SORVEGLIANZA WEST NILE DISEASE

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1 SORVEGLIANZA WEST NILE DISEASE ATTIVITA in tutto il territorio regionale In tutto il territorio della Regione ed in particolare nelle aree umide a maggior rischio è disposto un piano di sorveglianza clinica (cfr allegato A) basato sulla segnalazione di tutti gli equidi sospetti di infezione, morti o con sintomatologia clinica riconducibile a West Nile disease, per consentire l esecuzione di accertamenti diagnostici mirati alla conferma dei sospetti. Il programma prevede la divulgazione ai proprietari e detentori di equidi delle informazioni relative alla individuazione dei sospetti clinici, alle modalità della loro segnalazione ai Servizi Veterinari delle ASL ed alla evoluzione epidemiologica dell infezione. E inoltre prevista una sorveglianza passiva sull avifauna selvatica attraverso il prelievo e controllo delle carcasse di uccelli rinvenuti morti a seguito di episodi di mortalità anomala o aumento di incidenza della mortalità. AREE UMIDE A RISCHIO DEL Piemonte

2 ATTIVITA nella Garzaia di Marengo(AL) Il piano nazionale di sorveglianza della West Nile disease ha individuato nel territorio della Garzaia di Marengo (67 comuni in Provincia Alessandria) un particolare rischio di diffusione dell infezione ed ha disposto l attuazione di una specifica sorveglianza mirata ad accertare la circolazione virale che comprende le seguenti attività: 1 sorveglianza sierologica di 28 cavalli sentinella stanziali e rappresentativi dell area, ricontrollati 3 volte all anno (aprile, ultima settimana agosto, ultima settimana settembre). I cavalli sono distribuiti in 4 differenti aziende situate nei comuni di: Pietra Marazzi, Carezzano, Castelletto d Orba, Cassine in provincia di Alessandria. 2- sorveglianza entomologica con il posizionamento di 2 trappole per la cattura degli insetti in una delle aziende sentinella. Vengono effettuate catture mensili (periodo marzo-ottobre) al fine di monitorare la presenza di vettori nella zona di rischio. AZIENDE SENTINELLA nell area a maggior rischio Localizzazione delle aziende in cui viene effettuata la sorveglianza sierologica WND

3 Dettagli dell area a maggior rischio (Garzaia di Marengo)

4 PIANO DI SORVEGLIANZA PER LA WEST NILE DISEASE IN PIEMONTE Allegato A Nel periodo compreso tra la fine di agosto e settembre 2008 sono stati segnalati episodi di encefalomielite riferibili a West-Nile Disease (WND) in cavalli allevati in alcune province della Emilia-Romagna e del Veneto e nel corso della fine del 2008 l epidemia ha interessato le province di Ferrara, Ravenna, Bologna, Modena, Rovigo, Padova, Venezia e Mantova con il riscontro di positività in cavalli, bovini, uccelli selvatici e anche alcuni casi umani. Considerate non solo le conseguenze che la patologia ha per il settore equino, ma soprattutto la gravità della sintomatologia nell uomo, la Regione Piemonte ritiene necessario adottare un piano di sorveglianza mirato alla individuazione precoce e rapida di una eventuale introduzione e circolazione virale, al fine di permettere di attivare rapidamente, in caso di riscontri positivi, un programma di intervento per valutare la diffusione dell infezione e per adottare misure per la prevenzione della malattia nell uomo e per la protezione degli equidi. SORVEGLIANZA SUGLI EQUIDI Gli equidi, che si infettano tramite puntura di zanzare infette e che manifestano i sintomi clinici della malattia, rappresentano un importante indicatore della diffusione dell infezione in un territorio. Al fine di rilevare precocemente l infezione nel territorio regionale è pertanto necessario disporre di un sistema di sorveglianza passiva sugli equidi che permetta, attraverso una corretta informazione dei detentori degli animali e dei veterinari liberi professionisti, di individuare i casi clinici sospetti ed effettuare gli approfondimenti diagnostici necessari. I Servizi Veterinari devono pertanto provvedere alla divulgazione delle informazioni relative alla evoluzione epidemiologica dell infezione, all avvio del piano regionale di sorveglianza ed alle modalità di segnalazione dei casi sospetti all ASL competente. Si trasmette al proposito un documento divulgativo realizzato dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta (IZSPLV) in collaborazione con il Settore Prevenzione Veterinaria della Regione Piemonte che può servire per fornire le suddette informazioni ai veterinari liberi professionisti ed ai detentori di cavalli. SORVEGLIANZA SINDROMICA Il sospetto di WND deve essere elevato in caso di riscontro di un equide con atassia locomotoria oppure con almeno due dei seguenti sintomi durante il periodo di attività del vettore: Movimenti in circolo Debolezza arti posteriori Incapacità a mantenere la stazione quadrupedale Paralisi/paresi agli arti Fascicolazioni muscolari Deficit propriocettivi Cecità Ptosi labbro inferiore, o paresi/paralisi dei muscoli labiali o facciali Digrignamento dei denti In caso di sospetto clinico è necessario effettuare immediata segnalazione all ASL competente e sottoporre l animale a controllo diagnostico tramite prelievo di due campioni di sangue usando due provette (almeno 10 ml di sangue per provetta da conservare a 4 C) : provetta senza anticoagulante per l esame sierologico (tappo rosso mattone) e provetta con EDTA (tappo viola) per i test virologici. Il prelievo può essere fatto dall ASL o direttamente dal veterinario libero professionista,

