PIANO OFFERTA FORMATIVA

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO Via Ferrari, MARANELLO (MO) - tel fax info@ipsiaferrari.mo.it - cert. info@pec.ipsiaferrari.mo.it P.O.F. PIANO OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2010/2011 approvato dal Collegio dei Docenti in data 23/11/2010 ratificato dal Consiglio d Istituto in data 24/11/2010

2 I N D I C E IDENTITÀ DELL IPSIA A. FERRARI 3 L IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO 3 MISSION, VISION, POLITICA E FINALITÀ DELL ISTITUTO 5 IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI 6 PROFILI PROFESSIONALI 6 CAPITOLO 1 7 PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA 7 NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline 7 3 ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline 8 BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario 8 BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario 8 CORSO SERALE 9 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 9 CAPITOLO 2 11 ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 11 COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI 12 FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE 12 SPAZI 13 IL PERSONALE 13 REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI 13 LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE 15 LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA 15 I RAPPORTI CON I GENITORI 16 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE 17 CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI 18 CAPITOLO 3 19 PROGETTAZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA 19 COMPETENZE FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI 19 CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI 22 VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 23 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 24 SANZIONI DISCIPLINARI: PROCEDURA 24 VALUTAZIONE CLASSI TERZE: CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO PER L ESAME DI QUALIFICA 25 ATTIVITA DI RECUPERO 26 CAPITOLO 4 27 PROGETTI CURRICULARI 27 CAPITOLO 5 31 PROGETTI E ATTIVITA EXTRACURRICOLARI 31 CAPITOLO 6 43 PROGETTI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI 43 CAPITOLO 7 48 AREA PROGETTI INNOVAZIONE PROTOTIPI ED ENERGIE ALTERNATIVE 48 CAPITOLO 8 50 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 50 AUTOVALUTAZIONE DELL OFFERTA DIDATTICA DELL ISTITUTO 50

3 IDENTITÀ DELL IPSIA A. FERRARI L Istituto Professionale Statale Alfredo Ferrari di Maranello si presenta al territorio come punto di riferimento per l area meccanica, in modo particolare nel settore dell autoveicolo. Infatti ha manifestato la sua vocazione motoristica fin dal momento della fondazione, nel 1962, ad opera dell ingegner Enzo Ferrari, che lo ha voluto come una struttura strategica per lo sviluppo della sua azienda e per la formazione delle sue maestranze. Anche dopo il passaggio al sistema formativo statale, avvenuto nel 1965, l Istituto, che ha assunto tutte le caratteristiche degli Istituti Professionali di area meccanica, ha mantenuto le peculiarità specifiche che ne hanno fatto un punto di riferimento per lo studio della meccanica dell automobile e in particolare del motore. La vicinanza fisica e anche affettiva e vocazionale con la Ferrari spa, legata alle medesime radici, ha sempre privilegiato, nello studio dell area meccanica, l interesse verso il tema della mobilità e dei veicoli. Così, quando le qualifiche statali rilasciate dall Istituto sono diventate T.S.E. (Tecnico dei Sistemi Energetici) e T.I.M. (Tecnico dell Industria Meccanica), nella nostra scuola sono sempre state intese come specializzazioni legate al motore come macchina termica, ai suoi limiti e ai grossi problemi insiti nella sua natura (basso rendimento, alto inquinamento), allo studio delle diverse alternative tipologiche di energia applicabili al motore, alla meccanica dell industria automobilistica. L istituto Professionale A. Ferrari in questi anni si è trasformato notevolmente, percorrendo rapidamente le tappe che ne hanno segnato l evoluzione: da scuola con corso atipico ad indirizzo meccanico motorista, è giunta ad attivare una prima riforma dei corsi, prevista dal progetto 92, e, in rapida successione, ha attuato, a partire dall anno scolastico 1997/98 il Progetto 2002, caratterizzato da innovazioni sia di tipo didattico-formativo sia curricolare. Quest ultima sperimentazione ha previsto l introduzione di moduli orari da 50 minuti, riducendo l orario medio di frequenza settimanali a 35 moduli e mantenendo inalterati gli obiettivi professionalizzanti. La nuova riforma, che stabilisce il riordino degli istituti professionali e ne definisce le modalità attuative,avviata dal presente anno scolastico, ha riportato le ore a 60 minuti effettivi ma ha ridotto il monte ore settimanale che, nelle classi prime, assomma a 32. Le classi seconde e terze effettuano quest anno 34 ore settimanali, ed hanno modificato il quadro orario secondo quanto stabilito dalla riforma. Le classi quarte e quinte effettuano 30 ore settimanali su cinque giorni di lezione; nel corso dell anno scolastico svolgeranno 66 ore di alternanza scuola-lavoro e due settimane di tirocinio didattico in azienda. L istituto è inserito nel quadro della riforma nel settore Industria e Artigianato con l indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica. Permane la possibilità, sempre nel quadro dell istruzione quinquennale, di acquisire, al termine del primo triennio, il diploma di qualifica come Operatore Meccanico od Operatore Termico. Tale percorso viene effettuato anche in collaborazione con i Centri di Formazione Professionale del territorio. La riforma prevede l acquisizione per tutti gli studenti del Diploma di Stato, al termine del percorso quinquennale. E salvo in ogni caso il principio che rende possibile il passaggio da un istituto di istruzione superiore ad un altro senza perdere anni di studio, attraverso un sistema di certificazione delle competenze acquisite (crediti formativi). L IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO L Istituto dialoga attivamente con il Territorio. Intrattiene rapporti collaborativi con gli Enti Locali: Comune, Distretto di Sassuolo, Provincia, Regione, AUSL; con l Associazione Vittime della strada, con l Associazione Pro SLA, con Associazioni di volontariato, con la Ferrari spa. Ricerca costantemente ed ottiene il sostegno delle Imprese e delle Ditte locali, in particolare di quelle che operano nel settore della meccanica e dei motori, che accolgono i ragazzi per tirocini didattici e mettono a disposizione borse di studio per gli allievi che si sono distinti per l impegno. Anche il Comune di Maranello ha messo a disposizione della scuola borse di studio per gli studenti meritevoli. 3

