ENTE NAZIONALE SORDI - ONLUS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ENTE NAZIONALE SORDI - ONLUS"

Transcript

1 ENTE NAZIONALE SORDI - ONLUS SEDE CENTRALE REGOLAMENTO CORSI DI LIS DI LIVELLO Struttura e programmi Area Formazione 2.2

2 1 INDICE OBIETTIVI pag METODOLOGIA DIDATTICA pag PROGRAMMI E CONTENUTI: pag Programma del Corso di LIS di 1 livello pag Programma del Corso di LIS di 2 livello pag Programma del Corso di LIS di 3 livello pag OPERATORI: pag Responsabile pag Segretario pag Coordinatore Didattico pag Docenti di LIS pag Docenti di LIS affiancati pag Docenti di discipline complementari pag Tutor di full immersion pag Interpreti di LIS pag Tecnico informatico pag DESTINATARI E REQUISITI D AMMISSIONE pag Selezione dei partecipanti pag Test d ingresso pag VERIFICHE pag Verifiche intermedie pag Verifica finale pag Punteggio pag Commissione della verifica finale pag. 25

3 OBIETTIVI I corsi di LIS prevedono un percorso didattico che ha come obiettivo principale quello di far apprendere la struttura grammaticale di una lingua "straniera" che permette l interazione e la comunicazione tra le persone sorde e udenti, la conoscenza della loro storia, lingua, cultura e vita sociale, ed in particolare: acquisire conoscenze sulla sordità e sullo status della persona sorda; accostarsi alla LIS e, a seconda del livello di corso, approfondirne la conoscenza; comprendere: - il significato di sordità come fattore socio-culturale-linguistico in un contesto più ampio di percorso riabilitativo; - il significato di minoranza culturale e linguistica; - il significato di canale comunicativo diverso; apprendere le basi per stimolare e sfruttare la memoria visiva; acquisire competenze per possibili sbocchi professionali e/o ulteriori titoli specialistici con percorsi successivi. l corsi sono finalizzati nello specifico all acquisizione dei seguenti obiettivi a seconda del livello: 1 livello apprendere le basi della grammatica della LIS e le nozioni fondamentali sulla Lingua e Cultura dei Sordi 2 livello arricchire la grammatica della LIS e le nozioni sulla Lingua e Cultura dei Sordi 3 livello approfondire le strutture grammaticali della LIS e le nozioni sulla Lingua e Cultura dei Sordi ottenere un attestato valido per l accesso a successivi corsi di specializzazione di formazione specifica

4 METODOLOGIA DIDATTICA Il percorso formativo si articola in tre livelli con moduli di lezioni frontali teorico/pratiche, di esercitazioni individuali e di gruppo e sessioni di full immersion, tenute da docenti qualificati. I moduli didattici sono funzionali all apprendimento di concetti basilari, non solo squisitamente tecnici dal punto di vista linguistico, ma anche culturali, per avvicinarsi correttamente all apprendimento della LIS e rapportarsi alle persone sorde e alla loro cultura e vengono svolti in modalità interattiva. Nel caso di più ore previste per una stessa materia è preferibile assegnare la docenza di argomenti specifici a più insegnanti. Nel caso di più classi dello stesso livello le lezioni di discipline complementari possono essere organizzate a classi congiunte. La lingua ufficiale dei corsi è la LIS; in caso di docenti udenti che utilizzino la Lingua italiana ci si avvale di uno o più interpreti di LIS (a seconda della durata delle lezioni) per la traduzione. Nel caso di docenze del corso di LIS di 3 livello il servizio di interpretariato è a discrezione del Coordinatore Didattico. Nei corsi di 2 e 3 livello è prevista attività di full immersion, programmata dal Coordinatore didattico in accordo coi Docenti di pratica, per stimolare una diretta e reale interazione tra studenti e sordi, finalizzata ad un incremento di fluidità nell uso della LIS. L attività di full immersion deve essere seguita dal Docente di pratica o dal Coordinatore didattico - in veste di tutor o nel caso di più classi può essere incaricato un altro docente accreditato al RND 1 modulo. A questo scopo i corsisti possono essere accompagnati nei circoli ricreativi dell ENS o invitati a partecipare ad iniziative ricreative organizzate dalle Sedi periferiche ENS. In alternativa si possono organizzare incontri con gruppi di sordi esperti in LIS o optare per la visione di filmati riguardanti argomenti legati alla sordità, organizzando un dibattito conclusivo. Eventualmente si può prevedere anche la partecipazione a seminari/convegni incentrati su argomenti inerenti al programma didattico sulla LIS per 1/4 delle ore complessive di quelle previste per la full immersion. Durante ogni corso sono previste due verifiche intermedie e al termine del corso una verifica finale, mirate alla valutazione delle competenze acquisite dallo studente sulla base del programma svolto. Le modalità di realizzazione delle verifiche sono definite al punto seguente. La data del termine dei corsi è da intendersi quella dell ultima lezione e non quella della verifica finale. Per la realizzazione dei corsi ci si avvale di metodiche didattiche collaudate e di idonei ausili tecnologici (libri, DVD, filmati in LIS; storie figurate in sequenza; altro materiale di tipo visivo utile,ecc), inerenti ai contenuti. Non si esclude la possibilità di apportare cambiamenti o integrazioni nei programmi definiti nel presente Regolamento, come nel caso di corsi strutturati con indirizzi specifici che necessitano di opportune modifiche (ad esempio corsi per operatori sanitari, operatori di sportelli pubblici, ecc.), previo aver acquisito il parere favorevole dell Ufficio Formazione della Sede Centrale. L intero percorso didattico - a seconda della calendarizzazione e della frequenza delle lezioni - può essere svolto in tre corsi separati e successivi (1, 2 e 3 livello) con durata massima annuale per ciascun livello, oppure realizzati con formula intensiva nell arco di uno o due anni scolastici, a parità

