I PLS: INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI SERVIZI
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- Patrizia Sarti
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1 I PLS: INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI SERVIZI Conferenza dei Servizi Sanitari Aziendali II edizione Azienda USL RMF Bracciano, 1 dicembre 2015 Dott.ssa Maria Cristina Grillo
2 INTEGRAZIONE E una strategia di sviluppo con la quale più attività dialogano tra loro e operano attraverso l unione e l alleanza per raggiungere lo stesso obiettivo. Per il successo delle iniziative di integrazione sono necessari: la conoscenza reciproca; non avere il timore di abbandonare il pregresso; partecipare a corsi formativi comuni, anche per un adeguamento culturale al lavoro di squadra.
3 CHI È IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA (PLS o PdF) Medico di fiducia preposto alla tutela dell infanzia, dell età evolutiva e dell adolescenza; impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi dai 0 ai 14 anni.* * Obbligatorio fino ai 6 anni, si può chiedere il mantenimento fino a 16 anni di età soltanto per documentate patologie croniche o situazioni di handicap.
4 PLS PAT. ACUTA FORME ASSOCIATIVE PED. DI GRUPPO PED. IN ASSOCIAZIONE PED. IN RETE UCPP* * (UNITA CURE PRIMARIE PEDIATRICHE) ASSISTENZA CONTINUA H9 DIURNA CON APERTURA COORDINATA DEGLI STUDI PREVENZIONE PROGETTO SALUTE-INFANZIA DA MED. DI ATTESA A PED. DI INIZIATIVA CONTROLLO SVILUPPO PSICO-FISICO CORRETTI STILI DI VITA ATTIVITA DI SCREENING PROMOZIONE VACCINAZIONI CRONICITA ED.ALLA SALUTE AVVIO DI PDTA INTEGRATI CON SERVIZI SPECIFICI
5 ORGANIZZAZIONE SUL TERRITORIO DEL PLS
6 Collaborazione attuale del PLS con altri servizi Diretta con il singolo PLS Servizio vaccinazioni (vie telefoniche, , incontri territoriali, formazione aziendale) Per garantire coperture vaccinali; Dipartimento materno-infantile; Medicina preventiva età evolutiva Attività di screening nelle scuole; Consultorio familiare e servizi sociali Problemi relazionali familiari e scolastici; Centri di Neuropsichiatria in età evolutiva Disagio psico-comportamentale, disturbi specifici dello sviluppo, disagio psicologico, disagio psico-sociale; Oftalmologia Pediatrica Visite spec. per i b. positivi allo screening per l ambliopia. Settore prevenzione: Centro Obesità età evolutiva Vigilanza m. infettive
7 Collaborazione attuale del PLS con altri servizi Tramite i rappresentanti dei PLS: CAPD; Ufficio di Coordinamento Distrettuale; Comitato Diabetologico Aziendale.
8 CAPD Integrazione consolidata con il lavoro iniziato da anni tra i rappresentanti dei MMG - PLS - CA - Specialisti ambulatoriali - Direzione Distretto - Servizio farmaceutico. Commissione Appropriatezza Prescrittiva Distrettuale Organismo multidisciplinare e multiprofessionale finalizzato ad effettuare la verifica dell adeguatezza: delle prescrizioni di farmaci; di analisi cliniche; di diagnostica strumentale effettuate in uno specifico territorio. Promuove iniziative di formazione per tutti i PLS, per adottare comportamenti omogenei e appropriati.
9 Ufficio di coordinamento delle attività distrettuali Composto dai referenti di ciascuna area di attività territoriale. Supporta il Direttore di Distretto nella sua funzione di committenza e di integrazione dei servizi territoriali e socio sanitari. Direttore distretto; direttore sanitario aziendale; direttore amministrativo distrettuale; un sindaco in rappresentanza dei comuni del distretto; direttore del presidio ospedaliero; MMG; PLS; MSA; direttori aree territoriali di prevenzione e di salute mentale; dirigente UOC farmacia territoriale.
10 COMITATO DIABETOLOGICO AZIENDALE team multidisciplinare nella patologia cronica Responsabile servizio Diabetologico; Direttore Sanitario Aziendale; PLS, MMG, CA; Direttori di Distretto; Infermiere; Dietologo; Psicologo; Assistente sociale. Passaggio dalla diabetologia pediatrica a quella dell adulto E necessario che le due aree della diabetologia, pediatrica e dell adulto siano fra loro collegate, in particolare al momento della transizione dal servizio pediatrico a quello dell adulto. Nella fase di transizione c è il passaggio di competenze dai servizi diabetologici pediatrici a quelli dell età adulta. Dovrà essere promosso un trasferimento graduale con una efficace comunicazione tra i medici della diabetologia pediatrica e i medici della diabetologia dell adulto, e tra il PLS e il MMG.
11 Integrazione futura del PLS con altri servizi Nuovi modelli organizzativi; Casa della Salute; integrazione con l ospedale di riferimento pediatrico; integrazione in Rete.
12 UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO ASSISTENZIALE SI STA COSTRUENDO NELLA REGIONE LAZIO Spostamento della centralità assistenziale sul territorio MEDICINA D INIZIATIVA Integrazione della rete socio-sanitaria territoriale Forme associative dei PLS e MMG + Poliambulatori + CdS + Distretti sanitari + Presidi ospedalieri CONTINUITA DELL ASSISTENZA Il passaggio dalla medicina di attesa a quella di iniziativa si realizza mediante i percorsi assistenziali di educazione, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Per la Pediatria percorsi assistenziali nell ambito dell Area Pediatrica.
