IL GRUPPO MELODY LABORATORIO ESPERIENZIALE DI COUNSELING ESPRESSIVO A MEDIAZIONE CORPOREA
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- Ugo Piva
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1 IPAB La Casa di Schio RSA San Michele di Montecchio Precalcino IL GRUPPO MELODY LABORATORIO ESPERIENZIALE DI COUNSELING ESPRESSIVO A MEDIAZIONE CORPOREA INTRODUZIONE: Siamo al mondo attraverso il corpo e il pensiero non è mai puro spirito. Le Breton La presentazione di questo progetto non può prescindere da una breve descrizione dell RSA San Michele, realtà in cui tale iniziativa ha preso vita circa un anno e mezzo fa. Questa Struttura, gestita dal 1997 dal nostro Ente per conto dell Ulss 4 Alto Vicentino, è stata costruita all interno di un area dove un tempo sorgeva un Ospedale Psichiatrico. Attualmente il San Michele accoglie 100 ospiti anziani con problematiche di tipo psichiatrico. Più della metà dei nostri ospiti ha vissuto in prima persona l esperienza dell Ospedale Psichiatrico e quasi tutti gli altri pazienti hanno avuto pregressi e prolungati ricoveri in diverse strutture residenziali. Ciò che in questi anni ha caratterizzato primariamente la nostra progettualità lavorativa al San Michele è stato il passaggio da una logica custodialistica ed assistenziale ad un logica di promozione e tutela della salute dell ospite intesa come recupero e mantenimento di autonomia funzionale, fisica, psichica e sociale. La centralità dell ospite, inteso non solo come portatore di bisogni e oggetto di cure, ma anche e soprattutto come soggetto con potenzialità e risorse è stato sin dall inizio, ed è tutt ora, il motore che guida e orienta tutte le nostre azioni e tutti i nostri interventi. IL PROGETTO: Spesso, nel lavoro con gli anziani, il corpo assume il significato esclusivo di qualcosa da curare, proteggere, preservare. La dimensione corporea, quella del sentire con il proprio corpo, dell esperire il mondo e gli altri attraverso esso, è trascurata, se non addirittura negata. Il corpo è lo strumento che ogni essere umano ha a disposizione per sperimentare se stesso, per fare conoscenza del mondo, degli altri, ed entrarvi in relazione. Da queste considerazioni è nato il Gruppo Melody, Laboratorio Esperienziale di counseling espressivo a mediazione corporea, realizzato con l obiettivo di creare uno spazio dove i nostri utenti possano riprendere contatto con la propria corporeità attraverso attività di movimento dolce e di rilassamento. La metodologia adottata per la conduzione del Gruppo Melody coniuga i principi del counseling con le tecniche espressive corporee, al fine di valorizzare le risorse personali dell individuo e del gruppo e di favorire una maggiore oltre che una diversa forma di espressione.
2 Questa attività si svolge due volte alla settimana con due gruppi distinti di utenti, coinvolge all incirca una trentina di ospiti (quindici per gruppo), due educatrici ed una volontaria ed è condotto da una Counselor relazionale. Durante i primi incontri è stato fondamentale creare un clima di fiducia in modo tale che i partecipanti si sentissero a proprio agio sia con la conduttrice del gruppo che con la nuova attività proposta. Esplorare la propria dimensione corporea può risultare difficoltoso e imbarazzante perciò è stato importante che la fase iniziale del percorso fosse dedicata alla creazione di un clima di fiducia e di non giudizio, affinché ognuno si sentisse accolto, contenuto e libero. Attraverso il movimento ogni persona esprime se stessa e la propria modalità di relazione, non esiste quindi un modo giusto o sbagliato di muoversi, bensì modalità diverse che raccontano la storia personale. E risultato basilare che i componenti del gruppo, fossero essi operatori, volontari o utenti, partecipassero in ugual misura all attività, mettendosi in gioco, emozionandosi e condividendo con gli altri. All interno di questo contesto protetto i ruoli possono e devono esser abbandonati. Il lavoro corporeo suscita ricordi ed emozioni che poi vengono condivisi e verbalizzati con il gruppo: le esperienze corporee, accompagnate da musiche appositamente scelte, si alternano a momenti di condivisione verbale dove ogni componente del gruppo è invitato a raccontare come si è sentito durante l attività. I partecipanti sono quindi guidati a focalizzarsi sulle sensazioni sperimentate nel momento. Ogni incontro è costruito e calibrato all interno di una cornice rituale, spesso lavorando per opposti (piano/forte, lento/veloce, grande/piccolo, pesante/leggero). Ad esempio, un esperienza molto apprezzata è stata quella in cui si è richiesto ai partecipanti di muoversi nello spazio camminando con passi pesanti e forti, facendo rumore con i piedi in modo da far sentire alle altre persone la propria presenza. In seguito si è chiesto di sperimentare un passo leggero e poco rumoroso. A ciò è poi seguito un momento di condivisione dove ogni partecipante è stato invitato a verbalizzare le sensazioni e le emozioni provate nelle due diverse situazioni. Con il succedersi degli incontri si è notato un generale aumento del tono dell umore, una diminuzione dei movimenti stereotipati, un espressività meno ripetuta e più immediata. I momenti di verbalizzazione sono diventati più lunghi e le condivisioni si sono fatte più articolate. Inoltre, con il proseguire degli incontri, vi è stata la possibilità di passare da attività prettamente a carattere individuale, a esperienze di coppia. La condivisione del lavoro corporeo, che spesso comporta un contatto fisico con l altro, è stata accolta positivamente dai partecipanti. Obiettivo generale: Accompagnare gli ospiti a riprendere contatto con la propria corporeità attraverso attività di movimento dolce. Obiettivi specifici: Acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo in rapporto a se stessi, agli altri e allo spazio circostante Arricchire le capacità espressive e comunicative verbali e non verbali Favorire la spontaneità e l immaginazione Sviluppare le capacità sensoriali e percettive Potenziare l autostima mediante l atto creativo
3 Tempi e modalità di svolgimento: Il gruppo si svolge due volte a settimana da gennaio a luglio e da settembre a novembre presso la Sala Polivalente dell RSA. Gli incontri hanno durata di un ora e coinvolgono una quindicina di ospiti per gruppo. Figure coinvolte: Conduttrice del gruppo: Counselor relazionale a mediazione artistico corporea (libera professionista, collaboratrice esterna). Due Educatrici Professionali dipendenti dell Ente. Volontari: i volontari della Struttura prendono parte al gruppo mediamente una volta al mese. Ospiti: una trentina di utenti femminili e maschili, circa una quindicina per ogni gruppo. Psicologa e Coordinatore di Struttura: sono coinvolti nei momenti di verifica a metà e a fine anno. Budget: Costo orario prestazioni Counselor Professionale, presente in Struttura come collaboratore esterno: euro 60,00 lordi all ora X 8 incontri al mese X 10 mesi = 4.800,00 euro annui. PERCHE SCA DOVREBBE SCEGLIERE IL NOSTRO PROGETTO Il primo motivo per cui SCA dovrebbe scegliere questo progetto è determinato dal semplice fatto che il Gruppo Melody è piaciuto molto ai nostri utenti. A prova di ciò c è il fatto che col tempo il numero dei partecipanti è gradualmente aumentato e che, cosa questa non così scontata con i nostri pazienti, la frequentazione al gruppo è sempre costante. Riteniamo di poter definire il Gruppo Melody un progetto semplice in quanto non richiede l utilizzo di particolari risorse se non quello delle persone stesse che lo compongono e della musica. Il Gruppo Melody non è ginnastica ne danza. E un attività innovativa in quanto pensa al corpo dell anziano non come a qualcosa da curare e preservare dal dolore, ma come un mezzo per esperire, per conoscersi e conoscere l altro. Questo progetto prevede che sia l anziano stesso a lavorare sul proprio corpo, sperimentando e condividendo con gli altri partecipanti le emozioni che nascono dalle proprie sensazioni e percezioni. La percezione è una appropriazione simbolica del mondo, una decifrazione che situa l uomo in una posizione di comprensione nei suoi confronti (Le Breton). Questa attività ha inoltre rafforzato in tutti i suoi partecipanti, sia ospiti che dipendenti, il senso di appartenenza al gruppo e alla vita di comunità della Struttura.
4 Figura 1: la nostra Educatrice massaggia l'ospite Paola Figura 2: i partecipanti si muovono nello spazio in base alle indicazioni della Conduttrice
5 Figura 3: L espressività del corpo è ispirata dalla musica Figura 4: l'educatrice accompagna l'ospite nel movimento
6 Figura 5: l'ospite Renato massaggia l'educatrice
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