I diritti di previdenza sociale

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1 I diritti di previdenza sociale in Italia Commissione europea Occupazione, affari sociali e inclusione

2 Le informazioni fornite nella presente guida sono state elaborate e aggiornate in stretta collaborazione con i corrispondenti nazionali del Sistema di informazione reciproca sulla protezione sociale nell'unione europea (MISSOC). La rete MISSOC, coordinata dalla Commissione europea dal 1990, comprende fino a due rappresentanti ufficiali delle amministrazioni pubbliche di 31 paesi europei (i 27 Stati membri dell'ue, la Svizzera, il Liechtenstein, la Norvegia e l'islanda). Il MISSOC produce regolarmente materiale informativo aggiornato e analisi utilizzate principalmente da funzionari, ricercatori e individui che si spostano all'interno dell Europa. Ulteriori informazioni sulla rete MISSOC sono disponibili all'indirizzo: La presente guida non fornisce una descrizione esauriente delle disposizioni in materia di previdenza sociale nel paese in oggetto. Per maggiori informazioni sulla previdenza sociale in questo e in altri paesi europei, si prega di fare riferimento alle tabelle comparative MISSOC, ai grafici e alle descrizioni dell'organizzazione della protezione sociale MISSOC e all'allegato MISSOC relativo ai lavoratori autonomi, disponibili al link succitato. Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione europea può essere considerata responsabile dell'uso che dovesse essere fatto delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. Unione europea, 2011 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. 2

3 Indice Capitolo I: Introduzione, organizzazione e finanziamento...6 Sommario... 6 Organizzazione della protezione sociale... 8 Finanziamento... 9 Il diritto alle prestazioni previdenziali di coloro che si spostano all'interno dell'europa... 9 Capitolo II: Servizi sanitari...11 Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni sanitarie Il diritto alle prestazioni sanitarie di coloro che si spostano all'interno dell'europa Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro...14 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro Il diritto alle prestazioni di malattia in denaro di coloro che si spostano all'interno dell'europa Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità...16 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità Il diritto alle prestazioni di maternità e paternità di coloro che si spostano all'interno dell Europa Capitolo V: Prestazioni di invalidità...18 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni di invalidità Il diritto alle prestazioni di invalidità di coloro che si spostano all'interno dell'europa Capitolo VI: Prestazioni e pensioni di vecchiaia...21 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di vecchiaia Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni di vecchiaia Il diritto alle prestazioni di vecchiaia di coloro che si spostano all'interno dell'europa

4 Capitolo VII: Prestazioni per i superstiti...24 Requisiti per beneficiare delle prestazioni per i superstiti Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni per i superstiti Il diritto alle prestazioni per i superstiti di coloro che si spostano all'interno dell Europa Capitolo VIII: Prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali...26 Requisiti per beneficiare delle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali Il diritto alle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali di coloro che si spostano all'interno dell Europa Capitolo IX: Prestazioni familiari...29 Requisiti per beneficiare delle prestazioni familiari Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni familiari Il diritto alle prestazioni familiari di coloro che si spostano all'interno dell Europa Capitolo X: Disoccupazione...31 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di disoccupazione Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni di disoccupazione Il diritto alle indennità di disoccupazione di coloro che si spostano all'interno dell Europa Capitolo XI: Risorse minime...34 Requisiti per beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime Rischi coperti Come beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime Il diritto alle prestazioni relative alle risorse minime di coloro che si spostano all'interno dell'europa Capitolo XII: Assistenza di lunga durata...35 Requisiti per beneficiare dell'assistenza a lungo termine Rischi coperti Come beneficiare dell'assistenza a lungo termine Il diritto all'assistenza a lungo termine di coloro che si spostano all'interno dell'europa

5 Allegato I: Recapiti delle istituzioni e degli enti e siti Internet utili...37 Allegato II: Prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo

6 Capitolo I: Introduzione, organizzazione e finanziamento Sommario Il sistema previdenziale italiano eroga prestazioni a lavoratori subordinati e autonomi in caso di malattia, maternità e disoccupazione. Esso, inoltre, concede prestazioni familiari, nonché indennità a favore di anziani e disabili. Vi sono distinzioni importanti tra prestazioni basate sull'assicurazione, quelle basate sulla categoria e infine quelle basate sui redditi e patrimonio. È possibile ottenere una o più prestazioni a seconda della propria situazione familiare e personale. Iscrizione al regime generale obbligatorio Per il lavoratore subordinato è il datore di lavoro che deve adempiere a tutte le formalità necessarie. In caso di attività autonoma, è necessario iscriversi presso l Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, INPS, i cui particolari di contatto sono riportati nell allegato I. Lavoratori subordinati I contributi sono calcolati applicando alle retribuzioni corrisposte in ciascun periodo di paga le aliquote fissate dalla legge. L entità dell aliquota varia a seconda del settore di attività dell azienda (industria, commercio, artigianato, credito, assicurazioni, ecc.) e a seconda della qualifica del lavoratore, del numero di dipendenti, della collocazione territoriale dell impresa, ecc. Per la determinazione della base imponibile per il calcolo dei contributi si considera retribuzione tutto ciò che il lavoratore riceve dal datore di lavoro in denaro o in natura al lordo di qualsiasi ritenuta, in dipendenza del rapporto di lavoro. Restano escluse soltanto le voci tassativamente previste dalla legge. La retribuzione unitaria (oraria, giornaliera o mensile, a seconda della tipologia del rapporto di lavoro) non può essere inferiore al limite minimo stabilito per la categoria cui il lavoratore appartiene. Spetta al datore di lavoro versare i contributi all Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), anche per la parte a carico del lavoratore. I versamenti devono essere eseguiti ogni mese dalle aziende tramite un apposito modello (F24) e vengono dichiarati all INPS con la denuncia elettronica mensile UNIEMENS. Lavoratori autonomi Il contributo è calcolato sulla totalità dei redditi d impresa denunciati ai fini dell imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per l anno al quale il contributo si riferisce. Il contributo è dovuto anche dai collaboratori familiari; questi versano un aliquota ridotta se hanno meno di 21 anni. Sono inoltre previsti un minimale di reddito annuo e un massimale entro cui versare i contributi. Per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, il contributo è dovuto esclusivamente in percentuale sul reddito medio convenzionale imponibile (stabilito anno per anno con apposito decreto ministeriale) e per ciascuna delle quattro fasce di reddito istituite dalla legge e alle quali sono assegnate le aziende in funzione del loro reddito agrario. La percentuale di prelievo ordinario è ridotta per le aziende ubicate nei territori montani o nelle zone agricole svantaggiate. I contributi per le prestazioni del servizio sanitario nazionale sono riscossi direttamente dall erario, con la dichiarazione annuale dei redditi. 6

7 Contributi volontari Gli assicurati che interrompano o cessino la loro attività lavorativa, sia alle dipendenze di terzi che autonoma, possono conservare o perfezionare i diritti derivanti dall assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti mediante il versamento di contributi volontari, i quali per legge sono equiparati a quelli obbligatori. Per ottenere l autorizzazione occorre avere almeno 5 anni di contributi effettivi in tutta la vita lavorativa oppure 3 anni di contributi nei 5 anni precedenti la domanda. Solo per alcune categorie di lavoratori (stagionali, a tempo parziale, parasubordinati) è sufficiente un anno di contribuzione nel quinquennio precedente la domanda. Il requisito contributivo può essere raggiunto cumulando i contributi versati come lavoratore dipendente e autonomo. I lavoratori parasubordinati possono essere autorizzati a continuare a versare contributi a titolo volontario nell ambito della stessa gestione separata, per i periodi in cui non esercitano l attività in questione. Possono chiedere l autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione, allo scopo di integrare la contribuzione figurativa prevista, anche i lavoratori: che si avvalgono dell astensione facoltativa dal lavoro tra i 3 e gli 8 anni di vita del bambino; che usufruiscono dei permessi di allattamento e dei periodi di assenza per malattia del bambino (di età compresa tra 3 e 8 anni). L autorizzazione decorre dal primo sabato successivo alla data di presentazione della domanda per i lavoratori autonomi e non è soggetta a decadenza. L importo della contribuzione viene determinato in base alla retribuzione media dell ultimo anno precedente il rilascio dell autorizzazione, con l osservanza di un limite minimo corrispondente al 40% dell importo del trattamento minimo di pensione vigente al 1 gennaio di ciascun anno. I versamenti effettuati per una classe inferiore a quella attribuita comportano la riduzione proporzionale del numero di settimane riconoscibili all assicurato. I contributi sono versati per periodi trimestrali con bollettini di conto corrente postale pagabili anche presso gli sportelli bancari autorizzati. Contributi per riscattare periodi non coperti da assicurazione In determinate situazioni è possibile pagare un contributo speciale detto di riscatto per riscattare i periodi in cui non si era assicurati. Per esempio, ciò vale per gli anni di studio universitario in corso, nonché per i periodi di lavoro all estero in paesi con cui l Italia non ha accordi in materia di previdenza sociale. Il lavoratore, inoltre, se ha già versato contributi per 5 anni, può riscattare i periodi di assenza facoltativa per maternità o i periodi di assistenza a disabili durante i quali non abbia lavorato. Contributi figurativi In talune situazioni possono essere accreditati contributi anche se non sono stati effettivamente versati. I contributi figurativi sono utili sia per raggiungere il diritto alla pensione, sia per aumentarne l importo. Nel caso della pensione di anzianità ottenuta con meno di 40 anni di contributi, i periodi di malattia e quelli durante i quali è stata riscossa l indennità di disoccupazione non possono essere utilizzati per raggiungere il diritto alla pensione. I contributi figurativi vengono accreditati per: servizio militare e reimpiego; persecuzione politica o razziale; malattia e infortunio professionali; disoccupazione, tubercolosi, gravidanza e puerperio; congedo parentale; 7

