L evoluzione della normativa europea sui pagamenti e le potenzialità di sviluppo di nuovi prodotti

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1 L evoluzione della normativa europea sui pagamenti e le potenzialità di sviluppo di nuovi prodotti Milano, 17 dicembre 2008 Massimo Doria Servizio Supervisione sui Mercati e sul Sistema dei Pagamenti 1

2 AGENDA Lo sviluppo degli strumenti sostitutivi del contante La SEPA e l evoluzione della normativa comunitaria - La Payment Services Directive (2007/64/CE) - Direttiva sugli Imel (2000/46/CE) e - Regolamento 2560/2001 sui pagamenti transfrontalieri La normativa antiriciclaggio - III direttiva antiriciclaggio (2005/60/CE) - Regolamento 1781/2006 e identificativo unico Stato dei lavori e follow-up 2

3 Lo sviluppo degli strumenti sostitutivi del contante 3

4 La war on cash Malgrado i progressi dell ultimo decennio, il nostro Paese si colloca ancora ben al di sotto della media europea in termini di utilizzo di strumenti di pagamento alternativi al contante, soprattutto da parte delle famiglie. (Banca d Italia Relazione Annuale sul 2007) 4

5 ITALIA OPERAZIONI CON STRUMENTI DIVERSI DAL CONTANTE - COMPOSIZIONE PERCENTUALE Assegni bancari Bonifici Disposizioni di incasso Operazioni con carte di pagamento su POS 5

6 N operazioni per abitante - strumenti diversi dal contante ITALIA AREA EURO

7 N operazioni per abitante - credit transfer 60 ITALIA AREA EURO N operazioni per abitante - carte di pagamento 60 ITALIA AREA EURO N operazioni per abitante - direct debit 60 ITALIA AREA EURO

8 Operazioni su POS (numeri e tassi di crescita) oper. IT 1,8 2,4 3,3 4,6 6,0 8,3 10,2 12,9 15,7 16,9 19,0 20,4 21,5 22,4 oper. EURO 10,5 12,2 14,2 16,2 19,2 22,3 26,7 30,6 35,6 38,1 41,5 45,6 49,1 52,0 var% IT 24,8% 38,6% 34,4% 41,2% 30,0% 37,4% 23,6% 26,3% 21,5% 8,0% 12,0% 7,7% 5,4% 4,2% var% EURO 11,2% 16,4% 16,4% 14,6% 18,0% 16,3% 20,0% 14,4% 16,4% 7,1% 8,7% 10,0% 7,6% 5,8% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 8

9 Stati Uniti Numero operazioni pro-capite con strumenti diversi dal contante 9 Belgio Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Spagna Area Euro Regno Unito Austria

10 Il costo del contante Studi recenti convergono nel ritenere che l utilizzo del contante è conveniente rispetto alle carte di pagamento solo per importi molto contenuti (fra 8 e 13 euro) I consumatori non percepiscono il costo implicito del contante (fabbricazione, distribuzione, ricircolo, prevenzione contraffazioni) e non tengono adeguatamente conto di quello esplicito (di approvvigionamento, perdita di interessi, rischio di furti e smarrimenti) Per i merchant il contante comporta costi di contazione, riconciliazione, versamento, rischi di rapine e di falsi 10

11 Linee di intervento Pricing dei servizi di pagamento. Dovrebbe: a) poggiare su un evidenza esplicita dei costi di gestione del contante; b) consentire una riduzione dei costi per l utilizzo degli strumenti di pagamento più efficienti Integrazione dell industria dei pagamenti retail a livello europeo: il progetto SEPA Armonizzazione della cornice normativa per incentivare la concorrenza e lo sviluppo di nuovi prodotti: la PSD e gli altri interventi in atto in ambito comunitario 11

12 Il progetto SEPA e l evoluzione della normativa comunitaria 12

13 La SEPA Euro UE Non UE Tutti i cittadini europei dovranno essere in grado di effettuare pagamenti in euro, all interno dell UE a partire da un singolo conto bancario o utilizzando un unica carta di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza su cui possono contare attualmente nel proprio contesto nazionale 13

14 La SEPA: contenuti Strumenti attualmente compresi nel progetto: bonifici addebiti carte di pagamento Benefici economici 20 miliardi di euro all anno per i prossimi 6 anni (Commissione europea) Costi transattivi per l economia significativamente ridotti nell arco di 10 anni (Riduzione dei costi transattivi intorno all 1% del PIL; in Europa il costo dei pagamenti per l intera società è stimato intorno al 2-3 per cento del PIL) Questioni aperte non deterioramento della qualità dei servizi (gli Additional Optional Services) rischi connessi con la duality: possibile end date per la migrazione 14

