Medicina del Lavoro: i centri Mobbing

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1 Comitato Paritetico per il Fenomeno del Mobbing Patologie da Mobbing Medicina del Lavoro: i centri Mobbing E. Monaco 21 Novembre 2007 AZIENDA OSPEDALIERA SANT ANDREA U.O.D. MEDICINA DEL LAVORO CATTEDRA E SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO

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3 Composizione % forza lavoro anni Anni Agricoltura Industria Terziario dati INAIL 3

4 SCENARIO DEL LAVORO cambiamenti economici privatizzazioni, fusioni, accorpamenti, ecc. cambiamenti organizzativi nuove forme di lavoro introduzione di nuove tecnologie nelle aziende con trasformazioni nelle mansioni, funzioni e relazioni umane mercato sempre più competitivo produttività talvolta esasperata flessibilità del singolo dipendente fatica mentale correlata alle innovazioni 4

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6 Difficoltà verifica situazione lavorativa Analisi dei rischi (DVR) Necessità di informazioni non solo soggettive Proposta di indicatori omogenei ed attendibili Ruolo del medico del lavoro medico competente Ruolo del RSPP 6

7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Valutazione di tutti i rischi Fattori organizzativi Prevenzione: formazione ed informazione Codici di condotta, buone prassi codici di comportamento 7

8 Percorso ancora lungo FENOMENO sconosciuto fisiologico 8

9 Work abuse Victimisation Harcèlement MOBBING Bullying Job Harassement Violenza morale Azienda Opsedaliera Sant Andrea 9

10 vessazioni sistematiche attuate, con intenzionalità lesiva, da superiori e/o colleghi nei confronti di uno o più soggetti attraverso azioni ripetute che mirano ad emarginare e danneggiare l integrità psico-fisica del lavoratore Monaco

11 8% dei lavoratori della Unione Europea = 12 milioni di casi Sondaggio U.E. 2000/

12 Incidenza del Mobbing nell U.E. 20% Regno Unito 16% 16,3% Svezia Francia 12% Irlanda 8% 4% 10,2% 9,9% 9,4% 7,3% 6,0% 5,5% 4,8% 4,7% Germania Italia Spagna Belgio 0% Grecia 12

13 MOBBING STRATEGICO MOBBING EMOZIONALE O RELAZIONALE 13

14 verticale da parte di un superiore orizzontale o trasversale da parte dei colleghi dal basso il bersaglio è il superiore 14

15 Strategico Verticale Emozionale Orizzontale o Trasversale 15

16 Mobbing individuale oggetto il singolo lavoratore Mobbing collettivo oggetto gruppi di lavoratori 16

17 BULLYING azioni di terrorismo psicologico forme di prepotenza associate ad aggressioni BOSSING atteggiamento spadroneggiante in ambiente di lavoro aggressività evidente strategia aziendale mobbing pianificato 17

18 Parametri per il riconoscimento del mobbing Ambiente lavorativo Frequenza delle azioni Durata Intento persecutorio Tipo di azioni * 18

19 Tipo di azioni Attacchi ai contatti umani Isolamento sistematico Cambiamento delle mansioni Attacchi contro la reputazione Violenza o minacce di violenza (almeno 2 delle 5 categorie di azioni ostili) 19

20 Abuso di controlli medico fiscali in caso di malattia Accuse di scarsa produttività Assegnazione di compiti superiori a subordinati Assegnazione di obblighi dequalificanti o umilianti Attribuzione di incarichi con indicazioni aspecifiche Addebito di contestazioni infondate con sanzioni disciplinari pretestuose Contestazioni o richiami disciplinari non adeguati Divide et impera Esclusione da riunioni plenarie Emarginazione e isolamento della vittima nell ambito lavorativo 20

21 Esclusione reiterata del lavoratore ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento profess. Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo Impedimento sistematico e strutturale all accesso accesso a notizie Imposizione di turni gravosi Imposizione di non parlare con la vittima Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l ordinaria l attività di lavoro Lesione dell immagine e/o della reputazione presso colleghi e superiori Mancata assegnazione degli strumenti di lavoro Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata 21