4 La scuola ha attivato da anni una convenzione con il Politecnico di Milano; ha realizzato progetti di Educazione stradale, tra cui un progetto pilota, finanziato dal MPI, dall Osservatorio per l educazione stradale, dalla Provincia, dai Comuni del Distretto. Ha attivato inoltre progetti di Educazione alla Salute, anche correlati all educazione stradale, ed avvierà un progetto di raccordo incentrato sul valore del volontariato: di quest ultima attività ricorre nel 2011 la celebrazione mondiale. Sono sempre attivi i Progetti Internazionali: a partire dalla metà degli anni 90 gli insegnanti e gli studenti dell IPSIA hanno sviluppato studi, ricerche e tesi nel settore delle energie rinnovabili e alternative legate ai problemi della mobilità sostenibile. Dal 1999 l Istituto intrattiene rapporti di scambi e di collaborazione con N.A.C., un college di Nagoya (Giappone). I progetti incentrati sui valori ideali dei cittadini europei, che coinvolgono con modalità trasversali molti studenti della scuola, sono molteplici e vengono sviluppati in collaborazione con organi ed istituzioni locali, nazionali ed europei. Una peculiarità dell IPSIA è la provenienza degli studenti, in parte, dal Distretto di Sassuolo (Maranello, Formigine, Sassuolo, Fiorano), in parte da Modena e provincia (comprese le località di montagna) ma anche da Reggio, Bologna e da varie regioni d Italia. Alcuni studenti provengono anche da Paesi stranieri. Negli anni scolastici , 06-07, l Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001: Nell anno 2009 ha nuovamente intrapreso il percorso per la certificazione di qualità, che ha portato a termine con successo. Dall a.s. 2009/2010 l IPSIA Ferrari si fregia infatti nuovamente di tale certificazione UNI EN ISO 9001:2008, nel seguente campo applicativo: Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione professionale nel settore meccanico della produzione industriale e della manutenzione dell'autoveicolo. Essa è indice di un sistema che, attraverso monitoraggi costanti ed accurati, garantisce l efficienza e l efficacia delle procedure didattiche ed amministrative. In sintesi la scuola da ha considerato prioritario: fornire agli studenti una formazione sempre più tecnica e specializzata; prevenire il disagio e la dispersione scolastica; infondere una cultura europea ed internazionale; educare i giovani alla conoscenza ed al rispetto di regole ed individui; sensibilizzare gli studenti alla partecipazione sociale, anche nel quadro, previsto dalla Riforma, dell educazione alla cittadinanza attiva e alla conoscenza delle leggi. La scuola fa parte delle seguenti Istituzioni territoriali: rete territoriale per l integrazione degli alunni disabili del Distretto di Sassuolo; ASA-MO (RETE Scuole Autonome provincia di MO). E possibile avere notizie su di noi anche consultando la pagina Web dell Istituto: 4

5 M I S S I O N, V I S I O N, P O L I T I C A E F I N A L I T À D E L L I S T I T U T O MISSION L istituto è nato negli Anni Sessanta dall idea di Enzo Ferrari di creare figure professionali esperte nell area meccanica motoristica. Tenendo fede a tale proposito e alle nuove esigenze di un territorio con una realtà produttiva ad alto contenuto tecnologico, l istituto prepara figure con competenze ampie e flessibili. L istituto, tramite un percorso di educazione, istruzione e formazione, permette l acquisizione di conoscenze, capacità e comportamenti che portano gli studenti a raggiungere livelli di prestazione tali da essere garanzia di successo per l inserimento nel mondo del lavoro. L istituto orienta le sue scelte verso un percorso professionale nell area meccanica della produzione e dell autoveicolo. VISION Potenziare i rapporti scuola-famiglia. Coinvolgere le realtà produttive nel percorso formativo scolastico incentivando i rapporti con gli Enti esterni, e in particolare con Enti locali per permettere una continua verifica delle opportunità e delle esigenze del territorio. Prevenire e attenuare il fenomeno dell abbandono scolastico. Potenziare la formazione e l aggiornamento del personale docente e non docente. Migliorare costantemente il livello di soddisfazione dell utenza in merito ai servizi proposti dall istituto. Sensibilizzare e coinvolgere il corpo docente e non docente sui principi e sul sistema di gestione qualità. Mantenere e migliorare l efficienza delle attrezzature dei laboratori e adeguarle alle esigenze dell innovazione tecnologica per fornire agli studenti una preparazione adeguata e all avanguardia. Implementare un sistema di gestione, registrazione e diffusione delle esperienze scolastico-formative e professionali degli studenti. Promuovere la conoscenza Europea e le competenze interculturali. Promuovere il sentimento di cittadinanza attiva. Agevolare le pari opportunità nell accesso al mercato del lavoro per i giovani che rischiano l esclusione sociale. POLITICA Il Dirigente scolastico promuove, sostiene e guida l istituto verso una politica per la qualità, con la collaborazione di tutto il personale. Le motivazioni fondamentali di questa politica sono quelle di dare agli allievi dell I.P.S.I.A. A. Ferrari concrete possibilità di successo nella scuola e nel lavoro, e al personale migliori strumenti e metodologie di lavoro. A tal fine il Dirigente Scolastico nomina il responsabile gestione qualità, supportato da un comitato per la qualità, per la gestione del sistema qualità dell istituto. Il Dirigente Scolastico nel rispetto delle competenze degli organi collegiali definisce ogni anno gli obiettivi specifici da raggiungere, le risorse umane da coinvolgere, e gli strumenti da utilizzare. FINALITÀ Le finalità sono traguardi a lungo termine verso cui tendere che non necessariamente si conseguono nell arco del quinquennio. L istituto ha individuato come prioritarie le seguenti: promuovere lo sviluppo personale e culturale dello studente come individuo e come cittadino italiano inserito in un più ampio contesto europeo e mondiale, in relazione ai propri bisogni educativi e alle esigenze formative che emergono dallo sviluppo culturale e sociale; far acquisire la consapevolezza del proprio ruolo in una società democratica, multiculturale e multietnica, caratterizzata da un pluralismo di modelli e di valori e promuovere una efficace comunicazione interculturale; incentivare l elaborazione di autonome scelte di valori; promuovere, anche attraverso la diversificazione delle proposte formative, il superamento del disagio, la valorizzazione delle attitudini e la capacità di porsi in dialogo e confrontarsi con le diversità; formare e potenziare la capacità di conoscere se stessi e la realtà circostante, orientando alla definizione di un personale progetto di vita. 5