5 4 di monte ore complessivo (480 ore), mantenendo le stesse modalità delle prove di verifica previste per ciascun livello. Menzione speciale va fatta per il territorio della Provincia Autonoma di Bolzano: in accordo con la locale Sezione Provinciale ENS i corsi di Lingua dei Segni Sud Tirolese ivi promossi seguono le disposizioni e i contenuti del presente Regolamento relativo ai Corsi di LIS PROGRAMMI E CONTENUTI L attività didattica dell intero percorso formativo (generalmente suddiviso in tre livelli) si articola in moduli per un monte ore totale di 480, come di seguito descritto nei singoli programmi (la cui copia deve essere distribuita ai corsisti all inizio del corso ed essere allegata ai contratti degli operatori coinvolti): I moduli si focalizzano sui seguenti contenuti:

6 PROGRAMMA DEL CORSO DI LIS DI 1 LIVELLO (130 ore totali) Il primo passo per introdurre gli studenti ad una lingua visivo-gestuale, come la LIS, consiste nella stimolazione dell'uso della vista, delle mani e dell'intero corpo per comunicare. Mirando allo sviluppo di queste capacità, sia nell attività di comprensione sia nell attività di produzione (stimolazione della "comunicazione visivo-gestuale"; discriminazione visiva; memoria; uso dello spazio; uso del linguaggio corporeo; comprensione e produzione di brevi dialoghi su diversi argomenti; esecuzione di frasi con elementi spaziali e sequenziali) il programma didattico del primo livello ha l obiettivo di affrontare argomenti di vita quotidiana utilizzando contesti reali e semplici. Linguistica della LIS 1 - (6 ore): La Comunicazione: principi generali; Lingue e Linguaggi: i gesti e i segni; Iconicità e arbitrarietà; Studi condotti sulle Lingue dei Segni Fonologia della LIS: i parametri formazionali; Le componenti non manuali (CNM): ruoli e funzioni grammaticali Deaf studies 1 - (4 ore): Concetti classici di cultura, comunità, Audism 1 e Deafhood 2 Storia degli studi sociali sulla cultura e comunità dei sordi Aspetti socio-linguistico-culturali (narrativa in LIS; segni-nome; espressioni idiomatiche) Rappresentazione sociale della sordità: stereotipi e pregiudizi ESERCITAZIONI DI LIS 1 livello (120 ore) dattilologia chi siamo: chiedere/dare nomi propri di persona, chiedere/rispondere se sordo/udente chiedere/rispondere se insegnante/studente e cosa insegno/imparo di cosa ho bisogno: esprimere bisogno/chiedere dove si prende, dare direzioni e riferimenti spaziali all interno degli stessi luoghi in ambienti reali dove viviamo: chiedere/rispondere dove si abita e descrivere in maniera semplice la propria casa chiedere/rispondere come raggiungere il luogo del corso e altri luoghi reali (lavoro, scuola, ecc.) chiedere/dire quali mezzi di trasporto si utilizzano per tornare a casa la famiglia: chiedere/dare informazioni sulla propria famiglia cosa facciamo: chiedere/dire cosa si fa durante la giornata e descrivere le attività 1 Audismo (espressione coniata dal ricercatore Tom Humphreis) è la discriminazione basata sulla capacità o meno di sentire. È un atto di oppressione più o meno forte e diffuso (audismo attivo e passivo) nei confronti delle persone sorde, che impedisce loro di avere apri opportunità di accesso alle risorse della società di maggioranza (udente). 2 Letteralmente è lo stato dell essere sordo, consapevolmente sordo, riconosciuto come tale anche dall esterno. Non c è una parola italiana che lo possa tradurre, il termine più vicino è sordità, ma è troppo generico e privo di implicazioni ulteriori.

7 PROGRAMMA DEL CORSO DI LIS DI 2 LIVELLO (160 ore totali) Il 2 livello è un corso di arricchimento grammaticale della LIS dove vengono ripresi e studiati in maniera approfondita alcuni argomenti trattati nel livello precedente, con particolare attenzione alle coniugazioni, tempi e modi dei verbi. Il programma didattico mira al consolidamento della grammatica acquisita comprendendo la capacità di distinguere le sfumature espressive (competenza comunicativa) da quelle lessicali (competenza linguistica). Non solo vengono focalizzati differenti modi di fornire indicazioni e descrizioni sia fisiche, sia caratteriali di persone e personaggi, ma anche di apprendimento delle complesse strutture grammaticali del contrasto e del topic/comment. Bisognerà concentrare lo studio sul corretto uso dello spazio, praticare diverse modulazioni del movimento e utilizzare le tecniche d impersonamento. Linguistica della LIS 2 (8 ore): Morfologia: classi di nomi e di verbi Morfo-sintassi Impersonamento Deaf studies 2 (2 ore): Storia delle Associazioni dei sordi; la fondazione dell ENS e il suo percorso associativo Struttura, finalità e servizi promossi dall ENS ESERCITAZIONI DI LIS 2 livello (140 ore) direzioni e orientamenti esprimere bisogni, chiedere/dare informazioni spaziali, confermare/correggere esprimere incertezze dare informazioni sui luoghi formulare richieste offrire aiuto, accettarlo o rifiutarlo impartire ordini descrivere le persone identificare le persone e chiedere conferme spiegare le relazioni tra le persone descrivere l aspetto fisico e caratteriale delle persone il lavoro chiedere informazioni e sulle occupazioni e descriverle gli altri chiedere opinioni, condividerle o contrastarle la vita quotidiana chiedere/prendere appuntamenti/impegni/accordi FULL- IMMERSION 2 livello (10 ore)

