Comune di Modena NASCERE A MODENA
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- Feliciano Caruso
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1 Comune di Modena Assessorato alle Politiche per la Salute NASCERE A MODENA Distretto 3 Domande e risposte ai dubbi più frequenti foto di copertina: A cura dell Ufficio Grafica del Comune di Modena - Germano Bertoncelli
2 Premessa La presente pubblicazione è il frutto del lavoro di tanti operatori educativi, sociali e sanitari che hanno raccolto la sollecitazione a confrontarsi sui diversi significati e sui diversi bisogni della donna in primo luogo e della coppia più complessivamente, rispetto ad un momento tra i più significativi della vita: diventare genitori. In questo ambito si concentrano, sul nostro territorio, gli sforzi di tanti servizi nonché di una fitta rete di associazioni. L obiettivo comune è stato quello di mettere insieme e condividere i diversi saperi perché ogni operatore potesse arricchire la propria professionalità e la propria capacità di attivare in maniera appropriata tutte le risorse del nostro territorio, per rispondere al meglio ai complessi bisogni del bambino nel suo primo anno di vita e dei suoi genitori. L auspicio è che questo opuscolo possa rappresentare, per la ricchezza degli argomenti trattati, seppure in maniera non esaustiva, una prima risposta ai tanti dubbi e alle tante domande dei neogenitori supportandoli nei percorsi di accesso e orientamento alla rete dei servizi. Diventare genitori e crescere coi propri figli è anche un percorso di apprendimento sociale che deve trovare nei servizi un supporto integrato. Il lavoro di cura nei confronti del bambino va infatti oltre lo svolgimento delle sole funzioni assistenziali ma deve sempre più privilegiare l investimento relazionale e affettivo. Il supporto alle responsabilità familiari è parte integrante delle politiche per il benessere della comunità modenese, che l Amministrazione Comunale sostiene convinta che rappresentino prima di tutto un investimento sul futuro. Un vivo ringraziamento va pertanto a pediatri, pedagogisti, ostetriche, volontarie delle associazioni, mamme che hanno contribuito alla realizzazione di questo strumento. L assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti
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4 Ringraziamenti La realizzazione di questo opuscolo è stata coordinata dall Ufficio Politiche per la Salute del Comune di Modena. I contenuti sono stati definiti e concordati all interno del gruppo promotore sostegno alla neogenitorialità composto da: Fiorella Balli Pediatra- Pediatria- Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena Claudio Barbari Pediatra di Libera Scelta Maria Grazia Catellani Pediatra di Libera Scelta Simona Cristoni Pedagogista Coordinamento Pedagogico - Settore Istruzione- Comune di Modena Maria Ferrari Pedagogista Coordinamento Pedagogico - Settore Istruzione - Comune di Modena Maria Angela Ferrari Ostetrica- Nido - Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena Maria Cristina Galli Ostetrica- Ostetricia- Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena Elisa Gandolfi Pedagogista - Educatore Centro per le Famiglie - Comune di Modena Angela Fedora Latorraca Pediatra di Libera Scelta Giovanna Marzullo Pediatra di Libera Scelta Alessandra Morselli Medico - Direzione Sanitaria- Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena Pier Luigi Olivieri Pedagogista - Educatore Centro per le Famiglie - Comune di Modena M. Cristina Pagliani Ostetrica - Consultorio Familiare- Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena Lucia Pederzini Medico - Direzione Sanitaria - Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena Giulio Sighinolfi Pediatra- Pediatria di Comunità - Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena Elena Trevisani Assistente Sanitaria - Pediatria di Comunità - Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena Patrizia Venturi Pediatra - Pediatria di Comunità - Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena I testi sono stati redatti da: Maria Grazia Catellani Simona Cristoni Giovanna Marzullo Maria Cristina Pagliani Patrizia Venturi Si ringraziano inoltre, per avere contribuito alla fase di validazione dei contenuti: Dott.ssa M. Monica Daghio - Laboratorio Cittadino Competente - AUSL Modena Dott. Marco Turci e l Ostetrica M. Cristina Pagliani - Consultorio Familiare - AUSL Modena Associazione Differenza Maternità Associazione Mamme per le Mamme Associazione Spazio Nascita Associazione La Tribù dei Ma-PI Le mamme volontarie che hanno partecipato ai focus groups