15 Il processo di armonizzazione normativa In Europa Direttiva 97/5/EC bonifici cross-border Direttiva 98/26/EC - settlement finality Direttiva 2000/46/EC moneta elettronica Regolamento EC 2560/2001 pagamenti transfrontalieri in euro Ulteriori riferimenti: Direttiva 2005/60/EC - III Direttiva antiriciclaggio Regolamento EC 1781/2006 informazioni sull ordinante nei messaggi di pagamento 15

16 La Direttiva 2007/64/CE Payment Services Directive (PSD) Finalizza il processo di armonizzazione per: sostenere la creazione di un mercato unico europeo dei servizi di pagamento retail definendo una corrispondente cornice giuridica unitaria aumentare la concorrenza tra gli operatori e tra i mercati nazionali dei pagamenti e garantire parità di condizioni accrescere la trasparenza sia per i prestatori che per gli utenti standardizzare diritti e obblighi per i prestatori e gli utenti dei servizi di pagamento 16

17 La PSD: struttura e obiettivi Oggetto, ambito applicativo, definizioni (Titolo I) Le Payment Institutions (Titolo II) Rafforzamento delle tutele informative (Titolo III) Diritti e obblighi delle parti (Titolo IV) Misure di attuazione e Comitato Pagamenti (Titolo V) Più concorrenza nel mercato dei pagamenti Armonizzazione delle regole Istituti di pagamento Standard servizi di pagamento SEPA SEPA 17

18 Tipologie di Payment Institutions Attività Natura Money remitters Operatori puri Transazioni gestite da operatori delle telecomunicazioni Operatori ibridi Operatività piena (ma divieto di emettere e-money) Operatori ibridi finanziari 18

19 PI: requisiti Requisiti qualitativi Ad esempio: programma di attività governo societario sistema di controlli interni adeguatezza dei soggetti che detengono il capitale onorabilità ed esperienza degli amministratori Requisiti quantitativi Capitale iniziale EUR money remitters EUR mobile payments EUR full-range payment service providers Capitale ongoing Tre metodi alternativi 19

20 Servizi di pagamento Sono basati sulla gestione di un conto di pagamento: deposito e prelievo di contante offerta di addebiti diretti, bonifici, carte di pagamento gestione (entro precisi limiti) di linee di credito aquiring rimesse di denaro intermediazione nei pagamenti attraverso dispositivi di telecomunicazione, digitali o informatici 20

21 Accesso ai sistemi di pagamento (art. 28 PSD) Gli Stati membri assicurano che le norme che disciplinano l accesso ai sistemi di pagamento di prestatori di servizi di pagamento autorizzati o registrati, che siano persone giuridiche, siano obiettive, non discriminatorie e proporzionate e non limitino l accesso più di quanto sia necessario per proteggere il sistema di pagamento da rischi specifici 21

22 Il Processo avviato dalla PSD Nuovi Prodotti Più sicurezza PSD Integrazione UE Più efficienza Direttiva moneta elettronica Provvedimenti antiriciclaggio Regolamento sui pagamenti transfrontalieri Sviluppo prodotti prepagati Integrità ed efficienza Copertura normativa SEPA 22

23 La revisione della direttiva sulla moneta elettronica (2000/46/CE) La direttiva sulla moneta elettronica si basa su una: definizione di prodotto tipo chip based riserva per l emissione dei prodotti a favore di banche e Imel Obiettivo: stimolare lo sviluppo di strumenti di pagamento alternativi al contante anche a favore di clientela non bancarizzata Dopo 8 anni dalla sua emanazione, risultati non soddisfacenti: il mercato si è orientato su prodotti server based il regime di controllo sugli Imel è risultato eccessivamente oneroso 23

24 I prodotti degli Imel a confronto con quelli bancari e postali Imel operativi al 31 marzo 2008:...3 Strumenti in circolazione Imel: * Banche e Poste: ** Operazioni di pagamento*** numero importo (migliaia) (milioni di euro) Imel: ,6 Banche e Poste: ,5 * al 31 marzo 2008 ** al 31 dicembre 2007 *** primo trimestre

25 Revisione della direttiva moneta elettronica (200/46/CE) Nuova definizione di moneta elettronica Nuovo modello di controllo basato sulla PSD Nuove condizioni per il rimborso Requisiti Attività IMEL IMEL vs vs PIs PIs 25

26 Imel e Payment Institutions Svolgeranno attività diverse? La PSD prevede che i fondi che gli istituti di pagamento ricevono da parte degli utenti non costituiscono depositi o altri fondi rimborsabili (art. 16, 2) Tuttavia, le Payment Institutions potranno tra l altro svolgere servizi che permettono di depositare il contante su un conto di pagamento nonché tutte le operazioni richieste per la gestione di un conto di pagamento (allegato all art. 4, punto 3): I servizi offerti da alcuni operatori (in particolare, quelli del settore della telefonia) potrebbero assumere caratteristiche vicine alle funzioni dei prodotti di moneta elettronica Quale disciplina? 26