8 catastrofi naturali; attività esercitata da lavoratori disabili; assistenza a familiari affetti da disabilità grave; contratti di solidarietà; donazione gratuita di sangue; aspettativa per cariche pubbliche o sindacali; lavori socialmente utili e di utilità pubblica. Ulteriori informazioni sulle aliquote contributive in vigore sono disponibili sul sito dell'inps. Organizzazione della protezione sociale Il sistema di previdenza sociale italiano è gestito dall Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS). Non gestisce il sistema sanitario nazionale, che rientra nella sfera di competenza di altri enti. Escluso il settore delle prestazioni sanitarie, il sistema italiano di previdenza sociale non è organizzato secondo un criterio universale. Per ogni settore esiste un'amministrazione speciale responsabile della riscossione dei contributi e dell'erogazione delle prestazioni. L'attuazione e il controllo della legislazione sono affidati al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Prestazioni sanitarie e di malattia in natura In questo settore, l'istituzione competente è il ministero della Salute. Esso gestisce le risorse, stanziandole alle regioni e alle autorità municipali responsabili dell'erogazione delle prestazioni attraverso l'azienda sanitaria locale. Prestazioni di malattia e maternità in denaro Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali eroga le prestazioni di malattia in denaro ai dipendenti del settore privato. La gestione dei contributi e delle prestazioni è stata affidata all'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) attraverso l'istituzione di un'amministrazione ad hoc. I dipendenti pubblici non ricevono prestazioni in denaro in caso di malattia e maternità. Tuttavia, lo Stato continua a retribuirli. Prestazioni di invalidità, pensioni di vecchiaia e reversibilità La quasi totalità dei lavoratori subordinati del settore privato e alcune categorie di dipendenti pubblici sono obbligatoriamente assicurati all INAIL contro i rischi di vecchiaia, invalidità, morte, disoccupazione, tubercolosi e malattia. Hanno la stessa tutela assicurativa dei lavoratori subordinati i lavoratori addetti ai servizi domestici, meno che per le prestazioni di malattia in denaro, e i lavoratori a domicilio, meno che per i trattamenti di integrazione salariale. Sono obbligatoriamente assicurate presso l INAIL limitatamente ai rischi di vecchiaia, invalidità e morte anche le seguenti categorie di lavoratori autonomi: coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani e commercianti, nonché le ostetriche iscritte all albo professionale ed esercenti la libera professione e gli imprenditori agricoli che esercitano questa attività a titolo principale. Sono, infine, gestite dall INPS alcune casse e fondi speciali di previdenza riguardanti particolari categorie di lavoratori (ferrotranviari, esattoriali, dazieri, telefonici, dipendenti delle aziende del gas private, nonché i ministri del culto sia cattolici che di diversa confessione). Pensioni per i dipendenti del settore privato L istituzione competente è il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L'attuazione è affidata all'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) per l'occupazione in generale, e a due sistemi speciali per i quali è stata creata un'amministrazione ad hoc: 1. L Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI) per i giornalisti. Dal 1 gennaio 1995 il sistema rappresenta una fondazione di diritto privato; 8