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6 DOMANDE E RISPOSTE AI DUBBI PIù FREQUENTI?Allattamento al seno Il latte materno è l alimento normale e fisiologico per i neonati; sufficiente da solo e senza bisogno di alcuna altra aggiunta a soddisfare ogni esigenza non solo nutritiva, dalla nascita fino al 6 mese di vita. Successivamente quando il bimbo comincerà a mangiare anche altri alimenti, il latte materno continuerà a rappresentare un importante fonte di nutrienti. L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l infanzia (UNICEF) ne raccomandano l assunzione, affiancata da altri cibi, semisolidi prima e solidi poi, fino ai 2 anni di vita ed oltre, nel rispetto delle scelte della coppia madrebambino. 1
7 La prime poppate Produzione di latte Attacco/Posizione 2 Qual è la posizione migliore che dovrei assumere per allattare? Come aumentare la produzione di latte nei primi giorni dopo il parto? Cosa fare quando la produzione di latte diminuisce e/o non è sufficiente per il bambino? Devo offrire solo un seno per poppata o meglio entrambi? Non esiste una posizione ideale, ogni donna troverà da sè la posizione più comoda. E importante che tu abbia un buon appoggio per la schiena così da ottenere una posizione confortevole per te e il bambino. Fai succhiare il tuo bambino quando lo desidera e consenti poppate a richiesta; insieme ad una persona esperta in allattamento controlla che l attacco sia adeguato e la suzione corretta. Cerca di riconoscere e di assecondare i segnali di fame manifestati dal bambino, lascialo succhiare più frequentemente al seno per stimolare il tuo organismo così da aumentare la produzione di latte. Meglio entrambi soprattutto nella fase di calibrazione, cioè nella fase iniziale in cui la produzione di latte non si è ancora adeguata alle richieste del bambino; comincia sempre dal seno con cui
8 Mi sento il seno meno teso di qualche tempo fa, pare svuotato, ho meno latte? Si stacca dal seno e piange, si succhia le manine, non c è più latte! Devo osservare orari precisi per le poppate, quanto tempo deve trascorrere tra una poppata e l altra e per quanto tempo deve succhiare al seno? Il mio bambino ha pochi giorni di vita, dorme ore la notte e mangia solo 4-6 volte di giorno; è un bimbo buono o devo preoccuparmi e svegliarlo? hai terminato la poppata precedente, poi quando l allattamento sarà ben avviato valuterai cosa è meglio per te e per il bambino. No. Quando allatti a richiesta, la produzione di latte si aggiusta sulle richieste del tuo bambino; il seno appare più morbido perché il bimbo diventa più efficiente nel drenarlo. Parla con una persona esperta in allattamento: chiedi informazioni su come avviene la produzione del latte e sulle differenze tra il primo e secondo latte. Considera che la fame non è l unica ragione del pianto del bambino: è importante anche soddisfare il bisogno di suzione e sapere che la cavità orale è organo di esplorazione e di piacere. Il tuo bambino si regola da sé: occorre solo seguire i suoi ritmi, gradualmente riconoscerai i segnali che ti invia e capirai le sue richieste. Se il bambino sta bene ed è reattivo, non è necessario svegliarlo se dorme. Durante i primi mesi, sono rari i casi in cui il bambino non richieda almeno un pasto nell arco della notte e le poppate notturne nelle prime settimane di vita sono fondamentali per la calibrazione dell allattamento. Comunque prima di scegliere se svegliarlo per alimentarlo si prenderanno in considerazione elementi importanti come la curva di crescita, il comportamento e le scariche (minzioni ed evacuazioni) del bambino. La prime poppate - Produzione di latte - Attacco/Posizione Vuole succhiare in La suzione è un bisogno e un piacere per il bimbo continuazione, ed è importante soddisfarla. L allattamento diventerà obeso? materno previene l obesità. 3