8 PROGRAMMA DEL CORSO DI LIS DI 3 LIVELLO (190 ore totali) Il 3 livello è un corso di perfezionamento di LIS dove vengono ripresi e approfonditi tutti gli argomenti trattati nei due livelli precedenti, con una maggiore attenzione riguardo al lessico, strutture morfologiche e sintattiche. L obiettivo è di portare gli studenti a una completa padronanza della lingua, in tutti i suoi aspetti linguistici e comunicativi. Vengono concentrati studi sull utilizzo appropriato dei diversi tipi di classificatori, sugli aspetti grammaticali e sintattici della LIS in generale sulla comunicazione e sulla comparazione transculturale LIS/italiano. Inoltre verranno introdotti argomenti di carattere settoriale allo scopo di far apprendere agli studenti il lessico specifico utilizzato in diversi contesti (linguaggi settoriali). Linguistica della LIS 3 - (9 ore): Classificatori Il discorso in segni: modelli di analisi della struttura linguistica Comparazione tra LIS e Italiano Educazione dei Sordi - (5 ore): L evoluzione della didattica: dai primi educatori ad oggi L acquisizione del linguaggio in bambini udenti e sordi La sordità nello sviluppo della persona: aspetti cognitivi ed emotivo-relazionali LIS tattile - (2 ore): Sindrome di Usher Tecniche di comunicazione con le persone sordo-cieche Legislazione sulla sordità in Italia - (2 ore) Assistenza sociale e Legislazione sociale Norme che si occupano di sordi e sordità: (definizione di sordo; ambiti del diritto; l evoluzione della normativa in materia di assistenza) Riferimenti alla Convenzione ONU Arte dei sordi - (2 ore): Teatro / cinema Arti figurative (pittura, scultura, fotografia, ecc) Letteratura / poesia in LIS ESERCITAZIONI DI LIS 3 livello (160 ore) lamentarsi fare richieste (consigli/permessi/favori/prestiti) acconsentire/rifiutare/spiegare/esitare descrizione degli oggetti descrivere le componenti e le funzioni di attrezzi, giocattoli, elettrodomestici descrizione degli ambienti interni descrivere gli arredi e le decorazioni dei locali il tempo raccontare degli eventi programmati e descrivere i risultati il tempo atmosferico la vita raccontare episodi di vita pubblica e privata

9 8 linguaggi settoriali (18 ore da un min di 3 a un max di 5) a scelta tra: attività sportiva educazione civica geografia storia cronaca e attualità tecnologia/informatica FULL- IMMERSION 3 livello (10 ore)

10 OPERATORI L organigramma degli operatori coinvolti nella realizzazione dei corsi di LIS è così composto: Responsabile Segretario Coordinatore Didattico Docenti di LIS (titolari, supplenti, affiancati) Docenti di discipline complementari Tutor di Full immersion Interpreti di LIS Tecnico informatico Tutti gli operatori coinvolti a qualsiasi titolo (Dirigenti, Revisori, Dipendenti, Associati, Collaboratori e Volontari) nello svolgimento delle proprie funzioni ed in relazione alle rispettive responsabilità, sono tenuti alla conoscenza e costante rispetto delle norme contenute nello: Statuto Regolamento Generale Interno Codice Etico ENS Normative e Regolamenti del Piano di Offerta Formativa dell ENS con particolare riferimento all osservanza del rispetto del segreto d ufficio e delle disposizioni vigenti in materia di trattamento dei dati personali e delle immagini. I docenti devono anche attenersi alle disposizioni del Codice di Disciplina del docente (vedasi mod al capitolo 5.0), allegato al contratto e sottoscriverlo per accettazione. Al coordinatore didattico, docenti ed interpreti, al termine dell attività, deve essere consegnata la relativa dichiarazione di prestazione (vedasi mod al capitolo 5.0) di particolare importanza in relazione alla documentazione da produrre per il rinnovo dell'accreditamento ai Registri Nazionali ENS.

11 RESPONSABILE E di norma il Presidente della Sezione Provinciale ENS - o nel caso di collaborazione con terzi il Presidente dell Associazione/Istituzione - e non può svolgere né attività di docente di LIS, né di coordinatore didattico. In caso di particolari esigenze, detto incarico può essere affidato - previa apposita delibera del Consiglio Provinciale da allegare al progetto del corso - a un altro membro del Consiglio Provinciale ENS. Nello specifico è tenuto a: 1. Selezionare il corpo docente in accordo col Coordinatore didattico. 2. Verificare se gli operatori siano dipendenti dello Stato o di un Ente Pubblico e nel caso acquisire da questi l autorizzazione del datore di lavoro a svolgere la prestazione (vedasi fac-simile 2 al capitolo 5.0). 3. Verificare la validità della tessera ENS per i soggetti accreditati al RND 1 e 3 mod. 4. Visionare ed approvare il preventivo dell attività (vedasi mod al capitolo 5.0). 5. Visionare ed approvare il progetto dell attività (vedasi mod al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) e verificarne l invio. 6. Provvedere all invio di eventuali comunicazioni di rettifica o annullamento del progetto (vedasi mod e al capitolo 5.0). 7. Previa ricezione del NOT provvedere alla contrattualizzazione degli operatori e all invio all organo superiore preposto della delibera di realizzazione del corso, unitamente ai documenti amministrativi e contabili. 8. Provvedere all invio della comunicazione d avvio del corso (vedasi mod al capitolo 5.0). 9. Partecipare ad eventuali test d ingresso e alla verifica finale in qualità di Presidente di Commissione. 10. Esprimere una valutazione relativa all operato del Coordinatore Didattico nell apposita scheda di valutazione nella relazione finale. 11. Verificare l invio della Relazione finale.

