Diseguaglianza e povertà a Modena, prima e durante la crisi

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1 0.50 Diseguaglianza nella distribuzione del reddito nei paesi Ocse - metà 2000 Indice di Gini Diseguaglianza e povertà a Modena, prima e durante la crisi Massimo Baldini Centro di analisi delle politiche pubbliche Facoltà di Economia M. Biagi, Modena Novembre DNK SWE LUX AUT CZE SVK FIN BEL NLD CHE NOR ISL FRA HUN DEU AUS OECD-30 KOR CAN ESP JPN GRC IRL NZL GBR ITA POL USA PRT TUR MEX Fonte: Oecd, Growing unequal?, 2008 L Italia è un paese ad alto livello di diseguaglianza Diseguaglianza nella distribuzione del reddito in Italia: Un forte aumento in occasione della crisi del 1993, poi non è cambiato molto metà '80 Fonte: Oecd, Growing unequal? 1990 metà ' Rischio di povertà per classe di età in 23 paesi Ocse = rischio per l intera popolazione In molti paesi Ocse, negli ultimi 30 le condizioni economiche dei giovani sono peggiorate, quelle degli anziani sono migliorate Mid-1980s Mid-2000s Below Above 75 Fonte: Oecd, Growing unequal?,

2 In Italia: Modena non è isolata dai cambiamenti globali e italiani in genere. I problemi di lungo termine: Dopo un aumento all inizio degli 90, nell ultimo decennio diseguaglianza e povertà non sono cambiate in modo apprezzabile Ma si sono verificati cambiamenti orizzontali: è peggiorata la condizione relativa di operai e impiegati I poveri si sono avvicinati alle classi medie, i ricchi se ne sono allontanati I redditi reali stanno crescendo molto poco da ormai 15 Mercato del lavoro più flessibile e instabile diffusa sensazione di impoverimento, di crescente vulnerabilità Pil pro-capite a parità di potere d acquisto (PPS) (EU-27 = ) Germany Spain France Italy Sweden United Kingdom Eurostat Pil reale pro-capite, 2000=1 Italia: Germany Spain France Italy Sweden United Kingdom USA Il reddito monetario cresce molto lentamente, quello equivalente aumenta perché si ripartisce tra meno persone Fonte: dati Ocse 2

3 Le condizioni economiche e sociali delle famiglie della Provincia di Modena e l effetto della crisi Fonte: Prov. Mo 3

4 Numero anziani non autosufficienti in provincia di Modena nel 2010: (stima Prov. Mo) Anziani non autosufficienti residenti nella provincia di Modena assistiti dai servizi sociali (2007): 3861 posti in strutture residenziali 1851 anziani assistiti a domicilio Circa il 75% degli anziani non autosufficienti non riceve assistenza dai servizi sociali 20.00% 18.00% 16.00% 14.00% 12.00% 10.00% 8.00% 6.00% 4.00% 2.00% % stranieri residenti nel comune di Modena 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Nati vivi residenti per cittadinanza dei genitori nel comune di Modena entrambi italiani solo uno straniero entrambi stranieri 0.00% % 0%

5 40 Famiglie residenti nel comune di Modena per numero componenti Prima della crisi: l indagine sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie della provincia di Modena >=4 Svolta nel e nel Informazioni su: Caratteristiche sociali e demografiche Redditi Lavoro Condizioni di salute, uso del tempo, opinioni sulle proprie condizioni, soddisfazione per la propria vita. Permette un confronto nel tempo delle condizioni economiche delle famiglie Comune di Modena, annuario statistico 2009 In provincia di Modena: variazione Indice di diffusione della povertà in provincia di Modena con linea locale per classe di età individuale reddito reale familiare equivalente reddito reale familiare equivalente al netto fitti imputati Diseguaglianza (Gini) % +1.6% % 25.00% 20.00% 15.00% Povertà (linea locale) 13,6% 15,6% +2,0% 10.00% 5.00% Povertà (linea nazionale) 3,6% 6,6% +3,0% 0.00% Diseguglianza e povertà ancora inferiori alla media nazionale, <= >=80 ma la distanza si sta riducendo 5

6 Indice di diffusione della povertà in provincia di Modena con linea nazionale (più bassa) per classe di età individuale 16.00% 14.00% 12.00% Come nei paesi Ocse, diseguaglianza e povertà in crescita, soprattutto tra i giovani 10.00% 8.00% 6.00% 4.00% 2.00% 0.00% <= >=80 Modena non è isolata dai cambiamenti globali. Gli andamenti della diseguaglianza e della povertà osservabili a livello europeo e italiano si osservano anche nei dati relativi alla Provincia di Modena Chi sono i poveri a Modena? Profilo di povertà per condizione del capofamiglia, e Profilo di povertà per condizione abitativa, e Operaio Impiegato, insegnante Quadro, dirigente Indipendente Pensionato Comp Comp incidenza 28.2% 5.5% 0.8% 7.0% 11.4% incidenza 29.1% 5.8% 1.3% 13.2% 10.9% non affitto affitto Comp Comp incidenza 5.4% 52.9% 13.6% incidenza 6.2% 55.5% 15.6% Altro % 43.1% 13.6% 15.6% 6

7 prov. MO Italia centro nord e ocse Italia sud sud est del mondo Profilo di povertà per luogo nascita del capofamiglia e Comp Comp incidenza 8.2% 5.7% 31.6% 74.9% 13.6% incidenza 8.8% 8.7% 27.7% 57.3% 15.6% Tra il ed il, ritiene che la condizione economica della sua famiglia sia: Molto migliorata Migliorata Stabile Peggiorata Molto peggiorata 1% 11% 36% 47% 6% Operaio Impiegato, ins. Dirigente Indipendente Pensionato Titolo godimento abitazione Non affitto Affitto Il reddito a disposizione della sua famiglia permette di arrivare alla fine del mese: Con molta difficoltà Condizione della persona di riferimento 20% 5% 1% 6% 7% 10% 6% 27% 10% Con difficoltà 23% 9% 2% 5% 12% 13% 10% 28% 13% Con qualche difficoltà 31% 25% 17% 32% 25% 27% 28% 26% 27% Abb. facilmente 18% 43% 39% 37% 39% 33% 38% 14% 33% Facilmente 6% 15% 25% 17% 14% 13% 15% 5% 13% Molto facilmente 2% 3% 16% 4% 2% 3% 4% 1% 3% 2 fenomeni soprattutto spiegano l incremento della diseguaglianza nella prima parte degli 2000: Scarsa crescita dei redditi reali, soprattutto delle famiglie giovani Afflusso di immigrati, con famiglie numerose e percettori di redditi molto inferiori a quelli del resto della popolazione L incidenza della povertà è cresciuta soprattutto tra i giovani Le tipologie più a rischio di povertà non sono cambiate: Minori Famiglie operaie (il 50% dei poveri vive in queste famiglie) Famiglie provenienti dall Italia meridionale e dal Sud-Est del pianeta Famiglie in affitto (il 70% dei poveri vive in affitto) Le forme di povertà più gravi (soglia al 40%) accentuano i tratti della povertà con linea al 60%: Famiglie operaie, con figli, in affitto. Molte di provenienza extra-ue. Scarsa incidenza della povertà grave di reddito tra gli anziani 7

8 Tasso di occupazione in provincia di Modena nel e nel 2009, uomini Le conseguenze della recessione su diseguaglianza e povertà variazione e oltre Tasso di occupazione in provincia di Modena nel e nel 2009, donne Tasso di occupazione in provincia di Modena per classe di età - totale variazione variazione e oltre e oltre

9 Tasso di occupazione totale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna: variazione tra e 2009 per classe di età 5 Non disponiamo di indicatori aggiornati sull evoluzione molto recente della distribuzione del reddito e della povertà né a livello nazionale né a livello locale. Possiamo però: 1) Trarre alcune lezioni dal recente passato e oltre modena reggio bologna In Italia, l ultimo episodio di forte incremento di povertà e diseguaglianza risale proprio alla crisi del 1993 E molto probabile che la storia si stia ripetendo, sia nel complesso del paese che in Provincia di Modena diseguaglianza e povertà in crescita Anche se la crisi attuale è in parte diversa da quella del 1993: -15 Gli effetti della globalizzazione sono più intensi -20 Sono in atto ristrutturazioni che hanno caratteri diversi dalla crisi congiunturale 2) Simulazioni sui dati dell indagine : cosa accade a diseguaglianza e povertà se applichiamo ai dati del le recenti variazioni dei tassi di occupazione e degli ammortizzatori? Risultati principali: Diseguaglianza e povertà in aumento Soprattutto tra i minori e i 30-40enni Gli ammortizzatori (indennità e Cig) hanno compensato un terzo del peggioramento del reddito per i soggetti colpiti e un terzo dell aumento degli indici di povertà e diseguaglianza 30% 25% 20% 15% 10% Indici di diffusione della povertà per classi di età individuali, prima e dopo la crisi. Linea di povertà fissa. A: situazione pre-crisi B: situazione post crisi con ammortizzatori C: situazione post-crisi senza ammortizzatori Si conferma che la crisi sta accelerando le dinamiche distributive già in corso negli precedenti, soprattutto a danno dei più giovani, degli immigrati, delle persone in cerca di prima occupazione 5%

10 Gini Povertà Indici di diseguaglianza e povertà prima e dopo la crisi (linea fissa) A: prima della crisi 0,282 15,6% B: post crisi, con occupazione ridotta e cig Tutti gli individui 0,284 16,1% C: post crisi senza ammortizzatori 0,287 16,7% Numero di famiglie cadute sotto la linea di povertà in provincia di Modena: 1600 (3600 persone) Numero di famiglie in prov. di Modena interessate da riduzioni del tasso di occupazione o da episodi di Cig: ( persone) Quintile di reddito disponibile equivalente Quota e ripartizione di famiglie con nuovi componenti disoccupati o nuovi componenti in Cig in seguito alla crisi (simulazione) e distribuzione dei relativi individui. Quota famiglie 11% 6% 15% 11% 5% 10% 23% 15% 32% 21% 9% Famiglie Ripartizione famiglie famiglie Quota individui 12% 8% 19% 12% 6% 11% Individui Ripartizione individui 24% 15% 34% 18% 8% individui Il 10% delle famiglie modenesi è stato direttamente colpito dalla crisi La crisi ha interessato anche i redditi medi Quintile di reddito disponibile equivalente Variazioni nel reddito disponibile delle famiglie con nuovi componenti disoccupati o nuovi componenti in Cig successivamente alla crisi (simulazione). A) Reddito disponibile prima della crisi B) Reddito disponibile dopo la crisi con amm C) Reddito disponibile dopo la crisi senza amm Da A a B -12 % -7% -6% -10% -18% -10% Da A a C -20% -14% -10% -16% -23% -15% La variazione percentuale del reddito disponibile è negativa e significativa per tutti i quintili. La quota di reddito recuperata grazie agli ammortizzatori è consistente, circa il 36%, con un impatto maggiore per i quintili con minor reddito equivalente (fino al 52%). Quota della perdita di reddito recuperata grazie agli amm. 38% 52% 42% 34% 22% 36% Alcuni effetti della crisi sono visibili, come l incremento del numero dei disoccupati, la Cig e le crisi aziendali Ma vi sono altri effetti che rimangono ancora nascosti, con possibili conseguenze negative di lungo termine: Aumenta l importanza della rete di solidarietà familiare, con rischio di ulteriore riduzione della mobilità sociale Rischio di ulteriore rinvio dell inizio della vita autonoma da parte dei giovani 10

11 Le conseguenze sul welfare state Invecchiamento Aumento diseguaglianza e povertà Aumento frammentazione etnica Riduzione crescita economica (già nel medio termine) In poche altre zone d Europa si registrano assieme un così marcato invecchiamento e una così rapida crescita della popolazione immigrata la possibile contrapposizione giovani-vecchi si sovrappone a quella tra immigrati e locali. Queste 4 tendenze pongono un dilemma per il ws locale: l aumento di diseguaglianza e povertà e l invecchiamento richiederebbero una maggiore redistribuzione pubblica, ma la crisi riduce le risorse disponibili, e la maggiore frammentazione etnica può ridimensionare la disponibilità a contribuire per la spesa di welfare. E possibile un welfare state generoso in una società etnicamente (e anagraficamente) divisa? I dati relativi ai paesi Ocse sembrano dire che l incidenza della spesa sociale sul pil è inversamente correlata alla frammentazione etnica di un paese. Man mano che l Europa diventa più variegata dal punto di vista delle razze, gli europei diventano sempre più sensibili a quello stesso, identico tipo di razzismo e ideologia anti-redistributiva che ha funzionato così bene negli Usa. Vedremo se il generoso stato sociale europeo sarà effettivamente in grado di sopravvivere in una società eterogenea. A. Alesina, E. Glaeser, Un Mondo di Differenze, Laterza Inoltre, l aumento della diseguaglianza produce una richiesta per maggiore individualizzazione/personalizzazione delle richieste di servizi di cura ed educativi. Al welfare locale si chiede non solo maggiore quantità, ma anche qualità alta. Il welfare locale può continuare a rispondere a queste domande di qualità, in presenza di un incremento della povertà? Rischio di fuga della degli utenti ricchi verso l offerta privata (e di riduzione della loro disponibilità a contribuire per un welfare pubblico di cui non beneficiano). Il welfare pubblico rischia di diventare un welfare dei poveri? Tasso di occupazione della fascia (M+F), 2008 Dove gli anziani lavorano molto, per i giovani è più facile trovare lavoro Iceland New Zealand Sweden Norway Switzerland Japan Estonia United States Korea Israel 2 United Kingdom Denmark Canada Australia Chile Finland Brazil 1 nord ovest 35% nord est 36% centro 39% sud 34% Mexico OECD total Ireland Germany Portugal Netherlands Russian Federation Czech Republic Spain Greece Austria Slovak Republic Luxembourg France Italy Belgium Slovenia Poland Hungary Turkey tasso disoccupazione giovanile Greece Italy Tu rke y Hu ngary Slovak Rep ub lic BelgiumFrance Luxembourg Poland Austria Spain Portugal Finland Ireland OECD tota l United States Canada Germany Czech Rep ub lic Australia Korea Denmark Mexico Netherlands United Kingdom Sw ed en Japan Norw ay Switzerland New Zealand tasso occupazione Fitted values youth unemp rate 2008 Iceland Italia 36% dati oecd 11

12 Il pil non è fisso: dove gli anziani lavorano molto, il pil pro-capite è più alto C è una relazione positiva tra quota di anziani che lavorano e quota di persone soddisfatte per la propria vita gdp pro capite a ppa Tu rke y Austria Belgium France Italy Spain Greece Hu ngary Poland Czech Rep ub lic Portugal Slovak Rep ub lic Switzerland Netherlands Ireland Australia Canada Finland Denmark Sw ed en Germany United Kingdom OECD tota l Japan Mexico United States Korea Norw ay New Zealand tasso occupazione dati oecd Fitted values gdp per capita 2008 Iceland % people with high eval of their life Belgium Italy Poland Turkey Hu ng ary Au stria Luxembourg Czech Republic Germany Fra nce Spain Greece Slovak Republic Netherlands Denmark Finland Norway Sweden Canada Switzerland New Zealand Australia Ire land United States Mexico United Kingdom OECD total Portugal Korea Japan tasso occupazione dati oecd Iceland Fitted values People reporting high evaluation of their life as a whole oecd 200 In sintesi Dinamiche in corso nel medio termine, anche prima della crisi: aumento degli indicatori di diseguaglianza e povertà (come in molti paesi Ocse), scarsa crescita del reddito disponibile (comune all intero territorio nazionale). La crisi ha accentuato tendenze di lungo termine di bassa dinamica economica e crescita della polarizzazione nella distribuzione del reddito, rendendole più evidenti. La provincia di Modena resta un area con diseguaglianza e povertà inferiori alla media nazionale, ma vi sono motivi per ritenere che la distanza rispetto al resto del paese si stia riducendo. Anche nella provincia di Modena i gruppi sociali più penalizzati dalle recenti dinamiche reddituali sono gli stessi che in Italia sembrano perdere, nell ultimo decennio ed anche in questa recessione, posizioni relative: i giovani, gli stranieri,i dipendenti. 12

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