9 2. l'ente nazionale previdenza ed assistenza lavoratori spettacolo (ENPALS) per artisti e calciatori. Funzionari pubblici La gestione delle pensioni per i dipendenti pubblici e delle prestazioni per i dipendenti degli enti locali spetta all'istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP). Lavoratori autonomi Per i lavoratori agricoli, gli artigiani e le persone occupate in attività commerciali o industriali sono previsti sistemi speciali all'interno dell'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Per i liberi professionisti esistono sistemi privati ad hoc. Infortuni sul lavoro e malattie professionali L istituzione competente è il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La riscossione dei contributi e l'offerta di prestazioni sono affidate all'istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Prestazioni familiari L istituzione competente è il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La riscossione dei contributi e l'offerta di prestazioni sono affidate a un'amministrazione ad hoc dell'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Parte del finanziamento delle prestazioni avviene direttamente a carico dello Stato. Disoccupazione L istituzione competente è il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La riscossione dei contributi e l'offerta di prestazioni sono affidate a un'amministrazione ad hoc dell'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Questo comprende anche tutte le prestazioni non contributive erogate dall'inps, ossia: pensioni di vecchiaia, pensioni sociali e pensioni minime. Garanzia di risorse sufficienti L'ente competente è costituito dal ministero dell'interno. Le prestazioni sono erogate a livello locale e gestite dalle autorità regionali e/o locali, nonché dall'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Finanziamento Il sistema previdenziale italiano è finanziato mediante i contributi assicurativi nazionali, versati dai lavoratori subordinati e dai datori di lavoro, nonché mediante il gettito fiscale generale. Il diritto alle prestazioni previdenziali di coloro che si spostano all'interno dell'europa Le disposizioni UE in materia di sicurezza sociale sono state concepite in modo da coordinare fra loro i diversi sistemi di previdenza sociale presenti nei paesi europei. Stabilire norme comuni per beneficiare delle prestazioni previdenziali è fondamentale al fine di evitare che i lavoratori europei siano penalizzati nell'esercitare il proprio diritto alla libera circolazione. Tali norme si basano su quattro principi. Coloro che si spostano all'interno dell Europa sono sempre coperti dalle normative di un singolo Stato membro: generalmente, se si esercita una professione, è la normativa del 9

10 paese in cui si lavora; se non si esercita alcuna attività professionale, è quella del paese di residenza. Il principio della parità di trattamento garantisce che il lavoratore abbia i medesimi diritti e doveri dei cittadini del paese in cui è assicurato. Se necessario, i periodi assicurativi acquisiti in altri paesi dell'ue possono essere presi in considerazione per concedere una prestazione. Le prestazioni in denaro possono essere "esportate" qualora il lavoratore viva in un paese differente da quello in cui è assicurato. È possibile fare riferimento alle disposizioni UE in materia di coordinamento della sicurezza sociale nei 27 Stati membri dell'unione, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein (SEE) e Svizzera (complessivamente 31 paesi). Al termine di ciascun capitolo sono riportate alcune informazioni generali sulle disposizioni UE. Ulteriori informazioni sul coordinamento dei diritti in ambito di sicurezza sociale per coloro che si spostano all'interno dell'unione europea, dell'islanda, del Liechtenstein, della Norvegia o della Svizzera sono reperibili all'indirizzo: 10

11 Capitolo II: Servizi sanitari Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria Il servizio sanitario pubblico si basa sulla residenza. L assistenza sanitaria spetta a chi è iscritto presso i centri sanitari (ASL) del proprio luogo di residenza e a tutti gli aventi diritto in base alle vigenti normative nazionali e comunitarie. Hanno diritto all assistenza sanitaria tutti gli italiani residenti in Italia, tutte le persone che sono iscritte al regime di assistenza sanitaria o all assicurazione malattia di un altro Stato membro dell Unione europea che lavorano in Italia, nonché le persone a loro carico. Rischi coperti Le cure mediche o i medicinali possono essere forniti gratuitamente dall ASL o da medici o farmacisti convenzionati, oppure attraverso il pagamento delle spese per le prestazioni ricevute da parte del paziente, che ne chiede in seguito il rimborso. La maggior parte dei medicinali è elencata nel prontuario terapeutico, che riporta due categorie distinte di medicinali. La prima categoria è totalmente gratuita e comprende i medicinali per la cura di situazioni di urgenza, malattie ad alto rischio e patologie invalidanti e croniche. Per la seconda categoria, si deve pagare una parte del costo direttamente al farmacista al momento dell acquisto del medicinale. Per ciascuna ricetta rilasciata dal medico si deve pagare un importo che resta a carico del paziente. Se un medico prescrive un medicinale che non è compreso nel prontuario terapeutico, il relativo costo è a carico del paziente. Le persone che fruiscono di tale assistenza devono pagare parte del costo degli esami diagnostici e di laboratorio. L assistenza ospedaliera è gratuita negli ospedali e nelle cliniche private, purché queste siano convenzionate con il Servizio sanitario nazionale (SSN). Salvo che nei casi di emergenza, per l accettazione in ospedale occorre presentare la richiesta del medico generico. L accettazione in cliniche private accreditate è soggetta ad autorizzazione preventiva da parte dell unità sanitaria locale di appartenenza. Il ricovero in ospedale è gratuito. Tuttavia, se il paziente richiede condizioni di degenza particolari (camera singola, telefono, televisione), deve pagarne il costo addizionale. Sebbene sia garantito un livello minimo uniforme delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio nazionale, tenuto conto dell elevato livello di autonomia di cui godono le regioni italiane rispetto allo Stato in materia di sanità, è possibile che vi siano delle piccole differenze da una regione all altra per quanto riguarda le condizioni e le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, farmaceutiche e complementari. L assistenza medica disponibile comprende: le cure fornite da un medico generico a domicilio o presso il suo ambulatorio; le cure specialistiche pediatriche e ostetriche/ginecologiche; le cure specialistiche (comprese le cure dentistiche) in strutture pubbliche e in strutture esterne private convenzionate con il servizio sanitario nazionale; il ricovero in ospedale (anche in caso di parto) in strutture sanitarie pubbliche (ospedali, cliniche, ecc.) e in strutture sanitarie private convenzionate con il servizio sanitario nazionale; 11

