Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo - Seconda parte - Dott. Mirco Fasolo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo - Seconda parte - Dott. Mirco Fasolo"

Transcript

1 Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo - Seconda parte - Dott. Mirco Fasolo

2 Disegno di ricerca La principale strategia per il controllo delle variabili estranee consiste nell utilizzo (in associazione alle strategie già illustrate) del disegno di ricerca sperimentale Ogni variabile di disegno ha almeno 2 livelli che costituiscono le CONDIZIONI SPERIMENTALI (e uno dei livelli della variabile di disegno è costituito dalla sua assenza - gruppo di controllo) I soggetti sono assegnati alle condizioni sperimentali in modo casuale

3 Disegno ideale di Solomon R O1 X O2 G1 R O3 04 G2 R X 05 G3 R 06 G4 LEGENDA: R = assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi X= presenza del trattamento sperimentale O= rilevazione G = gruppo di soggetti

4 Una serie di confronti mirati tra le varie rilevazioni effettuabili in questo disegno sperimentale permette di escludere le diverse minacce alla validità interna Le conclusioni di tipo causale sull effetto del trattamento sono più sicure

5 Come posso escludere l effetto della maturazione o della storia? Se fra O3 e O4 non ci sono differenze, ma ci sonotrao1eo2; Come posso escludere l effetto della sensibilizzazione al pre-test? Se O2 e O5 non sono differenti Come posso escludere che i gruppi in partenza non siano equivalenti? Attraverso la procedura di randomizzazione

6 La validità esterna E un problema di generalizzabilità dei risultati Le conclusioni tratte da uno studio sono estendibili a individui e contesti diversi da quelli appartenenti alla ricerca? Rappresentatività del campione Aspetti della situazione sperimentale che non rendono possibile la generalizzazione per la popolazione a cui i risultati dovrebbero riferirsi

7 Il comportamento esibito dai soggetti nella situazione sperimentale è uguale al comportamento che mostrerebbero nella vita reale? Esempio: La visione di programmi violenti alla televisione induce nei bambini la comparsa di comportamenti aggressivi? - I partecipanti sono suddivisi secondo una procedura casuale in 2 gruppi: il GS è esposto alla visione di un programma televisivo con contenuti violenti; il GC è esposto alla visione di un programma con contenuto neutro

8 Ai partecipanti di entrambi i gruppi viene detto che in un altra stanza (fuori vista) c è un bambino impegnato in un gioco in cui deve girare una manopola I partecipanti possono aiutarlo, schiacciando un bottone che avrebbe reso la manopola più facile da girare, o fargli male, schiacciando un altro bottone che rendeva la manopola bollente Misura dell aggressività indotta = Tipo di bottone schiacciato

9 Che tipo di generalizzazione si può trarre dai risultati? Ancora: La visione di programmi violenti è la causa dell aggressività X causa Y NO La comparsa di comportamenti aggressivi è influenzabile dall esterno X può essere la causa di Y SI

10

11 Validità ecologica Si stabilisce in base al grado in cui l ambiente del quale i soggetti hanno esperienza in una determinata indagine scientifica ha proprio le caratteristiche che il ricercatore suppone o assume Bronfenbrenner, 1979, p. 64

12 esiste la possibilità che (in laboratorio) un evento venga effettivamente modificato o persino distrutto. Questo avviene perchè lo sperimentatore non è riuscito a trasferire l esperimento in laboratorio. Perciò viene prodotto un evento diverso da quello desiderato. McGuigan, 1993

13 Il contesto della ricerca Come controllare la validità ecologica? L ambiente del quale i soggetti hanno esperienza in una determinata indagine scientifica deve avere, per i soggetti, le caratteristiche che il ricercatore suppone o assume La validità ecologica di qualunque lavoro scientifico è messa in discussione ogniqualvolta vi sia una discrepanza tra la percezione della situazione sperimentale da parte del soggetto e le condizioni ambientali che il ricercatore si prefiggeva di ottenere

14 Validità ecologica come generalizzabilità al comportamento nella vita reale Grado in cui il comportamento esibito in laboratorio corrisponde al comportamento esibito nella vita di tutti i giorni Per valutarlo è necessario prendere in esame vari parametri

15 Laboratorio o ambiente naturale? NON E VERO che una ricerca può considerarsi ecologicamente valida solo se è condotta in ambiente naturale ed implica oggetti ed attività che sono propri della vita quotidiana Anche una ricerca condotta in laboratorio può essere ecologicamente valida: quello che è importante è il modo in cui la situazione sperimentale viene percepita ed interpretata dai soggetti

16 Il ricercatore deve indagare sul significato psicologico e sociale dell esperienza propria del soggetto nella situazione ambientale in questione Il ricercatore deve assicurarsi che il significato soggettivo della situazione corrisponda all esperienza relativa all ambiente a cui il ricercatore desidera generalizzare i suoi dati

17 In psicologia dello sviluppo... Il modo in cui l osservatore o lo sperimentatore percepisce l ambiente è comunque sempre diverso dal modo in cui il bambino lo percepisce o se lo rappresenta

18 Natura degli stimoli Gli studi contemporanei dei processi cognitivi usano come stimoli sperimentali dei materiali che sono astratti, discontinui e solo marginalmente contengono elementi di realtà. Sembra quasi che l invalidità ecologica sia un aspetto deliberatamente cercato nel disegno sperimentale Neisser (1976)

19 Esempio Le informazioni che abbiamo ricavato sulle capacità di memoria dei bambini in situazioni di laboratorio con l utilizzazione di stimoli emotivamente neutri o astratti possono essere usate per valutare l attendibilità dei bambini come testimoni in tribunale?