12 SEGRETARIO L incarico di Segretario deve essere affidato a persona qualificata. Nello specifico è tenuto a: 1. Dare corrette e complete risposte alle richieste di informazioni che pervengono con ogni mezzo alla sede organizzatrice, riservandosi, in caso di dubbi o necessità, di darle previa contatto con l Ufficio Formazione della Sede Centrale o altro ufficio di competenza specifica. 2. Garantire assistenza e collaborazione al Responsabile e al Coordinatore Didattico in merito alle procedure organizzative. 3. Controllare la corretta compilazione e trasmissione di tutti i documenti previsti e correlati alla realizzazione dell attività. 4. Raccogliere le iscrizioni e relativi pagamenti. 5. Distribuire i due questionari di gradimento dell attività (vedasi mod al capitolo 5.0), raccoglierli ed elaborare la relativa scheda di valutazione (vedasi mod al capitolo 5.0) da far visionare al Coordinatore didattico. 6. Curare con particolare attenzione l archiviazione di tutta la documentazione inerente ai corsi organizzati che dovrà essere conservata presso l archivio della sede organizzatrice per almeno 10 (dieci) anni. 7. Non esprimere pubblicamente giudizi relativi alla programmazione didattica e sull operato degli altri operatori coinvolti. 8. Non interferire nel rapporto tra docenti e studenti.

13 COORDINATORE DIDATTICO L incarico deve essere affidato a persona accreditata e iscritta al RND 3 Modulo - Coordinatori Didattici. In prospettiva della realizzazione di un percorso completo di corsi di LIS (1-2 e 3 livello) è molto importante ed opportuno considerare la fattibilità di poter affidare l incarico ad un unico Coordinatore Didattico che garantisca una continuità di servizio ottimale dal punto di vista didattico ed organizzativo. Nel caso che si organizzino più classi di corsi nell arco di un unico anno scolastico, è altresì buona prassi che l incarico di coordinatore didattico venga affidato ad un unica persona, che coordini tutti i corsi, avendone una supervisione generale. Nel caso venga organizzata un unica classe di un unico livello di corso nell arco dell anno scolastico l incarico di Coordinatore Didattico può essere lasciato vacante. La stessa regola è valida nel caso si organizzino più classi consecutive nell arco dell anno scolastico, senza che i calendari delle lezioni si sovrappongano (ossia nel caso che sempre nell arco dello stesso anno scolastico al termine di un corso se ne organizzi un altro successivo) fermo restando che i compiti a cui deve assolvere il Coordinatore didattico devono essere divisi e concordati tra gli altri operatori in base alle loro competenze (fatta eccezione per la facoltà di sostituire un docente di LIS). Il Coordinatore Didattico non può essere docente titolare di LIS della stessa classe di corso, ma può svolgere lezioni di supplenza in caso di necessità e inoltre può essere nominato docente di una disciplina complementare se ne ha i requisiti. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Selezionare il corpo docente in accordo col Responsabile del corso. 3. Acquisire la preventiva disponibilità del corpo docente. 4. Selezionare e individuare i locali e le attrezzature didattiche. 5. Preparare il preventivo dell attività (vedasi mod al capitolo 5.0) da far visionare al Responsabile del corso. 6. Programmare, in accordo coi docenti, il calendario delle lezioni, comprensivo delle verifiche intermedie e finali. 7. Programmare, in accordo coi docenti, luoghi e orari della Full immersion ove prevista e redigere la relativa scheda (vedasi mod al capitolo 5.0) ad attività svolta. 8. Predisporre il servizio di interpretariato, quando necessario. 9. Redigere il progetto dell attività (vedasi mod. 5.1 al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) 10. Organizzare eventuali test d ingresso e presenziarvi in qualità di membro valutatore. 11. Selezionare gli studenti in caso di esubero delle domande. 12. Individuare dei docenti disponibili ad effettuare delle supplenze in caso di necessità e predisporre un relativo elenco. 13. Chiedere con adeguato anticipo ai docenti di discipline complementari: i materiali che verranno utilizzati per le lezioni per metterlo a disposizione dell interprete (se previsto), organizzando anche un eventuale briefing (incontro) tra questi; un questionario di 10 domande (vedasi mod al capitolo 5.0) comprensivo della chiave con le risposte esatte (tra cui verranno selezionate quelle necessarie da utilizzare per la verifica finale); una bibliografia inerente alle loro materia/lezione ed eventuali dispense da distribuire agli studenti.

14 Accogliere i docenti di discipline complementari e sensibilizzare i docenti di LIS a partecipare alle loro lezioni. 15. Monitorare l andamento dell attività e la metodologia didattica con particolare riguardo agli obiettivi grammaticali riportati sulla scheda profilo studente pre-verifica (vedasi mod. 5.7 al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) organizzando riunioni periodiche, in particolare per le verifiche intermedie e quella finale, redigendo le apposite schede di rapporto attività riunioni team docenti (vedasi mod al capitolo 5.0). 16. Fornire consulenza ai corsisti, in giorni ed orari programmati. 17. Verificare periodicamente il registro di classe (vedasi mod al capitolo 5.0) per quantificare le frequenze e le assenze. 18. Informare gli studenti che stanno per raggiungere il limite massimo consentito delle assenze. 19. Compilare insieme al docente le SVG degli studenti (vedasi mod ; 5.8.5; al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) da far inviare via ad ogni studente al termine di ogni verifica. 20. Organizzare le verifiche intermedie e quella finale fornendo consulenza e/o supporto al docente. 21. Comunicare per iscritto a coloro che hanno superato le ore di assenza previste, l impossibilità di partecipare alla verifica finale. 22. Esprimere una valutazione relativa all operato dei docenti coinvolti nell apposita scheda di valutazione (vedasi mod al capitolo 5.0). 23. Redigere la relazione finale (vedasi mod al capitolo 5.0 a seconda della tipologia).

