Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 27 giugno N. 24

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1 Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Nel primo pomeriggio di domenica 16 giugno è avvenuto un quasi miracolo! Per un paio di ore le fonti rinnovabili di energia hanno soddisfatto il 100% della domanda. E il costo dell'elettricità è stato zero. E' la prima volta che accade. Naturalmente non si sono fermati i contatori nelle nostre case, ma la produzione è stata a costo zero. Per circa due ore nel pomeriggio il sole, il vento ed una buona scorta d'acqua negli invasi, hanno provveduto all elettricità necessaria: se non è un miracolo questo. E c era chi si lamentava del caldo Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì N. 24 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Pillole e bellezza In sei anni è cresciuto del 16 per cento il consumo di antidepressivi e sono aumentati gli interventi di medicina estetica del 24,5 per cento. Dati che fanno pensare e che ho letto di sfuggita da un rapporto del Censis. Affidiamo sempre di più alle pillole la soluzione dei nostri disagi: se la depressione è una malattia a tutti gli effetti e come tale va curata, non così ogni tipo di disagio. Mi capita di parlare con persone che ad un certo punto della propria vita, magari a causa di eventi brutti o dopo aver 'collezionato' una serie di fallimenti, decidono di delegare alla 'pasticca' di turno la ricerca di un po' di serenità. Pian piano, quando decidono di aprirsi con qualcuno, o cercano di guardare le situazioni con occhi diversi, ritrovano la forza in loro stessi e si riaprono alla vita, nonostante continui ad essere faticosa. Molto spesso la cura migliore è il prendersi cura perché quando si dedica del tempo alle fatiche degli altri - e quante ce ne sono! - si affrontano meglio le proprie. So che non è così facile e che non sempre questa piccola ricetta funziona, credo però che troppo facilmente ci capita di gettare la spugna, di dare troppe volte la colpa agli altri delle nostre difficoltà, al destino... perfino a Dio e rinunciamo a leggerci dentro per davvero. Che dire, poi, della chirurgia estetica? A me risulta che in tanti rinunciano a curarsi i denti perché costa troppo, poi scopro questo +24 % di interventi chirurgici per rifarsi. Sono altre contraddizioni del nostro Paese, dove la forbice tra bisogni veri e fasulli si allarga sempre di più, come la distanza tra poveri e ricchi. E' ancora il Censis a dire "L'identità delle persone poggia sempre più sull'aspetto estetico. Siamo terzi al mondo per numero di interventi di medicina e chirurgia estetica in rapporto alla popolazione". Quanti danni in nome dello specchio, soprattutto nei più piccoli. Quanta responsabilità abbiamo noi adulti nell'aver perso più di un'occasione per far gustare la vera Bellezza ai nostri ragazzi: l'essere a Sua immagine ci fa belli. Ed è così che ci vede il Creatore, sempre. Gesualdo Purziani Il 5 x 1000 alla SCUOLA MATERNA S.VINCENZO Cooperativa sociale - scuola paritaria Via Verdi 95 Senigallia Codice fiscale Anche quest anno 2013 si può destinare la quota del 5 x 1000 ad un ente che abbia caratteristiche non lucrative. Cura costituente Le riforme istituzionali non sono più rinviabili Abbiamo i nomi, un calendario e un quadro normativo. Il cammino delle riforme istituzionali (e costituzionali) è ufficialmente iniziato. La legge costituzionale in corso di approvazione fissa il termine che il governo (di concerto con la presidenza della Repubblica) aveva indicato: 18 mesi. Sono tutte, finalmente, buone notizie. Il tema si agita dal 1979: si è discusso molto, si è fatto qualcosa, ma a spizzichi e non senza contraddizioni. Tanto più che è molto difficile prendere decisioni. Non è una priorità dell opinione pubblica, la gente spesso risulta infastidita dalla complessità delle questioni istituzionali e dalle strumentalizzazioni politiche. Ma è una evidente priorità per un sistema-paese che, tanto più in questa fase di crisi, deve rendere più legittimate, più efficienti e più forti e stabili, oltre che meno costose, le sue istituzioni. Questa duplice constatazione può disegnare alcune condizioni (necessarie e non sufficienti) perché il processo riesca, o almeno per affrontarlo con realismo e fiducia. Innanzi tutto deve essere chiaro che la seconda parte della Costituzione deriva dalla prima. Cioè le scelte tecniche sono comunque al servizio di precisi obiettivi di democrazia. A partire dalla più eclatante, a proposito dell elezione diretta del Capo dello Stato e dei suoi poteri. Basta guardarsi attorno in giro per l Unione europea e nel mondo occidentale: vi sono vari modi per rendere forti e stabili le istituzioni, capaci di decisione, di rappresentanza e di partecipazione. Quello che conta è avere ben chiari gli obiettivi e gli interessi in gioco, oltre che le garanzie per tutti. E così si può scegliere serenamente. Siamo così alla seconda condizione, il realismo. È sbagliato sovraccaricare di attese il processo di riforme, anche perché questa è la strada migliore per strumentalizzarle, cioè perché partiti e gruppi, oggi tutti assai deboli, frammentati e incerti, combattano sul piano delle riforme istituzionali battaglie politiche: né più, né meno quello che è avvenuto negli ultimi decenni. Eccoci allora al terzo punto: la determinazione. Le riforme istituzionali e costituzionali non si possono fare solo a tavolino. Certo servono buone soluzioni tecniche, meglio se semplici e chiare. Ma condurle in porto comporta una buona e alta politica. Hanno bisogno di una regia. Dato che - fortunatamente - non può essere di uno, deve essere di molti, tra loro coordinati. Forse la debolezza di tutti, oggi, può aiutare a lavorare insieme e a produrre risultati. Infine le riforme istituzionali sono collegate con due questioni sistemiche. La prima è la sostenibilità dei conti pubblici, la seconda la nostra credibilità nell Unione europea e nei club mondiali del G8 e del G20. Dove stiamo perdendo posizioni. Per questo occorre mettersi subito, con fiducia, al lavoro. Bene si è fatto a prevedere forme di partecipazione e di consultazione larga ai lavori per le riforme. Perché questa occasione non sia sprecata. Ma contribuisca a farci ripartire davvero. Francesco Bonini in questo numero 8-10 Viaggio in Polonia Istantanee dal pellegrinaggio 5 I locali storici delle Marche Premiati dieci negozi senigalliesi 6 Benvenuti turisti! Il saluto dei vescovi marchigiani

2 2 attualità Siria: ucciso padre Francois Mourad, frate francescano Quando un nostro confratello è arrivato nel convento ha visto le suore spaventate e il frate a terra, ammazzato. La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno a Gerusalemme. Padre Francois Mourad è morto lunedì scorso a Ghassanieh, in Siria, all interno di un convento francescano dove aveva cercato rifugio da diverso tempo. Rimangono ancora poco chiare le circostanze del decesso. Una versione riferisce di una pallottola che sarebbe entrata nel convento e avrebbe colpito il sacerdote mentre, secondo altre fonti, l omicidio sarebbe avvenuto durante un saccheggio dei rivoluzionari. Oggi nel convento non è rimasto più nulla. Padre Francois era nato in Siria ed era molto conosciuto nella regione. Fece il postulato presso la Custodia di Terra Santa a Roma nel 1990 e si recò a Betlemme per il primo anno di filosofia. Nel 1992, con il desiderio di dedicarsi a una vita più contemplativa, lasciò l ordine francescano per entrare a Latroun, dai monaci trappisti. Poco dopo però lasciò anche la trappa per tornare in Siria. Veniva spesso in convento si apprende dai frati minori e sostituiva i frati in caso di assenza. Con la guerra aveva deciso di tornare stabilmente dai frati francescani per motivi di sicurezza, per sostenersi e sostenere i pochi rimasti, insieme a padre Filippo e le suore del Rosario. Proprio in quel convento, dove si sentiva più al sicuro, ha trovato la morte. Anche se i frati preferiscono parlare di martirio che nella vita cristiana può essere contemplato. I francescani rimasti lo sanno bene: La nostra missione dice un frate residente nell Oronte è continuare a portare la speranza a tutti coloro che pensano che non c è più un futuro, che non c è più né speranza né carità. Nella lettera che padre Halim, responsabile della regione s. Paolo ha inviato ai confratelli di Gerusalemme, viene lanciato un appello all'occidente perché non sostenga i rivoluzionari anti-assad. Vooglio che tutti lo sappiano, scrive, i cosiddetti ribelli appoggiano gli estremisti religiosi responsabili di diversi attacchi contro la minoranza cristiana.di questo passo conclude non rimarranno cristiani in Siria. Ne è certo anche chi vive queste ore drammatiche. Da Gerusalemme l invito del Custode a celebrare messe di suffragio. Preghiamo ha scritto padre Pizzaballa perché questa guerra assurda e vergognosa finisca presto e che la gente di Siria possa tornare presto alla normalità. Zina Aceto Nato in India ed è stato adottato da una famiglia di Trento La bella storia di Joy Vivevo in un villaggio nella foresta, nel cuore dell India del Sud. Poi da un giorno all altro mi sono ritrovato in un aula, davanti a un banco 80x80. Così Joy Betti, 35 anni, racconta la sua esperienza di vita. Originario di Pattuvan, un piccolo paese nella regione indiana del Kerala, quando aveva 3 anni ha perso i genitori, e a 7 si è trasferito in Italia con la sorella con una pratica di adozione internazionale. Il mio primo ricordo è che, sul comodino della mia nuova cameretta a Trento, c erano molte macchinine. Io le ho impilate l una sull altra e poi ho pensato: Adesso possiamo tornare a casa. Ero assolutamente contrario all adozione, anche se oggi mi ritengo molto fortunato e sono felice della mia vita. I genitori adottivi hanno cresciuto lui e sua sorella con grande modernità, senza essere iperprotettivi come spesso accade in queste situazioni, ma lasciandoli liberi di compiere le proprie scelte. Joy ha studiato all istituto per geometra e poi si è trasferito a Bologna, per studiare alla facoltà di Scienze politiche. Dopo la laurea ha deciso di continuare gli studi, e così si è iscritto al corso di pedagogia di Scienze della formazione. È stato grazie a una borsa di studio dell università che nel 2010 sono tornato in India e ho conosciuto la mia famiglia di origine. Avevo già fatto altri viaggi nel mio Paese, ma il mio obiettivo era la cooperazione e il volontariato, non il ricongiungimento con i miei parenti. Studiavo alla Gandhigram University, e i miei professori mi hanno fatto conoscere un prete che faceva il parroco nel mio villaggio. È stato lui a farmi ritrovare la mia famiglia. Prima Joy incontra lo zio, ma è diffidente: gli errori e gli scambi di identità in queste situazioni sono molto frequenti. È con l incontro dei suoi fratelli che svanisce ogni dubbio. Io geneticamente ho un ciuffo bianco tra i capelli scuri, come mia sorella. Quando sono andato a conoscere la mia famiglia, anche i miei altri 3 fratelli rimasti in India avevano le stesse caratteristiche: quella è stata la conferma. In quello stesso periodo, Joy decide di dedicarsi a progetti di cooperazione internazionale. Nel 2009, con la nascita della prima associazione Turisti non a caso, si impegna nella ricerca interculturale e sociale, con l obiettivo di approfondire la cultura di un certo Paese attraverso un ciclo di 3 viaggi. Ma il progetto era difficile da sostenere economicamente, e così nel 2010 fonda il Green Farm Movement, insieme a due professori e due ricercatori della Gandhigram University e con l aiuto della sua ragazza Enza Stoia, attuale vice direttrice. Questa nuova organizzazione che promuove il coopensiero e il cosiddetto turismo dinamico. Lo scopo è di incentivare un dialogo onesto tra diverse culture, senza stereotipi e pregiudizi. Il turista deve avere la possibilità di personalizzare il suo viaggio, farsi una propria idea del territorio e diventare protagonista: l importante è il processo, il viaggio, non la meta. Le attività organizzate vanno dai viaggi turistici alle attività di ricerca e volontariato, fino all apertura di due aziende agricole biologiche in territorio indiano. Quando Joy si è ricongiunto con i suoi parenti, temeva che lo vedessero come la gallina dalle uova d oro, come l occidentale che può portare benessere. In realtà hanno avuto una reazione molto dignitosa: la prima cosa che mi hanno chiesto è stata quella di dare una mano con le spese per l educazione dei miei nipotini. Ho apprezzato molto la loro scelta. Joy ha deciso di restare a vivere in Italia. Di recente, i suoi genitori trentini hanno avuto i primi scambi con la famiglia in India: inviano fotografie e piccoli regali. Si tratta di contatti graduali ed eleganti, ma sempre estremamente discreti, conclude Joy sorridendo. Alice Facchini Nemmeno il calcio sembra più funzionare come anestetico sociale C'era una volta il Brasile L'asfittico e provinciale giornalismo italiano scopre il mondo soltanto quando il calcio va in trasferta. E' successo per i Mondiali del Sudafrica del 2010, o ad esempio durante gli Europei dello scorso anno che ci hanno fatto conoscere meglio Ucraina e Polonia. In questi giorni è la volta del Brasile, anche perché in questa nuova stagione globale di manifestazioni di piazza e mobilitazioni di massa, migliaia di brasiliani stanno scendendo in piazza, sfruttando la vetrina mondiale fornita dalla Confederations Cup. Approfittando dell abbondanza di giornalisti e mezzi di comunicazione concentrati nel gigante sudamericano per questa sorta di anticipo dei mondiali di calcio del prossimo anno, centinaia di migliaia di manifestanti giovani e meno giovani hanno deciso di far sentire la propria voce e manifestare in modo eclatante contro una serie di problemi che affliggono il grande Paese e non da oggi. La scintilla che ha scatenato la protesta è stata l aumento del prezzo dei trasporti pubblici in molte aree del Paese, ma le vere motivazioni del malcontento sono ben più profonde e legate alle caratteristiche strutturali del sistema economico e politico brasiliano: la povertà che affligge ancora larghi strati della popolazione, la scarsa qualità e disponibilità di servizi sociali a disposizione di molte famiglie, la corruzione che caratterizza la pubblica amministrazione brasiliana, la scuola incapace di insegnare (se non si è ricchi), la grave disuguaglianza tra chi ha e chi è in miseria. Chi ha messo piede in Brasile lo ha potuto constatare anche senza tanta fatica, tanto sono evidenti e palesi queste contraddizioni. Quello che colpisce è la fine dell'effetto 'narcotizzante' del pallone, quasi che i Brasiliani si siano stancati anche delle 'solite' distrazioni nazionali. Chissà se anche il Carnevale e le novelas subiranno un tale trattamento... Nessuno dei problemi per cui si scende in piazza è nuovo, nessuno si è acuito negli ultimi anni, che anzi sono stati caratterizzati da un'economia in crescita e la costante presenza di un rappresentante del Partito dei Lavoratori alla Presidenza della repubblica, prima con Lula e adesso con Dilma Rousseff. Chi protesta è prevalentemente giovane, di istruzione superiore e non cerca la violenza, sviluppatasi solo in poche eccezioni. Manifesta un disagio perché le buone performance economiche lasciano ancora oltre 16 milioni di brasiliani a vivere con meno di un euro al giorno. I vescovi brasiliani hanno espresso il loro sostegno ai manifestanti, quasi compiaciuti a vedere i giovani gridare: il gigante si è svegliato!. L incoraggiamento dei vescovi, non scontato, si è aggiunto a quello della presidente che ha ricevuto una delegazione dei manifestanti. Nell incontro però, come già in piazza, è stato manifestato un disagio più che una domanda politica matura. Non c è una proposta articolata alternativa per il Paese. Come per il movimento delle periferie in Francia, gli indignados spagnoli, occupy Wall street e la mobilitazione di questi giorni in Turchia, stiamo assistendo all espressione di un profondo malessere che non crea precise proposte di cambiamento. Questa è forse la peculiarità della crisi delle democrazie contemporanee. La gente conosce e sa di più, internet fa girare più informazione, le persone, i giovani soprattutto, si rendono conto di volere qualcosa di diverso, ma i sistemi democratici non consentono un reale esercizio di partecipazione per ottenere il cambiamento cercato. E le frustrazioni aumentano: c'è maggiore conoscenza di come gira il mondo, ma paradossalmente è molto più ridotta la possibilità del singolo cittadino e delle formazioni politico sociali di incidere sui processi che dovrebbero risolvere questi problemi. Questioni grandi, di potere, di partecipazione reale, di realizzare, finalmente un mondo a misura di tutti,. Un po' come a casa nostra: tutti parlano di riforme, cambiamenti, cure dimagranti del sistema, cambio di passo. Finora abbiamo visto poco. E non abbiamo nemmeno i mondiali a distrarci un po'. L.M.

