Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano.
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1 Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano. Daniele Giaccone Associazione Regionale Allevatori del Piemonte
2 L ambiente montano ha un valore aggiunto?
3 L alimentazione svolge un ruolo chiave sulla qualità del latte Contribuisce ad ad influenzare la la composizione lipidica del latte e conseguentemente dei formaggi prodotti (circa il il 30% del residuo secco dei formaggi e formato da da lipidi) Influenza la la qualità organolettica del latte Può in in parte influire sulla microflora del latte con ricadute positive o negative sulla caseificazione
4 Influenza positiva dei foraggi prativi sia verdi che conservati sulla qualità del latte Rapporto tra tra foraggi verdi o conservati (prodotti in in azienda) e concentrati (farine e sottoprodotti della lavorazione dei dei cereali e dell industria agroalimentare di di difficile tracciabilità) Trasmettono parte delle sostanze volatili o dei dei loro loro precursori che che creano l aroma e i i profumi del del latte e dei dei formaggi Aumentano la la percentuale di di alcuni acidi grassi molto favorevoli per per la la salute umana (azione antitumorale e prevenzione dell'insorgenza di di disturbi cardiocircolatori)
5 Cosa succede al grasso del latte? I più importanti cambiamenti coinvolgono il il grasso Aumenta la la percentuale di di acidi grassi insaturi Aumenta la la percentuale di di acidi grassi ramificati Gli uni e gli altri: Abbassano il il punto di di fusione del grasso Sono considerati benefici per la la salute
6 Contenuto di CLA nel latte di bovine alimentate con razioni a diverso contenuto di foraggi prativi 2,5 g / 100 g acidi grassi 2,0 1,5 1,0 0, Percentuale foraggi (% s.s. ingerita)
7 Equilibrio tra estate e inverno Valorizzazione delle produzioni
8 Fabbisogni ed esigenze alimentari degli animali
9 la qualità dell erba decade progressivamente con l avanzare della stagione
10 Evoluzione della qualità dell erba UFL/kg sostanza secca 1,0 (Alta valle di Susa m s.l.m.) 0,9 0,8 0,7 maggio giugno luglio
11 Qualità e ingestione massima di erba e di fieno di prato permanente Epoca 1 taglio Caratteristich e del foraggio PG NDF UFL Ingestione massima (kg s.s./capo/d) Anticipata ,87 13,2 Intermedia ,73 11,0 Tradizionale ,71 10,6 Fieno ,63 10,2
12 Ingestione massima di s.s. e NDF del foraggio (vacche di 550 kg PV) 25 Ingestione (kg s.s.) NDF razione (% s.s.)
13 Potenzialità produttive sostenute dall impiego dell'erba e del fieno di primo taglio Epoca 1 taglio Ingestione massima (calcolo) (UFL/d) UFL mant. prod. Latte potenziale (kg/d) Anticipata (13,2*0,87) 11,5 5,8 5,7 14,3 Intermedia (11,0*0,73) 8,0 5,8 2,2 5,5 Tradizionale (10,6*0,71) 7,5 5,8 1,7 4,3 Fieno (10,2*0,63) 6,4 5,8 0,6 (10,2*0,63) 6,4 5,8 0,6 1,5
14 ALPEGGIO FONDOVALLE Stesso criterio di gestione! MOMENTO DI UTILIZZAZIONE
15 IN ALPEGGIO Scopo: turistico-ambientale o produttivo??
16 Qualità erba pascolo le performance degli animali al pascolo sono mantenute quando gli animali sono in grado di consumare erba di alta qualità per il pascolamento di animali in produzione si fa riferimento a foraggi giovani e fogliosi: % contenuto sostanza secca (s.s.) % di proteina grezza % NDF - 6,4 7,0 MJ di energia netta
17 l ingestione Ingestione erba pascolo dell erba erba è principalmente funzione della massa dell erba erba e della sua altezza (quando la massa o l altezza l della cotica è limitante, l ingestione l per morso decresce e il tasso di morso e il tempo di pascolamento aumentano) 100 Ingestione massima (%) Altezza erba (cm) Pascolo continuo Pascolo turnato
18 Programmazione dell utilizzazione dell alpeggio: Verifica Superfici utilizzabili Potenziale Numero capi in lattazione alpeggiati CORRETTA INTEGRAZIONE E GESTIONE
19 METODI DI VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITA - Qualità e quantità - Variazione stagionale (almeno tre momenti) -Confronto con le esigenze degli animali - Stima della produzione
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