Anno 2015 N.RF073 ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE - AGGIORNATO L ELENCO

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1 Anno 2015 N.RF073 ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 7 OGGETTO RIFERIMENTI ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE AGGIORNATO L ELENCO 13/02/2015 IN GU N.62 DEL 13/03/2015; ARTT. 32, C. 2, LETT. C) E 56BIS, TUIR CIRCOLARE DEL 20/03/2015 Sintesi: il MEF ha aggiornato la tabella del 2011 ampliando le fattispecie delle attività agricole connesse che, rientrando nell ambito del reddito agrario, beneficiano della cd tassazione catastale. In particolare, nel nuovo elenco sono incluse, tra gli altri, le seguenti attività: produzione di paste alimentari fresche e secche; produzione di sciroppi di frutta; manipolazione dei prodotti derivanti dalla silvicoltura. La nuova tabella ha effetto a decorrere dal 2014 per i soggetti con periodo d imposta solare. Con la pubblicazione in GU del 13/02/2015 viene ampliato l elenco dei prodotti che possono rientrare nell ambito delle attività agricole connesse (art. 32 c. 2 lett. c) TUIR), la cui redditività è assorbita nel reddito agrario, beneficiando quindi della cd. tassazione catastale. Il Decreto sostituisce la tabella del 17/06/2011 confermandola in tutte le sue voci ed aggiungendone delle altre. DECORRENZA: la novità ha effetto dal periodo successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013 (art. 2 13/02/2015) e cioè a decorrere dal 2014 per i soggetti con periodo solare. ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE ASPETTI GENERALI L art. 32, comma 2, lett.c), TUIR prevede che: il reddito agrario è costituito: dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell esercizio di attività agricole su di esso. sono considerate attività agricole: a) le attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura; b) l'allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno e le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l'utilizzo di strutture fisse o mobili, anche provvisorie, se la superficie adibita alla produzione non eccede il doppio di quella del terreno su cui la produzione stessa insiste; c) le attività di cui al terzo comma dell'articolo 2135 del codice civile, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, ancorché non svolte sul terreno, di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, con riferimento ai beni individuati, ogni due anni e tenuto conto dei criteri di cui al comma 1, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali [cd. attività agricole connesse ] Affinché i proventi delle attività agricole connesse rientrino nell ambito del reddito agrario (e quindi possano essere tassati in base alla stima catastale) è necessario che i prodotti commercializzati: 1) siano prevalentemente propri: cioè derivino dall attività di coltivazione/allevamento direttamente condotta dall impresa 2) e siano compresi nell elenco contenuto nell apposito.

2 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 2 / 7 SOGGETTI INTERESSATI L applicazione della tassazione catastale è riservata: in generale: alle imprese agricole individuali ed società semplici (o enti non commerciali) previa opzione: alle società commerciali di persone (snc e Sas) o di capitali (srl e cooperative) che, rivestendo la qualifica di società agricola (art. 2 DLgs. 99/04), abbiano optano per la determinazione del reddito agrario ex art. 1 c L. 296/2006. REGIME FORFETTARIO All attività di commercializzazione di prodotti: non compresi nel citato ottenuti prevalentemente dall attività agricola principale (coltivazione del fondo o allevamento dell'imprenditore agricolo) l art. 56bis TUIR prevede (per qualsiasi imprenditore agricolo di cui sopra): l applicazione di un regime forfetario di determinazione del reddito (di impresa), in misura pari al 15% dei relativi corrispettivi registrati o soggetti a registrazione ai fini IVA potendo comunque optare per la determinazione ordinaria del reddito. L ELENCO DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE DEL Nel corso degli anni si sono susseguiti una serie di elenchi delle attività agricole connesse ( 19/03/2004, aggiornato dal 26/10/2007 e poi dal 5/08/2010 e 17/06/2011). Con il recente Decreto, il MEF, ha ampliato l elenco dei prodotti oggetto delle attività agricole connesse ricomprendendo, rispetto al precedente, le seguenti attività: a) produzione di paste alimentari fresche e secche b) produzione di sciroppi di frutta manipolazione dei prodotti derivanti dalla silvicoltura comprendenti la segagione e la c) riduzione in tondelli, tavole, travi ed altri prodotti similari compresi i sottoprodotti, i semilavorati e gli scarti di segagione delle piante. AMBITO OGGETTIVO DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE Può esistere un attività agricola connessa solo laddove sia esercitata un attività agricola principale, di cui la prima si pone in stretta connessione. Tale connessione va individuata nella lavorazione finalizzata alla commercializzazione dei prodotti, che può avvenire: su prodotti propri: in tal caso si avrà sempre attività agricola su prodotti acquistati da terzi: in tal caso si avrà attività connessa solo laddove vi sia la prevalenza dei prodotti propri su quell acquistati da terzi.