6 I L N U O V O O R D I N A M E N T O D E G L I I S T I T U T I P R O F E S S I O N A L I LINEE GUIDA (D.P.R. 15 MARZO 2010, N. 87, ARTICOLO 8, COMMA 6) - SINTESI Il settore Industria e artigianato comprende due ampi indirizzi riferiti rispettivamente alle produzioni industriali e artigianali e alla manutenzione e assistenza tecnica ( settore Servizi) Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi comuni che riguardano esigenze generali, principalmente l adeguamento all evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti sul territorio. I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con l obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità nei processi produttivi e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere. Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una articolata didattica laboratoriale, favoriscono l orientamento verso la scelta effettiva dell indirizzo. Queste discipline - Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze integrate (Fisica) e Scienze integrate (Chimica), Tecnologie dell informazione e della comunicazione - comuni a tutto il settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d indirizzo e sono complementari nella progettazione didattica. Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo (nelle diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina Laboratori tecnologici ed esercitazioni, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative. Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative competenze specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell industria e dell artigianato e per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro. Le competenze acquisite dagli studenti nell intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell Unione europea, ad educare all imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio futuro personale e professionale. PROFILI PROFESSIONALI Il corso di studi dell IPSIA Ferrari è inserito nel settore Industria e artigianato, con indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica. L indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. COMPETENZE Le competenze di indirizzo si riferiscono alle varie filiere dei settori produttivi (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica etc.) e vengono poi sviluppate ed integrate in relazione alle esigenze proprie del mondo produttivo e lavorativo del territorio. Il percorso formativo, multifunzionale e politecnico, mira anche a sostenere le diverse filiere produttive nella fase post commercializzazione in rapporto all'uso e alle funzionalità dei sistemi tecnici e tecnologici. Il manutentore, autonomo o dipendente, svolge interventi tecnici a servizio dell'utente in relazione alla complessità dei dispositivi tecnologici industriali e commerciali che, progettati per un'utilizzazione sempre più amichevole e facilitata, richiedono interventi specialistici non comuni per la messa a punto, la manutenzione ordinaria, la riparazione e la dismissione dei sistemi di interesse. Oltre ad una preparazione tecnica e tecnologica, l'etica della manutenzione comporta una cultura giuridica ed economica sufficiente per sostenere il diplomato nel continuo aggiornamento sulle normative tecniche e giuridiche relative ai rispettivi settori, sui temi della sicurezza dei dispositivi, del risparmio energetico e dei danni prodotti dall'inquinamento dovuto all'uso ed abuso dei prodotti tecnologici e allo smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi. 6

7 C A P I T O L O 1 PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA O P E R A T O R E T E R M I C O O P E R A T O R E M E C C A N I C O Opera nell area termica. Opera nell area meccanica. Acquisisce competenze di base nel campo dei motori, pompe, compressori, impianti idraulici, termici e sanitari. Acquisisce competenze di base nel campo delle macchine utensili, della manutenzione e montaggio macchine e impianti di produzione. L operatore termico deve raggiungere le seguenti competenze: Conoscere principi e funzionamento dei motori endotermici. Conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e termici anche in relazione alle norme di sicurezza, risparmio energetico e inquinamento ambientale. Interpretare correttamente un disegno meccanico. Individuare ed eliminare anomalie di motori e impianti. Essere in grado di intervenire su motori a quattro tempi comprese le fasi di smontaggio e montaggio. Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici ed il loro impiego. Conoscere i componenti ed il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici. L operatore meccanico deve raggiungere le seguenti competenze: Conoscere i principi di funzionamento delle M.U. (Macchine Utensili) tradizionali e C.N.C. (a Controllo Numerico Computerizzato). Conoscere e sviluppare cicli di lavorazione. Conoscere e realizzare semplici impianti di automazione. Eseguire montaggio e smontaggio di parti di macchine e impianti. Eseguire e interpretare un disegno meccanico. Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego. Conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici. NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline La Riforma prevede un sistema di istruzione basato su un percorso esclusivamente quinquennale (2+2+1, costituito cioè da un primo biennio, un secondo biennio e l anno conclusivo). Il seguente quadro orario, afferente alla riforma, trova immediata applicazione nelle classi prime e graduale applicazione nelle classi successive. DISCIPLINE DISCIPLINE AREA COMUNE DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO 1 biennio 2 biennio 5 anno cl. 1 a cl. 2 a cl. 3 a cl. 4 a cl. 5 a ore settimanali di lezione Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della terra e biologia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione o attività alternative Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate: fisica (con 1 ora laboratorio*) 2 2 Scienze integrate: chimica (con 1 ora laboratorio*) 2 2 Tecnologie dell Informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni ** Tecnologie meccaniche ed applicazioni Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione * L'attività didattica in laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico pratico. 7

8 3 ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline AREA DI EQUIVALENZA numero unità: 13 AREA DI INDIRIZZO numero unità: 19 AREA D INTEGRAZIONE numero unità: 2 Discipline Area di equivalenza unità Area d indirizzo unità Area integrazione unità Italiano 3 Fisica e Lab. 3 (1) Area integrazione 2 Storia 2 Discipline Tecnologiche 11 (5) Lingua Straniera 2 Esercitazioni Pratiche 4+1 Matematica 3 Ed.Fisica 2 I.R.C. 1 L area d integrazione costituisce strumento di interazione tra le esigenze produttive del territorio e quelle della didattica. E utilizzata per il collegamento con realtà produttive e/o dei servizi del territorio impiegando le risorse professionali dell area di indirizzo. BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario Il Tecnico dei Sistemi energetici ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, dell autoveicolo e degli impianti tecnici di edifici civili e industriali. E in grado di coordinare interventi di avviamento, regolazione e controllo su impianti e motori. Il corso permette il conseguimento di : diploma di Stato che consente l iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria; attestato relativo all attività di alternanza scuola- lavoro. Il diploma costituisce credito per accedere ai corsi specifici per il collaudo di veicoli. AREA COMUNE AREA DI INDIRIZZO DISCIPLINE UNITÀ CLASSE UNITÀ CLASSE 4ª 5ª Italiano 4 4 Storia 2 2 Matematica Informatica 3 3 Lingua straniera 3 3 Ed.Fisica 2 2 I.R.C. 1 1 Meccanica Macchine e Disegno 5 (3) 5 (3) Impianti Termotecnici 7(3) 7 (3) Elettronica-Elettrotecnica 3 3 TOTALE UNITA BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario Il tecnico dell industria meccanica è una figura professionale appositamente preparata per l industria meccanica e trova la sua collocazione nei quadri intermedi della progettazione o produzione. E in grado di analizzare e gestire i processi lavorativi con una capacità specifica nella gestione dei sistemi di automazione e nello studio di attrezzature adeguate al processo. Il corso permette il conseguimento del: diploma di Stato professionale che consente l iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria; attestato relativo all attività di alternanza scuola- lavoro. AREA COMUNE AREA DI INDIRIZZO DISCIPLINE Italiano Storia Matematica Informatica Lingua straniera Ed.Fisica I.R.C. Tecnologia Meccanica e Lab. Tecnica Produz. e lab. Elettronica-Elettrotecnica Macchine a fluido Meccanica applicata alle macchine UNITÀ CLASSE 4ª (4+1) UNITÀ CLASSE 5ª (5+ 1) TOTALE UNITA PER ENTRAMBI I CURRICOLI POST QUALIFICA: ai quadri orari vanno aggiunte annualmente le ore dedicate all alternanza scuola-lavoro: da un minimo di 66 ore annue a un massimo di 132 per le classi quarte e le classi quinte; inoltre sono previste 80 ore annue, sia nelle quarte che nelle quinte, di tirocinio didattico in azienda, finalizzato alla preparazione specifica professionalizzante. Per gli studenti particolarmente motivati e capaci l Istituto organizza tirocini di lavoro all estero in strutture con cui la scuola intrattiene regolari rapporti. 8

9 CORSO SERALE Il corso serale per il conseguimento della qualifica di Operatore Termico e del diploma di Tecnico dei Sistemi Energetici è attivo da vari anni presso il nostro Istituto. In questo modo la scuola si apre sempre più ai bisogni della società e di quell utenza che ha bisogno di riqualificarsi e di migliorare il proprio livello di cultura o di istruzione. Prepara infatti una figura professionale in grado di inserirsi in modo più attivo e funzionale nel mondo del lavoro o di migliorare la sua posizione per adeguarsi alla rapida evoluzione del settore. E un servizio che si sta sempre più ampliando e diversificando per rispondere alle esigenze del territorio e della società in cui l Istituto è inserito. Gli studenti hanno la possibilità di seguire un piano di studi personalizzato e strutturato in moduli: in tale ottica, agli studenti possono venire riconosciuti anche crediti formativi (titoli di studio, corsi certificati ed altro) e competenze acquisite in ambito lavorativo. Il corso serale ha una struttura chiaramente definita con classi aperte e ed è caratterizzato da flessibilità per rispondere alle esigenze di formazione degli adulti, valorizzando conoscenze e capacità che sono integrate con le materie del corso. Nelle classi 4ª e 5ª serale, così come nel diurno, viene attuato un progetto di alternanza scuola-lavoro per una professionalizzazione mirata a soddisfare le esigenze produttive del territorio. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 1) TIROCINIO DIDATTICO FORMATIVO (STAGE) E un percorso formativo presso aziende del comprensorio con contemporanea sospensione delle lezioni. La durata è di due settimane per le classi terze, quarte e quinte. Per le classi seconde, l effettuazione dello stage è subordinata alla delibera vincolante del Consiglio di Classe. OBIETTIVI: favorire i contatti fra lo studente e le aziende in previsione di un eventuale inserimento lavorativo; favorire il reciproco scambio di conoscenze fra mondo del lavoro e mondo della scuola tramite lo studente che integra così le conoscenze acquisite a scuola con quelle fornite dall esperienza in azienda; consentire allo studente di verificare, in ambito lavorativo, i contenuti ed avere un riscontro immediato di quanto apprende a scuola. E possibile effettuare il tirocinio didattico anche presso un impresa Europea collegata ad Istituti nostri partner nel progetto Leonardo - mobilità. 2) PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: CORSO POST QUALIFICA E parte integrante del curriculum nei corsi post - qualifica (4, 5 anno), collegata alla seconda area e, in parte, anche alla prima. Viene svolta da docenti esterni o provenienti dalla scuola con specifiche esperienze nei settori di interesse professionale e organizzata da un gruppo di docenti interni. Si basa sulla progettazione di moduli che tengono conto della preparazione di base degli studenti, degli obiettivi formativi dell intero biennio, delle esigenze del territorio e delle possibilità occupazionali. Le conoscenze e abilità acquisite si riferiscono sia al sapere professionale, sia al comportamento in ambiente di lavoro. Gli argomenti di studio sono elaborati dal gruppo organizzativo in base agli interessi degli studenti, alle esperienze pregresse maturate all interno della scuola, all acquisizione di una professionalità spendibile nel mondo del lavoro. Particolarmente qualificante la collaborazione con quasi tutte le concessionarie dei maggiori marchi automobilistici presenti nella provincia di Modena. In particolare, molte concessionarie danno disponibilità ad accogliere un limitato numero di studenti per proporre loro una esperienza di stage in officina, direttamente guidato dal loro personale, sui modelli di vetture più recenti. Tale opportunità, rivolta alle classi quarte e quinte costituisce un percorso formativo di grande valore dal punto di vista professionale. E inoltre attivo un corso biennale interno di costruzione prototipi che si avvale di alcune alte professionalità provenienti dal ricchissimo territorio maranellese. 9

10 Per l anno scolastico in corso si presenta il quadro orario dell attività di alternanza distinto per classe: PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO CLASSI QUARTE sez. A-B-D-E Si dispongono: n 48 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n 128 ore CLASSE QUARTA sez. C Si dispongono: n 50 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n 130 ore CLASSI QUINTE sez. A-B-D-E Si dispongono: n 51 ore di corsi (lezioni teoriche/pratiche) da svolgere in aula/off. meccaniche; n 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n 131 ore CLASSE QUINTA sez. C Si dispongono: n 49 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE N 129 ORE. I corsi verranno organizzati compatibilmente con le risorse finanziarie. 3) INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO L IPSIA A. Ferrari di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel quadro, anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali. La scuola, a tal fine, utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e formativo derivante dall applicazione della Legge sull autonomia scolastica e dei vari decreti in merito, in particolare: il ricorso in misura crescente alle ore dell area d integrazione e all alternanza, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni pratiche richiesti dal territorio; il ricorso ad interventi di orientamento che coinvolgano sempre più le imprese del territorio al fine di creare percorsi didattici spendibili nel mondo del lavoro. 10

11 ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA C A P I T O L O 2 DIRETTORE AMMINISTRATIVO DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO DI ISTITUTO RESPONSABILE GESTIONE QUALITA COLLABORATORI DEL DS GIUNTA COMITATO QUALITA RESPONSABILE SICUREZZA TUTOR COLLEGIO DOCENTI DIPARTIMENTI COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO AREA AMMINISTRATIVA AREA DIDATTICA AREA GESTIONALE DIRETTORE AMMINISTRATIVO FUNZIONI STRUMENTALI DOCENTI UFFICIO TECNICO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COMITATO VALUTAZIONE CLASSI APPROVIGIONA- MENTO COLLABORATORI SCOLASTICI COORDINATORI PROGETTI LABORATORI MANUTENZIONE ASSISTENTI TECNICI COMITATO AREE DISCIPLINARI EX FUNZIONI AGGIUNTIVE CONSIGLI DI CLASSE 11

12 COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI Classe Coordinatori Segretari 1 a A Gazzotti Barone 1 a B Miselli Coriglione 1 a C Corazza Di Maida 1 a D Olivieri Di Roma 1 a E Accogli Biancardi 1 a F Tropea Rossi 2 a A Cescon Zanichelli 2 a B Ruberto Sinapi 2 a C Bertugli Sottile 2 a D Matteoni Cordi 2 a E Fuda Negrini 2 a F Papa Bertocchi 3 a A Poggioli Scali 3 a B Doddi Prezioso 3 a C Di Meo Donadio 3 a D Mousa Ferri 3 a E Bonaiuti Ciannameo 4 a A Barbolini Del Giudice 4 a B Magagni Balsemin 4 a C Barracco Rizzo L. 4 a D Zanetti Vaccari 4 a E Moneti Barbara 5 a A Paderno Cirigliano 5 a B Barbolini Spina 5 a C Barbolini Salomone 5 a D Magagni Resci 5 a E Moneti Sala Serale: 3 a S - 4 a S - 5 a S Cursio /// FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE I docenti coordinatori, nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del decreto legislativo n. 297/94 art. 5 comma 8, rappresentano un punto di riferimento per la classe e per i docenti del consiglio; sono deputati al coordinamento e allo svolgimento delle seguenti funzioni: presiedere i consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico; curare i rapporti con le famiglie; proporre il voto di condotta; ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione da parte del C.d.C; coordinare le attività relative alla compilazione delle griglie per pianificare i corsi di recupero; curare i rapporti con i colleghi, in particolare rispetto alla presenza in classe di alunni segnalati; monitorare la frequenza scolastica e adottare i relativi provvedimenti. Per le classi d esame i coordinatori: provvedono a coordinare le attività relative alle prove simulate coordinano le attività per la stesura del documento del 15 maggio, avendo cura di consegnare una copia in vicepresidenza. 12