9 La prime poppate - Produzione di latte - Attacco/Posizione 4 È normale che la poppata duri un ora e anche di più? Rifiuta di attaccarsi al seno, cosa fare? Piange spesso, posso usare il ciuccio? Come posso abituarlo, fin dai primi giorni, a non mangiare la notte? Vuole mangiare sempre, ogni 2 ore... è naturale Il tempo varia a seconda dell età e della fame del bambino, inoltre la poppata non serve solo per nutrirsi. Se ti sembra che le poppate durino troppo a lungo parlane con una persona esperta. Tieni il bambino accanto a te per più tempo, aumenta il contatto fisico pelle a pelle e chiedi aiuto ad una persona esperta. Nel frattempo, non usare in alternativa tettarelle/biberon. È sconsigliato nelle prime 4-6 settimane di vita (fase della calibrazione del latte) in quanto potrebbe ostacolare la capacità del bambino di attaccarsi al seno, favorire la comparsa di ragadi, ecc... Quando l allattamento è ben avviato saranno i genitori a valutare l opportunità dell utilizzo di questo ausilio. Considerando la fisiologia dell allattamento e i bisogni del neonato non è naturale non mangiare la notte. Durante le fasi di avvio e calibrazione dell allattamento (prime 6 settimane circa) sono importanti le poppate notturne in quanto la notte è maggiormente favorito il rilascio di prolattina (ormone dedicato alla produzione di latte). Inoltre il bambino ha bisogno di tempo (alcuni mesi) per adeguarsi all ambiente extrauterino nel quale viene a trovarsi dopo la nascita, che è differente dal precedente dove non aveva ritmi alimentari e non avvertiva il bisogno di chiedere per soddisfare la fame. Nelle prime settimane di vita è un atteggiamento fisiologico; ti potrà rassicurare il confronto con una persona esperta su posizione, attacco e modalità di suzione che, se non corretti ed adeguati potrebbero essere causa di una scarsa alimentazione. Nel bambino più grande questo atteggiamento potrebbe corrispondere ad uno scatto di
10 Quanto latte posso produrre al giorno, quanto ne deve assumere il bambino a poppata e per quante poppate/dì? Il lattante ha bisogno di bere acqua? Posso somministrargli tisane o bevande rilassanti? crescita o ad un bambino definito ad alto bisogno cioè bimbi che richiedono spesso il seno (ricorda l allattamento ha funzione nutritiva e relazionale). Mediamente la produzione è di circa ml. al giorno, quantità e numero di poppate sono variabili e regolate dalla fame e dalle necessità del bambino. Il latte materno contiene già una componente liquida sufficiente a dissetare il bambino (87 % del latte è composto da acqua); l introduzione di liquidi potrà avvenire con lo svezzamento. Durante la fase di allattamento materno esclusivo, tisane e bevande non sono utili al bambino, al contrario possono interferire e compromettere l allattamento e la crescita del bambino. La prime poppate - Produzione di latte - Attacco/Posizione 5
11 Accrescimento e latte materno 6 Ho paura che il mio latte non sia sufficiente, piange spesso, non cresce abbastanza, posso dare l aggiunta? Mangia ogni 3/4 ore, ma la notte vorrei dormire e saltare la poppata, come fare? Mangia già le pappe ma la notte si veglia per succhiare, potrebbe crescere troppo? Ormai è grande ma la notte si sveglia più volte e vuole succhiare Diverse possono essere le cause del pianto. L ipogalattia, cioè il poco latte e l incapacità di produrre il quantitativo necessario, è una sensazione materna, non una reale patologia. L aggiunta di latte artificiale aumenta l ipogalattia. E consigliabile valutare insieme al pediatra l accrescimento del bambino secondo le nuove curve di crescita OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e il suo stato di salute generale. Insieme ad una persona esperta di allattamento puoi rivedere la posizione di allattamento, le modalità di attacco e suzione, il numero di poppate. Le poppate notturne favoriscono il rilascio della prolattina, fondamentale nella fase di calibrazione per l autoregolazione fisiologica nella produzione di latte, mentre soddisfano il bisogno del neonato di contatto fisico così come veniva soddisfatto quando era nel tuo ventre. Quando è un pò più grande l allattamento notturno compensa l assenza materna diurna, la paura della separazione e dell abbandono.
