L ANALISI DEGLI INDICATORI Tiziana Bartolucci

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1 L ANALISI DEGLI INDICATORI Tiziana Bartolucci L analisi dei singoli indicatori La prima analisi da eseguire riguarda la distribuzione delle regioni italiane su ciascun indicatore (in Appendice è possibile consultare i grafici di tutte le distribuzioni, ad eccezione di quelli già presentati di seguito in questo paragrafo). Tra tutte le regioni italiane, l Umbria risulta in una posizione notevole (cioè entro le prime o le ultime cinque posizioni sulle graduatorie) in 12 indicatori su 46 (36 indicatori oggettivi e 10 soggettivi) 1. Quindi su quasi tre quarti degli indicatori considerati l Umbria non assume valori marcati, né in senso negativo né in senso positivo, venendo così a confermare la già citata medianità (par. 1). Per il restante quarto, la nostra regione eccelle in 9 indicatori, mentre nei rimanenti 3 spicca in senso negativo. Di questi 12 indicatori - riportati nella tabella 1 con i relativi coefficienti di variazione 2 - tutti sono oggettivi, con l unica eccezione rappresentata dall indicatore che riporta la valutazione delle condizioni della propria abitazione. Per agevolare la lettura della suddetta tabella può essere utile ricordare che il coefficiente di variazione, il cui valore va da 0 a 1, misura quanto una distribuzione sia più o meno omogenea, quanto cioè le regioni siano simili o diverse fra loro; se il valore è vicino allo 0, come nel nostro caso per l indicatore speranza di vita, significa che tra tutte le regioni italiane non c è grande differenza variazione (infatti i valori dei dati nella distribuzione delle regioni vanno da un minimo di 79,8 anni per la Campania a un massimo di 82,0 anni per le Marche). Al contrario, quando il valore del coefficiente di variazione è vicino a 1, come per l indicatore disponibilità di verde urbano, significa che in questo caso le 1 L elenco dettagliato di tutti gli indicatori è riportato in Appendice. 2 È il valore dello scarto-tipo (o standard deviation) normalizzato per la media dei valori della distribuzione.

2 regioni sono molto diverse tra di loro, tanto che i valori nella distribuzione vanno da 4,2 metri quadrati di verde urbano per abitante in Puglia a 190,6 in Umbria. Tab. 1 - Coefficiente di variazione Indicatore Coeff. variazione 1 Speranza di vita 0,01 2 Partecipazione elettorale 0,07 3 Aiuti informali 0,15 4 Disabili 0,18 5 Consumo di farmaci antidepressivi 0,21 6 Abitazioni in affitto 0,23 7 Concentrazione di polveri sottili 0,23 8 Obbligo scolastico 0,31 9 Condizioni dell abitazione 0,32 10 Tempo di pendolarismo quotidiano 0,41 11 Immigrazione ospedaliera 0,59 12 Disponibilità di verde urbano 0,97 Il range dei valori assunti dal coefficiente è alquanto ampio, segno di una realtà variegata, ossia di un Paese uniforme in alcune variabili (p. es. nella speranza di vita) e molto differenziato in altre (p. es. nella disponibilità di verde urbano). Nelle pagine che seguono commenteremo solo i 12 indicatori su cui l Umbria si distingue. Quelli in cui essa occupa una posizione migliore sono la disponibilità di verde urbano e il tempo di pendolarismo. Con 190,6 metri quadrati di verde urbano a disposizione per abitante 3, la nostra regione conferma la diffusa definizione di Umbria verde (graf. 1); nelle prime posizioni, dopo l Umbria, si possono trovare tutte le regioni del Centro, ad eccezione del Lazio che è in penultima posizione, vicino alla Lombardia, un altra regione con un estesa area metropolitana. Probabilmente la presenza di metropoli pesa anche sul tempo che i residenti impiegano per recarsi giornalmente al lavoro (graf. 2), tempo che risulta maggiore proprio nel Lazio, in Lombardia, Campania, Piemonte; sul versante opposto, l Umbria ricopre l ultima posizione, con solo il 6,7% degli occupati che impiega più di mezz ora per raggiungere il posto di lavoro e la nostra regione è preceduta da altre, ugualmente di medio - piccole dimensioni, il che consente una più elevata accessibilità ai luoghi di lavoro. 3 Il dato risulta dalla media ponderata di mq di verde urbano per abitante dei capoluoghi di provincia. 352

3 Graf. 1 - Mq di verde urbano disponibili per abitante - Media ponderata tra i comuni capoluoghi di provincia (2005) Fonte: Istat Graf. 2 - Tempo di pendolarismo quotidiano - Persone > 15 anni occupate che impiegano 31 minuti e più per andare al lavoro (2005) Fonte: Istat 353

4 Un'altra posizione eccellente dell Umbria riguarda l immigrazione ospedaliera, vale a dire quanto la sanità umbra ha la capacità di attrarre pazienti da altre regioni nelle sue strutture, in cui la nostra regione, è seconda 4 (graf. 3). Gli umbri risultano positivamente al penultimo posto nel non conseguimento dell obbligo scolastico: solo il 6,8% della popolazione regionale tra i 15 e i 52 anni ha abbandonato la scuola dell obbligo, contro il 15,6% dei pugliesi che ricoprono il primo posto. In questa classifica l Umbria si trova vicino a regioni del Nord con un sistema di istruzione di base che, probabilmente, già da tempo ha agito con politiche di inclusività, dando esiti evidentemente positivi (graf. 4). Graf. 3 - Immigrazione ospedaliera - Indice di attrazione: dimissioni di pazienti non residenti nella regione sul totale delle dimissioni, esclusi cittadini stranieri (2004) Fonte: Ministero della Salute La regione umbra occupa il terzo posto nella speranza di vita alla nascita (graf. 5); con una media di 81,7 anni, ancora una volta essa si trova in cima alla classifica, insieme alle regioni del Centro ma escluso il Lazio. La nostra regione si distingue in terzultima posizione, e ancora in compagnia di regioni del Nord - nell indicatore che concerne la quota di famiglie con problemi nelle condizioni della propria abitazione (il 3,4%; graf. 6). Una posizione ugualmente positiva si osserva analizzando la parte di famiglie che, vivendo in una casa in affitto, risentono di questa gravosa voce nel bilancio familiare. 4 Al primo posto si trova il Molise che, secondo i dati del Ministero della Salute, registra anche un valore elevato per l indice di fuga (pazienti della regione dimessi da altre regioni). Ciò autorizza a ritenere che in quella regione vi sia una qualità molto eterogenea dei servizi sanitari. 354

5 Infatti, dopo il Molise e l Abruzzo, l Umbria presenta il minor numero di famiglie (il 13,1%; graf. 7) che vivono in affitto, evidenziando un modello sociale che combina tradizionalmente la propensione alla proprietà - cui è destinata in modo privilegiato gran parte dei risparmi l accessibilità al mercato della casa e il benessere economico (cfr. par. 6). Graf. 4 - Obbligo scolastico - Indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo tra le persone di anni (2001) Fonte: Istat Graf. 5 - Speranza di vita - Anni di speranza di vita alla nascita (2006) FRIULI VENEZIA 78, , , ,5 82 Fonte: Istat 355

6 Graf. 6 - Condizioni dell abitazione - Famiglie che dichiarano di avere problemi relativi alle condizioni dell'abitazione in cui vivono, su 100 famiglie che vivono nella stessa zona (2006) Fonte: Istat Graf. 7 - Abitazioni in affitto - Percentuale di famiglie che abitano in una casa in affitto (2005) FRIULI VENEZIA Fonte: Istat Un quarto della popolazione umbra (una quota inferiore si registra solo nel Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Sardegna; graf. 8) dichiara di offrire aiuti informali a familiari non conviventi; questo dato conferma un aspetto tipico della 356

7 nostra regione: l estensione di reti familiari dense ed efficaci, e una spiccata tendenza alla sussidiarietà orizzontale che alimenta il nostro capitale sociale (cfr. par. 1). Graf. 8 Aiuti informali - Persone > 14 anni che nel mese precedente all'intervista hanno dato almeno un aiuto informale a familiari non coabitanti, su 100 persone della stessa zona (2003) Fonte: Istat Graf. 9 - Partecipazione elettorale - Percentuale di votanti alle elezioni politiche del 2001 Fonte: Ministero dell Interno

8 Insieme ad Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto, la regione umbra si distingue per un alta partecipazione elettorale (graf. 9); ciò sembra dimostrare come le tradizionali sub-culture politiche siano state in grado di consolidare una spinta verso la partecipazione civica che dura tuttora. Come abbiamo accennato all inizio, sono soltanto tre gli indicatori in cui la nostra regione si trova in posizione sfavorevole rispetto alle altre; il primo riguarda la presenza di disabili, per cui l Umbria, dopo la Sicilia, è la regione con la più alta percentuale sul totale della popolazione: il 6,0% (graf. 10). Questo dato pone l Umbria vicina alle regioni del Sud 5, La media annua delle concentrazioni giornaliere di polveri sottili (Pm 10) vede l Umbria al quinto posto, tra l Emilia Romagna e la Lombardia (graf. 11). Questi dati vanno presi con una dovuta cautela, considerando che potrebbero essere influenzati dal posizionamento delle stazioni di rilevazione. L ultimo indicatore è il consumo di farmaci antidepressivi: l Umbria si colloca al quinto posto, e ciò lascerebbe ipotizzare la diffusione di forme di disagio e di patologie psichiche (graf. 12); ma anche in questo caso è opportuna una certa prudenza. Infatti a determinare questo dato potrebbe concorrere anche la diffusione e l efficienza dei servizi di cura e assistenza, che consentirebbero una più fedele registrazione del consumo farmaceutico. Graf Disabili - Persone > 6 anni disabili per 100 residenti della regione (2005) Fonte: Istat 5 In una alta percentuale di disabili potrebbero giocare anche cause di tipo assistenzialistico, ma va aggiunto che i dati Inail collocano la nostra regione al primo posto per le invalidità sul lavoro. 358

9 Graf Concentrazione di polveri sottili (Pm10) - Media annua delle concentrazioni medie giornaliere di polveri sottili (pm10, m³) (2003) Fonte: Apat-Sinanet, Agenzia per la protezione dell'ambiente e i servizi tecnici Graf Consumo di farmaci antidepressivi - Consumo pesato in DDD/1000 ab/die di antidepressivi di classe N06A (2006) EMILIA VALLE TRENTINO LOMBARDI FRIULI BASILICAT Fonte: OsMed, Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali 359

10 Gli indicatori soggettivi ed il loro rapporto con gli indicatori oggettivi Per integrare queste brevi considerazioni, vale la pena rivolgerci ora a tutti gli indicatori soggettivi (la cui definizione si trova nei paragrafi 1 e 2). A questo proposito, per ciascuno confrontiamo i valori dell Umbria con il valore della mediana: Tab. 2 - Distribuzioni degli indicatori: confronto dei valori dell Umbria con la mediana Indicatori 6 a Mediana (val. %) b (val. %) Differenza b - a (val. %) Problemi su condizione dell'abitazione 5,6 3,4 2,2 Situazione economica 53,6 53,5 0,1 Relazioni con gli amici 82,8 82,9 0,1 Stato di salute 78,7 79,2 0,5 Relazioni con i familiari 90,3 91,0 0,7 Percezione di insicurezza 26,9 27,7 0,8 Tempo libero 64,2 65,2 1,0 Problemi di accesso all'ufficio postale 24,9 26,4 1,5 Problemi di accesso ai servizi sanitari 9,9 14,1 4,2 Trasporti pubblici 61,9 68,9 7,0 Molto spesso la posizione degli Umbri è vicina ai valori della mediana: quindi la tendenza della nostra regione non esprime né forti entusiasmi né acuti disagi. Le uniche eccezioni concernono, in senso positivo, la soddisfazione per la frequenza delle corse dei trasporti pubblici (+7,0 di differenza dalla mediana) e l accesso ai servizi sanitari (+4,2). Questi dati probabilmente rinviano alla conformazione policentrica del nostro territorio, ove anche le città minori tendono ad essere auto-sufficienti, agevolando così l acceso ai servizi e limitando le esigenze di mobilità. Un punto critico evidenziato dalla tabella riguarda le condizioni dell abitazione: forse ciò è dovuto alla diffusione dell auto-costruzione, che riduce i costi ma talvolta anche la qualità dell abitazione; o è dovuto anche alla diffusa presenza di proprietari anziani, con disponibilità economiche minori; né va dimenticata la progressiva estensione delle 6 Le percentuali sono tratte da due tipi di domande: alcune rilevano quante persone dichiarano di avere problemi di accesso ai servizi sanitari e all ufficio postale o di dover affrontare problemi relativi alla condizione della propria abitazione; per tutti gli altri indicatori, le percentuali riguardano la somma di coloro che si dichiarano molto soddisfatti e abbastanza soddisfatti. 360

11 aree periurbane, a cui talvolta corrisponde un regresso nella qualità abitativa dei centri storici (v. par. 6). Come abbiamo preannunciato nel paragrafo 2, può essere interessante osservare le relazioni tra gli indicatori oggettivi e quelli soggettivi. Per selezionare le coppie di variabili, ci siamo basati sulle correlazioni 7, escludendo i modelli bivariati con più bassa correlazione. Nel grafico 13 è rappresentata la posizione delle regioni in base al rapporto fra la presenza di lavoratori a tempo determinato e la soddisfazione per la propria situazione economica: la relazione è inversa, per cui ove, ad esempio, vi è una maggiore incidenza di lavoratori a tempo determinato, vi è una minore soddisfazione per la propria condizione economica. L Umbria si trova insieme a gran parte del Centro-Nord fra le regioni più avvantaggiate, con una quota bassa di lavoratori a tempo determinato ed un grado maggiore di soddisfazione economica. Graf Soddisfazione per la propria situazione economica secondo la percentuale di lavoratori a tempo determinato 2,5 TAA 2,0 1,5 VdA Situazione economica 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0 Lomb Piem Ven FVG ER Lig Marc Abr Tos Mol Laz Bas Cam Pugl -1,5 Sard Cal -2,0 Sic -2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 Tempo determinato 7 Il coefficiente di correlazione r di Pearson indica la forza e il segno dell associazione lineare tra le due variabile considerate; i valori vanno da -1 (massima associazione negativa) a +1 (massima associazione positiva). Per ogni grafico riportiamo qui di seguito il valore della correlazione (r di Pearson); l elenco è in ordine crescente: Graf. 18-0,75; Graf. 13-0,67; Graf. 19-0,54; Graf. 17-0,51; Graf. 16 0,63; Graf. 15 0,66; Graf. 20 0,73; Graf. 14 0,

12 Il grafico 14 riproduce la relazione fra le variabili reddito pro-capite e percentuale di famiglie che denunciano problemi nelle condizioni della propria abitazione : anche in questo caso - come era prevedibile - la relazione è inversa. L Umbria, in compagnia di quasi tutte le regioni del Nord, è inclusa nel quadrante migliore, dove a un reddito superiore corrispondono minori problemi per l abitazione; il resto del Centro (insieme al Veneto) mostra un reddito abbastanza alto, ma anche una più estesa presenza di problemi legati all abitazione. Nel quadrante delle regioni più svantaggiate troviamo tutto il Sud, eccetto il Molise. Graf Famiglie che lamentano problemi relativi alle condizioni della propria abitazione secondo il reddito pro-capite 2,0 Cam 1,5 Sic Sard Cal 1,0 Condizioni abitazione 0,5 0,0 Pugl Bas Abr Marc Ven Tos Laz -0,5 Mol FVG TAA Piem ER -1,0 Lomb Lig VdA -1,5-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 Reddito pro capite I successivi quattro grafici includono sempre la soddisfazione per il tempo libero, l indicatore soggettivo più spesso correlato con indicatori oggettivi. Nei primi tre grafici (15, 16 e 17) l Umbria si trova nel gruppo di regioni in condizioni migliori, tutte del appartenenti al Nord e al Centro. Una considerazione a parte va fatta per il grafico 18, che riguarda il rapporto fra la soddisfazione per il tempo libero e la presenza di disabili; la relazione inversa starebbe a dire che nei contesti in cui vi è una maggiore necessità di cura e assistenza, il tempo diventa una risorsa più scarsa. L Umbria però si trova in un gruppo anomalo di regioni, nelle quali la estesa presenza di disabili incide meno sull insoddisfazione verso il tempo libero. Si tratta di 362

13 regioni piccole, poco popolose, quasi tutte prive di aree metropolitane. Sul versante opposto, a mostrare condizioni più problematiche è ancora una volta il Sud. Graf Soddisfazione per il tempo libero secondo la pratica sportiva regolare 2,0 TAA 1,5 VdA 1,0 Lig Lomb 0,5 Abr Marc ER Tempo libero 0,0-0,5 Mol Tos Piem Bas FVG Laz Ven -1,0 Cal Cam Sard -1,5 Sic Pugl -2,0-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 Pratica sportiva Graf Soddisfazione per il tempo libero secondo la presa in carico degli utenti dal servizio di asili nido 2,0 TAA 1,5 VdA 1,0 Lig Lom Marc ER Tempo libero 0,5 0,0-0,5 Mol Bas Abr Ven FVG Piem Tos Laz -1,0 Cal Cam Sard -1,5 Pugl Sic -2,0-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 Asili nido 363

14 Graf Soddisfazione per il tempo libero secondo la partecipazione ad attività sociali 4,0 3,0 TAA 2,0 Associazionismo 1,0 0,0-1,0 Sic Pugl Sard Cam Cal Ven FVG Bas Laz Mol Tos Piem Abr ER Marc Lomb Lig VdA -2,0-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 Tempo libero Graf Soddisfazione per il tempo libero secondo il tasso di disabili 2,0 TAA 1,5 VdA 1,0 Lomb Lig Tempo libero 0,5 0,0 Ven ER Piem Marc Tos Abr Bas -0,5 Laz FVG Mol -1,0 Sard Cal Cam -1,5 Pugl Sic -2,0-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 Disabili 364

15 Graf Soddisfazione per la frequenza delle corse dei trasporti pubblici secondo il tempo di pendolarismo quotidiano 2,0 1,5 TAA Trasporti urbani 1,0 0,5 0,0-0,5 VdA Marc ER FVG Abr Mol Bas Tos Lig Ven Piem Lomb Cal -1,0 Pugl Sard Cam -1,5 Sic Laz -2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 Pendolarismo Il grafico 19 riproduce il rapporto fra il tempo impiegato per il pendolarismo e la soddisfazione per la frequenza dei trasporti pubblici: anche in questa coppia di variabili il rapporto è inverso; le regioni più in difficoltà sono quelle più popolose, con grandi aree metropolitane (Lazio, Lombardia, Campania), dove la mobilità è molto più complessa; una maggiore efficienza dei trasporti sembra favorire soprattutto il Veneto ed il Piemonte. La situazione migliore riguarda le regioni piccole, tra cui l Umbria, dove è più semplice spostarsi. Da ultimo, consideriamo l associazione fra la pratica sportiva regolare e il grado di soddisfazione per la propria salute (graf. 20): la relazione fra queste due variabili è diretta e l Umbria si colloca ancora una volta nel quadrante virtuoso, insieme a gran parte delle regioni del Centro e del Nord; agli antipodi con pratica sportiva e soddisfazione per lo stato di salute sotto la media - si posiziona il Sud. Cercando di trarre una sintesi da tutti questi dati, possiamo affermare che le condizioni peggiori colpiscono sistematicamente il Meridione, con alcune significative eccezioni: il Molise e più spesso l Abruzzo, da tempo protèsi verso le condizioni economico-sociali del Centro; invece, l Umbria si rivela sempre in buona posizione, insieme alle regioni del Centro e soprattutto del Nord Italia. A completamento di queste considerazioni si può aggiungere un altro tipo di analisi, riepilogata nel grafico 21, in cui si confrontano gli scarti - la lontananza - dell Umbria dalla retta di regressione: in pratica si quantifica la differenza fra la posizione reale della nostra regione e quella predetta dalla retta stessa, che rappresenta il modello di 365

16 riferimento. Il residuo positivo maggiore riguarda il rapporto fra incidenza dei disabili e soddisfazione per il tempo libero: a nostro avviso, ciò allude ad una migliore organizzazione sociale della nostra comunità regionale, che consente di attutire le difficoltà (per singoli e famiglie) derivanti dalla cura e assistenza di soggetti deboli. Graf Soddisfazione per lo stato di salute secondo la pratica sportiva regolare 3,0 2,5 TAA 2,0 1,5 Stato di salute 1,0 0,5 0,0-0,5 Cam Pugl Mol Bas Abr Tos Piem Lig ER Marc FVG VdA Lomb Ven -1,0 Sic Sard -1,5 Laz Cal -2,0-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 Pratica sportiva Graf Residui standardizzati 8 dalla retta di regressione Soddisfazione per il tempo libero secondo il tasso di disabili Soddisfazione per la propria situazione economica secondo la percentuale di lavoratori a tempo Soddisfazione per il tempo libero secondo la pratica sportiva regolare Soddisfazione per lo stato di salute secondo la pratica sportiva regolare Soddisfazione per la frequenza delle corse dei secondo il tempo di pendolarismo Soddisfazione per il tempo libero secondo la presa in carico degli utenti dal servizio di asili nido Soddisfazione per il tempo libero secondo la partecipazione ad attività sociali Famiglie che lamentano problemi relativi alle condizioni della propria abitazione secondo il reddito -1,21-0,05-0,16 1,03 0,52 0,32 0,17 0,16 8 Date le diverse unità di misura presenti per le variabili delle nostre elaborazioni, il residuo viene standardizzato per permettere il confronto tra i risultati delle correlazioni esaminate. 366

17 Appendice A. Indicatori oggettivi 1) Scolarità superiore - Tasso di scolarità superiore (anno scolastico 2005/2006) Fonte: Istat 2) Laureati - Tasso di laureati sul totale della popolazione residente (2006) Fonte: Istat 3) Occupazione - Tasso di occupazione (2006) Fonte: Istat 4) Disoccupazione - Tasso di disoccupazione (2006) Fonte: Istat 5) Disoccupazione giovanile - Tasso di disoccupazione tra i giovani di anni (2006) Fonte: Istat 6) Speranza di vita - Anni di speranza di vita alla nascita (2006) Fonte: Istat 7) Mortalità per tumori - Morti a causa di tumori per decessi (2002) Fonte: Istat 8) Immigrazione ospedaliera - Indice di attrazione: dimissioni di pazienti non residenti nella regione sul totale delle dimissioni, esclusi cittadini stranieri (2004) Fonte: Ministero della Salute 9) Consumo di farmaci antidepressivi - Consumo pesato in DDD/1000 ab/die di antidepressivi di classe N06A (2006) Fonte: Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali (OsMed) 10) Suicidi - Morti per suicidio su deceduti (2003) Fonte: Istat 11) Pratica sportiva - Persone > 3 anni che praticano attività sportiva in modo regolare (2007) Fonte: Istat 12) Grado di affollamento - Numero di persone per stanza per abitazione (2001) Fonte: Istat 13) Offerta di verde urbano - Media ponderata tra i comuni capoluoghi di provincia di mq di verde urbano per abitante (2005) Fonte: Istat 14) Polveri sottili - Media annua delle concentrazioni medie giornaliere di polveri sottili (pm10, m³) (2003) Fonte: Istat 15) Raccolta differenziata - Raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (2005) Fonte: Istat 16) Densità automobilistica - Autovetture circolanti per kmq della regione (2005) Fonte: Istat 17) Tempo di pendolarismo quotidiano - Persone > 15 anni occupate che impiegano 31 minuti e più per andare al lavoro (2005) Fonte: Istat 18) Asili nido - Indicatore di presa in carico degli utenti. Utenti rispetto al totale della popolazione di riferimento (popolazione di età compresa tra 0 e 2 anni) della regione o della ripartizione (per persone). 19) Rete di trasporto urbano - Media ponderata tra i comuni capoluogo di provincia dei Km di linee di trasporto urbano (tram, autobus, filobus) per 100Km² di superficie comunale Fonte: Istat 20) Disabili - Persone > 6 anni disabili per 100 residenti della regione (2005) Fonte: Istat 21) Consumi culturali - Spesa media per abitante per spettacoli, trattenimenti vari e manifestazioni sportive (2005) Fonte: Istat 22) Partecipazione elettorale - Percentuale di votanti alle elezioni politiche del 2001 Fonte: Ministero dell'interno 23) Associazionismo - Persone > 14 anni che nell'anno passato hanno svolto almeno un'attività sociale, su 100 persone della stessa zona (2006) Fonte: Istat 24) Aiuti informali - Persone > 14 anni che nel mese precedente all'intervista hanno dato almeno un aiuto informale a familiari non coabitanti, su 100 persone della stessa zona (2003) Fonte: Istat 25) Reddito pro-capite - Reddito netto individuale in euro (2004) Fonte: Istituto Tagliacarte 26) Reddito familiare - Reddito netto familare in euro (2004) Fonte: Istat 27) Assegno di pensione - Media annua dell'assegno di pensione in euro (2002) Fonte: Istat 367

18 28) Obbligo scolastico - Indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo tra le persone di anni (2001) Fonte: Istat 29) Incidenza della povertà - Percentuale di famiglie povere sul totale delle famiglie della popolazione di riferimento (2006) Fonte: Istat 30) Integrazione degli immigrati - Indice di integrazione degli immigrati in base a indicatori di polarizzazione, stabilità sociale e inserimento lavorativo (2005) Fonte: Cnel Consiglio Nazionale dell'economia e del Lavoro 31) Omicidi - Delitti denunciati per i quali è iniziata un'azione penale, per residenti (2005) Fonte: Istat 32) Furti - Furti denunciati, in appartamento, in negozio, in auto e dell'auto, per residenti (2005) Fonte: Istat 33) Protesti - Titoli protestati in valore assoluto (2006) Fonte: Istat 34) Lavoro a tempo determinato - Percentuale di lavoratori a tempo determinato sul totale degli occupati (2006) Fonte: Istat 35) Abitazioni in affitto - Percentuale di famiglie che abitano in a casa in affitto (2005) Fonte: Istat 36) Separazioni - Tasso di separazione per coppie coniugate (2005) Fonte: Istat B. Indicatori soggettivi 37) Stato di salute - Persone > 14 anni che si dichiarano "molto" o abbastanza" soddisfatte del proprio stato di salute (2006) Fonte: Istat 38) Condizioni dell'abitazione - Famiglie che dichiarano di avere problemi relativi alle condizioni dell'abitazione in cui vivono, su 100 famiglie che vivono nella stessa zona Fonte: Istat (2006) 39) Trasporti pubblici - Persone > 14 anni per 100 utilizzatori del servizio della stessa zona che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatti per la frequenza delle corse dei trasporti pubblici (2006) Fonte: Istat 40) Tempo libero - Persone che hanno dichiarato di essere "molto" o "abbastanza" soddisfatte del proprio tempo libero per 100 abitanti della stessa zona (2006) Fonte: Istat 41) Relazioni con i familiari - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte delle relazioni con i propri familiari, per 100 presone della stessa zona (2006) Fonte: Istat 42) Relazioni con gli amici - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte delle relazioni con i propri amici, per 100 presone della stessa zona (2006) Fonte: Istat 43) Accesso all'ufficio postale - Famiglie che hanno dichiarato di avere difficoltà di accesso al servizio per 100 famiglie della stessa zona (2007) Fonte: Istat 44) Accesso ai servizi sanitari - Famiglie che dichiarano di avere problemi di accesso, per affollamento o lontananza, ad alcuni servizi sanitari, per 100 persone della stessa zona (2006) Fonte: Istat 45) Situazione economica - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte della propria situazione economica, per 100 presone della stessa zona (2006) Fonte: Istat 46) Percezione di insicurezza - Famiglie che definiscono il rischio di criminalità nella zona in cui abitano "alto"o "molto"alto", per 100 famiglie della stessa zona (2007) Fonte: Istat 368

