Strutture a disposizione delle Parrocchie
|
|
- Cosimo Manfredi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ARCIDIOCESI DI MILANO Ufficio Amministrativo Diocesano Strutture a disposizione delle Parrocchie MANUTENZIONE PROGRAMMATA DEGLI IMMOBILI: FASCICOLO TECNICO DEL FABBRICATO E PIANO DI MANUTENZIONE 1 Don Vincenzo Barbante Responsabile Ufficio Amministrativo Diocesano UAD Don Umberto Oltolini Responsabile del Progetto UAD Invernici Achille Massone Roberto Tecnici referenti UAD
2 Sommario ARCIDIOCESI DI MILANO Ufficio Amministrativo Diocesano 1. L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione delle Parrocchie 2. Parrocchie e Comunità pastorali: rilevazione dei dati dei fabbricati nelle zone pastorali 3. Costi sostenuti per interventi sugli immobili 4. Finalità del progetto 5. Procedura 6. Definizione dei criteri di priorità 7. Sviluppo del progetto e compiti 8. Scansione temporale del progetto 2 9. Costo del progetto 10. Considerazioni finali
3 Parrocchie e Comunità Pastorali: Il patrimonio immobiliare: una risorsa L istituzione delle Comunità Pastorali e il momento di crisi economica che investe l intera società può diventare, per le nostre comunità parrocchiali, un opportunità per un ripensamento delle strutture a disposizione al fine di ottimizzare le risorse a disposizione, ridurre le spese e salvaguardare quanto ci è stato consegnato dal passato. 3
4 1.L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione delle Parrocchie e delle Comunità Pastorali La nascita delle Comunità Pastorali, più rispondenti alle esigenze del momento presente e alla costante diminuzione del clero, hanno di fatto messo ancor più in evidenza la necessità di un ripensamento complessivo dell utilizzo delle strutture parrocchiali. Il Responsabile di Comunità Pastorali oggi è chiamato a dover provvedere alla cura e alla gestione di numerose strutture (edifici di culto, case canoniche, oratori, ecc) dislocate in vari luoghi sul territorio con un gravoso impegno gestionale ed un evidente dispendio di tempo ed energie. La conservazione e la gestione degli immobili è una delle problematiche più sentite ed economicamente più rilevanti. E fondamentale avere a disposizione per lo svolgimento delle diverse attività luoghi adeguati, sicuri e funzionali. Tutto ciò è possibile là dove si opera una sistematica manutenzione dell esistente che non trascuri nessuna parte o impianto degli edifici. La mancanza di una cura costante nel tempo dell immobile, infatti, porta inesorabilmente la struttura stessa a non essere più in grado di ospitare le diverse attività. Si tenga presente che già dal giorno dopo la sua ultimazione, un edificio necessita di un costante monitoraggio e di una manutenzione continua. 4
5 1.L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione delle Parrocchie e Comunità Pastorali La manutenzione va programmata e attuata. In prospettiva, per un efficiente ed efficace gestione delle strutture, è necessario avere a disposizione documenti informativi (Fascicolo Tecnico del fabbricato) e documenti pianificatori (Piano di Manutenzione) per gli interventi che si intendono mettere in atto, al fine di contrastare i problemi di degrado. 5 Il piano di manutenzione programmata è dunque di fondamentale importanza per mantenere nel tempo efficienti le strutture, attraverso un attività di controllo e di contrasto dei fenomeni di deterioramento che nel tempo spesso fanno crescere in modo esponenziale i costi di gestione e contemporaneamente intaccano la fruibilità e il valore architettonico e simbolico delle strutture.
6 1.L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione delle Parrocchie e delle Comunità Pastorali Normalmente un adeguata programmazione della manutenzione ordinaria degli immobili non porta a vedere dei risultati immediati, ma nel tempo essa risulta essere la soluzione più adeguata e più economica. La mancata manutenzione programmata costringe spesso le Parrocchie ad intervenire con urgenza sugli edifici andando incontro a costi elevati difficilmente sostenibili. 6
7 1.L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione di Parrocchie e Comunità Pastorali 7 In questo fondamentale lavoro di cura e di custodia dei beni a disposizione è coinvolta tutta la comunità; pertanto al suo interno diventa basilare individuare persone competenti che collaborano con il Parroco e con gli Organi preposti (Consiglio Pastorale, Consiglio per gli Affari Economici) per la cura e la gestione delle strutture. Queste figure di collaboratori e di tecnici competenti possono dare un contributo notevole per un opera di prevenzione, per l individuazione delle criticità, per la pianificazione degli interventi e per la quantificazione dei costi.
