L assistenza a domicilio della persona non autosufficiente
|
|
- Gregorio Palmisano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L assistenza a domicilio della persona non autosufficiente Risultati di una ricerca con i familiari degli anziani non autosufficienti in lista d attesa per l accoglienza nelle RSA di Rovereto Seminario di studio Per una buona permanenza della persona non autosufficiente a casa propria Massimiliano Colombo Direttore A.p.s.p. C. Vannetti Rovereto, 29 marzo
2 La ricerca Come sono assistiti gli anziani NA a domicilio? Come si sono organizzate le famiglie? Che fare per una buona permanenza dell anziano NA a casa? Intervista telefonica al caregiver degli anziani non autosufficienti residenti a Rovereto, in lista d attesa RSA nell agosto 2011, valutati dall UVM nel biennio luglio 2009 giugno 2011 Popolazione universo 112 anziani NA Popolazione selezionata e intervistata 60 anziani NA 2
3 La popolazione di NA per classi di età Popolazione universo Popolazione intervistata 3
4 Familiari su cui il NA può contare per l assistenza Componenti del nucleo familiare dell'anziano NA 6 1 Uno Distribuzione degli anziani per numero di familiari vicini in grado di offrire facilmente aiuto Due Tre 12 Anziani anagraficamente soli: 62% Anziani che risiedono da soli: 38% Anziani soli durante la notte: 27% Zero Uno Due Tre o più 4
5 Il caregiver dell anziano NA Distribuzione per età Età media dei caregiver: 55 anni Maschi 37% - Femmine 63% Profilo prevalente: figlio/a, over 50 anni, in età lavorativa 5
6 Problemi dell anziano da affrontare giornalmente Salute Autonomia personale Difficoltà motorie Solitudine o Difficoltà emotive Disorientamento o demenza Deficit sensoriali Molto Abbastanza Poco Per Nulla Segmentazione NA per livelli di problematicità assistenziale percepita dal caregiver Molto grave Grave Poco grave Non grave 6
7 Esigenze quotidiane dell anziano NA Bisogno di compagnia Igiene personale quotidiana Preparazione e consumazione dei Controllo parametri vitali e Cura della casa
8 Il mix di soluzioni assistenziali a domicilio Presenza di familiari vicini Presenza della badante Presenza del SAD Frequenza % SI NO NO 15 25% SI SI NO 16 27% SI SI SI 17% SI NO SI 7 12% NO SI NO 6 % NO SI SI 2 3% Totale 60 0% 8
9 Distribuzione degli anziani per soggetto che opera prevalentemente per il soddisfacimento di bisogni specifici Igiene personale quotidiana Controllo parametri vitali e gestione e assunzione farmaci Passare momenti della giornata con qualcuno Preparazione o consumazione dei pasti Familiari Assistente privata Altro Cura della casa 9
10 Assistenza privata Anziani: con badante 57% senza badante 43% Anziani senza badante che risiedono da soli: 25% (un ampia maggioranza di questi, 12 su 15, può però contare sulla vicinanza di un familiare) Anziani con badante ma senza familiari vicini: 13% fino a 29 ore Distribuzione degli anziani con badante per numero di ore settimanali di assistenza privata 3 da 30 a 49 ore da 50 a 139 ore oltre 140 ore
11 Utilizzo dei servizi pubblici negli ultimi sei mesi Contributi economici integrativi del reddito Ricovero in ospedale Prestazioni infermieristiche domiciliari Servizio di assistenza domiciliare Telesoccorso e telecontrollo Pasti a domicilio Ricovero di sollievo in RSA o RSAO Centro diurno Alloggi protetti 20% 18% 18% 12% 7% 32% 38% 47% 60% 0% 20% 40% 60% 80% 11
12 La centralità e la fragilità del caregiver Il caregiver è il soggetto centrale dell assistenza a domicilio e la badante ne è un estensione per i bisogni meno complessi. Il caregiver è il case manager naturale che modula il mix di soluzioni assistenziali trovando il punto di equilibrio sostenibile tra bisogni, vincoli, risorse, possibilità. La rete familiare dell anziano è piuttosto fragile, vicariata dalla badante, i caregiver spesso non hanno intorno a sé familiari di supporto. 12
13 Rispondenza dell assistenza a domicilio ai bisogni dell anziano NA Per circa un quarto degli anziani l assistenza a domicilio è poco o per nulla rispondente ai bisogni % 17% Distribuzione dei casi 43% 30% La rispondenza ai bisogni non risulta correlata: al fatto che l anziano risieda da solo al numero di familiari vicini all anziano alla presenza o meno della badante al numero di supporti forniti all anziano durante la giornata Risulta invece correlata con: l intensità e complessità dei problemi assistenziali da affrontare la messa in gioco di risorse economiche da parte dei familiari la percezione di insostenibilità nel tempo della situazione Molto Abbastanza Poco Per nulla 13
14 Relazioni tra rispondenza ai bisogni e gravità della non autosufficienza 0% 80% Rispondenza 60% dell'assistenza 40% ai bisogni 20% 0% Molto Grave Poco Non grave grave grave Gravità della non autosufficienza Poco o per nulla Molto o abbastanza Gli anziani con problemi assistenziali più gravi sono più frequentemente assistiti a domicilio in modo poco adeguato. Tra i casi che presentano una bassa rispondenza dell assistenza ai bisogni sono più frequenti gli anziani favorevoli al ricovero in RSA. 14
