La Finanza Comportamentale
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- Elisabetta Parisi
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1 La Finanza Comportamentale Come l interazione tra psicologia ed economia influenza le decisioni degli investitori Corso di Finanza Docente: Roberta Sabatino Luca Saggini 1
2 La Finanza Comportamentale Può essere definita come la scienza che studia il funzionamento dei mercati e il comportamento degli operatori utilizzando strumenti propri delle scienze umane per avere una visione il più realistica possibile del complesso mondo finanziario. Nasce alla fine degli anni 70 ma solo nel 2002 fu ufficialmente riconosciuta in ambito accademico con l assegnazione del premio Nobel per l economia ad uno psiclogocognitivo, Daniel Kahneman, i cui lavori non riguardavano l economia classica ma la cosiddetta «economia cognitiva». Campo di ricerca interdisciplinare relativamente giovane che si basa sullo studio dei meccanismi cognitivi e psicologici che influenzano le decisioni degli esseri umani in campo economico (finanza open-minded, Thaler 1993). Si contrappone alla teoria dell economia classica, basata sul presupposto che i comportamenti degli individui e dei mercati siano governati da un approccio assolutamente razionale. (Von Neumann 1947). 2
3 Fondamenti Le decisioni in campo economico non possono essere esclusivamente razionali e «standard» perché dipendono dal contesto in cui vengono prese e dall interazione di convinzioni, emozioni ed atteggiamenti sulla mente dell individuo. La Finanza Comportamentale ci aiuta a decifrare alcuni comportamenti che all apparenza sembrano irrazionali spiegandoci cosa accade dentro di noi. La nostra relazione con il denaro è un tema, dal punto di vista emozionale, molto importante e delicato; le emozioni esistono ed influenzano i comportamenti degli investitori. 3
4 Principi Fondamentali Avversione al rischio Avversione alla perdita o propensione al rischio La Teoria dei prospetti La contabilità mentale L avversione per l ambiguità L effetto dotazione Avversione al rimpianto e fallacia dell omissione Over-confidence Giudizio post operazione La sindrome dello scommettitore Rappresentatività Ancoraggio 4
5 Avversione al rischio Esperimento di Tversky e Shafir: Test 1: dobbiamo scegliere tra due alternative: 1. Una vincita certa di 1000 Euro. 2. La possibilità di vincere 2000 Euro con una probabilità al 50%. Test 2: dobbiamo scegliere tra due opzioni: 1. La certezza di vincere 240 Euro. 2. La possibilità di vincere 1000 Euro con la probabilità del 25% (75% probabilità di non vincere nulla). 5
6 L incremento dell utilità individuale associato ad un incremento di ricchezza è inversamente proporzionale alla ricchezza iniziale. Man mano che la ricchezza cresce, un ulteriore incremento della ricchezza stessa genera un utilità inferiore. 6
7 Conseguenze Rischiare i nostri soldi non ci piace. 7
8 Avversione alla perdita o propensione al rischio Test 3: Viene chiesto di scegliere tra queste due alternative: 1. La certezza di perdere 750 Euro. 2. La possibilità di perdere 1000 Euro con la probabilità del 76% (quindi con la possibilità di non perdere nulla al 24%). 8
9 Conseguenze Non vogliamo perdere. Piuttosto che accettare ora una perdita siamo disposti a correre il rischio di una maggiore perdita futura. 9
10 10
11 La Teoria dei prospetti Considerata il modello più importante della finanza comportamentale e la più valida alternativa alla teoria dell utilità attesa di Von Neumann. Esiste l avversione al rischio per quanto riguarda gli utili. La funzione che la descrive è concava e ci dice che a fronte di 1000 euro di utile il valore positivo emotivo che assegniamo è pari a 1. Esiste la propensione al rischio in situazioni di perdita. La funzione che la descrive è convessa e ci dice che a fronte di 1000 euro di perdita il valore negativo emotivo che assegniamo è pari a -2/-2,5. Questo vale per importi fino a qualche migliaio di euro. 11
12 In situazione di utili la funzione che la descrive è concava e il valore emotivo che le assegniamo è pari a 1. In situazioni di perdita la funzione è convessa e il valore emotivo che le assegniamo è uguale a -2/-2,5 12
13 Paradosso di Allais A B 2500 con probabilità 0, con certezza 2400 con probabilità 0,66 0 con probabilità 0,01 C 2500 con probabilità 0, con probabilità 0,34 0 con probabilità 0,67 0 con probabilità 0,66 D 13
14 Effetti della Teoria dei Prospetti Effetto certezza: gli individui tendono ad attribuire un peso eccessivo agli eventi certi (Allais). Effetto di Framing: Il modo in cui viene presentato un quesito è in grado di influenzare le scelte degli individui. Effetto delle scelte precedentemente prese: la mia propensione al rischio varierà a seconda che abbia degli utili o delle perdite pregresse. 14
15 Conseguenze Una perdita «pesa» emotivamente più di un utile dello stesso importo. 15
16 La contabilità mentale Gli esseri umani assegnano un «valore emotivo» diverso ai soldi a seconda della loro provenienza e della finalità loro assegnata. In contrasto col principio di fungibilità dell economia classica. Esempio: immaginiamo che ti siano «entrati» 2000 Euro; questa nuova somma potrebbe avere tre differenti provenienze: 1. Il tuo lavoro. 2. L eredità del vecchio zio Giovanni cui eri affezionato. 3. Una vincita grazie ad un biglietto «gratta e vinci» comprato in tabaccheria. 16
17 Conseguenze Assegniamo al denaro che abbiamo un valore «emotivo» e non solo «numerico» che influenza la nostra decisione economica. 17
18 L avversione per l ambiguità Si basa sul Paradosso di Ellsberg: Vi sono due urne: nella prima urna ci sono 100 palline rosse e blu di cui non si conosce la ripartizione, mentre nella seconda urna ci sono 100 palline di cui 50 rosse e 50 blu. Ai giocatori si propone una prima scelta: 1. l evento a1 (estrarre una pallina dalla prima urna, ricevendo 100$ se è rossa e 0$ se è blu) 2. l evento a2 (estrarre una pallina dalla seconda urna, ricevendo 100$ se è rossa e 0$ se è blu). Poi si propone ai giocatori una seconda scelta: 1. l evento b1 (estrarre una pallina dalla prima urna, ricevendo 100$ se è blu e 0$ se è rossa) 2. l evento b2 (estrarre una pallina dalla seconda urna, ricevendo 100$ se è blu e 0$ se è rossa). Si tratta di un fenomeno distinto dall avversione per il rischio, in quanto individua un rifiuto dei rischi basato anche sulla misura della loro certezza e non solo sulla misura della loro ampiezza. 18
19 Conseguenze Gli individui preferiscono l incertezza oggettiva e chiara all incertezza soggettiva e vaga. 19
20 L effetto dotazione Meccanismo che ci porta ad assegnare un valore «emotivo» ad un bene dopo che è divenuto nostro. Valutiamo il bene di più rispetto al momento in cui l abbiamo acquistato per il solo fatto che è diventato nostro. 20
21 Conseguenze L effetto dotazione ci spinge ad assegnare un valore più alto o più basso ad un bene a seconda che sia nostro oppure no. 21
22 Avversione al rimpianto e fallacia dell omissione 2 principi di finanza comportamentale molto simili in base all esperienza nel trading. L avversione al rimpianto significa che ci risulta più facile avere rimpianti per qualcosa che abbiamo fatto che per quello che non abbiamo fatto. La fallacia dell omissione significa che, di fronte ad un rischio, preferiamo un nonintervento piuttosto che un azione diretta di cui ci prendiamo la responsabilità. 22
23 Conseguenze Una decisione ci «costa» emotivamente più di una non decisione. Di fronte ad una situazione in cui c è un rischio preferiamo mantenere lo «status quo» piuttosto che decidere di cambiare. 23
24 Over-confidence Fenomeno che ci porta a confondere sicurezza con accuratezza della decisione. Si fa fatica a pensare di avere un alta probabilità di sbagliare (in borsa per statistica dei grandi numeri la probabilità si avvicina al 50%). Essa può essere la causa sostanziale di fenomeni importanti come l eccessivo volume degli scambi o la propagazione di bolle speculative. L over-confidence sembra caratterizzare tipicamente gli individui giovani. Essa assume un andamento crescente e poi decrescente durante la vita di un operatore finanziario. Essa si manifesta soprattutto in situazioni in cui si richiedono giudizi teorici piuttosto che in situazioni in cui si richiedono prestazioni meccaniche. Inoltre, si osserva maggiormente in attività in cui il feedback è ritardato nel tempo, piuttosto che in attività in cui vi è riscontro immediato o nel futuro prossimo. 24
25 Conseguenze L over-confidence ci porta a sovrastimare le nostre capacità di giudizio. 25
26 Giudizio post operatività Nella nostra mente, anche quando un operazione è chiusa, rimane una specie di memoria, per la quale continuiamo a monitorare quella azione su cui abbiamo operato. Il nostro grado di soddisfazione sarà determinato da: 1. I risultati effettivi post operazione. 2. Gli eventuali utili o perdite che avremo avuto se avessimo tenuto la posizione. 26
27 Compriamo un azione a 1000; il titolo sale a 1050 e noi vendiamo il prezzo sale a 1080 Il prezzo scende a
28 Conseguenze Il fatto di giudicarci sulla base del migliore risultato ottenibile a posteriori può essere deleterio per la nostra autostima, minando la sicurezza necessaria per gestire le operazioni. 28
29 La sindrome dello scommettitore E la tendenza a prendere rischi non necessari. Alla base di grandi fenomeni finanziari come le bolle speculative. 29
30 Rappresentatività la rappresentatività è un metodo decisionale basato su regole rapide e semplici piuttosto che su un meccanismo perfettamente logico e razionale. La rappresentatività può essere definita come la tendenza degli individui a ritenere determinati eventi rappresentativi di una classe. Nel dare giudizi o nel fare stime, essi danno troppa importanza all appartenenza dell evento alla classe e non considerano le reali caratteristiche o probabilità del caso. Questo eccessivo affidamento negli stereotipi conduce spesso a giudizi scorretti. 30
31 Ancoraggio Si identifica la tendenza degli individui a formare le proprie stime partendo da un valore iniziale e arbitrario e successivamente aggiustarlo in base alle nuove informazioni. L ancoraggio quindi è definito come la tendenza degli individui ad essere influenzati dai suggerimenti. 31
32 Il modello decisionale 32
33 Modello di Norman Dall esterno provengono informazioni e stimoli. Le informazioni vengono selezionate nel «filtro selettivo». Il filtro selettivo «setaccia» le informazioni secondo quello che la MLT ha stabilito. La MLT è il contenitore in cui vengono conservate in modo stabile le informazioni e i valori ritenuti dal nostro cervello importanti. Quindi, alla nostra consapevolezza (memoria breve termine) non arrivano tutte le informazioni; solo quelle selezionate dal filtro. Una volta filtrate, le informazioni passano alla consapevolezza e diventano coscienti. 33
34 Conseguenze Il processo decisionale non è completamente «razionale», ma generato sempre a contatto con le emozioni che nascono dentro di noi dall interazione con l ambiente e con i nostri pensieri. 34
35 Future applicazioni La finanza comportamentale si sta sviluppando rapidamente e sta ora incominciando ad affrontare nuove importanti tematiche come quella delle decisioni e strategie di investimento degli investitori istituzionali e della finanza aziendale. Si è di recente sviluppata anche un interessante collaborazione con l universo delle neuroscienze grazie all evoluzione delle metodologie di scanning del funzionamento cerebrale come la risonanza magnetica. Di conseguenza, si può affermare che il futuro della finanza comportamentale è destinato ad altre importanti scoperte così come allo sviluppo di importanti strumenti applicativi destinati ad aiutare gli investitori ad ottenere il meglio dai loro investimenti. 35
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