27 Revisione del Regolamento CE 2560/2001 Sunset Clause per le segnalazioni statistiche di BoP Estensione al direct debit Individuazione di Autorità competenti Prodotti SEPA SEPA 27

28 La normativa antiriciclaggio 28

29 Provvedimenti antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo Sono parte qualificante delle regole di funzionamento dei circuiti di pagamento Pongono all attenzione l esigenza di comporre il potenziale trade-off tra l esigenza di adottare misure efficaci di contrasto agli illeciti e quella di garantire il fluido operare delle operazioni di pagamento Comportano un forte coinvolgimento delle banche centrali anche in qualità di overseer dei sistemi di pagamento Condizionano la morfologia degli schemi e la struttura dei prodotti 29

30 La III direttiva antiriciclaggio (2005/60/CE) Lo sviluppo di prodotti innovativi ad elevato valore tecnologico PSD: alcune norme (Titoli III e IV) mirano a favorire lo sviluppo degli strumenti di pagamento elettronici quando l ammontare delle transazioni effettuate è basso: oneri più leggeri in capo ai prestatori di servizi di pagamento (es. artt. 34 e 53) III Direttiva antiriciclaggio: coerente con tale approccio nella parte in cui esonera dagli obblighi di identificazione della clientela la commercializzazione di alcuni prodotti di moneta elettronica (ritenuti a basso di rischio di riciclaggio) individuati in relazione a importi bassi di avvaloramento e/o di rimborso 30

31 Esoneri dagli obblighi di identificazione della clientela per la moneta elettronica Il Decreto legislativo 231/2007: esercizio dell opzione prevista della III Direttiva di esenzione dagli obblighi di identificazione della clientela per i prodotti di moneta elettronica che può essere emessa in forma anonima se: 1) il dispositivo non è ricaricabile e l importo massimo memorizzato sul dispositivo non ecceda i 150 euro oppure 2) nel caso in cui il dispositivo è ricaricabile, sia imposto un limite di euro sull importo totale trattato in un anno civile (fatta eccezione per i casi in cui un importo pari o superiore a euro sia rimborsato al detentore nello stesso anno civile ovvero sia effettuata una transazione superiore a euro) 31

32 La nuova disciplina della moneta elettronica (dal 29 dicembre 2007) PRIMA Anonima fino a 500 euro Nominativa senza limite DOPO Usa e getta anonima 150 euro Anonima ricaricabile euro annui Nominativa senza limite 32

33 Regolamento CE n. 1781/2006 del dati informativi relativi all ordinante che accompagnano i trasferimenti di fondi Entrato in vigore il 1 gennaio 2007 Si inserisce nel contesto delle iniziative finalizzate al contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo ed è volto a consentire una più rapida tracciabilità dei flussi trasferiti Prevede obblighi nei confronti delle banche e degli altri soggetti che offrono servizi di pagamento nell UE (c.d. prestatori di servizi di pagamento PSP) 33

34 Obblighi per i PSPs PSP dell ordinante: obblighi di completezza delle informazioni inviate, di loro verifica e conservazione PSP del beneficiario: verifica di completezza delle informazioni ricevute e nell adozione di comportamenti attivi in caso di loro incompletezza (ad es. rifiuto della transazione, richiesta delle complete informazioni) nonché nella conservazione delle informazioni ricevute 34

35 L identificativo unico Regime semplificato per i pagamenti intra-ue, considerati alla stregua di pagamenti domestici: inserimento di informazioni semplificate (e cioè il solo numero di conto ovvero un codice identificativo unico) in luogo delle complete informazioni (nome, cognome, indirizzo, numero di conto) necessarie per i pagamenti extra-ue (art. 6) Obiettivo: garantire insieme all integrità dei circuiti - l STP delle operazioni di pagamento Coerenza con SEPA e PSD, in particolare: - regime di responsabilità del provider - T+1 per l esecuzione dei pagamenti 35

36 Conclusioni 36

37 La SEPA e la direttiva sui servizi di pagamento pongono le condizioni operative, procedurali, normative per raggiungere l obiettivo di una riduzione del contante e della modernizzazione dei servizi e degli strumenti offerti alla clientela finale (cittadini, imprese, Pubblica Amministrazione) Accrescere la qualità del servizio reso alla clientela per cogliere le opportunità connesse con l ampliamento del mercato di riferimento, la diversificazione dei prodotti, la realizzazione di economie di scala Le banche centrali guardano con attenzione a tali sviluppi, che incidono sull obiettivo ad esse assegnato anche dal Trattato di presidiare il funzionamento affidabile ed efficiente dei sistemi di pagamento 37

38 Grazie per l attenzione! Massimo Doria Banca d Italia Servizio Supervisione sui Mercati e sul Sistema dei Pagamenti Divisione Strumenti e Servizi di Pagamento al Dettaglio massimo.doria@bancaditalia.it 38

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