OSSERVATORIO DI AREA-DISTRETTO 11 I.C. PRINCIPESSA ELENA DI NAPOLI - D.D. GIOVANNI BONANNO
|
|
- Giulio Franchini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA E RICERCA (MIUR) UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA DIREZIONE GENERALE UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE (U.S.P.) PALERMO OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E IL SUCCESSO FORMATIVO OSSERVATORIO DI AREA-DISTRETTO 11 R.E.P I.C. PRINCIPESSA ELENA DI NAPOLI - D.D. GIOVANNI BONANNO ACCORDO DI RETE PER L EDUCAZIONE PRIORITARIA La riorganizzazione dell Osservatorio Provinciale sulla Dispersione Scolastica, riconfiguratosi su base distrettuale, ha consentito dall a.s. 2009/2010 la costituzione 14 Osservatori di Area-Distretto. Ogni Osservatorio di Area, in raccordo con l Osservatorio Provinciale, ha proceduto all individuazione di Reti per l Educazione Prioritaria (R.E.P.) per ciascuna macroarea. Le R.E.P. si configurano come luogo privilegiato per l ideazione e la messa in atto di interventi integrati e mirati che consentono sia la presa in carico delle persone/studenti, sia la presa in carico di situazioni di disagio georeferenziate a sostegno del successo scolastico e formativo. L impegno dei soggetti costituenti la R.E.P., nel rispetto e nella specificità dei bisogni individuati, prevede azioni condivise sintoniche con i bisogni dei contesti sociali ad alto rischio di marginalità socio-economica-culturale. Le R.E.P. fondate sulla viciniorità/continuità educativo territoriale implementeranno un modello di azione fondato sull autonomia negoziale che vede, come strumento d intesa privilegiato, la stesura dell' Accordo di rete per l'educazione prioritaria. Ogni R.E.P., nell ottica dell autonomia e della flessibilità strategico-operativa, individuerà modalità e obiettivi prioritari da raggiungere coerentemente con le Linee guida e il Piano Integrato Distrettuale messo a punto da ogni singolo Osservatorio di Area. Le azioni di ogni R.E.P., pertanto, discendono logicamente ed operativamente dal Piano Integrato Distrettuale formulato dall Osservatorio di Area e condiviso da tutti i soggetti che ne fanno parte (Dir.scol., OPT, altre istituzioni, etc.).
2 Il presente accordo rappresenta l esito di un accordo tra i componenti della R.E.P. Istituto Comprensivo Principessa Elena di Napoli e D.D. Giovanni Bonanno facente parte dell Osservatorio di Area Distretto 11. Esso è lo strumento con cui implementare nuove forme di collaborazione, dedicate a realizzare progetti comuni diretti allo sviluppo e all innovazione fondate sull autonomia/originalità della rete educativa prioritaria. Il Dirigente Scolastico individuato come responsabile della R.E.P. è la Prof.ssa Susanna Di Salvo A) COMPONENTI DELLA R.E.P. Sezione da compilare per ogni Istituzione scolastica, ente,organismo della R.E.P. Istituzione Scolastica Istituto Comprensivo Principessa Elena di Napoli Indirizzo Via Ustica 46 CAP: Città: Palermo Tel 091/ Fax 091/ PAMM26003@istruzione. Dirigente Scolastico Prof.ssa Susanna Di Salvo Istituzione Scolastica Direzione Didattica Giovanni Bonanno Indirizzo Via G. Pitrè 183 CAP: Città: Palermo Tel 091/ Fax 091/ paee00600v@istruzione.it Dirigente Scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Bonanno Altre Agenzie Comune di Palermo :Servizio sociale di comunità IV circoscrizione Indirizzo Viale Regione Siciliana 95 Città: Palermo Tel 091/ Coordinatrice : Dott.ssa Francesca Abbagnato Responsabile : Dott.ssa Cinzia Mantegna