12 Come faccio a capire se il mio bambino è sazio? Quanto dovrebbe crescere il mio bambino ogni settimana? Con l aiuto di un esperto imparerai ad osservare come succhia, che la suzione avvenga in modo corretto e a sentirlo deglutire. Continuerai ad allattarlo fino al momento in cui appare soddisfatto. La doppia pesata dovrebbe essere evitata in quanto è inutile e genera solo ansia. Per prima cosa è importante che tu valuti lo stato di benessere generale del bambino (vivacità, interazione con l ambiente, ecc.), quindi la crescita attraverso la pesatura mensile e/o settimanale del neonato nei primi tempi. L O.M.S. definisce standard minimi corrispondenti a 500 gr. mensili (o 125 gr. a settimana) nei primi 4-6 mesi. Accrescimento e latte materno Se il bambino cresce gr. a settimana sono troppi? Se nell ultima settimana è cresciuto solo 100 gr. sarà poco? I bambini allattati al seno spesso hanno un abbondante crescita nelle prime settimane che rallenterà poi nei mesi successivi in quanto hanno una perfetta autoregolazione. Non dovresti valutare la crescita di una sola settimana ma rapportarla al peso alla nascita e all accrescimento nelle settimane successive al parto. 7
13 8 Conservare il latte materno Puoi conservare il latte che hai prelevato in recipienti resistenti, come quelli in plastica dura o vetro, sono contenitori da prediligere per una conservazione a lungo termine del latte materno. Il bambino può bere il latte fresco, a temperatura ambiente o riscaldato. Il latte può essere mantenuto a temperatura ambiente (fino 25 C) per 6-8 ore. Puoi tranquillamente refrigerare il latte (4 C) fino a 5 giorni; conserva il latte sul retro del corpo principale del frigorifero, in una zona lontana dallo sportello, dove la temperatura rimane più fredda e costante. Il tipo di freezer in cui viene mantenuto determinerà la tabella di conservazione per il latte congelato. Viene garantita la sicurezza se si conserva il latte per periodi di tempo di seguito elencati: > Compartimento del freezer ubicato all interno del frigo (- 15 C): 2 settimane; > Frigorifero/freezer con sportelli separati (- 18 C): 3 6 mesi; > Freezer a pozzetto a scongelamento manuale, che non venga aperto di frequente e mantenga la temperatura ideale ( 20 C): 6 12 mesi; Scrivere sempre la data e la quantità di latte sul contenitore. Scongelare il latte materno lentamente nel frigorifero o a temperatura ambiente ma non nel microonde, consumarlo entro 24 ore conservandolo nel frigorifero. Dopo il decongelamento non è possibile ricongelarlo. Queste indicazioni sono da applicarsi esclusivamente a lattanti in salute e nati a termine. Per bambini ospedalizzati o pre-termine ci sono linee guida diverse.
14 Riallattamento Sto facendo un allattamento misto, è possibile tornare ad un allattamento esclusivo e come fare? Sì, è possibile il ritorno ad un allattamento esclusivo, occorre valutare la quantità di latte artificiale somministrato giornalmente. Dovrai diminuire gradualmente la quantità di aggiunta che offri ad ogni pasto mentre aumenti il numero e la durata delle poppate. Ti potrà aiutare lo stare più vicina al tuo bambino favorendo il contatto pelle a pelle. Ho sospeso l allattamento al seno, vorrei riprendere, come fare? Dovrai utilizzare la strategia sopra indicata, serviranno più tempo e pazienza. Occorre valutare il tempo di sospensione, l età del bambino; ti sarà utile il sostegno di una persona esperta in allattamento. 9
15 Allattamento e fertilità È ricomparso il ciclo mestruale, potrò continuare a produrre latte e sarà di buona qualità? Solo in alcuni casi e per pochi giorni il ciclo può influire sulla quantità del latte materno ma non sulla qualità, è un fenomeno transitorio. 10 Continuo ad allattare e dopo sei mesi non ricompare il ciclo mestruale, è normale? Posso assumere la pillola anticoncezionale? Aspetto un altro bambino, posso continuare ad allattare? Allattando, in molti casi, il ciclo ricompare a svezzamento avanzato o alla sospensione dell allattamento. Nei primi 6 mesi puoi assumere la pillola per l allattamento, quella col solo progesterone; quando inizierai lo svezzamento passerai a quella tradizionale, che contiene anche estrogeni, potrai informarti in Consultorio dall ostetrica o dal tuo medico. Se allatti in gravidanza non danneggerai il bambino che arriverà e non sarà alterata la qualità del latte che offri a tuo figlio.