15 Il carico che ricade sul caregiver Tempo speso nella cura dell'anziano 13% 2% Molto Abbastanza 34% 51% Poco Per nulla Impegno necessario e stress percepito 5% 3% 37% 55% Molto Abbastanza Poco Per nulla Peso economico dell'assistenza 34% 18% 28% 20% Molto Abbastanza Poco Per nulla 15
16 La copertura dei costi dell assistenza Anziani il cui reddito è sufficiente a far fronte a tutti i costi della vita e dell assistenza: 54% Anziani il cui reddito con l utilizzo di risparmi è sufficiente a far fronte a tutti i costi della vita e dell assistenza: 67% Anziani che richiedono l utilizzo di risorse economiche di terzi, prevalentemente dei familiari: 33% In 22 casi sui 34 nei quali è stata rilevata la presenza della badante, l anziano ne copre interamente il costo con risorse proprie. 16
17 Relazione tra gravità della non autosufficienza e capienza del reddito dell anziano Disponibilità di reddito dell anziano sufficiente a far fronte ai costi della vita e dell assistenza 0% 80% 60% 40% 20% 0% Reddito insufficiente Reddito sufficiente Livelli di gravità percepita della non autosufficienza 17
18 Relazione tra rispondenza dell assistenza ai bisogni e capienza del reddito dell anziano 0% 80% 60% 40% 20% Reddito insufficiente Reddito sufficiente 0% Molto Abbastanza Poco Per nulla Rispondenza dell'assistenza ai bisogni dell'anziano 18
19 Sostenibilità della permanenza a domicilio 0% 80% La soluzione assistenziale può essere portata avanti senza particolari difficoltà solo dalla metà dei caregiver. La sostenibilità è meno frequente nei livelli di gravità della non autosufficienza più elevati % 40% 20% 0% Molto Abbastanza Poco Per nulla Rispondenza dell'assistenza ai bisogni dell'anziano 8 5 Situazione difficilmente sostenibile Situazione facilmente sostenibile 19
20 Quali problemi si presenterebbero in caso di aggravamento Ottenere un ricovero in RSA 21 Necessità di assistenza quotidiana contina 13 Altro 7 Difficoltà del familiare a fronteggiare il Mancanza di tempo per dare assistenza 5 5 Irreversibilità della condizione Incremento in misura eccessiva dei costi
21 Domanda di servizi Contributi economici RSA ricovero temporaneo RSA ricovero a tempo illimitato Permessi retribuiti per assistenza Possiibilità di selezionare badante Gestione rapporto di lavoro badante Servizi sanitari a domicilio Servizio di assistenza domiciliare Centro diurno Accoglienza notturna Molto Abbastanza Poco Per Nulla 21
22 Alcune osservazioni puntuali Anziani che desiderano rimanere al domicilio: 68% Anziani favorevoli all ingresso in RSA: 42% Nel 72% dei casi i familiari sono d accordo su un eventuale ricovero in RSA della persona anziana Circa la metà dei caregiver ritiene necessario sia il ricovero in RSA sia un contributo pubblico per coprire costi della badante C è una forte domanda di contributo economico per le spese di badante anche quando l anziano è autosufficiente economicamente e la soluzione assistenziale è sostenibile Un segmento ristretto di anziani non ha la badante e non è interessato ad averla La domanda di servizi di supporto per accedere all assistenza privata è più consistente tra chi ha la badante La domanda di servizi pubblici domiciliari è più consistente tra coloro i quali li hanno sperimentati Esigenza di poter disporre in tempi rapidi di servizi di sollievo e nelle situazioni di emergenza del caregiver 22
23 Alcune condizioni cruciali per la buona permanenza a domicilio dell anziano Presenza di un caregiver disponibile ad investire nel legame con l anziano e con percezione di autoefficacia rispetto al ruolo assistenziale Possibilità per il caregiver di conciliare esigenze di cura e di vita Presenza di una rete di supporto al caregiver e di servizi a lui diretti Mix appropriato e sostenibile di soluzioni assistenziali e di servizi pubblici e privati attivati sul caso dal caregiver, con il supporto e il controllo dei servizi pubblici Risorse economiche integrative per far fronte ai costi dell assistenza a domicilio nei casi di anziani a basso reddito Possesso di competenze tecnico-assistenziali mirate sul caso da parte del caregiver e della badante Accessibilità esterna e interna dell abitazione Servizi assistenziali di sollievo e di emergenza accessibili in tempi brevi nei momenti di difficoltà del caregiver o di assenza della badante 23