3 Assessorato P.I. (IV U DE) Settore servizi educativi e territoriali Indirizzo Via Notarbartolo 21 A Città: Palermo Tel 091/ Responsabile: Dot.ssa Cecilia Villanova Servizio Territoriale di Neuropsichiatria Infantile Distretto 11 Via La loggia Citta: Palermo Tel 091/ Responsabile del servizio: Dott.ssa Militello Carmela Responsabile di dipartimento : Dott.ssa Renda A.S.P. Palermo : Consultorio Boccadifalco ; indirizzo :Piazza Micca Città : Palermo tel Referente : Dott.ssa Manuela Stancampiano Direttore di distretto: Dott. Lo Schiavo Direttore di Dipartimento Dott. Petronio Attività Oratoriali Chiesa di San Gabriele Arcangelo Piazza San. Gabriele Arcangelo 4 Responsabile. Sig. Romeo Associazione Onlus Cea Belice Referente scuola Principessa Elena di Napoli : Sig.ra Messina Presidente: Sig. Gaetano Butera
4 B) ATTIVITA COMUNI POSTE A BASE DELLA R.E.P. - Sostenere ed implementare azioni d intervento in situazioni problematiche per ridurre l area di rischio rispetto agli assi: allievi, famiglie, territorio. - Prevenzione del rischio di devianza sociale e di criminalità minorile. - Arginamento della marginalità sociale. - Promozione del successo formativo per tutti gli alunni. - Sviluppare una cultura contro la dispersione scolastica congruente con le caratteristiche /risorse/ vincoli del territorio. C) PROGRAMMA DI RETE C.1.a.- DIRITTI E OBBLIGHI ASSUNTI DA CIASCUN SOTTOSCRITTORE Costruire un sistema integrato che superi la settorializzazione e che sia in grado di diventare esso stesso luogo di crescita e di incontro propositivo. C.1.b.- MODALITA DI REALIZZAZIONE DELLO SCOPO COMUNE Si favorirà lo sviluppo di processi di continuità socio- psico -educativa fra le istituzione aderenti alla R.E.P. La scuola assumerà un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura dell integrazione e dell accoglienza attraverso: - Monitoraggio mensile delle assenze degli alunni. - Rilevamento dei casi di insuccesso scolastico. - Intervento tempestivo nei casi di frequenze irregolari e/o abbandoni e/o evasione. - Segnalazione alle agenzie presenti nella R.E.P. e non delle situazioni problematiche - Sostegno al ruolo genitoriale. - Consulenza per i docenti. - Elaborazione di progetti individualizzati per alunni in difficoltà di apprendimento.
5 C.1.c. - MODALITA DI GESTIONE DELLO SCOPO COMUNE La complessità dei bisogni dell utenza scolastica richiede agli operatori una costante definizione del progetto organizzativo e operativo, che privilegi l integrazione delle professionalità e delle risorse. Il lavoro di gruppo sarà la modalità organizzativa prescelta per facilitare alleanze positive tra le risorse professionali e sviluppare la capacità di riflettere su problematiche comuni e concordare modalità operative. Si prevede l attuazione di interventi per rafforzare il sistema di lavoro di rete: -tavolo interistituzionale bimensile per la programmazione degli interventi; -condivisione diffusione e confronto degli interventi realizzati; -Raccolta, elaborazione ed analisi quanti-qualitativa dei dati sui fenomeni di dispersione scolastica.. Si prevedono, inoltre, interventi rivolti alle persone: azioni di orientamento, sostegno al potenziamento delle competenze relazionali e cognitive, sostegno socio-pedagogico di recupero scolastico e formativo; progettazione/realizzazione di percorsi formativi personalizzati destinati ad alunni in situazione di rischio sociale ed educativo. C.1.d - MODALITA DI PARTECIPAZIONE DI OGNI SOGGETTO (Indicare per ciascun sottoscrittore) Istituzioni scolastiche Secondo il modello organizzativo previsto dal Piano Provinciale formulato dall Osservatorio sulla dispersione scolastica (U.S.P.), le scuole appartenenti alla REP afferiscono all Osservatorio di Area- Distretto 11. La costruzione di reti scolastiche che operano a diversi livelli di azione (Osservatori di Area e Reti di educazione prioritaria -REP), tra di loro integrati, si pone come finalità lo sviluppo graduale di un telaio di sostegni a garanzia del successo formativo di tutti gli alunni.