12 i medicinali e i prodotti farmaceutici, prescritti da un medico generico o da uno specialista che opera nel quadro delle strutture del Servizio sanitario nazionale o di strutture da questo riconosciute. Indennità antitubercolari I tubercolotici sono coperti da disposizioni speciali; sono anche assicurati per le prestazioni di malattia e di maternità. Il regime speciale comprende cure mediche e prestazioni economiche. Ai lavoratori e ai loro familiari affetti da tubercolosi vengono corrisposte prestazioni in denaro a determinate condizioni, sempreché l assicurato possa far valere almeno un anno di contribuzione nell intera vita lavorativa. Altre prestazioni supplementari Il sistema sanitario nazionale offre prestazioni supplementari speciali. In generale, le prestazioni supplementari sono indirette e ne è rimborsata solo una parte del costo. L assistenza pediatrica è garantita fino ai 12 anni di età. Si tratta esclusivamente di cure termali, cure ortopediche specifiche, protesi e determinate prestazioni di diagnostica strumentale. Per beneficiare di tali prestazioni occorre presentare all ASL di appartenenza una domanda corredata da una relazione del medico curante. Come beneficiare delle prestazioni sanitarie Le prestazioni sanitarie (cure mediche) vengono fornite dall Azienda sanitaria locale (ASL) del luogo di residenza dell assicurato. L ASL fa parte del Servizio sanitario nazionale (SSN). Per iscriversi al Servizio sanitario nazionale e ricevere una tessera sanitaria occorre rivolgersi all'asl del proprio luogo di residenza. I lavoratori subordinati o autonomi possono iscriversi subito dopo aver versato i contributi al regime di protezione nazionale. Al momento dell iscrizione l interessato sceglie il proprio medico curante da un elenco di medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. L assistenza generica viene fornita direttamente presso l ambulatorio del medico dell ASL del Servizio sanitario nazionale o presso strutture riconosciute dallo stesso. Il paziente può rivolgersi soltanto al medico generico che ha scelto o, in sua assenza, al suo sostituto. In caso di assenza temporanea dal luogo di residenza o di permanenza è possibile, in casi di emergenza, rivolgersi a un qualsiasi medico convenzionato con il servizio sanitario. In tal caso il paziente dovrà sostenere direttamente il costo di tali cure, che gli sarà rimborsato entro i limiti delle tariffe fissate. Per i casi urgenti esiste un servizio di guardia medica notturno, alla domenica e durante le festività. Ad ogni cambio di residenza, l assicurato dovrà iscriversi presso l ASL del nuovo luogo di residenza. Nel caso della gente di mare o del personale di volo dell aviazione civile, l assistenza sanitaria viene gestita da un ufficio particolare del ministero della Salute, l Ufficio di sanità marittima e aerea. Per trovare un'azienda sanitaria locale e i relativi recapiti, visitare il sito Internet del ministero della Salute: Il diritto alle prestazioni sanitarie di coloro che si spostano all'interno dell'europa In caso di soggiorno o residenza in un altro paese dell'unione europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera, l'assicurato e i suoi familiari possono beneficiare dei servizi sanitari pubblici del paese in cui si trovano. Questo, tuttavia, non significa che tali prestazioni siano gratuite; ciò dipende dalle normative nazionali vigenti. 12

13 In caso di soggiorno temporaneo (vacanze, viaggi di lavoro, ecc.) in un altro paese dell'unione europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera, prima di partire, è opportuno richiedere la tessera europea di assicurazione malattia. Ulteriori informazioni sulla tessera europea di assicurazione malattia e su come farne richiesta sono disponibili all'indirizzo: In caso di trasferimento permanente in un altro paese dell'unione europea, è possibile reperire ulteriori informazioni sui propri diritti all'assistenza sanitaria all'indirizzo: 13