3 enti locali 3 Il Garnate scrive al ministro dell'istruzione Scuola da 'guarire' #gustalarancione: concorso fotografico il 29 e 30 giugno Sovraffollamento, orario ridotto e carenza di personale. Il Garante regionale dei minori chiede al Ministro Carrozza interventi per il prossimo anno scolastico. Nelle Marche il più alto rapporto alunni/ classi con una media di 25,9 bambini. L'Ombudsman regionale ItaloTanoni ha inviato una lettera al Ministro dell'istruzione Università e Ricerca Chiara Carrozza per chiedere interventi in favore della scuola dell'infanzia. Dalle famiglie scrive Tanoni pervengono numerose segnalazioni per la contrazione del servizio, dovuto alla diffusione dell'orario ridotto, per il sovraffollamento delle sezioni rispetto ai limiti vigenti e per la diminuzione del monte ore assegnato a bambini diversamente abili, nonostante manifestino gravi criticità. Il tetto fissato per la fascia 3-6 anni è di 25 bambini per classe e di 20 in presenza di un alunno disabile. Nell'anno scolastico le Marche hanno raggiunto la media di 25,9 alunni per sezione, la più alta d'italia. Alle denunce dei genitori, la scorsa settimana si è aggiunta anche quella dei sindacati della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal) che hanno incontrato il Garante e depositato un esposto sulla situazione della regione. Nelle scuole dell'infanzia statali delle Marche si sono iscritti 2523 alunni in più negli ultimi 6 anni, secondo i dati forniti dalle organizzazioni sindacali, con l'assegnazione di posti in organico totalmente insufficienti. Il risultato è stato l'aumento delle sezioni antimeridiane, aperte fino alle ore 13.00, e l'impossibilità di garantire il tempo pieno a 104 famiglie che lo avevano richiesto, soprattutto nella provincia di Ancona (47) e di Pesaro (38). Al fine di garantire a tutti i bambini il diritto alla piena scolarizzazione scrive il Garante si chiede che al momento della stesura degli organici di fatto vengano rigorosamente rispettati tutti i criteri previsti dalle vigenti disposizioni: per l'apertura di sezioni a tempo pieno, in considerazione delle domande avanzate dalle famiglie e dalle comunità locali, per il rispetto del rapporto alunni/sezione e per il mantenimento delle sezioni primavera su scala regionale. La lettera, inviata anche al Direttore Ufficio scolastico regionale per le Marche, all'assessore regionale all'istruzione e formazione e al Garante nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, si conclude con la richiesta al Ministro di un incontro urgente per discutere l'intera materia. Tra volontariato e lavoro Confermare e dare nuovo slancio alla volontà e l'impegno comuni di collaborare per la promozione dei temi e le esperienze del volontariato, della solidarietà e della responsabilità sociale d'impresa. Con questo intento generale, è stato sottoscritto nei giorni scorsi un Accordo quadro di programma tra il Centro servizi per il volontariato delle Marche e il ministero del Lavoro e delle politiche sociali direzione generale per il Terzo settore e le formazioni sociali. A firmare il protocollo sono stati il presidente del Csv Marche Enrico Marcolini e il direttore generale Terzo settore e formazioni sociali del ministero Danilo Giovanni Festa. L'accordo, di durata quinquennale, sarà finalizzato in particolare all'implementazione di progetti e azioni nella promozione della cultura del volontariato e della solidarietà e nella sperimentazione di percorsi di collaborazione tra organizzazioni del terzo settore e realtà economiche imprenditoriali, mirate allo sviluppo di sempre più concrete forme di responsabilità sociale d'impresa. "Accogliamo con particolare soddisfazione questo accordo commenta il presidente del Csv Marche Enrico Marcolini che rappresenta un riconoscimento importante, da parte del ministero, alla quantità e qualità del lavoro svolto negli anni dal nostro Centro servizi. Un protocollo che ci stimola a fare sempre meglio, sottoscrivendo l'impegno e la disponibilità a fare percorsi di lavoro insieme". Info: M.C, In occasione della due giorni Gusta l arancione: le Marche arancioni in piazza, organizzata per il 29 e 30 giugno in contemporanea nei 19 centri più belli dell entroterra marchigiano che si sono distinti per un offerta di eccellenza e un accoglienza di qualità, il Social Media Team della Regione Marche lancia un concorso fotografico (in gergo challenge) chiamato #gustalarancione. Il concorso consisterà nello scattare foto tramite fotocamera o telefono cellulare/smartphone e pubblicarli su uno dei social network a scelta tra Facebook (fanpage Marche Tourism facebook.com/marche. tourism), Twitter com/marchetourism) e Instagram. Il nuovo challenge fotografico, ideato ed organizzato dal Social Media Team Marche, avrà luogo il 29 e 30 giugno, quando le piazze arancioni delle Marche si animeranno con iniziative musicali, concerti, attività teatrali, rievocazioni storiche, mostre e convegni, mentre i negozi e le attività commerciali resteranno aperti per una sorta di notte arancione. Il challenge è molto semplice: sabato 29 e domenica 30 giugno gli utenti possono taggare i loro scatti con l hashtag #gustalarancione. Nei giorni successivi la migliore foto sarà premiata con un weekend in uno dei borghi delle Bandiere arancioni, offerto dall associazione Paesi Bandiera arancione. L idea è straordinariamente innovativa e non è mai stata realizzata prima d ora in Italia; unisce il concetto di promozione turistica fatta dai visitatori stessi che, attraverso la rete, scattano e condividono quello che i loro insindacabili sguardi scelgono di immortalare e pubblicare. I 19 Comuni Bandiera arancione che potranno essere fotografati sono: Acquaviva Picena, Camerino, Corinaldo, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Offagna (nuova assegnazione), Ostra, Pievebovigliana, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Staffolo, Urbisaglia e Visso (nuova assegnazione). La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano che garantisce ai turisti qualità e accoglienza e alle località uno strumento di valorizzazione.

4 4 dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli La chiamano L Edicola delle Buche quella di Paolo Passerini, ubicata lungo la Statale 16, vicina alla Banca Popolare e di fronte alla chiesa della Pace, per le grosse buche, o meglio per le piccole pozze, piene d acqua quando piove. Quando ci sono poche automobili, parcheggiate sulla piccola largura che è anche un passaggio per entrare nel deposito delle Ferrovie dello Stato, i clienti, i turisti e gli occasionali viandanti, tra grossi sobbalzi, entrano a comprare il giornale. Ma la largura è quasi sempre piena di automezzi, specialmente la domenica, durante le ore della Messa e delle altre feste dell anno ed è, pertanto, sempre piena di automobili anche lungo la strada, per centinaia di metri, e solo qualche raro pedone si ferma a comprare il giornale. Eppure la largura è riservata ai clienti dell edicola, della Banca Popolare e delle Ferrovie dello Stato. Ma Paolo vende poco! Come al solito, quando piove, alcune zone di Senigallia si riempiono di pozzanghere. Gli automobilisti, però, che dovrebbero guidare meno velocemente specialmente al centro non se ne curano minimamente, spruzzando abbondantemente i pedoni che camminano sui marciapiedi. E proprio una mancanza di educazione e di rispetto. Si sono conclusi i lavori all edificio che ospita la Scuola di musica Bettino Padovano in via Cupetta 20, di proprietà della Fondazione Città di Senigallia. L intervento di ristrutturazione è stato effettuato per fare in modo che la struttura sia ancora più funzionale per accogliere i numerosi studenti che vi si formano nell arte della musica. Il 20 giugno sono state consegnate nel Municipio di Senigallia le Bandiere blu ai concessionari di spiaggia. Saranno issate in ogni stabilimento come certificazione di senigallia qualità per i turisti. Quest anno le Marche ne hanno conquistate diciotto. A questo prestigioso traguardo - ha sottolineato il Sindaco Maurizio Mangialardi - concorrono tutti con comportamenti virtuosi, all insegna del rispetto dell ambiente e della qualità della vita. Dal 25 giugno è scattato il parcheggio a pagamento sul lungomare senigalliese dalle ore 9,00 alle 21,00. Perdurerà fino al 31 agosto. Sarà, quindi, obbligatorio munirsi dell apposito ticket. La tariffa oraria sarà di Euro 1,20, per la sosta minima di quindici minuti: 0,30 centesimi, mentre il prezzo per un parcheggio di quattro ore sarà di Euro 3,60 e per quello di otto ore di Euro 6,00. Previste tariffe agevolate. Una tenda a Cesano Domenica 23 giugno scorso la Parrocchia Madonna del Buon Consiglio di Cesano e l associazione Cesano Per hanno organizzato l inaugurazione della nuova tensostruttura adiacente i locali parrocchiali a Cesano. Il nuovo spazio è stato allestito ed andrà ad ampliare e ad integrare i locali già esistenti. Al centro in questo momento inaugurale verranno posti i nonni, i quali saranno festeggiati, un po per riproporre quelle che una volta erano delle tradizionali feste con le quali bambini rendevano omaggio ai saggi della parrocchia, poi perché è importante mantenere e curare il dialogo tra diverse generazioni. La serata è stata animata dai bambini della scuola di Cesano con una breve recita sulla vita di Don Pino Puglisi. Ci sono state anche letture di poesie e balli, momenti divertenti con l animazione di scenette fatte dai meno giovani. Operazione muri puliti Operazione Muri Puliti. I giovani dell associazione SenaNova si metteranno al lavoro per ripulire i muri della città dalle scritte e restituire a tutti il senso civico. Un senso civico che manca e che deve trovare spazio in ognuno di noi, collocandosi tra i gruppi politici e i volontari organizzati- ha detto durante la presentazione alla stampa il sindaco Maurizio Mangialardi. La città è di tutti e tutti devono rispettarla pensando che il proprio confine non è la casa ma il mondo. adentistretti In memoria di Rajikhel È stato identificato il giovane trovato morto alle Saline quindici giorni fa. Si tratta di Rajikhel Noor Shah, pakistano di 20 anni circa. Era in viaggio verso la Germania, attraverso la Grecia, dove risiede uno zio. C'è da sottolineare uno scrupoloso lavoro del Commissariato di Polizia di Senigallia che, in collaborazione con la Polizia di frontiera del porto di Ancona, sono riusciti a risalire all'identità del giovane. La famiglia del ragazzo in Pakistan ha contattato un Pakistano residente in Ancona preoccupata perché non avevano notizie del figlio dal 12 maggio. Questi ha chiesto Nell operazione Muri puliti copriremo solo quelle scritte che rappresentano segni di inciviltà- ricalca Camillo Nardini, responsabile del progetto per l associazione SenaNova- Sappiamo distinguere l arte dall inciviltà. Per questo siamo convinti che la città sarà con noi. Pertanto Muri Puliti che mira a restituire la civiltà e il decoro visivo alla città dovrà, almeno negli obiettivi e nella speranza dell Amministrazione, essere un esempio e un modello per tanti. Chiunque volesse aderire al progetto di decoro urbano e partecipare con i 15 ragazzi, può farlo contattando l'associazione SenaNova. L operazione Muri puliti partirà a luglio dal centro storico. Il presidente Acli nelle Marche Il Presidente Nazionale delle Acli dr. Gianni Bottalico, incontra personalmente gli Aclisti Italiani andando nelle loro sedi Territoriali. Ha scelto di iniziare dalla Regione Marche. Il 26 giugno 2013 sarà presente a Senigallia Al Circolo Acli U. Ravetta di via Cavallotti 10 alle ore per un breve incontro e saluto. Saranno ad accoglierlo il Sindaco Maurizio Mangialardi, il Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, le autorità religiose e i dirigenti Aclisti del senigalliese. Gli Aclisti tutti e la cittadinanza sono invitati all incontro. Alle ore Il Presidente G. Bottalico incontrerà gli Aclisti delle Provincie di Ancona e Pesaro Presso il Circolo Acli Falco di Casine di Ostra per un pomeriggio di lavoro. Ivano Cursi informazioni all'ospedale di Torrette che lo ha messo in contatto con la Polizia di Senigallia. Alla famiglia quindi sono state richieste le foto del ragazzo. Il controtto tra le foto ed il cadavere ha dato esito positivo. Per sicurezza è stato contatto lo zio del ragazzo che vive in Germania e che lo attendeva per offrirgli un lavoro. L'uomo si è recato a Senigallia mercoledì e ha identificato il giovane. Rajikhel Noor Shah è morto per insufficienza respiratoria, certamente aggravato dagli stenti e dai disagi di un viaggio clandestino durato quasi un mese. Giulia Casagrande a 'Le rondini' Il cinema colorato I sindacati per la sanità locale Martedì scorso, durante il Consiglio Comunale sulla sanità, l Assessore regione Mezzolani e il Direttore Ciccarelli hanno ufficialmente preso un impegno importante per l efficienza della nostra sanità; l unità operativa complessa di cardiologia verrà mantenuta, verrà programmata a breve l acquisto della nuova risonanza magnetica ed ha garantito il potenziamento del reparto di fisiatria. Un primo risultato della mobilitazione anche del Sindacato che vigilerà su tali impegni così come fatto in passato. Rimangono però altre questioni importanti per la nostra sanità senigalliese. Chiediamo una verifica sui 28 posti letto cancellati; chiediamo che la distribuzione dei pannoloni ai non autosufficienti avvenga in base alle singole, accertate, necessità della persona e per gli ospiti delle residenze protette, direttamente alle strutture; chiediamo di conoscere la situazione attuale delle nostre liste di attesa; chiediamo negli interventi di adozione della riforma socio-sanitaria la contemporaneità tra Si è da poco concluso il laboratorio di cinema tenuto dalla registra Giulia Casagrande rivolto agli adolescenti dai 14 ai 17 anni del centro interculturale le Rondini. Il laboratorio è stato promosso dalla Scuola di Pace e dalla Consulta del volontariato nell ambito di un progetto interculturale per sostenere gli adolescenti nel loro delicato cammino di crescita. Questo laboratorio di cinema ha avuto per scopo quello di coinvolgere attivamente i partecipanti nella creazione di un cortometraggio. In un primo momento l obiettivo era di sensibilizzare i partecipanti all osservazione di immagini cinematografiche e alle rispettive tematiche sull adolescenza e sulle altre culture, trattate nei film. La visione dei film è stata un occasione per riflettere sulla realtà circostante, per entrare nei panni dell altro ripensando ai propri. In un secondo momento i ragazzi hanno sperimentato le principali fasi di fabbricazione di un film in un percorso di sperimentazione e socializzazione che ne ha stimolato la crescita individuale. Realizzando un breve progetto audiovisivo i ragazzi hanno acquisito gli strumenti di base di un racconto cinematografico, imparando a esprimere se stessi e i soggetti che più li coinvolgono. E stata un esperienza molto interessante perché i ragazzi hanno scelto il loro soggetto, concordato con la regista. La realizzazione del cortometraggio è stata una sperimentazione nuova e memorabile, i ragazzi hanno visto con soddisfazione il frutto del loro impegno. Hanno lavorato a piccoli gruppi, coinvolgendo anche gli altri ragazzi del centro, come attori e tecnici. Il corto è stato proiettato alla festa di fine anno scolastico del centro Le Rondini alla presenza di tutte le famiglie e i volontari. Abbiamo festeggiato i buoni risultati scolastici e i laboratori messi in atto nell anno in corso: laboratorio di teatro, di cinema, di pittura, di musica e canto. Un anno di ringraziamenti va al Comune di Senigallia che ci ha concesso una bella sede per realizzare le tante attività della nostra associazione. Ora siamo pronti per affrontare l estate con attività all aria aperta, puntando alla scoperta e al rispetto della natura. Non mancherà l aiuto ai compiti delle vacanze per i bambini che non sanno ancora la lingua italiana e per gli assidui frequentatori dell associazione Le Rondini. Per chi volesse collaborare durante il periodo estivo il centro continua la sua attività dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 19.30, i nostri contatti sono: lerondinisenigallia@ gmail.com e cell Anna Maria Del Moro le misure di riordino delle reti ospedaliere e quelle di potenziamento di quelle territoriali e dell integrazione socio-sanitaria; chiediamo un potenziamento del personale amministrativo nei vari front-office di accesso ai veri servizi; chiediamo più in generale un tavolo di confronto sulla sanità della valle Misa Nevola con la Direzione aziendale. Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil di Senigallia e le rispettive Federazioni dei Pensionati, hanno effettuato un presidio a sostegno di tali richieste presso il Poliambulatorio di Senigallia martedì 25 giugno scorso.

