Infermieristica Ostetrica Ginecologica

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1 Facoltà di Farmacia e Medicina Corso di Laurea in Infermieristica M Azienda Ospedaliera S.Camillo-Forlanini Infermieristica Ostetrica Ginecologica Dott.ssa Francesca Plaja

2 Patologia oncologica ginecologica Carcinoma epiteliale dell ovaio Carcinoma dell endometrio Carcinoma della vulva Carcinoma della cervice uterina.

3 Diagnostica in ginecologia Visita ginecologica Esame speculare Prelievo citologico per pap-test Tamponi vaginali e cervicali Colposcopia Biopsia cervicale Biopsia endometriale

4 Diagnostica in ginecologia Esami ematochimici Ecografia pelvica transvaginale e addominale Tc Rm Isteroscopia diagnostica Isterosalpingografia Laparoscopia.

5 Assistenza infermieristica in ginecologia Assistenza prima dell intervento: Spiegare le metodiche di indagine Sostenere la donna durante una procedura Valutare le condizioni fisiche della donna Preparazione all intervento chirurgico

6 Assistenza infermieristica in ginecologia Assistenza dopo l intervento chirurgico: Rassicurare la donna ed i familiari Sostenere durante la mobilizzazione Terapia su prescrizione medica Controllare la presenza di eventuali perdite ematiche(quantità qualità)

7 Assistenza infermieristica in ginecologia Assistenza dopo l intervento chirurgico: Sostenere durante l eliminazione urinaria(quantità) Assistere il post operatorio secondo protocolli Controllare la ferita ed eventuali drenaggi.

8 Assistenza infermieristica della donna in gravidanza Stabilire un clima di fiducia Fornire informazioni chiare e complete Rassicurare sui comuni disturbi in gravidanza Consigliare di assecondare il bisogno di riposo e sonno

9 Assistenza infermieristica della donna in gravidanza Guidare verso una dieta varia, consumo di alimenti ricchi di calcio, ferro e proteine Raccomandare il controllo del peso corporeo e della pressione arteriosa Supplementazione di acido folico In caso di stipsi suggerire apporto di fibre nella dieta

10 Assistenza infermieristica nel puerperio Prestare particolare attenzione nel postpartum ad eventuali emorragie(perdita ematica superiore a 500ml nelle prime due ore dopo il parto) Favorire il recupero delle condizioni fisiche generali

11 Assistenza infermieristica nel puerperio Favorire la relazione madre-bambino Favorire l allattamento al seno Fornire supporto alla nuova famiglia.

12 Gestione del neonato alla nascita Posizionarlo su un piano preriscaldato; Asciugarlo rapidamente; Se occorre aspirare cavo orale e narici; Valutazione clinica neonato; Pulizia della cute;

13 Gestione del neonato alla nascita Profilassi antiemorragica; Profilassi oftalmica; Mantenimento TC; Protezione del neonato da infezioni; Osservazione FC, FR, TC, Colorito cutaneo, Emissione feci ed urine.

14 Neonato pianto reattività tono NORMALE: Nelle prime ore dopo il parto alternanza di pianto e consolabilità, sguardo attento, ascolto, attenzione vigile, motricità ricca e spontanea, suzione ed esplorazione del seno. A seguire una fase di quiete che può durare fino a ore.

15 Neonato pianto reattività tono NORMALE: Con riduzione della reattività a sollecitazioni esterne, scarso interesse al seno, sonno. Dopo questa fase si osserva una stabilizzazione e graduale ripresa dell alternanza ciclica degli stati comportamentali sonno/veglia,

16 Neonato pianto reattività tono NORMALE: pianto/consolabilità, fame/sazietà.

17 Neonato pianto reattività tono DA SEGNALARE: tremori, clonie, ipotonia, scarsa vigilanza o reattività generale, pianto flebile, inconsolabilità.

18 Allattamento materno Vantaggi per la mamma: Favorisce il legame madre-figlio Rende più facile il recupero fisico dopo il parto Diminuisce il rischio di depressione post-parto Diminuisce la probabilità di sviluppare osteoporosi e alcune forme di tumore

19 Allattamento materno Vantaggi per il bambino: Protegge dalla diarrea e dalle infezioni acute alle vie respiratorie Stimola il suo sistema immunitario Riduzione del rischio allergie

20 Il latte materno E ricco di anticorpi ed enzimi che migliorano la salute del bambino E immediatamente assimilabile E sempre alla temperatura ideale

21 Educazione della madre Favorire allattamento a richiesta La durata della poppata è libera Insegnare a svuotare prima un seno e poi passare all altro.

22 Allattamento materno

23 Allattamento materno

24 Le posizioni corrette: Seduta o semiseduta Sdraiata Presa giocatore di rugby(madre seduta, neonato supino fra il braccio e il fianco materno, gambe dietro schiena della madre che sostiene la testa

25 Le posizioni corrette: Sdraiata: La mamma è posizionata su di un lato con un cuscino dietro la schiena, il neonato è steso pancia contro pancia. Mamma e neonato sono faccia a faccia.

26 Astensione allattamento materno Infezione da HIV materna.

27 Condizioni materne durante le quali l allattamento può continuare Epatite B ( neonati vaccinati entro 48) Epatite C Tubercolosi(madre e neonato devono essere trattati come da linee guida nazionali per la tubercolosi) Mastite

28 Il neonato è attaccato correttamente quando: La sua bocca è ben aperta ed il labbro inferiore è incurvato in fuori; Il mento del neonato tocca il seno; Vi sono lente e profonde suzioni;

29 Il neonato è attaccato correttamente quando: La mamma non avverte dolore; Si può sentire il neonato deglutire.

30 Latte artificiale I latti formulati sono prodotti dalle industrie dietetiche a partire dal latte vaccino e modificati nella loro composizione in conformità alle indicazioni ESPGAN I più diffusi sono i latti adattati, la cui composizione chimica ed il potere calorico si avvicinano il più possibile a quelli del latte di donna

31 Latte artificiale I latti possono essere in forma liquida oppure in polvere.

32 Preparazione latte artificiale Lavaggio delle mani, Bollire l acqua in un contenitore; Mettere in un biberon sterilizzato la quantità di acqua per sciogliere la polvere; Aggiungere l esatta quantità di polvere(temperatura acqua 70 gradi);

33 Preparazione latte artificiale Agitare il contenuto chiuso nel biberon; Controllare la temperatura del latte sul dorso della mano; Eliminare il latte non utilizzato entro due ore.

34 Obiezione di coscienza e interruzione volontaria della gravidanza nella legge 194/1978 L infermiere obiettore deve astenersi dalla partecipazione alle procedure chirurgiche o comunque realizzate mediante strumentazione meccanica e alla somministrazione di farmaci finalizzati a indurre l aborto.

35 Obiezione di coscienza e interruzione volontaria della gravidanza nella legge 194/1978 L assistenza antecedente e conseguente all intervento è doverosa anche per l infermiere obiettore di coscienza.

36 Obiezione di coscienza e interruzione volontaria della gravidanza nella legge 194/1978 L obiezione non può essere invocata quando, data la particolarità delle circostanze, è indispensabile il personale intervento per salvare la vita della donna in imminente pericolo.

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