24 Alcune questioni di politica sociale per la domiciliarità dell anziano NA Fino a che punto sfidare la sostenibilità della permanenza a domicilio? Se il caregiver è il case manager naturale dell anziano, come il servizio pubblico può accompagnarlo nella costruzione concertata e nell aggiornamento di un mix o programma assistenziale domiciliare complessivo appropriato e sostenibile? Il case manager pubblico dovrebbe essere l interfaccia tra caregiver e sistema dei servizi e degli interventi socio-sanitario e socioassistenziale, il PAI dovrebbe includere le risorse informali Come impostare l assegno di cura affinché sia efficace, anche in una prospettiva di tutela effettiva dei diritti sociali dell anziano? Come migliorare il funzionamento del mercato e del quasi mercato locale dell assistenza privata? 24
25 Gruppo di lavoro: Paola Giudici, Mascia Raffaelli, Anna Badoch, Monika Profaizer, Antonio Cristoforetti, Massimiliano Colombo Il rapporto di ricerca può essere scaricato dal sito: Grazie per l attenzione! massimiliano.colombo@apspvannetti.it 25
COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE Servizi Sociali IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA
IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA PIANO LOCALE PER LA DOMICILIARITÀ P.L.D. dis po s izio ni applic ative D.G.R. n. 39 de l 17.1.2006 (D.G.R. n. 2359 de l 30.7.2004) OBIETTIVI DELLE POLITICHE
DettagliContinuare a vivere nel proprio ambiente di vita
3.11 Gli Anziani ambiti bisogni SERVIZI C.I.S.S. DOMICILIARITà Continuare a vivere nel proprio ambiente di vita Avere un sostegno quando la famiglia è impegnata nella cura e nell assistenza di una persona
DettagliLICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO
LICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO LA RILEVAZIONE 105 questionari Raccolti dal maggio 2011 al maggio 2012 Con la collaborazione dei servizi del territorio e delle associazioni di volontariato Obiettivo:
DettagliGli anziani in lista. i servizi?
44 4 2012 ESPERIENZE li a partire dagli strumenti e dalle modalità operative rispetto a cui la cooperazione sociale ha sviluppato maggiori eccellenze. Accanto alla sfida storica della cooperazione sociale,
DettagliREGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze
Allegato A) REGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze DEFINIZIONE E COMPETENZE L UVM è un articolazione operativa della zona-distretto,
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A)
WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione ALZHEIMER A CASA: BUONE PRASSI PER L ASSISTENZA DOMICILIARE Castellanza, 6 novembre 2013 a cura di Ester Poncato e Ambrogina
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliAzienda ULSS n. 8 Asolo Piano di Zona Allegato: Documento di area vasta Disabilità complesse
Area vasta - Aziende ULSS 1 2 7-8 e 9 delle Provincie di Treviso e Belluno Gruppo di lavoro FORME PARTICOLARI E COMPLESSE DI DISABILITÀ PERSONE CON ESITI DI GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE (GCA) Le Gravi
DettagliPROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole
PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed
DettagliINFORMATIVA AI CITTADINI Interventi per le persone fragili
Malgrate, 06.03.2015 INFORMATIVA AI CITTADINI per le persone fragili Ai sensi delle DGR n. 2655/14, DGR n. 2883/14, DGR n. 2942/14, la Regione Lombardia ha definito modalità e strumenti di intervento,
DettagliOpera Prima. Servizio badanti
Opera Prima Servizio badanti 19 settembre 2011 Chi è di cosa si occupa una badante? È una persona che si occupa, a pagamento, di accudire altre persone che, a causa di impedimenti fisici o psichici, non
DettagliCOMUNE DI SAN ZENO NAVIGLIO PROVINCIA DI BRESCIA
assistenza/bozza accordo sindacati pensionati 2012 VERBALE DI ACCORDO Al fine d intervenire in favore delle aree socialmente più deboli, in base alla legge quadro 328/2000 e agli indirizzi programmatici
DettagliDISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona
DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona 2012 2014 Tavoli Tematici Cisterna di Latina, Palazzo Comunale Casa della Pace, 19 luglio 2013 Servizi Distrettuali attivi Segretariato Sociale PUA Pronto
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliL assistenza a domicilio alla persona non autosufficiente
L assistenza a domicilio alla persona non autosufficiente Rapporto di una ricerca con i familiari degli anziani non autosufficienti in lista d attesa per l accoglienza nelle RSA di Rovereto Massimiliano
DettagliAMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 Comuni di Cassano d Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate
Distretto sociale 5 ATS Metropolitana CRITERI PER L EROGAZIONE DI MISURE A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA GRAVE E ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 1. Finalità Applicazione delle misure B2 previste dalla
DettagliI CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI
I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI Luigi Mazza Regione Emilia-Romagna UANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITÀ?
DettagliAMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 Comuni di Cassano d Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate
Distretto sociale 5 ATS Metropolitana CRITERI PER L EROGAZIONE DI MISURE A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA GRAVE E ANZIANINON AUTOSUFFICIENTI Applicazione delle misure B2 previste dalla DGR 4249/2015
DettagliAmici dei cerebrolesi Campania
Amici dei cerebrolesi Campania LE PERSONE IN STATO VEGETATIVO E I PERCORSI DI ASSISTENZA POST-OSPEDALIERA Milano, 26 marzo 2009 Amici dei cerebrolesi Campania Presidente: Dr. Furlan Tullio c/o Fondazione
DettagliAmbito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo Settore Sociale Servizi Sociali e Servizio Pubblica Istruzione Piazza S.Fedele n.1 24033 Calusco d Adda (Bg) e-mail Tel. 0354389054 Fax 0354389076 servizisociali@comune.caluscodadda.bg.it
DettagliServizi per la Non Autosufficienza I bisogni
I bisogni Trend demografico evidenzia aumento fascia anziani e grandi anziani, in particolare: fascia 75-84: + 6% su 2009 e +23% rispetto a 1999 (+ 2.955 unità) fascia 85-94: +17% su 2009 e +54% su 1999
DettagliCoordinamento Regionale per la Medicina Convenzionata di Assistenza Primaria
La persona fragile non presenta solo problemi clinici ma anche di relazione, di inabilità e di gestione Spesso un approccio basato sulla malattia può essere poco efficace o addirittura dannoso Un approccio
DettagliLe aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane)
A. Galopin A. Galopin - Trieste, - Trieste, 15 maggio 15 maggio 2013 2013 Le aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane) Le aree di
DettagliAMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE
PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti
DettagliOsservatorio Nazionale delle cure a CASA: la sfida della continuità assistenziale III Giornata Nazionale delle Cure a Casa
Testo Osservatorio Nazionale delle cure a CASA: la sfida della continuità assistenziale III Giornata Nazionale delle Cure a Casa Roma, 12 settembre 2011 Casa e caregiving Professionisti Fragilità sociale
DettagliINFORMAZIONE & INNOVAZIONE
LA RETE DEI SERVIZI DOMICILIARI AGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI INFORMAZIONE & INNOVAZIONE 18 maggio 2013 Zola Predosa PRENDIAMOCI CURA DEI NOSTRI ANZIANI 1 SPORTELLO SOCIALE Lo Sportello sociale costituisce
DettagliDirezione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Governo dell'integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza
Allegato 2 Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Governo dell'integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza Premessa metodologica Sulla base dei dati finanziari
DettagliAlloggi protetti abitare con servizi
Alloggi protetti abitare con servizi presentazione I membri del gruppo di lavoro sono: Ballarin Giorgio, Corradini Dolores, Fütterer Marta, Librera Carlo Alberto, Lorenzini Erwin, Pichler Arthur, Zanetti
DettagliAssistere oggi Punti di forza e criticità
Convegno Reti di professionisti volontari sul territorio: una realtà concreta Assistere oggi Punti di forza e criticità Intervento Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento ASSI - ASL Brescia Brescia
DettagliANNO FONDO STATALE FONDO REGIONALE TOTALE
REGIONE PIEMONTE BU28 11/07/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 17 giugno 2013, n. 9-5949 Fondo statale per le non autosufficienze, annualita' 2013. Redazione e approvazione "Programma attuativo"
DettagliComune di Modena. Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005
Comune di Modena Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005 1 Tre aree di ricerca Una fotografia l esistente I servizi Le principali attese 2 Una fotografia
DettagliAntonella Lunelli. Seminario di studio Per una buona permanenza della persona non autosufficiente a casa propria Rovereto, 29 marzo 2012
Qualità dell invecchiamento e rischi correlati alla non autosufficienza degli anziani a domicilio: esiti di alcune ricerche territoriali realizzate da UPIPA Antonella Lunelli Seminario di studio Per una
DettagliLE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE
Roma 17 maggio 2016 LE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE Assistenza Domiciliare Integrata ( ADI ): l esempio Lombardia Dott. ANGELO MAININI Direttore
DettagliBILANCIO CONSUNTIVO Politiche per la comunità
BILANCIO CONSUNTIVO 2012 Politiche per la comunità Servizi per la persona Nuove e vecchie povertà Integrazione con l associazionismo Integrazione Pari Opportunità SEGRETARIATO SOCIALE TOTALE ACCESSI n
DettagliI luoghi dell integrazione: PUA e UVM
SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI TELESSOCCORSO/TELECONTROLLO
COMUNE DI ISTRANA Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER L ACCESSO AI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE E DI TELESSOCCORSO/TELECONTROLLO Adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n.39 del 29.07.2009
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI TORINO
Il Consiglio dell Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino (OMCeO - TO) a seguito del documento approvato in data 6 luglio 2015 relativo all indifferibilità delle prestazioni
DettagliIl progetto Veniamo a trovarvi Sostegno alla domiciliarità per anziani in Provincia di Cuneo
Il progetto Veniamo a trovarvi Sostegno alla domiciliarità per anziani in Provincia di Cuneo Andrea Silvestri Milano, 08.07.2015 Il progetto Veniamo a trovarvi Come è nato: Da interventi infrastrutturali
DettagliINAUGURAZIONE OSPEDALE S.CAMILLO COMACCHIO. La rete dei servizi e del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza nel Distretto Sud-Est
INAUGURAZIONE OSPEDALE S.CAMILLO COMACCHIO La rete dei servizi e del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza nel Distretto Sud-Est Comacchio, 9 Febbraio 21 Alcuni dati demografici Popolazione residente
Dettaglil Assistenza domiciliare integrata di carattere sia sanitario che sociale;
IBERAZIONE N. 22/10 11.6.2010 Oggetto: L.R. n. 4/2006, art. 17, comma 1. Fondo per la non autosufficienza: potenziamento del programma Ritornare a casa e definizione dei criteri di accesso. UPB S05.03.007,
DettagliZONA SOCIOSANITARIA CASENTINO. Regolamento di accesso ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati per le persone non autosufficienti
ZONA SOCIOSANITARIA CASENTINO Regolamento di accesso ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati per le persone non autosufficienti Az. USL 8 Unione dei Comuni Montani del Casentino Bibbiena
DettagliRilevazione soddisfazione utenti Caf Cisl
Rilevazione soddisfazione utenti Caf Cisl Utenti modello 730 Campagna Fiscale 2014 Indagine a cura di Elisa Inglese 1 Presentazione Il presente report sintetizza i risultati dell indagine di Customer Satisfaction
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà
DettagliAssistenza domiciliare per anziani non autosufficienti Come diminuire le liste di attesa in Piemonte?
Assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti Come diminuire le liste di attesa in Piemonte? Una proposta per affrontare l emergenza 1 Le liste di attesa in Piemonte: numeri drammatici Secondo
DettagliCONVEGNO Nuove forme di residenzialità per gli anziani
CONVEGNO Nuove forme di residenzialità per gli anziani Brescia, 10 Febbraio 2011 Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Le Comunità Residenziali: nuovo anello della rete per anziani Alla ricerca La strada
DettagliLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
DettagliModelli e scenari evolutivi per l assistenza agli anziani in Trentino Prof.ssa Roberta Cuel Prof. Andrea Francesconi Dott.
Modelli e scenari evolutivi per l assistenza agli anziani in Trentino Prof.ssa Roberta Cuel Prof. Andrea Francesconi Dott.ssa Giusi Orabona Progetto finanziato da Consolida (luglio -novembre 2016) Obiettivi
DettagliComune di Brescia Settore Servizi Sociali NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI. Per i parenti
ALLEGATO 2 Comune di Brescia Settore Servizi Sociali Servizio Istituti QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Per i parenti COMUNE DI BRESCIA ISTITUTI
DettagliPROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I.
UCAM/ EOH AMBITO Territoriale 11 DGD n 6 del GARDA Distretto Socio Sanitario di SALO COMUNE di PROGETTO INDIVIDUALE ASSISTENZIALE P. A. I. Per il Sig./Sig.ra nato/a a il Residente a domiciliato/a a tel.