5 in questo caso, lo stesso provvede alla consegna dei campioni al Laboratorio di Virologia dell IZSPLV, riportando sul modulo di richiesta esami la corretta identificazione dell animale e dell azienda in cui l animale è detenuto utilizzando la scheda W03 prevista dal Piano di sorveglianza Nazionale (cfr all.1 scheda W03 ). Le spese per l'analisi della WND sono a carico del SSN. Particolare attenzione deve essere posta al controllo delle sintomatologie rilevate in zone del Piemonte considerate a rischio. Le aree identificate sono le seguenti: - Lago Maggiore - Lago di Viverone - Fiume Ticino - Fiume Sesia - Lago di Candia - Risaie del vercellese, - Palude di Casalbeltrame e Parco Lame del Sesia - Fiume Po - Torrente Orba - Torrente Scrivia - Laghi di Crava-Morozzo - Altre zone: Fontana del Gigante, Parco fluviale del Po, Lago d Orta, zone umide di Racconigi, laghi di Avigliana, Palude di S. Genuario In tali aree, qualora si rilevi la morte improvvisa di un equide deve essere effettuato un esame anatomo-patologico ad opera dell ASL competente, con la collaborazione dell IZSPLV, ed il prelievo di cervello, midollo allungato e di midollo spinale e se possibile di liquido cefalo rachidiano, organi di elezione per la ricerca del virus West Nile. Le modalità di raccolta dei campioni sono riportate in allegato 2. Il Laboratorio di Neuropatologia dell IZSPLV procederà all esame del Sistema Nervoso Centrale per la individuazione e caratterizzazione delle lesioni neuropatologiche eventualmente presenti. Tutti i casi sospetti su cui vengono effettuati approfondimenti diagnostici devono essere segnalati da parte della ASL competente al Settore Prevenzione Veterinaria della Regione Piemonte indicando la denominazione dell azienda e l indirizzo della sede in cui si trova il cavallo, i dati di identificazione del cavallo e nome e cognome del veterinario libero professionista che ha segnalato

6 Allegato 1

7 Allegato 2 Modalità di invio del SNC ENCEFALO Si suggeriscono queste quattro possibilità: 1. invio dell encefalo intero (midollo allungato compreso) e/o del midollo spinale, in condizioni di refrigerazione, non congelato, entro le 12 ore dalla morte; 2. qualora non sia possibile l apertura del cranio, può essere inviata la testa entro 12 ore dalla morte, meglio se in condizioni di refrigerazione, soprattutto in climi e in stagioni calde; 3. qualora non si possa fare l invio entro ore al massimo, l encefalo va in parte fissato in formalina e in parte congelato come dal seguente schema esplicativo: - la porzione A dovrà essere fissata in formalina al 10% - la porzione B dovrà essere congelata, al fine di consentire ulteriori indagini microbiologiche A B FISSARE IN FORMALINA 10% CONGELARE A -20 C Suddividere l'encefalo con un taglio paramediano, la più piccola delle parti così ottenute viene congelata a -20 C, l'altra viene fissata in formalina al 10%. Il tronco encefalico viene tagliato a metà lungo il piano sagittale mediano. Anche in questo caso metà viene congelata a -20 C e metà viene fissata in formalina al 10%. La porzione di encefalo da fissare (A nello schema) deve essere immersa in una quantità di fissativo tale da coprirla abbondantemente (rapporto tra materiale e liquido fissativo 1:10); in posizione orizzontale ed in contenitori di dimensione tale da impedire ripiegamenti. La pratica di porre il SNC su carta bibula o teli di cotone, evita l'appiattimento e la cattiva fissazione del tessuto. I coperchi relativi devono essere a chiusura ermetica. 4. qualora non sia possibile procedere secondo i punti precedenti, l'encefalo e/o il midollo spinale devono essere fissati in toto in formalina al 4% e inviati appena possibile.

8 MIDOLLO SPINALE Per quanto riguarda il midollo spinale eseguire sezioni trasversali a livello dei segmenti midollari (cervicale, toracico, lombare e sacrale). Per ogni segmento midollare campionare una piccola sezione trasversale da congelare e fissare la parte rimanente in formalina. Inviare separatamente i diversi campioni in modo da renderli identificabili. I contenitori devono essere etichettati con : - identificativo dell animale - tessuto in esame - data del prelievo I campioni in formalina e congelati devono essere confezionati separatamente per il trasporto, onde evitare il congelamento della soluzione di formalina. I campioni devono essere inviati al Laboratorio di Neuropatologia Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria e Valle d Aosta Via Bologna Torino

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