Alcune considerazioni tecniche sugli strumenti dell innovazione finanziaria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Alcune considerazioni tecniche sugli strumenti dell innovazione finanziaria"

Transcript

1 Master universitariodi secondolivelloin Regolazione dell attività e dei mercati finanziari Alcune considerazioni tecniche sugli strumenti dell innovazione finanziaria Prof. Carlo D. Mottura ordinario nell Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Studi aziendali (carlo.mottura@uniroma3.it) 7 febbraio 2014 BOZZA 1

2 Innovazione finanziaria è la creazione di nuovi strumenti finanziari o la modificazione di prodotti già esistenti in grado di garantire una pronta risposta del mercato dei titoli alle nuove esigenze delle parti L Enciclopedia italiana ( innovazione finanziaria, giuridica, di processo, di prodotto, L innovazione finanziaria include gli strumenti finanziari derivati, che costituiscono una categoria molto vasta, nella quale rientrano fattispecie con origine e caratteristiche diverse In termini generali, un derivato può essere caratterizzato come un contratto il cui valore deriva dal valore di un altro contratto base, detto sottostante. * * * 2

3 Indice degli argomenti I I titoli derivati da cartolarizzazioni II Gli strumenti derivati tradizionali III Per concludere 3

4 Indice degli argomenti I I titoli derivati da cartolarizzazioni II Gli strumenti derivati tradizionali III Per concludere 4

5 Richiami dalle origini dell attuale crisi Agli inizi del 2000 le banche, soprattutto americane, erogavano i c.d. mutui subprime e li vendevano sui mercati finanziari nella forma di titoli attraverso operazioni di cartolarizzazione. Un mutuo subprime è un mutuo ipotecario che la banca concede a una persona con un reddito basso e/o instabile per acquistare un immobile (un esempio estremo è il c.d. mutuo NINJA: No Income, No Job or Asset). Tipicamente, l ammontare del mutuo concesso era molto vicino al valore (al momento dell acquisto) dell immobile a garanzia. La concessione di un mutuo subprime è un operazione rischiosa per il creditore, essendo molto probabile fin dall inizio che il debitore (mutuatario) non sia in grado di rimborsare il suo debito. C.D. Mottura, Il ruolo del rischio nella recente crisi dei mercati finanziari, in Gnosis. Rivista Italiana di Intelligence, n. 4/

6 Elementi di contesto - mercato immobiliare americano dall inizio del 2000 alla metà del 2006 il prezzo delle case aumenta: il valore del mutuo dipende dal valore della garanzia (i.e. dell immobile) piuttosto che dall insolvenza del debitore - tassi di interesse dal 2001 al 2004 i bassi tassi di interesse americani, frutto della politica monetaria espansiva condotta dagli Stati Uniti dalla fine degli anni novanta, incentivano un aumento del debito privato - elevata liquidità - assetto regolamentare e contabile Basilea 2, la logica del modello interno per misurare il requisito di solvency Principi contabili internazionali IAS-IFRS e criterio del valore di mercato - politica americana - cultura economica dominante ruolo centrale dei mercati finanziari C.D. Mottura, (a cura di), Basilea 2, IAS, Solvency 2. Un punto di svolta per imprese, mercati e istituzioni, Associazioni Amici della Scuola Normale Superiore, collana di monografie, 5, Pisa

7 Rischio e Mercato (1/4) Con la cartolarizzazione, il rischio di insolvenza del debito privato (americano) derivato dal rischio immobiliare (americano) è trasferito dal bilancio delle banche al mercato finanziario ( risk transfer ) - modello di intermediazione originate to distribute 7

8 I titoli derivati da cartolarizzazioni Con la cartolarizzazione si originano titoli il cui valore deriva dal valore del portafoglio sottostante dei mutui/crediti ceduti: ABS - Asset Backed Securities, CDO - Collateralized Debt Obligations, MBS - Mortgage Backed Securities, I titoli derivati da cartolarizzazioni sono emessi da società veicolo e sono serviti esclusivamente dai frutti del portafoglio sottostante: gli obbligazionisti ricevono interessi e capitale in funzione della capacità del portafoglio delle attività cedute (al mercato) di generare quanto inizialmente atteso Il rischio di questi titoli (i.e. del portafoglio delle attività cedute) è valutato dalle Agenzie di rating (S&P s, Moody s, Fitch) Nelle cartolarizzazione c.d. sintetiche sono utilizzati i Credit Default Swap (derivati creditizi), ossia strumenti a copertura del rischio di insolvenza di (uno o) più debitori. 8

