La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina. Francesco Oddone

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina. Francesco Oddone"

Transcript

1 NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA Comitato Scientifico: Aulisa L, Bizzi B, Caione P, Calisti A, Chiozza ML, Cittadini A, Ferrara P, Formica MM, Ottaviano S, Pignataro L, Pitzus F, Pretolani E, Riccardi R, Salvatore S, Savi L, Sternieri E, Tortorolo G, Viceconte G Reg. del Trib. di Roma n. 337 dell 1/6/1991 Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma Periodicità quadrimestrale 2008 Mediprint S.r.l. - Cod. 34/08 - Stampa CSC Grafica Srl - Supplemento finito di stampare nel mese di aprile 2008 ISSN Supplemento alla rivista NPT - Anno XVIII - n. 1(Suppl. 4)/2008 La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina Francesco Oddone IRCCS - Fondazione G.B.Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia, Roma

2 NPT In Oftalmologia Francesco Oddone IRCCS - Fondazione G.B.Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia, Roma La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina Il glaucoma è una patologia cronico-degenerativa che colpisce il nervo ottico, caratterizzata da una progressiva perdita di cellule ganglionari retiniche e dei loro assoni. Le conseguenze anatomo-funzionali di tale processo sono rappresentate da un progressivo assottigliamento dello strato delle fibre nervose retiniche, da una progressiva escavazione della testa del nervo ottico e da conseguenti danni della funzione visiva, sotto forma di comparsa ed estensione di aree scotomatose nel campo visivo (Fig. 1). I meccanismi alla base dell insorgenza e della progressione della patologia non sono ancora stati chiariti in maniera univoca, anche se il ruolo della pressione intraoculare (IOP) appare centrale in molte forme di glaucoma, come il glaucoma acuto e alcune forme di glaucoma secondario. La forma di glaucoma più diffusa è rappresentata, tuttavia, dal glaucoma primario ad angolo aperto, in cui la relazione pressione-patologia sembra essere forte ma non in grado di spiegare molti degli aspetti inerenti l insorgenza e la progressione del danno. La letteratura scientifica si è arricchita, negli ultimi anni, dei risultati di importanti studi clinici condotti su larga scala che hanno preso in considerazione l effetto del trattamento ipotensivo oculare in varie fasi della malattia glaucomatosa, dall ipertensione oculare al glaucoma avanzato (Ocular Hypertension Treatment Study, Early Manifest Glaucoma Trial, Advanced Figura 1. Glaucoma Intervention Study, Collaborative Initial Glaucoma Treatment Study, Collaborative Normal Tension Glaucoma Treatment Study). La corretta interpretazione di tali studi è di fondamentale importanza sia per il trasferimento nella pratica clinica dei risultati ottenuti sia per l orientamento di linee di ricerca future. Un punto fondamentale su cui gli studi sono risultati concordi è la conferma di un ruolo protettivo della terapia ipotensiva oculare in tutte le fasi della malattia. Il trattamento infatti permette di ridurre in maniera consistente la percentuale di soggetti che sviluppa un glaucoma a partire da una condizione di ipertensione oculare e di ridurre, in percentuale variabile a seconda dello studio considerato, il rischio di progressione di danni già esistenti, siano essi iniziali o avanzati. Mentre il ruolo della IOP come fattore patogenetico della malattia glaucomatosa rimane ancora dibattuto, soprattutto affrontando quelle forme di glaucoma in cui la pressione rientra entro i limiti statisticamente normali, l intervento terapeutico mirato a ridurre i valori di IOP, qualunque essi siano al momento del danno, risulta l unico fattore, per ora, in grado di modificare il decorso della malattia. Questi due concetti, apparentemente in contraddizione tra loro, sono invece espressione dell eterogeneità patogenetica della malattia glaucomatosa, in cui la riduzione della IOP non rappresenta spesso una terapia eziologica ma un elemento in grado di favorire il trofismo delle strutture retiniche, attraverso la riduzione dello stress meccanico che la pressione presente all interno del bulbo oculare esercita, a qualsiasi valore, a livello degli elementi nervosi e vascolari a livello della lamina cribrosa. Tornando ai risultati dei grandi studi clinici, alla luce di quanto esposto fin qui, non stupisce la dimostrazione che il trattamento ipotensivo oculare sia in grado di alterare favorevolmente il decorso della malattia glaucomatosa. Tuttavia rimane aperto il dibattito sul ruolo patogenetico della IOP nelle varie forme di glaucoma, proprio in virtù dei risultati degli stessi studi. È stato infatti osservato che più del 90% dei soggetti sani, ma con valori di IOP considerati al di sopra della norma, quindi classificati come ipertesi oculari, non sono destinati a sviluppare alcun danno anatomo-funzionale a 5 anni dalla diagnosi, mentre il 4,5% dei soggetti sottoposti a terapia ipotonizzante oculare mostrano una con- 2 NPT 00/2008

