INDICAZIONI NORMATIVE PER LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE CON METODO BIOLOGICO

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1 INDICAZIONI NORMATIVE PER LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE CON METODO BIOLOGICO OVICAPRINI PRINCIPI GENERALI: l allevamento zootecnico viene considerato come complementare alla produzione vegetale dell azienda ottenuta con metodo biologico, non sono pertanto ammissibili allevamenti senza terra; il numero massimo di animali allevabili in relazione alla SAU disponibile (di proprietà, in affitto, o di aziende biologiche convenzionate ricadenti nel comprensorio) è calcolato in modo da produrre almeno il 35% di sostanza secca della razione su base annua, e di dimensionare il carico di animali per Ha di SAU per non superare il limite massimo di 170 kg di azoto/ha SAU/anno, conseguente lo spargimento del compost ottenuto dalle deiezioni animali (allegato VII del Reg. 1804/99); il comprensorio viene definito dall insieme di aziende biologiche di una determinata area, che si accordano per lo scambio foraggi, mangimi e paglie per il letame, nel rispetto del quantitativo massimo di azoto spandibile; tutti gli animali delle stessa specie presenti all interno dell azienda devono essere allevati nel rispetto delle norme sulle produzioni biologiche (eventuali possibili deroghe, per animali allevati in unità distinte devono essere preventivamente concordate con l OdC prescelto); CONVERSIONE (passaggio da convenzionale a biologico ): i tempi necessari alla conversione e le deroghe transitorie devono essere concordate con l OdC; tutte le superfici di una azienda che si intendono utilizzare per l alimentazione degli animali devono essere convertite rispettando i tempi indicati nell allegato A del Reg. CE 2092/91 (deroghe da concordare con l'odc, per la riduzione a 1 anno o a 6 mesi del tempo di conversione, sono possibili per i prati e i pascoli già coltivati con tecniche eco-compatibili di cui al Reg. CE 2078/92); la conversione delle pecore e capre per la produzione di latte e di soggetti per la produzione di carne, al fine di vendere tali prodotti come derivati da produzione biologica, è di 6 mesi (deroghe sono possibili salvo autorizzazione dell'odc, per animali provenienti da allevamenti estensivi per l'approvvigionamento periodico per la produzione di carne);

2 Parliamo di... SCELTA E ORIGINE DEGLI ANIMALI Cosa...Come...e Quando scegliere le razze che hanno dimostrato maggiore adattabilità allo specifico ambiente di allevamento, alle tecniche di gestione zootecnica (pascolamento su terreni poveri e marginali); sono da preferire le razze locali, quando presenti, con maggiore attitudine per la produzione di latte di elevata qualità, se destinato alla produzione di formaggi tipici; gli animali da introdurre in allevamento devono arrivare da allevamenti biologici oppure essere convertiti; possono essere concesse deroghe (indicativamente fino al dicembre 2003) all introduzione di animali allevati con metodi tradizionali nella costituzione di un nuovo allevamento biologico, per ampliamento, per la sostituzione degli animali a causa di malattie, o per l insufficiente disponibilità di animali biologici nell area interessata, in base a specifica autorizzazione dell OdC, fatte salve le indicazioni della Regione; STRUTTURE gli animali devono essere tenuti liberi, con possibilità di accesso al pascolo ogni qualvolta lo consentano le condizioni pedoclimatiche e sanitarie; qualora le condizioni climatiche richiedano l'utilizzo di stalle di ricovero, queste dovranno essere di elevata cubatura, coibentati nel sottotetto, ben areate, illuminate dalla luce solare, con pavimentazione piena antiscivolo, mentre l area fessurata non potrà superare il 50% del totale; deve essere sempre presente un recinto-paddock esterno di libero accesso da parte degli animali, una zona di riposo coperta e pulita con lettiera asciutta costituita da paglie o altri elementi vegetali; nella fase finale di ingrasso, gli agnelli e i capretti destinati alla produzione di carne possono essere tenuti in stalla per un periodo massimo di 3 mesi, e comunque mai superiore a 1/5 della loro vita; devono essere previste apposite aree-box separati, per gli animali infortunati e sottoposti a cure veterinarie; Superfici minime/capo all. VIII Reg. 1804/99 categoria pecore e capre agnelli e capretti m 2 coperti 1,5 0,35 m 2 scoperti (escluso pascolo) 2,5 0,5 GESTIONE DEGLI ANIMALI gli animali devono poter disporre di un area di pascolo (salvo autorizzazione temporanea per condizioni eccezionali, dell OdC), evitando il sovrappascolo per carico eccessivo di animali, con conseguente danneggiamento del cotico erboso e accumulo di deiezioni; l'applicazione di anelli di gomma alla coda o il taglio della stessa, non possono essere praticate sistematicamente su tutti gli animali, ma deroghe possono essere autorizzate dell OdC, per migliorare l igiene e il benessere degli animali; è consentita la tecnica dell inseminazione artificiale e la castrazione dei giovani maschi prima della maturità sessuale, per mantenere la qualità dei prodotti; tutti gli animali devono essere identificabili mediante marche auricolari alfanumeriche o microchip elettronici;