9 Schema della cartolarizzazione 2 Banca erogatrice la banca eroga il mutuo garantito dall immobile la banca vende il mutuo alla società veicolo e incassa immediatamente il valore del mutuo Società veicolo 1 la società veicolo paga il valore del mutuo alla banca con l incasso derivante dall emissione di obbligazioni (legate al mutuo subprime) che sono acquistate dagli investitori Mutuatario subprime Investitori istituzionali mercato finanziario il mutuatario acquista l immobile 3 4 Le famiglie investono i loro risparmi presso gli investitori istituzionali (acquistando obbligazioni, azioni, quote di fondi pensioni e di fondi di investimento, ) Immobile. Investitori retail Flusso di capitale iniziale È uno schema utilizzabile per vendere anche altri asset (oltre i mutui subprime): crediti fiscali, immobili pubblici, crediti sanitari, 9

10 Il cambiamento di contesto - dal 2004 al 2006 i tassi di interesse americani cominciano a crescere: mutui più cari, aumentano insolvenze su quelli in essere - nel 2006 si arresta la crescita immobiliare e nel 2007 inizia la riduzione dei prezzi degli immobili Dall estate 2007 le obbligazioni subprime cominciano a deprezzarsi Si generano forti perdite, effettive e potenziali, nei bilanci degli investitori istituzionali (banche, fondi pensioni, ) che avevano acquistato le obbligazioni subprime: avvio della crisi. 10

11 Rischio e Banca (2/4) crisi di fiducia nel sistema finanziario internazionale, blocco del mercato interbancario, crisi di liquidità. Le banche: - vendono titoli e attività liquidabili - non erogano più credito (a altre banche, a imprese e famiglie) Tutto ciò genera perdite di bilancio e crollo dei prezzi di borsa. forte illiquidità dei titoli derivati da cartolarizzazioni dei mutui subprime (c.d. titoli tossici ) Conseguenze: - banche acquistano altre banche (JPMorgan acquista Bear Stearns, Bank of America acquista MerrillLynch, ) - assicurazioni messe in amministrazione controllata dallo Stato (AIG, Fannie&Freddie, ) - fallimenti di banche (LehmanBrothers, ) - riduzione dei consumi, crisi dell economia reale 11

12 Rischio e Stato (3/4) Per evitare il possibile fallimento delle principali banche mondiali e il blocco dei mercati finanziari intervengono le banche centrali e i governi dei diversi paesi - le banche centrali, soprattutto per fronteggiare la crisi di liquidità con manovre di politiche monetaria volte alla riduzione dei tassi d interesse (al fine di facilitare l accesso al credito) - i governi, stanziando un ammontare di risorse senza precedenti (liquidità, garanzie) coordinandosi rispetto alla dimensione globale della crisi. La crisi del sistema finanziario ha avviato una rilettura delle politiche di deregolamentazione e delle teorie neo-liberiste; e avviato la ricerca (in corso) di nuovi equilibri nel sistema economico-finanziario, tra Stato e Mercato. 12

13 Osservazione. Tra i principali interventi attuati dai governi in aiuto delle banche: - fornire garanzie alle banche sui prestiti interbancari, tra banca e banca (se una banca non paga, interviene il governo) - fornire garanzie sui depositi dei cittadini, per evitare il rischio di corsa allo sportello (come, ad esempio, nella primavera 2008 con la banca inglese Northern Rock) - ricapitalizzare le banche, ossia offrire nuovo denaro acquistandole e diventandone proprietario chiedendo in cambio: - limiti ai bonus ai manager - ingresso negli organi di amministrazione delle banche - utilizzazione degli aiuti concessi per erogare prestiti alle imprese e alle famiglie (al fine limitare gli effetti della crisi di liquidità sull economia reale). 13

14 a seguito delle politiche di intervento pubblico a salvataggio del sistema finanziario il rischio si propaga agli Stati aumentano disavanzi e debiti pubblici al sollievo per la catastrofe evitata subentra nei mercati finanziari internazionali l ansia improvvisa per la sostenibilità di debiti sovrani crescenti. Le vendite colpiscono titoli di Stati che hanno ampi deficit di bilancio o alti livelli di debito pubblico; soprattutto quelli di paesi dove queste due caratteristiche si combinano con una bassa crescita economica. Banca d Italia, Considerazioni finali, 31 maggio 2010, pag

15 Linee di azione della Regolamentazione internazionale (4/4) La radice della crisi che investe il mondo da quasi tre anni sta in carenze regolamentari e di vigilanza nelle piazze finanziarie più importanti Il Financial Stability Board (FSB) è stato investito di disegnare il quadro regolamentare in cui opererà l industria finanziaria degli anni a venire l agenda di sviluppa su quattro filoni: i) definire regole generali per le banche: un patrimonio più robusto, una leva finanziaria più contenuta, il controllo dei rischi di liquidità ii) iii) introdurre disposizioni specifiche per gli intermediari sistemici ridurre la rilevanza dei rating nella supervisione controllando efficacemente l integrità dei loro processi decisionali iv) aumentare la trasparenza delle contrattazioni sui mercati finanziari già regolamentati; ricondurre i mercato over the counter entro un quadro di regole contratti standard, regolamento delle transazioni presso controparti centrali assoggettate a vigilanza Banca d Italia, Considerazioni finali, 31 maggio 2010, pag

