Elaborazione di un documento di AdR Renato Baciocchi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elaborazione di un documento di AdR Renato Baciocchi"

Transcript

1 Elaborazione di un documento di AdR Renato Baciocchi Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Roma Tor Vergata

2 1 PREMESSA E SCOPO DEL LAVORO 1.1 Oggetto La presente analisi di rischio è finalizzata al calcolo del rischio per la salute umana e la risorsa idrica ed alla individuazione della concentrazione Soglia di Rischio (CSR) [D.Lgs. 152/06 e s.m.i.], per ciascun contaminante riscontrato nella porzione di area del Sito di. I valori di CSR, relativi ad ogni inquinante indicatore, sono stati determinati imponendo l accettabilità del Rischio, per le sostanze cancerogene, e dell Indice di Pericolo, per le sostanze tossiche, sia individuale che cumulativo, nonché imponendo l accettabilità del rischio per la falda, ossia il rispetto delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), in corrispondenza del Punto di conformità. Lo studio in esame assume come base di partenza la documentazione elencata nel paragrafo della presente relazione.

3 1 PREMESSA E SCOPO DEL LAVORO 1.2 Normativa e bibliografia di riferimento Per la conduzione dell analisi di rischio in oggetto si è fatto essenzialmente riferimento come normativa e bibliografia rispettivamente a: Decreto Legislativo n. 152 del 2006 Norme in materia ambientale. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.88 del 14 aprile 2006, Supplemento Ordinario n.96 e s.m.i. Documento APAT Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati (2008 Rev. 2). Documento di riferimento per la determinazione e la validazione dei parametri sito-specifici utilizzati nell applicazione dell analisi di rischio ai sensi del D.Lgs. 152/06 (APAT, Giugno 2008).

4 2 SCOPO DEL LAVORO 2.1 Scopo del lavoro di analisi Lo scopo del presente lavoro consiste nella determinazione del rischio per la salute umana e per la risorsa idrica derivante dalla condizione attuale di contaminazione e nella individuazione dei valori delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR), così come definite dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i., a partire da valori di rischio individuale e cumulativo accettabile per la falda e la salute umana, sulla base del modello concettuale di seguito riportato. Sorgente di contaminazione Modalità di migrazione Via di esposizione Modalità di esposizione Bersaglio ingestione di suolo Suolo superficiale ( insaturo 0-1 m p.c.) --- suolo superficiale contatto dermico volatilizzazione aria outdoor inalazione di vapori outdoor erosione del vento aria outdoor inalazione di polveri outdoor D I Lavoratori IND/COM Suolo profondo ( insaturo > 1 m p.c.) volatilizzazione aria outdoor aria indoor inalazione di vapori outdoor inalazione di vapori indoor I Lavoratori IND/COM lisciviazione falda --- Risorsa Idrica Falda volatilizzazione aria outdoor aria indoor inalazione di vapori outdoor inalazione di vapori indoor I Lavoratori IND/COM --- falda --- Risorsa Idrica

5 3 CARATTERISTICHE DEL SOFTWARE APPLICATO Il software Giuditta versione 3.2 consiste nella predisposizione di una metodologia informatizzata decisionale per l'applicazione di procedure di analisi di rischio a siti oggetto di contaminazione in corrispondenza ad un livello 2 di analisi. Tale software è basato sugli standard ASTM E e PS , e traduce il percorso del D.Lgs. 152/06 e attraverso due livelli di approfondimento (tabellare ed analisi di rischio), permette di individuare con sufficiente semplicità ed in modo univoco, gli obiettivi di bonifica (CSR). La versione 3.2 del software tiene conto delle indicazioni del Tavolo Tecnico istituito da APAT e costituito da rappresentanti dell ISS, ISPESL, ARPA e Regioni, che ha prodotto l'elaborato rev. 2 (marzo 2008) Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati.

6 4 METODOLOGIA DI ANALISI APPLICATA 4.1 Metodologia applicata I valori di CSR, relativi ad ogni inquinante indicatore, sono stati determinati imponendo l accettabilità del Rischio, per le sostanze cancerogene, e l Indice di Pericolo, per le sostanze tossiche, sia individuale che cumulativo, nonché imponendo l accettabilità del rischio per la falda, ossia il rispetto delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), in corrispondenza del Punto di conformità. La metodologia applicata ha previsto: l acquisizione delle informazioni e dei dati disponibili; la ricostruzione dello schema concettuale della zona; definizione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche degli inquinanti; l individuazione degli inquinanti indicatori per ciascuna sorgente di contaminazione; l individuazione delle vie e delle possibili modalità di esposizione; la definizione delle caratteristiche dei bersagli e dei fattori di esposizione; l aggiornamento del Data-Base chimico-fisico e tossicologico in base alle sostanze riscontrate.

7 4.1.1 Acquisizione delle informazioni e dei dati disponibili La documentazione utilizzata è stata la seguente: Risultati analitici delle concentrazioni degli inquinanti rilevate nei suolo e nelle acque, e dati di piezometria, ottenuti.; Dati sito specifici relativi a granulometria, kd e foc, Dati sito specifici relativi a kd mercurio; Nota inerente selezione dei parametri sito-specifici ai fini della elaborazione dell analisi di rischio per il sito Dichiarazione della società XXXXXX in merito alla frequenza di esposizione indoor del personale nel magazzino ex-wooltech.

8 4.2 Ricostruzione del modello concettuale del sito (MCS) La ricostruzione del modello concettuale del sito rappresenta uno dei passi fondamentali nella procedura di analisi del rischio e viene eseguita attraverso la definizione: dell inquadramento geologico-idrogeologico del sito; dei dati meteoclimatici caratteristici dell area; degli scenari di simulazione e delle vie e modalità di esposizione; degli inquinanti tipici del sito e degli inquinanti indicatori; delle caratteristiche dei bersagli e dei fattori di esposizione. Le attività di ricostruzione del modello concettuale si basano su dati site specific acquisiti nel corso dello studio di caratterizzazione del sito e sono finalizzati all esplicitazione di tutte le variabili che possono influenzare il trasporto dei contaminanti, il loro arrivo ai bersagli individuati e le modalità d assunzione degli stessi. Ai fini dello studio sono state verificate ed elaborate le informazioni acquisite in fase di caratterizzazione del sito.

9 4.3 Definizione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche Ogni inquinante interagisce con le matrici ambientali ospiti (terreno, acque, aria) in modo strettamente dipendente sia dalle proprietà chimico-fisiche che lo caratterizzano che dalle proprietà intrinseche dell ambiente circostante. La definizione di tali variabili risulta fondamentale in quanto da esse dipendono i meccanismi di F&T dell inquinante dalla zona sorgente verso i bersagli individuati. I parametri chimico-fisici che regolano la mobilizzazione degli inquinanti ed utilizzati nelle procedure di calcolo sono: solubilità in acqua (S, mg/l); costante di Henry (H, adimensionale); pressione di vapore (VP, mm Hg); coefficiente di partizione suolo/acqua per i composti inorganici (K d, ml/g); coefficiente di adsorbimento al suolo per i composti organici (K oc, ml/g); coefficiente di diffusione in aria (D air, cm 2 /s); coefficiente di diffusione in acqua (D w, cm 2 /s).

10 4.3 Definizione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche I dati di tossicità per l uomo sono espressi mediante i seguenti parametri: RfD o e SF o : rappresentano rispettivamente la dose di riferimento per tossicità non cancerogena e la slope factor per cancerogenicità, per la via d esposizione ingestione orale di contaminante. RfD d e SF d : rappresentano rispettivamente la dose di riferimento per tossicità non cancerogena e la slope factor per cancerogenicità, per la via d esposizione contatto dermico con il contaminante. RfD i e SF i : rappresentano rispettivamente la dose di riferimento per tossicità non cancerogena e la slope factor per cancerogenicità, per la via d esposizione inalazione di polveri e vapori contaminati.

11 4.4 Stima del Chemical Intake In base ai tempi di esposizione, alle caratteristiche del bersaglio e alle specifiche proprietà dell inquinante, viene calcolata per ogni via d esposizione, la portata effettiva di esposizione (E) attraverso le formule [APAT 2008]:

12 4.5 Stima del Rischio e criteri di accettabilità La procedura di calcolo del Rischio Individuale (R) e/o dell indice di pericolo (HQ), legato a ciascun contaminante, risulta essere: dove: CDI e I (Chronic Daily Intake), assunzione cronica giornaliera per contaminante cancerogeno e non cancerogeno; RfD costituisce la dose giornaliera di riferimento del contaminante tossico mg/kg d. SF (slope factor) rappresenta il potenziale cancerogeno del contaminante cancerogeno mg -1 kg d ; Il Rischio Cumulativo, legato agli inquinanti complessivamente presenti nel sito viene calcolato, nell ipotesi semplificata, ma conservativa, di interazione additiva tra i contaminanti, mediante le espressioni seguenti: R cum = R i HI = HQ i (per sostanze cancerogene) (per sostanze non cancerogene)

13 4.5 Stima del Rischio e criteri di accettabilità Nella tabella seguente sono riportati i valori di Rischio e di Indice di Pericolo accettabile sia individuale che cumulativo, assunti per l analisi di rischio sanitario in oggetto. La procedura può essere suddivisa in 2 step: Step 1: applicazione della procedura in modalità forward finalizzata alla verifica dell accettabilità del rischio e dell indice di pericolo, individuali e cumulativi, in corrispondenza alle concentrazioni rappresentative alla sorgente degli inquinanti indicatori selezionati. Step 2: applicazione della procedura in modalità backward, nei casi in cui a seguito dello step 1 non corrispondesse un rischio e un indice di pericolo accettabile, per l individuazione della corrispondente Concentrazione Soglia di Rischio (CSR).

