Modalità di potatura del pioppeto per l ottimizzazione della qualità del legno

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1 Incontro tecnico sulla pioppicoltura Venerdì 20 febbraio 2015 Sala Mercanti - Cremona Modalità di potatura del pioppeto per l ottimizzazione della qualità del legno Gianni Facciotto Unità di ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta Casale Monferrato 1

2 Sommario La ramificazione del pioppo La potatura obiettivi modalità epoca attrezzatura Metodi di potatura con indicazioni per i nuovi cloni

3 Ramificazione I pioppi hanno una fillotassi elicoidale 3/8 (numeri di Fibonacci); in Populus deltoides si passa da 2/5 a 3/8 e poi a 5/13 con la crescita (Larson, 1977).

4 Ramificazione - Le gemme Ibernanti o dormienti Sottogemme o latenti, sviluppate alla base di rami sillettici

5 La potatura - Obiettivi Le finalità della potatura possono essere sintetizzate nei seguenti punti: Favorire la formazione di fusti diritti, esenti da biforcazioni ed altre malformazioni per l altezza desiderata (5-7 m nel pioppo). Importante per le latifoglie che avendo una ramifiicazione di tipo simpodiale sono spesso soggette alla biforcazione del fusto anche a breve distanza dalla base al contrario delle conifere che hanno una ramificazione di tipo monopodiale Consentire la produzione di legno esente da nodi.

6 La potatura - Obiettivi Da: Castro, Fragnelli Pannelli di particelle e di fibre Pasta per carta Biomassa per usi energetici TRITURAZI ONE Pannelli listellari Imballaggi Semilavorati per mobili ed infissi Componenti d arredo SEGAGIO NE SFOGLIATU RA Imballaggi ortofrutticoli Compensati Tranciati tinti + Numero di difetti -

7 La potatura - Obiettivi Toppo I classe Sfogliato Segati Cartiera Triturazione II classe III classe Lungh. toppo (m) 2,6 2,3 1,9 1,3 2 (2) - Diam. min. (cm) Difetti ammessi Lieve ovalità tutti 1 nodo sano/m tranne lesioni macchie brune dell anno Valore in /m Valore in /t afide lanigero dell anno 1 nodo secco/ m foro/2 m nodi secchi nodi a baffo tutti % Fonte: Gaetano Castro, CRA-PLF tutti

8 La potatura - Obiettivi Classi di qualità dello sfogliato E I II III IV Fonte: Gaetano Castro, CRA-PLF norme UNI EN 635-1:1996 e UNI EN 635-2:1996

9 La potatura - Obiettivi Non c è solo il compensato 9

10 10 Potatura naturale La cladoptosi ha luogo dopo la chiusura della chioma, è un processo lento e il mantenimento per lungo tempo di rami e di monconi secchi nella parte bassa della chioma determina la comparsa di gravi difetti nel legno. Nelle latifoglie la cladoptosi interessa in genere i rami più piccoli e solo in alcune specie (eucalitti) può interessare le branche più grosse

11 11 Modalità di potatura Tagli di formazione del fusto (o potatura di allevamento) Tagli di pulizia (o potatura di produzione) Con la prima si procede alla correzione delle biforcazioni del fusto, alla sostituzione delle cime danneggiate da fattori biotici o abiotici. Nel pioppeto la potatura deve essere iniziata sin dal primo anno; soprattutto nei suoli più fertili. Talvolta con i nuovi cloni si deve iniziare già a partire da giugno/luglio del primo anno

12 12 Modalità di potatura I tagli di formazione riguardano anche i rami che tendono a raddrizzarsi e a divenire concorrenti del cimale e i succhioni. I tagli devono essere protratti fino a che non si sia formata una sufficiente porzione di fusto di altezza sufficiente a fornire assortimenti di pregio. Per contenere lo sviluppo di rami indesiderati che non si possono tagliare senza ridurre troppo bruscamente la chioma della giovane piante si può effettuare l asportazione, in primavera dei meristemi terminali (cimatura)

13 13 Modalità di potatura I tagli di pulizia del fusto vanno effettuati gradualmente, sin dal primo anno L altezza di fusto pulito per i pioppi va da un minimo di 3-3,50 m già sufficiente per produrre un toppo da trancia fino ai 5-7 m Al disopra di tali limiti cessa la convenienza economica a causa del ridotto diametro del fusto e/o degli elevati costi dell intervento blastotomico.