15 DOCENTI DI LIS L incarico di docenza per la parte dedicata alla LIS deve essere affidato a persone accreditate al RND 1 Modulo. Per consentire ai corsisti di concentrarsi esclusivamente sulla modalità comunicativa visivogestuale è assolutamente sconsigliato ai docenti di pratica fare ricorso alla lingua italiana parlata o scritta. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Fornire al Coordinatore Didattico prima dell'inizio dell attività il proprio programma di insegnamento e il materiale didattico utilizzato. 3. Garantire collaborazione al Coordinatore Didattico in merito alle procedure organizzative. 4. Programmare, in accordo col Coordinatore didattico, il calendario delle lezioni, comprensivo delle verifiche intermedie e finali. 5. Programmare, in accordo col Coordinatore didattico, luoghi e orari della Full immersion ove prevista. 6. Presenziare, in qualità di membro valutatore, ad eventuali Test d ingresso organizzati. 7. Presentarsi in aula con adeguato anticipo rispetto all inizio delle lezioni. 8. Avvertire tempestivamente il Coordinatore Didattico e il Segretario in caso di assenza, provvedendo a reperire il docente supplente (tra quelli preventivamente individuati). 9. Gestire a propria discrezione - i tempi delle brevi pause funzionali ad evitare la saturazione dell attenzione e percezione visiva degli studenti. 10. Annotare sul registro di classe la presenza e l assenza dei corsisti, i ritardi e le uscite anticipate e un breve rapporto sull'attività svolta (numero o nome dell unità didattica, obiettivi grammaticali, attività correlate, note di suggerimento ed eventuali problemi insorti durante la lezione), completandolo in ogni sua parte e firmandolo. Il registro deve essere conservato con cura e consegnato al Coordinatore Didattico per gli opportuni controlli. 11. Essere presente alle riunioni convocate dal Coordinatore Didattico per discutere sul programma, sul calendario delle lezioni e sugli eventuali problemi insorti nel corso delle lezioni (assenze, comportamenti non attitudinali, interferenze di qualsiasi natura, mancanza di materiali, inconvenienti, inadempienze, situazioni tali da turbare e/o compromettere il buon andamento e la buona riuscita dell attività, ecc.). Alle riunioni periodiche il docente consegna le relazioni scritte sull andamento della classe e sul programma svolto. 12. Organizzare insieme al Coordinatore Didattico le verifiche intermedie e quella finale, compilando le schede individuali "profilo studente pre-verifica" (vedasi mod. 5.7 al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) e consegnarle al Coordinatore Didattico. 13. Compilare insieme al docente le SVG degli studenti (vedasi mod ; 5.8.5; al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) da far inviare via ad ogni studente al termine di ogni verifica. 14. Fornire spiegazioni agli studenti che lo richiedono, previo appuntamento da concordarsi col Coordinatore didattico (non durante le lezioni) per eventuali delucidazioni in merito alle verifiche svolte. 15. Adeguarsi alle varianti lessicali dei segni del territorio in cui insegna la LIS. 16. Consentire al Coordinatore didattico il suo esercizio di monitoraggio. 17. Esprimere una valutazione relativa all andamento generale della classe nell apposita scheda di valutazione (vedasi mod al capitolo 5.0).

16 DOCENTI DI LIS AFFIANCATI Durante lo svolgimento dei corsi è possibile - a discrezione del Coordinatore didattico in accordo col Responsabile prevedere dei periodi di affiancamento per Docenti di LIS. Questi devono essere comunque soggetti che abbiano frequentato un corso di formazione per Docenti di LIS, avendo superato con esito positivo la relativa verifica finale. Tutte le sezioni organizzatrici sono invitate ad operare in modo di poter offrire e garantire tale possibilità ai richiedenti. Il periodo di affiancamento è svolto a titolo di volontariato. Nello specifico è tenuto a: 1. Seguire quanto concordato col Coordinatore Didattico e col Docente titolare in merito al piano di affiancamento. 2. Presentarsi in aula con adeguato anticipo rispetto all inizio delle lezioni. 3. Consentire al Coordinatore didattico il suo esercizio di monitoraggio. 4. Mantenere il dovuto riserbo sulla programmazione e attività didattica. 5. Non esprimere pubblicamente giudizi relativi alla programmazione didattica e sull operato dei docenti titolari. 6. Non intervenire nella lezione se non su esplicito invito del docente titolare. 7. Non interferire nel rapporto tra docente titolare e studenti.