14 4.5 Stima del Rischio e criteri di accettabilità Il rischio per la risorsa idrica sotterranea si calcola ponendo a confronto il valore di concentrazione del contaminante in falda (C GW ) in corrispondenza del punto di conformità posto al confine del sito (misurato o stimato con modelli di trasporto nell ambito della procedura di analisi di rischio) con il più conservativo tra i valori di concentrazione limite della falda (CL GW ) previste dal D.Lgs 152/06 e quelli per le acque per uso umano previste dal D Lgs. 31/2001. Il rapporto tra la concentrazione del contaminante in falda (C GW ) e la concentrazione limite prevista dalla normativa (CL GW ) definisce numericamente il rischio per la risorsa idrica sotterranea (R GW ), che per essere accettabile deve assumere valori pari o inferiori all unità: R GW = C GW /CL GW R GW (accettabile) 1

15 4.6 Stima delle CSR Le concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) sono definite dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. come i livelli di contaminazione da determinare caso per caso con l applicazione della procedura di analisi di rischio sito-specifica secondo i principi illustrati nell Allegato 1 alla parte quarta del D. Lgs. 152/06 e sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione così definiti costituiscono i livelli di accettabilità per il sito. La concentrazione soglia di rischio per la salute umana derivante da esposizione alla singola sostanza inquinante, viene calcolata per ogni sorgente (suolo superficiale, suolo profondo e falda), tramite le seguenti equazioni: Le concentrazioni soglia di rischio per la protezione della risorsa idrica vengono calcolate per ogni sorgente (suolo superficiale, suolo profondo, falda) tramite la seguente equazione tipo:

16 5 MODELLO CONCETTUALE DEL SITO In tabella. 5.1 è rappresentata la costruzione del modello concettuale dell area in esame per un uso di tipo Comm/Ind. Dalla tabella vengono messi in evidenza le potenziali relazioni esistenti fra: sorgente di contaminazione, modalità di trasporto del contaminante, bersagli finali e modalità d esposizione per il rischio sanitario. Sorgente di contaminazione Modalità di migrazione Via di esposizione Modalità di esposizione Bersaglio ingestione di suolo --- suolo superficiale D Suolo superficiale ( insaturo 0-1 m p.c.) contatto dermico volatilizzazione aria outdoor inalazione di vapori outdoor erosione del vento aria outdoor inalazione di polveri outdoor I Lavoratori IND/COM Suolo profondo ( insaturo > 1 m p.c.) volatilizzazione aria outdoor aria indoor inalazione di vapori outdoor inalazione di vapori indoor I Lavoratori IND/COM lisciviazione falda --- Risorsa Idrica Falda volatilizzazione aria outdoor aria indoor inalazione di vapori outdoor inalazione di vapori indoor I Lavoratori IND/COM --- falda --- Risorsa Idrica

17 5.1 Parametri caratteristici dei comparti ambientali outdoor ed indoor In tabella 5.2 (fuori testo) sono riportati i valori dei parametri caratteristici dei comparti ambientali outdoor e indoor. Sono stati assunti, ove possibile, valori sitospecifici, altrimenti sono stati applicati dei criteri di stima indiretta. Nella stessa tabella, in corrispondenza ad ogni parametro, è riportata una giustificazione sintetica della scelta effettuata.. Tab. 5.2 Sito Pacorini (Trieste). Valori dei parametri caratteristici del sito (1/4) Simbolo Parametro Unità di misura Valore di default Valore sito specifico Geometria della zona insatura L GW Profondità del piano di falda cm Stima diretta, corrispondente al minimo misurato nel piezometro PZ_F h out Frazione areale di fratture nel pavimento outdoor adim. 1 1 Sito privo di pavimentazione outdoor (ipotesi conservativa) Geometria della sorgente di contaminazione in zona insatura L s (SS) Profondità del top della sorgente nel suolo superficiale rispetto al p.c. cm 0 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] L s (SP) Profondità del top della sorgente nel suolo profondo rispetto al p.c. cm Stimato sulla base del campione di suolo più superficiale contaminato 100 Suolo Profondo. Sorg. SP A. Stimato sulla base del campione di suolo più profondo contaminato d s Spessore della sorgente nel suolo profondo (insaturo) cm Suolo Profondo. Sorg. SP B 1. Stimato sulla base del campione di suolo più profondo contaminato 100 Suolo Profondo. Sorg. SP B2.. Stimato sulla base del campione di suolo più profondo contaminato d Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Spessore della sorgente nel suolo superficiale (insaturo) Sito Pacorini (Trieste) cm Parametro sito specifico, coincidente con lo spessore di suolo superficiale Note

18 Tab. 5.2 Sito Pacorini (Trieste). Valori dei parametri caratteristici del sito (2/4) Simbolo Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Sito Pacorini (Trieste) 5.1 Parametri caratteristici dei comparti ambientali outdoor ed indoor Parametro Unità di misura Valore di default Valore sito specifico Caratteristiche fisiche del terreno insaturo s Densità del suolo g/cm 3 1,7 default Posto pari al default in quanto bassa variabilità/sensibilità (Appendice N, APAT-ISPRA 2008, rev. 2) f oc Frazione di carbonio organico nel suolo insaturo g-c/gsuolo 0,011 Sorgente SP B1. Valore minimo stimato da dati sito-specifici (Campioni C10, C11 e C12) 0,005 Sorgente SS A. Valore minimo stimato da dati sito-specifici (Campioni C6, C7 e C8) 0,01 ph ph del suolo insaturo adim. 6,8 --- Non utilizzato nel calcolo avendo a disposizione delle misure dirette del coefficiente di ripartizione K v Permeabilità del suolo al flusso di vapore cm 2 1,00E-08 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Tessitura Sorgente SS A Loam Sulla base dei dati granulometrici (campioni T3 e C8) Tessitura Sorgente SP A Loam Sulla base dei dati granulometrici (campione PZA) Tessitura Sorgente SP B1 Tessitura Sorgente SP B2 Caratteristiche Loam Clay Loam Clay Loam Sulla base dei dati granulometrici (campione C12) Analogia con sorgente SP B1 per assenza di dati T Porosità totale del terreno in zona insatura adim. 0,41 0,430 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) e Porosità efficace del terreno in zona satura adim. 0,353 0,352 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) w Contenuto volumetrico di acqua adim. 0,103 0,213 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) a Contenuto volumetrico di aria adim. 0,25 0,139 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) wcap Contenuto volumetrico di acqua nelle frangia capillare adim. 0,318 0,317 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) acap Contenuto volumetrico di aria nelle frangia capillare adim. 0,035 0,035 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) I eff Infiltrazione efficace cm/anno 9,46 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) h cap Spessore frangia capillare cm 18,8 37,50 Stima indiretta: LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) h v Spessore della zona insatura cm 0, ,50 = L GW - h cap Caratteristiche Clay Loam T Porosità totale del terreno in zona insatura adim. 0,41 0,410 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) e Porosità efficace del terreno in zona satura adim. 0,353 0,315 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) w Contenuto volumetrico di acqua adim. 0,103 0,200 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) a Contenuto volumetrico di aria adim. 0,25 0,115 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) wcap Contenuto volumetrico di acqua nelle frangia capillare adim. 0,318 0,288 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) acap Contenuto volumetrico di aria nelle frangia capillare adim. 0,035 0,027 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) I eff Infiltrazione efficace cm/anno 1,89 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) h cap Spessore frangia capillare cm 18,8 46,90 Stima indiretta: CLAY LOAM. Tab Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) h v Spessore della zona insatura cm 0, ,10 = L GW - h cap Note

19 5.1 Parametri caratteristici dei comparti ambientali outdoor ed indoor Tab. 5.2 Sito Pacorini (Trieste). Valori dei parametri caratteristici del sito (3/4) Simbolo Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Parametro Unità di misura Valore di default Valore sito specifico Sito Pacorini (Trieste) Geometria della zona satura d a Spessore della falda cm Valore stimato da dati sito-specifici assumendo piano falda a 10 m di profondità Suolo Superficiale. Sorg. SS A. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda Suolo Profondo. Sorg. SP A. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda Suolo Profondo. Sorg. SP B 1. Corrispondente al tratto di suolo possibilmente soggetto ad infiltrazione Estensione della sorgente nella direzione del W cm Suolo Profondo. Sorg. SP B 2. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda flusso di falda Falda. Sorg. A. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda Falda. Sorg. B. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda Falda. Sorg. C. Determinato sulla base della direzione prevalente della falda Caratteristiche fisiche del terreno in zona satura 2,89E-04 Falda soggiacente la Sorgente SS A. Stima indiretta: LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) K sat Conducibilità idraulica del terreno saturo cm/s --- 5,56E-05 Falda soggiacente la sorgente SP A. Stima indiretta: CLAY. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) 1,23E-03 Falda soggiacente la sorgente SP B1. Stima indiretta: SANDY LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) 1,23E-03 Falda soggiacente la sorgente SP B2. Stima indiretta: SANDY LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) i Gradiente idraulico adim ,026 Valore stimato da dati sito-specifici Porosità efficace del terreno in zona satura adim. 0,353 Note 0,352 Sorgente SS A. Stima indiretta: LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) 0,312 Sorgente SP A. Stima indiretta: CLAY. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) 0,345 Sorgente SP B1. Stima indiretta: SANDY LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2) 0,345 Sorgente SP B2. Stima indiretta: SANDY LOAM. Documento APAT-ISPRA (2008, Rev. 2)