3 La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina versione a glaucoma nonostante l intervento terapeutico. Analogamente, percentuali variabili dal 14 al 45% di soggetti glaucomatosi a vari stadi della patologia continuano a peggiorare nonostante l aggressione terapeutica, suggerendo che meccanismi diversi dallo stress iperbarico siano alla base del danno in alcune forme della patologia. Oltre la IOP È noto che la sopravvivenza della cellula ganglionare retinica dipende dal corretto equilibrio tra fattori di sopravvivenza, rappresentati principalmente da varie classi di neurotrofine e fattori pro-apoptotici, tra cui lo stress iperbarico, accomapagnato o meno da fattori genetici, metabolici e vascolari. Lo stress iperbarico esercitato a livello della testa del nervo ottico rappresenta l insulto primario in grado, da un lato di interferire con il normale apporto ematico a livello del distretto capillare di questa struttura, dall altro di compromettere il regolare trasporto assonico, sia anterogrado (dal corpo cellulare verso la terminazione sinaptica) sia retrogrado (dalla terminazione sinaptica al corpo cellulare) di metaboliti e neurotrofine indispensabili per la sopravvivenza della cellula ganglionare. Una delle prime conseguenze dello squilibrio tra fattori di sopravvivenza e segnali di morte cellulare è rappresentata dall iperattivazione dell enzima fosfolipasi- A2 (PLP-A2) in grado di catabolizzare la fosfatidilcolina (PDC), il principale fosfolipide costituente le membrane cellulari delle cellule ganglionari retiniche, in acido arachidonico (AA) e diacilgliceroli Figura 2. Catabolismo della PDC. NPT 00/2008 Insulti esterni (es.: stroke, traumi, IOP) Attivazione fosfolipasi A2 Degradazione massiva PDC e accumulo di AA e DAG Danno membrana plasmatica e mitocondriale Ca ++ intracellulare > APOPTOSI (DAG), che in concentrazioni fisiologiche rappresentano importanti messaggeri intracellulari. Le conseguenze dell aumentato catabolismo della PDC sono molteplici e coinvolgono con una serie di reazioni a catena, non solo la cellula interessata ma anche le cellule ganglionari presenti nel microambiente circostante. Il catabolismo della PDC è causa, infatti, di un instabilità della membrana cellulare con conseguente perdita della normale permeabilità e del corretto potenziale bioelettrico, a cui si accompagna un apertura dei canali del Ca ++, cui consegue un abnorme influsso di calcio all interno della cellula responsabile dell innesco della cascata biochimica che conduce alla frammentazione del nucleo e alla morte cellulare per apoptosi. L innesco di tale cascata è ulteriormente favorito dalla presenza di concentrazioni intracellulari anomale di AA e DAG, sempre derivanti dall aumentato catabolismo della PDC di membrana (Fig. 2). Come accennato, le conseguenze dell apoptosi di una singola cellula possono estendersi alle cellule ganglionari adiacenti. Infatti, una volta compromessa l integrità di membrana della cellula apoptotica, il glutammato, principale neurotrasmettitore eccitatorio, viene liberato nel microambiente circostante andando a sovrastimolare i recettori-canale NMDA presenti sulla superficie delle cellule adiacenti. La sovrastimolazione di tali recettori determina a sua volta l apertura del canale ionico a essi correlato, che comporta un nuovo massivo influsso di Ca ++, con conseguente innesco dell apoptosi in cellule precedentemente sane. Questa reazione, che rappresenta l insulto secondario, può espandersi in maniera esponenziale alle cellule adiacenti, generando quella che è stata definita l onda della morte, non arrestabile nonostante l eliminazione dell insulto primario (es. IOP), che aveva generato la morte del primo neurone. Il meccanismo dell insulto primario e dell estensione dell insulto secondario alle cellule adiacenti è comune alla maggior parte delle malattie neurologiche di tipo cronicodegenerativo tra cui il morbo di Alzheimer (Fig. 3). È chiaro da quanto esposto fin qui che la riduzione della pressione intraoculare tramite una terapia ipotonizzante è in grado di ridurre o eliminare l insulto primario che ha innescato l apoptosi nella prima cellula, ma ha poca efficacia nell arrestare la cascata di eventi avviata dall insulto secondario (liberazione di glutammato) responsabile dell attivazione della cascata apoptotica a carico delle cellule adiacenti, spesso responsabile nella malattia glaucomatosa della progressione del danno visivo, nonostante il raggiungimento di valori di IOP apparentemente ottimali. 3