3 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 3 / 7 MERA COMMERCIALIZZAZIONE La commercializzazione di prodotti di terzi senza che sia intervenuta una sostanziale trasformazione non costituisce mai attività agricola connessa (producendo dunque sempre un reddito di impresa CM 44/2004). Nota: la sola conservazione (es: in frigorifero) non costituisce sostanziale trasformazione. Esempio1 Esempio2 Sas agricola produce 100 quintali di ciliegie (prodotto rientrante nel citato) e ne acquista altri 50 per commercializzarli insieme ai propri: caso a): senza che intervenga alcun processo di manipolazione o trasformazione: i redditi: rivenienti dalla produzione dei 100 quintali propri sono tassati quali redditi agrari (sulla scorta della rendita catastale dei terreni condotti art. 32 TUIR) che derivano dall'acquisto presso terzi e successiva commercializzazione dei 50 quintali di ciliegie sono da qualificarsi come redditi d'impresa (ricavi costi afferenti) caso b): i quintali acquistati sono lavorati, essendosi proceduto al lavaggio, alla cernita sulla base della dimensione ed al confezionamento in cestini: l intero reddito è tassato quale reddito agrario (essendo verificata la prevalenza dei prodotti propri rispetto a quelli acquistati); il costo dei quintali acquistati non può essere dunque autonomamente dedotto. Imprenditore agricolo: in generale: produce uva nera (prodotto rientrante nel citato) che lavora (processo di trasformazione) in proprio o presso la cantina sociale, producendo vino rosso che commercializza nel 2014: ha acquistato da terzi del vino bianco (già imbottigliato), da rivendere senza alcuna successiva attività di trasformazione (mera commercializzazione). Dal punto di vista delle imposte dirette si avrà che il reddito derivante: dalla vendita di vino rosso: è considerato agrario (ex art. 32 c. 2 lett. c TUIR), con tassazione della sola rendita dei terreni dell imprenditore dalla commercializzazione del vino bianco: vanno ricompresi tra i redditi d'impresa (non essendo più rilevante il fatto che sia prevalente la quantità di vino autoprodotto). L ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE Se dall attività di trasformazione sono ottenuti prodotti agricoli: che fanno parte del citato elenco: si rientra nel regime del reddito agrario diversi da quelli compresi nell elenco: è applicabile il regime forfetario con redditività del 15% (art. 56bis, TUIR). Esempio: nell Esempio2 sopra, rientrano nell ambito dei prodotti del sia l uva che il vino e pertanto l interattività potrà rientrare nell ambito della tassazione catastale. Laddove l uva fosse trasformata in un prodotto diverso dal vino non rientrante nel, il reddito derivante dalla commercializzazione di tale prodotto diviene reddito d impresa tassato con il forfait del 15%. ATTIVITÀ ESCLUSA DAL REDDITO FORFETTARIO Rimane esclusa dall'ambito di applicazione del regime forfetario la ulteriore trasformazione in un prodotto che non rientra nell ambito del.

