La revisione della UNI 9795:2010 per gli impianti di rivelazione incendio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La revisione della UNI 9795:2010 per gli impianti di rivelazione incendio"

Transcript

1 Vicenza 14 giugno 2013 La revisione della UNI 9795:2010 per gli impianti di rivelazione incendio Relatore: Roberto Epifano UNI: Gruppo Lavoro Sist.Autom.Rivel.Incendio ANIE: Gruppo Fire ed Evac Anie Sicurezza Answers for infrastructure and cities.

2 Agenda Quadro legislativo e normativo La nuova EN54-1 e le tecnologie introdotte La revisione della UNI 9795:2010 Le norme inerenti ai sistemi di allarme vocale (ISO UNI ) La manutenzione degli impianti di rivelazione incendio con la UNI Domande - risposte Page 2

3 Organizzazione della Normazione MONDO IEC EUROPA CENELEC ITALIA CEI Settore Elettrico MONDO ISO EUROPA CEN ITALIA UNI Altri Settori Page 3

4 Quadro Normativo e Legislativo Comité Europèen de Normalisation fondato nel 1961 è il più importante Organismo che produce Norme Europee e specifiche tecniche; è l unico Organismo Europeo riconosciuto (Direttiva 83/189) per la realizzazione delle Norme Europee EN in tutte le aree di attività economica, eccetto che per il settore elettrotecnico (CENELEC) e Telecomunicazioni (ETSI) Page 4

5 Quadro Normativo e Legislativo Quadro Normativo e Legislativo Nel campo della Rivelazione incendio (protezione attiva), a Livello CEN si ha il GdL TC 72: Fire Detection and Fire Alarm Systems Sistemi automatici di Rivelazione di Incendio WG 2. WG 21 = Working Groups EN 54-1 EN = Work Items Page 5

6 Quadro Normativo e Legislativo Ente Nazionale Italiano di Unificazione Fondato nel 1921 (UNIM) Associazione dotata di riconoscimento giuridico; 56 Commissioni, moltissimi GdL tecnici delle Imprese 13 Enti federati Coopera con vari Ministeri (Industria, Interni, Lavori Pubblici, Comunicazioni, Sanità, Difesa, Ambiente, Commercio Estero,..) Page 6

7 Quadro Normativo e Legislativo Quadro Normativo e Legislativo Commissione Protezione Attiva contro gli Incendi GL Sistemi Automatici di Rivelazione Incendio Attività Partecipazione ai lavori dei vari WG del CEN/ TC 72 Traduzione in Italiano delle Norme EN prodotte dal TC 72 Elaborazione di Norme Italiane per il Settore Antincendio Risposte ai quesiti che arrivano all UNI su UNI 9795 Page 7

8 Page 8 Quadro Normativo e Legislativo

9 Quadro Normativo e Legislativo Leggi relative agli impianti Norme tecniche e di sistema UNI: UNI 9795 UNI UNI Leggi relative ai prodotti Norme di prodotto serie EN54-x Page 9

10 Quadro Normativo e Legislativo Carattere volontario della norma tecnica ma importanza nel dare la regola dell arte come prescrive la legge (uso di altre norme permesso) Page 10

11 Quadro Normativo e Legislativo Necessaria ma non sufficiente: norma e ingegnerizzazione con valutazione del rischio Page 11

12 Quadro Normativo e Legislativo CPD e norme armonizzate Page 12

13 Quadro Normativo e Legislativo I componenti di un sistema di rilevazione incendio devono essere realizzati in accordo alle norme EN54 Direttiva del 21/12/ Riavvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri concernenti i prodotti da costruzione prodotti da costruzione 89/106/CEE (CPD) Il contesto in cui viene trattata questa direttiva è quello del mercato interno (comunitario) con riferimento alla libera circolazione delle merci (prodotti). Stabilisce che il prodotto per essere considerato, o meglio presunto, dallo Stato membro idoneo all uso debba avere caratteristiche tali che le opere, nelle quali deve essere incorporato, assemblato, utilizzato o installato, possano, a condizione di essere state convenientemente progettate e costruite, soddisfare ai requisiti essenziali. La CPD è stata recepita dallo Stato Italiano mediante il D.P.R n. 246 del 21 Aprile 1993 Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione. Page 13

14 Quadro Normativo e Legislativo Direttiva del 21/12/1988 Fissa sei requisiti essenziali ai quali devono rispondere le opere da costruzione: 1) resistenza meccanica e stabilità; 2) sicurezza in caso d incendio; 3) sicurezza d uso; 4) igiene, salute e ambiente; 5) protezione contro il rumore; 6) risparmio energetico ed isolamento. Page 14

15 Quadro Normativo e Legislativo Regolamento prodotti da costruzione CPR Sostituisce la CPD ed è entrata in VIGORE dal 21 Aprile 2012 e con periodo transitorio che è stato fissato in scadenza al 1 Luglio 2013 Page 15

16 Quadro Normativo e Legislativo a) hen: un sistema armonizzato di Specifiche Tecniche: Fire detection and Fire alarm systems Serie hen54- Fixed fire fighting systems Serie hen12094-x; hen12259-x b) un sistema concordato di Attestazione della Conformità (AoC) Prova di Tipo iniziale Certificazione del Prodotto Certificazione del Processo di Fabbrica FPC Page 16

17 Quadro Normativo e Legislativo Marcatura CE e informazioni allegate al prodotto Logo CE Numero di riferimento Organismo Notificato Nome e Indirizzo Costruttore Serial number del prodotto Numero del certificato CPD Norme di riferimento Es. EN 54-5 & 7 & 25 Tipologia e Denominazione Prodotto Numero Data Sheet riferimento Page 17

18 Quadro Normativo e Legislativo Periodo transitorio 9 Mesi 27 Mesi Coesistenza delle Norme hen e delle Norme Nazionali Solo hen permesse Data di disponibilità delle hen DAV Marcatura CE permessa (pubblicata su GUCE) 36 mesi Data di ritiro (delle Norme Nazionali) DOW Page 18

19 Quadro Normativo e Legislativo Europa tramite CEN Emana e pubblica norme di prodotto EN.. In Italia: UNI recepisce la norma EN UNI EN.. Entra in vigore la norma che viene definita norma armonizzata e la marcature CE diventa volontaria Alla fine del periodo di coesistenza (27 mesi) la marcature CE diventa obbligatoria e vanno ritirate le norme del paese in contrasto con la norma europea Le norme sono obbligatorie perché richiamate in un decreto legge dello stato italiano Emana direttive, Le direttive sono Dopo un periodo di tempo lo cioè leggi europee obbligatori per gli stato membro deve recepire stati membri la direttiva con decreto di recepimento Se la direttive è regolamento Con effetto immediato lo stato membro ha l obbligo di recepire il regolamento anche senza decreto di recepimento Page 19

20 PUBLISHED DOCUMENTS Quadro Normativo e Legislativo CEN /TC 72: Status on Feb EN 54-1: Part 1: Introduction EN 54-2: Part 2: Control and indicating equipment EN 54-3: Part 3: Fire alarm devices - sounders EN 54-4: Part 4: Power supply equipment EN 54-5: Part 5: Heat detectors - Point detectors EN 54-7: Part 7: Smoke detectors -Point detectors using scattered light, transmitted light or ionisation EN 54-10: Part 10: Flame detectors - Point detectors EN 54-11: Part 11: Manual call points EN 54-12: Part 12: Smoke detectors - Line detectors using a transmitted light beam EN 54-13: Part 13: Compatibility assessment of system components Page 20