6 Referente di ogni REP è un docente utilizzato in qualità di Operatore Psicopedagogico Territoriale che, congiuntamente agli altri operatori coinvolti, avrà il compito di assicurare alle scuole afferenti la presa in carico delle situazioni via via emergenti rispetto agli assi : allievi, famiglie, docenti, territorio. L O.P.T. attraverso la propria attività di consulenza si pone come obiettivo prioritario quello di creare uno spazio progettuale per migliorare le relazioni tra i soggetti che intervengono nel processo educativo e per individuare strategie comuni. In particolare è promotore di modelli organizzativi finalizzati alla prevenzione del disagio scolastico, buone prassi educativo-didattiche, raccordo con i Servizi, le Associazioni e gli Enti del territorio. La dott.ssa Azzarello Santina è l operatore psicopedagogico territoriale referente per la R.E.P. ed è presente nelle scuole a cadenza settimanale e/o in quelle giornate in cui si rende necessaria la sua presenza. L O.P.T. ha come riferimento i docenti componenti il gruppo G.O.S.P (gruppo di supporto psicoeducativo) interno ad ogni scuola e/o il docente Funzione Strumentale. Compiti del GOSP sono : - individuare precocemente situazioni problematiche; - monitorare i fenomeni di dispersione scolastica; - quanti/qualificare i fenomeni di disagio interni alla scuola; - coinvolgere i Consigli di Classe e i Collegi dei Docenti I docenti GOSP raccoglieranno le segnalazioni degli alunni in difficoltà e dietro valutazione delle priorità, avranno cura di segnalarli all O.P.T. Per ottimizzare l intervento del GOSP e dell O.P.T. la segnalazione degli alunni che si trovino in particolari condizioni di disagio deve essere effettuata tramite la scheda predisposta dall Osservatorio Scolastico Provinciale. L O.P.T. avrà cura di prendere in carico i casi segnalati, di monitorarli e restituire ai docenti di classe gli interventi/valutazioni effettuati C.1.e - DURATA DELL'ACCORDO O PARTE DI ESSO Anno scolastico
7 C.1.f - STRUMENTI PER VERIFICA/VALUTAZIONE DI QUALITA - Monitoraggio periodico dei protocolli operativi di intervento. - Controllo in itinere delle valutazioni psicopedagogiche per eventuali riadattamenti all evoluzione dei casi. - Incontri periodici fra docenti GOSP e O.P.T. per valutazioni sull andamento degli interventi effettuati. C.2.a - IMPEGNO IN TERMINI DI RISORSE PROFESSIONALI DI CIASCUN SCUOLA COMPONENTE DELLA R.E.P (Indicare per ogni scuola che ricade nella microarea) Nominativi Referenti GOSP I.C. Principessa Elena di Napoli Segreto Rosellina Castellino Francesca Occhipinti Ornella Marino Lucrezia Madonna Maria Concetta D.D. G. Bonanno Intravaia Caterina Gueli Carla Lo Piccolo Rita Capuzzo Rita Conti Concetta C.2..b - IMPEGNO IN TERMINI DI RISORSE PROFESSIONALI DI CIASCUN COMPONENTE NON SCOLASTICO DELLA R.E.P ( Indicare per ogni soggetto coinvolto nella R.E.P.) Comune di Palermo :Servizio Sociale Professionale IV circoscrizione Gli operatori del servizio Sociale Dott.ssa Lentini Sara e la Dott.ssa Cavallaro Rosanna operano nel territorio per il sostegno ai cittadini nei casi di disagio economico e sociale ; operano in rete con i Servizi e le Istituzioni e nel caso particolare con le Istituzioni scolastiche per la prevenzione e l aiuto nei casi di famiglie e minori a rischio socio-educativo; collaborano,inoltre, nella progettazione e realizzazione di progetti mirati al recupero della dispersione scolastica.