8 1.L importanza del patrimonio immobiliare a disposizione di Parrocchie e Comunità Pastorali Perché non usufruire dell opportunità che ci viene concessa in questo momento di crisi per limitare la costruzione di nuove strutture e indirizzare l impegno delle comunità verso una conservazione dell esistente con costi certamente più contenuti? 8 Perché non approfittare di questa occasione per riordinare gli archivi parrocchiali ove spesso diventa un compito assai difficile ricostruire la vita di un immobile per una disordinata/mancata conservazione della documentazione?
9 2.PARROCCHIE E COMUNITA PASTORALI: rilevazione dei dati dei fabbricati nelle diverse zone pastorali In questi anni la Diocesi ha effettuato un costante e puntuale monitoraggio delle strutture che le Parrocchie utilizzano, anche in relazione alla creazione delle nuove realtà diocesane. Le Parrocchie coinvolte in Comunità Pastorali sono quelle che risultano essere maggiormente in sofferenza per ciò che concerne la custodia e la conservazione del patrimonio immobiliare. Le zone pastorali con il maggior numero di Parrocchie coinvolte in Comunità Pastorali, e di conseguenza con il maggior numero di edifici interessati, sono rispettivamente Monza - Varese - Lecco. 9 Il dato eloquente riguarda in particolare la media dei fabbricati a disposizione per ogni Comunità Pastorale; ad un Parroco di Comunità Pastorale della zona di Lecco, ad esempio, compete provvedere alla cura e al mantenimento ordinario di circa 24 edifici contro i 7 edifici di un confratello della zona di Milano.
10 10 Suddivisione fabbricati per zona pastorale - Tabella n.1
11 Fabbricati nelle Comunità Pastorali Tabella n.2 Media fabbricati per Comunità Pastorale 11
12 3.Costi sostenuti per interventi sugli immobili 12 Lavori Dall analisi dei rendiconti parrocchiali e dalla verifica dei lavori che sono stati autorizzati dall Ordinario Diocesano nell ultimo decennio, si evidenzia che normalmente una Parrocchia sostiene costi per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria pari alla metà del totale delle entrate. Per ogni euro di offerte raccolte, quindi, la Parrocchia spende circa.0,50 per lavori sugli immobili.
13 4.FINALITA DEL PROGETTO sensibilizzare le Parrocchie sull importanza di disporre di edifici efficienti e adeguati alla normativa di legge per lo svolgimento delle attività per cui sono preposti 13 creare, presso le Parrocchie, una "cultura" della conservazione e manutenzione del patrimonio edilizio finalizzata ad un ottimizzazione delle risorse; infatti, un intervento manutentivo programmato su strutture e impianti evita il progressivo degrado degli edifici e consente di procrastinare nel tempo interventi di radicale ristrutturazione con il relativo gravoso dispendio economico
14 4.FINALITA DEL PROGETTO integrare la conoscenza giuridica dello stato patrimoniale immobiliare con informazioni sulla conoscenza fisica delle strutture il progetto avrà una durata pluriennale e coinvolgerà l'intera Diocesi il progetto verrà attuato con gradualità privilegiando le situazioni più critiche 14
15 4.FINALITA DEL PROGETTO Strumenti una ricognizione dello stato di conservazione delle strutture esistenti (Fascicolo del fabbricato) un monitoraggio costante delle condizioni delle strutture e degli impianti finalizzato ad un accurata opera di manutenzione ordinaria (scheda annuale) la costituzione di una banca dati a livello diocesano (applicativo informatico). 15
16 5.PROCEDURA In sintesi il percorso che si intende seguire: a. Approvazione del progetto b. Promozione del progetto c. Formazione delle persone incaricate d. Assistenza e. Gestione dei dati raccolti 16
17 a. approvazione del progetto 5.Procedura L intero progetto è stata presentato al Consiglio Episcopale Milanese (16 Gennaio 2013), al Consiglio per gli Affari Economici Diocesano (28 Gennaio) e al Collegio dei Consultori (7 Febbraio), ottenendo da parte di tutti gli organismi un parere positivo a procedere. 17 Il progetto, fortemente sostenuto dalla Diocesi, si prefigge di ottenere un ampia e collaborativa adesione da parte di tutte le Parrocchie.