16 Gemelli Potrò allattare i miei bambini e per quanto tempo? L organismo materno è in grado, se stimolato dalla suzione, di adeguare la produzione di latte alle necessità di due bimbi; sarà forse un pò più difficoltoso, occorreranno più tempo ed energie. Una volta avviato l allattamento e superata la fase della calibrazione (circa 6 settimane) sarai tu a decidere e a valutare fin quando ti sarà possibile continuare. 11
17 Benessere della mamma La donna che allatta al seno avrà benefici per la propria salute? Posso fumare durante l allattamento? Sì, l allattamento previene le complicanze emorragiche nel post-parto e aiuta il recupero della forma fisica; avrà inoltre minori probabilità di avere disturbi legati all osteoporosi in età perimenopausale e di contrarre il cancro del seno e dell ovaio. No, dovresti evitare. Se proprio non ne puoi fare a meno, non dovresti farlo negli ambienti dove è presente il bambino. Sono molto stanca, vorrei smettere di allattare e devo tornare al lavoro, quando e in che modo posso sospendere? La decisione di interrompere l allattamento al seno non comporta problemi strettamente sanitari, ma riguarda sostanzialmente la relazione con il tuo bambino e la vita familiare. Il momento dell interruzione avviene con modalità e in momenti diversi, secondo le condizioni e le esigenze di ogni mamma e degli impegni familiari. E importante che serenamente tu valuti quello che è meglio per te e per il tuo bimbo. 12
18 Patologie durante l allattamento Problemi del capezzolo È possibile allattare con le ragadi e come farlo senza sentire dolore? È consigliabile continuare ad allattare e con la modalità giusta se si riesce a farlo senza avvertire dolore, così puoi anche prevenire l ingorgo mammario. Per migliorare la sintomatologia sarà necessaria una posizione corretta per te e il bambino, l attacco e la suzione dovranno essere adeguati e può essere opportuno iniziare dal lato che duole meno. All occorrenza si utilizzano antidolorifici. Come curare le ragadi? Mantieni il seno asciutto, se possibile esposto all aria/sole per brevi periodi, puoi trattarlo con poche gocce di latte spremuto. Sono invece pratiche sconsigliate e/o dannose: l uso dei paracapezzoli, saltare le poppate e/o lasciare riposare i seni, l uso di detergenti o saponi aggressivi. I capezzoli piatti o introflessi possono essere un problema, come trattarli? I capezzoli piatti o introflessi non compromettono l allattamento possono renderlo un po difficoltoso all inizio, la suzione avviene tramite l attività della lingua sull areola e non quando viene affer- 13
19 Patologie durante l allattamento Problemi del capezzolo Ingorgo mammario e dotto ostruito rato solo il capezzolo. Chiedi che ti vengano insegnate le tecniche per estroflettere il capezzolo da attuare già alla prima poppata dopo il parto. Si attacca solo con i paracapezzoli, potrebbe essere un problema? Sì, i paracapezzoli potrebbero, nel tempo, indurre un decremento della produzione di latte. Come attaccare il bambino ad un seno ingorgato e come trattare il seno? Può dare sollievo e facilitare la suzione al bimbo fare, prima della poppata, un bagno caldo con massaggio del seno e una parziale spremitura manuale. Dopo la poppata un impacco freddo riduce l edema e l infiammazione. Se noti solo una parte del seno ingorgata dovresti posizionare il bambino con il mento e la lingua in corrispondenza della zona mammaria più tesa. Al bisogno si possono utilizzare antidolorifici. 14 Mastite Come allattare con la mastite? Con la modalità e la frequenza solite, mentre posizioni il bambino con il mento e la lingua in corrispondenza della zona infiammata. Il latte resta comunque di ottima qualità. Posso allattare anche se c è febbre? Continuando l allattamento ti aiuta a risolvere tempestivamente l infiammazione e la febbre. Cosa fare al seno? Bagno caldo, massaggio ed eventuale spremitura manuale o meccanica. L antinfiammatorio o l analgesico si usano solo se servono ad alleviare la sintomatologia materna. Dopo 24 ore, mentre continui con poppate frequenti e drenanti per il seno, se la febbre non si abbassa consulta il tuo medico.