20 5.1 Parametri caratteristici dei comparti ambientali outdoor ed indoor Tab. 5.2 Sito Pacorini (Trieste). Valori dei parametri caratteristici del sito (4/4) Simbolo Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Parametro Unità di misura Valore di default Valore sito specifico Sito Pacorini (Trieste) Caratteristiche dell'aria outdoor d air Altezza della zona di miscelazione cm 200 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Suolo Profondo. Sorg. SP A. Determinato sulla base della direzione prevalente del vento Suolo Profondo. Sorg. SP B 1. Determinato sulla base della direzione prevalente del vento Estensione della sorgente di contaminazione W ' cm Falda. Sorg. GW A. Determinato sulla base della direzione prevalente del vento nella direzione principale del vento Falda. Sorg. GW B. Determinato sulla base della direzione prevalente del vento Falda. Sorg. GW C. Determinato sulla base della direzione prevalente del vento U air Velocità del vento cm/s Valore minimo da dati sito-specifici (nota CTU su parametri sito-specifici) t Tempo medio di durata del flusso di vapore (IND.) anno 25 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] P e Portata di particolato per unità di superficie g/(cm 2 -s) 6,90E-14 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Note Simbolo Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Parametro Unità di misura Valore di default Valore sito specifico Caratteristiche dell'aria indoor L crack Spessore delle fondazioni/muri cm 30 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] L b Rapporto tra volume indoor ed area di infiltrazione (IND.) cm Su informazioni CTP Pacorini : Parametro corrispondente al piano terra del Fabbricato G Frazione areale di fratture adim. 0,01 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] wcrack Contenuto volumetrico di acqua nelle fratture adim. 0,12 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] acrack Contenuto volumetrico di aria nelle fratture adim. 0,26 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] ER Tasso di ricambio di aria indoor (IND.) 1/s 0,00023 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Z crack Profondità delle fondazioni cm 15 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] K v Permeabilità del suolo al flusso di vapore cm 2 1,00E-08 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] p Differenza di pressione tra indoor e outdoor g/(cm*s 2 ) 0 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Tempo medio di durata del flusso di vapore (IND.) anni 25 default Documento APAT-ISPRA [2008, rev. 2] Sito Pacorini (Trieste) Note

21 L estensione della sorgente di contaminazione nella direzione principale del vento (W ) Per la determinazione di tale parametro è necessario individuare la direzione prevalente del vento. A tal fine sono stati utilizzati i dati della stazione meteo. I dati, estrapolati dal sito: riguardano un arco temporale di 10 anni (dal 01/09/1998 al 31/08/2008). Dall elaborazione dei suddetti dati è possibile ottenere la rosa dei venti riportata in figura 5.1. Sulla base di tali informazioni è stata assunta una direzione prevalente del vento di 75 N.

22 Per la stima della velocità del vento U air, analogamente a quanto fatto per la direzione prevalente del vento, sono stati utilizzati i dati della stazione meteo posizionata all'interno del Porto di Trieste. I dati medi orari, estrapolati dal sito: riguardano un arco temporale di 10 anni (dal 01/09/1998 al 31/08/2008). Sono stati calcolati i valori medi annui e, conformemente a quanto contenuto nel documento [APAT, 2008] è stato assunto come valore rappresentativo il minimo, pari a 2,46 m/s (tabella 5.3). ANNO VELOCITA' DEL VENTO [m/s] Valore medio annuo , , , , , , , , , ,23 Valore minimo 2,46

23 5.2 Sorgente di contaminazione e selezione degli inquinanti Per la ricostruzione del modello concettuale del sito è necessario definire l estensione della sorgente di contaminazione. A tal fine risulta necessario identificare gli inquinanti indicatori, ossia tutte le specie chimiche che almeno in un campione analizzato hanno evidenziato un superamento dei valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) tabellati nell Allegato 5 del D.Lgs. 152/06. La sorgente di contaminazione corrisponde alla massima estensione di suolo contaminato, e quindi essa deve comprendere tutti i punti di campionamento in cui sono stati riscontrati i suddetti superamenti.

24 5.2. Superamenti SS SP

25 5.2 Superamenti SS SP.

26 5.2 Sorgenti SS SP.

27 5.2 Superamenti GW.

28 5.2 Superamenti GW.

29 5.2 Sorgenti GW.

30 Selezione degli Inquinanti Indicatori Per ogni comparto ambientale e per ogni sorgente di contaminazione identificata, come inquinanti indicatori sono state selezionate le specie chimiche che almeno in un campione analizzato hanno evidenziato un superamento dei valori di Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC) tabellati nell Allegato 5 del D. Lgs. 152/06 (tabelle 5.6a, 5.6b). Sorgente di contaminazione ID sorgente Contaminanti CSC IND D.Lgs 152/06 (mg/kg) Benzo(a)Antracene 10 Suolo superficiale ( insaturo 0-1 m p.c.) A Benzo(a)Pirene 10 Benzo(b)Fluorantene 10 Indeno(1,2,3-c,d)Pirene 5 Piombo 1000 Suolo profondo ( insaturo > 1 m p.c.) A B1 Rame 600 Zinco 1500 Mercurio 0,1 Cloruro di Vinile 0,1 1,2-Dicloroetilene 15 Tricloroetilene 10 B2 Piombo 1000

31 Selezione degli Inquinanti Indicatori Sorgente di contaminazione ID sorgente Contaminanti CSC D.Lgs 152/06 (µg/l) 1,1-Dicloroetilene 0,05 A Tetracloroetilene 1,1 1,2-Dicloropropano 0,15 Cloruro di Vinile 0,5 1,1-Dicloroetilene 0,05 Falda B 1,2-Dicloroetilene 60 Tricloroetilene 1,5 Tetracloroetilene 1,1 Somma dei Composti Organoalogenati 10 Benzo(a)Pirene 0,01 Benzo(g,h,i)Perilene 0,01 C Cloroformio 0, Stima della Concentrazione Rappresentativa alla Sorgente (CRS) Considerato che in ciascuna sorgente, il numero di dati a disposizione risulta inferiore a dieci, non è stato possibile mettere in atto alcun metodo statistico. Pertanto, i valori della CRS per ciascun contaminante sono stati posti pari al valore massimo misurato nei sondaggi/trincee/piezometri posti all interno di ciascuna sorgente.

32 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo Riguardo la Profondità del piano di falda rispetto al p.c. (L GW ), per la stima del valore sito specifico si è fatto riferimento ai dati delle due campagne di monitoraggio (14-15 Giugno 2006 e 21 Luglio 2007), eseguite su 9 piezometri. Il numero di campioni a disposizione (tabella 5.7) è risultato inferiore al limite di 10. Pertanto, in accordo a quanto previsto nel documento ISPRA (ex-apat) per quanto attiene la definizione dei parametri geometrici del sito, per ciascuna delle due campagne di monitoraggio, si è proceduto con l identificazione del valore di minima soggiacenza. ID PIEZOMETRO SOGGIACENZA (m da p.c.) Campagna Giugno 2010 Campagna Luglio 2010 PZ A PZ B PZ C PZ D PZ E PZ F PZ G PZ H PZ I

33 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo Riguardo lo Spessore della falda (d a ), tenendo conto che la massima profondità alla quale la falda è stata rilevata nell ambito della presente ATP corrisponde a 10 metri di profondità e che la profondità della falda dal piano campagna è stata posta pari a 2.40 metri, si può assumere uno spessore della falda pari a 7.6 metri. Riguardo il Gradiente idraulico della falda (i), si è fatto essenzialmente riferimento ai dati delle campagne di Giugno 2006 e Luglio 2007: dalle quali si è desunto un valore rappresentativo pari al 2.6% (i=0,026). Riguardo l Estensione della sorgente in direzione parallela alla direzione prevalente del vento (W ), questa è stata definita per ciascuna sorgente così come riportato in Figura 5.5 (fuori testo) e Tabella 5.8, tenendo conto della direzione prevalente del vento così come definita in Figura 5.1 (direzione 75 N).

34 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo Riguardo l Estensione della sorgente in direzione parallela alla direzione del flusso di falda (W), per la determinazione di tale parametro è necessario individuare la direzione del flusso di falda. A questo proposito si sono esaminate le curve isopiezometriche ricostruite in base a due campagne di rilievo, rispettivamente di giugno Riguardo l Estensione della sorgente in direzione ortogonale alla direzione del flusso di falda (S w ), come per W è necessario individuare la direzione del flusso di falda, che come detto sopra è stata assunta per ogni sorgente in direzione N-NE.

35 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo

36 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo

37 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo

38 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo Relativamente alle altre caratteristiche della porzione insatura e satura del terreno, ivi inclusa la conducibilità idraulica del mezzo saturo, queste sono state desunte mediante l applicazione di metodi di stima indiretta, a partire dalle informazioni sulle granulometria. Sorgente SS-A Tipo di suolo rappresentativo: Zona insatura: LOAM (Sulla base dei dati di granulometria dei campioni T3(0-0,8 m) e C8(0-1 m); Zona satura: LOAM (sulla base dei dati di granulometria del campione PZD (5-6 m); Sorgente SP-B1 Tipo di suolo rappresentativo: Zona insatura: CLAY LOAM (Sulla base dei dati di granulometria del campione C12 (1-2 m); Zona satura: SANDY LOAM (sulla base dei dati di granulometria del campione PZC (6-7 m);

39 5.3 Inquadramento geologico-idrogeologico Individuazione dei parametri caratteristici del non saturo e del saturo Sorgente SP-A Tipo di suolo rappresentativo: Zona insatura: LOAM (Sulla base dei dati di granulometria del campione PZA (2.2-3 m); Zona satura: CLAY (sulla base dei dati di granulometria del campione PZA (6.3-7 m); Sorgente SP-B2 Tipo di suolo rappresentativo: Zona insatura: CLAY LOAM (Analogia con SPB1); Zona satura: SANDY LOAM (Analogia con SPB1).

40 PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE E TOSSICOLOGICHE Per la definizione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche degli inquinanti indicatori sono stati assunti i valori della banca dati ISS-ISPESL aggiornata a maggio Il valore di Kd per piombo, zinco e rame è stato desunto a partire dai dati sperimentali sito-specifici resi Su questa base, sono stati utilizzati i seguenti kd; Sorgente SP-A: piombo: L/kg (T1) zinco: 9400 L/kg (T1) rame: 4100 L/kg (minore tra T2 e T1) Scenario 1: Mercurio: 7400 L/kg (minore tra dati campioni C1 e T2); Scenario 2: mercurio: 760 L/kg (medio tra dati misurati). Sorgente SPB-2: piombo: L/kg (C9)

41 8 CALCOLO DELLA PORTATA DI ESPOSIZIONE E DEL CHEMICAL INTAKE Relativamente agli scenari d esposizione selezionati (tabella 5.1) vengono indicate, nella tabella seguente (tabella 8.1), le caratteristiche di esposizione dei bersagli umani, forniti come input al modello di calcolo Giuditta ver. 3.1.

42 9 CALCOLO DEL RISCHIO E DELLE CONCENTRAZIONI SOGLIA DI RISCHIO (CSR)

43 9 CALCOLO DEL RISCHIO E DELLE CONCENTRAZIONI SOGLIA DI RISCHIO (CSR)

44 10 CONCLUSIONI presenza di idrocarburi policiclici aromatici (in particolare Benzo(a)pirene e Benzo(a)antracene) nel suolo superficiale (sorgente SS-A), che determina rischio non accettabile per la salute dei lavoratori e per la risorsa idrica al punto di conformità; presenza di composti inorganici (in particolare mercurio) nel suolo profondo (sorgente SP-A), che determina rischio non accettabile per la risorsa idrica; presenza di composti organici clorurati (in particolare cloruro di vinile e tricloroetilene) nel suolo profondo (sorgente SPB-1), che determina rischio non accettabile per la salute umana e per la risorsa idrica al punto di conformità; presenza di composti organici clorurati ed idrocarburi policiclici aromatici in falda (sorgenti GW-A, GW-B e GW-C), a concentrazioni tali da rendere non accettabile il rischio per la risorsa idrica al punto di conformità.

45 Criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk net Renato Baciocchi, Iason Verginelli Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Roma Tor Vergata

46 Premessa Nei siti contaminati da composti organici (ad es. Idrocarburi Pesanti, IPA) è frequente riscontrare concentrazioni nel sottosuolo superiori a quelle di saturazione. La presenza di fase separata nel sottosuolo rende più complicata la stima dei potenziali impatti che i contaminantipossono averesullediverse matriciambientali e sull uomo. AFCEE, 2011 Il raggiungimento delle condizioni di saturazione infatti complica e rende non lineare il calcolo del rischio e degli obiettivi di bonifica. In questo lavoro viene descritto come la presenza di saturazioni venga gestita dal software Risk net. Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 46

47 Risk net Risk net è stato sviluppato nell ambito della rete RECONnet su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria Civile dell Università di Roma Tor Vergata. Il software permette di applicare l Analisi di Rischio sanitaria ai siti contaminati utilizzando i criteri e le equazioni definite nelle linee guida APAT ISPRA (2008), in accordo con quanto previsto dalla normativa vigente (D.Lgs 152/06 e s.m.i.). Il software permette di calcolare sia il Rischio che gli Obiettivi di Bonifica (CSR). Attualmente è in fase di validazione da parte di diversi membri della rete RECONnet, al termine della quale verrà distribuito gratuitamente su Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 47

48 Ripartizione dei contaminanti nel suolo Per poter valutare la migrazione dei contaminanti nelle diverse matrici è fondamentale individuare le concentrazioni dei contaminanti nelle diverse fasi del suolo. Nella procedura di Analisi di Rischio si adottano dei modelli di ripartizione in cui si assume una ripartizione lineare ed istantanea tra le diverse fasi del suolo: Soluto, nell acqua interstiziale Vapore, nell aria dei pori del suolo Adsorbito al carbonio organico del suolo Come fase separata (solo a C > Csat) Ripartizione lineare fissata dalle costanti di ripartizione specifiche del contaminante soluto Alla concentrazione di saturazione (C sat ), il soluto raggiunge la solubilità nell acqua e il vapore raggiunge la tensione di vapore nell aria dei pori e inizia a formarsi la fase libera. Al di sopra della C sat Soluto, vapore e fase adsorbita non aumentano più. vapore fase libera fase adsorbita Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 48

49 Andamento delle concentrazioni C sat C tot <C sat Ripartizione Lineare No fase separata (NAPL) C tot >C sat Crescita esponenziale NAPL Altre fasi non aumentano più Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 49

50 Raggiungimento delle Condizioni di Saturazione (C sat ) Il raggiungimento delle condizioni di saturazione dipende da: Proprietà chimico fisiche del contaminante. Ripartizione, Solubilità Caratteristiche del suolo. Densità del suolo, frazione di carbonio organico, porosità Contaminante Solubilità [mg/l] Henry adim. [(g/m 3 aria)/(g/m 3 acqua)] C sat (*) [mg/kg] Benzene Cloruro di Vinile Benzo(a)Pirene 0, DDT 0, (*) Valori calcolati assumendo f oc =0.001 e f oc =0.01 Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 50

51 Andamento dei Rischi Per il calcolo del rischio, nel caso di condizioni di saturazione (CRS > C sat )inrisk net vengono utilizzate le solite equazioni con l unica differenza che: Rischio max si ottiene quando il contaminante raggiunge la solubilità o tensione di vapore Contatti non diretti (volatilizzazione e lisciviazione) al di sopra della Csat (solubilità e tensione di vapore) il rischio non cresce più. Contatti diretti (ad es. Ingestione e Contatto) tali concentrazioni, seppur superiori alla saturazione sono implementate tal quali nel software, in quanto il recettore può venire a contatto con il contaminante anche in fase separata. Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 51

52 Calcolo delle Concentrazioni Soglia di Rischio (CSR) Singola via di esposizione CSR = Concentrazione massima ammissibile compatibile con rischio accettabile. CSR < C sat 1E-05 CSR > C sat 1E-06 no CSR Rischio 1E-07 1E-08 1E-09 1E-10 Anche alla tensione di vapore o solubilità R < 10 6 C sat Concentrazione totale [mg/kg] CSR teorica Nel caso di CSR (teorica) > Csat, anche per concentrazioni nel suolo molto alte il rischio calcolato è inferiore a quello accettabile. In questo caso non viene definita una CSR. Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 52

53 Calcolo delle CSR in presenza di più vie di esposizione CSR singola via CSR vie cumulate Per il calcolo delle CSR per più vie di esposizione, Risk net tiene conto anche delle vie che saturano (in termini di rischio massimo alla saturazione). Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 53

54 Mobilità Prodotto Libero (NAPL) In alcuni casi può capitare che tutte le CSR calcolate risultino superiori alla Csat. In questo caso non è possibile identificare un obiettivo di bonifica sito specifico. Questo perché nelle procedure AdR non viene simulato il trasporto della fase separata. In questi casi Risk net può essere utilizzato per effettuare delle valutazioni sulla mobilità della fase separata. Secondo quanto indicato dallo standard ASTM E , la fase separata che si forma al di sopra della C sat inizialmente risulta immobile acausadi: Capillarità nei pori del suolo Tensioni superficiali cheneostacolanoilmovimento Al raggiungimento della capacità di assorbimento meccanica del suolo ovvero della saturazione residua, il prodotto libero diventa mobile. Newell et al Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 54

55 Calcolo dei valori di screening per la mobilità del prodotto libero La capacità di assorbimento meccanico del suolo, che determina la mobilità del contaminante come fase separata, risulta un fenomeno piuttosto complesso che dipende da diversi fattori quali la densità del suolo, la viscosità della sostanza, la tessitura del suolo In Risk net è stato implementato il modello ASTM E (per contaminanti liquidi): RBSL Dove NAPL 6 w H a o s kd o o mg S 10 kg S o e r s s ρ s : densità del suolo θ a : contenuto aria θ e : porosità suolo Sr: frazione residua pori H: cost. di Henry k d : ripartizione adsorbito/soluto S: Solubilità Benzene C sat [mg/kg] C res [mg/kg] Sabbioso (foc = 0.001, Sr =0.04) Medio Sabbioso (foc =0.005, Sr =0.1) Limoso (Sr =0.1, foc = 0.01) Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 55

56 Andamento dei rischi in condizioni di saturazione Calcolato con Risk net C tot < C sat R e HI aumentano linearmente con la concentrazione C tot > C sat Contatti diretti: rischio continua a crescere (recettore può ingerire anche fase separata) Contatti indiretti: rischio non cresce più (raggiunta solubilità e tensione di vapore) C tot > C res NAPL diventa mobile Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 56

57 Conclusioni La presenza di fase separata nel sottosuolo rende più complicata la stima dei potenziali impatti che i contaminanti possono avere sulla salute e sull ambiente. Nell ambito della procedura di Analisi di Rischio il raggiungimento delle condizioni di saturazione rende non lineari le equazioni per il calcolo degli obiettivi di bonifica. Il software Risk net permette di gestire la presenza di saturazioni tenendo conto di: Saturazione Chimico Fisica (Csat): Raggiungimento della solubilità e della tensione di vapore del contaminante in soluzione e nella fase vapore. Risk net ne tiene conto sia per il calcolo del Rischio che degli Obiettivi di Bonifica (CSR). Saturazione Residua (Cres): Limite oltre il quale la fase separata non viene più trattenuta dal suolo (diventa mobile). Per tener conto della mobilità del prodotto libero in Risk net è stato implementato il modello definito nello standard ASTM E che permette di stimare dei valori di screening oltre il quale ci si attende che il NAPL diventi mobile. Analisi delle criticità della procedura di Analisi di Rischio mediante il software Risk-net 57

58 Analisi di rischio nel quadro normativo nazionale L analisi di rischio sanitario ambientale è prevista e normata dal D.Lgs. 152/06 (Allegato 1) Allegato 1: le «procedure di calcolo finalizzate alla stima quantitativa del rischio, data l importanza della definizione dei livelli di bonifica (CSR), dovranno essere condotte mediante l utilizzo di metodologie, quali ad esempio l ASTM PS 104, di comprovata validità sia dal punto di vista delle basi scientifiche che supportano gli algoritmi di calcolo, che della riproducibilità dei risultati» I «Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati» prevedono una procedura di calcolo sostanzialmente basata sulle assunzioni dello standard ASTM RBCA, con riferimento ad un Livello 2 di approfondimento ( AdR sito specifica) LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 58

59 Modelli alla base del Livello 2 Modelliditrasporto Uso di soluzioni analitiche a stato stazionario Sorgente a concentrazione costante Biodegradazione trascurabile Modelli di esposizione Inoltre, l AdR di livello 2 è basata su di una rappresentazione semplificata dei meccanismi di assunzione dei contaminanti. Tranne che per una sola via di esposizione. il documento ISPRA prevede che dose assunta e dose assorbita coincidano. Queste assunzioni possono talvolta determinare una stima conservativa dei rischi e di conseguenza individuare obiettivi di bonifica restrittivi. 59

60 Proposte di modifica Modelliditrasporto Apportare semplici modifiche alle assunzioni e ai modelli di Livello 2 con i seguenti obiettivi: Mantenere la struttura semplice ed efficace dello standard RBCA di livello 2 Ottenere stima del rischio e CSR più realistici Le proposte di modifica sono finalizzate a superare le assunzioni del livello 2 di AdR: Introduzione dell esaurimento della sorgente Introduzione di modelli di biodegradazione nel percorso di volatilizzazione Introduzione di modelli di biodegradazione neipercorsidilisciviazione etrasportoin falda Modelli di esposizione Valutare l effettiva biodisponibilità di ciascun contaminante assunto per inalazione o ingestione 60

61 Modello di esaurimento della sorgente in falda Trasporto in falda ed esaurimento sorgente Baciocchi R., Berardi S., Verginelli I. (2010). Human Health Risk Assessment: models for predicting the Effective Exposure Duration of On-Site Receptors Exposed to Contaminated Groundwater. Journal of Hazardous Materials 181(1 3),

62 Stima dell esposizione Il rischio dipende dalla concentrazione a cui il recettore è esposto e dalla durata di esposizione: Integrale della concentrazione in sorgente per tutta la durata di esposizione. Attenuazione in sorgente Esposizione a concentrazioni progressivamente minori APPROCCIO RBCA-ASTM Concentrazione in sorgente costante per tutto il periodo di esposizione Sovrastima esposizione C source (mg/l) Esposizione Integrale della concentrazione nel periodo di esposizione C source (mg/l) Esposizione effettiva t (years) t (years) 62

63 Modelli Sviluppati C source (mg/l) 2 Approccio 1 Sviluppo di un modello che tiene conto della progressiva riduzione della concentrazione in sorgente per via del dilavamento Approccio 2 Calcolo dell esposizione equivalente ipotizzando concentrazione in sorgente costante fino al completo esaurimento 1 t (years) 63

64 Descrizione modelli Approccio 1 (Variazione concentrazione in sorgente) Riduzione Concentrazione in sorgente nel tempo legato al dilavamento Cw() t C0 exp Ks i t/[ e Wgw s Wgw Kd (1 e)] Calcolo del Rischio CR EF Rischio SF Cw() t ED i BW AT Discretizzazione in n intervalli Approccio 2 (Esposizione equivalente) Calcolo durata di esposizione equivalente ED W [ K (1- )] ( K i) eff gw e s d e s Calcolo del Rischio CR EF Rischio SF C ED BW AT 0 eff C source (mg/l) 2 1 Calcolo immediato t (years) 64

65 Esempio di applicazione: Calcolo del rischio per contaminazione da benzene Terreno Sabbioso (SAND) Benzene (C 0 = 0.1 mg/l), Gradiente idraulico = 1 %, Durata = 25 anni ASTM sovrastima rischio di più di 1 ordine di grandezza! ED eff = 0.8 anno Modello numerico agli elementi finiti Approccio 2 semplificato: usando stesso approccio ASTM ma con durata di esposizione equivalente calcolata, risultati molto simili a modelli numerici! 65

66 Sviluppo di un modello di lisciviazione da suolo insaturo in falda LISCIVIAZIONE DA SUOLO IN FALDA Verginelli I., Baciocchi R. (2012). Role of natural attenuation in modeling the leaching of contaminants in the risk analysis framework. Submitted to the Journal of Environmental Management. 66

67 Lisciviazione e modello rbca astm Lisciviazione da suolo in falda risulta una delle vie di migrazione più critiche nella maggior parte dei siti contaminati da idrocarburi. Contaminanti nel sottosuolo soggetti a diversi processi di attenuazione naturale. Modelli generalmente utilizzati nelle procedure di AdR troppo semplificati. Modello RBCA-ASTM Infiltrazione nello strato insaturo Ripartizione del contaminante Diluizione nell acquifero Non si tiene conto dei fenomeni di attenuazione naturale! Rivett et al., 2011 Modello ASTM non tiene conto di alcun processo di attenuazione naturale! 67

68 Modello Sviluppato Trasporto e attenuazione durante lisciviazione Equazione differenziale 1-D 2 dcw dcw 0 2 leach w w D v C dz dz Soluzione analitica eq. differenziale Czt (,) 2 Lf z w C0() t k exp D 2 D tleach Lf w w w sinh k z k cosh k z 2 Dt leach D D D Attenuazione in sorgente Riduzione sorgente per dilavamento e biodegradazione dm I s ef AC 0 () t source w Ad s C0 () t dt R Integrando: exp I eff source w C t C t R ds s Ksw s Ksw Assunzioni modello IPOTESI MODELLO ASTM + BIODEGRADAZIONE AEROBICA + MOBILITA DEL CONTAMINANTE + DIFFUSIONE + DISPERSIONE + ESAURIMENTO SORGENTE 68

69 Confronto con dati misurati sul campo 0 Depth below source (m) (b) Benzo(a)Pyrene Benzo(a)Pyrene(ppb) (ppb) λ = d Survey 1 Survey 2 Survey 3 NA model Benzo(k)Fluorantene (ppb) Modello sviluppato descrive correttamente trend osservati sul campo Benzo(g,h,i)Perylene (ppb) 300 λ = d λ = d-1 1 (d) Costante di biodegradazione (ordine 1) 0 Depth below source (m) Depth below source (m) (c) 1 Benzo(a)Anthracene (ppb) Depth below source (m) (a) λ = d Attenuazione durante il trasporto significativa! Non tenerne conto conduce a sovrastime dell effettivo impatto. 69

70 Esempio di applicazione: calcolo del rischio legato a ingestione di acqua (a) Benzene (b) Benzo(a)Pyrene Risk 1E-8 1E-7 1E-6 1E-5 1E-4 1E-3 Risk 1E-8 1E-7 1E-6 1E-5 1E-4 S1 1.1E E-05 S1 1.4E E-06 S2 1.1E E-05 S2 1.4E E-07 S3 S4 1.5E E E E-07 ASTM sovrastima rischio di più di 1 ordine di grandezza! S3 S4 2.0E E E E-06 ASTM NA model SCENARI CONSIDERATI (S1) Clay, f oc = 0.01, d = 1 m, L f = 2 m (S2) Clay, f oc = 0.01, d = 5 m, L f = 5 m (S3) Sand, f oc = 0.001, d = 1 m, L f = 10 m (S4) Sand, f oc = 0.001, d = 5 m, L f = 25 m Modello ASTM conduce a sovrastime del rischio anche di ordini di grandezza: BTEX: sovrastima maggiore per terreni sabbiosi (maggiore dilavamento) IPA: sovrastima maggiore per terreni argillosi e falde profonde (tempi di residenza maggiori) 70

71 Sviluppo di un modello di intrusione di vapori in ambienti confinati INTRUSIONE DI VAPORI IN AMBIENTI CONFINATI Verginelli I., Baciocchi R. (2011). Modeling of vapor intrusion from hydrocarbon-contaminated sources accounting for aerobic and anaerobic biodegradation. Journal of Contaminant Hydrology 126,

72 Valori misurati vs. Valori calcolati Modelli 1000 volte > Misure sul campo MODELLI SOVRASTIMANO FINO A DIVERSI ORDINI DI GRANDEZZA * Modelli 10 volte > Misure sul campo Retta 1:1 (Modelli = Misure sul campo) Valori Calcolati E ORMAI RICONOSCIUTO CHE I MODELLI PER LA STIMA DEI VAPORI INDOOR POSSONO CONDURRE A RISULTATI CONSERVATIVI. Linee guida APAT-ISPRA (2008) Laddove l applicazione di tali equazioni determini un valore di rischio non accettabile [...] dovranno essere eventualmente previste campagne di indagini [...] allo scopo di verificare i risultati ottenuti. Valori Misurati Provoost et al. J Soils Sediments;

