Finanza 5 Array Cicli iterativi Contenuto di cella 28/02/2014 Copyright 2005-2013 V. Moriggia 1 28/02/2014 7.2 ARRAY V. Moriggia 1 28/02/2014 5.3 Esercizio Trovare il maggiore tra 3
DettagliÈ giunto il momento di imparare a rappresentare visivamente i nostri dati: un buon grafico alle volte è più eloquente di pagine e pagine di dati.
I grafici I grafici È giunto il momento di imparare a rappresentare visivamente i nostri dati: un buon grafico alle volte è più eloquente di pagine e pagine di dati. Cominciamo con un esempio molto semplice
DettagliCome creare un modulo per Joomla?
Come creare un modulo per Joomla? Dopo aver trattato a fondo il tema della realizzazione di template per Joomla, torniamo a parlare di questo CMS per mostrarti il procedimento da seguire per la creazione
DettagliExcel & VBA. Excel e Visual Basic for Application
Excel & VBA Excel e Visual Basic for Application Automazione Excel con VBA incorpora la tecnologia dell automazione (OLE automation) Excel dialoga con VBA attraverso un insieme di comandi detto libreria
DettagliAppunti di informatica. Lezione 4 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio
Appunti di informatica Lezione 4 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio Numeri primi Si definisce primo un numero intero maggiore di 1 che ha due soli divisori: se stesso e 1 Esempi di numeri primi:
DettagliErrori frequenti Cicli iterativi Array. Cicli e array. Laboratorio di Programmazione I. Corso di Laurea in Informatica A.A.
Cicli e array Laboratorio di Programmazione I Corso di Laurea in Informatica A.A. 2016/2017 Calendario delle lezioni Lez. 1 Lez. 2 Lez. 3 Lez. 4 Lez. 5 Lez. 6 Lez. 7 Lez. 8 - Introduzione all ambiente
DettagliWord Formattazione del testo. Samuele Mazzolini
Word Formattazione del testo Samuele Mazzolini Imposta pagina Potrebbe essere utile per certi documenti impostare la pagina in orizzontale invece che in verticale. Questo è possibile con il comando Imposta
Dettagliusare le funzioni aritmetiche e logiche di base come. Volgiamo costruire un foglio elettronico in cui registriamo i voti presi
4.3 Funzioni e formule 4.3.1 Funzioni aritmetiche e logiche 4.3.1.1. usare le funzioni aritmetiche e logiche di base come addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione Volgiamo costruire un foglio
DettagliExcel memorizza il riferimento alla cella A1 sotto forma di distanza dalla cella contenente la formula.
Quando scriviamo una formula, solitamente creiamo un riferimento ad un altra cella. Se nella cella A2 scriviamo A1 +3, stiamo indicando a Excel di prelevare il valore della cella A1 e sommargli 3. Excel
DettagliStrutture di controllo e cicli
Appendice B Strutture di controllo e cicli Le condizioni I cicli Le interruzioni A p p e n d i c e B Il microcontrollore della scheda Arduino, opportunamente programmato, è in grado di prendere decisioni
DettagliEsercitazione. Excel: le macro. C.1 Registrazione di macro
Esercitazione Excel: le macro C.1 Registrazione di macro Se una serie di operazioni viene eseguita frequentemente, è possibile creare una macro che esegua automaticamente tali operazioni quando viene richiamata.
Dettagli(ED IMPARARE LE REGOLE DELLE OPERAZIONI)
COME CALCOLARE IL PERIMETRO DI UN RETTANGOLO (ED IMPARARE LE REGOLE DELLE OPERAZIONI) Mettiamo che io abbia 8 panini, per calcolare la loro somma posso fare panino+panino+panino+panino+panino+panino+panino+panino=
DettagliStrutture di controllo iterative
Capitolo 4 Strutture di controllo iterative ANDREA GINI Le strutture di controllo iterative permettono di impostare la ripetizione di un insieme di istruzioni per un determinato numero di volte. In Java
DettagliLA CODIFICA DELL INFORMAZIONE. Introduzione ai sistemi informatici D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari, McGraw-Hill Cap.2
LA CODIFICA DELL INFORMAZIONE Introduzione ai sistemi informatici D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari, McGraw-Hill Cap.2 Codifica dati e istruzioni Per scrivere un programma è necessario rappresentare istruzioni
Dettagli'Dati INPUT. PC = 3000 'potenza contrattuale PotMax = PC * 1.1 Pot33 = PC *
Modulo1-1 'applicativo Excel VBA per la gestione dei consumi elettrici domestici - contatore monofase ' elaborazione maggio 2015 ' a cura di Riccardo Mazzei ' per il sito www.riccardomazzei.roma.it Sub
DettagliPermutazioni e Gioco del 15. Dott.ssa Giovanna Rosone
Permutazioni e Gioco del 15 Dott.ssa Giovanna Rosone Permutazione Una permutazione è un modo di combinare n oggetti distinti scambiandoli di posizione Ci sono essenzialmente due notazioni per scrivere
DettagliAccess 2007 Colonna di ricerca
Pagina 1 di 7 Lezioni on line -> Gestire i dati Access 2007 Colonna di ricerca Quando si riempiono i campi dei record che formano una tabella, può essere utile e comodo poter scegliere, in un elenco dei
Dettagli5 - Istruzioni condizionali
5 - Istruzioni condizionali Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it
DettagliIMPOSTAZIONI DI EXCEL. Per rendere disponibile l ambiente di sviluppo di Visual Basic for Application in Excel:
Impostazioni di Excel IMPOSTAZIONI DI EXCEL Per rendere disponibile l ambiente di sviluppo di Visual Basic for Application in Excel: Excel Options / Popular oppure Excel Options / Customize ribbon selezionare:
DettagliIntroduzione alla Programmazione e Applicazioni per la Finanza M2 (Prodotti Derivati) Lezione 10
Introduzione alla Programmazione e Applicazioni per la Finanza M2 (Prodotti Derivati) Lezione 10 Anno accademico 2006-07 Titolare corso: Prof. Costanza Torricelli Docente: Dott.ssa Marianna Brunetti La
DettagliIstruzioni di ripetizione in Java 1
in Java Corso di laurea in Informatica Le istruzioni di ripetizione consentono di eseguire molte volte la stessa Si chiamano anche cicli Come le istruzioni condizionali, i cicli sono controllati da espressioni
Dettagli02/12/2012 LABORATORIO DI INFORMATICA. Formule e Funzioni. Utilizzare una funzione
LABORATORIO DI INFORMATICA APPLICAZIONE PRATICA: Uso di formule e funzioni in MS EXCEL; Principali funzioni utili 1 Formule e Funzioni Le formule permettono di eseguire operazioni sui dati contenuti in
DettagliVariabili. Unità 2. Domenico Daniele Bloisi. Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER
Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER Domenico Daniele Bloisi Docenti Metodi Numerici prof. Vittoria Bruni vittoria.bruni@sbai.uniroma1.it Programmazione prof. Domenico
DettagliAlmerico Murli - Le variabili strutturate (array) VARIABILI STRUTTURATE (ARRAY)
VARIABILI STRUTTURATE (ARRAY) 1 successione (di numeri reali): i ℵ a R i vettore (di numeri reali): i I a i R con I ℵ sottoinsieme finito ogni componente del vettore e univocamente determinata dall indice
DettagliAllocazione Dinamica della Memoria
Allocazione Dinamica della Memoria Elisa Marengo Università degli Studi di Torino Dipartimento di Informatica Elisa Marengo (UNITO) Allocazione Dinamica della Memoria 1 / 10 Scelta delle variabili Quando
DettagliAvviate Specifi dall icona presente sul vostro Desktop.
Avviate Specifi dall icona presente sul vostro Desktop. Nota: Se state utilizzando una versione dimostrativa, una volta caricato il programma, un messaggio vi comunicherà i giorni rimanenti del periodo
DettagliI Circuiti combinatori: LOGISIM
1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ANGIOY I Circuiti combinatori: LOGISIM Prof. G. Ciaschetti 1. Le porte logiche Un circuito combinatorio (o sistema combinatorio o rete combinatoria) è un circuito elettrico,
DettagliAppunti di informatica. Lezione 10 anno accademico Mario Verdicchio
Appunti di informatica Lezione 10 anno accademico 2016-2017 Mario Verdicchio Esercizio Scrivere un programma che, data una sequenza di 10 interi (scelta dall utente), la ordini in ordine crescente Soluzione
Dettagli3. Le routine evento in Access 2000/2003
LIBRERIA WEB 3. Le routine evento in Access 2000/2003 Le routine evento possono essere associate a un singolo controllo grafico (caselle di testo, pulsanti di comando, ecc.) presente all interno di una
DettagliELEMENTI DI INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE
COGNOME E NOME: Università degli Studi di Brescia ELEMENTI DI INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE ALLIEI Ingegneria GESTIONALE PARTE A.1 - ELEMENTI 10/02/2016 NUM. MATRICOLA PER RITIRARSI SCRIERE QUI "RITIRATO"
Dettagli1 Esercizi di Matlab. L operatore : permette di estrarre sottomatrici da una matrice assegnata. Vediamo alcuni esempi.
Esercizi di Matlab L operatore : permette di estrarre sottomatrici da una matrice assegnata. Vediamo alcuni esempi. Esempio Consideriamo la matrice A formata da n = righe e m = colonne M = 5 6 7 8. 9 0
DettagliExcel 3. Master Universitario di II livello in MANAGER NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A.A Prof.ssa Bice Cavallo
Excel 3 Master Universitario di II livello in MANAGER NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A.A. 2013-2014 Prof.ssa Bice Cavallo Ordinamento dei dati: ordinamento di un elenco l Excel è in grado di ordinare
DettagliSviluppare un programma in FORTRAN
Sviluppare un programma in FORTRAN Scrivere il file sorgente Editor di testo (emacs, vi, notepad, etc) Compilare Compilatore (ifort, gfortran, etc) Eseguire il programma Riga di comando, doppio click,
DettagliMicrosoft Excel II parte Import di dati & Funzioni predefinite
Laboratorio di Informatica 2004/ 2005 Corso di laurea in biotecnologie - Novara Viviana Patti patti@di.unito.it Microsoft Excel II parte Import di dati & Funzioni predefinite 1 Sommario Import di dati
DettagliUniversità degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto
Il Pascal (continua) Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto A.A. 2005/2006 Le procedure! Spesso, soprattutto
Dettagli9In questa sezione. Ordinare e filtrare i dati. Dopo aver aggiunto dati ai fogli di lavoro, potresti voler
9In questa sezione Ordinare e filtrare i dati Ordinare i dati del foglio di lavoro Creare un elenco personalizzato Filtrare rapidamente i dati con Filtro automatico Creare un filtro avanzato Convalidare
DettagliLe Strutture di controllo Del Linguaggio C. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni
Le Strutture di controllo Del Linguaggio C Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni STRUTTURE DI CONTROLLO PRIMITIVE SEQUENZA SELEZIONE (o scelta logica) ITERAZIONE NON PRIMITIVE
DettagliEsercizi Capitolo 11 - Strutture di dati e progettazione di algoritmi
Esercizi Capitolo 11 - Strutture di dati e progettazione di algoritmi Alberto Montresor 19 Agosto, 2014 Alcuni degli esercizi che seguono sono associati alle rispettive soluzioni. Se il vostro lettore
DettagliDefinizione di metodi in Java
Definizione di metodi in Java Un metodo in Java definisce un operazione ad alto livello (sottoprogramma) che consente di manipolare dati e oggetti. Durante la computazione effettuata da un programma, un
DettagliMODULO 4: LE STRUTTURE ITERATIVE: FOR, WHILE E DO LOOP UNTIL
MODULO 4: LE STRUTTURE ITERATIVE: FOR, WHILE E DO LOOP UNTIL La struttura di ripetizione o iterativa o ciclo Essa, in generale, consente di ripetere l esecuzione di una porzione di algoritmo più volte,
DettagliInformatica/ Ing. Meccanica/ Edile/ Prof. Verdicchio/ 17/01/2014/ Foglio delle domande / VERSIONE 1
Informatica/ Ing. Meccanica/ Edile/ Prof. Verdicchio/ 17/01/2014/ Foglio delle domande/ VERSIONE 1 1) L approccio con cui si studia un sistema focalizzandosi solo sul rapporto tra input e output si chiama
DettagliLinguaggio C - sezione dichiarativa: costanti e variabili
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Linguaggio C - sezione dichiarativa: costanti e variabili La presente
DettagliLaboratorio di Python
Laboratorio di Python Matrici con Liste Lab09 5 Aprile 2017 Outline Correzione esercizi per oggi Matrici Teoria Esercizi Esercizi per casa Esercizio 1 per casa Scrivere una funzione che verifica se una
DettagliRimuovere la password dalle protezioni di foglio e cartella in Excel
Rimuovere la password dalle protezioni di foglio e cartella in Excel Inviato da Roberto giovedì 24 gennaio 2008 Ultimo aggiornamento venerdì 13 giugno 2008 Il Blog di Excelvba Probabilmente il commento
DettagliPASCAL standard. Il linguaggio PASCAL nasce come evoluzione del linguaggio ALGOL60 (ALGOrithmic Language) nel 1968 ad opera di N. Wirth.