5 senigallia 5 succede a senigallia * Sabato mattina alle 9:45 è stato aperto al traffico il primo tratto di Complanare, quello che collega Strada della Marina, Via Belardinelli e Borgo Molino. Il primo viaggio è stato effettuato da una carovana di veicoli d'epoca. La Complanare non è ancora completa, mancano le uscite di via Po e dell'ospedale, oltre a tutto il tratto sud, dal vecchio casello al Ciarnin. Ciò nonostante gli effetti dovrebbero già essere visibili sul traffico cittadino, perché tutto il traffico proveniente da nord, diretto verso i paesi del'entroterra non passerà più per la città. La Complanare sarà percorribile solo da moto ed auto, è vietata a pedoni e ciclisti. Il limite è fissato a 70km orari. * Musica fino alle 3 di notte negli stabilimenti balneari. Con l ordinanza n 199 del 14 giugno è stato regolamentato lo svolgimento delle attività accessorie negli stabilimenti balneari, che oltre ad attività sportive, ludico ricreative, musicali, danzanti, potranno somministrare anche bevande ed alimenti. Gli spettacoli musicali e d intrattenimento potranno però essere organizzati esclusivamente dal titolare e solo nelle giornate del 15 giugno, 13 luglio (in occasione della Notte della Rotonda) e 14 agosto, oltre ad altre sei giornate a scelta. Ci si potrà quindi divertire fino all una dal giovedì alla domenica, ballo escluso, e fino alle 3 il sabato e nei prefestivi. Musica sempre fino alle 4 del mattino invece per i locali che possiedono una licenza come locale di pubblico spettacolo. * Sono tre le persone arrestate dai Carabinieri di Senigallia, Ripe e Montemarciano in due distinte operazioni anti droga. Operazioni che hanno portato anche al sequestro di 44 gr di sostanze stupefacenti tra hashish, cocaina ed eroina e oltre 800 euro provento dell attività di spaccio. I tre uomini arrestati in flagranza di reato rifornivano con il loro traffico i canali dello spaccio locale di Ostra, Ostra Vetere e Montemarciano. * Approfittano della distrazione di turisti e bagnanti impegnati a fare il bagno al mare per fare razzia di orologi, occhiali, telefonini ed altri oggetti di poco valore. Identificati i due giovani responsabili. Gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia, dopo diverse denunce hanno avviato le indagini che venerdì hanno portato all''identificazione e segnalazione di una donna e di un uomo che, con fare sospetto nella zona della stazione ferroviaria, alla vista della pattuglia hanno tentato di disfarsi di qualcosa, gettandolo a terra. A quel punto quindi i poliziotti li hanno fermati per un controllo ed hanno recuperato un giravite ed un attrezzo in plastica utilizzato solitamente dai malviventi per forzare le porte di ingresso delle abitazioni. Premiati come 'Locali storici delle Marche' dieci negozi cittadini Commercianti da quarant'anni e più Sono dieci i commercianti senigalliesi che hanno ritirato la targa e l'attestato di riconoscimento, assegnato dalla Regione Marche e che sono stati insigniti del titolo di Locale storico delle Marche. Con la LR 5/11 infatti la nostra Regione promuove la conservazione e la valorizzazione degli esercizi commerciali aperti al pubblico. Si tratta di attività aperte da almeno 40 anni che costituiscono una testimonianza storica e sociale per la comunità tutta. Sono esercizi, ha sottolineato l'assessore Paola Curzi che rappresentano una preziosa testimonianza storica e sociale per tutta la comunità. Il logo reca la scritta Locale Storico Marche, riportata su una targa zincata di forma ovale, da collocare all esterno dell esercizio commerciale. Un segno per dire una passione che si è tramandata, una professionalità che va premiata e riconosciuta. A ritirare la targa c erano loro, i nostri commercianti, quelli di cui abbiamo conosciuto la generazione precedente e quella successiva: c erano i Pongetti, in arte Pippo Arredamenti, padre figlio e nipotino, c era Bruna Rettaroli, la signora delle caramelle e delle cioccolate, quelle buone, giù p'l cors', da Vinicio della Perugina. Non potevano mancare gli Angelini: Giovanni delle tende e Cicci, con le sue cornici. E poi Furcinon e Diamantini l uno di fianco all altro; il Caffè del Corso e il Caffè Centrale, Squisito, erede della Roveldett. Anche l Albergo Tritone sul lungomare Da Vinci può vantare il merito di una tradizione che si tramanda. Sono quei locali che danno un impronta unica alla nostra Senigallia. Un punto di riferimento, una nota che caratterizza e da un valore aggiunto alle vie del nostro centro dove assistiamo impotenti e rassegnati al pullulare di attività in franchising. Alcuni negozi storici non erano presenti, probabilmente non hanno fatto richiesta del riconoscimento e sono molte le attività che non esistono più, hanno abbassato la saracinesca. Non possiamo non rimpiangere, ad esempio, la tipografia del nostro Giacomelli: con le sue chincaglierie, con ninnoli, le sue foto e i caratteri di stampa sparsi un po ovunque. Una poesia persa ma che ritroviamo proprio in quelle botteghe, in quei negozi che sono rimasti addirittura invariati nelle insegne e negli arredi. Negli occhi di questi commercianti, alla consegna del riconoscimento, abbiamo letto emozione e passione. Quella stessa che da oltre 40 anni ci accompagna e rende la nostra una città bella e accogliente. Silvia Fabri Un premio che onora chi l'ha vinto non soltanto per la longevità degli esercizi commerciali, sempre più rara di questi tempi. E' anche e soprattutto un riconoscimento al senso di appartenenza alla comunità civile senigalliese, al suo cuore antico, all'amore per la propria città. 'Angelini', 'Furcinon', 'Perugina', 'Pippo', ecc., non sono soltanto negozi ed imprese commerciali tanto conosciuti. Sono parte dell'identità più profonda senigalliese, perché portano con sé storie e relazioni che fanno anche oggi il volto del nostro centro storico. Il franchising ha omologato prodotti e vetrine, questi negozi creano invece appartenenze e identità. Ecco perché le targhe - premio di 'locale storico' della Regione Marche hanno tanto valore: testimoniano la testardaggine, la bravura e la capacità imprenditoriale di chi ha ancora il coraggio di fare il commerciante, ma soprattutto sono il giusto riconoscimento ai quei presidi sociali che ci mettono al riparo dall'anonimato, dal consumo di massa. Nel proporre qualità, fanno più bello il tessuto urbano e rendono vita vissuta, ogni giorno, una piccola, grande storia. L.M.

6 6 chiesa chiesa Da Lampedusa al Papa Don Stefano Nastasi, parroco di Lampedusa, scrive una lettera a Papa Francesco a nome della comunità dell Isola conosciuta in tutto il mondo per essere stata la ''casa'' per tanti migranti e profughi in fuga da guerre e carestie, affinché senta vicina la gente che vive nel mezzo del Mediterraneo, il ''mare nostrum'' che è diventato per molti una tomba. Santità, questa Isola, è il cuore del Mediterraneo, un naturale crocevia di popoli, e è abitata da una comunità capace di farsi carico di gesti ascrivibili all esercizio premuroso dell incontro con l altro scrive padre Stefano -. Accoglienza e condivisione, sono divenuti i nostri segni di profezia evangelica e, speriamo, semi di bene per la futura storia dell umanità. Di certo, per coloro che continuano ad usare i parametri delle loro usurate carte geografiche, la nostra è una realtà molto piccola, tuttavia ha dato prova di sapersi dilatare quando la storia, gravida di angoscia e di speranza, l ha interpellata. Ai migranti arrivati su queste sponde, la nostra piccola terra bianca è apparsa spesso l agognata oasi di speranza, sognata lungo l amara e silenziosa traversata del mare; altrettanto spesso, una porta di pietà per coloro i quali il mare nostrum è divenuto monstrum, mondo deserto, luogo di orribili paure, tomba anziché grembo si legge in un passaggio della missiva rivolta a Papa Francesco -. Le lacrime che solcano i volti di quante e quanti vengono recuperati dal mare, raccontano di sole e di sale, brividi di freddo e fame, ed evocano, nello stesso tempo, nostalgie per paesaggi e popoli lontani, lasciati - temporaneamente, credono-, ma non abbandonati. La ricerca di un destino migliore per sé e per i figli che verranno, la fuga da una persecuzione che calpesta la dignità dell animo prima ancora che del corpo, e annulla le libertà del cuore custodite nel tempo, non sono che alcune delle forze che li hanno spinti all intrapresa. Il messaggio dei vescovi marchigiani ai turisti Vacanze, per ripartire Cari amici, Si sta per aprire quello che culturalmente passa come "tempo delle vacanze" e siamo lieti che la nostra regione Marche vi abbia attratto e ci auguriamo che qui possiate passare giorni sereni e fruttificanti. La stagione che viviamo ha forti segni di problematicitá sociale e ciò, per mollti italiani, riduce il tempo del riposo e limita il ritrovarsi nella compagnia di amici. Dobbiamo, tuttavia, guardare con speranza ai giorni futuri e siamo certi che anche "la vacanza" si faccia strumento positivo per ritrovare le interiori dinamiche, vuoi spirituali, vuoi fisiche, dalle quali sicuramente verranno le spinte di speranza e di fiducia. Nel dirvi "benvenuti in questa terra", ci permettiamo di offrirvi tre piccoli pensieri che vi possano aiutare a vivere fruttuosamente il tempo del vostro riposo estivo. Qui vi accoglie un territorio con la sua naturale bellezza: 1) le sue colline modulate con Verso il Convegno ecclesiale: definiti il programma e gli ambiti La Chiesa delle Marche a convegno Il Comitato preparatorio riunito a Montorso di Loreto presso il Centro Giovanni Paolo II ha approvato il programma definitivo e gli ambiti di discussione del 2 Convegno ecclesiale marchigiano che si svolgerà nei giorni 22, 23 e 24 novembre prossimi ad Ancona e Loreto, a chiusura dell Anno della fede. Le decisioni sono state assunte dopo un ampio confronto introdotto dagli interventi del Vescovo di Macerata mons. Claudio Giuliodori, coordinatore del Convegno e del segretario del Comitato don Francesco Pierpaoli. Presente ai lavori il vescovo di Jesi, mons. Gerardo Rocconi. Mons. Giuliodori ha illustrato il cammino già percorso dalle 13 Diocesi e delineato le attività in vista dell Assemblea conclusiva, un impegno intenso e fruttuoso che ha permesso a tutte le Chiese locali di convenire e camminare insieme. Tutti i punti del programma (è stato condiviso dalla CEM) sono stati attuati e completati, a partire dalla elaborazione dei sussidi particolarmente efficaci per accompagnare una riflessione approfondita e compiuta: spirituale, ecclesiale, sociale e culturale. Il Vescovo ha dolci pendenze, alla cui piccola sommitá, come antiche sentinelle, sorgono le nostre città; 2) un mare con spiagge e rive costiere di incantevole meraviglia e con località che possono vantare il riconoscimento di significativo valore ambientale; 3) i nostri Appennini che se pur senza vette imperiose, hanno il fascino di antichi cammini e di antichi remitaggi. Il nostro territorio è sicuramente una benidizione di Dio. Qui vi accoglie una comunitá con la sua storia di attaccamento alla propria terra dalla quale, con sudato impegno ha costruito il suo presente abbastanza prosperoso e che ha saputo tener ferme, la forza sociale della famiglia e della relazione solidale. La comunitá marchigiana è esperta di umanità e ha saputo fare dell'amicizia la sua caratteristica principale: è facile qui sentirsi dare del "tu" perchè da sempre l'altro non è nè un nemico, nè un lontano, piuttosto un compagno di viaggio e un fratello. richiamato gli stimoli e gli inviti contenuti nel discorso di Papa Francesco pronunciato durante il Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma (17 giugno 2013) in cui ha ammonito i cristiani a non essere scoraggiati, tristi e ansiosi, ma di avere coraggio e pazienza di fronte alla crisi sociale e religiosa e andare avanti per fare le cose, dare testimonianza forte di amore e sopportazione, come san Paolo che seppe coniugare nella sua missione di evangelizzazione le virtù del coraggio e della pazienza. Ci riconosciamo pienamente in queste parole ha sottolineato mons. Giuliodori e l icona biblica Alzati e và (Atti 8, 26-40) scelta per il convegno marchigiano si ritrova perfettamente nell invito ad essere coraggiosi lanciato dal Papa. L incontro di novembre 2013, ha infine sottolineato il Vescovo, sarà caratterizzato da una importante novità: un impronta ecumenica che coinvolgerà le Chiese sorelle impegnate nel cammino dell unità dei cristiani. Saranno presenti anche rappresentanti dell Islam e dell Ebraismo. Il segretario del Comitato don Francesco Pierpaoli ha illustrato l organizzazione, la Qui vi accoglie una comunitá radicata in una storia spirituale che ci ha consegnato segni profondi di solidarietà e di arte. Molti sono i luoghi della cultura cristiana: chiese, monasteri, musei, santuari, borghi che si sono fatti nel tempo cattedra di una fede semplice e forte attorno alla quale si è costruita la vita delle nostre cittadine. Non c'è città grande o piccola che sia, che non vi offra un luogo dove potete entrare per pregare (recuperare lo spirito) e contemplare (recuperare la meraviglia). Nell'accogliervi e nel dirvi grazie per essere venuti tra noi vogliamo farvi un augurio: sia la vostra vacanza un tempo utile e fruttuoso, un tempo nel quale possiate trovare la misura bella della vostra persona e contemporaneamente sperimentare e dare la cordialitá dell'amicizia. Sappiate che la nostra preghiera è pe voi: Dio Creatore e Padre vi custodisca nel bene. I vescovi delle Marche partecipazione e lo svolgimento dell evento. Il Convegno si aprirà ad Ancona, al Teatro delle Muse venerdì 22 novembre alle 17 con una relazione del Presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco. I lavori proseguiranno a Loreto nelle giornate di sabato 23 e domenica 24, città dove alloggeranno i delegati. E prevista una partecipazione di 700 persone in rappresentanza delle 13 Diocesi, di Gruppi, Associazioni e Movimenti, di Religiosi e Religiose a livello regionale. Una particolare attenzione durante il Convegno sarà rivolta a ciechi, sordomuti e a ogni forma di disabilità. 'Il respiro ecumenico del convegno ha posto in rilievo don Pierpaoli non è di facciata, ma costituisce il risultato di un costante impegno coltivato e vissuto concretamente da molto tempo dalla realtà ecclesiale marchigiana: invitate le Chiese cristiane delle Marche e quelle europee gemellate (Anglicani, Luterani, Ortodossi). Invitati anche i Rettori delle Università marchigiane, centri di ricerca per eccellenza e punti di riferimento imprescindibili sul piano culturale e sociale'. S.B. Bottalico nelle Marche Il Presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico, nel "tour" che lo porterà a conoscere da vicino i territori di tutte le Regioni italiane, arriverà nelle Marche il giugno prossimi. Questi due giorni con un'agenda fitta di appuntamenti vedranno il Presidente nazionale impegnato in incontri di carattere sociale, istituzionale ed ecclesiale. In questa difficile situazione economica che ha colpito anche la nostra regione con la chiusura di molte piccole e grandi imprese, i temi al centro del confronto saranno il lavoro, la coesione sociale, lo sviluppo del territorio e verrà presentata la nuova stagione di presenza ed impegno delle Acli nel nostro Paese. Nei due giorni di permanenza nella nostra regione il Presidente Bottalico inconterà i vescovi, i dirigenti regionali, provinciali e delle strutture di base delle ACLI del territorio e nella mattina del 26 giugno anche il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca (in attesa di conferma), l'assessore regionale alle Politiche sociali Luigi Viventi (in attesa di conferma) e l'assessore regionale con delega al lavoro Marco Luchetti. Campo missionario Zaino in spalla, sandali ai piedi, maglietta cappello, bibbia e cellulare? No quello lo lasciamo a casa non serve! È questa la dotazione massima dei 100 giovani Marchigiani che dal 20 al 28 luglio si metteranno in viaggio per partecipare al Campo missionario regionale, una esperienza per vivere qui la Gmg in sintonia con i coetanei che volano a Rio in Brasile. La proposta nasce dalla pastorale Giovanile Regionale delle Marche in collaborazione con i Centri Missionari Diocesani e gli uffici Migrantes della regione. "Ci siamo chiesti come far vivere a chi rimaneva a casa la GMG e la risposta è stata questo campo" ci ha detto don Francesco Pierpaoli responsabile del centro Giovanni Paolo II di Loreto. Il campo itinerante, che toccherà le città di Pesaro, Ancona, Ascoli, Porto Recanati e Civitanova Marche, si baserà sostanzialmente su tre fondamenti: il primo sarà il lavoro e il contatto con la gente; il secondo la formazione e il terzo la festa. I giovani missionari la mattina visiteranno le città bussando porta a porta, incontrando le persone e raccogliendo generi alimentari per le mense dei poveri invitando tutti a partecipare alla giornata, nel pomeriggio faranno formazione attraverso le catechesi guidate da Fra Damiano Angelucci, cappuccino già missionario in Benin e P. Adriano Sella, Missionario Saveriano impegnato nel progetto dei nuovi stili di vita. www. giovaniloreto.it/campomissionario.