20 Farmaci È vero che allattando non posso assumere farmaci? Non è vero. In allattamento è fondamentale il benessere materno, dunque in caso di malattia utilizzerai farmaci appropriati prescritti dal medico (medico di famiglia, ginecologo, ecc.). Pochi sono i farmaci realmente controindicati, spesso si invita la madre a sospendere l allattamento senza un adeguata valutazione. Quali farmaci o sostanze posso assumere per aumentare la produzione di latte? I farmaci che producono questo effetto (galattogoghi) di dimostrata efficacia sono essenzialmente due: il domperidone e il fieno greco, ma sono sconsigliate le autoprescrizioni. Queste sostanze sono utilizzabili solo su indicazione medica e dopo un attenta valutazione dell effettiva necessità. In generale comunque non esiste alcun prodotto che da solo sia in grado di aumentare la produzione di latte se non vengono contemporaneamente rimosse le cause della scarsa produzione, quali lo stress, l ansia e un cattivo attacco del neonato al seno o un numero troppo basso di poppate. Patologie durante l allattamento Quale dieta seguire in allattamento? Quali alimenti possono cambiare sapore al latte? Quali alimenti possono far male al bambino? Dieta materna Nessuno se le normali abitudini alimentari della mamma prevedono cibi semplici, naturali e vari. Se un alimento disturba il bambino, devo toglierlo dalla mia dieta? Spesso si tratta di semplici coincidenze, puoi provare più volte a distanza di 10/20 giorni prima di decidere se eliminare temporaneamente un alimento dalla tua dieta. 15
21 Falsi problemi Allatto: posso tingermi i capelli? Sì, le tinture per capelli non sono controindicate in gravidanza nè durante l allattamento. 16 Sono fortemente miope: posso allattare? Faccio sport: posso allattare? Posso allattare dopo attività sportiva anche intensa? E vero che l allattamento fa ingrassare? Posso continuare ad allattare il primogenito anche quando ci sarà il fratellino? Non esistono evidenze mediche che dimostrino che l allattamento possa influire negativamente sulle diverse forme di miopia. Sì, può soddisfare questo desiderio che non ha controindicazioni, potrebbe essere un occasione per ritrovare un pò di tempo per sé stessa. Ogni forma di attività sportiva è consentita, non deve preoccupare la produzione di acido lattico che può solo lievemente cambiare il sapore, ma non altera la qualità del latte materno. Credenze popolari sostengono che l allattamento al seno sia responsabile dell aumento di peso della neo-mamma, invece allattare aiuta a smaltire l eccesso di peso accumulato durante la gravidanza. Eventualmente si può associare una leggera attività fisica ad un adeguato regime dietetico normo-calorico. L allattamento in tandem sarà adeguato alle esigenze di entrambi anche se i fratelli hanno età differenti. Se avrai desiderio di allattare tutti e due i bambini potrai farlo senza controindicazioni.
22 Disagio post parto Malgrado la gioia che si prova dopo la nascita di un figlio, è facile sentirsi qualche volta oppressa o sola, per questo merita particolare attenzione il tuo benessere emotivo nel primo anno di vita del bambino. E importante che i professionisti sanitari, che incontrerai nei mesi successivi al parto, si accertino del tuo stato emotivo, dei tuoi supporti familiari e/o sociali e di come risolvi le difficoltà quotidiane. E sempre bene parlare con un sanitario di riferimento, capace di farti sentire a tuo agio, con cui confrontarti su possibili cambi di umore, tristezza o comportamento inusuale. Quali possono essere i disturbi emotivi della mamma legati alla fase post-parto? Tante mamme (fino all 85%) avvertono una forma di disagio definita baby blues che compare solitamente nella prima settimana dopo il parto e si risolve entro il primo mese dopo il parto. Si manifesta con malinconia, sbalzi d umore, facile tendenza al pianto, tristezza, ansia, sensazione di dipendenza. Può essere provocato da più fattori: rapidi cambiamenti ormonali, stress psicofisico conseguente a travaglio del parto, fatica fisica o ansia legate all aumento di responsabilità, eventuale insorgenza di contrasti con familiari e/o parenti. 17