3 Parliamo di... Cosa...Come...e Quando ALIMENTAZIONE gli animali devono essere alimentati con alimenti biologici (indicati nell'allegato II-C materie prime per mangimi), preferibilmente prodotti nella propria azienda (almeno il 35% della sostanza secca su base annua) o in altre aziende del comprensorio; possono essere utilizzati alimenti derivanti da superfici in conversione nella quota massima del 60 % se provenienti dalla propria azienda o 30% se di aziende del comprensorio; il sistema di allevamento deve basarsi in larga parte sul pascolo, tenuto conto della disponibilità e le condizioni pedoclimatiche, (sono consentite deroghe particolari su autorizzazione dell OdC per il pascolamento su terreni non biologici, come usi civici malghe - percorsi di transumanza verso gli alpeggi, ecc., ma durante questo periodo il latte non potrà essere etichettato come biologico); tutti gli agnelli e i capretti devono essere alimentati con latte naturale, preferibilmente quello materno, durante i primi 45 giorni di vita; almeno il 60% della sostanza secca della razione giornaliera (ridotto al 50% per le pecore e capre nei primi 3 mesi di lattazione) deve essere costituito da foraggi verdi, affienati o insilati; se l allevatore non riesce a procurarsi nel proprio comprensorio alimenti prodotti con metodo biologico per l allevamento dei propri animali potrà utilizzare fino al massimo del 10% della sostanza secca, su base annuale, da alimenti convenzionali (per ogni lotto o partita di alimenti convenzionali il venditore dovrà rilasciare all allevatore una attestazione/certificazione che sulla base di analisi effettuate, attesta che non sono presenti alimenti -in particolare soia e mais- da organismi geneticamente modificati); non possono essere utilizzate materie prime di origine vegetale nella cui lavorazione sono stati utilizzati solventi chimici (es. farine di estrazione di semi oleosi); possono essere utilizzate materie prime minerali e di integrazione vitaminica (per queste ultime, sez. D-punto 1.2, solo per 3 anni) elencate nell allegato II del Reg. CE 1802/99; l utilizzo di acidi organici (lattico, acetico, propionico e formico) nella preparazione degli insilati può essere autorizzata dall OdC, per cause atmosferiche; PROFILASSI la profilassi si basa su 3 principi: scelta di razze ad elevata rusticità, IGIENICO applicazione di tecniche che stimolano la resistenza alle malattie SANITARIA E (movimento fisico, accesso al pascolo), utilizzo di alimenti e di piani di TERAPIA razionamento atti ad evitare le dismetabolie ruminali e conseguenti stati VETERINARIA patologici; ogni qualvolta un animale ferito o ammalato necessiti di cure veterinarie specifiche, per la terapia dovranno essere utilizzati preferibilmente i prodotti fitoterapici e omeopatici ove possibile, e in ultima istanza i prodotti allopatici (di sintesi chimica); in questo ultimo caso il tempo di sospensione prima della commercializzazione dei prodotti (latte e carne) dovrà essere il doppio di quello indicato sulla confezione del medicinale; non sono ammessi trattamenti preventivi di massa e ormonali per la sincronizzazione degli estri; sono consentite tutte le vaccinazioni volontarie o obbligatorie e un