7 chiesa 7 la settimana del vescovo in agenda Giovedì 27 giugno Ore 10.00: Ritiro con i Diaconi permanenti a Cupramontana Ore 18.30: Comunità neocatecumenale a Marina Venerdì 28 giugno Ore 21.15: Incontro diocesano sulla Settimana Sociale in Seminario Sabato 29 giugno Ore 18.00: S.Messa in Cattedrale Domenica 30 giugno Ore 10.30: 50 di sacerdozio di don Carlo Paolucci a Brugnetto Ore 18.00: 25 di sacerdozio di don Gasperini, don Montesi, don Mattioli e don Principi in Cattedrale Martedì 2 luglio Ore 20.30: Anniversario don Montesi al Santuario della Madonna della Rosa Domenica 7 luglio Ore 21.00: S.Messa a Corinaldo in onore di S.M.Goretti Domenica 30 giugno in tutta la chiesa La carità del Papa Le offerte all Obolo di San Pietro raggiungono tutta la terra. Si tratta di sostenere il Papa nella sua attività a favore delle situazioni più varie di povertà e dei bisogni morali e materiali nella Chiesa e nel mondo. Una pratica molto antica che arriva fino ad oggi. È l Obolo di San Pietro, la colletta che si svolge in tutto il mondo cattolico, per lo più il 29 giugno o la domenica più vicina alla Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (quest anno il 30 giugno). La colletta rimanda alle origini del cristianesimo, quando vengono sostenuti materialmente coloro che hanno la missione di annunciare il Vangelo, perché possano impegnarsi interamente nel loro ministero, prendendosi cura dei più bisognosi". È quanto sottolinea anche don Tullio Poli, direttore dell Ufficio Obolo di San Pietro. Può spiegare le origini dell Obolo di San Pietro e la sua attualità? Quanto alle origini, si può ricordare che lo stesso Gesù era assistito, durante la sua vita pubblica, da alcune donne (Lc 8,3). Ma a dare origine all Obolo in senso moderno furono gli Anglosassoni, convertiti da missionari inviati da Papa Gregorio Magno. Il re Ina di Wessex decise di raccogliere da ogni famiglia un tributo annuo da versarsi a San Pietro e alla Chiesa Romana per il mantenimento della Schola Saxonum, una struttura di accoglienza per i pellegrini presso il Vaticano, e il re Offa II di Mercia, nel 794, per gratitudine a San Pietro, fece voto di corrispondere anche una tassa speciale a favore della Santa Sede. In seguito, Carlo Magno estese la consuetudine ai Franchi e ai Sassoni, e poi l usanza si diffuse in Danimarca e nei Paesi del Nord, in Sicilia e in tutta l Europa. Qual è la specificità dell Obolo rispetto ad altre forme di solidarietà e attività caritative della Chiesa? Mentre altre forme di solidarietà hanno finalità specifiche, l Obolo di San Pietro ha questo di particolare: essere a libera disposizione del Santo Padre, che vi attinge per l esercizio del suo alto ministero apostolico e caritativo in tutto il mondo. Può presentare una panoramica degli interventi realizzati nel 2012 con i proventi dell Obolo? Qui, citerò soltanto alcuni esempi fra i molti. In Angola, si è sostenuto il rimpatrio dei rifugiati angolani provenienti dallo Zambia e dalla Repubblica Democratica del Congo; in Bangladesh, si è dato un aiuto a migliaia di famiglie di diverse diocesi che hanno perso tutti i loro beni a seguito delle inondazioni; nella Repubblica Democratica del Congo, si è dato un importante contributo alla costruzione di una scuola per ragazzi e ragazze delle classi sociali più svantaggiate nella diocesi di Lwiza; in Etiopia e in Kenya, si sono erogati fondi in diverse circoscrizioni ecclesiastiche a sostegno della popolazione a fronte dell emergenza umanitaria nel Corno d Africa, ecc. Vita di chiesa Le firme per 'Uno di noi' Naturalmente c è soddisfazione per il superamento della soglia delle 600mila firme, il lavoro va avanti e i numeri confermano che c è un interesse maturo sul tema. Maria Grazia Colombo, portavoce del Comitato italiano per Uno di Noi, la campagna europea per chiedere la tutela giuridica dell embrione umano, commenta con soddisfazione il risultato odierno attestato a firme nei 27 Paesi europei. Secondo Colombo, a questo punto della campagna si può dire senza trionfalismi che l embrione è entrato con simpatia nelle attenzioni e nel linguaggio delle persone, lo constatiamo leggendo articoli e approfondimenti su un numero crescente di giornali e periodici, specie quelli di area cattolica e attenti alle questioni della vita. Per quanto riguarda le firme fin qui raccolte, si conferma il progressivo risultato in crescita per Paesi come l Italia ( ), Polonia ( ), Ungheria (48.942), Austria (28.899), Spagna (43.663), Francia (40.467), Slovacchia (19.761). Gli altri Paesi hanno risultati di minore consistenza e molti di loro, compresa la Gran Bretagna, stanno al di sotto del 50% della propria soglia minima originariamente richiesta dall Unione europea per validare la petizione. A Roma per l'evangelium vitae Domenica 16 giugno si è svolta a Roma, in Piazza San Pietro, la Giornata dell Evangelium Vitae, la Lettera Enciclica che Giovanni Paolo II volle donare alla Chiesa e al mondo intero il 25 marzo del 1995, allo scopo di affermare e promuovere il valore e l inviolabilità della vita umana in quanto tale. La giornata di domenica è stata davvero speciale, per i fedeli presenti e in particolare per i volontari prolife, provenienti da tutte le parti del mondo per ascoltare le parole del Papa e pregare insieme per la vita. Inoltre, i volontari dei Movimenti per la Vita hanno predisposto banchetti prima e dopo la S. Messa per la raccolta delle firme per la petizione uno di noi, a cui hanno aderito molti fedeli, anche i bikers presenti per il raduno. Ha partecipato alla due giorni una delegazione del Movimento per la Vita e del Cav di Senigallia, tra cui Maurizio Perini, Velentina Perna e Francesca Francesconi. Un esperienza davvero unica e preziosa hanno detto densa di impegni e di momenti di preghiera e di riflessione su temi fondamentali per l esistenza di ogni uomo e di ogni donna. Numero verde dell'unitalsi Da 110 anni l Unitalsi prende per mano chi ha bisogno. Sono tantissime, centinaia ogni giorno, infatti, le richieste di aiuto che l Associazione riceve da parte di persone disabili, ammalate, famiglie in difficoltà per la malattia di un figlio, anziani soli. Per rispondere in modo ancor più qualificato e per poter dare compiutamente seguito alle loro necessità, nasce Pronto Unitalsi , questo il numero verde Unitalsi che, grazie a giovani volontari, sarà a disposizione di quanti vorranno avere maggiori informazioni sulle attività, una parola di conforto per il proprio stato di disagio, un aiuto concreto per le diverse problematiche a cui si cercherà di trovare una soluzione. Dal 1 al 7 luglio sarà possibile contribuire allo sviluppo di Pronto Unitalsi donando 2 euro per ogni sms inviato al da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca; oppure 2 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Twt. Il numero verde potrà diventare, così, sempre più a servizio del bisogno di informare e di essere informati. Un nuovo strumento, gratuito, per quanti vorranno conoscere cosa fa concretamente l Unitalsi. Un progetto in divenire che potrà contribuire a costruire reti di solidarietà. PELLEGRINAGGIO in TERRA SANTA dal 12 al 21 Agosto 2013 Per informazioni: Padre Roberto Mancinelli, telefoni: cts.marche@terrasanta.net Quota di partecipazione (minimo 30 partecipanti): in camera doppia 1.380,00. Prenotazioni entro il 6 luglio 2013 con acconto di 400,00

8 8 il paginone Istantanee dal pellegrinaggio diocesano, guidato dal vescovo Giuseppe Viaggio in Polonia La Madonna rivoluzionaria Molto più di un santuario mariano, quello di Czestochowa, nel Sud della Polonia. Il nostro pellegrinaggio diocesano, nell Anno della fede, inizia qui sui dolci pendii di Jasna Gòra, la montagna luminosa. I polacchi sono abituati a legare a questo posto numerose vicende della loro vita: i momenti lieti come quelli tristi, le decisioni solenni, la nascita dei figli, gli esami di maturità, i sacramenti, ecc. Non solo la vita privata, però. In molti si chiedevano perché Lech Walesa, capo storico di Solidarnosc e primo presidente della Polonia post-comunista, avesse al bavero una spilletta con l immagine della Madonna nera qui custodita. Era facile scomodare la rigida religione polacca; in realtà, come spesso accade, c era molto di più: difficile da capire, per chi polacco non è, cosa rappresenta quella collina in mezzo ai boschi di betulle. Non c è stata nessuna apparizione, nessun evento straordinario, almeno nel senso comune del termine, nessun effetto speciale. Qui si vive e si respira la profonda spiritualità di questo popolo e l orgogliosa appartenenza alle sue radici. E sono commoventi le centinaia di ex voto, di ogni forma e consistenza, che qua e là coronano i grandi spazi di questa magnifica turris eburnea. Nonostante la pioggia, il santuario è tutto un via vai di bambini vestiti di bianco, accompagnati dai genitori, dai loro preti e catechisti. Nella settimana successiva la festa del Corpus domini, dalle parrocchie di tutto il paese i piccoli vengono a ringraziare la loro Mamma celeste per il dono dell Eucarestia. Luminosi più che mai nei loro candidi vestiti cantano convinti, sanno come si sta nei luoghi sacri, vivaci e contenti di essere nel posto che custodisce l anima del loro Paese. Da noi, un santuario è un santuario, luogo di devozione, preghiera, eventi prodigiosi, punto di riferimento per la fede di tante persone. Ma poi la vita, chiamiamola civile, sociale, politica è da un altra parte, viaggia su altri schemi e ha altri riferimenti. A Jasna Gòra no. Basta scorrere, anche velocemente, quante ne ha viste nei secoli. Tutti gli eserciti a portata di tiro hanno provato, molte volte riuscendoci, a conquistare la collina e il suo santuario. L'icona della Madonna nera, che la tradizione vuole essere dipinta da San Luca, venne portata dalla Russia a Jasna Góra, nel 1382, dal principe Ladislao di Opole che fece costruire il monastero affidandolo ai monaci Paolini. Nel 1430, durante le guerre degli Ussiti, l'icona venne profanata a colpi d'ascia e ancora oggi ne sono visibili gli sfregi, i famosi due segni di violenza citati nel canto Madonna nera. Nei primi decenni del Seicento, per proteggere il monastero, furono costruite fortificazioni, all'interno delle quali vegliava costantemente una guarnigione militare. Per due mesi Jasna Góra resistette all'assedio dell'esercito svedese, anche loro! E poi i Russi, i Tede- schi, i Boemi. Saltiamo un po di secoli troppa storia da raccontare per arrivare a Napoleone I, quello famoso: Jasna Gòra fu ancora una volta fortezza militare per difendere la libertà dei polacchi i quali respinsero con successo gli attacchi degli eserciti nemici. Con la caduta di Napoleone I, l'esercito russo occupò la fortezza e distrusse le mura. Poi, su ordine dello zar Nicola I, poterono essere riedificate. Questi intendeva esprimere agli occhi dell'europa la sua tolleranza e benevolenza verso la Chiesa. In realtà gli stati invasori (Austria, Prussia e Russia) temevano Jasna Gòra per il suo peculiare ruolo nella difesa della fede e dei valori patriottici e vietarono ai polacchi di recarsi in pellegrinaggio a Czestochowa, chiamando la Madonna nera "la principale rivoluzionaria". Arrivano altri tragici eventi, poi la Prima e la Seconda guerra mondiale, il nazismo e il santuario che diventa rifugio per partigiani, prigionieri di guerra ed Ebrei. Nel 1948 quando l'ideologia comunista si fa minacciosa, il Primate pronuncia parole che si rivelarono profetiche: "La vittoria, quando verrà, sarà vittoria della Madre Santissima". Un messaggio dato poi in eredità al capo dei vescovi polacchi durante la guerra fredda, Stefan Wyszynski. Relegato dai comunisti in una prigione stalinista, Wyszynski, compose una supplica alla Vergine nella quale la gratitudine per ogni bene ricevuto si mescolava alla preghiera per una Polonia libera. In occasione del millennio della conversione della Polonia al cristianesimo, nel 1966 l episcopato fece "l'atto di Consacrazione della Polonia in servitù filiale a Maria, Madre della Chiesa, per la libertà della Chiesa di Cristo". Per quest'atto solenne Paolo VI desiderava rendere onore al santuario con il dono di una rosa d'oro. Il governo comunista, però, non glielo permise. Ma la storia aveva in serbo altre sorprese. Il 4 giugno 1979 arrivò a Jasna Gòra il primo papa polacco, Giovanni Paolo II. Durante i tre giorni di soggiorno il papa incontrò circa tre milioni di persone. Pronunciando un atto di affidamento della Chiesa universale, della patria, di tutti gli uomini e di se stesso alla Madonna, esclamò: "Madre, sono tutto tuo e tutto ciò che è tuo, il suo motto papale. Nel 1987 la terza visita di Wojtyla. Due anni dopo la caduta del regime comunista polacco e dell intera Europa orientale. Avevano ragione gli invasori, la Madonna sa essere molto rivoluzionaria. Dentro l'abisso Continua a piovere a dirotto e forse è meglio così. Certi luoghi hanno bisogno di un tempo meteorologico adeguato alla devastazione che hanno ospitato. Appena un ora di strada e si arriva nel buco nero della storia: Auschwitz Birkenau. Il primo complesso è composto da trentadue edifici in muratura che prima del campo di prigionia più famoso del mondo accoglieva l esercito polacco. Visto che c erano, i nazisti hanno pensato cambiare destinazione d uso ad un luogo esistente che si prestava molto bene ai loro scopi. Sarebbe bastato costruire attorno alle casupole, i famigerati blok di color marrone, una robusta cortina di filo spinato elettrificato e cominciare a fare arrivare i nuovi inquilini. Polacchi, soprattutto, poi Russi, prigionieri politici, oppositori, partigiani, sacerdoti, militari, quelli che, partendo ognuno dalle proprie motivazioni, era pericoloso per i nuovi padroni della Polonia. Le stan- ze, dal 20 maggio 1940, anno di istituzione del campo di prigionia e di sterminio, man mano cominciano a riempirsi, ogni blok una tipologia di prigioniero, lavori forzati sempre più pesanti, gli scantinati con le asfissianti celle punitive, la casetta degli esperimenti torturatori del dott. Mengele. Lo spiazzo con il cortile dell appello, ossessivo, ogni giorno, ai -30 del terribile inverno polacco, o nella cappa irrespirabile dell estate mitteleuropea: i numeri dovevano portare, sempre. Tutto minuziosamente registrato. Si cammina in silenzio tra i vialetti che separano i blok: entri ed esci, un edificio dopo l altro, in fila e il senso di straniamento cresce man mano che gli occhi vedono quanto siamo capaci di male. Custoditi in enormi bacheche quintali di scarpe, valigie, capelli, occhiali, utensili, oggetti personali appartenuti a chi pensava di transitare in questo luogo, giusto il tempo della guerra, per poi tornare a casa. Una placca di bronzo, messa all entrata del blocco della morte, dove morì san Massimiliano Kolbe, riporta homo homini : l uomo è per l uomo Il filosofo Hobbes, prendendo spunto da Plauto, aveva finito la frase con lupus, ma qui del lupo non c era traccia o almeno così ci sembra. Forse per il pudore di non paragonare il nobile animale agli aguzzini nazisti. O forse perché, proprio lì dentro un santo frate aveva accettato di morire al posto di un padre di famiglia. Anche all inferno l uomo può essere per l uomo un angelo custode. Il vescovo Giuseppe depone un mazzo di fiori davanti al muro della morte (foto), prigionieri fucilati, all inizio con un vero e proprio plotone di esecuzione, poi con l obiettivo di risparmiare pallottole, bastava un colpo alla nuca. Ma anche in questa maniera era troppo faticoso e dispendioso uccidere tutta quella gente: ecco che si sperimentano le camere a gas e i crematori. Ben presto il campo principale non fu più sufficiente. Accanto ad Auschwitz I, a tre chilometri sorse Birkenau. Tanto più spazio, 175 ettari, per applicare su scala industriale lo sterminio di massa. Poi fu realizzato Monowitz, ossia Auschwitz III, un campo di lavoro per non farci dimenticare che, tra le tante cose, la Shoà fu anche e soprattutto una colossale rapina ed un sistema economico che arricchì la Germania a costo zero grazie al lavoro degli schiavi. Dinnanzi alla porta dell inferno, a pochi metri dall ultima fermata ferroviaria del milione e centomila deportati, il pensiero va anche alla piccola comunità ebraica senigalliese, alla quale il 27 gennaio di ogni anno, anniversario della liberazione del campo, la diocesi rende omaggio con una visita nella nostra sinagoga.

9 il paginone 9 Il dolce Karol C eravamo stupiti e commossi nel vedere il volto emaciato del Papa, quando ormai senza voce e a pochi giorni dalla sua morte, non rinunciava a salutare dalla sua finestra i tanti fedeli in piazza San Pietro, in Vaticano. Giovanni Paolo II non ha avuto paura di farci fare i conti con il dolore. Semmai eravamo noi ad essere scossi da quella scena inedita, dal coraggio nel mostrarsi profondamente umano, limitato e sofferente. Percorrendo le strade della sua infanzia, della formazione, di quando era prete e vescovo in Polonia, tutto è più chiaro. Wojtyla ha semplicemente vissuto fino in fondo la sua anima polacca. Tanta storia drammatica, invasioni, attacchi, accordi traditi, i luoghi dello sterminio, le dittature... Ma in ogni dimensione, anche la più disperata e faticosa, c è spazio per la speranza, ci sono occasioni per scegliere sempre e comunque il Bene. Wadovice è una boccata d aria pura dopo il dolore dei luoghi della morte. Una cittadina vivace, colorata, meta di tanti visitatori da quando il mondo ha scoperto da dove veniva quel santo papa. La barocca chiesa parrocchiale custodisce i luoghi dei primi passi nella fede: il fonte battesimale, la cappellina di tante adorazioni eucaristiche, la Prima comunione, la Cresima. Oggi c è anche un altare con le reliquie del suo parrocchiano più famoso. Ad appena due passi dalla chiesa, la casa della famiglia Wojtyla, un semplice ed elegante palazzo color pastello in cui ha abitato in poche stanze in affitto con i suoi genitori e suo fratello, scomparsi troppo presto per un giovane così appassionato di relazioni umane profonde, significative. Il volto sorridente di Lolek, come lo chiamavano qui, saluta i visitatori dalle cartoline messe all esterno dei piccoli negozi nei dintorni della piazza e i bar fanno bella mostra del buonissimo dolce alla crema, Papieska kremowka, di cui il papa era goloso, tanto da mangiarne a decine per festeggiare l esame di maturità con i suoi compagni di classe. Nel 1999, in una delle sue visite pastorali, proprio a Wadovice ebbe nostalgia di quella crema e diede una svolta storica alla pasticceria polacca. La ricetta era abbandonata da anni, ma per soddisfare il desiderio del papa tanti pasticceri si misero a riprodurre la gustosa millefoglie che ha deliziato anche i nostri palati. Semplice e buono, proprio come lui. Cittadinanze celesti Terra di santi, la Polonia. Sarà per quella strana legge che vuole i luoghi di maggiore sofferenza molto più fertili in quanto a santità. Di uomini e donne di Dio, specie nel secolo scorso, questo paese ne ha donati molti alla chiesa universale. E Cracovia ne vanta diversi nella sua anagrafe: la regina Edvige, Faustina Kowalska, padre Massimiliano Kolbe, fra qualche mese anche Karol Wojtyla. In un intervista a Famiglia cristiana, il sindaco Majachowski ha detto: Nessun altro evento sociale o politico unisce i polacchi come la memoria dei suoi santi. Proprio alle porte della bella città sulla Vistola, abbiamo l incontro con Santa Faustina Kowalska, la santa della Divina misericordia. All antico convento che la ospitò negli anni Trenta del Novecento, da qualche anno si è affiancata la nuova ed avveniristica chiesa. Celebriamo la Messa in una delle cappelle sotterranee, quella italiana finanziata dalla Conferenza episcopale italiana, forse anche perché il lungo pontificato di Giovanni Paolo II aveva reso un po più familiare la figura ed il messaggio di santa Faustina. Giovane appartenente alle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia ebbe continue esperienze mistiche nelle quali Gesù Cristo la incoraggiò a far conoscere la Divina misericordia. A lei il Signore affidò anche il compito di far realizzare un quadro, oggi custodito a Vilnius, in Lituania, che rappresentasse anche plasticamente l amore di Dio per le sue creature, con scritta un invocazione che riassume bene il senso della breve e sofferente esistenza, appena 33 anni, della religiosa: Gesù confido in te. In questo centro più importante di questo culto - il santuario di Cracovia-Łagiewniki - ogni anno si reca un milione di pellegrini provenienti dalla Polonia e da tutto il mondo. Un luogo sempre più frequentato dopo la canonizzazione di suor Faustina e grazie ai pellegrinaggi di Wojtyla, tanto che tutto questo afflusso di fedeli portò alla costruzione della basilica, consacrata da Giovanni Paolo II nel Se abbiamo il coraggio di lottare e di andare al di là del male, il nostro come quello della società ha detto nell omelia il vescovo Giuseppe è perché possiamo aggrapparci all infinita misericordia di Dio. E singolare come in un solo giorno abbiamo visitato il luogo del male assoluto e quello in cui il Signore ha voluto testimoniarci il suo amore, incommensurabile, perenne, unico. Nei giorni del nostro pellegrinaggio, proprio a Łagiewniki, c è stata la cerimonia di beatificazione di altre due religiose polacche: Sofia Czeska Maciejowska e Margherita Lucia Szewczyk, suore che hanno speso la vita per i più poveri e fragili. Salotto buono e acciaieria Cracovia è incantevole. Cuore culturale e artistico della Polonia, già capitale dal 1038 al 1569, ha avuto l incredibile sorte di uscire dalla Seconda guerra mondiale quasi intatta. Il risultato è che il suo centro storico, circondato dal parco del Planty che ha preso il posto delle mura cittadine, è ancora oggi quello originale (mentre per esempio Varsavia e Danzica sono state ricostruite sulla base di documenti e raffigurazioni storiche). Il nostro approccio è stato soft, nella parte più dimessa del centro città. Siamo sistemati a Kazimierz, l'antica cittadina dove gli Ebrei scappati dalla cattolicissima Spagna nel 1400 trovarono la possibilità di vivere e commerciare in pace. Fino al XIX secolo vi si trasferirono in massa e Kazimierz divenne un quartiere tipicamente ebraico, anche se i cristiani sono stati sempre presenti. Una topografia sociale e confessionale, perché l élite ebraica e integrata risiedeva nei bei quartieri di Cracovia mentre gli Ebrei più poveri e più ortodossi si concentrarono proprio in queste strade, insieme ai Polacchi meno abbienti. Questa diversità costituirà un ostacolo alla ghettizzazione e alla distruzione del quartiere da parte dei nazisti che espulsero gli ebrei per confinarli in un apposito ghetto creato a Podgórze, un quartiere industriale sulla riva opposta della Vistola. Lasciato in uno stato di abbandono e di impoverimento per quasi 45 anni dal potere comunista, Kazimierz ne porta ancora le ferite. La sua rinascita arriva con il successo del film Schindler s List girato proprio qui nel 1993 da Steven Spielberg. Con le vecchie pietre lastricate e le facciate rovinate, l ambiente è particolarmente toccante, identico a quello che si vede in alcune vecchie fotografie o in tanti film che raccontano la Shoà. I nostri autobus parcheggiano nel cuore del Kazimierz ebraico, in via Szeroka, che assomiglia più a una lunga piazza che a una vera strada: questa era il centro dell attività religiosa e commerciale della zona e, nonostante fossimo ancora un po spaesati e poco consapevoli di dove ci trovavamo, in molti abbiamo avvertito un atmosfera particolare, come sospesa nel tempo. Si percorrono poche strade e si è in un altro mondo. Al centro della città vecchia c è la più grande piazza medievale esistente, una roba da metri quadri. Palazzi, chiese magnifiche, parchi, il castello del Wavel, la cattedrale con le tombe degli eroi nazionali. E poi miti e leggende, l orologio con i pupetti di legno che camminano nella più antica università polacca dove studiarono Copernico e Wojtyla, ovviamente non nello stesso periodo. In questa città ogni luogo parla della vita del papa. Via Tyniecka 1, dove andò ad abitare a 18 anni, dopo esservi trasferito dalla sua Wadovice per iniziare gli studi; via Franciszkanska 3: qui, nel 1944, Wojtyla si trasferì da studente del seminario clandestino dell'arcidiocesi di Cracovia e qui fu ordinato sacerdote nel Via Kanonicza, dove si trovava la residenza del vescovo con la famosa finestra dalla quale Giovanni Paolo II si affacciava ogni volta che tornava in patria per salutare la folla (anni dopo, trepidante e timoroso, lo fece anche papa Ratzinger); la chiesa di San Stanislao Kostka, dove disse la sua prima messa; la basilica di San Floriano, che fu la sua chiesa parrocchiale. Reduci, più o meno soddisfatti, dalla visita alle famose miniere di sale di Wieliczka, celebriamo la messa nella basilica di San Francesco d'assisi, dove Wojtyla fin da ragazzo andava a pregare, ogni giorno, sempre sulla stessa panca. Nella sua omelia il vescovo Giuseppe ricorda con emozione i momenti più belli del lungo pontificato polacco, gli insegnamenti e le testimonianze più significative. Vivendo qualche giorno nei suoi luoghi ha aggiunto si capisce ancora di più la grandezza di Giovanni Paolo II, la sua capacità di vedere oltre, di sperare e lottare per un mondo più a misura della dignità umana. Capiamo perché iniziò il suo pontificato gridando a gran voce non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo. E vero, di paura Wojtyla non ne aveva o quantomeno il suo coraggio era maggiore. Altrimenti come spiegare il lunghissimo braccio di ferro con il regime, durato circa 20 anni, per ottenere una chiesa nel quartiere modello dell ideologia socialista, Nowa Huta (nuova acciaieria). Un quartiere, potremmo dire, nato per dispetto. Dopo la Seconda guerra mondiale i nuovi governanti, già legati mani e piedi con l Unione Sovietica di Stalin, giocarono a fare i democratici e chiesero ai polacchi in quale blocco d influenza volessero stare, se ad Ovest o ad Est, nei nascenti regimi comunisti. Nel 1947 si svolsero le prime "libere" elezioni politiche che portarono la vittoria (l'80% dei voti) al blocco comunista. Non però a Cracovia e Lublino: queste città avevano bisogno di un bagno di socialismo aggiuntivo! Perché non impiantare, allora, ad appena 15 km da uno dei centri storici più belli d Europa la più grande acciaieria mai vista? Nowa Huta doveva essere la prima, vera, città ideale socialista. Tutto doveva magnificare il nuovo rinascimento in salsa staliniana e a questo scopo negli anni Cinquanta dai villaggi e dalle cittadine circostanti vi furono trasferiti migliaia di operai. L obiettivo delle autorità comuniste era quello di creare un insediamento operaio alle porte della città affinché gli ideali della classe operaia si contrapponessero a quelli della società cracoviana, ritenuta troppo

10 10 il paginone conservatrice e clericale. Il grande sobborgo operaio, fatto di enormi viali, parchi, edifici alcuni maestosi, molti di più grigi ed anonimi, nasce intorno all'acciaieria che forniva il 50% dell acciaio polacco, impiegando circa operai che qui vivevano con le loro famiglie. La storia però, ancora una volta, ha scelto altre strade. Nel frattempo un certo Karol Wojtyla diventava vescovo ausiliare (1958) e poi arcivescovo di Cracovia (1963). Ironia della sorte, il primo scontro tra gli operai e le autorità comuniste avvenne proprio lì, negli anni 60, sullo sfondo della lotta riguardante il permesso di costruire una chiesa, non prevista naturalmente nel grandioso piano urbanistico. Gli operai si ribellarono e si riunirono per erigere dapprima una croce. Più tardi, dopo contrasti con gli organi statali e le forze dell ordine, sorse una chiesina, che deve la propria esistenza come disse il Papa nella sua prima visita in Polonia al sudore e alla resistenza degli operai stessi. Dalla croce di Nowa Huta disse Giovanni Paolo II è cominciata la nuova evangelizzazione: l evangelizzazione del secondo millennio. Il nostro viaggio si è chiude con la messa nell Arca Pana (arca del Signore). E bello e significativo concludere qui il nostro pellegrinaggio diocesano nell Anno della fede ha detto il vescovo. Qui la fede di tante umili persone ha fronteggiato l arroganza del potere. Qui ci viene più spontaneo pensare ai martiri di un tempo e ai martiri di oggi. Torniamo a casa un po cambiati, resi più forti da tante straordinarie testimonianze incontrate nelle strade di Polonia. Non dovremmo mai vergognarci del Vangelo, dovremmo davvero essere sempre di più una comunità diocesana unita, grata per il dono più grande che ha ricevuto, l amore del Signore. La prima pietra di questo edificio proviene dal sepolcro di Pietro e fu posta da Woytila nel 1965, ma è solo nel 1977 che il quartiere vede realizzato il suo sogno, il sogno del suo pastore. Tre chiese sovrapposte, ornate da opere d arte provenienti da tutto il mondo; davanti è ornata dalla grande statua di Giovanni Paolo II intitolata Il vento della speranza. E sorridente, il Papa, ha le braccia aperte per abbracciare il mondo intero. Scattiamo la foto di gruppo lì vicino, rassicurati da questo abbraccio che ancora una volta ci dice di non aver paura. Adesso sappiamo perché. Laura Mandolini Pellegrini, non soltanto viaggiatori Abbiamo aggiunto un altro bel tassello ai nostri pellegrinaggi diocesani. Questa mappa della fede e della spiritualità si va via via arrichendo di luoghi che ci fa bene visitare e conoscere più da vicino. La Terra Santa, la terra del Signore Gesù che ci riconcilia con il nostro mondo, con i luoghi delle nostre imperfette ma necessarie incarnazioni di ogni giorno. Da lì il Vangelo si è diffuso, grazie alla fede e al coraggio di tanti uomini e donne, nel mondo più vicino di allora. Siamo andati in Turchia, affascinante e contraddittoria terra tra Oriente e Occidente, dove i seguaci del Cristo per la prima volta si chiamarono Cristiani e dove la chiesa mosse i primi passi, dove mistici, pensatori ed eremiti hanno regalato alla cristianità perle preziose di spiritualità. Abbiamo percorso le strade della nostra Europa, a Fatima e Santiago di Compostela, in quel finis terrae che guarda ad Ovest da dove il messaggio cristiano è partito per nuovi mondi, sfidando le onde dell oceano e la cupidigia di tanti conquistatori. E poi le strade che ci hanno portato a conoscere l umile esperienza pastorale del santo curato d Ars, la profezia ecumenica di Taizé, in quella Francia così diffidente verso le cose sacre, ma che ha dato al nostro continente grandi pensatori cattolici capaci di far incontrare, ancor prima che diventasse tema universale, le esigenze della fede e con quelle della ragione. Un pellegrinaggio dovrebbe davvero lasciare il segno, non solo nell intimo di ognuno, ma anche nel modo stesso di essere chiesa diocesana. Si dovrebbe vedere se una chiesa locale ogni tanto si mette in viaggio, apre gli orizzonti e la mente o se invece rimane chiusa in se stessa. Un pellegrinaggio dovrebbe fare la differenza nella qualità della fede di una comunità, perché è quasi un sinodo itinerante che ci fa incontrare esperienze storiche e geografiche in cui il Vangelo si fa vita e che possono arricchire anche le nostre realtà. Il bello del Vangelo è che ha un grande spirito di adattamento. E Parola eterna, ma in ogni latitudine sa dire qualcosa di unico e peculiare alle orecchie di chi l ascolta in un determinato tempo e luogo. E quel qualcosa è utile e necessario per tutti. Il prossimo appuntamento è con Israele, Palestina e Giordania, a cavallo tra dicembre e gennaio prossimi, all'origine della nostra fede. don Gesualdo Ingresso al campo di sterminio di Auschwitz II - Birkenau Affresco dedicato a padre Popieluszko - Czestochowa. Il sacerdote fu ucciso a Varsavia nel 1984 da funzionari del governo polacco comunista. Santa Messa nel santuario della Divina Misericordia, a Cracovia Il complesso del Wavel, cittadella fortificata nel cuore di Cracovia