8 Comune di Palermo :Assessorato P.I. ( IV UDE ). L operatore scolastico dell Assessorato P.I. Dott.ssa Zuccarello Giovanna collabora con le scuole per il controllo e la prevenzione della dispersione scolastica. In seguito alle segnalazioni delle scuole effettua ripetute visite domiciliari in raccordo con gli operatori scolastici e, nei casi di esiti insoddisfacenti, pianifica interventi integrati con i Servizi Sociali. A.S. P. :Consultorio familiare- Boccadifalco Gli operatori del consultorio Dott.ssa Stancampiano Emanuela e Dott.ssa Cancila Marilla dichiarano la loro disponibilità in termini di risorse umane. Ribadiscono la loro disponibilità nel prestare la loro opera presso le scuole presenti attraverso attività di consulenza e prevenzione. Attività Parrocchia San Gabriele Arcangelo. Il responsabile delle attività pomeridiane ludiche e didattiche presso la Parrocchia San Gabriele Arcangelo Sig. Romeo dichiara la propria disponibilità ad accogliere e seguire gli alunni che verranno indirizzati presso tali attività da parte della scuola affidandoli a personale esperto. Associazione Cea Belice La referente dell associazione Sig.ra Messina dichiara la propria disponibilità per promuovere attività finalizzate alla formazione di una coscienza ambientale e sociale, l obiettivo è quello di ridare dignità al territorio partendo dal macrocosmo siciliano per arrivare al microcosmo del quartiere. L associazione si propone di conseguire tali finalità attivando percorsi e laboratori con gli alunni. D. MODALITA DI RACCORDO CON L OSSERVATORIO DI AREA-DISTRETTO Incontri mensili calenderizzati.
9 I SOTTOSCRITTORI IL DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE DELLA R.E.P. I.C. Principessa Elena di Napoli Prof.ssa Di Salvo Susanna IL DIRIGENTE DELLA D.D. BONANNO Prof.ssa Bonanno Rosaria SERVIZIO SOCIALE DI COMUNITA IV CIRCOSCRIZIONE Coordinatrice : Dott.ssa Francesca Abbagnato Responsabile : Dott.ssa Cinzia Mantegna SERVIZI EDUCATIVI E TERRITORIALI CIRCOSCRIZIONE IV CIRCROSCRIZIONE Responsabile: Dott.ssa Villanova Cecilia SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE TERRITORIALE distretto 11 Responsabile del servizio Dott.ssa Militello Responsabile del Dipartimento Dott.ssa Renda CONSULTORIO DI BOCCADIFALCO Direttore di distretto: Dott. Lo Schiavo Direttore di Dipartimento Dott. Petronio
10 RESPONSABILE ATTIVITA ORATORIALI PARROCCHIA SAN GABRIELE ARCANGELO Sig. Romeo ASSOCIAZIONE CEA BELICE Responsabile Sig.ra Messina COORDINATORE DELL OSSERVATORIO DI AREA-DISTRETTO 11 Prof.ssa Di Salvo Susanna PALERMO 19 MAGGIO 2010
- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva
Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliProtocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI
DettagliM. I. U. R. U. S. R. PER LA SICILIA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE OSSERVATORIO DISPERSIONE SCOLASTICA DISTRETTO 14 ACCORDO DI RETE
M. I. U. R. U. S. R. PER LA SICILIA UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE OSSERVATORIO DISPERSIONE SCOLASTICA DISTRETTO 14 ACCORDO DI RETE INTERSCOLASTICO INTERISTITUZIONALE PER L ATTIVAZIONE DI SINERGIE FINALIZZATE
DettagliProposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1
Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliScheda per la redazione del Progetto
ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ELEONORA D ARBOREA VILLANOVA MONTELEONE PAIDEIA PERCORSO DI AUTOFORMAZIONE PER L INCLUSIONE DSA
ISTITUTO COMPRENSIVO ELEONORA D ARBOREA VILLANOVA MONTELEONE PAIDEIA PERCORSO DI AUTOFORMAZIONE PER L INCLUSIONE DSA Il progetto è volto a riconsiderare la scuola come spazio in cui intrecciare relazioni,
DettagliPROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO PROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche DOCUMENTAZIONE E MATERIALI PRODOTTI DURANTE L ANNO SCOLASTICO 2007-08 LA SCUOLA E L EXTRASCUOLA con per IL DISAGIO BATTERE Funzione
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliDirezione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi
Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione A cura di Barbara Tosi 1 I GRUPPI DI LAVORO GLH DI ISTITUTO GLH OPERATIVO COMMISSIONE
DettagliUfficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,
DettagliCRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI
Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.