PASCAL standard Il linguaggio PASCAL nasce come evoluzione del linguaggio ALGOL60 (ALGOrithmic Language) nel 1968 ad opera di N. Wirth. Nb: primi linguaggi furono: Fortran, Algol, Ada, Cobol (cfr testo)
DettagliCaratteri e stringhe
Caratteri e stringhe Caratteri Dato che un computer può memorizzare esclusivamente sequenze di bit, per memorizzare un carattere (e quindi testi) è necessario stabilire una convenzione che associa a un
DettagliCloud GDrive, Dropbox
Cloud GDrive, Dropbox Lezione 3 Lavorare con Dropbox Video Dropbox permette, oltre all'archiviazione di file in rete, di lavorare direttamente all'interno del servizio sul web, attraverso l'uso dell'applicazione
DettagliFortran in pillole : prima parte
Fortran in pillole : prima parte Annamaria Mazzia Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate Corso di Metodi Numerici per l Ingegneria Introduzione al Fortran Un libro consigliato
DettagliArray in Fortran 90. Ing. Luca De Santis. Anno accademico 2006/2007. DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica
Array in Fortran 90 Ing. Luca De Santis DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Anno accademico 2006/2007 Fortran 90: array DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica 1 / 25 Cosa vedremo
DettagliVARIABILI, ASSEGNAZIONE, DECISIONI
LEZIONE-TSQL-03 PROGRAMMAZIONE (VER02) PAG. 1 / 6 LEZIONE-TSQL-03 PROGRAMMAZIONE (VER02) T-SQL PROGRAMMAZIONE PARTE TERZA VARIABILI, ASSEGNAZIONE, DECISIONI Tratto da Gregory A. Larsen, http://www.databasejournal.com/features/mssql/article.php/3087431/t-sql-programming-part-1---defining-variables-and-if-logic.htm
DettagliIntroduzione ai puntatori in C Definizione
Introduzione ai puntatori in C Definizione Un puntatore è una variabile che contiene l indirizzo di un altra variabile Tramite i puntatori si può quindi accedere a un oggetto indirettamente (si usa il
DettagliERRATA CORRIGE. void SvuotaBuffer(void); void SvuotaBuffer(void) { if(getchar()!=10) {svuotabuffer();} }
ERRATA CORRIGE Pulizia del buffer di input: come fare? (1) Dopo aver richiamato getchar() per prelevare un carattere dal buffer di input, inseriamo una seconda chiamata a getchar(), senza assegnare il
Dettagliunità didattica 3 Le strutture condizionali e le strutture iterative
unità didattica 3 Le strutture condizionali e le strutture iterative 1. La struttura condizionale Il Pascal prevede la codifica della struttura condizionale (indicata anche con il nome di struttura dell
DettagliELEMENTI DI INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE
COGNOME E NOME: Università degli Studi di Brescia ELEMENTI DI INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE ALLIEVI Ingegneria GESTIONALE PARTE A.1 - ELEMENTI 10/02/2016 NUM. MATRICOLA PER RITIRARSI SCRIVERE QUI "RITIRATO"
DettagliIndividuazione di sottoproblemi
Individuazione di sottoproblemi Quando il problema è complesso conviene partire con una individuazione di sottoproblemi Scriviamo un algoritmo contenente azioni o condizioni complesse per l esecutore che
DettagliCreare maschere personalizzate
LEZIONE 6 Creare maschere personalizzate In questa lezione impareremo... - A riconoscere ed utilizzare le maschere di Access - A creare maschere e sottomaschere sia in autocomposizione che personalizzate
DettagliFunzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C
Funzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C Programmazione I e Laboratorio Corso di Laurea in Informatica A.A. 2016/2017 Calendario delle lezioni Lez. 1 Lez. 2 Lez. 3 Lez. 4 Lez. 5 Lez. 6 Lez. 7
DettagliAbilità Informatiche
Abilità Informatiche 2 Indice Excel: cartelle di lavoro, fogli e celle Aspetto dei dati Formule Riferimenti Funzioni Filtri Grafici 3 Cartelle di lavoro I file creati con Excel sono denominati cartelle
DettagliAppunti di informatica. Lezione 3 anno accademico Mario Verdicchio
Appunti di informatica Lezione 3 anno accademico 2015-2016 Mario Verdicchio Numeri binari in memoria In un calcolatore, i numeri binari sono tipicamente memorizzati in sequenze di caselle (note anche come
DettagliESERCITAZIONE N.8. Il calcolatore ad orologio di Gauss. L aritmetica dell orologio di Gauss. Operazioni e calcoli in Z n
Il calcolatore ad orologio di Gauss ESERCITAZIONE N.8 18 novembre L aritmetica dell orologio di Gauss Operazioni e calcoli in Z n 1, 1, -11, sono tra loro equivalenti ( modulo 12 ) Rosalba Barattero Sono
DettagliZonabitOrario COME IMPORTARE LE CATTEDRE DA SISSI AXIOS COME CARICARE L ORARIO NEL REGISTRO ELETTRONICO AXIOS
ZonabitOrario COME IMPORTARE LE CATTEDRE DA SISSI AXIOS COME CARICARE L ORARIO NEL REGISTRO ELETTRONICO AXIOS Quando la segreteria della scuola utilizza Axios è possibile importare le cattedre, inserite
Dettagli6 - Blocchi e cicli. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo
6 - Blocchi e cicli Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://pages.di.unipi.it/milazzo milazzo di.unipi.it
DettagliRicerca obiettivo. Pag. 1
Ricerca obiettivo La ricerca obiettivo è un risolutore di un problema. Come problema imponiamo la ricerca del punto di intersezione tra due grafici di funzioni. Creiamo il grafico della funzione espressa
DettagliJavaScript Core Language. Prof. Francesco Accarino IIS Atiero Spinelli Sesto San Giovanni via leopardi 132
JavaScript Core Language Prof. Francesco Accarino IIS Atiero Spinelli Sesto San Giovanni via leopardi 132 Condizioni L utilizzo di operatori relazionali e logici consente di formulare delle condizioni
DettagliProgramma del corso. Elementi di Programmazione. Introduzione agli algoritmi. Rappresentazione delle Informazioni. Architettura del calcolatore
Programma del corso Introduzione agli algoritmi Rappresentazione delle Informazioni Architettura del calcolatore Reti di Calcolatori Elementi di Programmazione Algoritmi e programmi Algoritmo Sequenza
DettagliLa ricerca dicotomica
La ricerca dicotomica Se l array è ordinato, la ricerca di un elemento può essere realizzata in modo più efficiente rispetto alla ricerca sequenziale, utilizzando la ricerca dicotomica. Si usa il termine
DettagliLinguaggio C. strutture di controllo: strutture iterative. Università degli Studi di Brescia. Docente: Massimiliano Giacomin
Linguaggio C strutture di controllo: strutture iterative Università degli Studi di Brescia Docente: Massimiliano Giacomin Elementi di Informatica e Programmazione Università di Brescia 1 Strutture iterative
DettagliIl terminale o Prompt dei comandi e modifica della path versione XP
Il terminale o Prompt dei comandi e modifica della path versione XP L'immagine ci mostra come accedere al terminale; seguite l'ordine: 1 pulsante Start; 2 Tutti i programmi; 3 Accessori; 4 Prompt dei comandi;
DettagliAccess. P a r t e t e r z a
Access P a r t e t e r z a 1 Query: Concetti generali (2) Query 1 Tabella Query 2 Le query rappresentano viste differenti sul DB (possono coinvolgere una o più tabelle) 2 Creazione (1) Diverse possibilità,
DettagliRappresentazione binaria delle variabili (int e char)
Rappresentazione binaria delle variabili (int e char) int e char son i due tipi utilizzati dal linguaggio C per la rappresentazione di valori interi; ai valori delle variabili del primo tipo sono assegnati
DettagliBasi di Dati: Corso di laboratorio
Basi di Dati: Corso di laboratorio Lezione 9 Raffaella Gentilini 1 / 41 Sommario 1 DBMS Attivi e Triggers 2 2 / 41 DBMS Attivi DBMS Attivi I DBMS tradizionale sono passivi: Eseguono delle operazioni solo
DettagliLE STRUTTURE DATI PARTE 2: RECORD. Prof. G. Ciaschetti
1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ANGIOJ LE STRUTTURE DATI PARTE 2: RECORD Prof. G. Ciaschetti Abbiamo visto nella prima dispensa sulle strutture dati che una struttura dati è una collezione di dati in
DettagliPriv8 Team Author: DevilAuron
Priv8 Team Author: DevilAuron Email: songforthemoment@hotmail.it www.devilsnight.altervista.org 1. Cos'è Il Perl? 2. Necessario 3. Come Far Partire Uno Script In Perl 4. Guida con Esempi 5. Un po' di calcoli
Dettagli3 Foglio di calcolo I
Corso di informatica avanzato 3 Foglio di calcolo I 1. Riesame delle conoscenze 2. Lavorare sui grafici 3. Ridimensionamento di righe e colonne 4. Le formule 5. Utilizzo di più fogli di lavoro 1. Riesame
DettagliInsert > Object > Chart
Grafici Calc mette a disposizione un Wizard per creare diagrammi o grafici dai dati del foglio di calcolo (Insert > Object > Chart oppure icona in standard toolbar) Dopo che il grafico è stato creato come
DettagliAutomazione Excel con Visual Basic (base)
Automazione Excel con Visual Basic (base) Docente: Lucio Benussi Descrizione del corso e obiettivi Visual Basic for Applications (VBA) è un ambiente di sviluppo software, inserito all interno di tutti
DettagliLaboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 9 del 27 novembre 2013
Laboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 9 del 27 novembre 2013 Damiano Macedonio Giochi d Azzardo Note Iniziali Per generare un numero casuale basta includere la libreria stdlib.h e utilizzare
DettagliIndovina la lettera...
Indovina la lettera... La lezione di oggi consiste nel preparare un programma che chiede all'utente di indovinare quale sia il carattere generato dal programma stesso in modo casuale. Il numero totale
DettagliUtilizzo del linguaggio Basic utilizzando l interfaccia di Excel Silvia Patacchini
Introduzione all utilizzo di Visual Basic for Application Utilizzo del linguaggio Basic utilizzando l interfaccia di Excel Silvia Patacchini PROGRAMMAZIONE Insieme delle attività da svolgersi per creare
DettagliTutorial Calcolatrice
Tutorial Calcolatrice Creiamo una semplice calcolatrice. Con questa calcolatrice potremo sommare, sottrarre, moltiplicare o dividere due numeri tra loro. Prima di tutto cancelliamo lo sprite di default
DettagliLaboratorio Informatica
Laboratorio Informatica Le funzioni Massimo Marchi http://marchi.usr.dsi.unimi.it/ Le funzioni Introduzione Massimo Marchi - http:// marchi.usr.dsi.unimi.it/ Le funzioni nelle formule! L utente per creare
Dettagli