11 territorio 11 La mietitura, in vista della festa Domenica 23 giugno, si è svolta alle ore 6.30, presso la Contrada di San Domenico, la Mietitura del grano in preparazione alla Rievocazione Storica della Trebbiatura Il programma della mietitura che si è avvalso della collaborazione del Comune di Corinaldo, dell Agrotecnica Giulioni, dei Fratelli Bugugnoli e la partecipazione della gente di San Domenico. La manifestazione ha ottenuto un grande successo. Tutti i partecipanti, con vestiti tipici e attrezzi del mestiere, si sono ritrovati insieme con il sindaco Matteo Principi e gli amministratori comunali domenica 23 giugno, alle ore 6.30, per iniziare la raccolta del grano. Alle ore 8.00, colazione sull aia; ore 9.00, Santa Messa Domenicale; ore 10.00, sistemazione covoni e conclusione della mietitura. La Festa della Trebbiatura si svolgerà il 14 e 15 agosto, presso l Agrotecnica Giulioni, organizzata dal Comune di Corinaldo e dalla Pro Loco. Nell occasione verranno esposti i trattori agricoli d epoca. I.T. Mondolfo conferma e rilancia la Biblioteca comunale Stagione per leggere Nuovo orario estivo alla Biblioteca comunale Bernardino Genga di Mondolfo che, da giugno, potenzia il proprio orario di apertura per l estate. Fino alla fine di agosto la Biblioteca sarà aperta per tre pomeriggi ed anche il mercoledì mattina; la situazione attuale ci permette infatti di venire incontro alle esigenze dei tanti utenti, soprattutto degli studenti delle scuole superiori ed universitari che scelgono la biblioteca anche quale luogo di studio, tranquillo e flessibile, per preparare i propri esami così l Assessore alla Cultura Corrado Paolinelli, che prosegue: Oltre alle sale di studio, sarà attivo il consueto servizio di prestito con le tante novità librarie, molti romanzi di recente uscita, e l accesso regolamentato ad Internet. Il martedì ed i giovedì la biblioteca di Corso della Libertà 34 sarà aperta dalle ore 15 sino alle 20 mentre, il sabato, sino alle ore 18; il mercoledì mattina dalle 10 alle 12. Un servizio, quello della biblioteca, che ha visto un crescente numero di utenti, non solo da Mondolfo e Marotta ma dall intero comprensorio prosegue l Assessore, che aggiunge ancora l importanza dell apertura estiva anche nell ambito dell iniziativa Nati per leggere. Nati per leggere, progetto condiviso a livello nazionale e regionale e dal nostro Comune, al quale partecipa anche l associazione nazionale pediatri, ha lo scopo di promuovere la lettura fin dalla più tenera età. Il progetto si sofferma soprattutto sulla qualità della relazione tra adulto e bambino che si instaura quando si legge una storia e si condivide il piacere del racconto; una relazione basata su disponibilità, affetto e coccole, che trasforma il momento della lettura in momento educativo, di crescita cognitiva, di benessere psico-ficico, di stimolo e di aiuto per una crescita armoniosa. Ecco allora che, durante l estate, quando i genitori a volte hanno più tempo per trascorrere con i loro figli, ecco quest anno la disponibilità della maggiore apertura della nostra Biblioteca, che vanta un ampio spazio e numerosi volumi per i lettori più piccoli. La biblioteca condivide obiettivi e promuove proprie iniziative per invogliare i bambini alla lettura fin dalla primissima infanzia, perché l esperienza precoce favorisce anche il linguaggio e facilita la capacità di comprendere la lettura di un testo. Siamo certi, conclude l Assessore, che la cultura sarà una delle protagoniste della nostra prossima estate. Per informazioni: tel mondolfo.pu.it. Alessandro Berluti Il lavoro oltre l'ostacolo Anche a Corinaldo e Serra i locali storici delle Marche Corinaldo aggiunge un nuovo riconoscimento alla sua già prestigiosa bacheca. Lo scorso 15 giugno, nella Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, ha avuto luogo la consegna di targhe destinate a locali storici delle Marche (siano essi taverne, osterie, locande, botteghe o altro ancora), come previsto dalla L.R. n 5/2011. La cerimonia è stata presenziata dal vice presidente della Regione Antonio Canzian, nonché assessore, in questa circostanza, con delega ai Servizi Pubblici Locali. Così, alla presenza del consigliere comunale di Corinaldo Giacomo Anibaldi (per l occasione, accompagnato da alcuni dei titolari dei locali corinaldesi premiati) c è stato spazio per un momento di autentica commozione e, perché no, pure di orgoglio. Le attività della nostra città insignite del riconoscimento sono infatti risultate essere davvero numerose. Eccole nel dettaglio: Ai nove Tarocchi (alla presenza di Cristiano Scavino), Bar S.Isidoro, Corinaldo Market, Farmacia Comunale (alla presenza del consigliere Anibaldi), Farmacia Paolini (alla presenza del dott. Giuseppe Saccinto), Latini, Lenci Mobili, Panificio Baldarelli, Tabacchi Manoni (alla presenza di Francesco Spinaci). I locali presi in considerazione costituiscono una valenza storico-sociale per la regione intera. Regione che riesce nell intento di individuarne i più meritevoli grazie anche ad opportune segnalazioni provenienti dai Comuni. Proprio tramite una sorta di censimento istituito dai Comuni stessi (entro i confini regionali), la Regione redige un elenco (in totale, 350 locali targati ). Cinque le attività di Serra de' Conti alle quali il prestigioso titolo è stato attribuito: - l Antica Bottega Paggi - il Bar Italia - l esercizio Catia Mercerie - La Loggia delle Delizie - l esercizio Tessuti di Tinti. Alla cerimonia hanno presenziato, tra gli altri, la titolare del Bar Italia e l'assessore alle Attività Economiche del Comune di Serra de Conti Luca Correani. Ilario Taus Fisioterapia a Ripe Restauro e riparazione di mobili antichi, progettazione di portali web dinamici, recupero e rigenerazione delle batterie al piombo. Sono queste le competenze acquisite da 15 borsisti del progetto Il lavoro oltre l ostacolo, realizzato da un ampio partenariato facente capo alla Provincia di Ancona e comprendente il Comune di Ancona, la Cooperativa Il Tulipano di Fabriano, la Cooperativa Opera di Ancona, la Cooperativa Grafica & Infoservice di Monte San Vito e il Centro Servizi Volontariato di Ancona (Csv). Il progetto è stato approvato e cofinanziato dal ministero dell Interno. Obiettivo: il miglioramento della qualità e dell efficacia del sostegno all inserimento lavorativo delle persone disabili grazie all acquisizione di nuove competenze professionali necessarie alla ricerca di un lavoro stabile e non protetto. Il lavoro afferma il commissario straordinario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande è alla base del diritto di cittadinanza e, in particolare per chi soffre di disabilità, uno strumento di integrazione e inclusione sociale. Questo progetto, dunque, ha avuto una doppia valenza, pratica e culturale: da un lato formare le persone che vi hanno preso parte, dall altra rafforzare il punto di vista per cui anche le persone disabili, se opportunamente formate come chiunque altro, possono possedere professionalità utili alle aziende, a prescindere dagli obblighi e dalle opportunità previste dalla legge in materia. La sperimentazione degli inserimenti lavorativi è avvenuta all interno delle tre cooperative partner del progetto ed è durata sei mesi (dicembre maggio 2013). I risultati finali verranno presentati durante il seminario finale in programma mercoledì 26 giugno alla sala del Consiglio provinciale di Ancona (Strada di Passo Varano 19/A). S.M. Grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi gli anziani della Fondazione Opera Pia Lavatori Mariani di Ripe hanno usufruito di un servizio di fisioterapia e dell acquisto di attrezzature specifiche per offrire occasioni di recupero fisico e di rimotivazione ai movimenti attraverso una serie di stimolazioni psico-motorie e riabilitative. Il progetto realizzato dalla Cooperativa Progetto Solidarietà, che da diversi anni propone e organizza interventi rivolti al mondo degli anziani all interno di case di riposo e centri diurni, ha visto la presenza di una fisioterapista della cooperativa all interno della casa di riposo che ha realizzato sia interventi individuali che di gruppo. Gli interventi individuali sono stati rivolti ad anziani non autosufficienti che hanno ricevuto maggior giovamento da un trattamento riabilitativo specifico a letto. Durante questo anno la fisioterapista ha affiancato sia il personale di assistenza sia i familiari nell aiuto alla deambulazione degli anziani per insegnare tecniche e movimenti opportuni ed efficaci. La scuola incontra la disabilità L anno scolastico 2012/2013 si è appena concluso, così come la collaborazione avvenuta tra la scuola primaria di Mondavio e il Centro Socio Educativo L Aquilone di Mondavio (PU), gestito dalla Cooperativa Casa della Gioventù. Un esperienza che ha permesso ai ragazzi del Centro di porsi nelle vesti di docenti; per insegnare, ogni martedì dell anno, ai bambini della scuola elementare come impadronirsi delle tecniche ad intreccio con il midollino. Durante il corso dell anno, entrambe le parti si sono arricchite socialmente, collaborando con costanza. L intera scuola ha desiderato ricambiare l esperienza avuta, facendo visita al Centro, questo per conoscere più intimamente la realtà. Le due ore spese assieme, giovedì 31 maggio, sono state esemplari circa l affiatamento costruitosi tra le due realtà e le risposte emerse circa l integrazione. Bambini e maestri sono stati accolti nella grande palestra sottostante il Centro dove si è giocato creando una catena di parole attinenti la cooperazione dal titolo Col - leghiamoci. Nello stesso momento, una classe alla volta ha fatto visita alla struttura dove con stupore e interesse, sono stati informati circa la realtà in oggetto. Una merenda tutti insieme ha cementato lo splendido evento, in cui non sono mancati scambi di presenti da entrambe le parti. Il centro L Aquilone desidera ringraziare le maestre e la preside che hanno intuito l importanza della collaborazione scuola-centro, nella speranza che tale progetto si dipani anche per il prossimo anno scolastico.

12 12 L'arte italiana alla Rotonda L'arte di Camerino da vedere Autori nel borgo antico cultura cultura CaterRaduno: tra i tanti eventi in programma anche una mostra "Arte e Materia", dieci opere dalla materia all'arte dalla collezione Eni. Un'occasione unica per ammirare 10 tra i più importanti artisti italiani in mostra in un luogo affascinante come la Rotonda a Mare. La Rotondaè splendido contenitore per le opere di Boetti, Castellani, Ceccobelli, De Pisis, Di Stefano, Gilardi, Guttuso, Notturni, Rotella e Sironi. La mostra, curata da valeria Merlini e Daniela Storti,sarà aperta tutti i giorni dalle ore alle ore ad ingresso libero. Ma la Rotonda a Mare dal 22 al 26 giugno sarà anche CaterStelle, osservazione del cielo a cura dell'associazione Senigalliese di Astronomia dalle ore alle ore e CaterAperitivo tutti i giorni dalle ore alle ore Il pomeriggio del prossimo 5 luglio, venerdì, il Circolo di Iniziativa Culturale e la rivista Sestante propongono un suggestivo ritorno a Camerino per la visita guidata della mostra Girolamo di Giovanni. Il Quattrocento a Camerino. Dipinti, carpenterie lignee, oreficerie e ceramiche fra gotico e rinascimento. L esposizione è allestita nei locali della pinacoteca nel complesso museale di San Domenico e rappresenta un occasione per celebrare ancora una volta il Quattrocento, attraverso l esposizione di opere custodite non solo a Camerino, ma provenienti da tutte le Marche. Girolamo di Giovanni, che ora finalmente rivive nella mostra, è considerato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta scuola camerte. F.P. "Autori nel borgo antico" è il titolo dell'iniziativa (promossa dall'assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunali; "Corinaldo, Città Palcoscenico: lo spettacolo di ogni giorno", invece, è la rassegna in cui è inserita), che avrà il compito di introdurre degnamente il ricco cartellone estivo e che verrà riproposta nella prossima stagione invernale. Il calendario prosegue lunedì 1 luglio di Anselmo Bottacini con "Il sorriso degli olivi"; l'8 luglio di Marco Severini, con "Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane"; Giulia Torbidoni, con "Libertà sarà se ", sarà di scena il 15 luglio; lunedì 22 ecco "Fiori dell'essere", di Andrea Pergolini; a Silvia Santolini, e al suo "Being an angel", lunedì 29, il compito di chiudere la rassegna. Uno spazio in biblioteca per il poeta dialettale Archivio Nicola Leoni E stato recentemente raccolto presso la Biblioteca Comunale Antonelliana un voluminoso corpus di documenti sull attività dello scrittore e poeta senigalliese Nicola Leoni. Il deposito, attuato per volontà della famiglia Leoni, è stato completamente ordinato e inventariato e può ora essere messo a disposizione degli studiosi che volessero approfondire la conoscenza di questo autore. Il lavoro svolto, con la collaborazione determinante dei giovani che attualmente stanno realizzando un progetto di Servizio civile in Biblioteca, è stato puntuale e minuzioso sui 904 documenti rappresentati da veline, appunti autografi, fogli sparsi, quaderni, dattiloscritti. Questa documentazione, dove naturalmente spicca la produzione poetica dialettale, è giudicata molto importante non solo per la presenza di componimenti inediti, ma soprattutto perché testimoniano le varie fasi del processo creativo di Nicola Leoni e quindi, in definitiva, la personalità poetica dello scrittore senigalliese. Nicola Leoni - La produzione di Nicola Leoni comincia ad avere risalto pubblico fin dai primi anni Trenta dove si segnalano la raccolta Musa snigaies del 1931 e I sunetti dla Sora Rosa del Seguono gli Marche music college Presentati dal presidente della Fondazione Città di Senigallia Michelangelo Guzzonato i lavori di restyling dell edificio che ospita la scuola di musica 'Bettino Padovano': un opera conservativa che ha interessato la struttura ma al quale seguirà una seconda fase di interventi con il miglioramento della vivibilità e la messa in sicurezza della struttura con nuova recinzione, cancello e sistemi di sorveglianza. Lavori che non sono solo a livello tecnico ma che mirano a costituire una struttura in grado di porsi a livello nazionale per quanto riguarda il panorama musicale con produzioni di colonne sonore per film, video libri e molto altro. E nato infatti un consorzio - il Marche Music College di cui fanno parte ben sei scuole di musica della regione Marche e che avrà sede proprio nell edificio senigalliese, di proprietà della Fondazione Città di Senigallia: la Scuola di Musica Bettino Padovano di Senigallia, ente capofila; l Accademia di Ancona; la Scuola Ars Musica di Chiaravalle; l Opus 1 di Castelbellino; Arcevia Jazz Feast e la Scuola Popolare di Musica di Fermo. Altre due scuole, inoltre, entreranno nel consorzio il prossimo mese. Ruolo centrale originali quanto noti componimenti in forma di poemetto come i poemetti biblici La criazion del 1954 e L diluvi del 1967 oltre al poemetto romantico La Bella Castlana del Del 1970 è pure la raccolta di liriche, favole ed epigrammi Se non fosse per te per i tipi dell editore gastaldi di Milano. Ma anche nella prosa Nicola Leoni si segnala quale scrittore attento alla cultura locale. Tra queste sono notevoli le Leggende Marchigiane, raccolta di 22 racconti pubblicato nel 1962 tra i Quaderni Letterari della Famiglia Marchigiana e Perché si dice così, un libro sul folklore marchigiano che spiega e rintraccia l origine di detti, motti, modi di dire e proverbi, pubblicato dall editore Gastaldi a Milano nel La figura di Nicola Leoni non rimane tuttavia relegata tra le memorie ancorché nobili della realtà culturale cittadina, ne è testimonianza la continua presenza dell autore tra le realizzazioni culturali attuali, come la raccolta dei poeti dialettali senigalliesi edita dall Associazione Culturale La Fenice e la rappresentazione dei canti popolari marchigiani tratti dalle raccolte realizzate da Leoni alla metà degli anni Sessanta. M.G. per l istituto musicale senigalliese anche per quanto riguarda la messa a disposizione di strutture e attrezzature all avanguardia: grazie al bando regionale co-finanziato da fondi europei, saranno disponibili quasi euro. La coordinatrice del Marche Music College, Ilenia Stella, ha descritto il progetto che coinvolgerà circa 2000 allievi (370 solo al Padovano) e quasi 200 docenti: E una novità assoluta nel panorama della musica italiana e segna un punto di svolta importante nel campo della didattica. La formazione musicale di base, da sempre organizzata in forma di associazionismo no-profit, si dota ora di uno strumento professionale di mercato per riuscire a dare una risposta adeguata ai giovani e a tutti gli appassionati che vogliano avvicinarsi alla musica o perfezionarsi. Per la prima volta viene introdotto anche il concetto di Scuola Diffusa, ovvero un sistema di collegamento tra le scuole di musica, tramite lezioni in video-conferenza e incontri, che permetterà di avere un sistema didattico omogeneo e moderno, adeguato a una regione come la nostra, dove non ci sono metropoli ma tanti piccoli centri e che permetterà a tanti giovani di formarsi ad alto livello senza più l obbligo di trasferirsi o percorrere tanti km. 'Perché Senigallia è la città della fotografia' Una guida originale E giunta alla 3 a edizione la guida turistico/fotografica gratuita dal titolo "Perché Senigallia è la città della fotografia", un progetto culturale a cura di Simona Guerra. La pubblicazione, come sempre gratuita e distribuita in città presso i più importanti centri d interesse culturali e turistici, ha riscosso grande successo negli anni passati per la sua originalità e per il livello delle informazioni conservate così da richiedere la stampa di una nuova edizione rivista nel suo aspetto grafico e arricchita di alcuni particolari di rilevo. L idea nasce con l intento di sottolineare, attraverso un percorso di un ora circa nel centro della città e nei dintorni, la lunga tradizione fotografica di cui Senigallia è protagonista da decenni. A partire dagli anni 40 del 900 fino ad oggi infatti la città è stata scenario di una storia di cultura fotografica che ha avuto come protagonisti autori riconosciuti, celebrati ed esposti nei più prestigiosi musei del mondo quali Mario Giacomelli, Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni, Lorenzo Cicconi Massi e molti altri. La visita si spinge poi in una seconda parte della guida presso altri musei e luoghi collinari come il Museo di storia della Arte contemporanea sotto i riflettori a Senigallia. Inaugurata alla Rocca Roveresca sabato 22 giugno 2013 la mostra di Pino Pinelli, presente per l'occasione. La mostra sarà visitabile fino al 21 luglio Prosegue dunque la rassegna espositiva di opere di significativi artisti italiani del Novecento, appartenenti all area concettuale di ricerca. Sia l assessore alla cultura Stefano Schiavoni sia il direttore del Museo comunale d arte moderna, prof. Carlo Bugatti, presentando l evento espositivo relativo alla pittura di Pinelli, hanno sottolineato il rilievo che questo autore ha avuto nelle esperienze sperimentali della pittura italiana del secondo Novecento. Con tele di grandi dimensioni, consistenti in percorsi monocromatici, Pinelli era già considerato uno dei protagonisti riconosciuti della "Pittura Analitica. L ansia di ricerca lo aveva presto spinto, al di là Mezzadria alle Grazie e Morro d Alba dove è conservata una consistente collezione permanente di fotografie di Mario Giacomelli realizzate lungo gli anni 90 durante la tradizionale festa del Cantamaggio. Questo progetto (già disponibile in formato pdf in vuole essere un modesto contributo alla storia della fotografia marchigiana e italiana e un omaggio ai numerosi e illustri cittadini di Senigallia che attraverso l arte fotografica seguitano a rendere conosciuta nel mondo questa piccola città. Simona Guerra, da diverso tempo impegnata nella divulgazione della conoscenza della fotografia, è autrice di diversi saggi e romanzi tra cui due biografie entrambe pubblicate dalla casa editrice Bruno Mondadori dedicate a Mario Giacomelli e al fotoreporter Mario Dondero ed è promotrice di mostre ed eventi fra cui quello tenutosi alla Rocca Roveresca di Senigallia Graffiature. I paesaggi di Tullio Pericoli e Mario Giacomelli (estate 2012) e Giornate di fotografia ( evento annuale appena conclusosi nella vicina Morro d Alba. M.G. Inaugurata alla Rocca la mostra di Pino Pinelli Frammenti di arte dei successi ottenuti, verso nuove frontiere. C era stato uno strappo dal monocromatico. Strappo ufficializzato nel 1975, quando, su invito di Giorgio Cortenova, aveva esposto a Rimini, nella mostra "Empirica, una piccola opera. Un piccolo spazio in cui alla tela aveva sostituito la pelle di daino. Si trattava del manifesto di allontanamento dall'idea stessa di quadro e di superficie dipinta e si trattava del segnale dell avvenuta individuazione di un campo di indagine rinnovato. Un campo che ha poi aperto il percorso, definito da Accame, in una bella ed essenziale monografia sull opera di Pinelli, come stagione della Disseminazione. Stagione in cui, scrive Accame, la pittura, ridotta a frammenti, si colloca, quasi mimando il gesto del seminatore, sulla parete, in una sintesi tra spazio e pittura che forma un "unicum". Il percorso di Pinelli è stato sempre rigoroso, poetico, logico. Dagli anni Ottanta i suoi frammenti si mantengono monocromi, ma subiscono nel tempo variazioni progressive. L iter è quello del passaggio dalle forme modulari, alle dilatazioni energetiche, fino alle scaglie, prima evanescenti e poi consistenti e corporee. Abbandonando infine i confini rassicuranti della tela e del telaio, Pinelli si è dedicato all esame del rapporto esaustivo con lo spazio non circoscritto e illimitato, in cui i frammenti vengono disseminati.