4 GESTIONE E UTILIZZO DELLE DEIEZIONI massimo di 2 trattamenti antiparassitari per anno (o più di 2 se si usano prodotti naturali cioè non di sintesi chimica); gli animali (e i loro prodotti) che per ragioni sanitarie sono sottoposti a più di 3 trattamenti in un anno con farmaci veterinari allopatici, non possono essere considerati come prodotti con metodo biologico; la lettiera deve essere stoccata e sottoposta a compostaggio in idonee concimaie, dimensionate in modo da permettere il corretto tempo di maturazione e la distribuzione sui terreni nell ottimale stato idrologico; il limite massimo di azoto (N) da effluenti zootecnici che può essere distribuito è fissato in 170 kg/ha di SAU, preferibilmente sui terreni dell azienda, o se risulti in eccesso, nelle aziende biologiche convenzionate presenti nel comprensorio, sulla base di specifici accordi autorizzati dall OdC; il carico massimo consentito di animali/ha mediamente presenti (cioè tenendo conto della durata del ciclo produttivo) equivalente a una produzione di 170 kg/ha/anno di azoto, è indicato nell allegato VII (vedi tabella sotto); numero max di animali/ha equivalente a 170 kg di N/ha/anno all. VII Reg. 1804/99 categoria n animali/ha pecore 13,3 capre 13,3 INDIRIZZI DEGLI ORGANISMI DI CONTROLLO AUTORIZZATI DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PER LE VERIFICHE SUL METODO BIOLOGICO: AIAB Veneto- ICEA, via SS. Fabiano e Sebastiano, Padova CCPB, viale Masini, 4/2, Bologna BIOS, via Monte Grappa 37/C., Marostica (Vi) ECOCERT Italia, C.so delle Province, 60, Catania BIOAGRICOOP, Via Fucini 10, Casalecchio di Reno (Bo) IMC, via C. Pisacane 53, Senigallia (An) QC&I, Villa Parigini loc. Basciano, Monteriggioni (Si) Associazione SUOLO e SALUTE, via Abbazia 17, Fano (Ps) AMAB, via Po 25/C, Roma Demeter, Strada Naviglia 11/A, Parma CODEX, via Partigiani d Italia 35, Parma

5 Abbreviazioni nel testo: OdC- Organismo di controllo riconosciuto con Decreto del Ministro per le Politiche Agricole, autorizzato ad effettuare i controlli per le produzioni con metodo biologico, liberamente scelto dall azienda; Reg. CE- Regolamento della Comunità-Unione Europea, con valenza di legge in tutti gli Stati membri; UBA- Unità Bovino Adulto, unità di misura per la corrispondenza tra animali di specie diverse; N- azoto, come elemento fertilizzante da deiezioni animali - compost; Avvertenza: Le indicazioni normative e tecniche riportate nella presente nota basate sulla legislazione vigente in materia, non devono in ogni caso ritenersi esaustive di tutte le particolari situazioni produttive, le quali, andranno preventivamente discusse con l'organismo di Controllo scelto dall azienda. Testi di.valerio Bondesan, Dip. di Scienze Zootecniche-Università di Padova e Alberto Carazzolo Settore Ricerca e Sperimentazione Agraria ed Ittica di Veneto Agricoltura, Agripolis, Via Romea, , Legnaro, Padova; Tel <

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