DettagliCOSTRUIRE IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I.
COSTRUIRE IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Istituto Comprensivo "Collodi -Marini " 13 Aprile 2016 Maria Boccia Compiti Funzione Strumentale Collaboro con il Dirigente Scolastico nell organizzazione
DettagliPiano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente Anno Scolastico 2015/2016 PREMESSA La formazione in servizio, che
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELL'EDUCAZIONE
DettagliRegolamento dei Dipartimenti Disciplinari
Regolamento dei Dipartimenti Disciplinari 1. Finalità I Dipartimenti costituiscono, nell ambito dei loro fini istituzionali, il luogo privilegiato della libera collaborazione per lo sviluppo ottimale della
DettagliDescrittori sotto ambito a1
ALLEGATO 1 Ambiti di Legge e sotto ambiti (Legge 107/15) Indicatori Descrittori Descrittori sotto ambito a1 volti ad evidenziare la qualità dell insegnamento ambito a) l. 107/15: qualità dell insegnamento
DettagliA.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016
A.G.A.P. - TRENTINO L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 Riferimenti normativi MIUR Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Linee di indirizzo
DettagliIl piano di inclusione nelle Istituzioni Scolastiche secondo le recenti disposizioni normative
Il piano di inclusione nelle Istituzioni Scolastiche secondo le recenti disposizioni normative La normativa di riferimento La Direttiva del MIUR sui BES del 27 Dicembre 2012, Bisogni Educativi, Speciali,
DettagliFunzioni strumentali al piano dell offerta formativa
Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa 1) GESTIONE POF SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PROGRAMMAZIONE ATTIVAZIONE PERCORSI, ATTIVITA, PROGETTI VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA, FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO
DettagliProgetto di dettaglio
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente Ricerca azione per la prevenzione della dispersione scolastica e formativa Progetto di dettaglio Realizzazione di un percorso di degli
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI
DettagliSUCCESSO FORMATIVO 4.1 SUCCESSO FORMATIVO: PROGETTAZIONE 4.2 SUCCESSO FORMATIVO: RILEVAZIONE, ELABORAZIONE DATI E
SUCCESSO FORMATIVO 4.1 SUCCESSO FORMATIVO: PROGETTAZIONE Rilevare bisogni e pianificare azioni congrue; Rispondere ai Bandi MIUR, enti locali e circoscrizione con elaborazione e presentazione progetti,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Confindustria Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,
DettagliMINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA Osservatorio Regionale Dispersione Scolastica
MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA Osservatorio Regionale Dispersione Scolastica Piano regionale INNALZAMENTO COMPETENZE DI BASE SCUOLE PRIMARIE «POTENZIAMENTO»
DettagliPAI Piano Annuale per l Inclusione Anno Scolastico 2015/2016 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROMOZIONE DI BUONE PRASSI
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO C.F. 95118930163 - Cod. Mecc. bgic84500a Via A. Piatti 5-24030 Mozzo (BG) 035/4376290-035/4371123 e-mail: bgic84500a@istruzione.it
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO. Istituto Comprensivo Parco di Veio
Ministero della Istruzione,dell Università e della ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO PaRCO di VEIO Via Fosso del Fontaniletto, 29/b 00189 - ROMA 06.33.26.75.47 06.33.25.09.48
DettagliLinee guida nazionali per l orientamento permanente
Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliIl Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini
Didattica inclusiva Un percorso integrato per studenti con bisogni educativi speciali Seminario di approfondimento Modelli d intervento-sperimentazioni possibili Suggerimenti per la stesura del progetto
DettagliMODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca AL DIRIGENTE SCOLASTICO MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI Il/La sottoscritto/a nato/a il, domiciliato/a in via c.a.p.,
DettagliMONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA
MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA Progetto DSA: creare una buona scuola per un apprendimento facilitato degli allievi DSA Prof. Antonio Augenti, Dott.ssa Maria A. Geraci Dott.ssa M. Filomena Casale PREMESSA
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:
Dettagli4.4. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
4.4. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Pensare al bambino e al ragazzo disabile all interno della scuola significa: - accogliere e valorizzare ogni soggetto nella sua unicità; - stimolare un atteggiamento positivo
DettagliSPORTELLO AUTISMO PROVINCIA DI VENEZIA
SPORTELLO AUTISMO PROVINCIA DI VENEZIA Referente CTS: Dott. Alfio Raunisi Coordinatrice del Gruppo Operativo: Dott.ssa Chiara Iovane (CTI del Miranese) Componenti del gruppo di lavoro, insegnanti: Sara
DettagliPROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE
PROGETTO I CARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EUGENIO MONTALE LA RETE DI SCUOLE IIS MONTALE Cinisello Balamo IC ZANDONAI Cinisello Balsamo IC BUSCAGLIA Cinidello Balsamo Progetto "I Care" - I.I.S. "E.
DettagliAlunni Diversamente Abili (DVA)
Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente
DettagliPROGETTO PER IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
I.C. Abba-Alighieri PROGETTO PER IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Premessa Il nostro istituto accoglie alunni che provengono da scuole site nel quartiere Monte Pellegrino e zone limitrofe; la sua
DettagliRICORDANDO SERGIO NERI: INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO. IL CTS di Modena
RICORDANDO SERGIO NERI: INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO IL CTS di Modena 16-17 Ottobre 2015 Liceo Muratori, Modena La funzione dei Centri Territoriali di Supporto Istituiti con l azione 4 del progetto
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliIl progetto Sportello Provinciale Autismo
Il progetto Sportello Provinciale Autismo Esiti della sperimentazione Prof. Guido Soroldoni Dirigente scolastico Liceo Artistico Statale N. Valentini, Monza CTS MONZA E BRIANZA 9 settembre 2015 - Cortona
DettagliIstituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico
Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 SIGNIFICATO DEL PAI E CARATTERISTICHE GENERALI Il PAI utilizza la programmazione dell attività didattica
DettagliPROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Istituto Comprensivo di Santo Stino di Livenza PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa La legge 8 ottobre 2010, riconosce
DettagliPARTE V Monitoraggio. Verifica e valutazione
PARTE V Monitoraggio Verifica e valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri
DettagliLEGGE 104/92 ART. 15 co. 2 D.P.R. 275/99 ART. 1 ART. 4
LEGGE 104/92 ART. 15 co. 2 PRESSO OGNI CIRCOLO DIDATTICO ED ISTITUTO DI SCUOLA SECONDARIA.. SONO COSTITUITI GRUPPI DI STUDIO E DI LAVORO COMPOSTI DA INSEGNANTI, OPERATORI DEI SERVIZI, FAMILIARI E STUDENTI
DettagliFormulario Progetti Doposcuola 2016/2017
Formulario Progetti Doposcuola 2016/2017 Sez. A - Informazioni preliminari 1. Titolo e sottotitolo (Inserire il titolo del progetto ed un eventuale sottotitolo) Doposcuola?! un gioco da ragazzi!" 2. Comune
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliAUTONOMIA SCOLASTICA. Dal D.Lgs 275del 1999 alla L.107del 2015
AUTONOMIA SCOLASTICA Dal D.Lgs 275del 1999 alla L.107del 2015 IL MODELLO DI STATO E L AUTONOMIA SCOLASTICA L AUTONOMIA ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E STATA CONFERITA TRAMITE LART. 21 DELLA LEGGE 59/97
DettagliPATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali
Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:
DettagliLa Banca del Tempo: istruzioni per l uso
LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37 19122 La Spezia C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 C.c.p.243196
DettagliI SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado www.istitutocomprensivosgt.it SAN GIOVANNI TEATINO (CH) Dalla parte dell Educazione Progetto di Formazione Scuola-
DettagliPsicologia scolastica
Psicologia scolastica Roma, 16 settembre 2008 G. Luigi Palma Presidente Consiglio Nazionale Ordine Psicologi 1 Disagio scolastico Il dato: Il numero di alunni con problemi comportamentali è in aumento
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale
MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0006570.20-03-2017 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELLA RICERCA E DELL UNIVERSITÀ UFFICIO
DettagliA scuola di competenze
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione - Università di Torino Progetto di ricerca A scuola di competenze 2013-2014 2014-2015 Obiettivi 1. Rispondere ai bisogni di formazione dei docenti in
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliPROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE
RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento
DettagliBOZZA DI PROTOCOLLO D INTESA