16 Tra le questioni tecniche aperte: il rating come bene pubblico il valore legale di una opinione sul futuro (i.e. sulla misura di rischio fornita dall esperto incaricato) il dibattito regolamentare su semplicity vs complexity Esempio: Bank of England, The dog and the frisbee, 31 agosto

17 Spunti di approfondimento dagli sviluppi della crisi: tra Stati Uniti e Europa (UEM, UE); sulle differenze sistemiche (es. ruolo della banca centrale; banca-stato-banca- ); sulla gestione del rischio sistemico (es. nuove forme risk transfer verso banche centrali o nuovi operatori sistemici); sui nuovi strumenti di intervento, Esempi dagli spunti di approfondimento sui nuovi strumenti di intervento pubblico nell economia europea: le garanzie statali 17

18 Esempio: le garanzie statali concesse dai paesi dell eurozona a favore del fondo salva stati (ESM) BCE FMI CE ESMA EBA EIOPA Agenzie di rating ESM Impieghi Fonti Banche nazionali Società veicolo Stato aiutato Condizionalità (MoU) Mercati finanziari (secondario) Strumenti Strumenti di di aiuto (max 500 mld) raccolta (stand-alone, pooled) Prestiti con aggiustamento macro economico titoli a breve Altri strumenti di intervento bond Certificati di protezione parziale Fondi di co-investimento Portafoglio di investimento ( 80 mld) Capitale Proprio ( 80 mld) Titoli con massimo standing creditizio e di Cassa liquidità Mercati finanziari (primario) Stati garanti Garanzie statali ( 620 bn) Outright Monetary Transactions Banca Centrale Europea Anticipazioni su titoli ESM 18

19 ... le garanzie statali nazionali a favore della stabilità del sistema del credito interno. Soggetto garante Soggetto garantito Stato ammontare della garanzia in caso di insolvenza ( ) Mercati finanziari anticipazione ( ) Banca Centrale rimborso anticipazione ( ) commissione periodica di garanzia ( ) capitale emesso ( ) interesse periodico e rimborso capitale ( ) Banca nazionale Soggetto emittente obbligazioni eleggibili F. Bassan, C. D. Mottura Le garanzie statali nel sistema europeo di assistenza finanziaria agli stati, Mercato concorrenza regole / a. XV, n. 3 dicembre 2013; Le garanzie statali per la stabilità del sistema creditizio nell Unione europea, working paper, gennaio 2014; From Savior to Guarantor: The EU Member States Economic Intervention during the Financial Crisis, Palgrave (in corso di pubblicazione). 19

20 Esempio: il ruolo della correlazione tra rischi di insolvenza del garante e del debitore right e wrong way risk valore della garanzia (tasso di insolvenza debitore: 6%) Tasso di insolvenza del garante: 1% 2% 6% 20% Parametro di correlazione Modello 'G' Modello 'MO' Modello 'G' Modello 'MO' Modello 'G' Modello 'MO' Modello 'G' Modello 'MO' 0,00 25,41 25,35 23,32 23,36 17,44 17,45 8,84 8,87 0,05 25,45 24,74 23,35 22,53 17,28 16,38 8,61 7,34 0,10 25,44 24,07 23,33 21,80 17,18 15,34 8,30 5,87 0,15 25,46 23,39 23,36 21,05 17,01 14,32 8,01 4,42 0,20 25,53-23,42 20,35 16,96 13,34 7,72 2,94 0,25 25,58-23,44 19,70 16,81 12,37 7,40 1,47 0,30 25,67-23,50 18,98 16,68 11,42 7,04-0,35 25,75-23,57-16,60 10,47 6,66-0,40 25,82-23,64-16,48 9,55 6,33-0,45 25,93-23,75-16,35 8,65 5,92-0,50 26,08-23,93-16,26 7,81 5,53-0,55 26,27-24,08-16,07 6,94 5,04-0,60 26,40-24,30-15,94 6,10 4,59-0,65 26,57-24,58-15,76 5,26 4,03-0,70 26,84-24,85-15,64 4,47 3,43-0,75 27,04-25,25-15,52 3,71 2,81-0,80 27,27-25,70-15,41 2,92 2,13-0,85 27,50-26,22-14,88 2,07 1,43-0,90 27,66-26,91-14,55 1,39 0,73-0,95 27,77-27,53-13,33 1,21 0,18-1,00 27,82-27,79-0,00 1,35 0,00 - valore della garanzia 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00 parametro di correlazione G (1%, 6%) G (2%, 6%) G (6%, 6%) G (20%, 6%) MO (1%, 6%) MO (2%, 6%) MO (6%, 6%) MO (20%, 6%) C. D. Mottura, L. Passalacqua, Default dependence structure effects on the valuation of government guarantees, Università Roma Tre, Collana del Dipartimento di Economia, working paper n. 177, 2013; Modelling interconnections in a defaultable guarantee contract, 12 International Conference on Credit Risk Evaluation, Venezia,