DettagliALLEGATO B- NOMENCLATORE REGIONALE DEGLI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI
ALLEGATO B- NOMENCLATORE REGIONALE DEGLI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI REGIONE: EMILIA ROMAGNA - Nomenclatore Servizi socio-assistenziali e socio-sanitari Classificazione Nomenclatore Interregionale (CISIS)
DettagliLA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLE ONDATE DI CALORE
SEMINARIO Organizzato dal Ministero della Salute LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI SULLA SALUTE DELLE ONDATE DI CALORE Roma, 18 Aprile 2007 PIANO DI PREVENZIONE SOCIO-SANITARIA Enesto Palummeri Dip. Assistenza
DettagliLa residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?
Annual Meeting Welfare Integrato «Quando le buone pratiche e le eccellenti esperienze migliorano il welfare integrato: bilanci, iscritti e sistema Paese» La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare
DettagliCOMUNE di SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI CENTRO DIURNO PER ANZIANI
COMUNE di SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI CENTRO DIURNO PER ANZIANI (Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 in data 09/03/1995)
DettagliArea Anziani. Componente dell U. d. P. referente e responsabile d Area
Area Componente dell U. d. P. referente e responsabile d Area Nome e cognome Enrichetta La Ragione - Antonietta Albanese Anna Sardo Antonio Scotto Di Uccio Angela Ferrara Indirizzo e sede Via Vigna, 29
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliRIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA.
PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 21 DEL 26/07/2013 IL DIRETTORE - F.to dott. Giovanni Bertoldi - RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA. Riepilogo
DettagliD.P.C.M. 29 novembre Definizione dei livelli essenziali di assistenza.
Testo vigente alla data del 6 marzo 2013 D.P.C.M. 29 novembre 2001. Definizione dei livelli essenziali di assistenza. Tabella 1.C AREA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Nella tabella riepilogativa, per le singole
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL
IBERAZIONE N. 44/13 31.10.2007 Oggetto: Fondo per la non autosufficienza: sostegno alle persone anziane che si avvalgono dell aiuto di un assistente familiare (LR 2/2007 art. 34 comma 4 lettere b) ed f)
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO. Fondazione Elisabetta Germani Centro Sanitario Assistenziale
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO 1.In quale reparto è ospitato il Suo familiare? San Francesco Santa Chiara Madre Fiordalisa Madre Agata Carelli Sant Omobono RSD Riabilitazione Mons.Bonomelli Qual è il Suo grado
DettagliFunzioni Destinatari Indicatori
ALLEGATO 3 -INDICATORI SULLE PRESTAZIONI DEL SSC AMBITO DISTRETTUALE 6.2 Sistema integrato e essenziali punto 2, art.6 della LR 6/2006 Servizi e 1. Servizio professionale 2) Segretariato Analisi della
Dettagliprogetto Via Mario Bianco 20 coabitazione tra anziani fragili a Milano
INNOVABILITA' La Domotica per la Sicurezza Idee e soluzioni per la vita domestica di Anziani e persone con disabilità progetto Via Mario Bianco 20 coabitazione tra anziani fragili a Milano 27 ottobre 2011
DettagliL appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers
L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers Intervento a cura della dr.ssa Anna Maria Maestroni Milano, 11 giugno 2014 Le RSA di ASL Milano Convegno Progetto farmacovigilanza Numero:
DettagliLa conciliazione SOCIOLOGIA. Conciliazione tra lavoro e famiglia. Il lavoro delle donne e la condizione familiare.
SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne e la condizione familiare La conciliazione SS - La partecipazione delle donne 2 Conciliazione tra lavoro e famiglia Presenza di figli Strategie di conciliazione: il part-time
DettagliModulo per la richiesta di contributo economico ex DGR 4249/2015 Misura B2 ANNO 2016
Modulo per la richiesta di contributo economico ex DGR 4249/2015 Misura B2 Buono / Voucher per il mantenimento in famiglia di persone non autosufficienti ANNO 2016 IL RICHIEDENTE Sig./a sesso M F Cod.
DettagliAMBITO DISTRETTUALE DI SARONNO
LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DEL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA ANNO 2015 Premessa La DGR 740/2013 ha assegnato risorse sia alle ASL che agli Ambiti territoriali affinché realizzassero interventi a forte
DettagliLa dimensione dell animazione nelle case di riposo 1 giornata ( )
ENTE ORGANIZZATORE DEL CORSO - Andrea Corradini - Esperienze in ambito formativo/stages OGGETTO DURATA Casa Sogg. Anziani Riva del Garda Provincia Autonoma Trento Servizio Att. Casa Sogg. Anziani Riva
DettagliWORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana
WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA
DettagliIL PUA: PERNO DELLA INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
IL PUA: PERNO DELLA INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Dottoressa Paola Ciani Conferenza dei Servizi 30 Novembre 1 Dicembre 2015 Bracciano IL PUA NASCE CON DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 315 DEL 08-07-2011.