14 Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro L'indennità di malattia non è una vera e propria prestazione in denaro, bensì una proroga legale dello stipendio dei dipendenti sotto forma di indennità sostitutiva erogata in caso di malattia. È un indennità sostitutiva della retribuzione, che viene erogata ai lavoratori in caso di malattia a partire dal quarto giorno dal verificarsi dell evento (non sono, cioè, indennizzabili i primi 3 giorni, salvo ricaduta) viene corrisposta per un massimo di 180 giorni per anno di calendario. Vi sono ulteriori criteri per i lavoratori a tempo determinato. Rischi coperti L indennità, fatta eccezione per alcune categorie di lavoratori, viene corrisposta direttamente dal datore di lavoro e posta a conguaglio con le somme che devono essere versate all INPS a titolo di contribuzione. L importo delle prestazioni è, generalmente, pari al 50% della retribuzione per i primi 20 giorni di malattia, per passare al 66,66% dopo il ventesimo giorno. In caso di tubercolosi, non è previsto un limite di tempo per le cure, ma viene stabilito un periodo massimo di due anni per ricevere sia l'indennità postsanatoriale che l'assegno di cura (rinnovabile di biennio in biennio). Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro Il medico deve inviare il certificato all'inps per via elettronica e fornirne una copia al lavoratore. Il datore di lavoro può accedere alle informazioni sulla prognosi del lavoratore solo digitando un apposito codice PIN. In caso di assenza ingiustificata del lavoratore alla visita di controllo è prevista la perdita totale dell indennità di malattia fino a dieci giorni e, nell ipotesi di una seconda assenza, la riduzione al 50% per il restante periodo. L indennità non viene corrisposta per i giorni di ritardo nella trasmissione della certificazione. Il diritto alle prestazioni di malattia in denaro di coloro che si spostano all'interno dell'europa Di norma, le indennità di malattia (ossia le prestazioni generalmente intese a sostituire una retribuzione sospesa a seguito di malattia) vengono sempre corrisposte in conformità della normativa vigente nel paese in cui il soggetto è assicurato, a prescindere dal luogo di residenza o soggiorno. Quando l'assicurato si sposta in un altro paese dell'unione europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera, ogniqualvolta sia necessario soddisfare determinate condizioni per avere diritto alle indennità di malattia, gli enti di competenza (vale a dire gli enti del paese in cui il soggetto è assicurato) devono prendere in considerazione i periodi di copertura assicurativa, di residenza o di lavoro accumulati ai sensi della normativa vigente nei paesi succitati. Ciò consente di non perdere la copertura assicurativa se l'assicurato cambia lavoro o si trasferisce in un altro Stato. Alcune prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo vengono erogate esclusivamente nel paese di residenza del beneficiario e non sono pertanto esportabili. Tali prestazioni sono elencate nell'allegato II, alla fine della presente guida. 14

15 Ulteriori informazioni sul coordinamento dei diritti in materia di previdenza sociale per coloro che si spostano o viaggiano sono reperibili all'indirizzo 15

16 Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità Il diritto a queste prestazioni si basa sulla residenza italiana e sull'iscrizione all'asl del luogo di residenza. Rischi coperti Le prestazioni di maternità comprendono prestazioni in natura, quali cure mediche, congedo di maternità e prestazioni in denaro. Le cure ostetriche generiche vengono fornite direttamente e gratuitamente presso le strutture delle ASL, compresi tutti gli esami preconcezionali e prenatali. Possono anche essere prestate a domicilio da ostetriche convenzionate con il servizio sanitario. Se il reddito familiare non supera i EUR all'anno, anche le visite mediche e le analisi di laboratorio sono gratuite, sia per le madri che per i bambini fino ai sei anni. L indennità di maternità spetta alle lavoratrici subordinate, che sono tenute a interrompere l attività lavorativa nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi la data effettiva del parto. Spetta, inoltre, in casi particolari, al padre che lavora e che sostituisce la madre (morte o malattia grave della madre, abbandono del figlio, ecc.), nonché alle lavoratrici, alle lavoratrici autonome, alle donne che lavorano in libera professione e alle lavoratrici iscritte alla gestione separata (le donne appartenenti a queste categorie non hanno l obbligo di astensione dal lavoro). L indennità viene versata, per un massimo di 3 mesi, anche alle lavoratrici che sono madri adottive o affidatarie di minori di età inferiore ai 6 anni (o minori di 18 anni in caso di adozioni o di affidamento internazionale in previsione di un adozione). Anche questa indennità viene corrisposta, di norma, direttamente dal datore di lavoro e posta a conguaglio con le somme dovute all INPS a titolo di contribuzione. L indennità ammonta, per il periodo di astensione obbligatoria, all 80% della retribuzione. Nei primi 8 anni di vita del bambino, il padre e la madre, se sono lavoratori subordinati, hanno il diritto di assentarsi dal lavoro, anche contemporaneamente, per un periodo complessivo massimo di 11 mesi. Ciò è possibile anche per i genitori adottivi o affidatari. Il padre può usufruire del congedo anche nel periodo di astensione obbligatoria o dei congedi per allattamento della madre. Anche le lavoratrici autonome possono beneficiare del congedo parentale, ma solamente per 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino. Qualora intendano usufruire di tale congedo, in tale periodo essi devono sospendere l attività lavorativa. L indennità, pari al 30% dello stipendio o della retribuzione convenzionale, viene corrisposta, per entrambi i genitori, per un periodo massimo complessivo di 6 mesi durante i primi 3 anni del bambino (in caso di adozione o affidamento, per i primi 3 anni successivi all arrivo del bambino nella famiglia). Una volta superati i 6 mesi (e fin quando il bambino non raggiunge gli 8 anni di età), l indennità viene versata a condizione che il reddito individuale del genitore richiedente non sia superiore a due volte e mezzo l importo del trattamento minimo pensionistico in vigore a quella data. Viene anche corrisposta direttamente dall INPS alle lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali) un indennità giornaliera di maternità, per i 2 mesi antecedenti la data presunta del parto e per i 3 mesi successivi alla data effettiva del parto. 16

