Conoscere e vivere il patrimonio storico-artistico in chiave interculturale Istituto di istruzione superiore Cremona - Zappa Milano, 16 ottobre 2008
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1 Conoscere e vivere il patrimonio storico-artistico in chiave interculturale Istituto di istruzione superiore Cremona - Zappa Milano, 16 ottobre 2008
2 Traccia - le acquisizioni della ricerca e delle buone pratiche - i dati di realtà - le sensate esperienze realizzate - il patrimonio letto in chiave interculturale: qualche esempio - le risorse in rete
3 La complessità Non c'è un filo d'erba solo in un prato. Non c'è un albero, ma c'è il bosco, dove tutti gli alberi stanno insieme, non prima e poi, ma insieme, grandi e piccoli, con i funghi e i cespugli e le rocce e le foglie secche e le fragole e i mirtilli e gli uccelli e gli animali selvatici, e magari anche le fate e le ninfe e i cinghiali, e i cacciatori di frodo e ivi andanti smarriti, e chissà quante altre cose ancora. C'è la foresta. Carlo Levi
4 Identità plurime Stiamo diventando Creature intessute di fili Di tutti i colori Amin Maalouf, L identità
5 Le acquisizioni rispetto a: - patrimonio culturale - museo - accessibilità - progettazione partecipata, partenariato > il diritto alla cultura fattore strategico di cittadinanza e di integrazione sociale > il patrimonio culturale per la costruzione dell identità, terreno di dialogo e confronto interculturale > l importanza della partnership tra istituzioni culturali, scuola e territorio
6 Il patrimonio nelle Dichiarazioni UNESCO Ai fini della presente convenzione, sono considerati patrimonio culturale : - i monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dal punto di vista storico, artistico o scientifico. [ ] (Unesco, 1972).
7 Il patrimonio nelle Dichiarazioni UNESCO Per patrimonio culturale immateriale s intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso di identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. [ ] (Unesco, 2003).
8 Patrimonio culturale La componente costitutiva delle testimonianze del patrimonio: insieme di apporti culturali diversi, ibridazione dei linguaggi Da una visione sostanzialista a una processuale: patrimonio da fruire, ricostruire, collocare in uno spazio sociale di scambio Strumento per la costruzione della cittadinanza Le valenze educative per la formazione del cittadino: memoria/memorie; tutela partecipata; identità/altre culture,
9 Il museo - centro di ricerca e di costruzione di saperi non per escludere - lavora per far conoscere e riconoscere il valore del patrimonio culturale nella vita quotidiana del cittadino - risponde ai quesiti, si può investigare - considera centrale la funzione educativa, il ruolo dei pubblici
10 Le parole chiave Accesso Rappresentazione Partecipazione
11 La necessità di una competenza culturale museo e scuola Quali elementi di riflessione interculturale possiamo offrire agli alunni nella prassi quotidiana? Come possiamo offrire diverse chiavi di lettura per la realtà che li circonda? Come possiamo guidarli al superamento del proprio egocentrismo e dell egocentrismo culturale? Quali culture permeano il contesto in cui viviamo?
12 Circolare Ministeriale 2 marzo 1994, n. 73 Dialogo interculturale e convivenza democratica: l'impegno progettuale della scuola E' da sottolineare che l'educazione interculturale non si esaurisce nei problemi posti dalla presenza di alunni stranieri a scuola, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, nella dimensione europea e mondiale dell'insegnamento, e costituisce la risposta più alta e globale al razzismo e all'antisemitismo. Essa comporta la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere, nel rispetto dell'identità di ciascuno, in un clima di dialogo e di solidarietà. il rapporto interculturale risulta uno sviluppo della relazione tra il sé e l altro, ne esalta la funzione costruttiva e implica la capacità di concepire la propria identità come potenziale 'alterità', nell'ottica dell'interlocutore.
13 La scuola come istituzione culturale e il processo di integrazione Anche se non tutti sono d accordo, la scuola è un istituzione culturale per eccellenza Luogo di cultura vuol dire non semplicemente luogo di trasmissione, ma un luogo in cui si rimette in gioco il patrimonio culturale, un luogo di discorsività culturale, dove si intrecciano culture molto diverse tra di loro la cultura orale, la cultura scritta e gli ipertesti a partire da un fondamento dialogico. Elena Besozzi
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15 «È tempo che i governi, le agenzie che si occupano del patrimonio, le istituzioni culturali e gli artisti ripensino il modo in cui il patrimonio è immaginato, definito e interpretato. In caso contrario, e a dispetto dei crescenti appelli affinché gli immigrati si integrino meglio o adottino valori culturali europei non meglio specificati, non si vede come sia possibile evitare di produrre divisioni nella società intenzionali o meno tra coloro che appartengono e coloro che non appartengono, tra coloro che possono esprimersi e coloro che non ne hanno facoltà. Chi definisce il patrimonio, e su quali basi, sono questioni cruciali troppo cruciali per essere lasciate al caso o all opportunismo politico». François Matarasso, La storia sfigurata: la creazione del patrimonio culturale nell Europa contemporanea, 2006
16 Gentile e Giovanni Bellini Predica di San Marco ad Alessandria d Egitto, circa
17 Michelangelo Pistoletto Tavola Mar Mediterraneo Love difference - Wherever we go
18 «Non solo a vendere e a comprare si viene a Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice come lupo, sorella, tesoro nascosto, battaglia, scabbia, amanti gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restare sveglio al dondolio del cammello ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio». Italo Calvino, Le città invisibili, 1972
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