22 Marginalizzazione dalla attività lavorativa Minacce di trasferimento Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto Provocazioni al fine di indurre il soggetto a reazioni incontrollate late Richieste di lavoro urgente Richieste con obiettivi impossibili Ripetute variazioni di orientamento sul lavoro Ripetuti trasferimenti ingiustificati Svuotamento delle mansioni Tendenza a riferire giudizi negativi di terzi Uso di minacce e di tono arrogante Valutazioni di profitto non adeguate 22

23 23

24 Aggressore o mobber MOBBING Protagonisti Vittima o mobbizzato Spettatori 24

25 Sintomatologia Disturbo dell Adattamento Disturbo Post Traumatico da Stress Sintomi Psichici Sintomi Fisici 25

26 NON è Mobbing una singola azione un conflitto generalizzato una malattia un fenomeno solo collettivo una molestia sessuale non è un problema familiare non esistono vittime designate 26

27 27

28 Visita di Medicina del Lavoro Anamnesi lavorativa unica fonte di informazione epoca di insorgenza fenomenologia degli episodi rapporti con i superiori rapporti interpersonali Valutazione di patologie psicosomatiche Esame obiettivo 28

29 Visita psichiatrica: colloquio e test Visita internistica (neuroendocrinologia) ACTH, DHEAS, GH, IGF-1, PRL, TSH, FSH, LH, Cortisolo, Testosterone, Androstenedione, Estradiolo I prelievo basale test di soppressione (desametasone fosfato 1mg) II prelievo dopo 24h 29

30 1092 utenti 60% 40% 50,8% 49,2% 20% 0% uomini donne 30

31 Provenienza 79,9% 2,9% 2,7% 14,5% Nord Centro Sud Isole 31

32 Tipologia d azienda 35,3% Aziende Pubbliche Aziende Private 64,7% 32

33 24% 20% 16% 12% 8% 4% 0% 17,9% 16,3% MOBBING Settori di attività 12,8% 10,5% 5,9% 5,2% 5,5%4,6% 3,9% 2,4% 1,1% 0,7% 12,3% altro 33 sanità organi informazione scuola università alberghi ristorazione trasporti banche assicurazioni artigianato edilizia commercio pubblica amministrazione industria

34 scolarità 54,9% 27,8% 14,4% 2,9% licenza elementare licenza media diploma laurea 34

35 fasce di età < 30 34,9% 5,9% 4,4% 26,6% ,2% > 60 35

36 stato civile 53,9% 27,6% 0,1% 18,4% coniugati separati divorziati celibi nubili vedovi 36

37 patologie psichiatriche pregresse 89,4% 10,6% PATOLOGIE PREGRESSE ASSENZA DI PATOLOGIE 37

38 durata delle azioni vessatorie 47,7% 20,9% 11,1% 20,3% >2 anni 1-2 anni 6 mesi-1 anno <6 mesi 38

39 diagnosi psichiatriche 80% 60% 78,1% 40% 20% 0% 0,6% 12,7% 8,6% Disturbo dell' Adattamento patologie psichiatriche Disturbo post traumatico da stress assenza di patologie psichiatriche 39

40 CERTIFICAZIONE compatibile con il mobbing in un contesto lavorativo anamnesticamente avversativo da rivedere dopo opportuna terapia non è possibile esprimere un giudizio nel merito 40

41 NORMATIVA non esiste una legge nazionale che protegga le persone vittime di mobbing leggi regionali circolare INAIL n.71/

42 DDL nº n 122, Sen. TOMASSINI: Disposizioni a tutela dei Lavoratori dalla violenza o dalla persecuzione psicologica ; DDL nº n 266, Sen. RIPAMONTI: Tutela della persona che lavora da violenze morali e persecuzioni psicologiche nell ambito dell attivit attività lavorativa ; DDL nº n 422, Sen. MAGNALBÒ: Norme per contrastare il fenomeno del mobbing ; DDL nº n 870, Sen. COSTA: Norme per contrastare il fenomeno del mobbing ; DDL nº n 924, Sen. BATTAFARANO et al.: Tutela della persona che lavora da violenze morali e persecuzioni psicologiche nell ambito dell attivit attività lavorativa ; DDL nº n 986, Sen. TOFANI et al.: Disposizioni a tutela dalla persecuzione psicologica negli ambienti di lavoro ; DDL nº n 1242, Sen. MONTAGNINO: Tutela della persona che lavora da violenze morali e persecuzioni psicologiche nell ambito dell attivit attività lavorativa ; DDL nº n 1280, Sen. SODANO TOMMASO et al.: Norme per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori da molestie morali e psicologiche nel mondo del lavoro ; DDL nº n 1290, Sen. EUFEMI et al.: Norme generali contro la violenza psicologica ; DDL nº n 2420, Sen. BERGAMO: Tutela dalle pratiche di mobbing. 42