13 SPAZI PRESIDENZA VICEPRESIDENZA UFFICI AMMINISTRATIVI AULE 30 AULA MAGNA 1 LABORATORI E AULE SPECIALI 4 PALESTRE 0 OFFICINA 1 dotata di 5 reparti di lavorazione e di 4 laboratori SALA INSEGNANTI 1 SALA LETTURA 1 IL PERSONALE Oltre al Dirigente scolastico di ruolo, l organico docente e amministrativo dell Istituto è costituito da n. unità, così come riepilogato nella successiva tabella. PERSONALE DOCENTE PERSONALE ATA TOTALE RUOLO INCARICHI o SUPPLENZE ANNUALI TEMPO PIENO PART-TIME 21 POSTI ORARIO CATTEDRA DIRETTORE S.G.A ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI TECNICI COLLABORATORI SCOLASTICI REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI PROSPETTO INCARICHI a.s Referente Disciplina Organo di Garanzia Ruberto, Matteoni Emanuela, Zanetti Catia, Zanichelli (supplente) Commissione POF Zanetti Catia, Matteoni Emanuela, Paderno Emilia, Miselli Andrea Commissione Qualità Miselli Andrea, Mousa Issa, Olivieri Matteo GLH D istituto (ex Commissione Alunni H) Messina Paola, Cordì Giuseppina, Di Meo Tiziana, Del Giudice Maria Grazia, Papa Maria Pia Orientamento Classi 2 e - 3 e Cescon Roberto Orientamento Classi 3 e Post-qualifica Cescon Roberto Orientamento Classi 5 e Ruberto Francesco, Bonaiuti Giuliano Orientamento in Ingresso Ruberto Francesco, Paderno Emilia, Poggioli Silvano, Spina Carmine Orientamento-Apertura Straordinaria Paderno Emilia, Cirigliano Saverio, Sottile Domenico, Fuda Francesco, Poggioli Silvano, Linoci Leonardo, Simeone Vincenzo, Spina Carmine, Moneti Cristina, Cursio Nicola Commissione Formazione Classi Barbolini Emanuela, Matteoni Manuela, Mousa Issa Commissione Progetti Internazionali Paderno Emilia, Linoci Leonardo, Accogli Grazia Commissione Viaggi Paderno Emilia, Ruberto Francesco, Limardi Foca Commissione Educazione alla Salute Matteoni Manuela, Papa Maria Pia, Cordì Giuseppina, Moneti Cristina Progetto Educazione Stradale - Patentino Spina Carmine, Simeone Vincenzo Progetto Educazione Stradale Spina Carmine, Simeone Vincenzo, Moneti Cristina Commissione Prototipi Sala Filippo, Poggioli Silvano, Gombia Enea, Guidicelli Rossella, Cirigliano Saverio, Olivieri Matteo Commissione Orario Balsemin Paola, Vaccari Daniela 13

14 Commissione Accoglienza Docenti Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano, Zanetti Catia Commissione Alunni Stranieri Di Meo Tiziana, Papa Maria Pia Commissione Assistenza agli Scrutini ed Esami di Stato Barracco Vincenzo, Ruberto Francesco Commissione Mostre ed Eventi Paderno Emilia, Simeone Vincenzo, Spina Carmine Gestione Sito Web Ruberto Francesco, Zanetti Catia, Mousa Issa Organizzazione Sostituzione Docenti Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano Commissione Tecnica Balsemin Paola, Limardi Foca, Miselli Andrea, Guidicelli Rossella, Linoci Leonardo Referenti Assi Culturali Zanetti Catia, Miselli Andrea, Corazza Patrizia, Guidicelli Rossella Riforma Poggioli Silvano, Miselli Andrea, Sala Filippo, Cescon Roberto, Ruberto Francesco, Zanetti Catia, Negrini Pierangela, Paderno Emilia, Matteoni Manuela Registro Elettronico Ruberto Francesco, Cirigliano Saverio, Baggetta Paolo Commissione Accoglienza Studenti: Presentazione Regolamento e Regole di Disciplina Zanichelli Catia, Matteoni Emanuela, Accogli Grazia, Papa Maria Pia COORDINATORI DI DISCIPLINA Elettrotecnica ed Elettronica Balsemin Paola Laboratorio Meccanico C320 Bonaiuti Giuliano Fisica Sinapi Religione Baggetta Paolo Diritto ed Economia Negrini Pierangela Inglese Guidicelli Rossella Educazione Fisica Lorini Roberto Triennio Materie Letterarie Magagni Paola Scienze Della Terra Matteoni Manuela Gruppo H Messina Paola Discipline Tecnologiche A020 Cescon Roberto TIC Ruberto Francesco Matematica Vaccari Daniela Matematica Biennio Materie Letterarie Zanetti Catia Coordinatore Alternanza Cirigliano Saverio Scuola Lavoro RESPONSABILI DEI LABORATORI Laboratorio Tecnologico Cirigliano Saverio Laboratorio Banco Donadio Giuseppe Officina Motori, Laboratorio Fisica, Linoci Leonardo Macchine Termiche, Sala Prove Macchine Utensili - Esercitazioni Pratiche Donadio Giuseppe Reparto Saldatura Donadio Giuseppe Laboratorio di Pneumatica Ruberto Francesco Laboratorio TIC, Laboratori Informatici Ruberto Francesco Laboratorio Prototipi Sala Filippo Gestione Palestre Lorini Roberto FUNZIONI STRUMENTALI AL POF - AREE (CCNL SCUOLA , art. 33) 1) Area Integrazione: Allievi Diversamente Abili Allievi Stranieri Messina Paola Di Meo Tiziana 2) Area POF Zanetti Catia 3) Area Nuove Tecnologie Balsemin Paola 4) Area Cittadinanza Europea Paderno Emilia Progetti Europei 5) Area Prototipi Sala Filippo Studio Energie Alternative 6) Area Antidispersione: Sportello d ascolto Referente Studenti per la Disciplina, Organizzazione Attività Lavori Soc. Utili Cristina Moneti Ruberto Francesco 7) Area Qualità Miselli Andrea 8) Area Alternanza Scuola-Lavoro Cirigliano Saverio Responsabile Calendari e Organizzazione Corsi di Recupero Bonaiuti, Miselli, Mousa, Paderno Responsabile Corso Serale Cursio Nicola Gestione Registro Elettronico Ruberto Francesco Responsabile Organizzazione Elezioni Scolastiche Bonaiuti Giuliano Supporto e Verbalizzazione Consiglio d Istituto Fuda Francesco Responsabile Calendari e Organizzazione Consigli di Classe Fuda Francesco Collaborazione con il Dirigente Scolastico e Gestione Permessi Limardi Foca Responsabile Progetto Manutenzione Limardi Foca Rapporti con Enti Formazione Professionale Bonaiuti Giuliano Si precisa che il RSPP dell Istituto è il prof. Fuda Francesco. Il RLS è il prof. Roberto Cescon. 14

15 LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE La Dirigenza Scolastica ha il compito di garantire la realizzazione delle attività previste dal P.O.F. e risponde in merito agli obiettivi prefissati. Da quando l Istituto ha adottato il Sistema di Gestione per la qualità ISO 9001: 2008, le responsabilità connesse ad ogni profilo professionale, molte procedure fondamentali e i relativi strumenti di verifica sono descritti analiticamente nel Manuale della qualità a cui si rimanda. Per quanto riguarda il funzionamento degli altri organismi attivi nella scuola, si fa riferimento alla Carta dei Servizi e allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti in vigore dal 22/06/ DPR n LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA L offerta formativa dell istituto si realizza attraverso la valorizzazione delle attività espletate dagli Organi Collegiali (Collegio Docenti, comprese le due articolazioni funzionali previste dal nuovo ordinamento, i Dipartimenti e il Comitato Tecnico scientifico, e Consiglio di Classe), dagli organi di programmazione (riunioni per materia), dai singoli docenti e dall attività di formazione degli insegnanti (corsi di aggiornamento). Il Collegio Docenti è l organo tecnico cui è affidata l elaborazione della programmazione educativo-didattica dell istituto. Esso opera sulla base delle indicazioni programmatiche ministeriali e delle competenze professionali di ciascun docente. Il Collegio Docenti, direttamente o attraverso commissioni specifiche, prende decisioni in merito ad ogni attività didattica e formativa da proporre agli studenti e ne programma le modalità di svolgimento. Le competenze formative e cognitive trasversali deliberate dal Collegio Docenti sono punto di riferimento per la programmazione di ogni Consiglio di Classe e per la definizione degli obiettivi di ogni disciplina. Il Collegio Docenti, integrandosi con le funzioni degli altri organi collegiali, si riunisce periodicamente secondo un calendario definito anno per anno. Il Nuovo Ordinamento degli Istituti professionali prevede due possibili articolazioni interne al Collegio, denominate Dipartimenti e Comitato Tecnico Scientifico. I primi possono supportare la didattica e la progettazione, consolidare le competenze di base e fungere da raccordo tra area di istruzione generale e area d indirizzo. Possono individuare i bisogni formativi e promuovere i piani di aggiornamento e la diffusione delle metodologie ritenute maggiormente efficaci. Il Comitato Tecnico Scientifico, composto da docenti ed esperti del mondo delle professioni e della ricerca, ha funzione consultiva e propositiva per organizzare l area d indirizzo e consolidare i rapporti tra scuola e mondo del lavoro. Il Consiglio di Classe è composto dai docenti, da due rappresentanti degli studenti e da due genitori per ogni singolo gruppo classe. Ogni Consiglio di Classe, attenendosi delle competenze formative e cognitive trasversali formulate dal Collegio Docenti, concorda un piano di lavoro integrato e studiato per la situazione specifica della classe: esamina la situazione in ingresso ed attiva strategie di recupero; definisce norme di comportamento ed atteggiamenti comuni; concorda obiettivi formativi e cognitivi trasversali e metodologie didattiche, compresi gli obiettivi minimi; definisce strumenti e metodi di osservazione del comportamento e dell apprendimento, strumenti di verifica e criteri per la valutazione periodica finale; concorda l equa distribuzione del lavoro settimanale degli studenti; elabora ed approva proposte di attività integrative, progetti speciali, attività di integrazione (per le classi dei primi tre anni); pianifica i rapporti con coordinatori e formatori della terza area (per le classi del biennio post-qualifica); elabora piani di lavoro per attività interdisciplinari; programma il calendario delle attività della classe, compresi interventi di esterni, visite didattiche, viaggi d istruzione, tirocini didattici e tesine; prepara eventuali piani educativi differenziati per alunni portatori di handicap; propone l adozione di nuovi libri di testo 15

16 Le Riunioni per Materia, vengono organizzate per gruppi di docenti della stessa disciplina, per eventuali gruppi di docenti di materie affini, di classi parallele e per progetti specifici. Esse definiscono: le competenze pregresse e quelle da acquisire in ambito educativo, in relazione ed accordo con le competenze trasversali formulate nel P.O.F.; la programmazione modulare della materia; le competenze didattiche, i contenuti ed i metodi; le competenze, conoscenze ed abilità minime da perseguire; la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza ed abilità concordando, laddove possibile, verifiche comuni di fine modulo con relativi criteri di valutazione; la proposta di eventuali adozioni di libri di testo. Il singolo Docente presenta entro il 30 novembre di ogni anno la propria programmazione didattica che può essere concordata con i colleghi della medesima disciplina e che deve, necessariamente, tenere in debita considerazione: la programmazione educativa e didattica elaborata dal Collegio Docenti; la programmazione modulare concordata in sede di Riunione per Materia; le competenze formative e cognitive trasversali elaborate in sede di Consiglio di Classe; le indicazioni programmatiche ministeriali; la situazione di partenza della classe; le competenze formative disciplinari; i presupposti del contratto formativo, in termini di presa d atto consapevole da parte dei discenti circa le loro responsabilità, impegni e compiti al fine di conseguire i risultati formativi attesi. I RAPPORTI CON I GENITORI Sono attivati tutti i canali possibili per una comunicazione efficace scuola- famiglia. In particolare è compito della Presidenza convocare in assemblea i genitori all inizio di ogni anno scolastico per informare sulle norme che regolano la vita dell istituto e sulle eventuali variazioni del regolamento rispetto agli anni precedenti. Ciò coincide, di norma, con la convocazione dei genitori per l elezione dei rappresentanti nei Consigli di Classe. I genitori degli alunni delle classi prime usufruiscono di un incontro specifico col Dirigente Scolastico, in coda all assemblea generale di inizio anno, nel quale vengono approfonditi gli aspetti disciplinari e relativi alla frequenza scolastica e si affrontano insieme le criticità eventualmente emerse in relazione a tali problematiche. Per i colloqui con i genitori degli allievi, ciascun docente mette a disposizione un ora settimanale inserita nel quadro orario del docente stesso, comunicata tempestivamente alle famiglie, non appena approntato il calendario, attraverso comunicazione scritta e inserimento sul sito web dell istituto. In occasione dei colloqui con i familiari degli allievi i docenti si impegnano a riferire valutazioni precise sul loro comportamento e sul profitto. Durante i colloqui possono essere visionati gli elaborati corretti e valutati. Anche per le verifiche orali viene espressa una valutazione precisa e comunicata alle famiglie attraverso gli alunni. Sono programmati, nella tradizione dell Istituto, due colloqui generali pomeridiani con i genitori degli allievi, distribuiti uno per quadrimestre. Tutti i genitori possono avere ulteriori informazioni sull andamento della classe del proprio figlio rivolgendosi al coordinatore. E inoltre attivo il servizio di registro elettronico che permette ai genitori di avere informazioni in tempo reale sulle assenze e relative giustificazioni dei propri figli, sulle entrate in ritardo e sulle uscite anticipate. E stato avviato anche il servizio di comunicazione a distanza via sms, che permette ai genitori di venire a conoscenza delle assenze ingiustificate del proprio figlio. Il servizio si attiva dopo quattro assenze per le quali l alunno non abbia presentato regolare giustificazione. L Istituto si impegna a stipulare con le famiglie degli alunni un patto di corresponsabilità per favorire una collaborazione nel percorso di istruzione e formazione dei ragazzi. 16

17 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE Nel rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti e del Regolamento interno di istituto, Scuola, Famiglie e Alunni si impegnano a rispettare il seguente patto che regola le relazioni, gli interventi educativi e didattici, la partecipazione e i compiti dei soggetti del processo formativo. LA SCUOLA S IMPEGNA A Creare un clima di fiducia per favorire scambi ed interazioni e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie all inserimento degli alunni nella società e nel mondo del lavoro. Intervenire con attività di recupero e sostegno nelle aree in cui gli alunni sono più carenti. Rafforzare il senso di responsabilità e far rispettare le norme di comportamento e i divieti. Procedere alle attività di verifica e di valutazione al termine di un adeguato percorso didattico chiarendone le modalità e motivando i risultati. Comunicare con le famiglie in modo puntuale e trasparente in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti riferiti alla condotta. LA FAMIGLIA S IMPEGNA A Prendere visione del Piano dell Offerta Formativa e del Patto Educativo, condividerli e farne motivo di riflessione con i propri figli. Costruire con i docenti una comunicazione il più possibile chiara e corretta fatta di ascolto reciproco, comunicazione diretta e rispetto di aspettative ed esigenze. Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche firmando tutte le comunicazioni per presa visione e controllando anche il sito web della scuola. Rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola e, in particolare: far rispettare ai propri figli l orario di ingresso; richiedere uscite o entrate fuori orario solo in casi gravi e rari; giustificare sempre eventuali assenze o ritardi; garantire la regolarità della frequenza scolastica; controllare che il proprio figlio abbia eseguito i compiti assegnati dopo aver consultato il diario; evitare di sostituirsi ai figli nell esecuzione dei compiti. Partecipare agli incontri scuola-famiglia, documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina e sul comportamento in classe. Intervenire con coscienza e responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico. L ALUNNO S IMPEGNA A Rispettare persone, regole, strutture, orari. Prestare l attenzione necessaria durante l attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni, evitando le occasioni di disturbo. Svolgere i compiti assegnati ed impegnarsi nello studio. Rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze e dei ritardi. Non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza e tenere anche fuori della Scuola un comportamento educato e rispettoso verso tutti e comunque non lesivo del buon nome della Scuola. Essere leali nei rapporti e nelle verifiche. L Istituzione scolastica, le famiglie e gli studenti riconoscono che i comportamenti incompatibili con il Patto Educativo saranno sanzionati dagli organi competenti, secondo le procedure previste dal Regolamento d Istituto e controllate dall Organo di Garanzia. 17

18 CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI Gli studenti del primo anno saranno innanzitutto suddivisi secondo le seguenti fasce di livello: Buono nel profitto e nel comportamento Carente nel profitto, ma buono nel comportamento Carente nel profitto e nel comportamento Alunni stranieri che non hanno padronanza della lingua italiana Situazioni di alunni certificati, o elementi particolari come tipo di lingua studiata alla scuola media etc. Si formeranno gruppi classe omogenei fra loro ma eterogenei al loro interno. Nel limite del possibile si cercherà di evitare l isolamento, mettendo nella stessa classe piccoli gruppi di studenti provenienti dalle stesse zone. Alunni certificati: le assegnazioni saranno fatte sulla base di valutazioni educative e didattiche riferite sia alla peculiarità dell alunno sia alle caratteristiche del gruppo classe. Tali assegnazioni avverranno, ove sia possibile, a rotazione tra i corsi e in modo omogeneo. In ogni classe saranno presenti almeno due alunni provenienti dalla stessa scuola media inferiore, salvo casi di oggettiva impossibilità Se opportuno, per ragioni pratiche di gestione del materiale, i fratelli saranno inseriti nella stessa classe. Gli alunni che ripetono l anno scolastico saranno contattati in merito all inserimento nello stesso corso o al cambiamento, salvo diverse indicazioni fornite dai docenti in accordo con la famiglia. Tali alunni non saranno concentrati in un solo corso, ma divisi equamente fra i vari corsi, salvo situazioni particolari segnalate dal coordinatore. Le richieste delle famiglie di unire nello stesso gruppo classe determinati alunni, saranno vagliate dalla commissione, prese in considerazione solo se adeguatamente motivate e comunque sempre nel rispetto dei criteri di formazione delle classi esposti nella presente procedura. Tali richieste non saranno accolte se le motivazioni addotte saranno giudicate irrilevanti dalla commissione, di concerto col Dirigente scolastico e saranno conseguentemente archiviate. 18

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