21 PUBLISHED DOCUMENTS Quadro Normativo e Legislativo CEN /TC 72: Status on Feb TS 54-14: Part 14: Guidelines for planning, design, installation, commissioning, use and maintenance EN 54-16: Part 16: Voice Alarm Control and Indicating Equipment EN 54-17: Part 17: Short-circuit isolators EN 54-18: Part 18: Input/output devices EN 54-20: Part 20: Aspirating smoke detectors EN 54-21: Part 21: Alarm transmission and fault warning routing equipment EN 54-23: Visual Alarms EN 54-24: Part 24: Voice Alarms Loudspeakers EN 54-25: Part 25: Components using Radio links EN 14604: 2005 Smoke alarm devices Page 21

22 STANDARDS IN PREPARATION Quadro Normativo e Legislativo CEN /TC 72: Status on Feb EN : Line type Heat Detectors (resettable) EN : Point Fire Detectors using Carbon Monoxide Sensors EN : Duct Smoke Detectors EN : Non-resettable line type heat detector EN : Point detector using a combination of smoke and heat sensors EN : Point detector using a combinatione of carbon monoxide and heat sensors EN : Point detector using a combinatione of smoke, carbon monoxide and optionally heat sensor TS : Planning, Design, Installation, Commissioning, Use and Maintenance of Voice Alarm Systems Page 22

23 Quadro Normativo e Legislativo Certificazioni aggiuntive Page 23

24 Page 24 Norma UNI 9795

25 Norma UNI 9795 edizione 2010 La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Protezione attiva contro gli incendi La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell UNI ed è entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 14 gennaio Page 25

26 Norma UNI 9795 e TS54-14 In sede di comitato UNI è stato deciso di utilizzare la UNI CEN/TS come norma di riferimento per i sistemi/prodotti attualmente non riportati nella UNI 9795 Page 26

27 Norma UNI 9795: lo scopo Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d incendio Progettazione, installazione ed esercizio SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma prescrive i criteri per la progettazione, l installazione e l esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d incendio. Essa si applica ai sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d incendio, collegati o meno ad impianti di estinzione o ad altro sistema di protezione (sia di tipo attivo che di tipo passivo), destinati a essere installati in edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso. Page 27

28 Norma UNI 9795: cosa prescrive 4 CARATTERISTICHE DEI SISTEMI 4.1 Finalità I sistemi fissi automatici di rivelazione d incendio hanno la funzione di rivelare automaticamente un principio d incendio e segnalarlo nel minore tempo possibile. I sistemi fissi di rivelazione manuale permettono invece una segnalazione nel caso l incendio sia rivelato dall uomo. Scopo dei sistemi è di: - favorire un tempestivo esodo delle persone, degli animali nonché lo sgombero di beni; - attivare i piani di intervento; - attivare i sistemi di protezione contro l incendio e eventuali altre misure di sicurezza. Page 28

29 Norma UNI 9795: cosa rilevare Varie tecnologie e tipologie sulla rivelazione Progettista: analisi del rischio FUMO CALORE FUMO/CALORE FUMO/FIAMMA FIAMMA Page 29

30 Norma UNI 9795: cosa evitare Sviluppo del Fuoco 0 minuti 2 minuti 4.5 minuti Page 30

31 Norma UNI 9795: le misure antincendio Organizzato Grave Improvvisato Automatico Page 31

32 Norma UNI 9795: le edizioni NORMA UNI 9795 Edizione 1999 NORMA UNI 9795 Edizione 2005 NORMA UNI 9795 Edizione 2010 revisionata e verso l edizione 2013 Page 32

33 La revisione della UNI 9795:2010 Road Map Avvio lavori: Settembre 2011 Fine lavori: Gennaio 2013 Perché? Lo scopo principale della revisione è stato quello di ampliare e migliorare molti punti oscuri, dubbi, incerti, male interpretabili.. senza cambiarne fondamentalmente la struttura e le principali linee guida ormai consolidate Altri importanti issue che hanno determinato la revisione sono newen54-1, newts54-14, varie newen (adeguamento normativo) Page 33

34 La revisione della UNI 9795:2010 Page 34 Elenco punti oggetto di miglioramento e ampliamento Aggiornamento schema EN54-1 Nuova calcolazione per il posizionamento rivelatori in soffitti con travature Nuovo criterio per considerare piani i soffiti con travature (5% 10%) Nuovi prospetti per gli ambienti con presenza di impianti di condizionamento e ventilazione in merito ai criteri di installazione Aggiunta della tecnologia rivelatori lineari di calore ripristinabili Ampliamento capitolo ASD con aggiunta indicazioni progettuali Ampliamento capitolo Rivelatori lineari Ampliamento capitolo Cavi Precisazioni sui capitoli Centrali Dispositivi acustici e luminosi - Alimentazioni

35 La revisione della UNI 9795:2010 Scopo Riferimenti normativi Termini e definizioni Scopo: nessuna modifica Riferimenti normativi: aggiunti EN54-21 EN54-23 (prorogata, entra in vigore dal 1 gennaio 2014) UNI ISO (TS/EN 54-32) CEI CEI Termini e definizioni: nulla da segnalare Page 35

36 NORMA UNI EN 54-1: 2011 Keys 1. Funzione di rivelazione automatica e manuale 2. Funzione di comando per segnalazioni ed attivazioni 3. Funzioni associate locali 4. Funzioni associate remote A automatic fire detection function Rivelatore(i) d'incendio B control and indication function Centrale di controllo e segnalazione C fire alarm function Dispositivo(i) di allarme incendio D manual initiating function Punto(i) di segnalazione manuale E fire alarm routing function Dispositivo di trasmissione dell'allarme incendio F fire alarm receiving function Stazione di ricevimento dell'allarme incendio G control function for fire protection system or equipment Comando del sistema automatico antincendio H fire protection system or equipment Sistema automatico antincendio J fault warning routing function Dispositivo di trasmis segn guasto K fault warning receiving function Stazione di ricev segn di guasto Page 36 L power supply function Apparecchiatura di alimentazione M Centrale di controllo e segnalazione allarmi vocali N Interfaccia per comunicazione dati(interface for BMS) O Sistemagraficoo BMS Scambio di informazioni tra funzioni

37 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Soffitti con travi In e di 9795:2010 Diventa nella nuova 9795:201x.e attenzione Page 37

38 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Soffitti con travi cambiano i prospetti per il posizionamento dei rivelatori (nei capitolo dei rivel temp e rivel fumo) per soffitti con presenza di travature in senso parallelo o intersecantesi Perché? Le nuove linee guide e i prospetti descritti sono frutto di uno studio che ha tenuto conto sia di varie analisi relative al movimento del fumo sia di tabelle riportate in Code of Practice sia europei (54/14- BSI) che americani (NFPA e Insurance Association) Le nuove tabelle inoltre permettono di avere un numero di rivelatori da installare (nei casi di soffitti non piani) che non si incrementa a dismisura nei casi di piccole variazioni nelle sporgenze delle travi Page 38