21 Indice degli argomenti I I titoli derivati da cartolarizzazioni II Gli strumenti derivati tradizionali III Per concludere 21

22 Tipicamente, gli strumenti derivati tradizionali hanno un valore: che deriva dal valore/prezzo di una grandezza di mercato: un tasso di interesse, il prezzo di un azione, il prezzo di una materia prima, il prezzo del petrolio, ; e che presenta caratteristiche specifiche. I derivati tradizionali possono essere classificati in tre macrotipologie: contratti a termine (forward, futures) opzioni finanziarie swap 22

23 Contratti a termine (forward, futures) Contratto forward: con il quale due parti si obbligano, alla data di stipula, a scambiarsi un determinato bene a una convenuta data futura a un prezzo prefissato (c.d. prezzo forward): - sono contratti non standardizzati - sono scambiati nel mercato over the counter (OTC) - alla stipula non producono effetti di cassa per le due parti Il bene scambiato a termine (sottostante, underlying) può essere: - un titolo finanziario (obbligazione, azione, ) - un bene fisico (quantità specificata di materia prima, di un prodotto agricolo, di un metallo prezioso, ) - un tasso di interesse (forward rate agreement) - 23

24 Contratto futures: contratto a termine standardizzato, trattato in mercati regolamentati La borsa di quotazione specifica: - le caratteristiche dell attività sottostante - l'ammontare che il venditore dovrà consegnare per ogni contratto stipulato - il luogo di consegna - il periodo preciso del mese in cui si può effettuare la consegna - il metodo di quotazione dei prezzi - gli eventuali limiti alle oscillazioni giornaliere dei prezzi e alle posizioni degli operatori 24

25 Opzioni finanziarie - una call dà al detentore il diritto di acquistare un certo bene a o entro una data futura a un prezzo K determinato o determinabile. - una put dà al detentore il diritto di vendere un certo bene a o entro una data futura a un prezzo K determinato o determinabile. a seconda dell istante di esercizio, si distinguono: opzioni europee: diritto esercitabile solo alla scadenza opzioni americane: diritto esercitabile in qualunque istante entro la scadenza il prezzo, o valore, dell opzione alla stipula è detto premio è una facoltà per chi compra, è un obbligo per chi vende sono considerate figure simboliche dell innovazione finanziaria 25

26 La valutazione finanziaria: sono contratti che vivono di incertezza, la cui valutazione si basa sui modelli probabilistici dell Option Pricing Theory Esempi di modelli base: - modello binomiale (Cox, Ross, Rubinstein; 1979) - modello di BlacK and Scholes (Black, Scholes; Merton; 1973) Ipotesi, parole chiave: mercato perfetto, replicazione, assenza di arbitraggio, probabilità risk neutral Osservazione. Le opzioni possono essere: autonome; incorporate (embedded) in altri contratti (c.d. strutturati ). In tal caso, ai fini della valutazione, si procedere al c.d. unbundling dello strutturato e alla valutazione per componente. Esempi classici sono: - obbligazioni callable/puttable; - buoni postali fruttiferi. 26

27 Swap accordo con il quale due contraenti si impegnano a scambiarsi due flussi finanziari sulla base di un criterio prestabilito e a date prefissate - sono negoziati nel mercato OTC - sono di solito costruiti ad-hoc si caratterizzano come scambio di rischi Esempi: su tassi di interesse: interest rate swap, collar swap, amortizing swap, swap di ammortamento, swap con sinking fund, zero coupon swap, extendable swap, puttable swap su valuta: currency swap, cross currency swap su azione: equity swap 27

28 Esempi. IRS: contratto che prevede lo scambio periodico, tra due operatori, di un interesse fisso (tasso swap) contro un interesse variabile (Euribor 6M) entrambi calcolati su un capitale di riferimento (nozionale). Cross currency swap: contratto che due parti si scambiano nel tempo due flussi di pagamenti denominati in due diverse valute. 28

29 A cosa servono i derivati tradizionali - se di copertura: a ristrutturare flussi di cassa di piani di investimento o di debito modificano profili di rischio, non eliminano rischi. - se speculativi: a scommettere sull andamento di variabili di mercato senza alcun esborso monetario iniziale o con un costo iniziale comunque modesto (c.d. effetto di leva ) 29

30 Esempio: swap per la ristrutturazione di un debito Un impresa ha un debito in-essere a TV e decide di ristrutturarlo a TF. Può, alternativamente: ristrutturarlo via debito: accende nuovo debito a TF e estingue anticipatamente il debito a TV ristrutturarlo via derivato: stipula con una banca uno swap di interesse pago fisso/ricevo variabile : la banca paga il TV del debito in-essere e l impresa paga il TF (come avrebbe fatto se avesse acceso un nuovo debito a tasso fisso) La maggiore flessibilità delle ristrutturazioni via derivato contribuisce spesso a spiegare la diffusione dei derivati nella gestione finanziaria di imprese e istituzioni. 30