17 Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità Il contributo è pagato dal datore di lavoro, per conto dell INPS. Il diritto alle prestazioni di maternità e paternità di coloro che si spostano all'interno dell Europa Le disposizioni di coordinamento coprono le prestazioni di maternità e quelle di paternità assimilate. Ogniqualvolta sia necessario soddisfare determinate condizioni per avere diritto alle prestazioni, gli istituti di competenza (vale a dire gli enti del paese in cui il soggetto è assicurato) devono tenere in considerazione i periodi di copertura assicurativa, di residenza o di lavoro accumulati ai sensi della normativa vigente in un altro paese dell'unione europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera. Di norma, le prestazioni in denaro (ossia le prestazioni generalmente intese a sostituire una retribuzione sospesa) vengono sempre corrisposte in conformità della normativa vigente nel paese in cui il soggetto è assicurato, a prescindere dal luogo di residenza o soggiorno. Le prestazioni in natura (ossia le cure mediche, i farmaci e il ricovero in ospedale) sono fornite in base alla legislazione del proprio paese di residenza come se si fosse assicurati in questo paese. Ulteriori informazioni sul coordinamento dei diritti in materia di previdenza sociale per coloro che si spostano o viaggiano sono reperibili all'indirizzo Alcune prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo vengono erogate esclusivamente nel paese di residenza del beneficiario e non sono pertanto esportabili. Tali prestazioni sono elencate nell'allegato II, alla fine della presente guida. 17

18 Capitolo V: Prestazioni di invalidità Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità Tutti i lavoratori subordinati, nonché talune categorie di lavoratori autonomi (coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani e commercianti) sono assicurati contro il rischio di invalidità. Anche il lavoratore autonomo che esercita una libera professione (medico, ecc.) ha diritto a tale pensione, ma le regole variano notevolmente in funzione della categoria di appartenenza. Non sono previsti supplementi per le persone a carico. Ha titolo all indennità di invalidità chi supera il 66% di disabilità. Per avere diritto alla pensione di inabilità al lavoro l'invalidità deve essere totale (100%). Inoltre, per poter beneficiare dell assegno gli assicurati devono far valere 5 anni di assicurazione e 5 anni di contribuzione; di questi ultimi, almeno 3 devono essere stati versati nei 5 anni antecedenti la data di presentazione della domanda. Rischi coperti Assegno ordinario di invalidità L assegno ordinario di invalidità spetta all assicurato la cui capacità di lavoro, senza aiuto da parte di un altra persona, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente di almeno due terzi a causa di infermità o di difetto fisico o mentale. L assegno è riconosciuto per la durata di 3 anni e può essere confermato, previa revisione da parte dell istituto su richiesta dell interessato, per periodi della stessa durata. Dopo 2 riconoscimenti successivi, l assegno viene confermato in via definitiva. Tale assegno non è reversibile ai superstiti. Per effetto della legge di riforma del sistema pensionistico, dal 1 settembre 1995 l assegno ordinario di invalidità liquidato in conseguenza di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale non è cumulabile con la rendita vitalizia liquidata per lo stesso evento invalidante, fino a concorrenza della rendita stessa. Sono stati fatti salvi i trattamenti previdenziali più favorevoli con decorrenza anteriore al 1 settembre 1995, con riassorbimento sui futuri miglioramenti. Inoltre, dal 1 settembre 1995, nei casi di cumulo dell assegno di invalidità con redditi da lavoro dipendente, autonomo o di impresa superiori a determinati limiti, si applicano all importo dell assegno riduzioni comprese tra il 25% e il 50%. Anche in questo caso sono fatti salvi i trattamenti previdenziali più favorevoli con decorrenza anteriore al 1 settembre 1995, con riassorbimento su futuri miglioramenti. Al compimento dell età stabilita per il diritto alla pensione di vecchiaia, l assegno di invalidità si trasforma in pensione di vecchiaia, in presenza dei requisiti di assicurazione e di contribuzione prescritti e a condizione che sia cessato il rapporto di lavoro, qualora l interessato svolga attività lavorativa dipendente. Vengono considerati ai fini del diritto, ma non della misura, anche i periodi di fruizione dell assegno nei quali non sia stata prestata un attività lavorativa. Pensione ordinaria di inabilità La pensione ordinaria di inabilità spetta all assicurato che, a causa di infermità o di difetto fisico o mentale, si trovi nell impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Per aver diritto alla pensione gli assicurati devono poter far valere 5 anni di assicurazione e 5 anni di contribuzione; di questi ultimi, almeno 3 devono essere stati versati nei 5 anni antecedenti la data di presentazione della domanda. La pensione è reversibile ai superstiti. La 18

19 pensione di inabilità è incompatibile con i redditi da lavoro autonomo e subordinato, con i trattamenti di disoccupazione e con altri trattamenti sostitutivi o integrativi della retribuzione. La pensione è costituita dall importo dell assegno di invalidità e da una maggiorazione rapportata all incremento di anzianità contributiva che il pensionato avrebbe realizzato se avesse continuato a lavorare fino al raggiungimento dell età pensionabile. Per effetto della legge di riforma del sistema pensionistico, dal 1 settembre 1995 le pensioni di inabilità liquidate in conseguenza di un infortunio sul lavoro o malattia professionale non sono cumulabili con la rendita vitalizia liquidata per lo stesso evento invalidante, fino a concorrenza della rendita. Sono stati fatti salvi i trattamenti previdenziali più favorevoli con decorrenza anteriore al 1 settembre 1995, con riassorbimento sui futuri miglioramenti. Assegno mensile di assistenza personale e continuativa Ai titolari di una pensione di inabilità che si trovano nell impossibilità di deambulare o che non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza l aiuto permanente di un accompagnatore spetta, su presentazione di una domanda, un assegno mensile non reversibile nella stessa misura prevista nell assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La domanda dovrà essere corredata della documentazione relativa allo stato invalidante del richiedente. L indennità non è cumulabile con il corrispondente assegno erogato dall INAIL. Come beneficiare delle prestazioni di invalidità Le prestazioni di invalidità corrisposte dall INPS. Gli assegni di invalidità e le pensioni di inabilità vengono corrisposti a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda o è sorta l invalidità o l inabilità. Il diritto alle prestazioni di invalidità di coloro che si spostano all'interno dell'europa Gli istituti previdenziali competenti del paese in cui si è fatta richiesta di pensione di invalidità dovranno prendere in considerazione i periodi di assicurazione o di residenza accumulati ai sensi della normativa vigente in un altro paese dell'unione europea, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera, qualora ciò risulti necessario ai fini del calcolo delle prestazioni di invalidità. Le prestazioni di invalidità verranno corrisposte indipendentemente dal luogo di residenza o di soggiorno all interno dell Unione europea, dell Islanda, del Liechtenstein, della Norvegia o della Svizzera. I controlli amministrativi e gli esami medici necessari verranno regolarmente eseguiti dall istituto competente nel paese di residenza. Se le circostanze lo richiedono, è possibile che l'assicurato sia tenuto a tornare nel paese erogante affinché possa effettuare detti accertamenti, ammesso che le sue condizioni di salute glielo consentano. Ciascun paese applica i propri criteri nazionali per determinare il grado di invalidità. È pertanto possibile che, in alcuni paesi, a una persona venga riconosciuto un grado di invalidità del 70%, mentre il medesimo soggetto, ai sensi della normativa di un altro paese, non risulta affatto invalido. Questo deriva dalla mancanza di armonizzazione fra i sistemi di previdenza sociale nazionali, il cui coordinamento è regolato esclusivamente dalle disposizioni dell'unione europea. Alcune prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo vengono erogate esclusivamente nel paese di residenza del beneficiario e non sono pertanto esportabili. Tali prestazioni sono elencate nell'allegato II, alla fine della presente guida. 19

20 Ulteriori informazioni sul coordinamento dei diritti in materia di previdenza sociale per coloro che si spostano o viaggiano sono reperibili all'indirizzo 20

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