18 b. promozione del progetto 5.Procedura Le linee generali dell'iniziativa verranno presentate e fatte conoscere prossimamente alle Parrocchie (Parroci, componenti Consigli per gli Affari Economici, collaboratori, ecc.) con incontri nelle diverse Zone Pastorali, comunicazioni a mezzo stampa e informazioni sul sito della Diocesi, in cui verrà specificato che si tratta di un'iniziativa diocesana realizzata con il braccio operativo della Società Consulta. 18
19 Arcidiocesi di Milano Incontri per i Parroci e i Consiglieri degli Affari Economici Parrocchiali MANUTENZIONE PROGRAMMATA DEGLI IMMOBILI E FASCICOLO TECNICO DEL FABBRICATO sede degli incontri Martedì 21 maggio Ore Collegio Arcivescovile De Filippi - Sala Tarcisio Pigionatti Via Brambilla, 15 VARESE Martedì 28 maggio Ore Casa Cardinal Schuster - Salone Pio XII Via S. Antonio, 5 MILANO ore Saluto del Vicario Episcopale Mons. Franco Agnesi ore Saluto del Vicario Episcopale Mons. Carlo Faccendini ore Presentazione del progetto don Umberto Oltolini Ufficio Amministrativo Diocesano ore Presentazione del progetto Don Umberto Oltolini Ufficio Amministrativo Diocesano ore L importanza del piano di manutenzione presentazione casi concreti Ing. Fulvio Rosa Politecnico di Milano ore L importanza del piano di manutenzione presentazione casi concreti Ing. Fulvio Rosa Politecnico di Milano ore Presentazione degli strumenti operativi del Progetto Geom. Achille Invernici Ufficio Amministrativo Diocesano ore Presentazione degli strumenti operativi del Progetto Geom. Achille Invernici Ufficio Amministrativo Diocesano ore Ruolo affidato alla Soc. Consulta Intervento di Consulta srl ore Ruolo affidato alla Soc. Consulta Intervento di Consulta srl 19 ore Quesiti ore Quesiti Segreteria del Convegno: Curia Arcivescovile Ufficio Amministrativo - t l 02/
20 Arcidiocesi di Milano Incontri per i Parroci e i Consiglieri degli Affari Economici Parrocchiali MANUTENZIONE PROGRAMMATA DEGLI IMMOBILI E FASCICOLO TECNICO DEL FABBRICATO sede degli incontri Martedì 4 giugno Ore Parrocchia Sacro Cuore Cinema-teatro Fratello Sole Via Massimo d Azeglio,1 BUSTO ARSIZIO (VA) Martedì 11 giugno ore Parrocchia S. Antonio Abate Cinema-teatro Nuovo Via dell Incoronata, 8 VALMADRERA (LC) ore Saluto del Vicario Episcopale Mons. Giampaolo Citterio ore Saluto del Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla ore Presentazione del progetto don Umberto Oltolini Ufficio Amministrativo Diocesano ore Presentazione del Progetto Don Umberto Oltolini Ufficio Amministrativo Diocesano ore L importanza del piano di manutenzione presentazione casi concreti Ing. Fulvio Rosa Politecnico di Milano ore L importanza del piano di manutenzione presentazione casi concreti Ing. Fulvio Rosa Politecnico di Milano ore Presentazione degli strumenti operativi del Progetto Geom. Achille Invernici Ufficio Amministrativo Diocesano ore Presentazione degli strumenti operativi del Progetto Geom. Achille Invernici Ufficio Amministrativo Diocesano ore Ruolo affidato alla Soc. Consulta Intervento di Consulta srl ore Ruolo affidato alla Soc. Consulta Intervento di Consulta srl 20 ore Quesiti ore Quesiti Segreteria del Convegno: Curia Arcivescovile Ufficio Amministrativo - t l 02/
21 5.Procedura c. formazione delle persone incaricate Si programmeranno incontri di formazione per tecnici/operatori parrocchiali delle Parrocchie progressivamente interessate. 21 I tecnici incaricati delle Parrocchie verranno edotti circa le modalità per la raccolta dei dati e la compilazione del Fascicolo del fabbricato e della Scheda annuale mediante supporto informatico.
22 5.Procedura d. assistenza I referenti tecnici delle Parrocchie saranno accompagnati da un costante servizio di assistenza attraverso una struttura dedicata offerta da Consulta. 22
23 e. gestione dei dati raccolti 5.Procedura Tutte le informazioni raccolte nella banca dati relative al fascicolo del fabbricato saranno controllate e validate. Verrà anche predisposto un servizio di controllo sugli aggiornamenti delle schede annuali monitorando e sollecitando le Parrocchie inadempienti. 23
24 6.DEFINIZIONE DEI CRITERI DI PRIORITA A livello esemplificativo si intende tener conto delle Parrocchie: a.in Comunità Pastorale che presentano il maggior numero di immobili; b.con particolari criticità (segnalazione dei Vicari di Zona, dei Decani, ecc.); c.che entreranno a far parte di nuove Comunità Pastorali; d.con problemi particolari. 24 L intento è quello di coinvolgere contemporaneamente tutte le zone pastorali attraverso il coinvolgimento delle relative Parrocchie.
25 7.SVILUPPO DEL PROGETTO E COMPITI Lo sviluppo dell intero progetto richiede una regia che sarà affidata all ARCIDIOCESI DI MILANO Ufficio Amministrativo Diocesano (supervisore). Alla SOCIETA CONSULTA verranno affidati compiti operativi e di coordinamento. 25
26 8.SCANSIONE TEMPORALE DELL ATTIVAZIONE DEL PROGETTO 2013: approvazione del progetto (Collegio dei Consultori, Consiglio degli Affari Economici della Diocesi, Consiglio Episcopale Milanese); incontri con i Parroci e collaboratori tecnici finalizzati alla promozione e informazione sul progetto (es.: Convegni di zona CAEP); : a. attivazione del programma informatico e della gestione dell'archivio dati e del sito b. test di prova su alcune direttamente da Consulta Srl Parrocchie realizzato c. formazione dei tecnici parrocchiali d. attivazione del programma di assistenza (numero verde, ecc.)
27 8.SCANSIONE TEMPORALE DELL ATTIVAZIONE DEL PROGETTO : compilazione del Fascicolo del fabbricato delle Parrocchie già inserite in Comunità Pastorale (circa 450) per un totale di edifici stimato in circa 2500 unità secondo questo ordine: Monza - Varese - Lecco - Rho - Melegnano - Milano - Sesto S. Giovanni : completamento del lavoro con l acquisizione del Fascicolo del fabbricato delle restanti 650 Parrocchie per un totale di edifici stimato in circa 3300 unità.