31 Spunti di approfondimento: sugli strumenti finanziari derivati nella finanza degli enti locali italiani le garanzie tra fondi pensione e mercati finanziari sugli elementi tecnici della Direttiva Emir collateralizzazione centralizzata e bilaterale di strumenti derivati OTC C. D. Mottura, Derivati e finanza pubblica: situazione e prospettive, in Nicolai M. (a cura di), Primo rapporto sulla finanza pubblica. Finanza pubblica e federalismo. Strumenti finanziari innovativi: autonomia e sostenibilità, Fondazione Rosselli, Maggioli Editore, A. Carleo, C. D. Mottura, Regolamento EMIR e strumenti di mitigazione del rischio di credito di derivati OTC. Elementi tecnici di base, Convegno Il sistema finanziario a prova di EMIR, Assiom Forex- Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze Ezio Vanoni, Milano, novembre 2013; Fondi pensione e mercati finanziari. Alcune considerazioni sulle garanzie previdenziali, in Secondo rapporto sulla finanza pubblica. Finanza pubblica innovativa e welfare: autonomia e sostenibilità, Fondazione Rosselli, 2014 (in corso di pubblicazione). 31

32 Indice degli argomenti I I titoli derivati da cartolarizzazioni II Gli strumenti derivati tradizionali III Per concludere 32

33 il rischio guarda al futuro, è essenziale prendere atto che il governo del rischio è, anzitutto, sfida culturale: occorre adottare (ricostruire?) un atteggiamento e uno stile che siano adeguati alle nuove esigenze, prima ancora dell idonea e indispensabile dotazione tecnica 33

Gli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa

Gli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa Gli strumenti di finanza derivata a copertura dei rischi finanziari di impresa Francesca Querci Università di Genova Strumenti derivati e copertura dei rischi finanziari d impresa nel nuovo contesto di

Dettagli

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014 I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS Federica Miglietta Bari, luglio 2014 GLI STRUMENTI DERIVATI Gli strumenti derivati sono così denominati perché il loro valore deriva dal prezzo di una attività sottostante,

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto

Dettagli

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Alcuni strumenti finanziari particolari Alcuni strumenti proposti nel panorama internazionale Gli strumenti ai quali faremo riferimento sono: i financial

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

Capitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29

Capitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29 00.romaneNadotti:Layout 1 25-09-2009 15:15 Pagina vi Gli Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore In questo volume... Il sito xiii xiv xvi xvii xxiii PARTE I Concetti fondamentali Capitolo 1 Il sistema

Dettagli

Note integrative di Moneta e Finanza Internazionale. c Carmine Trecroci 2004

Note integrative di Moneta e Finanza Internazionale. c Carmine Trecroci 2004 Note integrative di Moneta e Finanza Internazionale c Carmine Trecroci 2004 1 Tassi di cambio a pronti e a termine transazioni con consegna o regolamento immediati tasso di cambio a pronti (SR, spot exchange

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

Gli strumenti derivati di copertura

Gli strumenti derivati di copertura ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA Convegno Gli strumenti derivati di copertura Genova, 13 maggio 2010 Auditorium Confindustria Dott. Marcello Pollio ODCEC Genova Studio

Dettagli

Strumenti finanziari derivati. A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it. Sommario

Strumenti finanziari derivati. A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it. Sommario Strumenti finanziari derivati A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it Sommario 1 Quadro generale... 2 2 Definizione e tipologie... 2 3 Rappresentazione in bilancio

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI

IL FINANZIAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI IL FINANZIAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI A cura di Gian Nereo Mazzocco Verona, 11 febbraio 2006 Le anticipazioni di tesoreria (art. 222 Tuel) Controparte: istituto tesoriere Limiti: 3/12 delle entrate correnti

Dettagli

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Palermo Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia ed Amministrazione Aziendale Il Mercato finanziario Anno accademico 2012 / 2013 Valore e Prezzo delle Attività finanziarie

Dettagli

ISSIS DON MILANI LICEO ECONOMICO SOCIALE Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA. Liceo Don Milani classe I ECONOMICO SOCIALE Romano di Lombardia 1

ISSIS DON MILANI LICEO ECONOMICO SOCIALE Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA. Liceo Don Milani classe I ECONOMICO SOCIALE Romano di Lombardia 1 ISSIS DON MILANI LICEO Corso di DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA 1 Tutti i soggetti economici quando si trovano a risparmiare si trovano di fronte a due opzioni : TESOREGGIAMENTO Processo attraverso il quale

Dettagli

Fondi aperti Caratteri

Fondi aperti Caratteri Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento

Dettagli

Fronteggiamento dei rischi della gestione

Fronteggiamento dei rischi della gestione Fronteggiamento dei rischi della gestione Prevenzione (rischi specifici) Impedire che un determinato evento si manifesti o limitare le conseguenze negative Assicurazione (rischi specifici) Trasferimento