4 F. Oddone Figura 3. Meccanismo dell insulto primario e dell estensione dell insulto secondario alle cellule adiacenti. Insulto primario (IOP) Neurone esposto all insulto primario Neurone danneggiato Apoptosi Liberazione di glutammato, ossido nitrico, radicali liberi Insulto secondario In questo contesto la ricerca scientifica si sta orientando verso nuove strategie terapeutiche da affiancare alla riduzione della IOP e, in particolare, molti sforzi sono stati fatti nel campo della neuroprotezione diretta delle cellule ganglionari, attraverso lo studio di molecole, come la brimonidina, la memantina, i calcio-antagonisti e la citidin-5-difosfocolina (citicolina), in grado di interagire direttamente con le cellule ganglionari a livello retinico, nel tentativo di alterare favorevolmente l equilibrio tra segnali di morte e segnali di sopravvivenza cellulare. In quest ambito un approfondimento particolare merita la citicolina sia per il suo doppio meccanismo d azione sia per la presenza di studi clinici preliminari condotti sull uomo che ne hanno documentato l efficacia nel campo del glaucoma attraverso studi di elettrofisiologia oculare. La citicolina è un precursore naturale della PDC che, come accennato in precedenza, rappresenta il principale fosfolipide costituente le membrane cellulari. Già utilizzata nell insufficienza cerebrale, nello stroke, nei traumi cerebrali e nelle malattie neurodegenerative quali Parkinson e Alzheimer, la citicolina è stata recentemente introdotta nel campo della malattia glaucomatosa. La domanda che sorge spontanea è come possa un precursore di un fosfolipide di membrana possedere potenzialità neuroprotettive. Per comprendere questo concetto è utile ricordare quanto accennato in precedenza, ovvero che la PDC svolge un duplice ruolo nell ambito della biologia della cellula ganglionare: un ruolo strutturale, essendo il principale fosfolipide costituente le membrane cellulari, e un ruolo funzionale, in quanto in seguito all azione dell enzima fosolipasi-a2 è fonte di acidi grassi (AA e DAG), importanti messaggeri intracellulari (Fig. 4). Nella cellula sottoposta a insulti esterni, quali stroke, traumi o elevata IOP, si assiste a un iperattivazione della fosfolipasi-a2 che causa, da un lato un istabilità di membrana legata all aumentato catabolismo della PDC, dall altro un accumulo di AA e DAG all interno della cellula, con una conseguente compromissione della funzione di messaggeri intracellulari di queste molecole. Secondo studi di laboratorio, l apporto esogeno di citicolina è in grado di alterare questa cascata di eventi con vari meccanismi: in primo luogo la citicolina, essendo un precursore della PDC, il più importante fosfolipide costituente la membrana cellulare, rappresenta un importante substrato per la ricostituzione di una normale integrità di membrana; in secondo luogo è stato osservato che la citicolina è in grado di inibire l attività della fosfolipasi-a2, riducendo quindi il catabolismo della PDC e favorendo la normalizzazione della concentrazione di AA e DAG all interno della cellula. Accanto alle azioni della citicolina sopra descritte, è stata osservata un azione anche di tipo neuromodulativo. La somministrazione esogena di citicolina è infatti correlata a un aumento della sintesi di alcuni neurotrasmettitori tra i quali l acetilcolina, la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. L aumento della sintesi di acetilcolina è verosimilmente correlato con il fatto che la citicolina rappresenta uno dei precursori nella cascata biochimica che conduce alla sintesi di questo neurotrasmettitore, mentre non è ancora stato chiarito il meccanismo alla base dell aumento della sintesi degli altri. L effetto stimolante il sistema dopaminergico, che offre il razionale per l impiego della citicolina nella terapia del morbo di Figura 4. Duplice ruolo della PDC nella biologia della cellula ganglionare. Fosfatidilcolina Ruolo strutturale Ruolo funzionale fosfolipasi A2 Principale fosfolipide di membrana (>50%) Fonte di acidi grassi (AA/DAG: messaggeri intracellulari) 4 NPT 00/2008

5 La neuroprotezione nel glaucoma: ruolo della citicolina Figura 5. Esempi di campi visivi standard bianco su bianco al basale e dopo 96 mesi di trattamento con beta-bloccanti topici (GP) e con GP più citicolina orale (GC) (da: Parisi V. 2005; mod.). Basale 96 mesi GP eye MD: -5,46 db; CPSD: 4,32 db MD: -7,16 db; CPSD: 5,72 db GC eye MD: -6,28 db; CPSD: 5,72 db MD: -4,62 db; CPSD: 3,36 db Parkinson, è di particolare importanza anche a livello della funzione visiva, essendo la dopamina uno dei principali neurotrasmettitori coinvolti nella trasmissione del segnale visivo, sia a livello retinico che post-retinico. In un lavoro condotto da Parisi e collaboratori su soggetti glaucomatosi, e pubblicato nel 1999 su Ophthalmology, è stato infatti osservato un miglioramento della funzione visiva in soggetti glaucomatosi sottoposti a terapia con citicolina, e tale evidenza era riconducibile a un miglioramento della trasmissione del segnale visivo, sia a livello retinico che a livello di tutta la via ottica. Tali risultati sono stati confermati dagli stessi autori dopo un follow-up di 8 anni (Fig. 5). La possibilità che la citicolina si sia dimostrata efficace anche dopo somministrazione orale (Parisi et al. In stampa) che ne esista una preparazione in soluzione orale ad alta biodisponibilità (Neukron Ofta ), rende estremamente agevole la sua assunzione in cicli periodici, favorendo in tal modo anche la compliance del paziente. Alla luce di quanto esposto, se da un lato risulta chiaro che la terapia del glaucoma non può tutt oggi prescindere dalla riduzione della IOP, sia essa ottenuta con presidi medici che chirurgici, è altrettanto evidente che l ipotonizzazione oculare non sempre è sufficiente a ridurre il numero delle cellule ganglionari in apoptosi, e quindi a ridurre la progressione della malattia. In quest ottica si inserisce il concetto di neuroprotezione come possibile strategia in grado di contrastare quei meccanismi di tossicità locale che alimentano il danno, anche se l insulto primario, in questo caso la IOP, è stato ridotto o rimosso. Nell ambito della clinica della patologia glaucomatosa, i pazienti che infatti più beneficerebbero di una terapia di tipo neuroprotettivo, accanto a quella ipotensiva oculare, sono tutti quei pazienti con aumentato rischio di compromissione della funzione visiva nell arco della vita ovvero tutti i pazienti con pressione alta alla diagnosi, pazienti in progressione rapida nonostante l ipotonizzazione oculare, pazienti con fattori di rischio come la pseudoesfoliatio o la familiarità o pazienti con lunga aspettativa di vita. Ulteriori e più ampi studi clinici, condotti con adeguate metodologie e focalizzati alla dimostrazione di endpoints rappresentativi dal punto di vista clinico, sono necessari tuttavia ad affermare il reale ruolo della terapia neuroprotettiva nel preservare la funzione visiva a lungo termine nei pazienti glaucomatosi. Bibliografia The Advanced Glaucoma Intervention Study (AGIS). Ophthalmology 1998;105: Burgoyne CF et al. Prog Retin Eye Res 2005;24(1): Collaborative Normal-Tension Glaucoma Study Group. Am J Ophthalmol 1998;126: Feiner L, Piltz-Seymour JR. Curr Opin Ophthalmol 2003;14(2): Gordon MO et al. Arch Ophthalmol 2002;120: Heijl A et al. Arch Ophthalmol 2002;120: Kass MA et al. The Ocular Hypertension Arch Ophthalmol 2002;120: Leske MC et al. Arch Ophthalmol 2003;121: NPT 00/2008 Minckler DS. Surv Ophthalmol 1989;33 Suppl: ; discussion Morrison JC et al. Prog Retin Eye Res 2005;24(2): Parisi V. Doc Ophthalmol 2005;110: Parisi V et al. Ophthalmology 1999;106: Quigley HA et al. Invest Ophthalmol Vis Sci 2000;41(11): Quigley HA, Vitale S. Invest Ophthalmol Vis Sci 1997;38: Rahmani B et al. Ophthalmology 1996;103: Sakugawa M, Chihara E. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol 1985;223(4): Virno M et al. Acta Ophthalmol Scand 2000;78:

6 omikron Neukron Ofta Citicolina in soluzione orale

NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA. Glaucoma: onda della morte e neuroprotezione. Francesco Oddone

NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA. Glaucoma: onda della morte e neuroprotezione. Francesco Oddone NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA Comitato Scientifico: Aulisa L, Bizzi B, Caione P, Calisti A, Chiozza ML, Cittadini A, Ferrara P, Formica MM, Ottaviano S, Pignataro L, Pitzus F, Pretolani E, Riccardi

Dettagli

Congress Reports. Nuovo Approccio alla Terapia Medica del Glaucoma. Nuovi sentieri in Oftalmologia 2 C O N G R E S S O A I M O

Congress Reports. Nuovo Approccio alla Terapia Medica del Glaucoma. Nuovi sentieri in Oftalmologia 2 C O N G R E S S O A I M O Congress Reports Notizie da congressi, simposi, workshop, meeting e convegni medico-scientifici Anno XVI - n. 0/2011 Reg. del Trib. di Roma n. 544 dell 8/11/1996 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P.

Dettagli

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali La sinapsi Sinapsi elettriche giunzioni comunicanti ioni attraversano il canale centrale detto connessone presenti tra cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali

Dettagli

OtticaFisiopatologica

OtticaFisiopatologica Anno diciottesimo giugno 2013 VALUTAZIONE DELLA PROGRESSIONE DEL DANNO PERIMETRICO IN SOGGETTI CON GLAUCOMA INIZIALE AD ANGOLO APERTO TONOMETRICAMENTE COMPENSATI E IN TRATTAMENTO CON CITICOLINA IN SOLUZIONE

Dettagli

CARDIOSPERMUM HALICACABUM L.

CARDIOSPERMUM HALICACABUM L. FAMIGLIA Sapindacee o Saponarie. HABITAT E una pianta rampicante erbacea a crescita rapida, ampiamente diffusa in India, Africa e Sudamerica. PARTE USATA Parti aeree ed erbacee. PRINCIPI ATTIVI Le parti

Dettagli

Indice. 1 Introduzione. 2 II danno glaucomatoso. 3 Classificazione dei vari tipi di glaucoma. Prefazione 5

Indice. 1 Introduzione. 2 II danno glaucomatoso. 3 Classificazione dei vari tipi di glaucoma. Prefazione 5 Indice Prefazione 5 1 Introduzione Scopo del 1.2 Che cos'e il glaucoma? 15 1.3 Che cos'e il danno glaucomatoso? 16 sono le conseguenze del danno glaucomatoso? 1.5 diffuso il glaucoma? 19 2 II danno glaucomatoso

Dettagli

Valutazione dell efficacia di un integratore alimentare a base d argilla ed estratti vegetali nel contrastare fenomeni vari di meteorismo

Valutazione dell efficacia di un integratore alimentare a base d argilla ed estratti vegetali nel contrastare fenomeni vari di meteorismo NPT NUOVE PROSPETTIVE IN TERAPIA Comitato Scientifico: Aulisa L, Bizzi B, Caione P, Calisti A, Chiozza ML, Cittadini A, Ferrara P, Formica MM, Ottaviano S, Pignataro L, Pitzus F, Pretolani E, Riccardi

Dettagli

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari

Dettagli

Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari

Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari Plasticità sinaptica: Sinaptogenesi Rimodellamento sinaptico Richiede comunicazione bidirezionale tra compartimento pre- e postsinaptico finalizzata all attivazione di diversi meccanismi cellulari e molecolari

