Convegno AICCRE Tratta di persone ed immigrazione in ambito europeo Vice Direttore centrale dott. Giuseppe Napoli
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1 Convegno AICCRE Tratta di persone ed immigrazione in ambito europeo Vice Direttore centrale dott. Giuseppe Napoli Definizioni TRAFFICO 1 : procurare, al fine di ricavare, direttamente o indirettamente, un vantaggio finanziario o materiale, l ingresso illegale di una persona in uno Stato di cui la persona non è cittadina o residente permanente. TRATTA: tratta di esseri umani finalizzata al loro sfruttamento successivo. Divergenze d'impostazione giuridica che continuano a sussistere tra gli Stati della comunità internazionale hanno indotto la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale a distinguere il traffico di migranti e la tratta degli esseri umani. TRAFFICO: riconducibile ad un reato contro lo Stato. TRATTA: configura un reato contro la persona. La tratta degli esseri umani, pur essendo di solito ricollegabile alla criminalità organizzata internazionale, non richiede che la vittima varchi un confine: è la finalità di sfruttamento a qualificare il crimine. Entità del fenomeno Ad oggi non si dispone di dati precisi ed univoci sul mercato nero degli esseri umani destinati allo sfruttamento, poiché le stime eseguite dalle Organizzazioni non governative e dalle Nazioni Unite non offrono valori concordanti. ONU: 2,7 milioni le vittime della tratta di esseri umani nel mondo, di cui l'80% è costituito da donne e bambini. Unicef: 1 milione 2 di bambini all anno entrano nel giro della prostituzione; circa 1/3 del traffico globale di donne e bambini avviene all'interno dell'asia sud orientale; ogni anno circa 200 mila bambini vengono trafficati ogni anno nell'africa Occidentale e centrale; OSCE: ogni anno milioni 3 di persone in tutto il mondo continuano ad essere rese vittime dal traffico per sfruttamento economico o sessuale e per altre forme di schiavitù. Per quanto riguarda l Italia, secondo i dati ufficiali sono le vittime di tratta che hanno ricevuto assistenza e protezione fra il e il 2007: Nigeria e Romania le nazioni principali di provenienza e flussi meno consistenti interessano Bulgaria, Albania, Moldavia, Ucraina e Russia. 1 Definizione dell articolo 3 del Protocollo sulla tratta supplementare alla Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale delle Nazioni Unite del 2000 (Protocollo di Palermo) 2 End Child Exploitation, Campagna UNICEF 2003 nel Regno Unito 3 risoluzione dell Assemblea parlamentare dell OSCE adottata a Parigi il 10 luglio 2001.
2 Strumenti internazionali Nazioni Unite Il Protocollo 5 di Palermo del 2000 ha posto le fondamenta della lotta internazionale contro la tratta ed è considerato il miglior risultato dell elaborazione teorica nel campo 6. Altri strumenti suscettibili di contribuire alla lotta contro la tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime: 1930: Convenzione sul lavoro forzato; 1949: Convenzione per la repressione della tratta di esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione altrui; 1951: Convenzione relativa allo status dei rifugiati 1979: Convenzione sull eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne; 1989: Convenzione sui diritti del fanciullo; 1999: Convenzione dell Organizzazione internazionale del lavoro relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile; 2000: Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo concernente la vendita dei fanciulli, la prostituzione infantile e la pedopornografia. Consiglio d Europa 1950: Convenzione per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali; 1957: Convenzione europea sull estradizione; 1959 Convenzione europea sulla mutua assistenza in materia penale; 1961: Carta sociale europea, rivista nel Convenzione europea sull indennizzo delle vittime di reati di violenza 1990: Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi del reato; 1996: Convenzione europea sull esercizio dei diritti dell infanzia; 1999: Convenzione penale sulla corruzione; 1999: Convenzione civile sulla corruzione; 2001 la Convenzione sulla cibercriminalità; 2005: Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani Strumenti dell Unione Europea 4 Dipartimento per le Pari Opportunità. I dati si riferiscono a donne ed uomini che hanno ricevuto prima assistenza nell ambito dei progetti di protezione sociale in applicazione dell art.18 D.lgs 286/98. 5 Protocollo addizionale delle Nazioni Unite contro la criminalità transnazionale organizzata finalizzato a prevenire, reprimere e punire la tratta di esseri umani, in particolare di donne e minori, entrato in vigore a livello internazionale il 25 dicembre L'Italia, pur essendo tra i primi Paesi firmatari nel 2000, ha ratificato il Protocollo di Palermo solo il 2 agosto