17 DOCENTI DI DISCIPLINE COMPLEMENTARI L incarico di docenza per le discipline complementari (preferibilmente un docente diverso per ogni materia) deve essere affidato a persona accreditata al RND 2 Modulo. In caso di docenti non ancora accreditati al suddetto registro questi, in via transitoria, devono essere persone che, previa presentazione del proprio curriculum personale dimostrino di: essere in possesso del titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado; avere competenze specifiche inerenti alla materia d insegnamento; conoscere bene la comunità sorda e la sua cultura. Data la complessità di alcune materie trattate (soprattutto nell area della Linguistica della LIS) si può incaricare più di un docente a seconda degli argomenti. Le lezioni di Linguistica della LIS possono essere tenute anche dallo stesso docente di LIS. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Fornire al Coordinatore Didattico prima dell'inizio dell attività: i materiali che verranno utilizzati per le lezioni per metterlo a disposizione dell interprete (se previsto), concordando un eventuale briefing (incontro); un questionario di 10 domande (vedasi mod al capitolo 5.0) comprensivo della chiave con le risposte esatte (tra cui verranno selezionate quelle necessarie da utilizzare per la verifica finale); una bibliografia inerente alla propria materia/lezione ed eventuali dispense da distribuire agli studenti. 3. Garantire collaborazione al Coordinatore Didattico in merito alle procedure organizzative. 4. Presentarsi all eventuale briefing (incontro) concordato con l interprete prima della lezione, nel caso sia necessario un servizio di interpretariato. 5. Presentarsi in aula con adeguato anticipo rispetto all inizio delle lezioni. 6. Avvertire tempestivamente il Coordinatore Didattico e il Segretario in caso di assenza. 7. Gestire a propria discrezione - i tempi delle brevi pause funzionali ad evitare la saturazione dell attenzione e percezione visiva degli studenti. 8. Annotare sul registro di classe la presenza e l assenza dei corsisti, i ritardi e le uscite anticipate e un breve rapporto sull'attività svolta (numero o nome dell unità didattica, attività correlate, note di suggerimento ed eventuali problemi insorti durante la lezione), completandolo in ogni sua parte e firmandolo. Il registro deve essere conservato con cura e consegnato al Coordinatore Didattico per gli opportuni controlli. 9. Consentire al coordinatore il suo esercizio di monitoraggio.

18 TUTOR DI FULL IMMERSION Il Tutor è colui che padroneggia le metodologie e le tecniche di apprendimento per aiutare il docente nella scelta di quelle più adatte agli obiettivi formativi e alle caratteristiche dei discenti. Svolge un ruolo cerniera tra le esigenze degli allievi e dei docenti avendo una relazione diretta con i partecipanti per cogliere al meglio le loro esigenze formative e comunicarle ai docenti e ne media i contenuti, favorendone l assimilazione e la personalizzazione da parte degli allievi, ne verifica il possesso e ne favorisce l'eventuale recupero ed il rinforzo. Le competenze linguistiche e relazionali sono determinanti nell esercizio di questa professione ma anche la dimensione dell empatia è molto importante perché permette al tutor di comprendere le esigenze dei partecipanti. Il tutor è considerato il punto di riferimento per coloro che partecipano ad un corso; per questo motivo deve essere una persona riflessiva e stimolante, in modo che tutti i partecipanti siano motivati ad interagire. Le sue competenze, quindi, si riferiscono alla conoscenza del contesto in cui avviene l apprendimento e delle modalità con le quali l individuo apprende. Il tutor deve saper individuare tutto ciò che potrebbe influenzare una situazione di apprendimento. Per questo deve possedere competenze sociali per gestire le relazioni con empatia, ponendo sempre attenzione allo sviluppo e alla diversità degli individui e deve avere un ruolo di mediatore qualora si verifichino dei conflitti. L incarico di tutor deve essere affidato a persone accreditate ai Registri Nazionali ENS, a seconda dell attività programmata. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Garantire collaborazione al Coordinatore Didattico e in merito alle procedure organizzative dell attività. 3. Avvertire tempestivamente il Coordinatore Didattico e il Segretario in caso di assenza. 4. Gestire a propria discrezione - i tempi dell attività e seguire gli studenti nelle ore di Full immersion (solo per il corso di 2 e 3 livello), per garantire la mediazione linguistica e culturale tra questi e le persone sorde presenti. 5. Annotare sul registro di classe la presenza e l assenza dei corsisti, i ritardi e le uscite anticipate e un breve rapporto sull'attività svolta completandolo in ogni sua parte e firmandolo. Il registro deve essere conservato con cura e consegnato al Coordinatore Didattico per gli opportuni controlli. 6. Redigere una relazione inerente all attività organizzata (vedasi mod al capitolo 5.0). 7. Consentire al coordinatore il suo esercizio di monitoraggio.

19 INTERPRETI DI LIS Quando necessario nell arco dello svolgimento dell attività, si deve predisporre e garantire un adeguato servizio di interpretariato LIS/Italiano e viceversa, avvalendosi di professionisti accreditati al RNI ENS 3. In caso di interpreti di LIS non ancora accreditati al suddetto registro, questi - in via transitoria - devono essere persone che, previa presentazione del proprio curriculum personale dimostrino di essere in possesso del titolo di qualifica professionale di Interprete di LIS. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Rispettare il codice deontologico professionale TECNICO INFORMATICO A supporto ed assistenza tecnica/informatica e per la realizzazione delle videoriprese e relativo montaggio dei materiali video e/o audiovisivi utilizzati nelle esercitazioni e/o verifiche previste, ci si può avvalere di personale specifico. Nello specifico è tenuto a: 1. Confermare la propria disponibilità e sottoscrivere il relativo contratto di prestazione. 2. Garantire collaborazione al Coordinatore Didattico in merito alle procedure organizzative e fornire tutta l assistenza richiesta. 3. Non esprimere pubblicamente giudizi relativi alla programmazione didattica e sull operato degli altri operatori coinvolti. 3 Registro Nazionale Interpreti di LIS