4 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 4 / 7 Esempio3 Un allevatore di bovini: a) effettua la lavorazione del proprio latte producendo yogurt: posto che sia il latte che lo yogurt sono compresi nell elenco del (quest ultimo quale prodotto derivato del latte ), la commercializzazione dello yogurt è considerata attività agricola connessa (viene tassato solo reddito dei terreni su cui viene effettuato l allevamento) b) effettua la successiva trasformazione dello yogurt in gelato: il gelato non è incluso nell elenco del (derivando già da un prodotto "derivato del latte"): la commercializzazione del gelato attribuisce un ordinario reddito di impresa. LA PREVALENZA DEI PRODOTTI PROPRI La CM 44/2002 ha chiarito che l'utilizzo di prodotti acquistati presso terzi è ammesso al fine: sia di migliorare la qualità del prodotto finale Esempio: produttore di radicchio che acquista anche radicchio da terzi e, dopo la pulitura e il confezionamento, lo rivende insieme a quello proprio. La rivendita di tutto il radicchio lavorato può essere considerata attività agricola che di ottenere un aumento quantitativo della produzione Esempio: imprenditore agricolo produce formaggio trasformando latte di propria produzione e latte acquistato da terzi; tutta la produzione di formaggio può essere considerata attività agricola. che per un miglioramento della gamma di beni complessivamente offerti dall'impresa agricola, sempreché i beni acquistati siano riconducibili al comparto produttivo in cui opera l'imprenditore agricolo (ad esempio, allevamento, ortofrutta, viticoltura, floricoltura) Esempio: con riferimento alle attività di trasformazione, ad esempio, è ammissibile: l'acquisto di ciliegie da terzi per produrre marmellata di ciliegie parallelamente alla produzione di marmellata di fragole ottenuta con le fragole prodotte direttamente; l'acquisto di uve bianche da terzi per ottenere vino bianco effettuato da un imprenditore che produce vino rosso da uve rosse prodotte direttamente. Esempio: per le le attività di manipolazione, è ammissibile, ad esempio, la rivendita di carote da parte di un produttore di radicchio che, dopo l'acquisto, provvede anche a pulirle e confezionarle. N.B.: se i beni ottenuti dalla trasformazione dei prodotti agricoli acquistati da terzi non rientrano nella medesima tipologia dei beni ottenuti dalla trasformazione dei prodotti propri: viene a mancare il presupposto di accessorietà e strumentalità con l attività agricola principale dunque la relativa attività di trasformazione/manipolazione va considerata un attività d impresa. LA VERIFICA DELLA PREVALENZA Per la verifica del requisito della prevalenza, va effettuato un confronto quantitativo fra i prodotti agricoli ottenuti dall'attività agricola principale con i prodotti acquistati da terzi. In particolare, se l'imprenditore effettua acquisti presso terzi al fine di un miglioramento della gamma dei beni offerti, non potendo confrontarsi quantità relative a beni di specie diversa (es: mele con pere, pomodori con cipolle) la prevalenza andrà verificata confrontando:

5 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 5 / 7 il valore normale dei prodotti agricoli ottenuti dall'attività agricola principale il costo dei prodotti acquistati da terzi. Se da tale confronto non fosse soddisfatta la condizione della prevalenza, ai fini della tassazione del reddito di tale attività, occorrerà distinguere il caso in cui l'attività connessa abbia ad oggetto beni che rientrano fra quelli elencati nel dal caso in cui riguardi beni diversi da questi ultimi. PRODOTTI RIENTRANTI NELL ELENCO PRODOTTI NON RIENTRANTI NELL ELENCO opera la cd franchigia e quindi sono qualificati come redditi agrari (art. 32, TUIR ) i redditi rivenienti dall'attività di trasformazione dei prodotti agricoli nei limiti del doppio delle quantità prodotte in proprio dall'imprenditore agricolo (o, nel caso di acquisti per un miglioramento della gamma, nei limiti del doppio del valore normale delle medesime). Il reddito derivante dalla trasformazione delle quantità eccedenti costituisce reddito d impresa ordinario (ricavi costi). L intero reddito prodotto dall attività di trasformazione costituisce reddito d impresa ordinario. Non è possibile applicare il regime forfetario (art.56, TUIR) per mancanza del requisito della prevalenza. LE ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE E IL REGIME IVA L elenco delle attività agricole connesse di cui al 13/02/2015 non si riflette sull applicazione del regime speciale IVA previsto dall art. 34, DPR 633/72 per l applicazione del quale è necessario che i beni trasformati siano compresi nella Tabella A/I, DPR 633/72. Come precisato dalla CM 6/2005, il regime forfetario previsto dall art. 34bis, DPR 633/72 (IVA a debito x 50%) è invece applicabile solo alle prestazioni di servizi, anche occasionali, da considerare rientranti tra le attività connesse in quanto rese utilizzando prevalentemente attrezzature normalmente impiegate nell attività agricola. ELENCO ATTIVITÀ AGRICOLE CONNESSE DESUMIBILE DAL 13/02/2015 ATTIVITÀ Produzione di carni e prodotti della loro macellazione: Produzione di carne non di volatili e di prodotti della macellazione (attività dei mattatoi) Produzione di carne di volatili e di prodotti della loro macellazione (attività dei mattatoi) CODICE ATECO Produzione di carne essiccata, salata o affumicata, salsicce e salami ex Lavorazione e conservazione delle patate, escluse le produzioni di purè di patate disidratato, di snack a base di patate, di patatine fritte e la sbucciatura industriale delle patate ex Produzione di succhi di frutta e di ortaggi Lavorazione e conservazione di frutta e di ortaggi Produzione di olio di oliva e di semi oleosi: Coltivazione di frutti oleosi e produzione di olio di pressione da olive prevalentemente di produzione propria Produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propria Produzione di olio raffinato o grezzo da semi oleosi o frutti oleosi prevalentemente non di produzione propria