Allegato A Progetto HELIANTHUS II - Dalla questione ambiente ai problemi dell ambiente - BOZZA DI PROTOCOLLO D INTESA - Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo, n. 275 relativo al Regolamento
DettagliProposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016
Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio
DettagliPER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE
ISTITUTO per l ISTRUZIONE SUPERIORE G. NATTA - G.V. DEAMBROSIS!"#$#!"#%&!"#!! "#$$##%!!" & '(((!! PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE
DettagliLa scuola come luogo di crescita e di benessere. Un progetto contro la dispersione scolastica
La scuola come luogo di crescita e di benessere Un progetto contro la dispersione scolastica LE ATTIVITA PROGETTO TUTORING SPAZIO GENITORI PUNTO DI ASCOLTO PROGETTO TUTORING TUTORAGGIO CLASSE STUDENTI
DettagliIstituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax
Istituto Comprensivo San Giacomo - La Mucone" 87040 San Giacomo d Acri (CS) Tel e Fax. 0984-952025 SITO WEB: www.ic-acrisangiacomo.it email CSIC88400A@ISTRUZIONE.IT Codice Scuola CSIC88400A- C.F. 98094150780
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASSANO MAGNAGO II ( Scuola dell Infanzia - Primaria E. Fermi - Secondaria G.B. Maino)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASSANO MAGNAGO II ( Scuola dell Infanzia - Primaria E. Fermi - Secondaria G.B. Maino) PROGETTO INTERCULTURA a.s. 2011/2012 Premessa La scuola è spesso la prima istituzione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO La Regione Umbria, l Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città
DettagliDENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA
DettagliPROGETTI DEL CIRCOLO. Ministero dell istruzione, dell Universita e della Ricerca 1 CIRCOLO DIDATTICO VIA NANNI 13 OLBIA
PROGETTI DEL CIRCOLO Ministero dell istruzione, dell Universita e della Ricerca 1 CIRCOLO DIDATTICO VIA NANNI 13 OLBIA PROGETTO INCLUSIONE: Una Scuola Per Tutti Il progetto è volto a garantire le priorità
DettagliDI SCOLARIZZAZIONE E CURRICOLO PLURILINGUE ED INTERCULTURALE- LSCPI
ACCORDO INTEGRATO DI RETE tra le istituzioni scolastiche della regione Marche per la realizzazione del progetto ministeriale sperimentale di ricerca azione su LINGUE DI SCOLARIZZAZIONE E CURRICOLO PLURILINGUE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Comune di Lamezia Terme (CZ) Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO FAENZA SAN ROCCO
ISTITUTO COMPRENSIVO FAENZA SAN ROCCO PIANO DI MIGLIORAMENTO 1. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE NOME Marisa Tronconi Teresa Grilli Marzia Zoli Nevio Bosi Adelaide Buti Cinzia Cornacchia
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliGRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA
GRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA INTEGRAZIONE DELLA SSL NELL ISTRUZIONE SCOLASTICA ED UNIVERSITARIA Roma, 31 o)obre 2014 ing. Elisa GERBINO Segretario ANIS Coordinatore del GdL CIIP Scuola INQUADRAMENTO
DettagliSportello Lucy Consulenza PsicoPedagogica nelle Scuole
Sportello Lucy Consulenza PsicoPedagogica nelle Scuole CHI SIAMO Aurora 2000 fa parte del Consorzio Provinciale SIS e della rete nazionale CGM - Welfare Italia, il cui obiettivo è quello di favorire l
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E l' Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (di seguito denominata AIG) Progetti
DettagliPROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE LA SCUOLA FUORI DALLA SCUOLA
Unione Europea Ministero dell Istruzione Regione Sardegna dell Università e della Ricerca IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE SASSARI PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE LA SCUOLA
Dettagli7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio
SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia
DettagliIl/la sottoscritto/a nato/a il a. e residente a in via docente titolare di in DICHIARA
Regione Siciliana Rete F.A.R.O. Ministero dell Istruzione A scuola per conoscere Unione Europea Dipartimento Pubblica Istruzione dell Università e della Ricerca crescere e camminare Ufficio Scolastico
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA tra
PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
Composizione del nucleo interno d valutazione PIANO DI MIGLIORAMENTO Ornella Sipala Angela Scuderi Carmela Perna Sebastiana La Mastra Michela Casciana Nome Ruolo Dirigente Scolastico Docente Scuola Secondaria
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
Dettagli«Cyberbullismo e cittadinanza digitale»
«Cyberbullismo e cittadinanza digitale» FIDAE «Cyberbullismo: una sfida educativa» Istituto Gonzaga, Milano Simona Chinelli, referente cyberbullismo per l USR Lombardia L intervento 1. I documenti di riferimento
DettagliIL TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO, LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO
Scegli con noi il tuo domani 13-14 febbraio 2014 TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO, IL TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO, LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA'
ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA' Finalità Il presente accordo intende definire e stimolare modalità e procedure di collaborazione attraverso il
DettagliALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013 Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 Con la direttiva ministeriale
DettagliC. D. A. De Gasperi - Palermo A.S
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 906 Palermo Tel 09 599 Fax 09 67099 E-mail: paee000@istruzione.it C. D. A. De Gasperi - Palermo A.S. 05-06 CONDIZIONI DI ACCESSO ALLA VALUTAZIONE DEI DOCENTI: -Assenza di
DettagliRuolo dell A.S. del D.P.
Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.
DettagliRELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE SUCCESSO FORMATIVO SCUOLA PRIMARIA
RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE SUCCESSO FORMATIVO SCUOLA PRIMARIA DOCENTE ROSARIA SEGRETO- ANNO SCOLASTICO2013-2014 RACCORDO CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROFESSORESSA SUSANNA DI SALVO Individuazione,
DettagliPROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO
PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO Sondrio, giovedì 8 ottobre 2015 PIANO D'AZIONE TERRITORIALE VALTELLINA in attuazione del Sistema Regionale dell'orientamento permanente
DettagliACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI
ALLEGATO ALLA DETERMINA DIRIGENZIALE N DEL ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI L anno
DettagliAnno di prova e relazione finale
Bergamo Anno di prova e relazione finale Giovedì 17 Ottobre 2013 R. Rovaris Rita Rovaris 1 Requisiti: essere in periodo di prova, assunto a tempo indeterminato dal 1.09.2013;, essere in servizio nella
DettagliPTOF IISS Polo di Cutro
PTOF 2016-18 IISS Polo di Cutro Il PTOF, Piano Triennale dell'offerta Formativa, è un atto ufficiale pubblico, previsto dal regolamento sull'autonomia Scolastica (DPR 275/99, attuativo della legge 59/97)
DettagliAutovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015
VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo
DettagliCONVENZIONE DI TIROCINIO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA MONDO DEL LAVORO A.S. 2015/2016
CONVENZIONE DI TIROCINIO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA MONDO DEL LAVORO A.S. 2015/2016 TRA L IIS RAIMONDO PANDINI di Sant Angelo Lodigiano (LO) con sede in Sant'Angelo Lodigiano,
DettagliCITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA
Sergio Blazina dirigente tecnico USR Piemonte CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA Museo diffuso 5 ottobre 2016 LE ORIGINI LEGGE 169/2008, art. 1 comma 1: A decorrere dall'inizio
Dettagli