13 DECRETO BALDUZZI D.L. n.158 del 13 settembre 2012 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute Riordino dell assistenza territoriale AFT (Aggregazione Funzionale territoriale) Monoprofessionali Tutti pediatri o Tutti MMG Condivisione: Obiettivi Linee guida - percorsi assistenziali - audit Non si fa menzione di orario di apertura o di assistenza UCCP (Unità Cure Complesse Primarie) Multiprofessionali Coordinamento Fra tutti i medici convenzionati + infermieri + tecnici + sociale Rete poliambulatori territoriali Apertura al pubblico Intero arco della giornata Giorni prefestivi e festivi Con idonea turnazione Tenuto conto delle peculiarità delle aree territoriali
14 Casa della salute in F2 Rappresenta l inizio del cambiamento dell organizzazione sanitaria del nostro territorio. Struttura di integrazione di professionalità diverse: MMG, (PLS), GM, medici specialisti ambulatoriali, infermieri, una serie di servizi territoriali tra loro coordinati che erogano prestazioni sanitarie e sociali. E una CdS di minori dimensioni quindi le UCPP, per la gestione della patologia acuta pediatrica, non possono trovare accoglienza strutturale e continueranno ad essere operative nei propri studi. La presenza del PLS sarà attuabile, dopo Accordi Regionali, con alcune ore settimanali a turnazione per la gestione dei PDTA Pediatrici. I PDTA Pediatrici dovrebbero essere realizzabili prima in ambito aziendale, attraverso l integrazione con i professionisti del territorio di area pediatrica, poi si potrebbero creare altri percorsi, da condividere e concordare con gli specialisti di Area Pediatrica dell Ospedale di riferimento.
15 Proposti 4 PDTA Pediatrici L Asma - l Obesità - il Diabete tipo 1 - il Disagio Psico-Comportamentale sono stati recepiti dall Azienda e si è in attesa di intese regionali per la definizione delle modalità organizzative per l avvio dei PDTA.. Per i singoli percorsi sono necessari, oltre al PLS : Per la gestione integrata del pz. asmatico pediatrico: il broncopneumologo, l allergologo, la spirometria, il prick test. Per il sovrappeso e obesità nell età evolutiva: il nutrizionista, lo psicologo, l endocrinologo, l ecografia epatica. Per il Diabete tipo 1: il diabetologo, il nutrizionista, lo psicologo, l infermiere. Per il disagio psico-comportamentale: il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, l assistente sociale
16 COLLABORAZIONE - COMUNICAZIONE PLS - OSPEDALE Il nostro territorio è privo di ospedale con reparto pediatrico e, anche per motivi oro-geografici, la maggior parte dei pazienti pediatrici si rivolge verso ospedali al di fuori dell ambito aziendale. Sarebbe auspicabile per garantire l appropriatezza diagnostico-terapeutica e la continuità assistenziale; per condividere un linguaggio comune ed evitare la duplicazione degli interventi instaurare una collaborazione con gli ospedali limitrofi (con P.S. e reparti di pediatria), attivando PDTA condivisi attraverso corsi formativi integrati che prevedano la partecipazione dei medici dipendenti ospedalieri e dei PLS anche per le urgenze/pseudo urgenze pediatriche (polmoniti, bronchiolite/wheezing, gastroenteriti, infezioni alte vie respiratorie, febbre, convulsioni febbrili, etc.).
17 Il futuro è l integrazione in rete Con la definizione della riorganizzazione dell assistenza territoriale pediatrica nel Lazio, i PLS partecipanti alle UCPP saranno collegati in rete, al fine di poter condividere le informazioni sanitarie di tutti i loro assistiti. Successivamente, con la definizione degli ACN, i PLS faranno parte obbligatoriamente delle AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) = integrazione funzionale monoprofessionale pediatrica. associazioni UCPP ped. singoli ped. di gruppo Condivisione di attività di: AFT = IN RETE Prevenzione ed Ed. sanitaria; obiettivi e progetti; LG e PDTA; implementazione self-help ambulatoriale.
18 Il futuro è l integrazione in rete Anche nella CdS l organizzazione in rete è una precondizione necessaria. Reti di comunicazione informatizzate tra professionisti: MMG-PLS-CA-SPEC.AMB Momenti di progressivo cambiamento organizzativo sul territorio, dal singolo professionista si andrà a sostituire la rete dei professionisti che dovranno acquisire uniformità di comportamento nelle prescrizioni in conformità alle LG e descrivere i PDTA. Rete che dovrà essere progettata anche per garantire l uso di un collegamento informativo tra il territorio e l Ospedale secondo il concetto di Area Pediatrica. DISTRETTO per i progetti territoriali AFT OSPEDALE per i PDTA
19 Conclusione I modelli delle cure primarie pediatriche vedranno sempre più una organizzazione a integrazione multiprofessionale e a forte integrazione con il distretto. I PLS, MMG, CA e Specialisti ambulatoriali rafforzano il loro ruolo grazie all integrazione tra loro e, con i servizi territoriali specifici e con l ospedale di riferimento, concorrono alla definizione e realizzazione dei percorsi assistenziali e garantiscono la continuità dell assistenza, superando l attuale frammentazione di interventi in ambiti diversi. In questo contesto, deve essere previsto il superamento dell attività singola del professionista. Un modello organizzativo, ma soprattutto culturale che dovrà essere condiviso da operatori provenienti da contesti organizzativi e regimi contrattuali diversi.
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