13 spettacolo 13 il taccuino Senigallia - Asta per un ecografo OndaLibera e Vip Claun Ciofega insieme per il reparto di Pediatria di Senigallia. Asta di beneficenza online ed un conto corrente per partecipare alla raccolta fondi per acquistare un ecografo mobile per un valore stimato di euro. Corinaldo - Visite guidate Per le antiche vie. Visite guidate è il prossimo in programma, e rientra nel progetto appena presentato Corinaldo Cittàpalcoscenico. Dal 25 giugno fino al 16 luglio (compresi martedì 2 e 9 luglio) sarà la volta del centro storico, a cui è dedicata una serie di ben quattro serate. La partenza è fissata dalla fontana situata nel viale dietro Le Monache, da cui si potrà raggiungere e ammirare tutto il fascino inalterato delle mura, il teatro Goldoni, la Civica Raccolta d Arte e alcune chiese. tenti e Cojonati. La rappresentazione avrà luogo presso la sede del Centro Teatrale Senigalliese, in Piazza Garibaldi, 1 a Senigallia. Gli interpreti delle farse che verranno messe in scena sono: Moreno Badei, Agnese Barucca, Emanuele Burchianelli, Paola Candi, Gabriele Centurelli, Laura Manfredi, Fabiana Moroni, Laura Pettinelli, Stefania Vagnoni, Simona Venafro. Regia: David Anzalone. In ogni periodo storico, dall Antichità fino all oggi, la Farsa è stata la palestra Ripe - Frattula e i mestieri Si terrà venerdì 28 giugno e in replica sabato 29 dove gli attori comici e i futuri commediografi si giugno alle il saggio finale dal titolo Cun- sono allenati e formati. Arriva a Senigallia la cultura itinerante al femminile Il lungo cartellone regionale per le donne Dedicato alle donne Non a voce sola "Quello che le donne non dicono" è il titolo della manifestazione culturale itinerante ideata dalla scrittrici falconaresi Laura Moll e Nadia Diotallevi, in collaborazione con l'associazione Montimar, la Consulta della Cultura ed il patrocinio del Comune di Senigallia.Tre gli incontri a tema con le autrici in programma il primo dei quali si è svolto venerdì scorso 21 giugno al Finis Africae. Si tratta di un itinerario nel mondo femminile attraverso i romanzi di tre autrici locali: Laura Moll, Nadia Diotallevi e Graziella Magrini. Pur trattandosi di storie diverse, le tre autrici mettono al centro l'universo femminile con le sue sfaccettature e la sua complessità.gli argomenti trattati, oggetto dei romanzi pubblicati dalle scrittrici, riguardano le emozioni e i problemi delle donne vissute in epoche diverse, ma talmente simili tanto da dare alla manifestazione lo stesso titolo della canzone di Fiorella Mannoia: Quello che le donne non dicono. L obiettivo finale della manifestazione è quello di lanciare un messaggio alle donne di oggi, perchè non dimentichi- no la loro condizione nel passato così da non correre il rischio di arretramento delle conquiste. Inoltre rappresenta uno spunto di riflessioni per le donne e per gli uomini in modo che possano trovare risposte utili per superare le divergenze tra generi. La manifestazione che sta ottenendo un grande successo per l interesse delle tematiche trattate, è partita da Falconara, proseguendo per Camerata Picena, Jesi, Montemarciano, e Senigallia. Programma Domenica 30 giugno - ore circolo Arci Scapezzano, Graziella Magrini autrice del romanzo Le rondini volano alte nel cielo libere racconta la donna nelle marche di inizio 800 Domenica 7 luglio - ore lungomare Italia a Marzocca Nadia Diotallevi, autrice del romanzo Attesa e desiderio tratta di un argomento molto attuale : la violenza psicologica sulle donne, donne che amano troppo. Ritorna nelle Marche la rassegna Non a voce sola, un percorso di filosofia, poesia, narrativa, musica ed arte al femminile, giunto alla quarta edizione. Faranno da sfondo alle interviste, ai dibattiti e alle performances molti comuni del territorio regionale, a partire da Macerata, sede della prima tappa il 10 luglio nel cortile di Palazzo Conventati. La direttrice artistica Oriana Salvucci ha indicato la strada dell edizione 2013 eleggendo a tema quell Amore di sè che determina la differenza nella vita di una donna: talvolta in positivo, ma più spesso in negativo, laddove manca l Amore si sé fa arretrare, fa saltare i nessi logici e relazionali ed impedisce di costruirsi come donne. Il rovesciamento di prospettiva da oggetto a soggetto avviene nel passaggio dalla donna-per-l altro alla donna-per-sé e questa evoluzione può aver luogo senza l Amore di sé. Proprio da questo concetto di autostima è partita la riflessione dell assessore regionale alle Pari Opportunità, Paola Giorgi che ha sottolineato come la consapevolezza dei propri valori porti a non alla predominanza degli individui su altri individui, ma ad una reale identica opportunità per tutti, ad una cooperazione proficua con l altra metà del mondo. Questa iniziativa ha concluso- interpreta il felice connubio che deve esistere tra Pari Opportunità e Cultura, come fondamenti della società. Sarà dunque su questi temi che si confronteranno in un calendario fitto (più di venti incontri fino al 24 ottobre) tante artiste. Per quanto riguarda Senigallia, Gaia Coltorti proporrà Le affinità alchemiche" il prossimo 26 luglio in Piazza Roma, nel centro storico. A.D. Concorso di racconti brevi al Molinello Il Centro Sociale Molinello 2 del Comune di Senigallia ha organizzato il XIX concorso di poesia dialettale e il VII concorso di racconti brevi in dialetto. I partecipanti dovranno spedire i loro testi i racconti brevi dovranno essere di almeno tre pagine in busta sigillata all indirizzo del centro sociale Molinello 2 (via Pierelli Senigallia) entro la data del 24 settembre prossimo. Il materiale dovrà essere presentato in quattro copie, delle quali una sola recante nome, cognome e indirizzo. Poesie e racconti dovranno recare, in calce o a fianco, una traduzione in italiano che non sarà comunque oggetto di valutazione e giudizio. Sono previsti premi alle migliori produzioni senigalliesi, marchigiane e interregionali. La premiazione si svolgerà a Senigallia tra i mesi di ottobre e novembre La segreteria del concorso è a disposizione per ogni chiarimento al numero telefonico oppure scrivendo alla Presidente del Comitato Organizzatore, Giovanna Ceciliani, attraverso la mail giovannona49@libero.it. Le iniziative d'estata a Barbara Sono già state definite le iniziative che animeranno l estate barbarese. Iniziato lo scorso 2 giugno con le celebrazioni correlate alla festa della Repubblica e con la passeggiata culturale di Voler bene all Italia, il calendario è proseguito sabato 8 con la gita a Todi, promossa dal centro sociale Santa Barbara e con la Giornata del Baratto, venerdì 14 con la Giornata Mondiale del Donatore, a cura della sezione Avis di Ostra Vetere-Barbara, domenica 16 con la gita alle cascate delle Marmore, organizzata da Le Barbamamme, e sabato 22 e domenica 23 con la giornata dedicata al ciclismo (Senigallia-Ostia). Sabato 29 Giugno, è in programma la caccia al tesoro, a cura dell associazione Il Tintinnio, mentre a luglio, oltre al corso Giovani al Centro Sociale, promosso dai centri sociali Santa Barbara e di Osimo, e all accoglienza collettiva dei bambini bielorussi, andranno in scena la 3a Notte bianca dei bambini, a cura de Le Barbamamme (sabato 6), ed i festeggiamenti per i 50 anni di attività commerciale della famiglia Baldassarri (sabato 13 in piazza della Resistenza). Lo stesso giorno palazzo Mattei ospiterà la Giornata del Baratto, mentre da venerdì 19 a lunedì 22 il centro storico farà da cornice alla 17a edizione della Festa del Castello, promossa dal Comune e dalla Proloco. Leonardo Pasqualini 6 LUGLIO 2013 ore SENIGALLIA PIAZZA ROMA (In caso di maltempo Chiesa dei Cancelli)