28 9.COSTO DEL PROGETTO I costi, sostenuti da Consulta Srl, verranno: fatturati in parte alla Diocesi per le fasi di avvio e promozione del progetto, di predisposizione del programma informatico da integrare con l inventario del patrimonio immobiliare UAD, di formazione delle persone incaricate, di assistenza e sviluppo software; in parte attribuiti alle Parrocchie per la verifica e validazione degli strumenti tecnici predisposti dai tecnici parrocchiali: Documento Costo per fabbricato 28 fascicolo del fabbricato. 350,00 scheda annuale. 50,00
29 9.COSTO DEL PROGETTO Le Parrocchie provvederanno a sostenere i costi relativi alle prestazione professionale dei propri tecnici per la predisposizione dei vari strumenti tecnici. Se la Parrocchia lo riterrà opportuno potrà affidare il servizio a Consulta Srl sostenendone i relativi costi. Quadro conoscitivo e piano di manutenzione programmata 29
30 9.CONSIDERAZIONI FINALI Sarà pertanto importante individuare figure professionali competenti e affidabili che potranno operare per più Parrocchie e/o per più Comunità Pastorali. La Diocesi si riserva di sostenere economicamente le Parrocchie più piccole e quelle in evidenti difficoltà. 30
31 Per informazioni e suggerimenti Ufficio Amministrativo Diocesano - Segreteria Tel uad_segret@diocesi.milano.it Oggetto: Manutenzione programmata degli immobili 31
SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliI Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale
Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliRoberto Cecchetti ASL Monza e Brianza
Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza Il censimento in regione Principali azioni per la corretta gestione della presenza di amianto La Legge Regionale n.17/2003 e successive modifiche introdotte dalla
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliPrevidenza Complementare
Previdenza Complementare I GEOMETRI SONO PRONTI CONVEGNO LUOGO, GIORNO MESE ANNO GIORNATA NAZIONALE DELLA PREVIDENZA MILANO, 11 MAGGIO 2012 PROBLEM SETTING Perché è importante disporre in vecchiaia di
DettagliARCIDIOCESI DI LANCIANO-ORTONA
ARCIDIOCESI DI LANCIANO-ORTONA Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali Ai Rev.mi Parroci della Chiesa Frentana Rev.mo Parroco, nell ambito della riorganizzazione della comunicazione diocesana, questo
DettagliRegolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.
Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali
DettagliFattura Elettronica. Flusso dati
Fattura Elettronica Flusso dati Operatori economici * Intermediari SdI Intermediario della P.A. Amministrazione degli operatori economici (Sistema di Interscambio) (Applicativo SICOGE) Fase di emissione
DettagliPIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti
PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze
DettagliCOMUNE DI MAGNAGO Piazza Italia, 1-20020 Magnago (MI) SERVIZIO FINANZIARIO. Triennio 2013/2015
COMUNE DI MAGNAGO Piazza Italia, 1-20020 Magnago (MI) SERVIZIO FINANZIARIO Piano triennale di razionalizzazione (art. 2 comma 594 L. 244/07) Triennio 2013/2015 Autovetture, telefonia mobile, fotoriproduttori,
DettagliEquitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire
DettagliProcedura Gestione Settore Manutenzione
Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità
DettagliPolitecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.
2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta
DettagliCOMUNE DI MIRA Provincia di Venezia PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI FINALIZZATO ALLA SICUREZZA DEI FABBRICATI
COMUNE DI MIRA Provincia di Venezia PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI FINALIZZATO ALLA SICUREZZA DEI FABBRICATI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE Il presente progetto ha come obiettivo primario la formazione
DettagliCittà di Melegnano (Provincia di Milano)
Città di Melegnano (Provincia di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE SULLA VIDEO SORVEGLIANZA Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 81 del 27 novembre 2006 Città di Melegnano (Provincia di Milano)
DettagliObiettivo del Progetto: Il sito del decanato di Lecco, nasce per far fronte a tre necessità/obiettivo:
Presentazione Obiettivo del Progetto: Il sito del decanato di Lecco, nasce per far fronte a tre necessità/obiettivo: La necessità/obiettivo di divulgare il più possibile nelle Parrocchie e ai Fedeli utilizzando
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,
DettagliOggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale Online e FatturaPA Online
30 marzo 2015 Prot. U/INF/2015/866 email Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale e FatturaPA I nuovi servizi sviluppati da Notartel, con il coordinamento del Settore Informatico del Consiglio Nazionale,
DettagliS.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione. Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale
S.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale Carta dei Servizi Anffas Onlus Milano, dicembre 2004 Per le Associazioni
DettagliComune di Montagnareale Provincia di Messina
REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,
Dettagliil nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,
Nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani La Presidenza della CEI, nella riunione del 13 giugno 2012, ha approvato il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
Dettagli84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169
84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno
DettagliNomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Corso di formazione per RLS Corso di aggiornamento per RLS Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Circolare INAIL n. 43 del 25 agosto 2009 Comunicazione nominativo Rappresentanti dei
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliIntranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete
Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la
DettagliCONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO
CONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO Norma Operativa OP 001/Corecom Milano, Gennaio 2005 Sede Legale: CoreCom - Piazza Leonardo da Vinci, 32 20133 Milano IT
DettagliOggetto Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: comunicazione nominativi 1.