Dettagli

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio Cagliari 25-26 Marzo 2009 Caesar s Hotel 1 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE IPERCATABOLICO Dr.ssa Giuseppina Loria Servizio Anestesia e Rianimazione

Dettagli

Gestione POST-CHIRURGICA nel paziente diabetico operato di cataratta

Gestione POST-CHIRURGICA nel paziente diabetico operato di cataratta Gestione POST-CHIRURGICA nel paziente diabetico operato di cataratta G. Addabbo ASL TA P.O. CENTRALE Stabilimento San G. Moscati Struttura Complessa di Oftalmologia La gestione post-operatoria nel paziente

Dettagli

Stefano Miglior. La terapia del glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. La terapia del glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior La terapia del glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali il glaucoma e una malattia trattabile obiettivo del trattamento e mantenere una adeguata qualita di vita legata

Dettagli

Okada et al Nature Reviews Cancer 4:

Okada et al Nature Reviews Cancer 4: Okada et al. 2004 Nature Reviews Cancer 4: 592-603 Perdita della normale morfologia con diminuzione del volume cellulare, specifica degradazione del DNA e delle proteine, comparsa dei corpi apoptotici

Dettagli

Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore solo Ach. Le sinapsi centrali utilizzano

Dettagli

Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa Direttore: Prof. Marco Nardi

Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa Direttore: Prof. Marco Nardi Glaucoma Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa Direttore: Prof. Marco Nardi Cosa è il Glaucoma? Gruppo di malattie in cui la pressione intraoculare è sufficientemente elevata da causare

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli

OtticaFisiopatologica

OtticaFisiopatologica Anno sedicesimo giugno 2011 Luca Rossetti Oculistica - Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario, MIlano Relazione presentata al 2 nd Siena glaucoma summer school 81 La terapia del glaucoma si

Dettagli

UNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale

UNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non

Dettagli

Neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie:

Neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie: Neurotrasmettitori e recettori sinaptici Neurotrasmettitori I neurotrasmettitori appartengono a due grandi categorie: Neurotrasmettitori classici: molecole a basso peso molecolare: Acetilcolina Monoamine

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE Chimica Competenze Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di : Saper riconoscere proprietà misurabili e non misurabili

Dettagli

Polifenoli come potenziali modulatori di ammino ossidasi in adipociti: studi preliminari

Polifenoli come potenziali modulatori di ammino ossidasi in adipociti: studi preliminari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI FARMACIA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICA Tesi di Laurea Polifenoli come potenziali modulatori di ammino ossidasi

Dettagli

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi.

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Il neurone I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Trasmissione sinaptica Ingresso: segnali sinaptici Integrazione: segnali

Dettagli

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo)

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo) I lipidi, o grassi, costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze accomunate dalla proprietà fisica della insolubilità nei solventi polari (es. acqua) (idrofobicità) e dalla solubilità nei soventi organici

Dettagli

Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Sinapsi centrali ed Integrazione sinaptica Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali Le sinapsi neuromuscolari utilizzano come neurotrasmettitore Ach Le sinapsi centrali utilizzano

Dettagli

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI Chandrasoma Taylor: Concise Pathology DANNO CELLULARE REVERSIBILE E IRREVERSIBILE Risposta cellulare da stress La denaturazione proteica induce la sintesi di

Dettagli

Arsenicum album. Neurotossicità centrale

Arsenicum album. Neurotossicità centrale Arsenicum album Neurotossicità centrale Metalli tossici neuropatia periferica, principalmente sensitiva per arsenico e interamente motoria per il piombo; organofosfati e tallio una forma mista; encefalopatia,

Dettagli

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Identikit del colesterolo. Colesterolo, alimentazione e malattie cardiovascolari. Grassi saturi:

Dettagli

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione

Dettagli

EZIOLOGIA DELL IDROCEFALO

EZIOLOGIA DELL IDROCEFALO EZIOLOGIA DELL IDROCEFALO IDROCEFALO Induce modificazioni nella Fisiopatologia FISIOLOGIA BIOCHIMICA ULTRASTRUTTURA CEREBRALE O Citoarchitettura cerebrale Età insorgenza Eziologia Gravità danno + prognosi

Dettagli

Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE

Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella

Dettagli

Morte Cellulare Programmata

Morte Cellulare Programmata Morte Cellulare Programmata Classificazione classica delle diverse modalità di morte cellulare - Morte cellulare di tipo I: apoptosi - Morte cellulare di tipo II: autofagia - Morte cellulare di tipo III:

Dettagli

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE

Dettagli

Università degli Studi di Camerino Laurea Specialistica in Farmacia Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Facoltà di Farmacia

Università degli Studi di Camerino Laurea Specialistica in Farmacia Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Facoltà di Farmacia Università degli Studi di Camerino Laurea Specialistica in Farmacia Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Facoltà di Farmacia SINTESI DI TETRAIDRODIBENZOSSAZECINE COME POTENZIALI LIGANDI

Dettagli

Sistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona

Sistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Sistema Endocrino 1. Principi generali Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Principi generali di fisiologia endocrina Meccanismi

Dettagli

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia INTRODUZIONE Fans e analgesia I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia condividono alcune azioni terapeutiche

Dettagli

Neuroprotezione del paziente. con Glaucoma cronico ad angolo aperto: ruolo della Citicolina in soluzione orale

Neuroprotezione del paziente. con Glaucoma cronico ad angolo aperto: ruolo della Citicolina in soluzione orale Estratto dal Numero Tre Anno Sedicesimo Settembre 2011 Rivista Trimestrale di Oftalmologia Clinica e Chirurgica e di Ottica Oftalmica Neuroprotezione del paziente con Glaucoma cronico ad angolo aperto:

Dettagli

Contorno Occhi PRINCIPI ATTIVI E RISULTATI. - Pfaffia paniculata

Contorno Occhi PRINCIPI ATTIVI E RISULTATI. - Pfaffia paniculata Contorno Occhi Expo da 9 pezzi Ricca emulsione in grado di garantire una diminuzione degli inestetismi legati alle borse e alle occhiaie. La texture morbida e soffice, regala una sensazione di freschezza

Dettagli

Dottoressa Angioni Anna Rita Diabetologia Oristano UN ESORDIO COMPLICATO

Dottoressa Angioni Anna Rita Diabetologia Oristano UN ESORDIO COMPLICATO Dottoressa Angioni Anna Rita Diabetologia Oristano UN ESORDIO COMPLICATO ANGELO ü 68 aa ü da 14 aa in pensione ü non familiarità per diabete, IA e dislipidemia Durante la vita lavorativa ha praticato annualmente

Dettagli

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi

Dettagli

Tipi di neurotrasmettitori

Tipi di neurotrasmettitori Tipi di neurotrasmettitori Neurotrasmettitori classici: molecole a basso peso molecolare, di varia natura: acetilcolina amine biogene (dopamina, adrenalina, noradrenalina) istamina aminoacidi (GABA, glicina,

Dettagli

AUTOFAGIA. mangiare se stesso

AUTOFAGIA. mangiare se stesso AUTOFAGIA mangiare se stesso Autofagia Il processo che permette di veicolare parti della cellula nel lisosoma per la loro degradazione In realtà ci sono almeno tre tipi diversi di autofagia AUTOFAGIA Quando

Dettagli

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA Lezione_6 1 STUTTURA MOTONEURONE FIBRA MUSCOLARE GIUNZIONE NMUSCOLARE Lezione_6 2 Sintesi e degradazione di acetilcolina ACh è rilasciata da

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

LA VISTA PUÒ VOLARE VIA.

LA VISTA PUÒ VOLARE VIA. LA VISTA PUÒ VOLARE VIA. Previeni il glaucoma. SETTIMANA MONDIALE DEL GLAUCOMA 12-18 Marzo 2017 Non perdere nulla: prevenire è semplice. Il glaucoma è una malattia degli occhi molto frequente. Si calcola

Dettagli

Osteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro

Osteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro Osteoporosi Post Menopausale Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro utilizzo. OSTEOPOROSI: DEFINIZIONE Affezione caratterizzata da riduzione della massa ossea E alterazione

Dettagli

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 2.Visione_02 Fisiologia retinica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Struttura della retina e cellule retiniche Fotorecettori

Dettagli

Il diabete e l occhiol Occhio al diabete

Il diabete e l occhiol Occhio al diabete OSPEDALE FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale C.so di Porta Nuova 23 20121 Milano U.C. Diabetologia e Malattie del Metabolismo Direttore Dr. G. Testori Ambulatorio Oculistico

Dettagli

L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI

L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI Corso in Basi biochimiche dell azione dei farmaci Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (DM 270) Dipartimento di Farmacia di Pisa L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI Alessandro Finucci Matricola 470284 Pisa,,

Dettagli

Psicosociologia della Tossicodipendenza. Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici

Psicosociologia della Tossicodipendenza. Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici Psicosociologia della Tossicodipendenza Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici Terminologia NEURONE Il neurone rappresenta l unità funzionale del sistema nervoso ed il suo ruolo consiste nel trasmettere

Dettagli

Le sinapsi elettriche

Le sinapsi elettriche Caratteristica peculiare delle cellule nervose è quella di condurre e comunicare informazioni. Le zone specializzate a livello delle quali le cellule entrano in comunicazione sono definite sinapsi La trasmissione

Dettagli

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi guidi@vet.unipi.it Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa Il comportamento alimentare Un insieme di attitudini realizzate

Dettagli

ARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia

ARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia ARTROSI ED ACIDO IALURONICO A cura di Dr Marco Collarile Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia 1. INTRODUZIONE L osteartrosi e di gran lunga l artropatia più diffusa nella popolazione

Dettagli

La customer satisfaction è un mezzo di comunicazione tra struttura sanitaria e cittadino.

La customer satisfaction è un mezzo di comunicazione tra struttura sanitaria e cittadino. La customer satisfaction è un mezzo di comunicazione tra struttura sanitaria e cittadino. Con il termine Customer Satisfaction si intende, generalmente, l indagine volta alla conoscenza del grado di soddisfazione

Dettagli

I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI

I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI PERCHÉ UNA SOSTANZA POSSA DIRSI NEUROTRASMETTITORE (NT) 1.1 La molecola deve essere localizzata nel neurone presinaptico IMMUNOCITOCHIMICA 1.2 La molecola deve essere sintetizzata

Dettagli

Farmacologia del sistema serotoninergico

Farmacologia del sistema serotoninergico Farmacologia del sistema serotoninergico Trasmissione serotoninergica Effetti della serotonina (5-HT, 5-idrossitriptamina): Regolazione del tono della muscolatura liscia sistema cardiovascolare tratto

Dettagli

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico.

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. N1 N2 Punto di discontinuità Elettriche Chimiche: Eccitatorie Inibitorie La sinapsi I neuroni comunicano

Dettagli

Regolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Oftalmologia

Regolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Oftalmologia Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Oftalmologia Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Scienze Formative BIO/14, BIO/16 5 Medicina Interna MED/09 5 Chirurgia Generale MED/18 28 Patologia

Dettagli

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA)

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Classi di proteine di trasporto presenti nella membrana plasmatica (o CARRIER) Porta girevole Porta aperta I canali ionici Sezione trasversale

Dettagli

SINAPSI. avviene senza l intervento. di mediatori chimici.

SINAPSI. avviene senza l intervento. di mediatori chimici. SINAPSI Specializzazioni strutturali tipiche che consentono la trasmissione unidirezionale di impulsi elettrici da un neurone ad altri neuroni od a cellule effettrici periferiche. Sinapsi elettriche :

Dettagli

Biologia. Esplicitazone del prodotto/compito ESITI DI APPRENDIMENTO

Biologia. Esplicitazone del prodotto/compito ESITI DI APPRENDIMENTO Scheda di progettazione delle Unità di Apprendimento Classe ANAGRAFICA UdA N 1 Titolo: La Cellula Anno Periodo inizio Settembre fine Dicembre 24 ore Origine della vita e comparsa delle prime cellule eucariotiche;

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

Antiedemigena AZIONE TRIVALENTE. Analgesica. Antinfiammatoria

Antiedemigena AZIONE TRIVALENTE. Analgesica. Antinfiammatoria Antiedemigena AZIONE TRIVALENTE Antinfiammatoria Analgesica NUOVA FORMULAZIONE Integratore alimentare formulato con attivi naturali Bromelina Azione antiedemigena Azione antinfiammatoria Curcuma Longa

Dettagli

Il livello cellulare di organizzazione: la struttura cellulare. Cattedra di Fisiologia Umana

Il livello cellulare di organizzazione: la struttura cellulare. Cattedra di Fisiologia Umana Il livello cellulare di organizzazione: la struttura cellulare Cattedra di Fisiologia Umana 1. La diversità delle cellule nel corpo umano Le cellule del corpo hanno molte differenti forme ed una varietà

Dettagli

rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta visualizzazione del target nervoso, dei tessuti circostanti e della diffusione dell

rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta visualizzazione del target nervoso, dei tessuti circostanti e della diffusione dell L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta

Dettagli

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?

Dettagli

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi HER2Club in gastric cancer Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi La ricerca clinica per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche nei pazienti affetti da carcinoma gastrico metastatico

Dettagli

Comunicazione tra cellule

Comunicazione tra cellule Comunicazione tra cellule I segnali-messaggi possono essere: elettrici o chimici Il messaggio deve avere le seguenti caratteristiche: 1. Contenere informazione 2. Essere indirizzato 3. Essere trasmesso

Dettagli

Fisiologia Fisiologia umana

Fisiologia Fisiologia umana Atomi Molecole Cellule Tessuti Organi Apparati Sistemi CHIMICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOLOGIA CELLULARE FISIOLOGIA Obiettivo della Fisiologia è quello di spiegare il funzionamento degli organismi viventi

Dettagli

Il feto in travaglio di parto

Il feto in travaglio di parto Il feto in travaglio di parto WWW.FISIOKIENSITERAPIA.BIZ FCF: caratteristiche Frequenza di base Variabilità della frequenza di base Accelerazioni Decelerazioni Linea di base Frequenza cardiaca media in

Dettagli

Piante, stress ossidativo, invecchiamento Marco Valussi

Piante, stress ossidativo, invecchiamento Marco Valussi Piante, stress ossidativo, invecchiamento Marco Valussi www.marcovalussi.it www.infoerbe.it Definizione di invecchiamento Aumento, con l età, della probabilità che un organismo muoia per cause interne,

Dettagli

DEFINIZIONE D O L O R E

DEFINIZIONE D O L O R E DEFINIZIONE D O L O R E Spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata o meno ad un danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale dal paziente International Association for the

Dettagli

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,

Dettagli

Danno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5

Danno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 Danno cellulare Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 La cellula ed il suo ambiente Adattamenti cellulari Atrofia Ipertrofia Iperplasia Metaplasia Danno cellulare Reversible Irreversible Autofagia: meccanismo

Dettagli

OtticaFisiopatologica

OtticaFisiopatologica Anno quindicesimo dicembre 2010 Vincenzo Parisi Fondazione Bietti-IRCCS, Roma Relazione presentata al 2 nd Siena Glaucoma Summer School 201 È un grande piacere per me essere qui per parlarvi, prendendo

Dettagli

scaricatoda Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP.

scaricatoda  Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP. Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP. Il sistema parasimpatico controlla la routine e le attività tranquille del vivere quotidiano, come per

Dettagli

RISULTATI INSTABILI DERMATITE ATOPICA. La terapia ideale deve rimuovere i fastidiosi sintomi e ripristinare il film lipidico ma...

RISULTATI INSTABILI DERMATITE ATOPICA. La terapia ideale deve rimuovere i fastidiosi sintomi e ripristinare il film lipidico ma... DERMATITE ATOPICA La terapia ideale deve rimuovere i fastidiosi sintomi e ripristinare il film lipidico ma... Cortisonici - Immunosoppressori - Antistaminici Ceramidi Esclusivo controllo su: Nessuna attività

Dettagli

Gli screening in oftalmologia: come, quando e perche. Prof.ssa Beatrice Brogliatti, Dr. Alessandro Actis

Gli screening in oftalmologia: come, quando e perche. Prof.ssa Beatrice Brogliatti, Dr. Alessandro Actis Gli screening in oftalmologia: come, quando e perche Prof.ssa Beatrice Brogliatti, Dr. Alessandro Actis Dipartimento di Fisiopatologia Clinica - Sezione di Oftalmologia Clinica Oculistica dell Università

Dettagli

LA TECNICA DEL PRGF: IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA (Plasma Riched of Growth Factors)

LA TECNICA DEL PRGF: IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA (Plasma Riched of Growth Factors) LA TECNICA DEL PRGF: IL PLASMA RICCO DI FATTORI di CRESCITA (Plasma Riched of Growth Factors) PERCHE QUESTA TERAPIA? Il corpo umano è fatto in modo di autodifendersi dai danni che possono colpirlo, e soprattutto

Dettagli

Sistema Nervoso Autonomo. Croce e delizia dell anestesista

Sistema Nervoso Autonomo. Croce e delizia dell anestesista Sistema Nervoso Autonomo Croce e delizia dell anestesista L anestesia è la pratica clinica che si (pre-)occupa del sistema nervoso autonomo (SNA) I dati registrati durante l anestesia riflettono spesso

Dettagli

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI IL TRAPIANTO Il trapianto è un efficace terapia per alcune gravi malattie impossibili da curare e può fornire una durata ed una qualità di

Dettagli

Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Utilizzazione metabolica dei nutrienti Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione

Dettagli

Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e

Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e sull organizzazione del sistema motorio. Il Cervello

Dettagli

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico a livello individuale: valutazione del livello di di esposizione in in funzione dei valori di di riferimento e dei valori limite biologici health based

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Farmacocinetica

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Farmacocinetica Fondamenti di Chimica Farmaceutica Farmacocinetica Farmacocinetica Il farmaco somministrato arriva al sito di azione (farmacocinetica) quindi interagisce con il bersaglio e determina l azione farmacologica

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI La membrana plasmatica delle cellule è POLARIZZATA (esiste una differenza nella

Dettagli

OtticaFisiopatologica

OtticaFisiopatologica Anno sedicesimo settembre 2011 NEUROPROTEZIONE DEL PAZIENTE CON GLAUCOMA CRONICO AD ANGOLO APERTO: RUOLO DELLA Citicolina IN SOLUZIONE ORALE Raffaella MORREALE BUBELLA, Sandra CARITÀ, Rosanna BADALAMENTI,

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 TUMORI DELLA MAMMELLA: TERAPIA MEDICA Dr. Claudio Vergani U. O. di Oncologia P. O. Città di Sesto Sesto S. Giovanni - Milano TERAPIA MEDICA Adiuvante: - in fase postoperatoria

Dettagli

Introduzione alla neurofarmacologia

Introduzione alla neurofarmacologia Introduzione alla neurofarmacologia Il sistema nervoso Suddivisione del sistema nervoso centrale Cervello Diencefalo Mesencefalo Ponte Cervelletto Bulbo Nervi Cervicali Midollo Spinale Il fluido CS viene

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Natalizumab (Tysabri)

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Natalizumab (Tysabri) AIFA - Natalizumab (Tysabri) 18/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Natalizumab (Tysabri) Nota Informativa Importante Del 18 Febbraio 2010 file:///c /documenti/notys120.htm [18/02/2010

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz DIABETE MELLITO Ne sono affetti 14 milioni di americani Ogni anno 8.000 individui vanno incontro a cecità da retinopatia Patogenesi Elevati livelli glicemici potrebbero danneggiare

Dettagli

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza

Dettagli

Elettricità cellulare

Elettricità cellulare a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettricità cellulare 30/3/2006 Sistemi biologici Essenzialmente costituiti da acqua (solvente) e da differenti soluti (molti dei

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

PLACEBO Aspetti etici e scientifici

PLACEBO Aspetti etici e scientifici Aspetti etici e scientifici Definizione Placebo (dal latino, letteralmente piacerò) può essere definito ogni trattamento, o parte di esso, che viene deliberatamente impiegato per determinare un effetto

Dettagli

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione? Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza

Dettagli

Efficacia ed Efficienza come Chiave per il Successo della Terapia del Glaucoma

Efficacia ed Efficienza come Chiave per il Successo della Terapia del Glaucoma Focus on... Efficacia ed Efficienza come Chiave per il Successo della Terapia del Glaucoma Francesco ODDONE IRCCS Fondazione G.B.Bietti, Roma 184 Il Glaucoma rappresenta la seconda causa di cecità a livello

Dettagli

Comunicazione Cellulare

Comunicazione Cellulare Comunicazione Cellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano a breve medio o lungo raggio mediante molecole segnale Rilasciate da cellula che le produce e ricevute da cellula bersaglio

Dettagli

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli