Il caso di Trentino Trasporti Esercizio S.p.A.
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1 Decreto legislativo 231/2001 Il caso di Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. Roma, 06 giugno 2013 Convegno O tempora o mores
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3 Compiti dell OdV (art. 6, c. 1, lett. b) il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento e` stato affidato a un organismo dell ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo; Requisiti del modello (art. 6, c. 2, lett. b) prevedere SPECIFICI PROTOCOLLI diretti a programmare la formazione e l attuazione delle decisioni dell ente in relazione ai reati da prevenire;
4 I principi di riferimento codice di Autodisciplina di Borsa Italia Spa circolare n /2012 della Guardia di Finanza linee guida ASSTRA 2008 documenti CoSO report I e III ISA (240, 315, 570 e 330) principi di Pratica Professionale in materia di revisione contabile
5 Mappatura del rischio Ricerca del rischio di infrazione rischio intrinseco (gestione dell impresa dalla governance) rischio di controllo (stato delle procedure unità operative) livello (rischio) di individuazione (combinazione/ponderazione dei primi due)
6 Metodologia adottata As Is analysis Fase Descrizione Strumenti 1. Check up aziendale Conoscenza generale ed approfondita dell azienda ed acquisizione relativa documentazione 2. Valutazione SCI Analisi del Sistema del Controllo Interno (SCI) esistente 3. Identificazione attività e processi Analisi delle procedure nel dettaglio Dossier Permanente Dossier Imposte Dossier Governance Dossier Unità Operative (Rischio Intrinseco) Unità Operative - ICQ da 2 a 25 ( Rischio di Controllo) Walk Through Determinazione Livello (Rischio) di Individuazione
7 Metodologia adottata Fase Descrizione Strumenti 4. Individuazione fattori di rischio 5. Mappatura aree sensibili e processi a rischio 6. Valutazione rischio reato Individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza da monitorare Determinazione dei reati possibili e probabili Analisi del rischio di commissione di uno dei reati presupposto Determinazione del Rischio di Infrazione Verifiche di conformità alle procedure rilevate ( da mettere in comune con matrice dei rischi) Matrice dei Rischi Da utilizzare per Reati con manifestazione contabile e non Classificazione finale del rischio
8 Estratto del Dossier Permanente 1. Iscrizione alla Camera di Commercio - Tribunale 2. Statuto e aggiornamenti Atto Costitutivo 5. Lettere alla direzione 7. Relazioni di revisione 9. Contratti 12. Pratiche al legale Contenzioso 14. Finanziamenti. Altri documenti ritenuti rilevanti
9 Estratto del Dossier Governance (rischio intrinseco gestione dell azienda) 5 check lists Principi e strumenti per la valutazione globale del Controllo Interno (CoSO I) 7 check lists Rischi di errori e frodi, appropriazioni indebite, corretta amministrazione e false informazioni economicofinanziarie 14 Check lists specifiche per le tipologie di reato previste nel decreto
10 Estratto del Dossier Unità operative (rischio di controllo per tutti i 25 cicli operativi aziendali) Ciclo Spese (Debiti) Ciclo Ricavi (Crediti) Ciclo Produttivo (Magazzino) Ciclo Finanziario (Cassa e Banche) Ciclo Personale/Paghe.
11 Determinazione del Livello di Individuazione Livello di Individuazione Rischio Intrinseco (Dossier Governance) Rischio di Controllo (Unità operative) Alto A 1 Alto Molto Basso A1 Medio B Basso Basso C Medio 2 Medio Basso Medio Alto 3 Basso Medio Alto Molto Alto C3
12 Ciclo spese (debiti) Rischio di Controllo Obiettivi del controllo interno 1. Ordini a fornitori basati su adeguate valutazioni di necessità del servizio. 2. Ordini formalizzati per iscritto, autorizzati da persone competenti e conservati in apposito archivio. 3. Controllo della merce ricevuta 4. Separazione di funzioni 5. Controllo delle fatture ricevute 6. Corretta registrate delle fatture
13 Ciclo spese (debiti) Rischio di controllo 1. La procedura di controllo interno deve prevedere che tutti gli ordini a fornitori siano fatti sulla base di adeguate previsioni sulle necessità della funzione aziendale e a Fornitori accreditati sulla base di informazioni attendibili. 1. Gli acquisti sono pianificati sulla base di adeguate valutazioni sulle necessità del servizio? 2. I contratti sono stipulati da parte del responsabile dell unità operativa competente? 3. E istituito un albo o elenco dei fornitori accreditati? 4. È in uso la procedura di contattare diversi potenziali fornitori? Sì No Note
14 Matrice per la classificazione del Rischio G (Gravità) Impatto/ Danno Probabilità (mitigata dalla Copertura) P
15 Classificazione del Rischio Rischio Trascurabile Rischio Basso Rischio Medio Reale Rischio Alto
16 Decreto legislativo 231/2001 Il caso di Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. Roma, 06 giugno 2013 Convegno O tempora o mores
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