19 C. Grafici delle distribuzioni delle regioni per ogni indicatore 1 - Scolarità superiore - Tasso di scolarità superiore (anno scolastico 2005/2006) Laureati - Tasso di laureati sul totale della popolazione residente (2006) Occupazione - Tasso di occupazione (2006)

20 4 - Disoccupazione - Tasso di disoccupazione (2006) Disoccupazione giovanile - Tasso di disoccupazione tra i giovani di anni (2006) Mortalità per tumori - Morti a causa di tumori per decessi (2002)

21 7 - Suicidi - Morti per suicidio su deceduti (2003) G Pratica sportiva - Persone > 3 anni che praticano attività sportiva in modo regolare (2007) TRENTINO EMILIA FRIULI G Grado di affollamento - Numero di persone per stanza per abitazione (2001) 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 371

22 10 - Raccolta differenziata - Raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (2005) Densità automobilistica - Autovetture circolanti per kmq della regione (2005 TRENTINO FRIULI EMILIA Asili nido - Indicatore di presa in carico degli utenti (2004)

23 13 - Rete di trasporto urbano - Km di linee di trasporto urbano (tram, autobus, filobus) per 100Km² di superficie comunale FRIULI VENEZIA Consumi culturali - Spesa media per abitante per spettacoli, trattenimenti vari e manifestazioni sportive (2005) g Associazionismo - Persone > 14 anni che nell'anno passato hanno svolto almeno un'attività sociale, su 100 persone della stessa zona (2006) FRIULI VENEZIA

24 16 - Reddito pro-capite - Reddito netto individuale in euro (2004) Reddito familiare - Reddito netto familiare in euro (2004) g Assegno di pensione - Media annua dell'assegno di pensione in euro (2002)

25 19 - Incidenza della povertà - Percentuale di famiglie povere (2006) Integrazione degli immigrati - Indice di integrazione degli immigrati in base a indicatori di polarizzazione, stabilità sociale e inserimento lavorativo (2005) Omicidi - Delitti denunciati per i quali è iniziata un'azione penale, per residenti (2005) g

26 22 - Furti - Furti denunciati, in appartamento, in negozio, in auto e dell'auto, per residenti (2005) Protesti - Titoli protestati in valore assoluto (2006) Lavoro a tempo determinato - Percentuale di lavoratori a tempo determinato (2006)

27 25 - Separazioni - Tasso di deparazione per coppie coniugate (2005) Stato di salute - Persone > 14 anni che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte del proprio stato di salute (2006) TRENTINO VALLE EMILIA FRIULI Trasporti pubblici - Persone > 14 anni per 100 utilizzatori del servizio della stessa zona che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatti per la frequenza delle corse dei trasporti pubblici (2006) FRIULI VENEZIA

28 28 - Tempo libero - Persone che hanno dichiarato di essere "molto" o "abbastanza" soddisfatte del proprio tempo libero per 100 abitanti della stessa zona (2006) FRIULI VENEZIA Relazioni con i familiari - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte delle relazioni con i propri familiari, per 100 presone della stessa zona (2006) EMILIA TRENTINO FRIULI Relazioni con gli amici - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte delle relazioni con i propri amici, per 100 presone della stessa zona (2006) TRENTINO EMILIA FRIULI

29 31 - Accesso all'ufficio postale - Famiglie che hanno dichiarato di avere difficoltà di accesso al servizio per 100 famiglie della stessa zona (2007) Accesso ai servizi sanitari - Famiglie che dichiarano di avere problemi di accesso, per affollamento o lontananza, ad alcuni servizi sanitari, per 100 persone della stessa zona (2006) FRIULI VENEZIA Situazione economica - Persone che si dichiarano "molto" o "abbastanza" soddisfatte della propria situazione economica, per 100 presone della stessa zona (2006) FRIULI VENEZIA

30 34 - Percezione di insicurezza - Famiglie che definiscono il rischio di criminalità nella zona in cui abitano "alto"o "molto"alto", per 100 famiglie della stessa zona (2007)

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