23 Disagio post parto Come posso contrastare questo fenomeno? E possibile anche andare incontro a forme di depressione legate alla fase post-parto? Quali sono i sintomi della depressione? Per aiutarti a stare emotivamente meglio dedica un po di tempo a te stessa: prendi tempo per riposare, fai una leggera attività fisica, fatti aiutare nella cura del bambino dal tuo compagno o da familiari, parla a qualcuno delle tue emozioni e cerca reti sociali di sostegno alla maternità come i gruppi di auto-aiuto tra mamme, continua a parlarne con un sanitario di tua fiducia. Si può pensare ad una depressione se le emozioni negative si prolungano oltre un mese dal parto o se, nelle prime settimane, sono particolarmente intense. In alcune donne (circa il 10-15% dei casi) possono manifestarsi forme di depressione post-parto quando il baby blues persiste oltre un mese dal parto. Sono più esposte le donne con storia personale o familiare di depressione, interessate da recenti eventi negativi (lutti), con conflitti coniugali, in condizioni socioeconomiche sfavorevoli o di isolamento sociale, con patologia tiroidea. Con la depressione si avvertono eccessiva preoccupazione o ansia, forte irritabilità, ci si sente sotto pressione o oberate di lavoro e con difficoltà nel prendere decisioni. Si possono inoltre avere sentimenti di colpa, perdita di speranza nel futuro o di interesse e/o piacere nel fare le cose. Sintomi specifici riguardano la relazione mamma bimbo e incutono sentimenti di colpa, vergogna e incapacità di essere madre come ad esempio: sentire il bimbo come un peso e non provare emozioni nei suoi confronti, sentirsi inadeguata ed incapace come madre e come donna. 18
24 Perché chiedere aiuto? A chi posso rivolgermi? Perché scoprirai che non è un esperienza rara di cui vergognarsi e soprattutto, intervenendo, eviterai che la depressione post-parto si cronicizzi andando poi, veramente, ad intaccare lo scambio affettivo col tuo bambino. E importante che un sanitario possa valutare se è presente un vero e proprio stato depressivo. Quando non è presente una vera e propria malattia dovrebbe venirti offerto il sostegno dei professionisti, delle organizzazioni sociali o di volontariato delle associazioni si sostegno alle neo mamme. In caso di depressione vengono proposte anche psicoterapia e, al bisogno, una terapia farmacologica. In ogni caso un costante e fiducioso rapporto con il medico rimane comunque un punto di forza nella gestione e nel superamento dei sintomi. Disagio post parto 19
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26 Alimentazione con latte artificiale Quando è necessario il latte artificiale? Per quanto l allattamento al seno abbia poche vere controindicazioni (infezione da HIV, assunzione di farmaci che escludono in maniera assoluta l allattamento, neonato con intolleranza totale al lattosio) ci sono mamme che non ci riescono e che rischiano di interpretare questa difficoltà come senso d inadeguatezza materna. Alcuni sostengono che in questi casi un maggior supporto dei professionisti potrebbe evitare questo inconveniente. Il perseguimento del benessere mentale e fisico della mamma è comunque alla base di ogni scelta. La produzione ed escrezione del latte materno è fenomeno complesso ed ancora non completamente compreso. La condizione comunemente nota come ipogalattia, cioè la mancata o scarsa produzione di latte, non trova riscontri nella letteratura medica. Esiste poi una situazione di ipogalattia indotta che si verifica quando la donna, non è opportunamente supportata dai professionisti o dall ambiente che la circonda e non riesce ad allattare il proprio bambino. Su questo equivoco che confonde i veri e rarissimi problemi di mancata o scarsa produzione 21
27 Alimentazione con latte artificiale L allattamento materno è meglio di quello artificiale? Che cosa è il latte artificiale per neonati? di latte con i più frequenti problemi di mancato supporto alla donna, si basa l erronea percezione dell ipogalattia come condizione frequente fra le donne italiane. Ci sono casi in cui il non allattamento al seno non dipende da indicazioni mediche o cause patologiche, ma rappresenta una scelta della donna o della coppia; questi casi sono difficilmente quantificabili e risentono della cultura e dell ambiente in cui la coppia vive. L allattamento materno è la modalità naturale di alimentare il proprio figlio, altre modalità non sono fisiologiche; da tempo gli esperti concordano sul fatto che il latte artificiale è svantaggioso rispetto al latte materno, sia sul piano della salute di madre e bambino che su quello nutrizionale, affettivo, relazionale ed anche economico, visti i costi di questi prodotti. Quando la mamma non allatta al seno può disporre del latte artificiale, questo è un prodotto dell industria dietetica a partenza dal latte vaccino per venire poi modificato. È un alimento prezioso che garantisce al bambino che non dispone del latte materno una crescita adeguata nel rispetto dei principali indici metabolici. E un derivato del latte vaccino. Viene prodotto in forma liquida già pronto all uso con una composizione più stabile, ma ha una conservazione più limitata e costi più elevati. La forma più comunemente usata è quella in polvere che verrà poi ricostruita con l aggiunta di acqua; non è sterile, ha costi variabili ma più contenuti rispetto alla formulazione liquida. 22
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