14 14 Tre giorni di festa e di sport all'oratorio di Cesanella di Senigallia sport sport La Senafootball s.p.a. e la parrocchia di S.Giuseppe Lavoratore organizzano per la prima volta una tre giorni di festa con musica, sport e tanto divertimento. L idea di aggregazione e socialità, che animerà il quartiere della Cesanella negli ultimi giorni di giugno è il frutto dell importante sinergia che lega la Sena e la parrocchia con don Mario Camborata e che prevede una convenzione per l utilizzo ludico-sportivo degli spazi recentemente attrezzati e dotati di tutti i servizi che fanno della struttura un fiore all occhiello di tutti i cittadini e non solo. L evento, che vedrà il susseguersi di sport, tornei per piccoli, giovani ed adulti, esibizioni musicali (gruppi giovanili, musica anni ) sarà vivacizzato da stand gastronomici dove le famiglie potranno consumare in tutta tranquillità menù semplici e gustosi e beneficiare di serate uniche e momenti di relax all insegna dell allegria e dell amicizia, il tutto inserito in un ambiente sano e accogliente. Inoltre, anche quest anno, sarà operativo dal 1 luglio al 2 agosto, per cinque settimane, il Centro estivo sportivo per tutti i bambini e le bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni (che frequentano la Scuola Primaria) e per tutti i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado. Gli utenti, seguiti da un gruppo di animatori, parteciperanno alle numerose attività ludiche, sportive e aggregative già pianificate, affinché l esperienza estiva possa divenire un volano di crescita e possa essere ricordata come unica e irrepetibile. Per maggiori informazioni sul servizio è possibile rivolgersi presso la struttura ospitante: turno A: dalle 8 alle 12,30; turno B dalle 8 alle 16,30 (con servizio refezione e pomeriggio trascorso al mare). Per entrambi i turni è possibile chiedere l ingresso anticipato alle 7,30 e posticipato alle ore 13 (per il turno A) e alle ore 17 per il turno B. La Parrocchia e di Cesanella Sembra che alcuni personaggi porteranno nuova linfa alla Vigor Spiragli per uscire dal tunnel Giorni frenetici per garantire un futuro Sempre più difficile diventa per noi cronisti scoprire quali siano veramente le trattative che il presidente Valentino Mandolini porta avanti in questo preciso momento. E dalla fine del campionato che il presidente Mandolini sta tentando in tutti i modi di avvicinare elementi disponibili ad entrare in seno al consiglio direttivo ed apportare quel minimo contributo onde evitare di partire nel prossimo campionato con i ragazzi della Juniores. Proposte ne ha fatte tante, perfino la cessione della prima squadra e della Juniores in blocco, ma senza esito. Anche in questo inizio della settimana le prospettive non sono buone e a sentire il presidente Mandolini la questione societaria rimane complessa. Si dice dispiaciuto: ma non posso fare altrimenti. Contatti ne stiamo mettendo in piedi, ma non posso anticipare nulla al riguardo. Stiamo trattando già da diversi giorni, speriamo alla fine di arrivare ad un buon esito, altrimenti dovremo - gioco forza - proseguire da soli coi pochi mezzi che abbiamo a disposizione. Nella tarda serata di martedì si è tenuto un incontro segreto con personaggi attualmente sconosciuti e pare che la crisi che attanaglia la Vigor dalla fine del campionato sia risolta. Al momento nulla di ufficiale è stato diramato dalla Società, ma sicuramente l aiuto ci sarà, ma non da parte senigalliese, a quanto si vocifera, ma da elementi esterni, forse due o tre che affiancheranno l attuale dirigenza. Una vera boccata d ossigeno per la Vigor, che permetterà alla stessa di ripresentarsi alla partenza del prossimo campionato con fondate speranze di onorarlo nel migliore dei modi. Il presidente Mandolini, molto soddisfatto per il risultato ottenuto, dice: Sono contento di aver raggiunto questo traguardo, dispiace che queste disponibilità siano state raccolte al di fuori di Senigallia. Ora però vorrei che anche da parte senigalliese si muovesse qualcosa. Come ho sempre detto la Vigor è dei senigalliesi; per questo mi aspettavo qualcosa di più concreto da parte della cittadinanza locale. Il tempo per riavvicinarsi alla società c è; spero che qualcuno si faccia avanti. Per quanto riguarda l Amministrazione comunale posso dire che ci è sempre stata vicina, anche se ci saremmo aspettati un coinvolgimento maggiore, constatato che altre Amministrazioni s impegnano di più. Al presidente è stato chiesto se dopo l avvento di questi nuovi personaggi, che porteranno nuova linfa in seno alla Vigor, ha pensato al nuovo tecnico. Questa la risposta: Avvicinato Aldo Clementi, abbiamo parlato della nuova situazione societaria ma senza impegni da entrambe le parti. Per noi resta la punta di riferimento per il prossimo futuro, ma lui è ancora liberissimo di scegliere la strada che ritiene più opportuna. Una nota la vogliamo spendere anche per il settore giovanile che tante soddisfazioni sta dando alla Vigor. E mancato poco che i giovanissimi ragazzi di Rino Frulla, con i tecnici Spadoni-Tonni Perucci, nella finale scudetto giocata a Roma contro il Tor Tre Teste non raggiungessero l ambito premio. Hanno perso per 4 a 1, ma è stata una grande esperienza per questi virgulti vigorini. Giancarlo Mazzotti League Maior Torna anche quest anno il torneo di basket Summer League Maior Città d Senigallia che si svolgerà dal 3 al 7 luglio nel piazzale della Libertà. Una grande manifestazione, seguita da turisti ed appassionati. L evento, patrocinato dal Comune di Senigallia e organizzato da un gruppo di amici appassionati, vedrà radunarsi giocatori di basket da tutta la regione e non solo. Il torneo continuerà anche quest anno a dare spazio ai giovani proponendo le categorie under 15 e under 13, oltre a quella senior e, altra novità, un circuito master. Per iscriversi andare sul lunk entro il primo luglio. Vigorina da record Grande festa per gli allievi cadetti della Vigorina Senigallia al termine di un percorso calcistico da record. Dopo aver vinto le due fasi del torneo provinciale, con punteggio pieno senza sconfitte, i ragazzi di mister De Gregorio si sono aggiudicati anche la Coppa Disciplina, messa in palio dalla Lega Nazionale Dilettanti, molto ambita da tutte le Società sportive, attente oltre che al bel gioco anche all insegnamento del rispetto dell avversario. Ma i ragazzi della Vigorina non si sono accontentati e con un perentorio 3 a 0 hanno vinto la finale del Torneo Città di Jesi riservato agli atleti nati nel Anche in questo caso c è stato un dominio assoluto: sei vittorie su sei partite, in totale dall inizio della stagione calcistica: trenta vittorie, un pareggio e zero sconfitte. Davvero un record che tutti insieme hanno festeggiato al Ristorante Baretto Rosso con tanto di discorso finale da parte dei ragazzi che tradendo un po d emozione hanno espresso al Mister riconoscenza per la sua pazienza ma soprattutto per avere instaurato con loro un rapporto che va ben oltre il semplice connubio allenatore/atleta. Un particolare ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno dimostrato un attaccamento e un impegno davvero ammirevoli, al Mister Francesco De Gregorio che con la sua esperienza maturata negli anni è riuscito a creare una squadra vincente con gruppo di ragazzi per lui completamente nuovo ed a tutta la dirigenza della Vigorina Senigallia; poi - e non certo per ultimi - a tutti i genitori che hanno dato sempre la massima disponibilità e collaborazione. Andrea Garbin Senigallia ha dato l'ultimo saluto ad Andrea Garbin, il 55enne funzionario del Comune, molto amato e conosciuto in città per il suo impegno nel mondo delle politiche giovanili e dello sport. Stroncato da un male incurabile, le esequie si sono tenute lunedì pomeriggio alla chiesa del Portone. Il Sindaco Mangialardi ha detto: "Se penso ad Andrea Garbin i primi aggettivi che mi vengono in mente sono: generoso ed appassionato. La passione innanzitutto: per il proprio lavoro, per lo sport, per le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Dallo sport e dal basket in particolare aveva sempre portato con sé la grinta e quello spirito di squadra che ti consente di condividere con gli altri gli obiettivi da raggiungere ed i traguardi da superare". Un pensiero affettuoso alla sua famiglia. G.M. CICLISMO Angelo in sella Molti lo hanno riconosciuto seduti davanti allo schermo televisivo. Non tutti sapevano dei suoi significativi trascorsi ciclistici. Angelo Di Liberto è stato ospite di Tvrs (canali 11 e 111 del digitale terrestre) quale ex corridore di rango tradottosi, tra l altro, in organizzatore e direttore artistico del Summer Jamboree, crocevia di notissimi personaggi (da Chuck Berry a Renzo Arbore.). Il promotore della prestigiosa e celebre manifestazione di Senigallia (3-11 agosto 2013) si è raccontato nella trasmissione C come Ciclismo, contenitore che da un quarto di secolo fa dello sport un veicolo altamente promozionale, declinando innanzitutto i valori del turismo culturale e paesaggistico, dell impegno formativo nei confronti dei giovani e giovanissimi, della testimonianza etica. Angelo ha esordito ripercorrendo le belle tappe della propria bella milizia sui pedali, quando vestiva la gloriosa casacca dell Olimpia Marzocca (guidata dall ammiraglio Gianni Tomassini, gestita dal presidente Pasquinelli) e inanellava successi anche a livello nazionale, incrociando i pedali con atleti di assoluto valore come il Pirata Marco Pantani. Di Liberto ha poi fatto scendere i veli al proprio festival agostano, focalizzando in sequenza i temi del turismo senigalliese e marchigiano, le problematiche della famiglia e dell educazione, lanciandosi anche nella direzione del futuribile modello di sviluppo della nostra regione. Di spicco e fortemente propositivi gli altri ospiti. In primis, il sindaco monsanvitese, l avvocato Sabrina Sartini, che ha tratteggiato l evento di mercoledì 4 luglio: la tappa del Giro d Italia Rosa sull asse Monte San Vito Castelfidardo. Ovvero: tour onorato dalle più forti atlete élite al mondo e seguitissimo dai mezzi di informazione. Di fronte alle telecamere, si è mostrata al solito esemplare la figura del campione paralimpico fabrianese Giorgio Farroni, atleta-paradigma di ciò che di eccezionale l essere umano è in grado di realizzare, quando volontà, educazione, cultura e creatività si fondono. Ha chiuso il cerchio il presidente dei giudici di gara marchigiani federciclistici, Gabriele Menghini, instancabile promotore di lungo corso. Umberto Martinelli Foto: Angelo di Liberto con Chuck Berry

15 penultima asteriski *** 15 * Papa Francesco alla Fao Rivolgendosi alla Fao (=organizzazione ONU per l Alimentazione e l Agricoltura), di fronte agli 870milioni di persone denutrite, Papa Francesco grida: E necessario contrastare i miopi interessi economici e le logiche di potere di pochi che escludono la maggioranza della popolazione mondiale., che produce privilegi per alcuni e ingiustizie per molti. Fortissime le critiche delle Organizzazioni di volontariato (Ong) per gli sprechi di gestione che divorano oltre il 60% dei fondi destinati ai poveri. * Da Famiglia cristiana Ci scrive il capufficio stampa periodici paolini, in merito al nostro asterisko del n.22, nel quale chiedevamo un semplice e poco costoso inserto settimanale su Cristo/Chiesa/Papa,oggi, anziché quelle 3/400 pagine che, probabilmente, pochi leggono, nonostante appartengano al meglio della letteratura per ragazzi contemporanea, come ci scrive il capufficio. Siamo alla solita. I cristiani comuni chiedono il pane come indicato sopra, e a poco prezzo; invece ci forniscono le brioches della letteratura che non sono a buon prezzo e spesso, rimangono a impolverire nelle biblioteche. E come la politica. La gente chiede pane e lavoro; ma i politici, a Roma, discutono e parlano, parlano, parlano delle riforme della Costituzione. Sono due parallele che non si incontrano mai! Noi vorremmo non cristiani da salotto, ma cristiani testimoni! Allora consiglieremo Famiglia cristiana anche da Radio Maria! * Arriva il Centro scambi libri Il Centro scambi libri riparte da lunedì 1 luglio 2013, fino al 20 settembre 2013, ed è un ottimo servizio alle famiglie, offerto dal Circolo AcliU. Ravetta in questo terribile tempo di crisi, in via Cavallotti (primo portoncino, venendo dal ponte). E aperto dal lunedì al giovedì compreso; dalle ore alle Sotto la impeccabile regia di Bruna, sono a gentile disposizione dei clienti: Elena, Anna Maria, Maria Grazia, Patrizia, Riccardo, Speranza. a cura di G. Cionchi 30 giugno XIII domenica del tempo ordinario Tra volpi, aratri e famiglia di Paolo Curtaz Parola di Dio 1Re 19, Salmo 15 Gal 5, Lc 9,51-62 Le caratteristiche del vero discepolo del Signore: libero, coraggioso e capace di futuro Le condizioni per diventare discepoli di Gesù sono motivate dal livello della sfida: egli vuole discepoli disposti a mettersi in gioco totalmente, non soltanto nel momento mistico della vita. La pagina di oggi è introdotta dal fatto che Gesù risolutamente s'incammina verso Gerusalemme, luogo dove l'annuncio del Vangelo verrà messo alla prova. Gesù indurisce il volto, assume pienamente la sfida: si incammina senza indugio verso la città che uccide i profeti, che massacra ogni opinione, che annienta ogni novità creduta pericolosa. Gesù è disposto a morire per raccontare il vero volto di Dio. Dai suoi discepoli pretende la stessa convinzione. Una convinzione che non può mai diventare violenza, anche solo verbale, anche per una buona causa. La sconfortante figuraccia di Giovanni il mistico ammonisce i fratelli che, nel percorso di fede, hanno avuto la gioia di sperimentare la dolcezza della preghiera e della meditazione, del silenzio e della contemplazione, raggiungendo vette spirituali non abituali. L'avere ricevuto enormi grazie non ci mette al riparo da clamorosi errori, tanto peggiori quanto motivati da presunte rivelazioni interiori. Il discepolo è un amante della pace, un pacifista pacificato, uno che sa che la scelta del Vangelo è - appunto - una scelta, uno che sa valutare il fallimento del proprio annuncio nella paziente logica del Vangelo. Non basta una bella esperienza di fede per avere un cuore convertito, né un'intensa vita di preghiera per non cadere nel rischio di fanatismo e di intolleranza. Quante volte misuriamo la nostra pastorale dai risultati, convinti - in teoria - che ciò che a noi è chiesto è solo di seminare, depressi, in realtà, se non vediamo dei frutti. La logica del Regno ci fa credere che Dio solo suscita la fede. Il discepolo dimora nella pace, perché sa che è il Maestro che annuncia e conosce, e noi a corrergli dietro... Il discepolo che segue colui che non ha dove posare il capo, non cerca Dio per placare la propria insicurezza. Tanti, troppi cristiani, hanno un rapporto con Dio intimista e rassicurante, si rivolgono a Dio per avere certezze, fanno della propria fede una cuccia, un nido, sono spaventati dal "mondo", che vedono sempre come un luogo pieno di pericoli, non escono dalla propria parrocchia, dal proprio movimento, perché intimoriti da una logica anti-evangelica che non riescono ad accogliere con serenità e criticità. Il Maestro Gesù, invece, non ha dove posare il capo, non ha un comodo nido in cui nascondere i propri discepoli. Il discepolo che segue il Signore della vita, colui che è più di ogni affetto, più di ogni relazione, più di ogni emozione, chiede di ridimensionare anche i rapporti famigliari, nella logica del Vangelo, sapendo che anche l'amore più assoluto, più intenso è sempre e solo penultimo rispetto alla totalità assoluta di Dio. Perciò il discepolo di Gesù abbandona i sentimenti mortiferi, le relazioni all'apparenza splendide ma che, a volte, nascondono ambiguità e schiavitù. Il discepolo vive l'amore, ogni amore, i rapporti, ogni rapporto, come un riflesso adulto e maturo dell'amore che Dio riversa nel proprio cuore, sapendo che anche i rapporti famigliari rischiano di diventare mortiferi, se cadono nella trappola del ruolo senza nutrirsi dell'autenticità e del rispetto. Il discepolo che segue Gesù, sempre proteso al futuro, non resta inchiodato al proprio passato, non resta tassellato alle proprie abitudini, non si nasconde dietro il "si è sempre fatto così", guarda avanti, punta la fine del campo, è più attento a tenere in profondità l'aratro, che a verificare ciò che ha fatto, voltandosi indietro. Gesù non ci dice queste cose per scoraggiarci, tutt'altro. Vuole verità, autenticità, persone disposte a mettersi a nudo di fronte all'assoluto di Dio. È così esigente perché vuole uomini e donne autentici, donne riempiti dalla gioia della ricerca, dal fascino del Rabbì. la parola a... arrivati in redazione Pubblicità / 1 10 milioni di italiani vivono bene senza Dio. E quando sono discriminati, c è l Uaar al loro fianco. La firma/sigla: Uarr, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Agli atei risponde Mazzini (che è al di fuori di ogni sospetto). Dio esiste. Noi non dobbiamo né vogliamo provarvelo: tentarlo ci sembrerebbe bestemmia, come negarlo, follia. Dio esiste, perché noi esistiamo. Dunque, secondo Mazzini e secondo miliardi di persone che credono, senza Dio non si può vivere perché tutto deriva da Lui. Chi ha creato la vita, l uomo/donna, il sole, la luna, le stelle e tutto ciò che esiste? Dio. Solo Dio. E solo Dio è ateo, perché non dipende da nessuno. La creazione deriva dalla Materia/Natura? Allora bisogna inginocchiarsi di fronte alla materia / natura quindi l ateo totalmente indipendente non esiste. Atei discriminati? E proprio il contrario. Sono discriminati i credenti. L ateismo comunista di Stato con l olocausto rosso è la più grande dittatura sanguinaria della storia con oltre100 (cento) milioni di morti. Ovviamente, non si possono dimenticare le vittime delle dittature nere, ugualmente atee che hanno seminato milioni di vittime nella loro storia. G.C. Pubblicità / 2 In merito al comunicato stampa di questi giorni, che fa seguito ai manifesti in cui provocatoriamente si cancella la lettera d nella parola Dio, mi sento in dovere di precisare come nessun cattolico si è mai permesso di offendere, denigrare o tantomeno discriminare chi ha un credo differente dal proprio oppure non crede. Al contrario i cattolici spesso sono oggetto di discriminazione per le posizioni che assumono controcorrente come quelle sulla difesa della vita in ogni sua forma. La maggioranza spesso prevaricante non è quella dei cattolici o di coloro che credono, bensì quella di coloro che si auto concedono patenti di superiorità etica e trascurando quella che è la realtà giuridica del Paese fingono di essere vittime di un sistema fatto ad uso e consumo della chiesa cattolica. Leggi sul divorzio, sull aborto, provvedimenti come quello recentemente adottato sul registro delle unioni di fatto nel comune di Senigallia, sono vigenti e quindi mi chiedo dove stia la discriminazione se non nel fatto che allorquando si esprimono posizioni in contrasto si viene tacciati di oscurantismo. Noi cattolici, nella vita di tutti giorni facciamo battaglie di convincimento e cerchiamo di far riflettere le persone sui valori, senza offendere mai nessuno e nel rispetto di tutti (...). Maurizio Perini Consigliere Comunale inbreve Monterado Sono a buon punto le pratiche relative alla costituzione della Unità pastorale e che comprende le parrocchie del Brugnetto, Passo Ripe, Ripe, Castelcolonna e Monterado, avendo a disposizione don Carlo, don Osvaldo, don Filippo, don Giuseppe, con la guida pastorale di don Paolo che fungerebbe da arciprete tanto per riprendere una vecchia formula, ma in senso altamente positivo -. In tal modo, si arriverà, con la grazia di Dio, alla comunione, alla collaborazione, alla corresponsabilità nella vita pastorale, specie per quanto riguarda la liturgia, la catechesi e la carità, in una zona nella quale si stanno allestendo i preparativi dopo il referendum per l Unione dei tre Comuni: Ripe, Castelcolonna, Monterado. Ordine francescano Domenica 16 giugno, nella chiesa e Settimanale della Diocesi di Senigallia convento di San Sebastiano di Mondolfo sede dell Ordine Francescano Secolare, abbiamo concluso l attività dell anno 2012/2013 con la santa Messa celebrata dal Direttore Padre Aurelio Ercoli, seguita dalle riflessioni per le vacanze - sull apprendimento acquisito durante le adunanze dell anno passato. Al termine, tutti nel giardino del convento dove c era tanta pizza in una lunga tavolata che aspettava solo di essere occupata dai Francescani e familiari per un fraterno simposio di Pace e Bene. Alla fine della santa Messa e del convito, tutti in piedi per cantare Fratello Sole, le cui note penetrano sempre profondamente nell animo. Il 15 settembre, terza domenica del mese, riprenderemo regolarmente l attività 2013/2014. Ci è gradita, inoltre, l occasione per manifestare immensa gratitudine al Papa, Francesco, per aver scelto per il suo Pontificato il nome del nostro amato Santo. Rino Girolimetti redazione@voce misena.it P.zza Garibaldi, Senigallia Tel Fax: Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola - Tiratura: copie Abbonamento annuo ordinario: 35,00 da versare sul conto corrente n intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 12-18/11/1952La testata La Voce Misena fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n 250.

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