Dettagli

Le regole di Basilea II per il credito immobiliare

Le regole di Basilea II per il credito immobiliare Le regole di Basilea II per il credito immobiliare Convegno ABI Credito alle Famiglie 2008 Mario Marangoni Banca d Italia Roma, 10 giugno 2008 1 Le regole di Basilea II per il credito immobiliare L impatto

Dettagli

Mercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni

Mercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni Mercati e strumenti derivati (2): Swap e Opzioni A.A. 2008-2009 20 maggio 2009 Agenda I contratti Swap Definizione Gli Interest Rate Swap Il mercato degli Swap Convenienza economica e finalità Le opzioni

Dettagli

I contratti finanziari. Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

I contratti finanziari. Corso di Economia degli Intermediari Finanziari I contratti finanziari Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Definizioni I contratti finanziari-detti anche attività finanziarie e strumenti finanziari-sono beni intangibili che costituiscono

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A. RISOLUZIONE N. 58/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 06 marzo 2003 OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

Dettagli

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio

Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e transazioni internazionali La domanda di attività denominate in valuta estera L equilibrio nel mercato valutario Tassi

Dettagli

Finanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse

Finanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse Finanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse Milano 12 marzo Fondazione Ambrosianeum Via delle Ore 3 Un Azienda ha la necessità di finanziare la sua attività caratteristica per un importo

Dettagli

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura

Dettagli

I contratti di interest rate swap Aspetti finanziari e legali evidenziati dall analisi di casi pratici

I contratti di interest rate swap Aspetti finanziari e legali evidenziati dall analisi di casi pratici Studio Gallone I contratti di interest rate swap Aspetti finanziari e legali evidenziati dall analisi di casi pratici Scaletta Argomenti Gli strumenti finanziari derivati: definizioni Pagina 3 Diffusione

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all

Dettagli

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Capitolo 3 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Principi di base sui tassi di cambio Tassi di cambio

Dettagli

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE Rilevazione sui prodotti derivati over-the-counter a fine giugno 2005 La Banca d Italia comunica

Dettagli

7. FINANZIAMENTI E BUSINESS PLAN

7. FINANZIAMENTI E BUSINESS PLAN 7. FINANZIAMENTI E BUSINESS PLAN Prof. Valter Mainetti Amministratore Delegato SORGENTE SGR S.p.A. Parma, 24-25 Marzo 2014 MP-MS 1 1 Indice Strategie di Finanziamento Il Business Plan 2 Strategie di finanziamento

Dettagli

Fondi aperti Caratteri

Fondi aperti Caratteri Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

Struttura e organizzazione del mercato mobiliare. soggetti funzioni forme organizzative presentazione degli strumenti

Struttura e organizzazione del mercato mobiliare. soggetti funzioni forme organizzative presentazione degli strumenti Struttura e organizzazione del mercato mobiliare soggetti funzioni forme organizzative presentazione degli strumenti Circuiti diretti e circuiti indiretti Mercati finanziari SF Circuito diretto Unità in

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - SINTESI - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2

Dettagli

Pagamento dei debiti della PA!

Pagamento dei debiti della PA! Pagamento dei debiti della PA L intervento della CDP SpA Forum Banche e PA 2014 Roma 30 Ottobre 2014 I debiti della PA: stima e pagamenti 2013/2014 Banca d Italia Indebitamento commerciale della PA 75Mld

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi opzione acquisto divisa struttura

Dettagli

BANCHE ARGOMENTI. Struttura finanziaria delle aziende di credito Principali aree gestionali La performance bancaria Struttura del sistema bancario

BANCHE ARGOMENTI. Struttura finanziaria delle aziende di credito Principali aree gestionali La performance bancaria Struttura del sistema bancario BANCHE A.A. 2015/2016 Prof. Alberto Dreassi adreassi@units.it DEAMS Università di Trieste ARGOMENTI Struttura finanziaria delle aziende di credito Principali aree gestionali La performance bancaria Struttura

Dettagli

La gestione e la ristrutturazione del debito. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano

La gestione e la ristrutturazione del debito. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano La gestione e la ristrutturazione del debito 1 Evoluzione nella gestione del debito: Dalla semplice amministrazione del rimborso del debito, stabilendo piano ammortamento, quote capitale, interessi passivi,

Dettagli

ECONOMIA APERTA CON RIFERIMENTO A DUE PAESI NEL MERCATO DEI CAMBI SI DETERMINA IL TASSO DI CAMBIO NOMINALE BILATERALE

ECONOMIA APERTA CON RIFERIMENTO A DUE PAESI NEL MERCATO DEI CAMBI SI DETERMINA IL TASSO DI CAMBIO NOMINALE BILATERALE capitolo 11-1 ECONOMIA APERTA IN UN ECONOMIA APERTA AGLI SCAMBI CON L ESTERO (ALTRA VALUTA) SI FORMA IL MERCATO DEI CAMBI: DOMANDA, OFFERTA DI VALUTA ESTERA, TASSI DI CAMBIO. CON RIFERIMENTO A DUE PAESI

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi Opzione Vendita Divisa Struttura Cilindrica