6 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 6 / 7 Produzione di olio di semi di granoturco (olio di mais) ex Trattamento igienico del latte e produzione dei derivati del latte: Allevamento di bovini e bufalini, produzione di latte crudo di vacca e bufala Allevamento di ovini e caprini, produzione di latte crudo di pecora e capra, di lana grezza e di produzioni lattierocasearie da latte di pecora o capra di prevalente produzione propria Trattamento igienico del latte Produzione dei derivati del latte Lavorazione delle granaglie: Molitura del frumento Molitura di altri cereali Lavorazione del riso Produzione di farina o sfarinati di legumi da granella secchi, di radici o tuberi o di frutta in guscio commestibile ex Produzione di pane ex Produzione di paste alimentari fresche e secche ex Produzione di vini: Coltivazione di uva Produzione di vini da tavola e v.q.p.r.d. (vini di qualità prodotti in regioni determinate) Produzione di vino spumante e altri vini speciali Produzione di grappa ex Produzione di aceto ex Produzione di sidro e di altri vini a base di frutta Produzione di: malto birra Disidratazione di erba medica ex Lavorazione, raffinazione e confezionamento del miele ex Produzione di sciroppi di frutta ex Produzione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi, mediante congelamento, surgelamento, essiccazione, affumicatura, salatura, immersione in salamoia, inscatolamento, e produzione di filetti di pesce Manipolazione dei prodotti derivanti dalle coltivazioni di cui alle classi 01.11, e 01.13, 01.15, 01.16, 01.19, 01.21, 01.23, 01.24, 01.25, 01.26, 01.27, e nonché di quelli derivanti dalle attività di cui ai sopra elencati gruppi e classi Manipolazione dei prodotti derivanti dalla silvicoltura, comprendenti la segagione e la riduzione in tondelli, tavole, travi ed altri prodotti similari compresi i sottoprodotti, i semilavorati e gli scarti di segagione delle piante ex

7 Redazione Fiscale Info Fisco 073/2015 Pag. 7 / 7 BENI PRESTAZ. ORIGINE / PREVALENZA NATURA REGIME IVA NATURA REGIME REDDITI NON TRASFORMATI per i prodotti PROPRI per i prodotti acq. DA TERZI (non prevalenti o meno) Prod. Tab. A/I regime speciale (*) Prod. incl. nel reddito fondiario reg. ordin. (imp. mista con impresa forfait art 56 Prod. escl. da Tab. A/I Prod. esclusi dal annotaz. sep.) bis (coeff. 15%) qualsiasi reg. ordinario (contab. sep. art. 36) redd. d'impresa art. 55 PRODOTTI AGRICOLI FORNIT. DI SERVIZI TRASFORMATI Attività NON PREVAL. (3) per i Prod. acquistati DA TERZI per i PRODOTTI PROPRI della STESSA TIPOLOGIA dei beni propri (1) NON PREVALENTI rispetto ai propri (2) Prod. Tab. A/I regime speciale (*) Prod. escl. da Tab. A/I Prod. Tab. A/I Prod. escl. da Tab. A/I (propri o di terzi) reg. ordin. (imp. mista con annotaz. sep.) regime speciale (*) reg. ordin. (imp. mista con annotaz. sep.) Prod. ottenuti incl. nel Prod. ottenuti escl. del Prod. ottenuti incl. nel Prod. ottenuti incl. nel PREVALENTI (2) qualsiasi TIPOLOGIA DIVERSA (1) qualsiasi Regime ordinario Prodotti "non più agricoli" Trasform. di prod. escl. dal in altri prod. solo con MEZZI PROPRI con MEZZI ANCHE DI TERZI PREVAL. NON PREVAL. PREVAL. (3) detr. 50% art. 34bis Regime ordinario Regime ordinario reddito fondiario impresa forfait art 56 bis (coeff. 15%) reddito fondiario Redd. d'imp. forfait art 56bis (coeff. 15%) Redd. d'imp. forfett. art 56bis (coeff. 25%) REDD. OCCASIONALI FORFAIT Redditi diversi (quadro RL) per le attività di manipolaz. e trasform.: coeff. att. di manipol. e trasformaz. coeff. 15% attività di servizi coeff. 25% (1) Tipologia (CM 44/04): sono di tipologia diversa i prodotti del latte (es: formaggio) ed i prodotti dell'agricoltura (es: pomodori) o dell'allevamento (2) Prevalenza (CM 44/04) va individuata su base: a) quantitativa: per l'acquisto di beni della stessa specie; b) sulla base del "valore": per beni di specie diverse (mele e perre; pomodori e cipolle) (3) Prevalenza: va individuata su base dei ricavi

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