PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU. Osservatorio delle Politiche Sociali. Ambito Plus 21. Profilo demografico e sociale.
|
|
- Feliciano Corradi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU Osservatorio delle Politiche Sociali Ambito Plus 21 Profilo demografico e sociale Maggio 2012
2 La popolazione residente nel Plus 21 al 31 dicembre del 2010 era di unità, valore pari al 17,3% del totale della popolazione residente nella provincia di Cagliari. L ultimo dato ufficiale disponibile (al 30 settembre 2011) segnala una crescita contenuta, pari a 266 unità (i residenti a tale data risultarono ). 2
3 Ambito Plus 21 Popolazione residente al 31 dicembre 2010 Comuni Popolazione residente Incidenza sul totale ambito Variazione Monastir ,7% 1,8% Selargius ,9% 6,3% Sestu ,4% 30,8% Settimo San Pietro ,7% 10,5% Ussana ,4% 13,1% Quartucciu ,2% 19,3% Monserrato ,7% -2,8% Ambito Plus ,0% 10,3% Fonte: elaborazione su dati Istat 3
4 Ambito Plus 21 Variazione della popolazione residente tra il censimento del 1951 ed il 31 dicembre del 2010 Monastir 76,5% Selargius Sestu 253% 321,8% Settimo Ussana Quartucciu Monserrato Totale 140,0% 99,3% 115,0% 131,0% 179% Fonte: elaborazione su dati Istat
5 Ambito Plus 21 Nel periodo compreso tra il 1951 ed il 2010 la dimensione demografica complessiva dell'ambito è poco meno che triplicata (+179%), passando dai 35 mila mila residenti censiti nel 1951 ai quasi 98 mila del 31 dicembre del L'incremento ha interessato, in misura ed in tempi diversi, tutti i centri collocati nell'area in esame, ma ha interessato soprattutto Selargius (+321%) e Sestu ( +253%). Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari
6 Popolazione residente per ambito plus al 31 dicembre 2010 Ambito PLUS Popolazione residente Incidenza sul totale provinciale Variazione Cagliari ,8% -4,7% Sarrabus Gerrei ,3% 5,3% Quartu Parteolla ,4% 7,7% Plus ,3% 10,3% Area Ovest ,9% 10,3% Trexenta ,9% -3,1% Sarcidano Barbagia di Seulo ,3% -7,6% Totale Provincia di Cagliari ,0% 3,7% Fonte: elaborazione su dati Istat 6
7 Ambito Plus 21 Nel periodo di osservazione più recente ( ) la popolazione dell ambito ha continuato a crescere in virtù del dinamismo demografico di alcuni dei comuni meno immediatamente contigui al capoluogo. Del tutto fuori standard la dimensione e la velocità della crescita registrata per Sestu e, sia pure in misura meno ampia, per Quartucciu. Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 7
8 Ambito Plus 21 I nuovi residenti sono, soprattutto, giovani coppie, attratte da un mercato delle abitazioni caratterizzato da un buon rapporto prezzo/qualità (abitativa, ma più in generale di vita) decisamente più favorevole di quello offerto da Cagliari e dagli altri centri della prima cintura. Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 8
9 Ambito Plus 21 Bilancio demografico per l'anno 2010 Nati 927 Iscritti Popolazione al 31/12/ Morti 595 Cancellati Saldo totale 477 Saldo naturale 332 Saldo migratorio 145 Popolazione al 31/12/ Fonte: elaborazione su dati Istat Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 9
10 Ambito Plus 21 Nel corso dell'anno 2010 il numero dei residenti nell'area è cresciuto di 477 unità, incremento dovuto, per il 70% al saldo naturale (differenza tra nati e morti) e per un più contenuto 30% al saldo migratorio. Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 10
11 Territorio Provincia di Cagliari Tasso di fecondità (*) Indicatori di fecondità Età media al parto Territorio Tasso di fecondità (*) Età media al parto 1,13 32,2 Nord 1,48 31,1 Sardegna 1,13 32,1 Centro 1,38 31,7 Italia 1,41 31,2 Sud 1,35 30,9 (*) Il tasso di fecondità misura il numero medio di figli per donna in età feconda (15-49 anni) Fonte: elaborazione su dati Istat 11
12 I valori del tasso di fecondità misurati per le varie aree della nazione sono molto inferiori alla cosiddetta soglia di rimpiazzo (pari a circa 2,1 figli per donna) che garantirebbe il ricambio generazionale. In questa prospettiva, la situazione misurata per la Sardegna e per provincia di Cagliari appare decisamente allarmante. Per valutare i dati appena osservati occorre tener conto del fatto che l Italia si colloca tra i paesi europei a bassa fecondità, risultando in graduatoria al ventesimo posto rispetto ai 27 paesi dell U.E. Nella parte alta della graduatoria si trovano la Francia e i Paesi scandinavi, nazioni che eccellono, nel panorama europeo, per le politiche a sostegno della natalità e della famiglia.
13 Il lavoro Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 13
14 Territorio Tassi di disoccupazione medi negli anni 2008, 2009 e 2010 Popolazione di 15 anni e più - Maschi e femmine media 2008 media 2009 media 2010 Provincia di Cagliari 11,3 11,0 12,4 Sardegna 14,7 13,5 13,0 Nord-Ovest 4,2 5,8 6,2 Nord-Est 3,4 4,7 5,5 Centro 6,1 7,2 7,6 Mezzogiorno 12,0 12,5 13,4 Italia 6,7 7,8 8,4 Nella nostra provincia la percentuale di disoccupati sul totale delle forze di lavoro segue un trend di crescita molto sostenuto, allontanandosi sempre più dal valore medio nazionale e, in misura ancora maggiore, da quelli misurati per il Nord ed il Centro del Paese. Fonte : elaborazione dell'osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari su dati Istat 14
15 Tasso di disoccupazione dei giovani adulti (*) Media 2010 Maschi 8,9 6,0 Nord Centro 8,9 13,3 Femmine 11,9 Italia 14,0 20,5 Sardegna 20,7 22,8 Provincia di Cagliari 24,1 (*) Rapporto tra le persone di anni in cerca di occupazione e le forze di lavoro della stessa fascia d'età Fonte: Istat. Noi Italia Aprile 2011
16 Giovani di età compresa tra i 25 ed i 34 anni con contratti a tempo tempo determinato (media anno 2010) Territorio Maschi Femmine Totale Nord 13,1% 19,4% 16,0% Nord-ovest 12,4% 18,0% 15,0% Nord-est 14,1% 21,2% 17,4% Centro 15,3% 22,8% 18,7% Mezzogiorno 18,8% 26,9% 21,9% Italia 15,1% 21,7% 18,1% Sardegna (*) 17,8% 27,5% 21,9% Totale 15,1% 21,7% 18,1% (*) Da ti sti mati Fonte: elaborazioni e stime su dati Istat
17 Disoccupati e inoccupati per ambito Plus al 5 marzo 2011 Ambiti territoriali Disoccupati (*) Inoccupati (**) Totale persone in cerca di occupazione v.a. % su totale provincia Cagliari ,8% Sarrabus Gerrei ,1% Quartu Parteolla ,4% Plus ,5% Area ovest ,3% Trexenta ,7% Sarcidano Barbagia di Seulo ,1% Provincia di Cagliari ,0% Provincia di Cagliari/Sardegna 30,1% 36,3% 32,0% (*) Persone che hanno perso il lavoro e ne cercano attivamente un altro (**) Persone in cerca di una prima occupazione Fonte: Banca dati unica regionale del SIL Sardegna. Elaborazione dell'osservatorio 17
18 SIL Sardegna - Tassi di ricerca di lavoro Indicatori Inoccupati/ popolazione anni Dis occupati/ popolazione anni In cerca di lavoro/ popolazione anni Ambito Plus 21 Provincia di Cagliari 29,9% 30,8% 36,9% 42,0% 34,0% 37,3% Fra i res identi nell'ambito in età da lavoro gli iscritti al SIL s ono 19,646, pari al 34,0% della popolazione di età compresa tra i 15 ed i 54 anni. Di loro, circa sono disoccupati e alla ricerca di un primo lavoro. Fonte: Banca dati unica regionale del SIL Sardegna. Elaborazione dell'osservatorio 18
19 L istruzione Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 19
20 Giovani che abbandonano prematuramente gli studi Percentuale di popolazione anni con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o svolge attività formative superiori ai 2 anni Ambito territoriale anno 2009 anno 2010 Sardegna 22,9 23,9 Nord-ovest 19,3 18,0 Nord-est 16,0 15,4 Centro 13,5 14,8 Mezzogiorno 23,0 22,3 Italia 19,2 18,8 Unione Europea (27 stati) 14,1 Francia 12,8 Belgio 11,9 Germania 11,9 Olanda 10,1 Fonte: elaborazione su dati Istat ed Eurostat Questo indicatore, fra i più importanti per le strategie definite a livello europeo, segnala per la nostra isola una situazione di sofferenza molto grave, anche perché il suo valore è cresciuto ancora negli ultimi anni, portandosi poco sotto la soglia del 25 per cento. Poco meno di un quarto dei nostri giovani non ha più alcun contatto con l'istruzione o la formazione; la media Italia è attestata sul 18 per cento e ancora più lontano risulta il valore medio europeo (14%). Per valutare correttamente la gravità della situazione, è necessario ricordare che la direttiva europea impegna gli stati a portare il valore dell'indicatore sotto la soglia del 10% entro il
21 Seconda classe della media superiore Risultati delle prove del SVN dell'invalsi (% risposte corrette) giugno 2011 Area geografica Italiano Matematica Sardegna 63,3 38,5 Nord Ovest 73,3 51,4 Nord Est 73,0 52,3 Centro 68,9 46,6 Mezzogiorno 68,5 46,3 Nelle scuole superiori le differenze risultano straordinariamente più ampie, soprattutto per l'apprendimento della matematica. Italia 69,8 47,9 Fonte: MIUR. Rapporto del Servizio Nazionale di Valutazione 21
22 Ambito Plus 21 - Percentuale di studenti in ritardo di almeno un anno nel percorso scolastico per livello di scuola frequentata e comune di residenza Media inferiore Media superiore 28,2% Monastir 44,9% 11,9% 14,4% 10,4% 15,5% 15,7% 9,2% 13,5% 15,7% Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana Ambito Plus 21 Provincia di Cagliari 43,8% 43,4% 35,2% 38,2% 44,9% 48,1% 40,2% 39,9% Fonte: elaborazione su dati dell'osservatorio scolastico della Provincia di Cagliari
23 Ambito Plus 21 Gli indicatori di regolarità scolastica segnalano un elevato livello di sofferenza, per gli studenti residenti nell'ambito, già nella scuola media inferiore, per la quale l'incidenza di alunni in ritardo di almeno un anno è soltanto leggermente inferiore a quella, molto elevata, misurata per la media provinciale. Per i giovani che frequentano le scuole superiori le difficoltà di percorso risultano ancora più gravi di quelle calcolate per la media provinciale 23
24 Ambito Plus 21 - Istruzione secondaria superiore Percentuale di studenti residenti nell'ambito Plus 21, in ritardo nel percorso scolastico, per indirizzo formativo della scuola frequentata 66,2% 40,6% 44,9% 40,2% 24,6% Licei Magistrali Professionali Tecnici Totale ambito Fonte: elaborazione su dati dell'osservatori o sclastico provinci ale L'analisi dei ritardi per tipo di scuola frequentata mostra come siano straordinariamente più gravi le difficoltà per gli studenti degli istituti professionali, soltanto un terzo dei quali riesce ad avere un percorso di studi regolare.
25 La povertà delle famiglie Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari 25
26 Incidenza di povertà assoluta per ripartizione - Anni (per 100 famiglie della stessa ripartizione geografica) Ripartizione geografica Nord 3,3 3,5 3,2 3,6 3,6 Centro 2,9 2,9 2,9 2,7 3,8 Mezzogi orno 6,1 5,8 7,9 7,7 6,7 Ita l ia 4,1 4,1 4,6 4,7 4,6 (a) Si definisce ass olutamente povera una famiglia la cui spes a mens ile per cons umi è pari o inferiore alla s oglia di povertà as soluta corrispondente al valore monetario del paniere di beni e servizi ritenute ess enziali. Fonte: Is tat, Indagine sui consumi delle famiglie
27 Tipologia delle famiglie dei "nuovi poveri" famiglie con CF disoccuppato e nessun altro reddito da lavoro fisso famiglie con CF in cassa integrazione e nessun altro reddito famiglie monoreddito con almeno un figlio famiglie giovani, con CF (e/o Coniuge) lavoratore precario mamme sole con figlio/i famiglie di anziani pensionati mariti separati vedove con pensione di reversibilità quale unico reddito famiglie giovani anche con due redditi, con più di un figlio famiglie con almeno un componente disabile
28 Incidenza della povertà relativa sul totale delle famiglie residenti negli anni Territorio Sardegna 21,4% 18,5% Nord 4,9% 4,9% Centro 5,9% 6,3% Mezzogiorno 22,7% 23,0% Italia 10,8% 11,0% Per il 2010 la soglia di povertà relativa, misurata per una famiglia di due componenti, è pari a 992,46 euro Fonte: el aborazione del l'osservatorio delle Poli tiche Sociali della Provincia di Cagl iari su dati Istat (luglio 2011) 28
29 Incidenza della povertà relativa nel 2010 (% sul totale delle famiglie residenti) Nord 4,9 Centro 6,3 Mezzogiorno 23,0 Italia 11,0 Sardegna 18,5 Provincia di Cagliari 22,3 Fonte: elaborazione su dati Istat. Il valore indicato per la provincia di Cagliari deriva da una stima effettuata dall'istituto Tagliacarne
30 Nuove povertà delle famiglie Il fenomeno risulta in forte e rapida crescita soprattutto negli ultimi due anni. Riguarda in larghissima prevalenza famiglie del ceto medio che fino ad ora non avevano avuto problemi di questo tipo. Cause che possono generare situazioni di "nuova povertà" : morte di uno dei due coniugi; perdita improvvisa del lavoro (operai ed impiegati di imprese private che chiudono o riducono gli organici; rappresentanti di commercio; precari della pubblica amministrazione;. ); separazione della coppia genitoriale (spesso, in questi casi, è il marito che va via da casa che deve affrontare la situazione peggiore, perché il reddito residuo non gli consente di pagare un affitto); impossibilità di far quadrare il bilancio familiare da parte di molte giovani famiglie monoreddito; difficoltà di far quadrare i conti da parte di famiglie con due redditi bassi (complessivamente, meno di 1800 euro), con figli e mutuo da pagare; malattia grave di un familiare che comporti spese fuori budget. Sintesi dei risultati dei focus group attivati all'interno di una ricerca sulla povertà delle famiglie effettuata dall'osservatorio nel periodo maggio-luglio
31 Nuove povertà delle famiglie Nuove povertà meno immediatamente evidenti sono estremamente diffuse tra le famiglie che ce la fanno ma che non hanno più la possibilità di fare spese straordinarie come cure dentistiche, studi fuori sede dei figli, vacanze, cambio dell automobile, spese straordinarie per la casa, ecc. I nuovi poveri sono molto spesso dotati di titoli di studi superiori (diploma o laurea) e provengono da un ambiente sociale che rende loro molto difficile dichiarare il nuovo status. Le nuove povertà possono generare altre nuove povertà all interno di un circuito vizioso che vede coinvolte le famiglie d origine che, in qualche modo, devono farsi carico dell economia dei figli. Sintesi dei risultati dei focus group attivati all'interno di una ricerca sulla povertà delle famiglie effettuata dall'osservatorio nel periodo maggio-luglio
Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata
Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013
17 luglio 2013 Anno 2012 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le
Dettagli4I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
Dettagli4 I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
DettagliIl disagio economico delle famiglie
delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC
DettagliINDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO
Consulenti del Lavoro Consiglio Nazionale dell Ordine INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO I giovani inattivi in un mercato a forte disoccupazione 2012 Dalle recenti indagini pubblicate dalla Banca d Italia
DettagliLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA
COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA Edizione 1/ST/st/26.10.2006
DettagliEsame dei documenti di bilancio per il triennio 2015-2017. Dossier 2 Le madri e le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia
Esame dei documenti di bilancio per il triennio 2015-2017 Dossier 2 Le madri e le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014
14 luglio 2014 Anno 2013 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliLA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA
11 maggio 2011 Anno 2010 LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali
17 luglio 2012 Anno 2011 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2011, l 11,1% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila).
DettagliDATI ISTAT Noi Italia
Nel 2013 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono il 12,6 per cento, poco più di 10 milioni di individui (16,6 per cento della popolazione). La povertà assoluta coinvolge il 7,9 per cento delle
DettagliTRENDS Q U A N T I F I G L I...
PULSE MAMME D'ITALIA FATTI E NUMERI SULLA MATERNITA' IN ITALIA. UN INVITO DEL CIRCOLO LE MAMME DI AZIONE NAZIONALE AD APRIRE UNA RIFLESSIONE, PER DAR VOCE E RAPPRESENTANZA POLITICA ALLA MATERNITÀ IN ITALIA
DettagliPopolazione e famiglie
23 dicembre 2013 Popolazione e famiglie L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. In particolare vengono rese disponibili informazioni,
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliBOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico
BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico La diffusione delle forme di occupazione atipica e le loro caratteristiche sono piuttosto diversificate a livello territoriale, riflettendo il divario
DettagliFAMIGLIA. 1 2 3 4 5 6 totale 2011 29.4 27.4 20.4 17.1 4.3 1.3 100 2012 30.1 27.3 20.3 16.5 4.5 1.3 100 2013 30.2 27.3 20.2 16.6 4.3 1.
FAMIGLIA Numero di famiglie. Il numero di famiglie abitualmente dimoranti sul territorio nazionale è aumentato da 21.8 a 24.6 milioni nel 2013. Durante il periodo intercensuario le famiglie unipersonali
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliGLI STUDENTI TRENTINI E IL LORO FUTURO Trento, 6 marzo 2015
GLI STUDENTI TRENTINI E IL LORO FUTURO Trento, 6 marzo 2015 Nella scuola oggi e nella società domani ANTONIO SCHIZZEROTTO FBK-IRVAPP e Università di Trento Uno sguardo sull istruzione secondaria in Trentino
DettagliAssessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro
Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Obiettivo della esposizione Fornire (attingendo alle diverse fonti) le principali informazioni sulle dinamiche occupazionali
DettagliDISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE
DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE Analisi e mappatura del disagio economico delle famiglie in Italia suddivise tra famiglie straniere, miste e italiane GENNAIO 2011 FINALITA DELLO STUDIO Lo studio
DettagliStime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)
Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato
Dettagli1. La situazione economica e del mercato del lavoro
1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa
DettagliPopolazione. Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014
Popolazione Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Popolazione L'Istat calcola che al 31 dicembre 2012 risiedono in Italia 59.685.227 persone.
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA
15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di
DettagliPROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliTelefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti
4 agosto 2003 Telefono e cellulare: comportamenti emergenti La crescente diffusione del telefono cellulare nella vita quotidiana della popolazione ha determinato cambiamenti profondi sia nel numero sia
DettagliI laureati di cittadinanza estera
14. I laureati di cittadinanza estera Tra il 2006 e il 2012 la quota dei laureati di cittadinanza estera è aumentata, passando dal 2,3 al 3,0 per cento. Quasi il 60 per cento dei laureati esteri provengono
DettagliProfilo demografico e sociale dell Ambito Plus Quartu Sinnai Parteolla
Provincia di Cagliari Provincia de Casteddu Settore Servizi sociali e di Istruzione Sistema integrato degli Osservatori sociali Profilo demografico e sociale dell Ambito Plus Quartu Sinnai Parteolla Ottobre
Dettaglidelle Partecipate e dei fornitori
... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014
DettagliLA NOSTRA SPESA PENSIONISTICA E 4 VOLTE SUPERIORE A QUELLA SCOLASTICA
LA NOSTRA SPESA PENSIONISTICA E 4 VOLTE SUPERIORE A QUELLA SCOLASTICA Abbiamo il numero di pensionati sulla popolazione lavorativa più alto d Europa, mentre siamo fanalino di coda per gli investimenti
DettagliOsservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari
PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU Assessorato Politiche Sociali, Famiglia e Immigrazione Ambito Plus 21 Profilo demografico e sociale Marzo 2012 Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliLa Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013
La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso
DettagliIseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010)
Agenzia della Campania per il Lavoro e la Scuola Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Incontro del Focus Group del 26/10/2010 Nel primo
DettagliRAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002
SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ IL 12% DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel 2001 di povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per
DettagliRSA Provincia di Milano
SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del
DettagliFocus I giovani e il mercato del lavoro
Focus I giovani e il mercato del lavoro Per trovare lavoro conviene proseguire gli studi dopo il diploma Nel 2008 77 giovani (25-34 anni) su 100 lavorano o cercano un lavoro (tasso di attività); al sono
DettagliIL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011
IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 Nel 2011 sono stati celebrati in Italia 204.830 matrimoni (3,4 ogni 1.000 abitanti), 12.870 in meno rispetto al 2010. La tendenza alla diminuzione,
DettagliI lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia
1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro
DettagliRicerca sulla condizione degli anziani ospiti di strutture residenziali in provincia di Cagliari
Ricerca sulla condizione degli anziani ospiti di strutture residenziali in provincia di Cagliari Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari Indice di vecchiaia al 1 gennaio 2011 Cagliari
DettagliRealizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati
L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale
Dettaglisuperiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono
13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che
DettagliIl mercato del lavoro nella provincia di Ancona: la banca dati Excelsior
Il mercato del lavoro nella provincia di Ancona: la banca dati Excelsior Relazione di Stefano Staffolani 1) breve sintesi delle informazioni empiriche sul mercato del lavoro provinciale e regionale 2)
DettagliAnalisi socio-economica delle famiglie del Lazio
Riflettori sulle difficoltà delle famiglie: tra crisi ed opportunità Stati Generali del Sistema Acli del Lazio Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio 18 aprile 2009 Cristina Morga Prima di iniziare
DettagliL AUMENTO DELLA POVERTÀ
L AUMENTO DELLA POVERTÀ A inizio anno la Banca d Italia ha reso disponibili i dati sui bilanci delle famiglie italiane relativi al 24, frutto dell unica indagine sui redditi disponibile in Italia in grado
DettagliGli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna
Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Premessa La Regione Sardegna approva il 1 programma di contrasto delle povertà, in forma sperimentale, nell anno 2007 prevedendo 2 linee d intervento
DettagliIL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO
IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione
DettagliDossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes
Migranti nel mondo, in Sardegna,nel Medio Campidano ASSESSORATO AL LAVORO - IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE Osservatorio provinciale sui flussi migratori Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2007
DettagliTAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat
Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal
DettagliLa povertà in Italia nel 2009
15 luglio 2010 Anno 2009 La povertà in Italia nel 2009 L'Istituto nazionale di statistica comunica i dati relativi alla povertà relativa e assoluta delle famiglie residenti in Italia, sulla base delle
DettagliDossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)
Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica
DettagliGLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA
GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a
DettagliStatistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014.
Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php Dati di maggio 2014. Questo articolo presenta gli sviluppi che hanno avuto
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliOPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013
A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)
DettagliOsservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane
feneal - uil Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane ANTEPRIMA Roma 11 Marzo 2008 Il boom del settore edile (12 aree metropolitane) e l effetto emersione
DettagliA cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area casa. Aprile 2010
A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano Focus: area casa Aprile 2010 Indice Introduzione pag. 3 Gli indicatori pag. 7 Policy pag. 7 Offerta pag. 14 Utilizzo
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliLe esperienze di studio all estero
5. Le esperienze di studio all estero La diffusione delle esperienze di studio all estero fra i laureati, a livello complessivo, è aumentata, seppure lievemente negli ultimi anni, soprattutto nell ambito
DettagliL indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e
1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati
DettagliLe esperienze di studio all estero
5. Le esperienze di studio all estero Promuovere lo studio all estero è uno degli obiettivi della riforma universitaria; la diffusione delle esperienze di studio all estero fra i laureati, a livello complessivo,
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese
Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA PROSPETTIVE 2013, SONDAGGIO CONFESERCENTI SWG: CRISI DI FIDUCIA, QUASI NOVE SU DIECI NON CREDONO IN UN MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA ITALIANA. SEI SU DIECI VOGLIONO
DettagliPovertà e mercato del lavoro Prof.ssa Enrica Morlicchio
Povertà e mercato del lavoro Prof.ssa Enrica Morlicchio Dipartimento di Scienze Sociali Università degli Studi di Napoli Federico II enrica.morlicchio@unina.it La riduzione dell occupazione nella crisi
DettagliDati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011
STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E
DettagliL università piemontese nel 2014/15
5/6 6/7 7/8 8/9 9/1 1/11 11/12 12/13 13/14 14/15 L università piemontese nel 214/15 SISFORM Osservatorio sul sistema formativo piemontese ARTICOLO 2/ 215 (AGOSTO) QUANTI UNIVERSITARI STUDIANO IN PIEMONTE?
DettagliIL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Le prime avvisaglie di miglioramento si
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliEUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto
EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata
DettagliII Congresso Nazionale del CSA della Cisal Università Hotel Manzoni Montecatini Terme 15, 16 e 17 novembre 2013
II Congresso Nazionale del CSA della Cisal Università Situazione paese Debito Pubblico: 2.075 miliardi di euro; Prodotto Interno Lordo: -1,8% (variazione acquisita 2013); Rapporto Debito/Pil: 130,40% (previsioni
DettagliLe condizioni di vita nelle città universitarie
10. Le condizioni di vita nelle città universitarie I giudizi espressi dai laureati sui servizi offerti dalle città possono essere di grande interesse per i rispettivi amministratori. I trasporti e i servizi
DettagliMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali Segretariato Generale I GIOVANI IN ITALIA
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Segretariato Generale I GIOVANI IN ITALIA Luglio 2010 1 Rapporto curato da: G. Coccia gcoccia@lavoro.gov.it B. Rossi brossi@lavoro.gov.it Sul sito http://www.lavoro.gov.it
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
DettagliA N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A
A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento
DettagliRAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE
SOTTO LA SOGLIA RELATIVA IL % DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel della povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per consumi
DettagliPRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003
NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire
DettagliGIOVANI STRANIERI IMMIGRATI A ROMA
GIOVANI STRANIERI IMMIGRATI A ROMA Nel corso degli anni 90, il numero di permessi di soggiorno per l ingresso in Italia di minori stranieri è aumentato notevolmente. Si calcola infatti che negli ultimi
DettagliFamiglie e abitazioni
Famiglie e abitazioni A Milano le famiglie in affitto sono più di 380.000 per un totale di quasi quasi 1 milione persone e occupano il 25% delle abitazioni della città circa il 50% delle abitazioni in
DettagliLo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese
Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Salvio CAPASSO Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e del Territorio Napoli, 12 maggio 2015 Agenda
DettagliDraft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto
Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la
DettagliLE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione
Serie schede tematiche febbraio 2007 - n. 28 - cod. 67456 pag. 1 LE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione di ogni provincia
DettagliMATERIALI DI LAVORO PER LA
MATERIALI DI LAVORO PER LA COSTRUZIONE DEL PROFILO DI COMUNITÀ PIANI DI ZONA 2013-2015 A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE POLITICHE SOCIALI DELLA PROVINCIA DI TRIESTE Provincia di Trieste Area Servizi
DettagliIl mercato del credito
Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliParentela e reti di solidarietà
10 ottobre 2006 Parentela e reti di solidarietà Il volume Parentela e reti di solidarietà presenta alcuni risultati dell indagine Famiglia e soggetti sociali svolta dall Istat nel novembre 2003 su un campione
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliSettore Programmazione Controllo e Statistica Popolazione anziana a Padova Anno 2014
Comune di Padova Settore Programmazione Controllo e Statistica Popolazione anziana a Padova Anno 2014 Comune di Padova - Settore Programmazione Controllo e Statistica - Via Tommaseo, 60 - Segreteria Tel.
DettagliCAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA GENOVA GENOVA
CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA GENOVA GENOVA UNO SGUARDO ALL EUROPA Popolazione attiva e non attiva confronto tra cinque paesi europei Fonte: Eurostat Popolazione non attiva Confronto tra cinque paesi
DettagliLe persone senza dimora
Le persone senza dimora Linda Laura Sabbadini Direttore Dipartimento statistiche sociali e ambientali 9 Ottobre 2012 In maggioranza vivono al Nord Sono 47.648 le persone senza dimora che tra novembre e
DettagliIL TURISMO IN CIFRE negli esercizi alberghieri di Roma e Provincia Rapporto annuale 2012
A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N N O 2 0 1 2 R A P P O R T O A N N U A L E 2 0 1 2 1. L andamento
DettagliLAVORO IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA E LE FORZE DI LAVORO POTENZIALI
LAVORO NOTIZIARIO DI STATISTICHE REGIONALI A CURA DEL SERVIZIO STATISTICA DELLA REGIONE SICILIANA IN COLLABORAZIONE CON ISTAT ANNO 6 N.1/2014 In questo notiziario torniamo ad occuparci di mercato del nella
DettagliDonne in Italia e nel Sud. Statistiche in breve
Donne in Italia e nel Sud Statistiche in breve DEMOGRAFIA 1. numero medio di figli per donna (199 11) 2. speranza di vita alla nascita (6 11) 3. speranza di vita a 6 anni (6 11) LAVORO 4. tasso occupazione
DettagliPensionati e pensioni nelle regioni italiane
Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliNOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO
NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO Ottobre 2012 Indice Notiziario Corriere della Sera Quando il lavoro aiuta gli studi La Repubblica Precari under 35 raddoppiati in 8 anni e la laurea vale come un diploma tecnico
Dettagli