3 - Decisione del Consiglio 2000/750/CE che istituisce un programma d azione comunitario per combattere le discriminazioni ( ); - 15 marzo 2001: Decisione quadro del Consiglio sullo status delle vittime nei procedimenti penali; - 19 luglio 2002: Decisione-quadro del Consiglio relativa alla lotta contro la tratta di esseri umani; - Direttiva 2002/90/CE volta a definire il favoreggiamento dell'ingresso, del transito e del soggiorno illegali; - 28 novembre 2002 Decisione quadro del Consiglio relativa al rafforzamento del quadro penale per la repressione del favoreggiamento dell'ingresso, del transito e del soggiorno illegali; - Decisione del Consiglio 2002/463/CE che istituisce un programma d azione finalizzato alla cooperazione amministrativa nei settori delle frontiere esterne, dei visti, dell asilo e dell immigrazione (programma ARGO); - Direttiva 2004/81/CE relativa al titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in azioni di favoreggiamento all immigrazione clandestina e che cooperano con le autorità competenti; - Regolamento CE n. 491/2004 che istituisce un programma di assistenza finanziaria e tecnica ai paesi terzi in materia di migrazione e asilo (AENEAS). La disciplina italiana Nell ordinamento giuridico italiano, la legge 11 agosto 2003 n.228 Misure contro la tratta di persone ha innovato la disciplina in materia, qualificando la tratta con il ricorrere di uno stato emotivo anomalo che investe la persona nel suo complesso, generando un sentimento di soccombenza strutturale. La nuova fattispecie estende l ambito penale anche alle situazioni di assoggettamento non necessariamente di diritto o fisiche, punendo anche chi ottiene risultati analoghi senza esercitare sulla vittima un dominio equivalente all esercizio del diritto di proprietà 7. Recenti orientamenti comunitari Consiglio Europeo Il Consiglio Europeo di Bruxelles del 15 e 16 Ottobre 2008 ha adottato il Patto europeo sull'immigrazione e l'asilo1, che sancisce l'impegno dell'unione europea e degli Stati membri in cinque priorità 8 fondamentali: organizzare l'immigrazione legale tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità d'accoglienza stabilite da ciascuno Stato membro e favorire l'integrazione; 7 La Convenzione di Ginevra del 25 settembre 1926, definì la schiavitù come la condizione di un individuo sul quale si esercitano gli attributi del diritto di proprietà o alcuno di essi 8 La concretizzazione delle priorità sarà proseguita, in particolare, nell ambito del programma che farà seguito nel 2010 al programma dell Aia. 3
4 combattere l'immigrazione clandestina, in particolare assicurando il ritorno nel loro paese di origine o in un paese di transito, degli stranieri in posizione irregolare; rafforzare l'efficacia dei controlli alle frontiere; costruire un'europa dell'asilo; Patto europeo creare un partenariato globale con i paesi di origine e di transito che favorisca le sinergie tra le migrazioni e lo sviluppo. Consiglio dell Unione Europea L Approccio Globale è la cornice politica di riferimento con cui l Unione europea affronta la questione dell immigrazione. Le conclusioni del Consiglio 9 dell 8 dicembre 2008 sulla valutazione dell Approccio Globale alla migrazione e sul partenariato con i Paesi di origine e di transito riaffermano : L efficace organizzazione dell immigrazione legale; La prevenzione e la lotta contro l immigrazione illegale; il rafforzamento del rapporto fra migrazione e sviluppo. Il Consiglio afferma inoltre che le sfide da affrontare riguardano in particolare: le limitazioni della capacità amministrativa e tecnica dei partner coinvolti; il tempo necessario per sviluppare iniziative e per ottenere risultati concreti nel settore specifico; il coordinamento richiesto fra le amministrazioni competenti da entrambi le parti; la complessità degli strumenti finanziari; l esigenza di migliorare il coordinamento con le relazioni esterne nel loro complesso con il Paese o regione interessata. Le buone pratiche a livello locale Il seminario di oggi ha rappresentato, fra l altro, l occasione per riflettere assieme sull importanza di trattare questo fenomeno a livello locale. Il principio di sussidiarietà ci indica il ruolo determinante che gli Enti Locali rivestono nell attività di sensibilizzazione del territorio sul tema in discussione. In questa prospettiva, è compito delle Relazioni internazionali e comunitarie della nostra Regione incoraggiare e sostenere le iniziative locali, in particolare attraverso i Fondi strutturali comunitari. A tal proposito, mi permetto di citare il progetto Seminario TAMPEP: nuove azioni contro il traffico di esseri umani cofinanziato dall Iniziativa comunitaria Interreg IIIA Italia-Slovenia nell ambito della Misura Il Consiglio si è riunito nella composizione Affari Generali. 10 Misura 3.2 Cooperazione nella cultura, nella comunicazione, nella ricerca e tra istituzioni per l armonizzazione dei sistemi. 4
5 Il progetto, promosso dal Comune di Gorizia che ha risposto ad un bando a favore dei gemellaggi fra Enti Locali, ha realizzato nel 2005 quattro giornate di approfondimento rivolte a funzionari degli Enti locali, della Polizia, di altri Enti del Friuli Venezia Giulia e della vicina Slovenia, con l obiettivo di analizzare sotto l aspetto giuridico, sociologico e medico il fenomeno della tratta di esseri umani e del loro sfruttamento. L iniziativa è stata condotta attraverso il contatto diretto tra il personale e le vittime, al fine di comprendere meglio le esigenze di tutti gli attori coinvolti nel progetto, creando una rete locale per lo scambio di informazioni normative, amministrative e pratiche. La metodologia impiegata dal progetto è un esempio delle cosiddette buone pratiche. Nell attuazione della programmazione europea dei Fondi strutturali , siamo chiamati ad incoraggiare e a sostenere ancor più i progetti di qualità, secondo i meccanismi di collaborazione transfrontaliera e transnazionale con le regioni contermini, fino ad una collaborazione interregionale indirizzata al confronto delle esperienze con chi ci è meno vicino territorialmente. 5
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