73 Biodegradazione durante la migrazione dei vapori Il modello attualmente usato (Johnson & Ettinger 1991) non tiene conto della biodegradazione. Negli ultimi anni sono stati effettuati molti studi (sperimentali e di campo) per valutare tale processo nella zona vadosa nell ambito dei processi di vapor intrusion. BTEX e Idrocarburi: biodegradazione tra i processi di attenuazione più importanti per i vapori (attenuazioni concentrazioni di diversi ordini di grandezza). ASTM E petroleum hydrocarbons such as benzene, xylenes, toluene and ethylbenzene (or a mixture of such chemicals) that are a subset of volatile chemicals of concern and that are distinguished because they are known to readily biodegrade to carbon dioxide in the presence of oxygen by ubiquitous soil microbes. 73

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015 Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio Modulo 3 - Approfondimenti metodologici Bologna, 1 luglio 2015 1 Set analitico; Condizioni di saturazione; Calcolo del rischio in assenza di speciazione

Dettagli

Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo

Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo Modalita di Validazione dei Parametri Sito-specifici da Parte degli Enti di Controllo Ing. Laura D Aprile APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i Servizi Tecnici 1 Parametri Sito-Specifici

Dettagli

CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità

CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità ISPRA 1 Combinazione degli effetti Per il calcolo dell esposizione e del rischio: per valutare gli effetti di più vie di esposizione

Dettagli

Analisi di rischio sanitarioambientale

Analisi di rischio sanitarioambientale Analisi di rischio sanitarioambientale sito specifica Metodi analitici e ripristino ambientale LM STAmT - ACAT Marco De Zuani Giacomo Santoiemma Introduzione COS È IL RISCHIO? Nel caso di siti inquinati,

Dettagli

Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS)

Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Calcolo della Concentrazione Rappresentativa della Sorgente (CRS) Prof. Renato Baciocchi, Università di Roma Tor Vergata Emiliano Scozza Università di Roma Tor Vergata 1 Valutazione dei Dati Data Set di

Dettagli

Analisi di rischio applicata ai siti contaminati

Analisi di rischio applicata ai siti contaminati Analisi di rischio applicata ai siti contaminati Renato Baciocchi, Iason Verginelli L Analisi di Rischio sanitario-ambientale è la procedura prevista dalla normativa italiana per la valutazione dello stato

Dettagli

Problematiche nella contaminazione delle falde da solventi clorurati

Problematiche nella contaminazione delle falde da solventi clorurati Problematiche nella contaminazione delle falde da solventi clorurati Esperienze in provincia di Treviso Simone Busoni Alessandro Gnocchi Provincia di Treviso Settore Ecologia e Ambiente I solventi clorurati

Dettagli

Software applicativi per l Analisi di Rischio Caratteristiche - Criticità

Software applicativi per l Analisi di Rischio Caratteristiche - Criticità Software applicativi per l Analisi di Rischio Caratteristiche - Criticità Servizio Tecnologie e Siti Contaminati APAT 1 Software - Modelli applicativi I software maggiormente utilizzati in Italia sono:

Dettagli

Analisi di Rischio Sito Specifica: Zona B e C Ovest. The world s leading sustainability consultancy. Polo Chimico di Castellanza-Olgiate Olona (Va)

Analisi di Rischio Sito Specifica: Zona B e C Ovest. The world s leading sustainability consultancy. Polo Chimico di Castellanza-Olgiate Olona (Va) Analisi di Rischio Sito Specifica: Zona B e C Ovest Polo Chimico di Castellanza-Olgiate Olona (Va) Luglio 2014 www.erm.com The world s leading sustainability consultancy RAPPORTO FINALE Chemisol Italia

Dettagli

Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione

Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i Servizi Tecnici 1 Ingestione di suolo C POE = C suolo = IR FI BW AT ED CF C suolo = Concentrazione

Dettagli

Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente

Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente Applicazione dell Analisi di Rischio: Sintesi Modalità di Applicazione Riferimento Tecnico Riferimento Normativo Siti Contaminati

Dettagli

RISK-NET Manuale D uso

RISK-NET Manuale D uso RISK-NET Manuale D uso Versione 2.0 Luglio 2015 RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati Risk-net Versione 2.0 RISK-NET Versione 2.0 SOFTWARE PER L APPLICAZIONE DELL ANALISI

Dettagli

L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE. ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012

L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE. ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012 L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012 L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO INTERNAZIONALE Strategie

Dettagli

RISK-NET Manuale D uso

RISK-NET Manuale D uso RISK-NET Manuale D uso Versione 2.1 Ottobre 2016 RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati Risk-net Versione 2.1 RISK-NET Versione 2.1 SOFTWARE PER L APPLICAZIONE DELL ANALISI

Dettagli

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa (Politecnico di Milano - DIIAR - Sez. Ambientale) BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa Milano, 12 ottobre 2012 W: www.campus-sostenibile.polimi.it E: campus-sostenibile@polimi.it BONIFICHE: DI COSA E

Dettagli

Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti

Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti Istituto Superiore di Sanità (ISS) 1 Sviluppo del lavoro Prima fase analisi delle banche

Dettagli

Applicazione dell analisi di rischio sito-specifica ai punti vendita carburanti

Applicazione dell analisi di rischio sito-specifica ai punti vendita carburanti Applicazione dell analisi di rischio sito-specifica ai punti vendita carburanti ISPRA 1 Gruppo di Lavoro ristretto per APPENDICE V In considerazione delle peculiarità dell applicazione dell analisi di

Dettagli

Ufficio Aria Dipartimento Provinciale

Ufficio Aria Dipartimento Provinciale CAMPAGNA DI MONITORAGGIO E METALLI P.zza VITTORIO EMANUELE - POTENZA - ANNO 15 1 Gestione, Manutenzione ed Elaborazione a cura di: Ufficio Aria, Dip. prov. Potenza P.I. Giuseppe Taddonio P.I. Rocco Marino

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

Elaborazione WWF su dati Environ-Solvay (tratti dalle relazioni sui monitoraggi ambientali svolti nell'area)

Elaborazione WWF su dati Environ-Solvay (tratti dalle relazioni sui monitoraggi ambientali svolti nell'area) TABELLA 1 - Allegata al comunicato stampa divulgato durante la Conferenza stampa WWF del 29/04/2013 DATI RELATIVI ALLA CONTAMINAZIONE DELLA FALDA SUPERFICIALE E PROFONDA - PIEZOMETRI E POZZI POSTI ALL'INTERNO

Dettagli

RISK-NET. Manuale D uso Versione 1.0 Marzo 2012. RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati

RISK-NET. Manuale D uso Versione 1.0 Marzo 2012. RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati RISK-NET Manuale D uso Versione 1.0 Marzo 2012 RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati Risk-net Versione 1.0 RISK-NET Versione 1.0 SOFTWARE PER L APPLICAZIONE DELL ANALISI

Dettagli

Esperienza di ASL Milano nel monitoraggio dei vapori mediante Flux Chamber

Esperienza di ASL Milano nel monitoraggio dei vapori mediante Flux Chamber LA FLUX CHAMBER DINAMICA PER IL MONITORAGGIO DEI SITI CONTAMINATI Esperienza di ASL Milano nel monitoraggio dei vapori mediante Flux Chamber Ing. Laura Colombo, Ing. Alessandro Careghini, Dott.ssa Monica

Dettagli

SOFTWARE Febbario 2012. RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati. Validazione del software Risk-net pag.

SOFTWARE Febbario 2012. RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati. Validazione del software Risk-net pag. VALIDAZIONE DEL Rev.0 SOFTWARE Febbario 2012 RISK-NET RECONnet Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati pag. 1 VALIDAZIONE DEL SOFTWARE RISK-NET Marzo 2012 (Rev. 0) Gruppo di lavoro

Dettagli

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO Qualità delle acque. In prima analisi, a partire dagli idrogrammi

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione

Dettagli

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente acque sotterranee Obiettivi specifici Descrizione dell area

Dettagli

Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti

Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti Costruzione del Modello concettuale del Sito (MCS): Vie di Migrazione e Trasporto dei Contaminanti ISPESL - DIPIA 1 Definizione del Modello Concettuale Individuazione delle vie di migrazione e di esposizione

Dettagli

SESSIONE 1. Ing. FABIO ERMOLLI Ing. ANTONIO TRAVERSA. - Quadro Normativo Vigente. - Definizioni e Principi dell AdR

SESSIONE 1. Ing. FABIO ERMOLLI Ing. ANTONIO TRAVERSA. - Quadro Normativo Vigente. - Definizioni e Principi dell AdR SESSIONE 1 - Quadro Normativo Vigente - Definizioni e Principi dell AdR - i c.d. Criteri Metodologici ISPRA (overview) - Bersagli e modalità di esposizione - Individuazione dei bersagli, calcolo dell esposizione

Dettagli

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 7 - esempi di applicazione di casi reali con il software Risknet. Bologna, 1 luglio 2015

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 7 - esempi di applicazione di casi reali con il software Risknet. Bologna, 1 luglio 2015 Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio Modulo 7 - esempi di applicazione di casi reali con il software Risknet Bologna, 1 luglio 2015 1 Modello concettuale Caratteristiche del sito: Deposito

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO? Il "modello concettuale idrogeologico

Dettagli

Oggetto: Analisi di rischio sanitario per il sito di bonifica di interesse nazionale Bagnoli (P.P /02).

Oggetto: Analisi di rischio sanitario per il sito di bonifica di interesse nazionale Bagnoli (P.P /02). 0003358 0004454 AMPP/IA.12 13 e 20 gennaio 2006 441; 722 All. N.1 Prot. Uscita: 0007038 del 9/02/2006 Spett.le ASL Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica c.a. dott.ssa G. Amispergh

Dettagli

Analisi del rischio. Introduzione Cosa è il rischio sanitario-ambientale?

Analisi del rischio. Introduzione Cosa è il rischio sanitario-ambientale? Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Corso di dinamica degli inquinanti e bonifica dei siti contaminati A.A. 2007-2008 Analisi del rischio G. Mancini M. Bruno,

Dettagli

Bonifica di siti contaminati e Analisi di Rischio

Bonifica di siti contaminati e Analisi di Rischio Bonifica di siti contaminati e Analisi di Rischio Il software RISKNET e il confronto tra applicativi 01 luglio 2015 andreaforni@email.it Risk-net ver. 1.0: presentazione Ing. Iason Verginelli, 2012 2 Risk-net

Dettagli

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali.

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Mario Sunseri (SGM Ingegneria Ferrara) L indagine ambientale

Dettagli

Studio comparativo di software di analisi di rischio sanitario-ambientale (D.Lgs.152/06 e s.m.i.)

Studio comparativo di software di analisi di rischio sanitario-ambientale (D.Lgs.152/06 e s.m.i.) Studio comparativo di software di analisi di rischio sanitario-ambientale (D.Lgs.152/06 e s.m.i.) Febbraio 2013 (Rev. 0) Gruppo di lavoro RECONnet: Simona Berardi, INAIL Andrea Forni, Libero Professionista

Dettagli

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM

La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio del CNR-ISAFOM Associazione Italiana Pedologi CORSO BREVE PER L AGGIORNAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO IN FISICA E IDROLOGIA DEL SUOLO 4 5 Giugno 2009 - Ercolano La misura delle proprietà idrauliche dei suoli nel laboratorio

Dettagli

L INTRUSIONE VAPORI NEI SITI OPERATIVI Ing. Angiolo Calì

L INTRUSIONE VAPORI NEI SITI OPERATIVI Ing. Angiolo Calì Trieste, 5 luglio 2011 L analisi i di rischio nel sito di interesse nazionale di Trieste L INTRUSIONE VAPORI NEI SITI OPERATIVI Ing. Angiolo Calì Hartford, Illinois Edificio su area con plume di LNAPL

Dettagli

Monitoraggio sperimentale effettuato con campionatore ad alto volume. Attività svolta nel 2008

Monitoraggio sperimentale effettuato con campionatore ad alto volume. Attività svolta nel 2008 Monitoraggio sperimentale effettuato con campionatore ad alto volume Attività svolta nel 2008 Obiettivo attività: L attività oggetto della seguente presentazione è stata svolta da questa Agenzia su incarico

Dettagli

Attività di Arpa nel procedimento di bonifica del sito Caffaro - ex Siapa di Galliera

Attività di Arpa nel procedimento di bonifica del sito Caffaro - ex Siapa di Galliera Commissione Ambiente Comune di Galliera - 11 gennaio 2016 procedimento di bonifica del sito Caffaro ex SIAPA Attività di Arpa nel procedimento di bonifica del sito Caffaro - ex Siapa di Galliera Giovanna

Dettagli

Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * *

Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * Documento di riferimento per la e la validazione dei parametri

Dettagli

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI PROCEDIMENTI AUTORIZZATIVI DI GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI SITI CONTAMINATI

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI PROCEDIMENTI AUTORIZZATIVI DI GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI SITI CONTAMINATI Anno 2009 INDICE Anno 2009 Master in Gestione e Controllo dell Ambiente: Tecnologie e Management per il Ciclo dei Rifiuti ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI PROCEDIMENTI AUTORIZZATIVI DI GESTIONE DEI

Dettagli

Criteri di Calcolo del Rischio e degli Obiettivi di Bonifica Sito Specifici

Criteri di Calcolo del Rischio e degli Obiettivi di Bonifica Sito Specifici Criteri di Calcolo del Rischio e degli Obiettivi di Bonifica Sito Specifici Laura D Aprile ISPRA 1 Rischio Individuale e Rischio Cumulato Obiettivo dell AdR La procedura di analisi di rischio assoluta

Dettagli

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Maria Rita Cicero Istituto Superiore di Sanità 1 Indice 1. Introduzione 2. Obiettivi 3. Concetti chiave 4. Approccio 5. Conclusioni 2 Introduzione

Dettagli

1. PREMESSA Riferimenti normativi Descrizione della metodologia di analisi Principi teorici dell analisi di rischio...

1. PREMESSA Riferimenti normativi Descrizione della metodologia di analisi Principi teorici dell analisi di rischio... SOMMARIO COMUNE DI GIOVINAZZO 1. PREMESSA...4 2. Riferimenti normativi...7 3. Descrizione della metodologia di analisi...8 4. Principi teorici dell analisi di rischio...11 4.1 Calcolo dell esposizione

Dettagli

Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri. Maria Adelaide Corvaglia

Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri. Maria Adelaide Corvaglia Attività di Arpa nell ambito della procedura di bonifica del sito Hera ex Gasometri Maria Adelaide Corvaglia Bologna 26 novembre 2014 procedura di bonifica fasi procedura bonifica attività di Arpa criticità

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU) Docente: Alessandro Gargini (E-mail: alessandro.gargini@unibo.it)

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * *

GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL * * * Documento di riferimento per la valutazione della conformità dell analisi rischio sanitario-ambientale di Livello 2 ai Criteri Metodologici

Dettagli

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI All interno del modulo TOXI è stato previsto un Database sostanze che potesse raccogliere al suo interno tutti composti tossici d interesse per l utente e le loro proprietà

Dettagli

Bonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata

Bonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata La situazione dei siti contaminati in Italia Università di Roma Tor Vergata Siti di interesse nazionale Siti di interesse nazionale Siti contaminati Misure di messa in sicurezza d emergenza Università

Dettagli

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto

Dettagli

Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni. Polo Chimico di Spinetta Marengo

Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni. Polo Chimico di Spinetta Marengo Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni Polo Chimico di Spinetta Marengo LA BONIFICA: RIEPILOGHIAMO IL PUNTO DI PARTENZA GENNAIO 2012 - Approvazione del progetto di Messa in Sicurezza Operativa

Dettagli

ANALISI DELLE CONSEGUENZE DI INCIDENTI RILEVANTI IN SITI CONTAMINATI

ANALISI DELLE CONSEGUENZE DI INCIDENTI RILEVANTI IN SITI CONTAMINATI PROGETTO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO RELAZIONE DEL TIROCINIO SVOLTO PRESSO L ENTE ARPA SICILIA ANALISI DELLE CONSEGUENZE DI INCIDENTI RILEVANTI IN SITI CONTAMINATI - Luogo Messina data 18/09/2009 TIROCINANTE:

Dettagli

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010 LA CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI: NORMATIVA RECENTE E ALCUNI CASI DI DIFFICILE APPLICAZIONE APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 10802

Dettagli

Analisi di Rischio Ecologico ERA

Analisi di Rischio Ecologico ERA Analisi di Rischio Ecologico ERA Valutazione del rischio associato all utilizzo di biocidi negli ecosistemi marini costieri Luisa Parrella Università degli studi di Napoli Federico Secondo - CRIAQ Sommario:

Dettagli

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Silvano Ravera Direttore Generale Arpa Piemonte Torino, 1 luglio 2009 Arpa Piemonte: facciamo

Dettagli

UNITA OPERATIVA. Istituto Superiore di Sanità. Bagnoli Futura S. p. A.

UNITA OPERATIVA. Istituto Superiore di Sanità. Bagnoli Futura S. p. A. UNITA OPERATIVA Istituto Superiore di Sanità Dott.ssa Loredana Musmeci (Direttore del Reparto Suolo e Rifiuti) Dott.ssa Eleonora Beccaloni Dott.ssa Maria Rita Cicero Dott. Fabrizio Falleni Dott.ssa Federica

Dettagli

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1874 del 14 ottobre 2014 pag. 1/6 Procedure di indirizzo regionali per il monitoraggio delle acque destinate al consumo umano con riferimento alla

Dettagli

17 giugno 2016 Palazzo Gazzoli Via del Teatro Romano, giugno 2016 Palazzo uffici comunali Corso del Popolo, 30

17 giugno 2016 Palazzo Gazzoli Via del Teatro Romano, giugno 2016 Palazzo uffici comunali Corso del Popolo, 30 L'acqua che bevo, l'aria che respiro, il cibo che mangio Problemi, proposte e confronti 17 giugno 2016 Palazzo Gazzoli Via del Teatro Romano, 15 18 giugno 2016 Palazzo uffici comunali Corso del Popolo,

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI

CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI TOFFUL Luca 1, CANEPARI Silvia 2, SARGOLINI Tiziana 3, PERRINO Cinzia 3 1 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università

Dettagli

INTRODUZIONE 2 1. METODI DI VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA 2 2. VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ACQUIFERO

INTRODUZIONE 2 1. METODI DI VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA 2 2. VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ACQUIFERO SOMMARIO INTRODUZIONE 2 1. METODI DI VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA 2 2. VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ACQUIFERO SUPERFICIALE MEDIANTE IL METODO GOD (1987) 3 2.1 - Descrizione del metodo

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SANITARIO COME STRUMENTO DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

ANALISI DI RISCHIO SANITARIO COME STRUMENTO DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI PROGETTO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO RELAZIONE DEL TIROCINIO SVOLTO PRESSO L ENTE ARPA SICILIA ANALISI DI RISCHIO SANITARIO COME STRUMENTO DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI - Luogo -Messina data 18/09/2009

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO E MESSA IN SICUREZZA OPERATIVA DI UN SITO CONTAMINATO DA IDROCARBURI

ANALISI DI RISCHIO E MESSA IN SICUREZZA OPERATIVA DI UN SITO CONTAMINATO DA IDROCARBURI ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016

RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 RELAZIONE SU CONDIZIONI METEOAMBIENTALI E PRIMI DATI QUALITA DELL ARIA A SEGUITO DELL INCENDIO DI CASALNUOVO 18-19 LUGLIO 2016 Attività dell ARPAC A seguito dell incendio che si è sviluppato a partire

Dettagli

Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici. Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali. Settore Siti Contaminati

Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici. Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali. Settore Siti Contaminati Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i Servizi Tecnici Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali Settore Siti Contaminati GRUPPO DI LAVORO ANALISI DI RISCHIO APAT-ARPA-ISS-ISPESL

Dettagli

e.p.c. Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio Servizio Qualità della Vita c.a. dott. G. Mascazzini Via Cristoforo Colombo, R O M A

e.p.c. Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio Servizio Qualità della Vita c.a. dott. G. Mascazzini Via Cristoforo Colombo, R O M A N.0036149 0040996 AMPP/IA.12 del 27/07/06 e del 19/07/06 N. 6591 e 9198 Allegati N. 14 Prot. Uscita 0041225 del 1/08/2006 Spett.le ASL Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica c.a.

Dettagli

Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, Modena - Tel Fax

Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, Modena - Tel Fax Sezione Provinciale di Modena Viale Fontanelli, 23 41121 Modena - Tel. 059 433611 - Fax 059 433658 e-mail: urpmo@arpa.emr.it pec: aoomo@cert.arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Viale Fontanelli, 23

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne

Dettagli

RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA ARPA Puglia Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Dipartimento Provinciale di Direttore Dott. Elio Calabrese RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA Aggiornamento dati Qualità dell Aria Valutazione

Dettagli

Pietro Apostoli, Simona Catalani, Jacopo Fostinelli

Pietro Apostoli, Simona Catalani, Jacopo Fostinelli STIMA INTEGRATA DELL'ESPOSIZIONE A XENOBIOTICI NEGLI AMBIENTI LAVORATIVI E GENERALI: QUALCHE UTILE SPUNTO DALLA NOSTRA ESPERIENZA NELLO STUDIO DI METALLI ED IPA NELLA METALLURGIA FERROSA E NON? Pietro

Dettagli

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA Fraz. ARCHI 14/09/ /10/2006

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA Fraz. ARCHI 14/09/ /10/2006 Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA Fraz. ARCHI 14/09/2006-19/10/2006 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio

Dettagli

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Loredana Musmeci Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria PCB e rischio cancerogeno Brescia-22 Maggio 2015 Valutazione del rischio (contesto internazionale) Strategia

Dettagli

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati SITI CONTAMINATI Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio regionale Gestione Rifiuti e Bonifiche Obiettivo Monitorare

Dettagli

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova Dipartimento Provinciale di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.it PEC: dappd@pec.arpav.it Accordo volontario per il Monitoraggio

Dettagli

10.ESPOSIZIONE ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ACUSTICO E INDOOR

10.ESPOSIZIONE ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ACUSTICO E INDOOR 10.ESPOSIZIONE ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ACUSTICO E INDOOR INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO S. Curcuruto, M. Logorelli ISPRA Linee elettriche, stazioni e cabine di trasformazione Impianti radiotelevisivi

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009 Deliberazione della Giunta provinciale n. 1227 del 22 maggio 2009 Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di terre e rocce derivanti da operazioni di scavo www.appa.provincia.tn.it/suolo/rocce_scavo/

Dettagli

IL MODELLO FLaIR. Descrizione sintetica del modello

IL MODELLO FLaIR. Descrizione sintetica del modello IL MODELLO FLaIR Descrizione sintetica del modello Il modello idrologico FLaIR (Forecasting of Landslides Induced by Rainfalls), proposto da Sirangelo e Versace nel 992, costituisce uno strumento di interpretazione

Dettagli

Caratterizzazione e messa in sicurezza permanente di una discarica dismessa di R.S.U.

Caratterizzazione e messa in sicurezza permanente di una discarica dismessa di R.S.U. Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Catania Caratterizzazione e messa in sicurezza permanente di una discarica dismessa di R.S.U. con presenza di acquifero Geol. Rocco Gibilras

Dettagli

Progetto Formativo (Marzo 2010-Aprile 2011)

Progetto Formativo (Marzo 2010-Aprile 2011) RELAZIONE FINALE TIROCINIO FORMATIVO POST-LAUREA Progetto Formativo (Marzo 2010-Aprile 2011) Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio alle discariche : Raffronto dell applicabilità

Dettagli

Matrici ambientali inquinate: la valutazione dei rischi per i lavoratori

Matrici ambientali inquinate: la valutazione dei rischi per i lavoratori Matrici ambientali inquinate: la valutazione dei rischi per i lavoratori Vai Tiziana, Campo Calogera - Servizio PSAL Colombo Laura, Careghini Alessandro, Trovato Monica - SSD Salute Ambiente Milano, 26

Dettagli

Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica Università degli Studi di Napoli Federico II Napoli

Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica Università degli Studi di Napoli Federico II Napoli Prof. Alfonso Carotenuto Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica Università degli Studi di Napoli Federico II 80131 Napoli In relazione all incarico ricevuto dal Comune di Boscotrecase (Prof.

Dettagli

Determinazione sperimentale di alcuni parametri sito-specifici

Determinazione sperimentale di alcuni parametri sito-specifici Determinazione sperimentale di alcuni parametri sito-specifici ISS Mod.PS.BIB-FOR.01.07 Rev 0 del 18/06/07 1 Coefficiente di ripartizione solido-liquido (Kd) Metodo per la determinazione sperimentale del

Dettagli

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA QUALITÁ DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI PARMA. COMUNE DI PARMA Strada Burla

VALUTAZIONE DELLA QUALITÁ DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI PARMA. COMUNE DI PARMA Strada Burla Sezione Provinciale di Viale Bottego, 9 43121 Tel. 521/976.111 Fax 521/976.112 Email: sezpr@arpa.emr.it Posta elettronica certificata: aoopr@cert.arpa.emr.it Servizio sistemi ambientali Viale Bottego,

Dettagli

A cura dell Ing. Giuseppe Magro.

A cura dell Ing. Giuseppe Magro. LE NOVITA INTRODOTTE DAL D.Lgs 152/06 IN MATERIA DI BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI E NUOVI STRUMENTI OPERATIVI PER L ANALISI DI RISCHIO SANITARIO AMBIENTALE A cura dell Ing. Giuseppe Magro info@studiomagro.com

Dettagli

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta CAMPAGNE DI MISURA DEL CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO GENERATO DA ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE Valeria Bottura, Marco Cappio Borlino, Leo Cerise, E. Imperial, C. Desandré ARPA Valle d Aosta INTRODUZIONE

Dettagli

CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti

CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti Monitoraggio dei suoli: situazione attuale e prospettive future Piacenza, 1 ottobre 2008

Dettagli

L ANALISI DIRISCHIO SANITARIA ED AMBIENTALE PER I SITI CONTAMINATI

L ANALISI DIRISCHIO SANITARIA ED AMBIENTALE PER I SITI CONTAMINATI L ANALISI DIRISCHIO SANITARIA ED AMBIENTALE PER I SITI CONTAMINATI Laura Schiozzi ARPA FVG IPAS Siti Contaminati 06/06/2016 Quadro normativo vigente Approfondimento sull analisi di rischio Conclusioni

Dettagli

La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013

La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013 La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco Relazione 2012 e aggiornamento 2013 Come viene monitorata la qualità dell aria nell intorno dell impianto? Complessivamente,

Dettagli

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ

CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA 551 LUCCA Via A. Vallisneri, 6 - Tel. 553261 Fax 5553568 P.I. e C.F.: 468619481 cl. DP_LU.1.35.2/1 CAMPAGNA

Dettagli

MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO

MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO MODELLI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA IMPIANTO TERMOVALORIZZATORE DI SAN VITTORE DEL LAZIO 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E METEOROLOGICO Il termovalorizzatore di san Vittore del Lazio si trova

Dettagli

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B. PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa PROJECT COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A E SITO B PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 Nota integrativa DOCUMENT N : Rev. Status Date Revision memo Issued by Checked

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO CONCETTI GENERALI

ANALISI DI RISCHIO CONCETTI GENERALI 12 ANALISI DI RISCHIO L analisi di rischio è uno strumento ormai molto diffuso di valutazione probabilistica per le decisioni in condizioni di rischio (vedere Capitolo 8): rischio finanziario, industriale,

Dettagli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli Metalli negli additivi alimentari Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli DETERMINAZIONE ELEMENTI METALLICI FOOD AND FEED 2 Reg (UE) 178/2002 Art. 2 Definizione di «alimento» Ai fini del presente regolamento

Dettagli

Capitolo 12 Le acque sotterranee

Capitolo 12 Le acque sotterranee Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente

Dettagli

SUPPLEMENTO N. 1 AL RAPPORTO DI PROVA SU CAMPIONE DI MATERIALI. ECOFELSINEA S.r.l. via Dei Poeti, 1/ Bologna(BO) ECOFELSINEA S.r.l.

SUPPLEMENTO N. 1 AL RAPPORTO DI PROVA SU CAMPIONE DI MATERIALI. ECOFELSINEA S.r.l. via Dei Poeti, 1/ Bologna(BO) ECOFELSINEA S.r.l. SUPPLEMENTO N. 1 AL RAPPORTO DI PROVA SU CAMPIONE DI MATERIALI Etichettatura e sigilli: Numero del Rapporto di Prova: 4176 Committente: Produttore del campione: MPS - Frantumato da demolizione ECOFELSINEA

Dettagli

CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA

CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA PREMESSA L attività di monitoraggio dello stato qualitativo della prima falda della provincia di Verona nasce dalla necessità di conoscere in

Dettagli