Dettagli8 maggio Tabella 1 rete residenziale Distretto di Porretta Terme (comprensiva dei posti temporanei) P.L. effettivi al 31/12/2011
Strutture residenziali (Case Protette/RSA) Casa Residenza Anziani Nel Distretto di Porretta Terme, al 31/12/211, la percentuale di copertura della popolazione anziana ultrasettantacinquenne rispetto ai
DettagliLE RESIDENZE PER LA TERZA ETA : SCENARI E PROSPETTIVE
LE RESIDENZE PER LA TERZA ETA : SCENARI E PROSPETTIVE Gli anziani in Italia Gli anziani in Italia superano i 12 milioni. Di questi sono circa 3 milioni le persone comprese tra gli 80 e gli 89 anni. Circa
DettagliCOMUNE DI RIESE PIO X Ufficio Servizi Sociali
COMUNE DI RIESE PIO X Ufficio Servizi Sociali AGEVOLAZIONI E SERVIZI ALLE FAMIGLIE a. Carta acquisti RIVOLTO: ai cittadini italiani ultra65enni e ai nuclei familiari con bimbi fino a 3 anni di età. SCADENZE:
DettagliDOTE DI CARE-GIVING ASSISTENZIALE INPDAP LOMBARDIA. 24 maggio 2012 DGFCISS
DOTE DI CARE-GIVING ASSISTENZIALE INPDAP LOMBARDIA 24 maggio 2012 DGFCISS Destinatari Requisiti di accesso Residenza nel territorio lombardo Dipendenti pubblici INPS gestione ex INPDAP Coniugi conviventi
DettagliLa dialisi peritoneale assistita. Claudio Pozzi Ospedale Bassini
La dialisi peritoneale assistita Claudio Pozzi Ospedale Bassini Programma di trattamento nei nuovi ingressi 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% ED DP 0% 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
DettagliSportello Servizio Assistenza Famiglia JOB FAMILY
Sportello Servizio Assistenza Famiglia JOB FAMILY Di seguito sono indicati i dati riguardanti il periodo dal 01/0/014 al 31/03/014 LE FAMIGLIE Città di residenza delle famiglie n. di DOMANDE COMUNE DI
DettagliL'assistente sociale nei Patronati e CAF. A cura di Stefania Roberti, assistente sociale
L'assistente sociale nei Patronati e CAF A cura di Stefania Roberti, assistente sociale I PATRONATI E I CAF SONO SERVIZI DI PROSSIMITA AI QUALI I CITTADINI ACCEDONO per richiedere l ISEE L'ISEE erogato
DettagliLa qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione
La qualificazione dell assistenza familiare: incontro tra domanda e offerta, buone prassi e formazione RisorseComuni 18 novembre 2009 Anna Roberti Dirigente U.O. Programmazione DG Famiglia e Solidarietà
DettagliIl rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers. FReNeSys Azione e-welfare
Il rischio di istituzionalizzazione dell anziano fragile: come sostenere i caregivers FReNeSys Azione e-welfare Obiettivo generale Conoscere le difficoltà e i bisogni dei familiari che assistono o hanno
DettagliStili di vita sostenibili nelle pratiche di consumo alimentare urbano. Il caso di Milano
Stili di vita sostenibili nelle pratiche di consumo alimentare urbano. Il caso di Milano Chiara Demaldè Dottorato in Qualità della vita nella Società dell Informazione Dipartimento di Sociologia, Università
DettagliLe aspettative e le opinioni degli italiani per
Le aspettative e le opinioni degli italiani per la sanità L indagine sulla popolazione generale Ketty Vaccaro Responsabile welfare Fondazione Censis Roma 14 dicembre 2010 L impianto della ricerca Lo studio
DettagliI NUMERI DEL BENESSERE NEL CENTRO DIURNO INTEGRATO
PRESTAZIONI Il Centro Diurno Integrato Alzheimer Saccardo offre: assistenza medica; assistenza infermieristica (somministrazione terapie, medicazioni, rilevazione parametri); attività socio-assistenziali
DettagliDEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO?
DEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO? Dott.ssa Alessia Ciccola Neuropsicologa Centro dei Disturbi della Memoria Ospedale Civile Rovigo, ULSS18 QUESITI A CUI RISPONDERE OGGI: : QUALE RAPPORTO? 1.