14 14 Modalità di potatura Per ottenere una buona cicatrizzazione la superficie del taglio deve essere liscia, senza slabbrature, che non permetta il ristagno dell acqua; Non si devono lasciare monconi (tranne nel caso delle cimature); Il taglio non deve essere troppo rasente il fusto per evitare di intaccare il collare (rigonfiamento che riveste un ruolo fondamentale nei processi di cicatrizzazione della ferita prodotta dalla potatura).

15 15 Epoca di potatura Il periodo ottimale è il riposo vegetativo. Sono da evitare però i periodi di gelo a causa della fragilità della corteccia. Al primo anno, con i cloni nuovi, si può agire anche in estate verso la fine di giugno - inizio luglio quando la pianta, in piena attività, riesce a cicatrizzare le ferite e non emette rami epicormici. È bene comunque evitare i periodi di forte risalita della linfa perché il liquido che fouriesce dalle ferite attira insetti e favorisce i marciumi L asportazione dei rami secchi può essere fatta in qualsiasi momento dell anno.

16 16 Attrezzatura Potatura bassa fino a 2 2,5 m dal suolo: Motosega super leggera (barra di cm e peso <3,5 kg) Seghetti manuali con lama tagliente nei due sensi Cesoie pneumatiche Cesoie idrauliche Con la motosega la produttività è elevata piante per ora per operaio ma il taglio è sfilacciato con problemi di cicatrizzazione Con le cesoie il taglio è netto ma la produttività è inferiore, piante per ora per operaio

17 17 Attrezzatura Potatura medio-alta fino a 5 m dal suolo: Asta potatrice (che sulla cima porta un coltello trapezoidale; con colpi dal basso vengono recisi i rami) Cesoie pneumatiche o idrauliche montate su cestello elevatore Con l asta la produttività varia tra 15 e 30 piante per ora per operaio Con le cesoie la produttività è più alta, varia tra 30 e 50 piante per ora per operaio. Per questa operazione è sconsigliato l uso delle seghe a catena e a disco su aste.

18 18 Attrezzatura

19 Metodi di potatura Primi anni 50, PICCAROLO metodo valido per turni di 15 anni, larghe distanze d impianto, cloni con crescita lenta. Anni Interventi Interventi di formazione fusto 4-5 Potatura completa del terzo basale. Fusto tarchiato, resistenza vento 7-8 Potatura prima metà basale 9-10 Potatura 2/3 basali del fusto.

20 Metodi di potatura Metodo Piccarolo Vantaggi: facilità di intervento. robustezza del fusto. Svantaggi: nei nuovi cloni che crescono velocemente al 4-5 anno i rami da tagliare sono troppo grossi quindi nodi molto evidenti. Inoltre al 9-10 anno l impianto è già pronto per l abbattimento.

21 Metodi di potatura Primi anni 60, Chiarabba: potatura a diametro fisso Consiste nell eliminazione di tutti i rami inseriti nella porzione di fusto con diametro pari a cm. Con l accrescimento del fusto l intervento viene effettuato sempre più in alto fino a 5-7 m d altezza. Vantaggi: facilità di intervento anche per i meno esperti Svantaggi: prevede interventi di sola pulizia ma non di formazione. È adatto solo per i vecchi cloni canadesi con lento accrescimento giovanile

22 Metodi di potatura Esempio di potatura a diametro fisso

23 Metodi di potatura Primi anni 60, Fregoni: Potatura precoce Prevedeva l eliminazione graduale di tutti i rami nei primi 5-7 m di fusto a partire dall agosto del 2 anno fino al 4. Ogni anno i rami dovevano essere eliminati su una porzione di fusto con diametro non inferiore a 10 cm. Vantaggi: asportando rami di diametro sempre ridotto si ottiene un elevata qualità del legno. Svantaggi: la precoce asportazione dei rami per un altezza di 5-7 m già nei primi anni provoca una notevole flessione nell incremento di crescita.

24 Metodi di potatura Primi anni 60, Sekawin: potatura selettiva Eliminazione dei rami che tendono ad ingrossare troppo, indipendentemente dalla loro posizione, dall età delle piante e dal diametro. Vantaggi: evitano nodi grossi che tolgono qualità al legno. Svantaggi: l architettura della piante non è equilibrata e potrebbe creare malformazioni del fusto e danni da vento

25 25 Metodi di potatura A metà anni 60, il dott Alessandro Nichetti con il tecnico Sig. Girolamo Conforti, con la fattiva collaborazione dei potatori ha testato un sistema di potatura innovativo all epoca (dall alto in basso - mutuato dall esperienza nel campo frutticolo): Correzione cimale. Eliminazione succhioni. Taglio dei rami più bassi

26 Metodi di potatura Fine anni 70 (1979) Avanzo: metodo adatto al clone I-214 e ad altri cloni a lenta crescita Ripropone il metodo di taglio a diametro fisso per i pioppeti costituiti nell Italia Centro- Meridionale con i cloni tradizionali caratterizzati da accrescimento giovanile lento Vantaggi: facile applicazione Svantaggi: non è adatto ai nuovi cloni a rapido accrescimento

27 27 Metodi di potatura Prova di Potatura fatta a Frassineto (AR) presso l Az. Manziana Pioppeto costituito con pioppelle di 1 anno del clone Luisa Avanzo nel 1983 (elevato accrescimento e molto ramoso) Primo intervento nel tesi a confronto: Tesi 1 accorciamento dei rami a 50 cm dal fusto Tesi 2 asportazione dei rami più bassi Tesi 3 potatura selettiva Tesi 4 testimone (eliminazione dei soli ricacci basali)

28 cm 2 /pianta Metodi di potatura Prova di Potatura fatta a Frassineto (AR) presso l Az. Manziana 35,00 34,00 33,00 Accrescimento in A. bas. tra 1 e 2 anno a a a 32,00 31,00 30,00 b 29,00 28,00 Tesi 1 Tesi 2 Tesi 3 Tesi 4 Tesi1 vs Tesi 2,3 e 4 F=5,5* 28

29 cm 2 /pianta 29 Metodi di potatura Prova di Potatura fatta a Frassineto (AR) presso l Az. Manziana Accrescimento in A. bas. tra 3 e 4 anno Tesi 4 vs Tesi 2 e 3 F=8,3 * Tesi1 vs Tesi 2 e 3 F=2,.7 n.s. Tesi 1 vs Tesi 4 F=1,1 n.s. Tesi 1 Tesi 2 Tesi 3 Tesi 4

30 cm 2 /pianta Metodi di potatura Prova di Potatura fatta a Frassineto (AR) presso l Az. Manziana potato tesi 4 (50 kg rami/pianta) Accrescimento in A. bas. tra 5 e 6 anno a a a b Tesi 1 Tesi 2 Tesi 3 Tesi 4 Anova F=3,9 * 30

31 Metodi di potatura Anni 80 Frison: Sistema basato sulla modalità di ramificazione e sulla fisiologia della pianta Il metodo è tuttora utilizzato e valido per i cloni coltivati anche se per i cloni nuovi è necessario modificare i tempi di intervento. Le modalità sono distinte in base all età delle pioppelle (1 o 2 anni), mentre per quanto riguarda le varie tipologie di cloni è molto importante anche l osservazione delle modalità di crescita.

32 Metodi di potatura Le pioppelle di un anno hanno una distribuzione delle gemme diversa rispetto a pioppelle di due anni e agli astoni da ceppaia. Le prime sono alte tra 3 e 4 m, hanno gemme svernanti ben distribuite su tutto il fusto. Formano la chioma nei 2/3 apicali. Gli astoni di un anno da ceppaia di 2 o 3 anni sono alti fino a 5 m, hanno rami sillettici e gemme concentrate solo nella parte apicale del fusto.

33 Metodi di potatura Pioppelle di 2 anni da talea: alte tra 6 e 8 m, gemme svernanti nella metà superiore del fusto e sottogemme nella parte mediano basale. Gemme basali e sottogemme rimangono per lo più dormienti.

34 Metodi di potatura Circ cm Rami kgs.s./p 1 anno anno anno anno Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 1 anno di vivaio 34

35 Metodi di potatura Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 1 anno di vivaio 35

36 Metodi di potatura Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 1 anno di vivaio 36

37 Metodi di potatura Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 2 anno di vivaio 37

38 Metodi di potatura Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 2 anno di vivaio 38

39 Metodi di potatura Potatura di pioppeto costituito con pioppelle di 2 anno di vivaio 39

40 Metodi di potatura Per i nuovi cloni (Soligo, Brenta, Mella, A4A, AF8, ecc) che sono caratterizzati da rapidità di accrescimento in fase giovanile e hanno una spiccata dominanza apicale, specialmente se si usano pioppelle di un anno di vivaio, la potatura va anticipata a fine giugno del primo anno, soprattutto nei terreni di elevata fertilità. Dal secondo anno si procederà col metodo classico.

41 24/02/2015 Grazie per l attenzione 41

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