20 Natura del compito, del comportamento o della risposta richiesti In alcuni paradigmi sperimentali si producono dei comportamenti semplici o delle risposte che poi vengono interpretati come evidenza di processi psicologici complessi Preferential looking

21 DISEGNI DI RICERCA Gruppo unico Due gruppi quasi sperimentale Due gruppi sperimentale

22 Disegno con gruppo unico G1 Pre test trattamento G1 Post test Quali sono le minacce alla validità interna? - Maturazione - Regressione verso la media

23 Disegni con 2 gruppi G1 X O1 G2 O2 Se O1 differisce da O2 possiamo concludere che c è stato l effetto del trattamento? Problema dell equivalenza tra i gruppi

24 Disegno quasi-sperimentale O1 X O2 G1 O3 O4 G2 Se O1 non differisce da O3 che cosa posso concludere? Se O2 differisce da O4 che cosa posso concludere?

25 Disegno quasi-sperimentale Ricerca differenziale I soggetti da assegnare alle diverse condizioni sono selezionati da gruppi già esistenti (no assegnazione casuale) La variabile di disegno è una variabile del soggetto (è la caratteristica in base alla quale sono stati selezionati i soggetti)

26 Disegno quasi-sperimentale Ricerca differenziale La natura della variabile di disegno e l assenza di assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi lasciano aperta la possibilità che altre variabili influenzino quella osservata Non si può escludere che la variabile di disegno non manipolata sia associata ad altre differenze presenti nei soggetti

27 Disegno sperimentale R O1 X O2 G1 R O3 O4 G2 L unica minaccia che non è controllata è che il pre-test interagisca con il trattamento nel produrre l effetto osservato

28 Disegno sperimentale La variabile di disegno (fattore) è direttamente manipolata dallo sperimentatore che le fa assumere valori diversi livelli Una ricerca sperimentale ha sempre almeno un fattore; un fattore ha sempre almeno due livelli

29 Disegno sperimentale Il controllo sulle altre variabili indirettamente rilevanti avviene tramite l assegnazione casuale dei soggetti ai diversi livelli della variabile di disegno oppure Tutti i soggetti sono sottoposti a tutte le condizioni (in ordine casuale o controbilanciato)

30 Disegno sperimentale Il modo di trattare la variabile di disegno massimizza la possibilità di rilevarne l influenza sulla variabile osservata Consente il massimo controllo per escludere l influenza di altre variabili come causa della differenza tra gruppi o condizioni

31 Disegno sperimentale (confronto) TRA GRUPPI diversi di soggetti (betweensubjects): - ogni soggetto è assegnato ad un gruppo diverso definito da uno dei livelli della variabile di disegno - nell analisi dei risultati viene utilizzato un solo dato per ogni soggetto

32 Problemi di validità nei disegni betweensubjects Minaccia principale: - i 2 gruppi di soggetti possono essere non equivalenti Rimedio: - assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi - controllo delle variabili estranee

33 Disegno sperimentale (confronto) TRA PRESTAZIONI ripetute degli stessi soggetti (within-subjects): - ogni prova o gruppo di prove a cui il soggetto è sottoposto rappresenta un diverso livello della variabile di disegno - nell analisi dei risultati vengono utilizzati più dati per ogni soggetto

34 Problemi di validità nei disegni within-subjects Minaccia principale: - essendo i soggetti sottoposti a più prove, può esserci l influenza della prova - prestazione peggiore alle ultime prove - prestazione migliore alle ultime prove - influenza reciproca tra le prove

35 Disegni Misti L influenza di alcune variabili viene confrontata tra gruppi diversi di soggetti mentre quella di altri fattori viene valutata sulla base del confronto tra prove diverse effettuate dagli stessi soggetti Un disegno fattoriale misto ha almeno una variabile entro i soggetti e almeno una variabile tra i soggetti

36 Vantaggi e svantaggi dei due tipi di disegni sperimentali Disegni con confronto tra soggetti: Il numero di soggetti da utilizzare è maggiore I soggetti appartenenti ai gruppi confrontati possono essere non equivalenti La varianza relativa alle differenze fra soggetti riduce la potenza dei test statistici

37 Vantaggi e svantaggi dei due tipi di disegni sperimentali Disegni con confronto entro i soggetti Il numero di soggetti è minore La durata della sessione sperimentale può essere troppo lunga per soggetti in età evolutiva La potenza dei test statistici è maggiore È minore la varianza dovuta alle inevitabili differenze tra i soggetti È necessario controllare attentamente la minaccia relativa all esperienza della prova

38 In alcuni casi la scelta è obbligata, nel senso che il problema che si vuole affrontare richiede necessariamente l utilizzazione di un disegno particolare: - Ogni qualvolta l interesse di ricerca verte sulla relazione esistente tra competenze diverse all interno dell individuo o sul modo in cui una prestazione nello stesso individuo, può essere legata alle condizioni in cui la valutazione viene effettuata, è necessario usare un disegno con confronto entro i soggetti

39 Esempio I bambini sono in grado di mettere in atto giochi di livello più evoluto quando interagiscono con un adulto rispetto a quando interagiscono con un coetaneo

40 Disegni di ricerca con più di una variabile di disegno (Disegni fattoriali) In questo tipo di disegni gli effetti possibili sulla variabile osservata sono più complessi: Ognuna delle due variabili può contribuire, indipendentemente dall altra, a generare l effetto osservato Ci può essere un interazione tra variabili

41 Si ha un interazione tra variabili ogni volta che l effetto di una variabile di disegno varia a seconda del livello di un altra variabile di disegno L interazione tra variabili può assumere diverse forme e la sua interpretazione non è sempre semplice

42 Disegno Fattoriale -Effetti principali- Effetto principale: - fa riferimento all effetto medio di una variabile in tutti i valori di un altra variabile (o di altre variabili) - Si ha un effetto principale quando gli effetti di una delle variabili di disegno si mantengono essenzialmente equivalenti in tutti i livelli dell altra (delle altre)

43 Disegno Fattoriale -Effetti di interazione- Effetto di interazione: - due variabili interagiscono se l effetto di una variabile dipende dal livello dell altra - gli effetti di una variabile di disegno variano in funzione dei livelli dell altra variabile di disegno

44 Effetto principale V.Femminile V.Maschile Contingente Non contingente Effetto principale: tempo di produzione

45 Effetti principali V.Femminile V.Maschile Contingente Non contingente Effetti principali: tipo di voce + tempo di produzione

46 Effetto d interazione V.Femminile V.Maschile Contingente Non contingente

47 Effetto d interazione Maschile Femminile Contingente Non contingente

48 Ricerche correlazionali In alcuni disegni di ricerca non c è una variabile di disegno, nè manipolata, nè selezionata In questi casi il ricercatore vuole solo verificare se due variabili osservate sono in relazione tra di loro Questo tipo di ricerca può dirci se due variabili sono collegate, ma è difficile stabilire quale delle due variabili influenzi l altra

49 Le inferenze causali nelle ricerche correlazionali Le variabili possono essere collegate per una delle seguenti 3 ragioni: A influenza B B influenza A C influenza sia a che B Dobbiamo scoprire quale di queste possibilità è la più plausibile

50 La natura di una delle variabili può essere tale da escludere che possa influenzare causalmente l altra Es. statura e aggressività Non si può però escludere che ci sia una terza variabile che influenza entrambe

51 L influenza di una terza variabile può essere esaminata tramite alcune tecniche statistiche, come la correlazione parziale - Esempio relazione tra forme di transizione e frasi a più parole mediata dall ampiezza del vocabolario

52 Alcune procedure utilizzate per rafforzare le possibili inferenze causali sulla relazione tra due variabili si avvalgono del principio che la causa si colloca temporalmente prima dell effetto

53 Osservazione vs. Sperimentazione La ricerca osservativa si pone obiettivi descrittivi piuttosto che esplicativi (non verifica relazioni di causa-effetto) MA si avvicina alla sperimentazione quando: è guidata dalla formulazione di ipotesi si svolge in condizioni controllate

54 Tipologie di Ricerca osservativa Due parametri: 1. grado di struttura dell ambiente ambiente naturale ambiente artificiale

55 Tipologie di Ricerca osservativa 2. grado di struttura che l osservatore impone all ambiente osservazione e registrazione il più completa possibile di ciò che avviene registrazione di comportamenti specifici predefiniti oppure di risposte a determinate modificazioni introdotte dallo sperimentatore nella situazione

56 Tipologie di Ricerca osservativa Grado di struttura imposto dal ricercatore Assente Presente Ambiente naturale Studio sul campo non strutturato Studio sul campo strutturato Ambiente artificiale Studio in laboratorio non strutturato Studio in laboratorio strutturato

57 Osservazione naturalistica Lo sperimentatore evita in ogni modo di influenzare il comportamento oggetto di indagine Di norma si applica all ambiente naturale in cui il comportamento oggetto di indagine si verifica spontaneamente MA è possibile utilizzare anche il laboratorio

58 Osservazione in condizioni controllate Il ricercatore sceglie di esercitare un qualche grado di controllo sulla variabile osservata (non su quella di disegno!): strumento di osservazione strutturato predisposizione di situazioni criteriali che si assume possano stimolare la produzione dei comportamenti cui si è interessati

59 Osservazione vs. Sperimentazione CRITERIO: la registrazione del comportamento viene effettuata (o meno) con totale o parziale assenza di limitazioni imposte dal ricercatore la differenza sta nelle richieste che vengono fatte al soggetto e sui vincoli posti alla manifestazione del suo comportamento

60 Osservazione vs. Sperimentazione L interferenza del ricercatore sul normale manifestarsi del comportamento del soggetto è misurabile secondo un continuum: -Manipolazione sperimentale Predisposizione di situazioni che favoriscono l emergere spontaneo del comportamento -Registrazioni del comportamento spontaneo

61 Livelli di costrizione Le diverse tipologie di ricerca possono essere identificate non solo per la presenza/assenza di variabili di disegno o manipolazione delle stesse, ma anche in base al grado di controllo esercitato dal ricercatore sulle varie componenti della ricerca stessa.

62 Osservazione naturalistica Ricerca correlazionale Studi longitudinali Studi trasversali Quasi esperimenti Veri esperimenti Contesto naturale Laboratorio

METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO A.A APPUNTI DEL CORSO TENUTO DALLA Prof.Laura D Odorico N.3

METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO A.A APPUNTI DEL CORSO TENUTO DALLA Prof.Laura D Odorico N.3 METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO A.A. 2005-2006 APPUNTI DEL CORSO TENUTO DALLA Prof.Laura D Odorico N.3 Ricerche correlazionali In alcuni disegni di ricerca non c è una variabile

Dettagli

10 Quasi esperimenti. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

10 Quasi esperimenti. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 10 Quasi esperimenti Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 10.1 La differenza principale tra quasi esperimenti e veri esperimenti 10.2 Disegni con gruppo di controllo non equivalenti 10.3 Disegni senza

Dettagli

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Indice Prefazione all edizione italiana Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana XI XII PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1. Introduzione 1 1.1 La psicologia scientifica 1 1.2 I contesti della

Dettagli

Disegni sperimentali

Disegni sperimentali Disegni sperimentali Argomenti della lezione Disegni sperimentali Disegni quasi sperimentali Disegni pre sperimentali Veri esperimenti Lo sperimentatore ha un controllo completo sull intero protocollo

Dettagli

ESPERIMENTO DISEGNO SPERIMENTALE CLASSICO. Requisiti

ESPERIMENTO DISEGNO SPERIMENTALE CLASSICO. Requisiti ESPERIMENTO INSIEME DI PROCEDURE LOGICHE E OPERATIVE SCHEMA OPERATIVO DI RACCOLTA E ANALISI DEI DATI DISEGNO SPERIMENTALE - ISPIRATO AL SISTEMA LOGICO-PROCEDURALE CHE PRESIEDE AL PROBLEMA DELL IMPUTAZIONE

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2013/14 METODI DESCRITTIVI, DISEGNI LONGITUDINALI, STUDIO DI CASI SINGOLI Strategie alternative

Dettagli

Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità

Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità Controllo Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità Definiremo il controllo come qualsiasi mezzo impiegato per eliminare le possibili minacce alla validità

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2012/13 METODI DESCRITTIVI, DISEGNI LONGITUDINALI, STUDIO DI CASI SINGOLI Strategie alternative

Dettagli

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo 1 Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo? CAMBIAMENTO QUANTITATIVO CAMBIAMENTO QUALITATIVO Comportamentismo

Dettagli

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti BIOSTATISTICA 1. Introduzione ai disegni sperimentali 2. Un carattere quantitativo misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti

Dettagli

La ricerca in psicologia di comunità. E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi

La ricerca in psicologia di comunità. E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi Corso di La ricerca in psicologia di comunità E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi 1 La ricerca in psicologia di comunità La ricerca in psicologia di comunità ha un ruolo fondamentale

Dettagli

Il ciclo della ricerca

Il ciclo della ricerca Il ciclo della ricerca Il metodo è come rileviamo ed organizziamo le informazioni La parola metodo deriva dal greco meta e hodós e significa strada che si percorre, la direzione verso una meta metodologia

Dettagli

Psicologia come scienza: Il metodo scientifico

Psicologia come scienza: Il metodo scientifico Psicologia come scienza: Il metodo scientifico identificare domande su un evento formulare un ipotesi per spiegare l evento eseguire una ricerca per supportare e confutare la spiegazione Ripetere la ricerca

Dettagli

IL DISEGNO DELLA RICERCA

IL DISEGNO DELLA RICERCA IL DISEGNO DELLA RICERCA Che cosa vuol dire? è la strategia dell intera ricerca. Anche se la demarcazione non è netta, esistono disegni a (prevalente) impostazione: campionaria sperimentali osservazionali

Dettagli

I disegni sperimentali e il controllo

I disegni sperimentali e il controllo I disegni sperimentali e il 1. Procedure del 2. Disegni monofattoriali 3. Disegni multifattoriali Il disegno sperimentale Popolazione Campionamento casuale Campione Misura variabili di interesse Gruppo

Dettagli

Matrici di Raven (PM47)

Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM38) TRA I TEST DI TIPICA PERFORMANCE Test proiettivi Test self-report di personalità Questionari psichiatrici

Dettagli

Ricerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4

Ricerca di marketing 2. Ricerca di marketing 3. Ricerca di marketing 4 Ricerca di marketing 2 Il piano I compiti e le responsabilità realizzativi Individuazione dati primari e secondari Definizione modalità raccolta dati primari Procedure di analisi Presentazione dei risultati

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 1.5 Correlazione e causazione Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Metodi simmetrici vs asimmetrici Relazioni tra variabili Nei metodi di studio

Dettagli

Esercitazione n. 5 di Metodologia della Ricerca Psicologica

Esercitazione n. 5 di Metodologia della Ricerca Psicologica Esercitazione n. di Metodologia della Ricerca Psicologica Quesito 1: Un ricercatore intende studiare la conoscenza e gli atteggiamenti che hanno gli operatori del diritto delle applicazioni psicogiuridiche.

Dettagli

Università degli Studi G. d Annunzio EPG PSICOMETRIA II. Fascia A-H Anno Accademico 2015/2016. Dott. Fedele Cataldi

Università degli Studi G. d Annunzio EPG PSICOMETRIA II. Fascia A-H Anno Accademico 2015/2016. Dott. Fedele Cataldi Università degli Studi G. d Annunzio EPG PSICOMETRIA II Fascia A-H Anno Accademico 2015/2016 Dott. Fedele Cataldi I VERI ESPERIMENTI:DISEGNI SPERIMENTALI AD UN SOLO FATTORE COME CONDURRE UN ESPERIMENTO

Dettagli

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2014 2015 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it Quali metodi? Quali tecniche? Ricerca quantitativa

Dettagli

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI PSICOMETRIA Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI CAMPIONI INDIPENDENTI Campioni estratti casualmente dalla popolazione con caratteristiche omogenee Assegnazione

Dettagli

Distribuzioni campionarie. Antonello Maruotti

Distribuzioni campionarie. Antonello Maruotti Distribuzioni campionarie Antonello Maruotti Outline 1 Introduzione 2 Concetti base Si riprendano le considerazioni fatte nella parte di statistica descrittiva. Si vuole studiare una popolazione con riferimento

Dettagli

Analisi della varianza

Analisi della varianza 1. 2. univariata ad un solo fattore tra i soggetti (between subjects) 3. univariata: disegni fattoriali 4. univariata entro i soggetti (within subjects) 5. : disegni fattoriali «misti» L analisi della

Dettagli

I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo

I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo I disegni quasi sperimentali e lo studio del soggetto singolo Giulio Vidotto & Davide Massidda Facoltà di Psicologia Università di Padova A.A. 2011/12 Disegni sperimentali Principali caratteristiche: Assegnazione

Dettagli

Quantificare la variabilità dei processi ecologici

Quantificare la variabilità dei processi ecologici Scopo ecologia Quantificare la variabilità dei processi ecologici Comprensione dei meccanismi fondamentale per identificare gli effetti del disturbo antropico e per prevenire alterazioni su scala globale

Dettagli

Analisi della varianza a una via

Analisi della varianza a una via Analisi della varianza a una via Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale SOMMARIO Modelli statistici

Dettagli

LA RICERCA SPERIMENTALE

LA RICERCA SPERIMENTALE INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VI LA RICERCA SPERIMENTALE PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le finalità della ricerca sperimentale...3 2 Le variabili e le loro relazioni...4 3 Il piano sperimentale

Dettagli

Introduzione. Eduardo Rossi 2. Marzo Università di Pavia (Italy) Rossi Introduzione Econometria / 11

Introduzione. Eduardo Rossi 2. Marzo Università di Pavia (Italy) Rossi Introduzione Econometria / 11 Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Marzo 2014 Rossi Introduzione Econometria - 2014 1 / 11 Econometria significa misurazione economica. Lo scopo dell econometria è molto più ampio. Definizione

Dettagli

Il confronto fra medie

Il confronto fra medie L. Boni Obiettivo Verificare l'ipotesi che regimi alimentari differenti non producano mediamente lo stesso effetto sulla gittata cardiaca Ipotesi nulla IPOTESI NULLA La dieta non dovrebbe modificare in

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 4. Esercizi di Inferenza Statistica Gianmarco Altoè Dipartimento di Psicologia Università di Cagliari, Anno Accademico 2011-2012 Esercizio 4.1 - I due esami Nella seguente

Dettagli

Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo. Dott. Mirco Fasolo

Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo. Dott. Mirco Fasolo Metodi di ricerca in psicologia dello sviluppo Dott. Mirco Fasolo GIORNO ORA AULA Lunedì 5 marzo 12,30-14,30 U9/13 Mercoledì 7 marzo 14,30-16,30 U6/36 Lunedì 12 marzo 12,30-14,30 U9/13 Mercoledì 14 marzo

Dettagli

Principi di analisi causale Lezione 3

Principi di analisi causale Lezione 3 Anno accademico 2007/08 Principi di analisi causale Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Approccio causale Nella maggior parte dei casi i ricercatori sociali utilizzano la regressione per stimare l

Dettagli

L osservazione in contesto educativo

L osservazione in contesto educativo L osservazione in contesto educativo Spunti e riflessioni a cura di Paola De Monte 8 maggio 2015 Palmanova aggiornamento ANPE «L osservazione parte da dubbi, domande, incertezze e interrogativi che cercano

Dettagli

CAUSALITA ED ESPERIMENTO

CAUSALITA ED ESPERIMENTO CAUSALITA ED ESPERIMENTO Il concetto di causa è uno dei più controversi sul piano filosofico e uno dei più difficili da tradurre in termini operativi (come si dimostra empiricamente la deducibilità dell

Dettagli

Caratteristiche di un buon test

Caratteristiche di un buon test Caratteristiche di un buon test CARATTERISTICHE FONDAMENTALI: Validità Attendibilità o fedeltà Consenta formulazione diagnosi Quantificazione corretta dei risultati CARATTERISTICHE ACCESSORIE: Adeguatezza

Dettagli

Teoria e tecniche dei test

Teoria e tecniche dei test Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario

Dettagli

Selezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo

Selezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo Selezione del disegno di ricerca Quantitativo e qualitativo Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa Quantitativa Natura della realtà Qualitativa Realtà indagabile con modalità obiettive

Dettagli

Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno

Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 1 La valutazione dell efficacia: dalla domanda al disegno Metodi epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 L effetto del trattamento non è misurabile

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 1.1 - Misurare in psicologia Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Che cosa è la misura Misurare significa assegnare dei valori numerici a oggetti

Dettagli

Variabili e scale di misura

Variabili e scale di misura Variabili e scale di misura Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale IL CAMPIONAMENTO Esempio:

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

GENETICA QUANTITATIVA

GENETICA QUANTITATIVA GENETICA QUANTITATIVA Caratteri quantitativi e qualitativi I caratteri discontinui o qualitativi esibiscono un numero ridotto di fenotipi e mostrano una relazione genotipo-fenotipo semplice I caratteri

Dettagli

Misure Ripetute. Analisi dei dati in disegni di ricerca con misure ripetute. Marcello Gallucci

Misure Ripetute. Analisi dei dati in disegni di ricerca con misure ripetute. Marcello Gallucci Misure Ripetute Analisi dei dati in disegni di ricerca con misure ripetute Marcello Gallucci Introduzione Consideriamo una ricerca in cui un gruppo di pazienti è sottoposto ad un trattamento terapeutico

Dettagli

Errori (o bias) negli studi epidemiologici

Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errore casuale o random: sono i più pericolosi perché i più difficili da individuare e per questo motivo non è possibile tenerne conto in fase di analisi Variazione

Dettagli

STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE

STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE RICERCA QUANTITATIVA o STANDARD Tradizione di ricerca che include al proprio interno una varietà di strategie di indagine (survey research, disegni quasi-sperimentali, analisi

Dettagli

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza Il campionamento e l inferenza Popolazione Campione Dai dati osservati mediante scelta campionaria si giunge ad affermazioni che riguardano la popolazione da cui essi sono stati prescelti Il campionamento

Dettagli

Concetti principale della lezione precedente

Concetti principale della lezione precedente Corso di Statistica medica e applicata 9 a Lezione Dott.ssa Donatella Cocca Concetti principale della lezione precedente I concetti principali che sono stati presentati sono: Variabili su scala nominale

Dettagli

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da:

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: Analisi chimica strumentale Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: (31.4) dove s y è la varianza dei valori

Dettagli

Modelli a effetti misti

Modelli a effetti misti Probabilità e Statistica per l analisi di dati sperimentali Modelli a effetti misti Sviluppo e gestione di Data Center per il calcolo scientifico ad alte prestazioni Master Progetto PRISMA, UniBA/INFN

Dettagli

Genetica dei caratteri quantitativi

Genetica dei caratteri quantitativi PAS Percorsi Abilitanti Speciali Classe di abilitazione A057 Scienza degli alimenti Tracciabilità genetica degli alimenti Genetica dei caratteri quantitativi 1 Concetti di base in genetica L informazione

Dettagli

ANALISI AFFIDABILITÀ SCALE

ANALISI AFFIDABILITÀ SCALE RICERCA CONGIUNTA NEL SETTORE DELLA MISURA DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI DEI SITI E DEI SERVIZI ON LINE DELLE AMMINISTRAZIONI E PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNO STRUMENTO DI RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER

Dettagli

Inferenza statistica

Inferenza statistica Inferenza statistica Marcella Montico e Lorenzo Monasta Servizio di epidemiologia e biostatistica Inferenza statistica: insieme di metodi che permette di generalizzare i risultati ottenuti dai dati raccolti

Dettagli

Tecniche statistiche di analisi del cambiamento

Tecniche statistiche di analisi del cambiamento Tecniche statistiche di analisi del cambiamento 07-Anova con covariata (vers. 1.0, 3 dicembre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2015-16

Dettagli

ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti

ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE D.I.A.S. STATISTICA PER L INNOVAZIONE a.a. 007/008 ANOVA: ANALISI DELLA VARIANZA Prof. Antonio Lanzotti A cura di: Ing.

Dettagli

Che cos'è una teoria?

Che cos'è una teoria? Una teoria è: Che cos'è una teoria? un sistema di riferimento, una mappa mentale, uno schema concettuale che cerca di organizzare e spiegare i fenomeni in termini di principi generale o di leggi. Una teoria

Dettagli

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURA/TECNICA DI ANALISI DEI DATI SPECIFICAMENTE DESTINATA A STUDIARE LA RELAZIONE TRA UNA VARIABILE NOMINALE (ASSUNTA

Dettagli

Test d Ipotesi Introduzione

Test d Ipotesi Introduzione Test d Ipotesi Introduzione Uno degli scopi più importanti di un analisi statistica è quello di utilizzare i dati provenienti da un campione per fare inferenza sulla popolazione da cui è stato estratto

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

06/10/2014. Che cos è la psicologia sociale? Capitolo 1. Obiettivi del corso. Programma del corso. Esame

06/10/2014. Che cos è la psicologia sociale? Capitolo 1. Obiettivi del corso. Programma del corso. Esame Obiettivi del corso Trasmettere i fondamenti della disciplina: Teorie, metodi, oggetti Trasmettere il linguaggio della disciplina Programma del corso Hogg, M.A. & Vaughan G.M. (2012). Psicologia sociale.

Dettagli

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA Caterina Fiorilli Libera Università Maria SS. Assunta fiorilli@lumsa.it Programma Contenuti del corso Analisi dei principali

Dettagli

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo

Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo Esercitazione 4 Distribuzioni campionarie e introduzione ai metodi Monte Carlo 1. Gli studi di simulazione possono permetterci di apprezzare alcune delle proprietà di distribuzioni campionarie ricavate

Dettagli

EDUCARE ALLA RAZIONALITÀ 9-11 giugno 2016, Sestri Levante

EDUCARE ALLA RAZIONALITÀ 9-11 giugno 2016, Sestri Levante IL PARADIGMA DELLA PROGRAMMAZIONE LOGICA E LO SVILUPPO DI ABILITÀ DEDUTTIVE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO EDUCARE ALLA RAZIONALITÀ 9-11 giugno 2016, Sestri Levante in ricordo di Paolo Gentilini LAURA LOMBARDI,

Dettagli

MISURAZIONE. Sistema empirico (SE): ciò che si vuole misurare; costituito da elementi legati tra loro da relazioni

MISURAZIONE. Sistema empirico (SE): ciò che si vuole misurare; costituito da elementi legati tra loro da relazioni Attendibilità Misurazione I problemi di misurazione degli oggetti di studio sono comuni a tutte le discipline scientifiche. In psicologia il problema è solo più evidente, non più grave. I costrutti che

Dettagli

Indagine statistica. Indagine Totale Indagine Campionaria Fasi dell indagine

Indagine statistica. Indagine Totale Indagine Campionaria Fasi dell indagine 10/1 Indagine statistica Indagine Totale Indagine Campionaria Fasi dell indagine definizione degli obiettivi definizione delle unità e delle variabili da rilevare scelta del periodo di riferimento individuazione

Dettagli

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica...3 2 L osservazione partecipata e non partecipata...5

Dettagli

IL QUIZ DELLE REGIONI

IL QUIZ DELLE REGIONI IL QUIZ DELLE REGIONI Attività metacognitiva e valutazione dinamica Insegnante Marisa Squillace CARTE GIOCO per scoprire le regioni d Italia. UN GIOCO PER VALUTARE IN MODO DINAMICO E GIOCOSO E METTERE

Dettagli

VALIDAZIONE DEI METODI RADIOCHIMICI. Analisi di alcuni aspetti: 1. Taratura. 2. Ripetibilità. Dott. Maurizio Bettinelli.

VALIDAZIONE DEI METODI RADIOCHIMICI. Analisi di alcuni aspetti: 1. Taratura. 2. Ripetibilità. Dott. Maurizio Bettinelli. VALIDAZIONE DEI METODI RADIOCHIMICI Analisi di alcuni aspetti: 1. Taratura (verifica di Linearità) 2. Ripetibilità Dott. Maurizio Bettinelli 29 settembre 2011 www.kosmosnet.it 1 www.kosmosnet.it 2 www.kosmosnet.it

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Organizzazione del corso. Organizzazione del corso 06/10/2013

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Organizzazione del corso. Organizzazione del corso 06/10/2013 METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2013/14 INTRODUZIONE ALLA METODOOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA Organizzazione del corso Obiettivi

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Econometria. lezione 13. validità interna ed esterna. Econometria. lezione 13. AA 2014-2015 Paolo Brunori

Econometria. lezione 13. validità interna ed esterna. Econometria. lezione 13. AA 2014-2015 Paolo Brunori AA 2014-2015 Paolo Brunori popolazione studiata e popolazione di interesse - popolazione studiata: popolazione da cui è stato estratto il campione - popolazione di interesse: popolazione per la quale ci

Dettagli

Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget 16/10/2014

Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget. Critiche alla teoria di Piaget 16/10/2014 Carenza nella progettazione sperimentale e nell analisi dei dati Eccesso di teorizzazione rispetto ai dati a disposizione Difficoltà di interpretazione dei suoi scritti Interesse per il soggetto ideale

Dettagli

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO DUE MODI PER OTTENERE RISPOSTE a tre ordini di domande: QUANDO? Identificazione sequenze di sviluppo COME? Descrizione PERCHÉ? Spiegazione delle differenze 1. MODO SOGGETTIVO

Dettagli

Pedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini

Pedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini Pedagogia sperimentale Lezione n. 3 A.A. 2015/16 U.D. n.2: Tipi e metodi della ricerca pedagogica dall'età moderna ad oggi 1. Definizione di ricerca pedagogica Con il termine "ricerca" generalmente si

Dettagli

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1 . Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci

Dettagli

LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE

LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE 1 LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE L energia si presenta in diverse forme e una delle più importanti è il calore. I fenomeni naturali sono quasi sempre accompagnati da sviluppo o assorbimento

Dettagli

Alcuni concetti. Unità

Alcuni concetti. Unità Alcuni concetti Campionamento: il processo di selezione di un certo numero di unità da una popolazione di studio predefinita Popolazione di riferimento: l insieme totale, finito o infinito, degli elementi

Dettagli

LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA

LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VIII LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le sei fasi della ricerca empirica in educazione I...3 2 Le sei fasi della ricerca empirica

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Pedagogia generale

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Pedagogia generale CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Insegnamento Livello e Corso di Studio Pedagogia sperimentale Corso di Laurea in Scienze

Dettagli

Confronto fra soggetti o entro soggetti?

Confronto fra soggetti o entro soggetti? Confronto fra soggetti o entro soggetti? Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Metodo epidemiologici

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. I modelli di studio

Università del Piemonte Orientale. Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. I modelli di studio Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica I modelli di studio Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Disegno dello studio

Dettagli

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014

Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014 Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con

Dettagli

Strategie alternative ai metodi sperimentali

Strategie alternative ai metodi sperimentali Strategie alternative ai metodi sperimentali 1. 2. I quasi-esperimenti (non sperimentali) prevedono la descrizione del fenomeno in esame. Il metodo descrive le variabili in esame, non prevede alcuna manipolazione

Dettagli

Ricerca qualitativa: Focus group

Ricerca qualitativa: Focus group Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di

Dettagli

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,

Dettagli

Ricerca scientifica Processo di ricerca

Ricerca scientifica Processo di ricerca Ricerca scientifica Processo di ricerca Testi di riferimento: Coon, Mitterer (2011) Psicologia generale. UTET Cap. 1 Pedon, Gnisci (2004) Metodologia della ricerca psicologica. Mulino Cap. 2 La ricerca

Dettagli

DA GIOVE E GIUNONE A BARBIE E KEN (LE CHIAVI DELLA CITTÀ): VALUTAZIONE DAVIDE DÈTTORE

DA GIOVE E GIUNONE A BARBIE E KEN (LE CHIAVI DELLA CITTÀ): VALUTAZIONE DAVIDE DÈTTORE DA GIOVE E GIUNONE A BARBIE E KEN (LE CHIAVI DELLA CITTÀ): VALUTAZIONE DAVIDE DÈTTORE Università degli Studi di Firenze Istituto Miller, Genova/Firenze Da Giove e Giunone a Barbie e Ken: un intervento

Dettagli

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi: DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme

Dettagli

Distribuzioni e inferenza statistica

Distribuzioni e inferenza statistica Distribuzioni e inferenza statistica Distribuzioni di probabilità L analisi statistica spesso studia i fenomeni collettivi confrontandoli con modelli teorici di riferimento. Tra di essi, vedremo: la distribuzione

Dettagli

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Psicologia Sociale (edizione 2010) Psicologia Sociale (edizione 2010) Prof. M. Ravenna - Università di Ferrara, a.a. 2012-13 Elliot Aronson Timothy D. Wilson Robin M. Akert Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 - Scienze e tecnologie

Dettagli

Distribuzioni di probabilità

Distribuzioni di probabilità Distribuzioni di probabilità Distribuzioni di probabilità L analisi statistica spesso studia i fenomeni collettivi confrontandoli con modelli teorici di riferimento. Tra di essi, vedremo: la distribuzione

Dettagli

La ricerca-azione partecipativa

La ricerca-azione partecipativa Corso di La ricerca-azione partecipativa 1 La ricerca azione partecipativa La ricerca azione/intervento E un idea che nasce negli anni 40 Kurt Lewin La teoria del campo : la comprensione dei fenomeni sociali

Dettagli

Il modello di Lasswell, o delle 5W (1948)

Il modello di Lasswell, o delle 5W (1948) Il modello di Lasswell, o delle 5W (1948) Il modello di Lasswell A convenient way to describe an act of communication is to answer the following questions: Who Says What in Which Channel To Whom With What

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA

CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CLASSE PRIMA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO SCIENZE DISCIPLINE TRASVERSALI SCIENZE TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE

Dettagli

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione.

Statistica inferenziale. La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Statistica inferenziale La statistica inferenziale consente di verificare le ipotesi sulla popolazione a partire dai dati osservati sul campione. Verifica delle ipotesi sulla medie Quando si conduce una

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA)

METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA) METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA) Metodologia della ricerca statistica Il metodo (dal greco meta, attraverso e odos, strada ) è una maniera sistematica per ottenere qualcosa. Il metodo della scienza

Dettagli

la struttura di una teoria

la struttura di una teoria DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it la struttura di una teoria la struttura di una teoria modello di Bagozzi (1994) I livello./.. un esempio Linguaggio: della matematica

Dettagli

ANALISI MULTIVARIATA

ANALISI MULTIVARIATA ANALISI MULTIVARIATA Marcella Montico Servizio di epidemiologia e biostatistica... ancora sulla relazione tra due variabili: la regressione lineare semplice VD: quantitativa VI: quantitativa Misura la

Dettagli