20 DESTINATARI E REQUISITI D AMMISSIONE I corsi di LIS sono rivolti a tutte le persone interessate all apprendimento della LIS (familiari, operatori di servizi pubblici, insegnanti curricolari e di sostegno, operatori socio-sanitari, ricercatori, aspiranti Assistenti alla comunicazione, aspiranti interpreti di LIS, ecc.). Gli aspiranti corsisti devono presentare apposita domanda di iscrizione (vedasi mod. al punto al capitolo 5.0 a seconda della tipologia) rispettando le modalità indicate. L accettazione della domanda di iscrizione al corso che è a numero chiuso - è subordinata, a seconda del livello, al possesso dei seguenti requisiti: Corso di LIS di 1 Livello: nessun requisito specifico. Corso di LIS di 2 Livello: attestato di partecipazione al Corso di LIS di 1 livello o superamento di specifico test d ingresso. Corso di LIS di 3 Livello: attestato di partecipazione al Corso di LIS di 2 livello o superamento di specifico test d ingresso. Per garantire un ottimale svolgimento e buon esito dei corsi il numero massimo è di 24 (ventiquattro). Il numero minimo dei partecipanti (che condiziona anche l importo della quota di iscrizione), oltre ad dover essere quantificato in base a considerazioni legate alla metodologia didattica, deve garantire unitamente ad altre eventuali entrate - la copertura totale delle spese di realizzazione del corso. L iscrizione al corso è subordinata ad una eventuale selezione dei partecipanti esclusivamente in caso di esubero delle domande rispetto al numero massimo previsto e nell impossibilità di organizzare più classi contemporaneamente come definito nel punto successivo. L accettazione o l esclusione della domanda di iscrizione verrà comunicata per iscritto ad ogni singolo partecipante e trasmessa via . I soggetti sordi e i loro genitori hanno priorità d iscrizione e fruiscono di uno sconto del 50% sulla quota di iscrizione prevista. I partecipanti sono tenuti a rispettare il Codice di disciplina del discente (vedasi mod al capitolo 5.0) allegato alla domanda di iscrizione.

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

ABILITA : UTILIZZARE CONOSCENZE DI DEAF STUDIES NELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA

ABILITA : UTILIZZARE CONOSCENZE DI DEAF STUDIES NELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA Obiettivi: CORSO DOCENTE LIS II EDIZIONE A:S: 2015/2016 Programma e Contenuti Il corso per Docente di LIS si articola in un percorso didattico finalizzato alla formazione di personale qualificato. L obiettivo

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

CORSO SPECIALE DI DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA MONTESSORI PER INSEGNANTI DI SCUOLA DELL INFANZIA CHIARAVALLE 2011/2012

CORSO SPECIALE DI DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA MONTESSORI PER INSEGNANTI DI SCUOLA DELL INFANZIA CHIARAVALLE 2011/2012 CORSO SPECIALE DI DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA MONTESSORI PER INSEGNANTI DI SCUOLA DELL INFANZIA CHIARAVALLE 2011/2012 Io sottoscritto/a : D O M A N D A D I A M M I S S I O N E COGNOME... NOME... nato/a...il...

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

BANDO PER L AMMISSIONE AL CORSO DI FORMAZIONE L.I.S. 1 LIVELLO

BANDO PER L AMMISSIONE AL CORSO DI FORMAZIONE L.I.S. 1 LIVELLO PROVINCIA DI FROSINONE SETTORE POLITICHE SOCIALI ENTE NAZIONALE SORDI SEZIONE PROVINCIALE DI FROSINONE BANDO PER L AMMISSIONE AL CORSO DI FORMAZIONE L.I.S. 1 LIVELLO La Provincia di Frosinone, Settore

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

CEPAS Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it

CEPAS Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 0 12.07.2007 1ª Emissione Presidente Comitato di Certificazione Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09. REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana. Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli

Dettagli

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico ALLEGATO TECNICO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO 12 MARZ0 2009 tra il Ministero dell istruzione, e le Organizzazioni sindacali firmatarie del ccnl del personale del comparto scuola, sottoscritto

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

Prot. N. 3695 /A20 /pon Adrano, 11/12/2013. Il Dirigente Scolastico

Prot. N. 3695 /A20 /pon Adrano, 11/12/2013. Il Dirigente Scolastico II ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE - ADRANO Via Roma, 42 95031 ADRANO TEL./FAX 095/7692838 e-mail: ctic8a200g@istruzione.it PEC: ctic8a200g@pec.istruzione.it Codice Fiscale 80011020874 Prot. N. 3695 /A20

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI TESTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N 579 DEL 05/10/2012 E INTEGRATO DALLE MODIFICHE APPORTATE

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di :

PROGETTO. E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania. Per la gestione del servizio di : E.N.S Ente Nazionale Sordomuti Sezione Provinciale di Catania PROGETTO Per la gestione del servizio di : Assistenza alla comunicazione per alunni audiolesi PREMESSA La sordità è tra tutti gli handicap

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale

Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale Condizioni generali del contratto (allegato 2) Art. 1 - Domanda Possono iscriversi alla Scuola di Formazione in Psicoterapia Transpersonale (di seguito

Dettagli

SCHEMA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER FOOD SAFETY AUDITOR / LEAD AUDITOR

SCHEMA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER FOOD SAFETY AUDITOR / LEAD AUDITOR Rev. 02 Pagina 1 di 5 Individua un Responsabile didattico Il quale coordina, definisce la struttura dei corsi ed è l interfaccia con l Organismo di Certificazione. Prevede: max 20 partecipanti ü no. 2