39 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Soffitti con travi parallele Page 39 39

40 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Soffitti con travi intersecantesi Page 40 40

41 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Soffitti in ambienti storici Il wireless nella UNI Sistemi di rivelazione che utilizzano rivelatori/pulsanti collegati via radio ad un dispositivo interfaccia gateway La comunicazione tra il gateway ed i componenti via radio deve essere bidirezionale, I componenti via radio devono essere identificabili univocamente dalla centrale L alimentazione dei componenti via radio deve essere supervisionata dalla centrale Page 41 41

42 La revisione della UNI 9795:2010 Introduction History Soffitti in ambienti storici: wireless. Mesh & Multihop technology Criteri di installazione 2nd path Viene assicurata la migliore affidabilità di connessione tra i rivelatori e il gateway disturbance 1st path Page 42

43 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Ambienti normali, controsoffitti e sottopavimento Nella 9795:2010, per gli ambienti SENZA presenza di impianti di condizionamento e ventilazione, mancava il criterio di installazione dei rivelatori nei controsoffitti/sottopavimento Al contrario, nel capitolo relativo agli ambienti con presenza di impianti di condizionamento e ventilazione, erano trattati i criteri di installazione dei rivelatori sia in ambiente sia nei controsoffitti/sottopavimento E stato quindi aggiunto il paragrafo : Page 43

44 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Ambienti dotati di impianti di condizionamento e ventilazione Cambiano i prospetti rispetto alla 9795:2010, si usa il raggio di copertura ridotto e non più il coefficiente moltiplicativo Page 44 Invece del coefficiente maggiorativo 2

45 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri di installazione Ambienti dotati di impianti di condizionamento e ventilazione Page 45 Invece del coefficiente maggiorativo 2 o 3

46 La revisione della UNI 9795:2010 Rivelatori ottici lineari di fumo Aggiunta di alcuni criteri per l installazione Nel caso di soffitto con copertura piana, la collocazione dei rivelatori ottici lineari rispetto al piano di copertura deve essere compresa entro il 10% dell altezza del locale da proteggere. Qualora non sia possibile rispettare il parametro di installazione sopra esposto, per le installazioni fino ai 12 m di altezza, deve comunque essere rispettato il limite inferiore del 25% rispetto all altezza di colmo del locale da proteggere (vedere figura 14) e, in tal caso, è necessaria l installazione addizionale fino al 50% dei rivelatori normalmente previsti. Concetto di sviluppo del fumo a cono Page 46

47 La revisione della UNI 9795:2010 Rivelatori ottici lineari di fumo Concetto di sviluppo del fumo a cono Page 47 47

48 La revisione della UNI 9795:2010 Rivelatori ottici lineari di fumo Page 48 48

49 La revisione della UNI 9795:2010 Rivelatori lineari di calore di tipo resettabile Citazione della nuova tecnologia nella UNI9795 Breve descrizione ed esempi di campi di impiego Da segnalare: e Page 49

50 La revisione della UNI 9795:2010 Sistemi di rivelazione ASD Campionamento aria L'aria viene aspirata e analizzata in una camera di rivelazione laser blue projector Ired projector Page 50

51 La revisione della UNI 9795:2010 Sistemi di rivelazione ASD Descrizione dettagliata dei sistemi di rivelazione di fumo ad aspirazione e campionamento Menzione alle classi di sensibilità Campionamento aria Obbligatorietà dell utilizzo di strumenti idonei forniti dal costruttore (sw di calcolo) per il calcolo di posizionamento e dimensionamento dei fori nonché lunghezza massima tubazione, nr. massimo di fori, tempo di trasporto, numero massimo di derivazione/curve, possibili criticità del sistema, verifica del corretto bilanciamento dell impianto Alimentazione dedicata: poiché i sistemi ASD sono dotati di organi elettromeccanici (pompa di aspirazione con consumi elevati), richiedono l'uso di alimentatori ausiliari localizzati.l'alimentatore deve essere conforme alla UNI EN 54-4, ed essere dotato di batterie in tampone in grado di garantire le autonomie di funzionamento previste nel punto (alimentazioni) Page 51

52 La revisione della UNI 9795:2010 Sistemi di rivelazione ASD Il titolo intende: la classe di sensibilità a cui il sistema ASD è certificato a quell altezza La tabella indica che a specifiche altezze il sistema ASD deve essere certificato per quella classe di sensibilità. L dea è che la classe di sensibilità attesa potrebbe essere minore, p.es., a h=12mt, potrà aversi una classe di sensibilità attesa C solo se ASD è stato certificato a classe di sensibilità effettiva A o B Page 52

53 La revisione della UNI 9795:2010 Sistemi di rivelazione ASD la copertura massima consentita dalle tubazioni di un sistema ASD (unico rivelatore) è max 1600 mq...il guasto di uno dei componenti critici di un rivelatore di fumo ad aspirazione (per esempio la pompa o il rivelatore laser), non deve mai lasciare scoperta più di una zona.. Page 53

54 La revisione della UNI 9795:2010 Elementi di connessione -- tipo di cavi Topic 1 Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio uguali o inferiori a 100 V c.a. si richiede l impiego di cavi resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità alla CEI EN (requisito minimo PH 30) aventi tensione nominale di 100 V (Uo/U = 100/100V) e costruiti secondo la CEI Topic 2 Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio superiori a 100 V c.a. si richiede l impiego di cavi elettrici resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità alla CEI EN Le caratteristiche costruttive devono essere conformi alla CEI Uo/U=0,6/1 kv. dunque Sopra i 100V si ricade nella CEI (implica PH120 ) Sotto i 100V si ricade nella CEI (implica PH30 ) Page 54

55 La revisione della UNI 9795:2010 Elementi di connessione -- posa di cavi Poichè Page 55

56 La revisione della UNI 9795:2010 Varie -- Centrali Il capitolo non riporta modifiche sostanziali rispetto alla precedente versione, tuttavia si vuole sensibilizzare il mercato a scegliere ubicazioni idonee per le centrali antincendio in modo che possa essere: accessibile protetta con terminale visibile. Page 56

57 La revisione della UNI 9795:2010 Varie -- Alimentazioni L autonomia del sistema di rivelazione incendio, in assenza di alimentazione principale, deve essere max. 24h + 30 e si richiama all obbligo si di trasmissione remota degli allarmi/guasti/fuori servizio (come da ) sia dell esistenza del contratto di manutenzione obbligatorio.. Si intende quindi che l impianto è sempre presidiato, che sia un presidio locale o remoto non ha importanza quindi basta 24h + 30 di autonomia se le batterie possono sviluppare gas pericolosi, il locale deve essere adeguatamente ventilato Avvalora ancora il fatto che le centrali non vanno installate in locali angusti, sottoscala, spazi nascosti e remoti come già descritto nel cap. centrali Nota: c è una norma EN che calcola la ventilazione ambiente necessaria affinchè la concentrazione di gas pericolosi (idrogeno) sia sotto un dato livello di sicurezza Esiste anche una guida alla ventilazione dei locali per evitare il pericolo di esplosione dovuto alla ricarica delle batterie (disponibile) Page 57

58 La revisione della UNI 9795:2010 Varie -- Dispositivi ottico-acustici new ad hoc per dispositivi sul loop FDS-plus Page 58 new

59 La revisione della UNI 9795:2010 Varie -- Dispositivi ottico-acustici modifica Page 59

60 La revisione della UNI 9795:2010 Varie -- Dispositivi ottico-acustici aggiunto Page 60

61 La revisione della UNI 9795:2010 Inchiesta pubblica COMMISSIONE PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI U Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d incendio - Progettazione, installazione ed esercizio I progetti sono accessibili liberamente sul sito Web UNI all'indirizzo: d=900&lang=it in formato PDF. Data di fine inchiesta: Page 61

62 La revisione della UNI 9795:2010 La situazione dei sistemi di allarme vocale Keys C fire alarm function Dispositivo(i) di allarme incendio M control and indication function for alarm annunciation Page 62

63 La revisione della UNI 9795:2010 Criteri generali di installazione Possibilità di utilizzo dei Sistemi vocali di allarme ed Evacuazione, sia come sistema di segnalazione integrativa che come sistema alternativo ai dispositivi di tipo sonoro per la segnalazione di allarme incendio (le apparecchiature devono essere conformi ad UNI EN e 54-24) Page 63

64 Sistemi di allarme vocale Situazione normativa Norme di prodotto Norme di sistema Page 64

65 Sistemi di allarme vocale Situazione normativa Standard dei prodotti per Voice Alarm Systems Conformità a: UNI EN 54-4, UNI EN 54-16, UNI EN UNI EN 54-4 relativa agli alimentatori di un sistema di rivelazione incendio UNI EN descrive i requisiti, le procedure di test e le caratteristiche principali di un apparecchiature di controllo e di segnalazione del sistema di allarme vocale connessa ad un sistema di rivelazione incendio UNI EN descrive i requisiti di prodotto relativi ai componenti dei sistemi di allarme vocale e nella fattispecie fa riferimento agli altoparlanti utilizzati. Page 65

66 Sistemi di allarme vocale Situazione normativa UNI ISO Standard del sistema Voice Alarm UNI ha adottato la ISO in assenza di specifiche nazionali relative ai Sistemi di allarme vocale per scopi d emergenza pubblicandone a gennaio 2011 la versione in lingua inglese e ad aprile 2011 la versione in lingua italiana UNI ISO specifica i requisiti di progettazione, installazione, messa in servizio, manutenzione ed esercizio di un sistema di allarme vocale per scopi d'emergenza... ma c è la EN60849 Page 66

67 Sistemi di allarme vocale Relazione storica tra IEC60849 e ISO CENELEC 1998: adotta la IEC 60849:1998 quale norma per sistemi vocali per scopi d emergenza Dopo numerosi commenti si tenta di revisionarla senza successo 2007: IEC ritira la IEC 60849:1998 ISO 2007: pubblica e MA Cenelec NON ritira la 60849:1998 e costituisce la Task Force per la sua revisione (nominata 50849) CEN Si costituisce il WG3 al CEN per creare la ts54-32 (norma di sistema per sist all voc) sulla base della Page 67 Interfacciamento tra TF133-1 e WG3 per eliminare i conflitti tra le due norme Ottobre 2011: la FprEN50849 (revisione della IEC 60849:1998) va in inchiesta pubblica fino al 30 marzo > RESPINTA Il WG3 continua per definire la ts54-32: Norma per sistemi di evacuazione per scopi d emergenza dovuti a emergenze Fire (quindi asserviti necessariamente ad impianti antincendio) Dicembre 2011: Si costituisce a livello CEI (Italia) un WG per: Seguire l inchiesta pubblica del pren50849 (analizzare, commentare il testo ed esprimere la posizione nazionale); Analizzare le norme tecniche attualmente in vigore in questo settore, definire gli ambiti di applicazione di ciascuna norma, fornire una guida per stabilire quali siano le norme da applicare.

68 Schema per l utilizzo di EN o UNI ISO Il sistema ha finalità VA (sistema di allarme vocale per scopi d emergenza sia Fire che altra natura (MNS))? NO SI Si applicano le norma di sistema EN60849 o UNI ISO ; i componenti devono seguire le norme EN54 Si applica la EN per il Sistema, i componenti devono seguire le prescrizioni della EN60849 medesima Si applica la EN se non è presente un sistema FDAS o se il sistema VA è standalone (non asservito e non collegato a FDAS) Cosa applicare? Si applica la UNI ISO se è presente un sistema FDAS & il sistema VA è asservito e obbligatoriamente collegato a FDAS Norme di sistema Norme di prodotto Non necessari prodotti EN54-4,16,24 Necessari prodotti EN54-4,16,24 Nota: Anche se esiste un sistema Fire è possibile che in alcuni luoghi del site la rivelazione incendio sia effettuata con sounder opportuni e che il sistema VA, eventualmente presente anche in queste zone, non sia asservito all FDAS e non sia utilizzato per scopi d emergenza, pertanto può essere utilizzata la norma EN60849 per tale porzione di impianto e prodotti non certificati Page 68 Coming soon TS54-32

69 Roberto Epifano Grazie per la cortese attenzione Answers for infrastructure and cities. Page 69

Sponsor dell evento: Inquadramento generale della normazione tecnica per l antincendio

Sponsor dell evento: Inquadramento generale della normazione tecnica per l antincendio Inquadramento generale della normazione tecnica per l antincendio . A livello nazionale Commissione Protezione Attiva UNI 11224: 2011 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi

Dettagli

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi Ing. Luigi Giudice Comandante Provinciale

Dettagli

SICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici.

SICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici. SICUREZZA ELETTRICA Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, SISTEMA IMPIANTISTICO: ESEMPI: in prossimità di sistemi impiantistici. complesso di apparecchiature ed attrezzi,

Dettagli

Metti a fuoco la tua professionalità! Presentazione corso sul collaudo acustico di impianti audio per la segnalazione vocale di emergenza incendio

Metti a fuoco la tua professionalità! Presentazione corso sul collaudo acustico di impianti audio per la segnalazione vocale di emergenza incendio Metti a fuoco la tua professionalità! Presentazione corso sul collaudo acustico di impianti audio per la segnalazione vocale di emergenza incendio Ing. Umberto NICOLAO Dott.. Andrea FARNETANI Scuola di

Dettagli

A cura di Noemi Baschera. Con il Contributo di

A cura di Noemi Baschera. Con il Contributo di A cura di Noemi Baschera Con il Contributo di Cosa Sono? A Cosa Servono? Sistemi Audio Inseriti nei Sistemi di Sicurezza Utilizzati per Gestire una Rapida ed Ordinata Mobilitazione degli Occupanti di Aree

Dettagli

Progettare impianti di rivelazione incendi

Progettare impianti di rivelazione incendi 1 Progettare impianti di rivelazione incendi La norma UNI 9795 Le linee di connessione in un sistema antincendio UNI 9795 EN 50200 2 La norma UNI 9795 Uni 9795 ed 2005 Cavo per collegamento tra centrale

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE. Decreto 5 marzo 2007 (GU 21 marzo 2007, n. 67)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE. Decreto 5 marzo 2007 (GU 21 marzo 2007, n. 67) MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE Decreto 5 marzo 2007 (GU 21 marzo 2007, n. 67) Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica

Dettagli

Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie

Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie A cura di Piergiorgio Marelli Giuseppe Fascina Incontro di aggiornamento tecnico sull antincendio Milano, 19 2004 Le strutture sanitarie in genere

Dettagli

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL INTERNO

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL INTERNO Decreto del Ministero delle infrastrutture 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n 89/106/CEE sui prodotti da costruzione recepita con D.P.R. 21/04/1993, n 246, relativa all individuazione dei prodotti

Dettagli

Fire detection systems

Fire detection systems Fire detection systems Mario Dionisio 1 Che cos è l incendio? Combustione di solidi, liquidi, gas non controllata 2 Dinamica di un incendio 3 Protezione dal rischio incendio Protezione PASSIVA (non c è

Dettagli

UNI 9795 ED CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 1

UNI 9795 ED CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 1 franco zecchini (iosolo35) UNI 9795 ED.2013 - CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 27 February 2015 In questo articolo tratterò un tema molto importante e tante volte presoda parte di progettisti

Dettagli

Presentation Title Presentation Name Date

Presentation Title Presentation Name Date Presentation Title Presentation Name Date TRIESTE: IMPIANTI DI RIVELAZIONE FUMI E SEGNALAZIONE Dario Nolli 13 ottobre 2016 Programma corso TS 11607: Nuova linea guida Avvisatori acustici e ottici Prodotti:

Dettagli

D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr)

D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr) Il contesto Normativo e gli obblighi per le aziende: D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr) Igor SOLUSTRI RINA Services S.p.A. Product Certification Il panorama

Dettagli

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo del CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo del CEI Comitato Elettrotecnico Italiano S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO D. Lgs. 231/2001 e sue applicazioni al terzo settore Il Modello di organizzazione, gestione e controllo del CEI Comitato Elettrotecnico Italiano Roberto Bacci,

Dettagli

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

DOCUMENTI NORMATIVI PER L EVACUAZIONE FUMO E CALORE. Norme di sistema UNI 9494:2007

DOCUMENTI NORMATIVI PER L EVACUAZIONE FUMO E CALORE. Norme di sistema UNI 9494:2007 Ing. Maurizio D Addato Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco Direttore Area Protezione Attiva CONVEGNO: UNI CEI EN 45020 Normazione ed attività

Dettagli

Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici

Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici Ing. Massimo Pugliese ECOMAKE - Fiera Legno&Edilizia Verona,

Dettagli

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4 forme di calore. TIPOLOGIE e funzionamento apparecchi a gas I radiatori/stufe a gas sono apparecchi a funzionamento con camera stagna adibiti al riscaldamento di locali ad uso domestico, civile ed industriale.

Dettagli

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle

Dettagli

Aziende e Uffici. Maria Francesca Conti Comando Provinciale Vigili del Fuoco IMPERIA

Aziende e Uffici. Maria Francesca Conti Comando Provinciale Vigili del Fuoco IMPERIA Aziende e Uffici Maria Francesca Conti Comando Provinciale ATTIVITA 71/A Aziende ed uffici con oltre 300 e fino a 500 persone presenti SCIA asseverazione articolo 4 comma 1 d.p.r. 151/2011 D.M. 22 febbraio

Dettagli

Sistemi Qualità e normativa

Sistemi Qualità e normativa Università di Bergamo Dip. di Ingegneria gestionale, dell'informazione e della produzione INGEGNERIA DEL SOFTWARE Paolo Salvaneschi B2_1 V3.2 Sistemi Qualità e normativa Il contenuto del documento è liberamente

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

Termotecnica Pompe di Industriale. Gli atti dei convegni e più di contenuti su.

Termotecnica Pompe di Industriale. Gli atti dei convegni e più di contenuti su. Termotecnica Pompe di Industriale Calore Gli atti dei convegni e più di 5.000 contenuti su www.verticale.net Pompe di calore: nuove tariffe, incentivi e innovazioni tecnologiche La Normativa Tecnica di

Dettagli

Osservatorio Prevenzione Incendi: punto sulla normativa recente e sull attività sviluppata. Resistenza al fuoco - Nuovi sviluppi normativi

Osservatorio Prevenzione Incendi: punto sulla normativa recente e sull attività sviluppata. Resistenza al fuoco - Nuovi sviluppi normativi ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Area Ambiente e Sicurezza Osservatorio Prevenzione Incendi: punto sulla normativa recente e sull attività sviluppata Resistenza al fuoco - Nuovi sviluppi normativi

Dettagli

ENTI DI NORMAZIONE TDP. Prof.ssa Nadia CARPI ITIS G.PEANO a.s. 01/02

ENTI DI NORMAZIONE TDP. Prof.ssa Nadia CARPI ITIS G.PEANO a.s. 01/02 ENTI DI NORMAZIONE TDP Prof.ssa Nadia CARPI ITIS G.PEANO a.s. 01/02 Introduzione Fino a pochi decenni addietro, i criteri e le tecniche adottati per la progettazione, la costruzione ed il collaudo degli

Dettagli

Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso)

Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Pubblicato il: 18/09/2007 Aggiornato al: 18/09/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Introduzione Fra tutte le alimentazione

Dettagli

Apparecchi e impianti di illuminazione

Apparecchi e impianti di illuminazione Apparecchi e impianti di illuminazione Pubblicato il: 04/06/2007 Aggiornato al: 04/06/2007 di Gianluigi Saveri 1. Generalità Nella nuova Norma 64-8 è stata inserita una nuova sezione, la 559, con prescrizioni

Dettagli

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza

Dettagli

UNITA TERMINALI GAS MEDICALI

UNITA TERMINALI GAS MEDICALI UNITA TERMINALI GAS MEDICALI DZ MEDICALE SRL UNIPERSONALE: FABBRICANTE ITALIANO DI DISPOSITIVI MEDICI DAL 1993 APPLICA LA DIRETTIVA 93/42 DAL 1999 EFFETTUA I TESTS PRESSO ENTI ESTERNI PRODUCE SU PROPIA

Dettagli

AURORA Rivelazione Incendio Convenzionale

AURORA Rivelazione Incendio Convenzionale Rivelazione convenzionale per qualsiasi applicazione. Dispositivi innovativi a basso consumo, affidabili, di facile ed economica installazione. CENTRALE Centrale per dispositivi di tipo convenzionale 2,

Dettagli

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. . Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. La scuola materna o comunemente chiamata asilo (per bambini dai 3 ai 6 anni) rientra nell attività «scuole»

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE Evoluzione degli standard UNI EN ISO 7396-1 ed UNI EN ISO 7396-2. RELATORE: Alessandro Sassi Ente / Azienda: Certiquality S.r.l. POLITECNICO DI MILANO,

Dettagli

IMPIANTI DI RIVELAZIONE ED ALLARME INCENDIO

IMPIANTI DI RIVELAZIONE ED ALLARME INCENDIO Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2015-2016 Argomento IMPIANTI DI RIVELAZIONE ED ALLARME INCENDIO Docente NICOLA MAROTTA n.marotta@ing.unipi.it

Dettagli

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni Le Norme UNI EN sulla sicurezza Stefano Prestinoni prestinoni@polimpianti.it 1 Leggi e norme: perché? Europa: lo scenario? Direttiva comunitaria Legge nazionale di recepimento Requisiti essenziali di sicurezza

Dettagli

EN54-23 Dispositivi di Segnalazione Ottica di Allarme. 31 Maggio 2013

EN54-23 Dispositivi di Segnalazione Ottica di Allarme. 31 Maggio 2013 EN54-23 Dispositivi di Segnalazione Ottica di Allarme 31 Maggio 2013 Le norme EN54 Nella comunità Europea, la norma EN54 stabilisce i requisiti fondamentali dei dispositivi che compongono un sistema di

Dettagli

La normativa elettrica di riferimento per la progettazione dell impianto

La normativa elettrica di riferimento per la progettazione dell impianto ZeroEmission Rome 2011 Dal progetto alla manutenzione: la road map per realizzare un impianto FV La normativa elettrica di riferimento per la progettazione dell impianto Francesco Groppi Responsabile GDL2

Dettagli

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO Allegato A Pagina 1 di 4 Le attività oggetto dell'appalto devono essere condotte sugli impianti in conformità alle Leggi e Decreti Presidenziali e Ministeriali e Regolamenti locali vigenti. In particolare

Dettagli

PARTE TERZA: IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDI

PARTE TERZA: IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDI IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO PARTE TERZA: IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDI 29/05/2015 Dott. Ing. Roberto Medioli 1 IMPIANTI DI RIVELAZIONE D INCENDIO GENERALITA GLI

Dettagli

La nuova UNI 9795 Lancenigo di Villorba (TV), 13 ottobre 2010. per realizzare un Impianto secondo

La nuova UNI 9795 Lancenigo di Villorba (TV), 13 ottobre 2010. per realizzare un Impianto secondo La Norma Tecnica impiantistica UNI 9795: 2010 per realizzare un Impianto secondo la Regola dell Arte M. Damoli 1 Norma UNI 9795 NORMA ITALIANA Gennaio 2010 TITOLO: Sistemi Fissi Automatici di Rivelazione

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO

INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO Allegato 1 INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI E RELATIVE NORME ARMONIZZATE DI RIFERIMENTO Per i «Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di estinzione a gas» le norme europee di riferimento sono:

Dettagli

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE Premessa La direttiva individua come: macchine: quasi-macchine: l'insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso

Dettagli

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax LE DIRETTIVE L esistenza di sistemi legislativi e normativi diversi, costituiva un ostacolo alla libera circolazione dei prodotti in Europa. Quindi si e reso necessario armonizzare le legislazioni degli

Dettagli

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 Introduzione La norma EN 50191 definisce in p a r t i c o l a r e i r e q u i s i t i p e r i l f u n z i o n a m e n t o s i c

Dettagli

Linee di interconnessione secondo le evoluzioni normative UNI - CEI

Linee di interconnessione secondo le evoluzioni normative UNI - CEI secondo le evoluzioni normative UNI - CEI Panorama normativo nei sistemi di rilevazione fumi ed EVAC Sistemi di rilevazione fumi rif. UNI 9795 : 2010* Sistemi EVAC rif. UNI ISO 7240-19* 1 UNI TC 72 Ing.Andrea

Dettagli

LE NORMATIVE PER L ILLUMINAZIONE PUBBLICA

LE NORMATIVE PER L ILLUMINAZIONE PUBBLICA LE NORMATIVE PER 1 L ILLUMINAZIONE PUBBLICA Daniela Zambelli - CEI 1 CEI Comitato Elettrotecnico Italiano Costituito nel 1909, tra i primi enti normatori al mondo, è l ente istituzionale, riconosciuto

Dettagli

Torino, 15 dicembre Ing. Paola Maria Arneodo

Torino, 15 dicembre Ing. Paola Maria Arneodo Dalla sicurezza delle cure alle cure in sicurezza. Torino 15 dicembre 2010 Possibilità e problematiche nell adeguamento strutturale alle norme di sicurezza antincendio Ing. Paola Maria Arneodo Azienda

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................

Dettagli

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Possibili modalità applicative degli adempimenti in materia

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

impianti di distribuzione dei gas e di evacuazione dei gas anestetici

impianti di distribuzione dei gas e di evacuazione dei gas anestetici impianti di distribuzione dei gas medicinali, del vuoto e di evacuazione dei gas anestetici evoluzione del quadro tecnico normativo di riferimento a livello nazionale europeo e internazionale Giorgio Fusato

Dettagli

Definizioni «Classi di Reazione al Fuoco»

Definizioni «Classi di Reazione al Fuoco» Reazione al Fuoco. Definizioni La Reazione al Fuoco indica il grado di partecipazione di un materiale combustibile, al fuoco al quale è stato sottoposto. E una caratteristica intrinseca del materiale che

Dettagli

La certificazione ATEX. Nota informativa

La certificazione ATEX. Nota informativa La certificazione ATEX Nota informativa PRINCIPI DI SICUREZZA Gli impianti dove vengono lavorate e depositate sostanze infiammabili devono essere progettati, eserciti e mantenuti in modo da ridurre al

Dettagli

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Premessa Livelli di prestazione Criteri per attribuire i Livelli di prestazione Soluzioni progettuali Smaltimento

Dettagli

UNI 10779:2014 e TS/UNI 11559 RETI DI IDRANTI- progettazione, installazione ed esercizio Le principali novità introdotte dalla revisione 2014

UNI 10779:2014 e TS/UNI 11559 RETI DI IDRANTI- progettazione, installazione ed esercizio Le principali novità introdotte dalla revisione 2014 UNI 10779:2014 e TS/UNI 11559 RETI DI IDRANTI- progettazione, installazione ed esercizio Le principali novità introdotte dalla revisione 2014 San Benedetto del Tronto, 29.05.2010 Aggiornamento definizioni

Dettagli

Impiantistica elettrica di base

Impiantistica elettrica di base Argomento DPR Il diritto elettrico : analisi delle principali leggi e dei decreti sugli impianti elettrici Fornire ai partecipanti informazioni aggiornate per: - interpretare correttamente Norme e Leggi,

Dettagli

Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati

Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Macchine desilatrici, miscelatrici e/o trinciatrici e distributrici di insilati Nelle macchine con utensili di taglio e di carico o porta di carico è garantita la protezione contro il pericolo di impigliamento

Dettagli

MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE

MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE L applicazione della direttiva 89/106 CE sui materiali da costruzione LE PIETRE NATURALI DA TAGLIO Parte Prima CHIAMPO 07 febbraio 2006 Associazione industriali

Dettagli

Protezione contro le sovratensioni per sistemi di aspirazione di fumo e calore

Protezione contro le sovratensioni per sistemi di aspirazione di fumo e calore 927 Protezione contro le sovratensioni per sistemi di aspirazione di fumo e calore Per essere in grado di abbandonare una struttura in caso di incendio, le vie di fuga devono essere tenute sgombre dal

Dettagli

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,

Dettagli

(G.U.R.I. 30 marzo 2005, n. 73) IL MINISTRO DELL'INTERNO

(G.U.R.I. 30 marzo 2005, n. 73) IL MINISTRO DELL'INTERNO D.M. 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attivita' disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione

Dettagli

REGOLE TECNICHE VERTICALI Capitolo V.6 Attività ricettive turistico alberghiere

REGOLE TECNICHE VERTICALI Capitolo V.6 Attività ricettive turistico alberghiere REGOLE TECNCHE VERTCAL Capitolo V.6 ricettive turistico alberghiere Scopo e campo di applicazione... Classificazioni... Profili di rischio... Strategia antincendio... Vani degli ascensori... Opere da costruzione

Dettagli

ALLEGATO 2 alla d.g.r. 3/10/16, n. 5656

ALLEGATO 2 alla d.g.r. 3/10/16, n. 5656 ALLEGATO 2 alla d.g.r. 3/10/16, n. 5656 CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE DEI GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI CON BIOMASSA LEGNOSA, AI FINI DELL APPLICAZIONE DELLE MISURE TEMPORANEE E OMOGENEE PER IL MIGLIORAMENTO

Dettagli

POSITION PAPER. ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali. EDIZIONE dicembre 2014

POSITION PAPER. ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali. EDIZIONE dicembre 2014 POSITION PAPER IMMISSIONE IN COMMERCIO, MESSA IN SERVIZIO E AUTORIZZAZIONE ALL USO DEI DISPOSITIVI MEDICI: IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI, DEL VUOTO E DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI EDIZIONE

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO. Direttiva 89/106/CEE. Norma UNI EN Norma UNI EN

IL QUADRO NORMATIVO. Direttiva 89/106/CEE. Norma UNI EN Norma UNI EN IL QUADRO NORMATIVO Direttiva 89/106/CEE Norma UNI EN 13659 Norma UNI EN 14351-1 1 DIRETTIVA 89/106/CEE La Direttiva 89/106/CEE prodotti da costruzione attesta la conformità di un prodotto destinato ad

Dettagli

La normativa tecnica di settore a supporto della qualificazione. Antonio Panvini - 13/10/2016

La normativa tecnica di settore a supporto della qualificazione. Antonio Panvini - 13/10/2016 La normativa tecnica di settore a supporto della qualificazione Antonio Panvini - 13/10/2016 Di cosa parliamo? Di strumenti di lavoro Comitato Termotecnico Italiano - CTI - www.cti2000.it 2 Ma gli strumenti

Dettagli

Impianti Rivelazione e AllarmeIncendio(IRAI).

Impianti Rivelazione e AllarmeIncendio(IRAI). in collaborazione con Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO AL MANTENIMENTO DELL ISCRIZIONE DEI PROFESONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO

Dettagli

FTG10M1-0,6/1 kv FTG10OM1-0,6/1 kv

FTG10M1-0,6/1 kv FTG10OM1-0,6/1 kv Bassa tensione - Energia, segnalamento e comando FTG10M1-0,6/1 kv FTG10OM1-0,6/1 kv Resistente al fuoco Costruzione e requisiti: CEI 20-45 Non propagazione dell incendio: CEI EN 60332-3-24 (CEI 20-22 III)

Dettagli

Impianti elettrico. Evidenza SI NO NA Riferimenti Note

Impianti elettrico. Evidenza SI NO NA Riferimenti Note Impianti elettrico Per tutti i locali dell'unità Operativa in considerazione, è disponibile la classificazione aggiornata, firmata dal Responsabile Sanitario Norma CEI (ambiente ordinario, locale ad uso

Dettagli

Responsabile Vendite Italia Caoduro S.p.A.

Responsabile Vendite Italia Caoduro S.p.A. Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) p.i Bruno Hyvoz Responsabile Vendite Italia Caoduro S.p.A. LE NORME 20 anni dalla pubblicazione norma UNI 9494:1989, revisionata nel 2007, introduce

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

PA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione

PA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione Pag.: 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N 9 DEL MINISTERO DELLA SALUTE: PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI

Dettagli

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO. Ing. Guglielmo Guglielmi

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO. Ing. Guglielmo Guglielmi CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO Ing. Guglielmo Guglielmi CONTROLLO DELL INCENDIO individuazione presidi antincendio per protezione di base manuale automatica estintori naspi, idranti

Dettagli

PC Desktop 12 - Appalto Specifico - Criteri di sostenibilità

PC Desktop 12 - Appalto Specifico - Criteri di sostenibilità C 2 - Appalto Specifico - Criteri di sostenibilità 1. Oggetto dell iniziativa Fornitura in acquisto di C Desktop Compatti e C Desktop Fascia alta, delle componenti opzionali e dei servizi connessi. Tra

Dettagli

Le norme UNI e le norme EN. Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Ente Nazionale Italiano di Unificazione www.uni.com

Le norme UNI e le norme EN. Ente Nazionale Italiano di Unificazione. Ente Nazionale Italiano di Unificazione www.uni.com Ente Nazionale Italiano di Unificazione www.uni.com Le norme UNI e le norme EN Sistemi per il controllo del fumo e del calore FORUM di PREVENZIONE INCENDI 2011 Milano 26 ottobre 2011 Cristiano Fiameni

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE PIANO REGIONALE PER LA QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PRQA MIGLIORIAMO L'ARIA CHE RESPIRIAMO

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE PIANO REGIONALE PER LA QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PRQA MIGLIORIAMO L'ARIA CHE RESPIRIAMO REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE PIANO REGIONALE PER LA QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE PRQA MIGLIORIAMO L'ARIA CHE RESPIRIAMO Allegato 3 Elementi tecnici per la certificazione ambientale dei generatori di

Dettagli

I lavori in quota. I sistemi di ancoraggio

I lavori in quota. I sistemi di ancoraggio Seminario La sicurezza in edilizia I cantieri di costruzione/manutenzione e il Testo Unico I lavori in quota. I sistemi di ancoraggio Luca Rossi Roma, 14 novembre 2008 EXPO Edilizia - SITE Fiera professionale

Dettagli

MODULO D INTERFACCIA INDIRIZZATO IOM-4/B

MODULO D INTERFACCIA INDIRIZZATO IOM-4/B PAGI : 1 / 8 MODULO D INTERFACCIA INDIRIZZATO SOMMARIO I. EVOLUZIONE DEL DOCUMENTO... 1 II. GENERALITA... 2 III. CARATTERISTICHE... 2 IV. INDIRIZZAMENTO... 3 V. MODI FUNZIOLI... 4 VI. INSTALLAZIONE...

Dettagli

SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Evoluzione della Normativa Norma UNI 9795 Progettazione, Installazione ed Esercizio (Nuova Edizione Ottobre 2013)

SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Evoluzione della Normativa Norma UNI 9795 Progettazione, Installazione ed Esercizio (Nuova Edizione Ottobre 2013) SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Evoluzione della Norma UNI 9795 Progettazione, Installazione ed Esercizio (Nuova Edizione Ottobre 2013) Norma UNI 11224 (giugno 2011) Controllo Iniziale e Manutenzione Organizzato

Dettagli

TECNOLOGIE BIOMEDICALI

TECNOLOGIE BIOMEDICALI TECNOLOGIE BIOMEDICALI APPARECCHIATURE BIOMEDICHE CONFORMITA DI UTILIZZO PREVISTA DAL FABBRICANTE COMPATIBILITA ELETROMAGNETICA VERIFICHE DI SICUREZZA ELETTRICA APPARECCHIATURE BIOMEDICHE - DEFINIZIONE

Dettagli

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno pagina 1 di 5 Revisione per unificazione e aggiornamento Reg. Eu. 0 02/05/2016 Servizio QSA Rappresentante della Direzione 305-2011 CPR REV DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE PREPARATO VERIFICATO E APPROVATO