Dettagli

Agenda. "MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento. 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap

Agenda. MINI GREEN BOND in Italia, un nuovo canale di finanziamento. 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap "MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento Eugenio de Blasio Milano, 9 maggio 2014 Agenda 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap 2. I Mini Bond ed il segmento ExtraMOT PRO: un

Dettagli

Basilea III. Aprile 2013

Basilea III. Aprile 2013 Basilea III Aprile 2013 Basiela I, II, III,. 2 Basilea I 1988 Basilea II 2006 Basilea III 2013 Risposta del Comitato di Basilea alla crisi finanziaria Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria 3 Il

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA POLITICA (prof. C. Gnesutta) PARTE 5 La composizione degli stock finanziari: Capitolo 19: moneta e capitale.

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA POLITICA (prof. C. Gnesutta) PARTE 5 La composizione degli stock finanziari: Capitolo 19: moneta e capitale. Capitolo 19:. Tra le funzione delle istituzioni finanziarie vi è anche quella di accrescere il grado di liquidità di attività altrimenti illiquide. Tale funzione è svolta efficacemente da quegli intermediari

Dettagli

Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito-

Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito- Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito- Guglielmo Bernardi Financial Advisor Chi può accedere al credito?

Dettagli

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto

Dettagli

La gestione della raccolta bancaria (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2011/2012

La gestione della raccolta bancaria (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2011/2012 La gestione della raccolta bancaria (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2011/2012 Le funzioni d investimento delle passività bancarie Esistono diverse tipologie

Dettagli

7. CONTABILITA GENERALE

7. CONTABILITA GENERALE 7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1

Dettagli

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating Lezione 1 Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating Uniformità sistema creditizio Il Comitato di Basilea fu istituito nel 1974 tra i governatori delle Banche Centrali del G10. Obiettivo

Dettagli

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Versione 0.0 delibera del Consiglio di Amministrazione del 05/05/2011 Versione 1.0 delibera del Consiglio di Amministrazione del 04/08/2011 Versione

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 15 La bilancia dei pagamenti e il mercato valutario Hill, cap. 10 (prima parte) La bilancia

Dettagli

I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS

I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS IAS-IFRS E NON PERFORMING LOANS Verona, 9 giugno 2006 I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS Andrea Lionzo Università degli Studi di Verona andrea.lionzo@univr.it 1 Indice 1. I fondamenti

Dettagli

NOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP)

NOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP) NOTA INFORMATIVA OPERAZIONI DI FINANZA DERIVATA (SWAP) Art. 62 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituito dall art. 3 comma 1 della legge

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

Lezione 5 del modulo introduttivo di Economia politica a cura di R. Capolupo e G. Ferri

Lezione 5 del modulo introduttivo di Economia politica a cura di R. Capolupo e G. Ferri Lezione 5 del modulo introduttivo di Economia politica a cura di R. Capolupo e G. Ferri 1 Risparmio e investimento Risparmio è l ammontare di reddito che non viene consumato. Si origina nelle famiglie

Dettagli

IL SETTORE ASSICURATIVO E IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE

IL SETTORE ASSICURATIVO E IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE IL SETTORE ASSICURATIVO E IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE ALCUNE CONSIDERAZIONI A MARGINE DELLA REVISIONE DELLE NORME SUGLI INVESTIMENTI A COPERTURA DELLE RISERVE TECNICHE CONVEGNO SOLVENCY II 1 PUNTI PRINCIPALI

Dettagli

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:

Dettagli

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,

Dettagli

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette Circolare n. 6 del 21 gennaio 2013 Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette INDICE 1 Premessa... 2 2 Nuova imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. Tobin tax )... 2 2.1

Dettagli

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund piano di accumulo gennaio 100 febbraio 50 marzo 150 agosto 50 aprile 15o maggio 100 LUgLio 100 giugno 50 La SoLUzionE per

Dettagli

Moody s Investors Service

Moody s Investors Service IL RATING DELLE OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE ED IL FABBISOGNO DI DATI PER L ANALISI DELLA QUALITÀ CREDITIZIA DEGLI ASSETS Alain Debuysscher Team Leader - Structured Finance Italy +39.02.86.337.645 alain.debuysscher@moodys.com

Dettagli

Prof.ssa Paola Schwizer Anno accademico 2010-2011. Profili reddituali

Prof.ssa Paola Schwizer Anno accademico 2010-2011. Profili reddituali Università degli Studi di Parma Corso di Asset and liability management (profili economico-aziendali) La politica di investimento in titoli Prof.ssa Paola Schwizer Anno accademico 2010-2011 Profili reddituali

Dettagli

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015)

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale 1. Modalità di rilevazione delle quote di OICR Q. In merito al trattamento delle quote di OICR sono fornite indicazioni

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA FINANZIARIO. Economia degli Intermediari Finanziari

REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA FINANZIARIO. Economia degli Intermediari Finanziari REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA FINANZIARIO Economia degli Intermediari Finanziari MOTIVAZIONI DELLA REGOLAMENTAZIONE Il fatto che il settore finanziario è, rispetto ad altri settori, fortemente regolamentato

Dettagli

Generali Immobiliare Italia SGR

Generali Immobiliare Italia SGR Generali Immobiliare Italia SGR Investitori Istituzionali e Settore Residenziale 25 novembre 2009 Giovanni Maria Paviera Amministratore Delegato e Direttore Generale Agenda 2 Investitori istituzionali

Dettagli

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia

Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da MARANGONI MARIO Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale

Dettagli

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 LE OPZIONI - Definizione Le opzioni sono contratti finanziari che danno al compratore il diritto, ma non il dovere, di comprare,

Dettagli

Coperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi

Coperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi Coperture plain vanilla e coperture esotiche: opportunità e rischi Prof. Manuela Geranio, Università Bocconi Prof. Giovanna Zanotti, Università Bocconi Assolombarda, 1 Aprile 2008, Milano Agenda I. Obiettivi

Dettagli

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE CONTABILITA GENERALE 20 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 1 dicembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

e arrivano le prime perdite

e arrivano le prime perdite e arrivano le prime perdite Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti mutui subprime ora iniziano a registrare delle perdite sempre più grandi. Concessione del mutuo Pignoramento

Dettagli

Il credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria

Il credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria Il credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria Private Banking Investment Banking Asset Management Il credito lombard. Un interessante e flessibile possibilità di finanziamento

Dettagli

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a.

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Definizioni La banca può essere definita sotto due diversi profili:

Dettagli

Classificazione degli strumenti finanziari. Giuseppe G. Santorsola 1

Classificazione degli strumenti finanziari. Giuseppe G. Santorsola 1 Classificazione degli strumenti finanziari Giuseppe G. Santorsola 1 Gli strumenti finanziari Esigenze dello scambio di risorse e di finanziamenti Movimentazione di risorse monetarie Trasferimento di risorse

Dettagli

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006 IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto

Dettagli

Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa)

Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa) Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa) Investimento è definito come un impiego di risorse effettuato allo scopo di ottenere un guadagno più avanti nel tempo. Investimento monetario è l impiego

Dettagli

Corso di. Economia Politica

Corso di. Economia Politica Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 2011 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia

Dettagli

i dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta

i dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta 52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke

Dettagli

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO E COMUNICAZIONE

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO E COMUNICAZIONE Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO E COMUNICAZIONE Roma, 3 giugno 2015 Rilevazione sui prodotti derivati over-the-counter a fine dicembre La Banca d Italia

Dettagli

MORATORIA SUL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Sospensione dei debiti verso le banche

MORATORIA SUL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Sospensione dei debiti verso le banche A cura di: Dott. Antonio Fortarezza MORATORIA SUL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Sospensione dei debiti verso le banche Il 3 agosto 2009 il Ministro dell'economia e delle finanze, il Presidente

Dettagli

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario

PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario PAS 2014 Mishkin Eakins Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson, 2010. Il mercato obbligazionario 1 Anteprima In questo capitolo analizzeremo i titoli di debito a lungo termine, cioè le obbligazioni.

Dettagli

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) La Moneta e i Mercati Monetari In questa lezione: Determiniamo le funzioni e l origine della moneta Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) Data

Dettagli

(Cash Flow Statements)

(Cash Flow Statements) RENDICONTO FINANZIARIO IAS 7 (Cash Flow Statements) 1 SOMMARIO Concetti generali sul Rendiconto Finanziario Come si fa a redigere un Rendiconto Finanziario? 2 1 Concetti generali sul Rendiconto Finanziario

Dettagli

I contratti derivati nelle gestioni assicurative. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di. Mario Parisi.

I contratti derivati nelle gestioni assicurative. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di. Mario Parisi. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di Economia Mario Parisi I contratti derivati nelle gestioni assicurative 1 I derivati e le assicurazioni L assunzione di posizioni

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE

Dettagli

Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?

Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? relazione di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Collecchio,

Dettagli

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI

Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI

Dettagli

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del

Dettagli

Gli strumenti derivati

Gli strumenti derivati Gli strumenti derivati EMM A - Lezione 6 Prof. C. Schena Università dell Insubria 1 Gli strumenti derivati Derivati perché il loro valore deriva da quello di altre attività dette beni/attività sottostanti

Dettagli

esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI

esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI esercitazione EIF n 3 a.a. 2006-2007: CAMBI, TASSI SU MUTUI E PRESTITI, TITOLI DI STATO, OBBLIGAZIONI 1 Cambi 2 Valuta: qualsiasi mezzo di pagamento utilizzabile negli scambi internazionali, es. banconote,

Dettagli

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA 18 aprile 2012 DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA A QUELLE CHE FISSANO I TASSI DI INTERESSE) Aprile 2012 Operazioni di mercato Requisito informativo riguardante le modifiche

Dettagli