43 Prevenzione primaria MOBBING progettazione dell azione organizzativa Prevenzione secondaria codici etici buone prassi accordi di clima valutazione dei rischi formazione ed informazione Prevenzione terziaria sanzioni sostegno psicologico per le vittime 43

44 D.Lgs 626/94 art.17, comma 1 a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione di cui all'art. 8, sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione dell'azienda ovvero dell'unità produttiva e delle situazioni di rischio, alla predisposizione dell'attuazione delle misure per la tutela della salute e dell integrità psico-fisica dei lavoratori m) collabora all attività di formazione e informazione di cui al capo VI 44

45 Proposte di soluzione DVI Azioni sul mobber Autodifesa del mobbizzato Intervento sugli spettatori Informazione nelle aziende Sensibilizzazione e divulgazione presso il pubblico 45

46 Codici di Condotta MOBBING Codice di Condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Palermo Codice di Comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle studentesse e degli studenti dell Università degli studi di Pavia Codice di Condotta per la prevenzione delle molestie morali nei luoghi di lavoro, per la tutela della dignità delle donne e degli uomini che lavorano nell Azienda Sanitaria di Firenze Codice di Comportamento per la tutela della dignità delle persone che lavorano ed operano all interno dell Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Codice di Comportamento dei dipendenti della Provincia regionale di Ragusa GGT (ex ATM) Torino Accordo Aziendale Volkswagen Accordo Aziendale, Atteggiamento di collaborazione sul posto di lavoro Codice di Condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione Piemonte 46

47 Commissioni aziendali MOBBING medici del lavoro-medici competenti, psicologi, psichiatri, responsabili del servizio prevenzione e protezione, RLS, responsabili del personale, sindacalisti Commissioni provinciali o regionali medici del lavoro, medici legali, psicologi, psichiatri 47

48 MINISTERO DELLA SALUTE Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing (2003) Codice di Condotta per la prevenzione delle molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro (2005) Nomina del Consigliere di Fiducia (2005) Progetto di sensibilizzazione per la prevenzione delle molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro e la promozione della cultura del benessere organizzativo (2006) Istituzione del Gruppo di lavoro per la proposta di Linee Guida nazionali per la prevenzione delle molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro (2006) 48

49 Conseguenze della violenza psicologica sul mobbizzato Psichiatriche (DA, DPS,...) Psicosomatiche (app. cardiovascolare e gastrointestinale, cefalea, vertigini,...) Relazionali (alterati rapporti con colleghi, familiari ed amici) Economiche (costi degli accertamenti e delle cure, perdita del reddito) 49

50 Conseguenze della violenza psicologica Effetti negativi per l Azienda (riduzione produttività, danni di immagine, spese legali per contenzioso giuridico, ) Effetti negativi per la società (costi assicurativi, indennizzo, riconoscimento di MP) 50

51 Finché ci sarà qualcuno odiato, sconosciuto, ignorato nella vita, ci sarà qualcosa da fare: avvicinare costui Cesare Pavese «Il mestiere di vivere»

52 Ambulatorio Mobbing A.O. Sant Andrea Psichiatria Prof. Roberto Tatarelli Prof. Paolo Girardi Prof. Amedeo Ruberto Neuroendocrinologia Prof. Paolo Falaschi Dott. Antonio Mattocchia Dott. Antonio Rocco Medicina del Lavoro Dott.ssa Giulia Capuani Dott.ssa Federica Di Girolamo Dott. Andrea Fina Dott.ssa Lucia Nusdeo Dott. Vincenzo Paolelli Dott.ssa Beatrice Savignoni Dott.ssa Beatrice Trevisani Dott. Andrea Vairano