DettagliCorso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante)
Corso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante) IL CORSO DI FORMAZIONE SI PONE I SEGUENTI OBIETTIVI: Garantire alle persone disabili e/o anziane non autosufficienti la possibilità
DettagliL assegno di cura: uno strumento dell integrazione socio sanitaria a supporto dell assistenza a domicilio per le persone non autosufficienti
L assegno di cura: uno strumento dell integrazione socio sanitaria a supporto dell assistenza a domicilio per le persone non autosufficienti Paola Maccani Direttore Integrazione socio sanitaria APSS Valeria
DettagliL ARS per la Demenza. Firenze 21 settembre Paolo Francesconi Matilde Razzanelli
L ARS per la Demenza Firenze 21 settembre 2012 Paolo Francesconi Matilde Razzanelli Cosa facciamo 1. produzione di informazioni epidemiologiche 2. supporto allo sviluppo dei percorsi assistenziali 3. supporto
DettagliIL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver
49 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Firenze, 3-7 novembre 24 La geriatria nel Servizio Sanitario Nazionale: l assistenza sanitaria e sociale nel Paese più vecchio del mondo IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili
DettagliDi seguito le domande poste con il questionario:
Estratto dalla Relazione presentata dalla Cooperativa sociale F.A.I. di Padova in merito al questionario di gradimento somministrato agli Utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD). Il Questionario
DettagliRegolamento ISEE Disciplina e modalità degli interventi e delle prestazioni dei servizi sociali del Comune di LOMAZZO.
Regolamento ISEE Disciplina e modalità degli interventi e delle prestazioni dei servizi sociali del Comune di LOMAZZO afferente all ambito Lomazzo Fino Mornasco e aderente all Azienda Sociale Comuni Insieme
DettagliINTERVENTI E SERVIZI PER TUTTA LA POPOLAZIONE
INTERVENTI E SERVIZI PER TUTTA LA POPOLAZIONE La normativa (LN 328/2000) prevede che il sistema integrato dei servizi abbia carattere di universalità e che le risposte ai bisogni siano progettate e realizzate
DettagliDocumento approvato dall Assemblea dei Sindaci in data 23 febbraio 2015
Linee guida per l assegnazione del FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2014 a persone con disabilità grave e anziani non autosufficienti residenti nei Comuni dell Ambito di Garbagnate Milanese in applicazione
DettagliAlcune esperienze di ricerca nella Provincia di Ferrara
Alcune esperienze di ricerca nella Provincia di Ferrara Az. USL di Ferrara e Ufficio di Piano Distretto Sud Est Dott. Matteo Pazzi 1 L a ricerca sociale e la programmazione: diagramma ricercaprogrammazione
DettagliStrategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità
Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Sommario: Definizione di servizio sociale RETE: elemento fondante delle strategie messe in campo dai servizi
DettagliLa sostenibilita economica dei modelli assistenziali nel medio periodo: prestazioni monetarie, sanità integrativa e assicurazioni
Roma, 11/7/16 La sostenibilita economica dei modelli assistenziali nel medio periodo: prestazioni monetarie, sanità integrativa e assicurazioni Francesco Longo Cergas - Bocconi 1 I numeri della Non Autosufficienza
DettagliTelemonitoraggio nei pazienti postacuti Il progetto dell ASL Monza e Brianza per potenziare l assistenza dei pazienti a domicilio
MOTORE SANITA TECH: "Telemedicina. Salute in rete o buoni propositi Milano 2 marzo 2015 Telemonitoraggio nei pazienti postacuti Il progetto dell ASL Monza e Brianza per potenziare l assistenza dei pazienti
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliRuolo dei Comuni nell integrazione con i Servizi Sanitari Aziendali Ruolo criticità/opportunità
Ruolo dei Comuni nell integrazione con i Servizi Sanitari Aziendali- criticità/opportunità dell Ente Locale (dott.ssa S. Vivian Assistenti Sociali Comune di Tezze sul Brenta dott.ssa D. Carli Assistenti
DettagliL ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA
L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA IL SERVIZIO ADI NEL TERRITORIO DELL ISOLA BERGAMASCA Coord. Sanitario Dott.ssa Porrati Luisa Infermiera CeAD
DettagliCOMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n 40 del 30/09/2009 Art. 1 Finalità 1. Il Servizio Pasti a Domicilio
DettagliConferenza stampa Sole Si, soli No!
Conferenza stampa Sole Si, soli No! Le proposte della Comunità Egidio per aiutare gli anziani a non morire di caldo 5 Giugno 2007 Gli ultimi dati ISTAT relativi al 1 gennaio 2006 Il 19,7 % della popolazione
Dettagli