Dettagli

I sistemi di certificazione: richiami essenziali

I sistemi di certificazione: richiami essenziali GIORNATA DI INCONTRO E DIBATTITO SUL TEMA: Il SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO PER LA SALUTE, SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE, ALLA LUCE DELLA NORMATIVA EUROPEA, DELLA QUALITA E DELLE TRASFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

Dettagli

PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI COMO

PERITI INDUSTRIALI E PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI COMO SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Evoluzione della Norma UNI 9795 (gennaio 2010) Progettazione, Installazione ed Esercizio Norma UNI 11224 (giugno 2011) Controllo Iniziale e Manutenzione Con il patrocinio

Dettagli

N E W S LUGLIO / AGOSTO

N E W S LUGLIO / AGOSTO COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO N E W S LUGLIO / AGOSTO 2 0 1 5 AI RESPONSABILI E REFERENTI DEI PUNTI VENDITA CEI SUL TERRITORIO 77 nuovi DOCUMENTI NORMATIVI CEI (NORME, GUIDE, VARIANTI) sono stati pubblicati

Dettagli

COSTRUIRE IN ACCIAIO. m.antinori@promozioneacciaio.it. Ufficio Tecnico Fondazione Promozione Acciaio

COSTRUIRE IN ACCIAIO. m.antinori@promozioneacciaio.it. Ufficio Tecnico Fondazione Promozione Acciaio COSTRUIRE IN ACCIAIO m.antinori@promozioneacciaio.it Ufficio Tecnico Fondazione Promozione Acciaio NTC DM 14 Gennaio 2008 Norma di riferimento per le costruzioni Il regime transitorio è concluso Il 30

Dettagli

Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114

Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114 Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114 La Direttiva ATEX 99/92/CE tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori che possono essere esposti

Dettagli

IE Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010

IE Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010 IE 104 - Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010 L'impianto di illuminazione di emergenza deve assicurare, quando viene a mancare l'alimentazione, l'illuminamento minimo di sicurezza e la segnaletica

Dettagli

La Gestione della Sicurezza Antincendio alla luce del Codice di Prevenzione Incendi. Natale MOZZANICA

La Gestione della Sicurezza Antincendio alla luce del Codice di Prevenzione Incendi. Natale MOZZANICA La Gestione della Sicurezza Antincendio alla luce del Codice di Prevenzione Incendi Natale MOZZANICA Torino, 25 novembre 2016 Il Decreto del 03 agosto 2015, noto come Codice di Prevenzione Incendi, ridefinisce

Dettagli

La marcatura dei prodotti da costruzione: Stufe, Cucine, Caminetti e Caldaie a legna e bio massa (Direttiva CPD n. 89/106/CEE ) GRUPPO

La marcatura dei prodotti da costruzione: Stufe, Cucine, Caminetti e Caldaie a legna e bio massa (Direttiva CPD n. 89/106/CEE ) GRUPPO La marcatura dei prodotti da costruzione: Stufe, Cucine, Caminetti e Caldaie a legna e bio massa (Direttiva CPD n. 89/106/CEE ) GRUPPO Alessio Giust Chi siamo e cosa facciamo Nasce nel 1980 come laboratorio

Dettagli

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Manutenzione, installazione impianti di riscaldamento individuale con apparecchi a gas, cottura cibi Sicurezza impianti gas Legge 06/12/1971 n. 1083

Dettagli

Progettare impianti di rivelazione incendi

Progettare impianti di rivelazione incendi Progettare impianti di rivelazione incendi Progettare un impianto antincendio (protezione attiva) DELLE LINEE DI INTERCONNESSIONE 1 Progettare impianti di rivelazione incendi AGENDA: Scelta dei rilevatori

Dettagli

Progetto in inchiesta pubblica PROGETTO C CEI-UNEL 20-.

Progetto in inchiesta pubblica PROGETTO C CEI-UNEL 20-. N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Data Scadenza Inchiesta C. 1174 16-05-2016 Data Pubblicazione 2016- Classificazione CEI-UNEL 20-. Titolo Classe di Reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento

Dettagli

Ministero delle infrastrutture. Decreto ministeriale del 5 marzo 2007

Ministero delle infrastrutture. Decreto ministeriale del 5 marzo 2007 Ministero delle infrastrutture Decreto ministeriale del 5 marzo 2007 Applicazione della Direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile

Dettagli

Allegato n. 1 verbale n. 3

Allegato n. 1 verbale n. 3 Concorso elettricisti PROVA NUMERO UNO 1) T1 D Quali caratteristiche devono avere i materiali, le apparecchiature, i macchinari o le installazioni secondo la Legge 186 del 1968? T9 D La Dichiarazione di

Dettagli

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.

Dettagli

NORMA CEI 64-8 ED CAPITOLO 37

NORMA CEI 64-8 ED CAPITOLO 37 NORMA CEI 64-8 ED. 2012 CAPITOLO 37 AMBIENTI RESIDENZIALI PRESTAZIONI D IMPIANTO Una nuova classificazione degli impianti Il capitolo 37 della Norma CEI 64-8 Ambienti residenziali - Prestazioni dell impianto

Dettagli

COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA

COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE. Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA Dott.Ing. UBERTO A.FORGIA COMUNE DI PIOSSASCO PROVINCIA DI TORINO MANICA VINCOLATA DEL PALAZZO MUNICIPALE Piazza Tenente Nicola n. 4 Piossasco (TO) CENTRALE TERMICA Richiesta di valutazione del progetto

Dettagli

Rivelatori di fughe gas per abitazioni conformi alla norma UNI-CIG 70028

Rivelatori di fughe gas per abitazioni conformi alla norma UNI-CIG 70028 s 7 680.3 INTELLIGAS Rivelatori di fughe gas per abitazioni conformi alla norma UNI-CIG 70028 LYA15 Rivelatori di fughe di gas ad una soglia a microprocessore per ambienti domestici, elemento sensibile

Dettagli

INFO 25 - Ultimo aggiornamento 14 aprile 2014 Rev.05. Breve guida relativa alla nuova segnaletica di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 7010

INFO 25 - Ultimo aggiornamento 14 aprile 2014 Rev.05. Breve guida relativa alla nuova segnaletica di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 7010 INFO 25 - Ultimo aggiornamento 14 aprile 2014 Rev.05 Breve guida relativa alla nuova segnaletica di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 7010 NORMATIVA SULLA SEGNALETICA DI SICUREZZA: le novità Norma

Dettagli

Milano 26 Ottobre 2011. Dott.Ing. Luigi De Angelis Dirigente del CNVVF

Milano 26 Ottobre 2011. Dott.Ing. Luigi De Angelis Dirigente del CNVVF FORUM DI PREVENZIONE INCENDI 2011 Milano 26 Ottobre 2011 Edifici civili: quando installare o modificare gli impianti antincendio. Le nuove prescrizioni sulle reti idranti 1 Impianti antincendio installati

Dettagli

Camera di Commercio di Verona 14 aprile Relatore Gabriele Lualdi

Camera di Commercio di Verona 14 aprile Relatore Gabriele Lualdi Camera di Commercio di Verona 14 aprile 2011 Relatore Gabriele Lualdi 128 documento, stabilito mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per utilizzi comuni e ripetuti,

Dettagli