DIREZIONE GENERALE DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE Circolare n. 11 Roma, 12 marzo 2009 Al Dirigente Generale Vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture Centrali e Territoriali e p.c. a: Organi Istituzionali
DettagliDELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO
ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:
DettagliFIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.
1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliMISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI, DELLE AUTOVETTURE E DEI BENI IMMOBILI
MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI, DELLE AUTOVETTURE E DEI BENI IMMOBILI Premessa Ai sensi dell art. 2 comma 594 e 598 della Legge n.244/2007 (Legge Finanziaria 2008),
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliOBIETTIVI ANNO 2014 Codice: 1 Denominazione: VERIFICA AREE FABBRICABILI AI FINI ICI E CONTROLLO PER RECUPERO EVASIONE ANNI 2009 2010-2011
OBIETTIVI ANNO 2014 Codice: 1 Denominazione: VERIFICA AREE FABBRICABILI AI FINI ICI E CONTROLLO PER RECUPERO EVASIONE ANNI 2009 2010-2011 Descrizione dell obiettivo: A differenza del controllo delle AF
DettagliPer la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
Le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliAllegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.
Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DELL UNIONE TERRE VERDIANE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA DELL UNIONE TERRE VERDIANE N. 4 DEL 13.02.2013 OGGETTO: MANUTENZIONE PROGRAMMATA DEGLI IMPIANTI DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE NEI COMUNI DELL UNIONE TERRE VERDIANE. TRIENNIO 2013-2015.
DettagliLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA
LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CIPAG IL FONDO PENSIONE FUTURA Problem Setting Perché è importante disporre in vecchiaia di un assegno pensionistico adeguato? Come garantire nel tempo agli iscritti un dignitoso
DettagliPIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI
PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli
Dettaglil Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;
SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici
DettagliAPPALTO IN GLOBAL SERVICE di SERVIZI INTEGRATI PER LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI DELL AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GENOVA
APPALTO IN GLOBAL SERVICE di SERVIZI INTEGRATI PER LA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI DELL AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GENOVA CONTESTO PATRIMONIALE GENERALE Consistenza : 265 unità/attività (n. 200 edifici)
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO
Pag 1 di 7 1. SCOPO Scopo di questa IO è descrivere le modalità, i tempi e le responsabilità nell erogazione delle attività di recupero che vede l Istituto in relazione sia con le famiglie che con gli
DettagliEgregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.
Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio
DettagliGABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. Sede legale in Milano, Via Bernardo Quaranta 40. Capitale sociale sottoscritto e versato Euro 19.038.
GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. Sede legale in Milano, Via Bernardo Quaranta 40 Capitale sociale sottoscritto e versato Euro 19.038.301,11 Codice fiscale e Iscrizione al registro delle imprese di Milano
DettagliDipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio Ufficio Settimo Nota prot. n. 5743 del 17
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliOrdine degli Avvocati di Bergamo. SEZIONE II Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017
Ordine degli Avvocati di Bergamo SEZIONE II Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017 1 1. Introduzione Con il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2015-2017 (PTTI)
DettagliCONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO PERSONALE
CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO PERSONALE SCHEMA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO PERSONALE L anno il giorno del mese di TRA Il Comune di con sede in via n., Codice
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliCOMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)
COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)
TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliGentile Dirigente Scolastico,
Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello
DettagliCONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)
CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le
DettagliAccreditamento al SID
Accreditamento al SID v. 3 del 22 ottobre 2013 Guida rapida 1 Sommario Accreditamento al SID... 3 1. Accesso all applicazione... 4 2. Richieste di accreditamento al SID... 6 2.1. Inserimento nuove richieste...
DettagliProvincia di Ravenna
Allegato A) Provincia di Ravenna PIANO TRIENNALE 2013-2015 DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA, RIORDINO E RISTRUTTURAZIONE AMMINISTRATIVA, DI SEMPLIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE, DI RIDUZIONE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA
ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona
DettagliProgetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo
Progetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo Regione Toscana Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Fondazione Emanuela Zancan di Padova Comune di Firenze, Società della Salute
Dettaglirilevato che ai sensi dell art. 125 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. è possibile procedere mediante un affidamento diretto;
REGIONE PIEMONTE BU47S2 20/11/2014 Codice DB0803 D.D. 30 settembre 2014, n. 532 Manutenzione evolutiva della procedura informatica SEAC WEB. Affidamento alla societa' NIS s.r.l. ai sensi del D.Lgs. n.
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliCOMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco
COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI
DettagliREGOLAMENTO CONGRESSUALE 60 CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ITALIA VENEZIA 2015
REGOLAMENTO CONGRESSUALE 60 CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI D ITALIA VENEZIA 2015 ART.1 Denominazione del Congresso Il Consiglio Nazionale Ingegneri, con la finalità di promuovere l immagine
DettagliAlla presenza del Presidente della Regione Puglia, dott. Raffaele Fitto, viene sottoscritto il seguente : Protocollo d Intesa
Alla presenza del Presidente della Regione Puglia, dott. Raffaele Fitto, viene sottoscritto il seguente : Protocollo d Intesa Tra le Scuole Medie Statali Carducci di Bari e Galateo di Lecce. Il Comune
DettagliDirezione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO
DettagliR E G O L A M E N T O
COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO
DettagliFINANZIAMENTO MEDIANTE CAPITALE PROPRIO: LA COSTITUZIONE DI SOCIETA
FINANZIAMENTO MEDIANTE CAPITALE PROPRIO: LA COSTITUZIONE DI SOCIETA Definizione di SOCIETA : (art.2247 Codice Civile) Con in contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l esercizio
DettagliASSESSORATO DELL INDUSTRIA ASSESSORADU DE S INDUSTRIA AVVISO PUBBLICO. per la partecipazione al PROGETTO SWuAP
Direzione Generale Servizio Bilancio, Contenzioso ed Affari Generali AVVISO PUBBLICO per la partecipazione al PROGETTO SWuAP Scambio di esperienze e creazione di reti tra soggetti pubblici attuatori dei
DettagliSI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA IL COMUNE DI SEREGNO E L ASSOCIAZIONE STEFANIA PER LA GESTIONE DELLO SPORTELLO TERRITORIALE DI PROSSIMITA PER ALCUNE MATERIE DI VOLONTARIA GIURISDIZIONE. L anno 2011, il giorno..
DettagliManutenzione degli edifici
Corsi di PRODUZIONE EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Manutenzione degli edifici Prof. Ing. Pietro Capone a.a. 2011-2012 PROCESSO EDILIZIO La sequenza organizzata di fasi operative che
DettagliALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1
ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE Direttore Ufficio di Staff Ufficio Affari Generali, Rapporti Istituzionali e Programmazione Interventi
DettagliRISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008
RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI.
Oggetto. CERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI. In analogia a quanto già messo in atto presso il porto di Venezia, si propone di avviare un progetto
DettagliPIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012
PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica
DettagliCOMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa
COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE RESIDENTI NELLE FRAZIONI DEL COMUNE ED ALLE ATTIVITA ECONOMICHE IVI SVOLTE Art.
DettagliPROCEDURA --------------------------------------
PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina
DettagliDETERMINAZIONE N. DEL i IL DIRETTORE
Area Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Opere Pubbliche Via Giovanni Pisano, 12-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 534329 DETERMINAZIONE N. DEL i OGGETTO: SERVIZIO OPERE PUBBLICHE Assistenza
DettagliProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato
D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale
DettagliServizi dedicati di supporto e di gestione dell IMU
Servizi dedicati di supporto e di gestione dell IMU L entrata in vigore, dal 1 gennaio 2012, dell IMU impone ai Comuni un notevole sforzo organizzativo e strutturale. Infatti, oltre agli adempimenti formali
DettagliPROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI
PROPOSTA di DETERMINAZIONE REGOLE DI GESTIONE DEL PIANO INVESTIMENTI DI CUI ALLA CONVENZIONE DI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI MILANO Alla Società CAP HOLDING SPA Con estensione
Dettagliproposta di legge n. 460
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO
Dettagli