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 22.03.2002 Rev. Generale

Dettagli

Nuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi

Nuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi Nuova disciplina dell attività di Restauro Sintesi Definizione dei profili professionali Il D.M. n. 86 del 26 maggio 2009 definisce così i profili professionali degli operatori che eseguono interventi

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

Interprete di Lingua dei Segni Italiana

Interprete di Lingua dei Segni Italiana Dettaglio corso ID: Titolo corso: Tipologia corso: Costo totale del corso a persona (EURO): Organismo di formazione: Caratteristiche del percorso formativo Interprete di Lingua dei Segni Italiana Corsi

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE IN COUNSELING

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE IN COUNSELING REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE IN COUNSELING Articolo 1 (Durata) a) Il corso di counseling ha durata triennale. b) Il monte ore minimo escluso il tirocinio e la formazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

SCHEMA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER AUDITOR/LEAD AUDITOR QUALITA /AMBIENTE

SCHEMA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER AUDITOR/LEAD AUDITOR QUALITA /AMBIENTE Rev. 11 Pagina 1 di 5 Organizzazione Individua un Responsabile didattico il quale coordina, definisce la struttura dei Corsi ed è l'interfaccia con l'organismo di Certificazione (es. comunica per ogni

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Risorse Umane REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Pag. 1 di 11 Indice OGGETTO... 3 Finalità:... 3 1 FREQUENZA VOLONTARIA... 3 1.1 Definizione... 3

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO

ISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO Pag 1 di 7 1. SCOPO Scopo di questa IO è descrivere le modalità, i tempi e le responsabilità nell erogazione delle attività di recupero che vede l Istituto in relazione sia con le famiglie che con gli

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO PER ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO PER ALUNNI STRANIERI ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE G. L. LAGRANGE Sezioni associate ITI G.L. LAGRANGE - IPSAR G. BRERA Via A. Litta Modignani, 65-20161 MILANO Tel. 02 66222804/54 Fax 02 66222266 PROTOCOLLO DI

Dettagli

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM LICEO ERASMO DA ROTTERDAM APPROVVIGIONAMENTO Ambito funzionale Gestione delle risorse 1 Liceo ERASMO DA ROTTERDAM INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 CAMPO D APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 ORDINI DI ACQUISTO

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE Ufficio 5 - Ambito Territoriale per la Provincia di Cagliari MIURAOOUSPCA Prot. n 14118 Cagliari,

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 TITOLO DEL PROGETTO: ENTE/IMPRESA PROPONENTE 1 Alla GIURIA DEL GRAN PRIX

Dettagli

Presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania via V.Giuffrida n.202 - Catania

Presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania via V.Giuffrida n.202 - Catania COOPERAZIONE TRA L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA e. PER IL RICONOSCIMENTO di CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI (CFP) AI PROPRI DIPENDENTI Presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO 3 Istruzione Professionale Indirizzo Servizi Commerciali. Restituzione dell esperienza di stage

UNITA DI APPRENDIMENTO 3 Istruzione Professionale Indirizzo Servizi Commerciali. Restituzione dell esperienza di stage UNITA DI APPRENDIMENTO 3 Istruzione Professionale Indirizzo Servizi Commerciali Denominazione Utenti destinatari Restituzione dell esperienza di stage Studenti classi quinte Servizi Commerciali Discipline

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH)

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH) Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico / Cognome Nome nato a in data residente a provincia Via Telefono Indirizzo Classe Sezione Sede

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ASSISTENTI PROFESSIONALI DI VENDITA

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ASSISTENTI PROFESSIONALI DI VENDITA Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 1 07.06.2002 Rev. Generale 0 14.12.1999 1ª Emissione Comitato di Certificazione

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

MEDIATORE INTERCULTURALE

MEDIATORE INTERCULTURALE Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:

Dettagli

dr. Pasquale Capo (Capo dipartimento per l istruzione) e dr. Giuseppe Cosentino (Direttore generale per il personale della scuola)

dr. Pasquale Capo (Capo dipartimento per l istruzione) e dr. Giuseppe Cosentino (Direttore generale per il personale della scuola) INTESA SULLA IPOTESI DI C.C.N.I. CONCERNENTE LE PROCEDURE SELETTIVE PER I PASSAGGI DEL PERSONALE A.T.A. DALL AREA INFERIORE ALL AREA IMMEDIATAMENTE SUPERIORE, AI SENSI DELL ARTICOLO 48 DEL C.C.N.L. 24.7.2003.

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

PROFESSIONE ORIENTATORE

PROFESSIONE ORIENTATORE Master di I livello PROFESSIONE ORIENTATORE 1500 ore 60 CFU A.A. 2011/2012 (MA 041) TITOLO PROFESSIONE ORIENTATORE OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso didattico intende mettere a disposizione dell iscritto

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

Regolamento del servizio di tutorato. (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008)

Regolamento del servizio di tutorato. (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008) Regolamento del servizio di tutorato (Decreto Rettorale n.35 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1 - L istituto del tutorato... 3 Articolo 2 - Obiettivi generali e specifici... 3 Articolo 3 - I tutor...

Dettagli

I.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale

I.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale I.1 DIVISIONE PROCESSI FORMATIVI SCUOLE Specifiche Direzione Scuole e Formazione professionale Le scuole che intendono richiedere l accreditamento alla S.I.Co. debbono avere i requisiti strutturali e organizzativi

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 Nota Ministeriale 27.12.2012 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 Nota di chiarimento del 22 novembre 2013

Dettagli

Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO

Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO (II Stralcio della bozza di Regolamento degli studenti approvato con delibera del Consiglio Accademico

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli