Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)"

Transcript

1 LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 1: Reduction of nitrogen excreted in livestock farms through the application of high N efficiency rations Deliverable 5: Report on monitoring 1st year ex post PREMESSA Nell ambito del progetto, l obiettivo dell azione 1 è dimostrare che è possibile, a livello aziendale, ridurre l escrezione di azoto in vacche da latte in lattazione, suini pesanti all ingrasso e vitelloni da carne, senza peggiorarne le prestazioni produttive. Questa riduzione può consentire agli allevatori minori costi di gestione degli effluenti in termini di riduzione di superfici necessarie e di costi vivi di spandimento e, in certe situazioni, la riduzione dei costi alimentari; d altra parte una minore pressione di utilizzazione dei liquami sui suoli agricoli costituisce un valore per la collettività per gli aspetti sgradevoli che tale utilizzazione comunque può comportare. Per l esecuzione del progetto il coordinamento ha individuato, in accordo con i partners espressi dalle realtà regionali, nove aziende di cui: 4 (Regione Emilia-Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lombardia, Regione del Veneto) di vacche da latte; 2 (Regione Piemonte e Regione del Veneto) di vitelloni da carne. 3 (Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia, Regione Piemonte) di suini all ingrasso. Ogni partner ha individuato aziende che da un lato erano rappresentative delle realtà locali, dall altro meglio si prestavano a soddisfare le esigenze del progetto, che sono relative non solo alla valutazione dell utilizzazione dell azoto da parte degli animali, ma anche all utilizzazione degli effluenti a fini agronomici con le diverse modalità ed attività previste dal progetto. La necessità di contemperare le numerose e diverse esigenze del progetto ha fatto si che non in tutte le aziende si siano seguite le medesime modalità di rilievo e calcolo del bilancio dell azoto, anche in funzione delle normative applicate da parte delle singole Regioni. Sono emerse alcune difficoltà per quanto riguarda i tempi di attuazione delle modifiche alimentari; per questo motivo l inizio della fase di modifica della dieta non è stato contemporaneo in tutte le aziende. I partners partecipanti all azione 1 del progetto sono: CRPA S.p.A. e Fondazione CRPA Studi e Ricerche ONLUS hanno curato la rilevazione dei dati ed il prelievo dei campioni per la Regione Emilia Romagna; ERSAF ha curato la rilevazione dei dati ed il prelievo dei campioni in collaborazione con le Associazioni Provinciali Allevatori di appartenenza delle aziende coinvolte; DOC /3/2013 Azione 1 1

2 Veneto Agricoltura ha stilato i bilanci delle aziende della Regione del Veneto avvalendosi della collaborazione delle Associazioni degli allevatori per quanto riguarda la rilevazione dei dati ed il campionamento degli alimenti e dell Università di Padova per quanto riguarda la stima dei bilanci dell azoto; ERSA ha curato la rilevazione dei dati aziendali ed il campionamento degli alimenti per l azienda sita nella Regione FriuliVenezia Giulia; IPLA ha curato la rilevazione dei dati aziendali delle aziende site nella Regione Piemonte avvalendosi della collaborazione dell Associazione degli allevatori di riferimento e della consulenza dell Università di Torino per la stima dei bilanci dell azoto. CRA (Consiglio per la ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura), responsabile dell azione 1, ha curato l analisi degli alimenti raccolti nelle aziende sperimentali ed ha stilato i bilanci dell azoto per le aziende delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia sulla base dei dati raccolti dai partners. A questo proposito ad oggi sono stati analizzati i seguenti campioni (in doppio): campioni pervenuti campioni previsti SUINI Lombardia 56 Emilia Romagna 201 Piemonte 230 VITELLONI Veneto 31 Piemonte 97 VACCHE DA LATTE Friuli Venezia Giulia 67 Emilia Romagna 80 Veneto 31 Lombardia 77 TOTALI La presente relazione è una sintesi dell attività svolta nell anno 2012 e Come sopra ricordato le variazioni delle diete non sono avvenute contemporaneamente per tutte le azienda DOC /3/2013 Azione 1 2

3 VACCHE DA LATTE Obiettivi - Dimostrare che è possibile intervenire sulle caratteristiche delle razioni alimentari e/o di gestione della mandria al fine di aumentare l efficienza di ritenzione dell azoto, tenendo conto dei livelli produttivi di questi allevamenti e delle attuali conoscenze scientifiche; - Ridurre l impatto delle aziende zootecniche sulla qualità delle acque senza compromettere i livelli produttivi. Come previsto dal protocollo sperimentale presso le aziende dimostrative si è proceduto alla riduzione del tenore proteico della dieta. In particolare la variazione ha avuto inizio nel: - dicembre 2011 per l azienda Sevega; - gennaio 2012 per l azienda Sgambaro; - luglio 2012 per l azienda Mori; - luglio 2012 per l azienda Pinotti; - gennaio 2013 per l azienda Bolzon. Allevamento Pinotti Parametri tecnico-produttivi I parametri tecnico produttivi dell allevamento di vacche da latte Pinotti monitorato nel corso dei due anni del progetto sono riportati in tabella 1. Nell anno 2011 e 2012 il numero dei capi allevati non è sostanzialmente variato. La consistenza media dell allevamento era di 121 vacche nel 2011 ed è rimasta simile anche nel 2012 con 120 vacche. Nello stesso lasso di tempo è stato osservato un leggero aumento della produzione di latte che mediamente è risultato pari a 0.2 kg/capo/d. I livelli produttivi dell allevamento sono al di sopra della media produttiva degli allevamenti della zona. I tenori in grasso e proteina del latte nel secondo anno dell indagine, non si sono discostati in misura rilevante da quelli riscontrati nel primo anno come media dei risultati produttivi degli 11 controlli funzionali. DOC /3/2013 Azione 1 3

4 Tabella 1 Indici produttivi dell allevamento di vacche da latte Pinotti (media di 11 controlli) Anno Vacche totali Vacche in lattazione n Vacche in lattazione, % Produzione di latte,kg/d/vacca Produzione di latte kg/d per tot vacche Produzione di latte 305 gg. lattazione kg/capo/d Grasso, % Proteina, % Giorni medi lattazione al controllo Interparto Durata asciutta Parto concepimento Produzione latte kg/anno Formulazione delle razioni alimentari e tecniche di allevamento Vitelli, manze e vacche in asciutta La dieta delle vacche in asciutta e delle manze non è stata modificata nell anno 2012 rispetto all anno precedente. I vitelli nati in azienda sono alimentati per i primi 3 mesi di vita con latte vaccino (6 l/d) e ricevono un integrazione alimentare solida rappresentata da fieno di graminacee distribuito ad libitum e quote progressivamente crescenti di mangime complementare per vitelli. Al termine di questo periodo di svezzamento, i vitelli arrivano a consumare 2 kg di mangime/capo/d. Nella fase successiva, dai 3 ai 6 mesi di vita, le vitelle sono alimentate ad libitum con fieno di graminacee e dosi crescenti da 5 a 10 kg/capo/d di unifeed preparato per le vacche da latte. Le manze, dall età di 6 mesi al primo parto (25 mesi circa), e le vacche in asciutta ricevono una dieta unifeed a base di insilato di mais (circa 8 kg ss/capo/d), fieno di prato (circa 7 kg/capo/d) e mangime complementare integrato (1,5 kg/capo/d) come riportato in tabella 2. Complessivamente, sulla base degli scarichi di unifeed dal carro miscelatore è stato stimato un consumo medio giornaliero delle vacche in asciutta prossimo a 11 kg ss/capo/d. Questa dieta si caratterizza per un contenuto proteico che di poco supera il 12%. DOC /3/2013 Azione 1 4

5 Tabella 2. Formulazione della dieta per manze e vacche in asciutta % TQ kg/capo/d Insilato di mais 51,0 8,0 Fieno di prato 39,0 6,0 Mangime complementare integrato 10,0 1,5 Totale, capo/d ,5 Vacche in lattazione Le diete unifeed formulate per le vacche da latte sono le tipiche razioni umide comunemente utilizzate negli allevamenti della zona Grana Padano (tabelle 3 e 4). Queste sono costituite per circa il 30% della sostanza secca da insilato di mais, da un 20% di fieno e dal restante 50% da concentrati acquistati sul mercato. L apporto proteico delle razioni deriva in parte dall impiego di 6 kg di fieno di medica, ma soprattutto da 5.5 kg/capo/d del nucleo proteico. Nel 2012 a partire dal mese di luglio la dieta è stata modificata riducendo di 0.3 kg/capo/d la quota di nucleo con una riduzione del 5% del tenore proteico ed aumentando di 0.2 kg/capo/d la quantità somministrata di farine di mais e orzo con un incremento della concentrazione energetica. In generale quindi nel corso del 2011 la composizione chimica delle razioni si è caratterizzata per un contenuto proteico del 16% sulla SS. Il contenuto di amido delle diete è risultato costantemente superiore al 25% della SS, di conseguenza la concentrazione energetica delle diete è stata stimata poco inferiore a 1.00 U.F.L.. Come previsto dal progetto, nel secondo anno di ricerca, le formulazioni alimentari sono state modificate al fine di ridurne il tenore proteico che si è attestato attorno a valori medi di 15.2 % della SS. Tabella 3. Formulazione diete vacche da latte Anno 2011 gennaio- 2012giugno 2012 luglio-dicembre %TQ Kg/capo/d %TQ Kg/capo/d Insilato mais Farina mais70%+orzo30% Farina mais 7 3 Farina orzo 7 3 Nucleo Fieno medica Integratore Totale, capo/d DOC /3/2013 Azione 1 5

6 Tabella 4. Composizione chimica delle razioni per vacche da latte Anno 2011 gennaio- 2012giugno 2012 luglio-dicembre %SS %TQ %SS %TQ UFL,n PG,% EE,% Amido,% NSC, % NDF,% ADF,% Ceneri,% Fosforo,% Bilancio dei nutrienti Sulla base delle informazioni raccolte presso l allevamento Pinotti nel corso dei due anni del progetto è stato possibile compilare dei bilanci dei nutrienti utilizzando la metodologia suggerita dall ERM (2001) che permette di stimare le escrezioni di azoto a partire dai parametri produttivi di semplice rilevamento a livello aziendale. Sulla base dei parametri riportati in tabella 5, relativi in particolare al livello produttivo, all ingestione di sostanza secca attesa per diverse categorie di animali allevati, alla quota di rimonta e al tenore in proteina delle razioni alimentari, è stata stimata l escrezione di azoto per vacca allevata nel corso dell anno 2011 e dell anno Inoltre, assumendo una quota di volatilizzazione dell azoto del 28% è stata stimata la produzione di azoto netto al campo per vacca allevata. Seguendo tale procedura le escrezioni di azoto netto al campo sono risultate pari a e a 96.1 kg/vacca/anno rispettivamente per l anno 2011 e 2012 (Tabella 6). La riduzione della quantità di azoto escreta è stata ottenuta attraverso la riduzione del tenore proteico delle diete di circa 0.8 punti percentuali per 6 mesi nell anno 2012 senza penalizzare le performance produttive e qualitative del latte. DOC /3/2013 Azione 1 6

7 Tabella 5. Parametri tecnico-produttivi dell allevamento di vacche da latte Produzione latte media giornaliera, kg/d/lattazione Ingestione di SS delle vacche in produzione, kg/d Ingestione di SS delle vacche in asciutta, kg/d PG lattazione, %SS sem sem 2012 PG asciutta, %SS PG media vacche, %SS Tabella 6. Emissioni di azoto netto al campo per vacca mediamente presente (kg/capo/anno) Anno Escrezione di azoto da bilancio alimentare Escrezione di azoto (g/kg latte) Escrezione di azoto da DM 7/4/ Allevamento Mori Parametri tecnico-produttivi L'azienda Agricola Mori Carlo, situata a Gattatico (RE) in località Praticello alleva bovine di razza Frisona per la produzione di latte destinato a Parmigiano Reggiano. All inizio dell indagine (anno 2011) l azienda presentava circa 376 capi di razza Frisona italiana, di cui 218 in lattazione, allevati in stabulazione libera con cuccette e 158 capi da rimonta tenuti in reparti separati, allevati in stabulazione libera su lettiera permanente. Nel 2012 il numero complessivo dei capi è aumentato di 22 unità passando da 376 a 398, con 228 vacche di cui 191 in lattazione e 37 in asciutta. I restanti 170 capi sono rappresentati dalla rimonta (Tabella 7). DOC /3/2013 Azione 1 7

8 Tabella 7. Indici produttivi dell allevamento di vacche da latte Mori (media di 10 controlli) Anno Vacche totali Vacche in lattazione n Vacche in lattazione, % Produzione di latte,kg/d/vacca Produzione di latte kg/d per tot vacche Produzione di latte 305 gg. lattazione kg/d/v Grasso, % Proteina, % Giorni medi lattazione al controllo Interparto gg Durata asciutta gg Parto concepimento gg Produzione latte kg/anno Formulazione delle razioni alimentari e tecniche di allevamento Vitelli, manze e vacche in asciutta I vitelli nati in azienda sono alimentati per i primi 3 mesi di vita con latte in polvere (6 l/d) e ricevono un integrazione alimentare solida rappresentata da fieno di graminacee distribuito ad libitum e quote progressivamente crescenti di mangime complementare per vitelli. Al termine di questo periodo di svezzamento, i vitelli arrivano a consumare 2 kg di mangime/capo/d. Nella fase successiva, dai 3 ai 6 mesi di vita, le vitelle sono alimentate ad libitum con fieno di prato e 2,5 kg di concentrato. Le manze, dall età di 6 mesi al primo parto (25 mesi circa), e le vacche in asciutta ricevono una dieta composta da 10 kg di fieno di prato e 2 kg di mangime composto integrato (Tabella 8). Complessivamente, è stato stimato un consumo medio giornaliero delle vacche in asciutta prossimo a 11 kg ss/capo/d. Questa dieta si caratterizza per un contenuto proteico che di poco supera l 11%. DOC /3/2013 Azione 1 8

9 Tabella 8. Formulazione della dieta per manze e vacche in asciutta % TQ kg/capo/d /capo/d Fieno di prato Mangime composto integrato (17% PG) ,58 Totale, capo/d Vacche in lattazione La dieta unifeed formulata per le vacche da latte è la tipica razione con base foraggera composta da fieno comunemente utilizzata negli allevamenti del Parmigiano Reggiano (Tabella 9). Gli alimenti utilizzati sono prevalentemente auto-prodotti in azienda, ad eccezione della farina di mais e del nucleo proteico che vengono acquistati sul mercato La dieta nei primi 6 mesi dell anno è rimasta uguale all anno precedente. Nel mese di luglio 2012 è stata modificata. La nuova dieta con la riduzione del tenore proteico è costituita in percentuale sulla sostanza secca da : 26% di fieno di medica, 26% di fieno di prato stabile, 31% di farina di mais, 16% di nucleo e 1% di integrazione. La dieta è stata modificata rispetto all anno precedente sostituendo parte del fieno di medica con fieno di prato stabile con conseguente riduzione del tenore proteico ed innalzamento del livello energetico. Tabella 9. Formulazione diete vacche da latte Anno 2011 gennaio- 2012giugno 2012 luglio-dicembre %TQ Kg/capo/d %TQ Kg/capo/d Fieno medica Fieno prato Farina mais Nucleo Integratore Totale, capo/d L apporto proteico della razione deriva principalmente dal fieno di erba medica (19% PG sulla s.s.) e dai 4 kg/capo/d di nucleo proteico al 31 % PG sulla s.s. La composizione chimica di questa razione si caratterizza quindi per un contenuto proteico medio del 14.2% della SS della razione alimentare (Tabella 10) con una diminuzione del 4% rispetto al Il contenuto di amido delle diete è risultato circa il 20% della razione alimentare, con una concentrazione energetica delle diete stimata ad un valore di 0,90 UFL con un buon valore in fibra NDF del 38% SS. I livelli produttivi di latte nel 2012 sono risultati inferiori rispetto al 2011 di circa 1 kg passando da DOC /3/2013 Azione 1 9

10 28 kg/capo/d a 27 kg/capo/d (Tabella 11). Confrontando il I semestre 2011 con il I semestre 2012, dove la dieta è rimasta invariata con il 14,75 % di proteina sulla SS, è stato rilevato un calo di 1,1 kg/capo/d per effetto dell aumento dei giorni di lattazione della mandria. Un andamento simile è stato riscontrato confrontando il II semestre 2011 ed il II semestre 2012 (calo 1,2 kg/capo/d) caratterizzati da due diverse diete precedentemente descritte in Tabella 9. Si ritiene perciò che il calo produttivo osservato passando dall anno 2011 all anno 2012 non si debba attribuire alla variazione della dieta alimentare ma a fattori tecnico gestionali quale un maggior numero di animali con stadio di lattazione avanzato nel Tabella 10. Composizione chimica delle razioni per vacche da latte Anno 2011 gennaio giugno 2012 luglio-dicembre %SS %TQ %SS %TQ UFL PG,% EE,% Amido,% NSC, % NDF,% ADF,% Ceneri,% Fosforo,% Bilancio dei nutrienti Sulla base delle informazioni raccolte presso l allevamento Mori nel corso dell anno 2012 è stato possibile compilare dei bilanci dei nutrienti utilizzando la metodologia suggerita dall ERM (2001) che permette di stimare le escrezioni di azoto a partire da parametri produttivi di semplice rilevamento a livello di azienda. Sulla base dei parametri riportati in tabella 11, relativi in particolare al livello produttivo, alle stime di ingestione di sostanza secca delle diverse categorie di animali allevati, alla quota di rimonta e al tenore in proteina delle razioni alimentari è stata stimata l escrezione con i reflui di azoto. Inoltre, assumendo una quota di volatilizzazione dell azoto del 28% come indicato dal decreto regionale (DGR 2495 del 7 agosto 2006) è stata stimata la produzione di azoto netto al campo per vacca allevata. Seguendo tale procedura è stata calcolata un emissione di azoto netto al campo pari a 82.8 kg/vacca/anno (Tabella 12) leggermente inferiore a quello dell anno precedente che era Il valore dell emissione di azoto netto al campo si è mantenuto pressoché simile nonostante la diminuzione della produzione di latte in seguito alla riduzione del tenore proteico della dieta applicata per un semestre. Il valore per il 2012 è inferiore a quello indicato dalla normativa vigente per le vacche da latte pari a 83 kg/vacca/anno, mentre per il 2011 è leggermente superiore. DOC /3/2013 Azione 1 10

11 Tabella 11. Parametri tecnico-produttivi dell allevamento di vacche da latte Anno Fase Totale Gengiu Lugdic Gengiu Lugdic Totale Produzione latte media giornaliera, kg/capo/d 29,3 26,7 28,0 28,2 25,5 27,0 Lattazione, n. 2,55 2,48 2,52 2,50 2,53 2,53 Giorni di lattazione, d Proteina del latte, % 3,58 3,61 3,60 3,62 3,59 3,60 Ingestione di SS delle vacche in produzione, kg/d Ingestione di SS delle vacche in asciutta, kg/d PG lattazione, %SS 14,75 14,75 14,75 14,75 14,2 14,47 PG asciutta, %SS PG media vacche, %SS Tabella 12. Emissioni di azoto netto al campo per vacca mediamente presente (kg/capo/anno) Anno Escrezione di azoto da bilancio alimentare Escrezione di azoto (g/kg latte) Escrezione di azoto da DM 7/4/ Le modifiche della dieta introdotte nel II semestre del 2012 hanno quindi avuto un effetto positivo sull escrezione di azoto per vacca. DOC /3/2013 Azione 1 11

12 Allevamento Bolzon Parametri tecnico produttivi L azienda Ernesto Bolzon e figli, situata in località Felettis di Bicinicco (UD) alleva 130 capi bovini di razza Pezzata Rossa Italiana di cui circa la metà sono capi in lattazione mantenuti a stabulazione libera. I principali parametri produttivi rilevati nel 2 anno di monitoraggio (2012) sono presentati in Tabella 13. Tabella 13 Indici produttivi dell allevamento di bovine da latte Bolzon (media di 11 controlli funzionali) Anno Vacche totali Vacche in lattazione n Vacche in lattazione, % Produzione di latte,kg/d/vacca Produzione di latte kg/d per tot vacche Produzione di latte 305 gg. lattazione kg/d/v Grasso, % ,98 Proteina, % ,52 Produzione latte kg/anno ,5 Formulazione delle razioni e tecniche di allevamento Vitelli, manze e vacche in asciutta Ai vitelli nati in azienda per i primi 90 giorni di vita viene somministrato latte vaccino in ragione di 6 l/capo/d. Successivamente agli stessi viene progressivamente data la medesima razione delle vacche in lattazione. La rimonta e le vacche in asciutta sono invece alimentate con fieno di prato (10 kg/capo/d), farina di mais (0,8 kg/capo/d) e un nucleo proteico (0,4 kg/capo/d) acquistato sul mercato. (Tabella 14) DOC /3/2013 Azione 1 12

13 Tabella 14. Formulazione della dieta per manze e vacche in asciutta % TQ kg/capo/d Fieno di prato o medica Nucleo 7 0,4 Farina di mais 4 0,8 Totale, capo/d ,2 Vacche in lattazione La razione somministrata alle bovine da latte con la tecnica del piatto unico è costituita da foraggi di produzione aziendale quali mais insilato, erba medica affienata e insilata e concentrati (farina di mais, soia integrale e nucleo proteico) con l aggiunta di una quantità di mangime composto integrato (0,5 4,0 kg) erogata dall auto-alimentatore situato nel box del robot di mungitura, in funzione del livello produttivo del singolo animale. La composizione analitica della dieta è presentata in Tabella 15 mentre le caratteristiche nutrizionali sono riassunte in Tabella 16. Tabella 15. Formulazione diete vacche da latte Anno %TQ Kg/capo/d %TQ Kg/capo/d Insilato mais Fieno di medica Fieno di medica insilata Farina mais Soia integrale Nucleo (35% PG) Mangime robot (20.5% PG) Totale, capo/d DOC /3/2013 Azione 1 13

14 Tabella 16. Composizione chimica delle razioni per vacche da latte Anno %SS %TQ %SS %TQ UFL, n PG,% EE,% Amido,% NSC, % NDF,% ADF,% Ceneri,% Fosforo,% Bilancio dei nutrienti Sulla base delle informazioni raccolte presso l allevamento Bolzon nel corso dei due anni del progetto è stato possibile compilare dei bilanci dei nutrienti utilizzando la metodologia suggerita dall ERM (2001) stimando le escrezioni di azoto a partire da parametri produttivi di semplice rilevamento a livello aziendale. Sulla base dei parametri riportati in tabella 17, relativi in particolare al livello produttivo, alle stime di ingestione di sostanza secca delle diverse categorie di animali allevati, alla quota di rimonta e al tenore in proteina delle razioni alimentari è stata stimata l escrezione con i reflui di azoto. Inoltre, assumendo una quota di volatilizzazione dell azoto del 28% come indicato dal decreto regionale (DGR 2495 del 7 agosto 2006) è stata stimata la produzione di azoto netto al campo per vacca allevata. Seguendo tale procedura è stata calcolata per il 2012 un emissione di azoto netto al campo pari a 81.8 kg/vacca/anno (Tabella 18) simile a quello dell anno precedente che era Il valore per il 2012 è inferiore a quello indicato dalla normativa vigente per le vacche da latte pari a 83 kg/vacca/anno. DOC /3/2013 Azione 1 14

15 Tabella 17. Parametri tecnico - produttivi dell'allevamento di vacche da latte Anno Produzione latte media giornaliera, kg/d/lattazione Ingestione di SS delle vacche in produzione, kg/d Ingestione di SS delle vacche in asciutta, kg/d PG lattazione, %SS PG asciutta, %SS PG media vacche, %SS Tabella 18. Emissioni di azoto netto al campo per vacca mediamente presente (kg/capo/anno) Anno Escrezione di azoto da bilancio alimentare Escrezione di azoto (g/kg latte) Escrezione di azoto da DM 7/4/ Allevamento Sgambaro Parametri tecnico produttivi I parametri tecnico produttivi dell allevamento di vacche da latte Sgambaro monitorato nel corso dei due anni del progetto sono riportati in tabella 19. A cavallo tra il 2011 e il 2012 l allevatore ha incrementato il numero di vacche da latte allevate acquistando sul mercato alcune manze. La consistenza media dell allevamento è quindi passata da 43 capi in produzione del 2011, alle 53 vacche del Nello stesso lasso di tempo è stato osservato un progressivo aumento della produzione di latte che mediamente è stato pari a 2 kg/capo/d. I tenori in grasso e proteina del latte nel secondo anno dell indagine, non si sono discostati in misura rilevante da quelli rilevati nel primo anno anche se è stato registrato un leggero calo nel tenore di grasso e una sensibile riduzione delle cellule somatiche come media dei risultati produttivi di 11 controlli funzionali. DOC /3/2013 Azione 1 15

16 Tabella 19. Indici produttivi dell allevamento di vacche da latte Sgambaro (media di 11 controlli funzionali) Vacche totali Vacche in lattazione, n Vacche in lattazione, % 90,0 87,0 Produzione di latte, kg/d per tot vacche Produzione di latte, kg/d per vacche in latt. 24,4 25,9 27,4 29,4 Grasso, % 3,50 3,20 Proteina, % 3,41 3,41 Produzione latte kg/anno Cellule somatiche per ml Giorni in lattazione, d Formulazione delle razioni alimentari e tecniche di allevamento L azienda ha un elevato grado di autosufficienza nella produzione di alimenti necessari per la formulazione delle razioni alimentari. Gli unici alimenti non prodotti in azienda ma acquistati sul mercato sono le fonti proteiche (trebbia di birra e la soia FE 48%) oltre che gli integratori vitaminico-minerali che nel complesso rappresentano circa il 15,6% degli alimenti consumati annualmente. Vitelli, manze e vacche in asciutta La dieta delle vacche in asciutta e delle manze è stata modificata in misura sostanziale nell anno 2012 rispetto all anno precedente al fine di aumentarne il valore nutrizionale (Tabella 20 e Tabella 21). In particolare è stata ridotta la proporzione di insilato di mais apportando in sua sostituzione circa 1 kg/capo/d di pastone di mais mentre, la paglia di frumento è stata completamente sostituita con fieno di loiessa. Come risulta dalle analisi chimiche, la modifica della dieta ha determinato una riduzione del tenore di NDF e un aumento del contenuto di amido e di conseguenza della concentrazione energetica dalle razioni alimentari. Per quanto riguarda il tenore proteico delle diete, nel primo anno del progetto le razioni alimentari rispettavano gli standard di riferimento comunemente utilizzati per i capi da rimonta (11,0% PG sulla SS della dieta). Nel secondo anno del progetto, al fine di ottimizzare l efficienza di utilizzazione dell azoto sono state testate diete per i capi da rimonta con un tenore proteico più contenuto e pari al 10,5% della SS della dieta. DOC /3/2013 Azione 1 16

17 Tabella 20. Formulazione della dieta per manze (da 6 a 25 mesi) e vacche in asciutta Anno % TQ Kg/capo/d % TQ Kg/capo/d Insilato di mais 64,33 11,0 56,71 9,3 Trebbie insilate 12,28 2,1 12,80 2,1 Fieno di loietto 14,61 2,5 24,39 4,0 Paglia frumento 8,77 1,5 - - Pastone di mais - - 6,10 1,0 Totale, capo/d 17,1 16,4 Tabella 21. Composizione chimica della razione per manze e vacche in asciutta Anno % SS % TQ % SS % TQ UFL, n 0,74 0,34 0,81 0,38 PG, % 11,20 5,13 10,45 4,94 EE, % 2,73 1,25 2,78 1,32 Amido, % 15,82 7,26 16,35 7,74 NSC, % 27,44 12,59 31,72 15,01 FG, % 27,06 12,41 24,01 11,36 NDF, % 54,83 25,15 44,22 20,92 ADF, % 31,60 14,50 26,93 12,74 Ceneri, % 4,79 2,20 6,59 3,12 Fosforo, % 0,23 0,10 0,28 0,13 Vacche in lattazione Le diete unifeed formulate per le vacche da latte sono le tipiche razioni umide comunemente utilizzate negli allevamenti Padano-Veneti. Queste sono costituite per circa 1/3 della sostanza secca da insilato di mais per un ulteriore 25% da pastone di mais o farina di mais a seconda dei periodi DOC /3/2013 Azione 1 17

18 dell anno. L apporto proteico delle razioni deriva in parte dall impiego di 4-6 kg di fieno medica ma soprattutto da 6 kg/capo/d di trebbie di birra e dall aggiunta di 2 kg/capo/d di soia FE. Nel corso del 2012 la composizione chimica delle diete è stata periodicamente modificata adattandola alle specifiche esigenze aziendali e, rispetto all anno precedente, è stato registrato un aumento nell impiego di foraggi (loiessa, insilato, medica di 2 taglio) e una riduzione del tenore di soia in alcuni periodi dell anno (Tabelle 22 e 23). In generale quindi, come risulta dalle tabelle 4 e 5, nel corso del 2011 la composizione chimica delle razioni si è caratterizza per un contenuto proteico del 15 % della SS. Il contenuto di amido delle diete è risultato costantemente superiore al 25% della SS, di conseguenza la concentrazione energetica delle diete è stata stimata poco inferiore a 0,90 UFL. Come previsto dal progetto, nel secondo anno della ricerca, le formulazioni alimentari sono state modificate al fine di ridurne il tenore proteico che si è attestato poco sopra al 14,0 % della SS. Tabella 22. Formulazione diete vacche da latte Estate Inverno Estate Inverno % TQ Kg/capo/d % TQ Kg/capo/d % TQ Kg/capo/d % TQ Kg/capo/d Insilato di mais Pastone di mais ,5 6,5 Farina di mais ,5 4, Trebbie insilate ,5 6,5 12,5 6,5 Fieno medica , Fieno medica , Fieno di loietto 4,2 2 4, Soia FE 48% 4,2 2 4,5 2 3,5 1,5 4 2 Sorgo seme Integratore min. 0,5 0,2 0,4 0,2 1,0 0,5 1,0 0,5 Integratore vit. 0,1 0,06 0,1 0, Totale, capo/d 46,3 43,8 45,5 51,5 DOC /3/2013 Azione 1 18

19 Tabella 23. Composizione chimica delle razioni per vacche da latte Anno % SS % TQ % SS % TQ UFL, n 0,87 0,41 0,82 0,39 PG, % 14,92 7,01 14,25 6,78 P-SOL, % PG 33,04 15,55 34,11 16,23 P-BYP, % PG 29,11 13,7 28,00 13,32 PDIA 38,20 17,98 50,22 23,89 PDIN 73,28 34,48 98,15 46,70 PDIE 79,55 37,43 91,54 43,56 EE, % 3,11 1,46 2,93 1,39 Amido, % 25,26 11,89 21,43 10,20 NSC, % 37,67 17,73 37,98 18,07 FG, % 20,10 9,46 20,88 9,93 NDF, % 38,42 18,08 39,52 18,80 ADF, % 23,12 10,88 24,23 11,53 Ceneri, % 5,63 2,65 8,01 3,81 Fosforo, % 0,38 0,18 0,36 0,17 Bilancio dei nutrienti Sulla base delle informazioni raccolte presso l allevamento Sgambaro nel corso dei due anni del progetto è stato possibile compilare dei bilanci dei nutrienti utilizzando la metodologia suggerita dall ERM (2001) che permette di stimare le escrezioni di azoto a partire da parametri produttivi di semplice rilevamento a livello azienda. Sulla base dei parametri riportati in tabella 24, relativi in particolare al livello produttivo, all ingestione di sostanza secca attesa per le diverse categorie di animali allevati, alla quota di rimonta e al tenore in proteina delle razioni alimentari è stata stimata l escrezione con i reflui di azoto per vacca allevata nel corso dell anno 2011 e Inoltre, assumendo una quota di volatilizzazione dell azoto del 28% come indicato dal decreto regionale (DGR Veneto 2495 del 7 agosto 2006) è stata stimata la produzione di azoto netto al campo per vacca allevata (Tabella 25). Seguendo tale procedura le escrezioni di azoto netto al campo sono risultate pari a 85,9 e a 79,4 kg/vacca/anno rispettivamente per l anno 2011 e La riduzione della quantità di azoto escreta è stata ottenuta attraverso la riduzione del tenore proteico delle diete DOC /3/2013 Azione 1 19

20 di circa mezzo punto percentuale che non ha determinato una riduzione delle performance produttive e della qualità del latte. Al contrario, nonostante la riduzione nel tenore proteico delle razioni, nel secondo anno dell indagine è stato registrato un aumento di circa 2 kg/capo/d nella produzione media giornaliera di latte rispetto all anno precedente. I livelli di escrezione di azoto netto al campo dell allevamento Sgambaro si sono quindi ridotti al di sotto di quelli indicati dalla normativa vigente per le vacche da latte pari a 83 kg/vacca/anno. Tabella 24. Parametri tecnico-produttivi dell allevamento di vacche da latte Anno Produzione di latte media giornaliera, kg/d lattazione 27,4 29,4 Ingestione di SS delle vacche in produzione, kg/d 20,16 21,16 Ingestione di SS delle vacche in asciutta, kg/d 6,461 6,500 PG lattazione, % SS 14,93 14,17 PG asciutta, % SS 11,20 10,45 PG media vacche, % SS 14,79 14,03 Tabella 25. Emissioni di azoto netto al campo per vacca mediamente presente (kg/capo/anno) Anno Escrezione di azoto da bilancio alimentare 85,9 79,4 Escrezione di azoto (g/kg latte) 10,27 8,85 Escrezione di azoto da DM 7/04/ ,0 83,0 Nella tabella 42 sono riportati gli elementi relativi al bilancio azotato. I risultati ottenuti evidenziano per la razione ordinaria un efficienza media di utilizzazione dell N alimentare, ottenuta rapportando l N trattenuto con quello assunto con la dieta, pari a circa il 30%, leggermente più alta rispetto a quella del primo ciclo illustrato nella precedente relazione, che era pari al 29. Con il gruppo di suini alimentato con la dieta a ridotto contenuto proteico si è invece ottenuta un'efficienza media di utilizzazione dell'n pari a circa il 31%. L'adozione combinata dell'allevamento separato per sessi e dell'alimentazione a ridotto apporto proteico può quindi aver comportato un aumento dell'efficienza di utilizzazione dell'n di circa 2 punti percentuali. DOC /3/2013 Azione 1 20

21 VITELLONI DA CARNE Obiettivi: - la quantificazione delle escrezioni di azoto nei due allevamenti nelle condizioni attuali di gestione. - lo studio della possibilità di intervenire sulle caratteristiche delle razioni alimentari e/o di gestione della mandria al fine di aumentare l efficienza di ritenzione dell azoto, tenendo conto dei livelli produttivi di questi allevamenti e delle attuali conoscenze scientifiche. - la valutazione dell effetto di questi interventi sull entità delle escrezioni azotate. Le due aziende selezionate hanno caratteristiche piuttosto differenti. L azienda del Piemonte invece alleva bovini di razza Piemontesi a ciclo chiuso; ciò significa che in allevamento sono presenti, oltre agli animali all ingrasso anche le vacche nutrici e le rimonte. I vitelloni all ingrasso sono tenuti su pavimento pieno con paglia in parte in box ed in parte a posta fissa. L alimentazione è a base di mangimi concentrati, pastone di pannocchia di mais e fieno. L azienda del Veneto alleva vitelloni Frisoni su grigliato integrale; tali vitelloni sono in parte prodotti dalle vacche da latte dell azienda medesima ed in parte acquistati. L alimentazione è a base di silomais. Allevamento Sevega Parametri tecnico produttivi L azienda alleva capi di razza Piemontese e rappresenta una tipica azienda di pianura piemontese che attua, come detto, il ciclo completo di allevamento dei capi (riproduzione e ingrasso). In azienda sono quindi presenti animali da vita (vacche) e le relative rimonte (vitelle, manzette e manze), oltre che i capi all ingrasso, per complessivi 320 bovini di cui, mediamente, 140 sono vacche nutrici e circa 90 sono capi all ingrasso. L allevamento del vitellone Piemontese si realizza secondo un ciclo che prevede diverse fasi: svezzamento, accrescimento e ingrasso. Durante queste fasi l alimentazione varia per seguire le esigenze nutrizionali degli animali e le necessità di preparazione dei capi per il macello. L azienda è dotata di più strutture di allevamento che per l ingrasso sono imperniate su due tipologie di stabulazione: alla posta e libera. I capi destinati all'ingrasso sono inizialmente allevati in box multipli fino a circa kg di peso vivo. Successivamente l'ingrasso avviene in 4 box a stabulazione libera, con pavimento pieno e con lettiera permanente di paglia (per complessivi 16 posti ingrasso) ed in una stalla a stabulazione fissa (per i restanti posti ingrasso). Il peso di macellazione dei vitelloni maschi, di circa kg, viene raggiunto ad un età di circa 16 mesi. Formulazione delle razioni alimentari e tecniche di allevamento L'alimentazione dei capi destinati al macello si basa su una razione di accrescimento (fino ai 350 kg circa) e su una di ingrasso (dai 350 kg a fine ciclo di allevamento) e si differenzia in base alla DOC /3/2013 Azione 1 21

22 stagione. L alimento concentrato è distribuito razionato mentre il fieno è distribuito ad libitum. Gli alimenti utilizzati sono prevalentemente auto-prodotti in azienda, ad eccezione di un mangime composto complementare che viene acquistato sul mercato da un mangimificio di fiducia che realizza una formula personalizzata, specifica per l'azienda. L allevamento dei vitelli allevati con dieta modificata è iniziato il 2 dicembre Come programmato si è deciso di mantenere inalterata la formula della razione per quanto riguarda tutte le materie prime autoprodotte, modificando unicamente il tenore proteico e la fonte azotata del mangime composto complementare. Il mangime normalmente in uso, avendo già un tenore in PG relativamente basso, è stato modificato agendo principalmente sulla disponibilità temporale della fonte azotata, in modo da sincronizzare, a livello ruminale-digestivo, la disponibilità di N e quella di energia. Nella formulazione del mangime è quindi stata inserita dell urea ruminoprotetta in modo da avere un rilascio graduale. All'inizio del secondo anno di attività, già 7 vitelli allevati in modo convenzionale e a posta fissa avevano terminato la prova di accrescimento ed erano stati inviati al macello. Durante il secondo anno di attività hanno terminato il ciclo di ingrasso i restanti vitelli inseriti nella prova, cioè 3 vitelli a posta fissa con dieta convenzionale, 8 vitelli a stabulazione libera con dieta convenzionale, 10 vitelli a posta fissa con dieta a ridotto tenore proteico e 8 vitelli a stabulazione libera con dieta a ridotto tenore proteico. Durante il secondo anno di attività è stato possibile aggiungere al campione di animali programmato ulteriori 3 vitelli allevati in box con dieta convenzionale, portando così a 11 il numero di vitelli complessivamente rilevati. Per i vitelli alimentati con dieta a basso tenore proteico si sono adottati due tipi di mangime, di cui il primo ha rappresentato un mangime di transizione, sempre a ridotto apporto proteico, per abituare i vitelli a quello di ingrasso/finissaggio appositamente preparato per la prova. Il tenore in PG dei mangimi impiegati nella prova, sono riportati in tabella 26. Tabella 26. Tenore proteico programmato nelle diete impiegate in allevamento Fase Dieta convenzionale (% ss) Dieta a basso contenuto proteico (% ss) Differenza (%) kg 12,76 11,86-7, kg 12,76 11,64-8,8 Le caratteristiche degli alimenti somministrati durante la prova ed utilizzate per la determinazione dell'n ingerito con la dieta sono riportate in tabella 27. DOC /3/2013 Azione 1 22

23 Tabella 27. Caratteristiche analitiche degli alimenti somministrati Parametro UM media Ds concentrazione PG mix concentrati HP % t.q. 18,52 2,28 concentrazione PG mix concentrati LP 1a fase % t.q. 16,92 1,58 concentrazione PG mix concentrati LP 2a fase % t.q. 13,96 2,47 concentrazione PG pastone di mais % t.q. 4,34 0,49 concentrazione PG fieno % t.q. 3,58 1,23 Bilancio dei nutrienti I risultati delle elaborazioni parziali effettuate sulle performance in vita dei vitelli giunti a fine ciclo di ingrasso sono riportati in tabella 28. Tabella 28. Parametri tecnico - produttivi dell'allevamento di vitelloni Parametro UM posta HP posta LP box HP box LP media durata ciclo d capi rilevati n PV iniziale kg 395,00 365,5 338,73 303,13 352,72 PV finale kg 551,70 617,7 652,91 601,38 624,18 IMG g/d (HP = high protein; LP = low protein) I risultati del bilancio N effettuato sui vitelli giunti a fine ciclo è riportato in tabella 29. Le elaborazioni sono presentate riferendosi ai valori medi giornalieri in ragione del fatto che i periodi di accrescimento hanno avuto durate diverse e quindi, per poter confrontare i dati, è stato necessario ponderarli rispetto alla durata dei cicli di ingrasso individuali. Per i bovini allevati alla posta si rileva che l'azoto ingerito dal gruppo LP è pari al 91% rispetto a quello del gruppo HP, nello stesso gruppo a questa riduzione corrisponde una minore escrezione, pari all'89% rispetto a quella del gruppo HP, cui fa riscontro una riduzione nell'n trattenuto solo pari al 94%. Ciò sta ad indicare che i bovini del gruppo LP hanno meglio utilizzato l'n della dieta, trattenendone in proporzione una quota maggiore. Questo è probabilmente imputabile alla maggior quota di proteina microbica che giunge a livello intestinale che, con la sua più alta digeribilità e valore biologico, assicura un maggior rendimento di utilizzazione a livello di animale. Tale effetto dovrà essere verificato con i dati relativi alla resa di macellazione dei bovini, al momento non ancora elaborati, in cui ci sarebbe da attendersi un più alto peso della carcassa e quindi di carne. DOC /3/2013 Azione 1 23

24 Discorso analogo si può fare per i bovini allevati in box, nei quali si riscontra una riduzione dell'n ingerito nel gruppo LP rispetto a quello HP, pari all'86% cui corrisponde una sostanziale simile riduzione nell'escrezione (85%), cui fa riscontro una riduzione nell'n trattenuto pari all'87%. Tabella 29. Emissioni di azoto per capo prodotto (kg/capo/d) Parametro UM posta HP posta LP box HP box LP N consumato per capo/d ciclo ingrasso g 144±9,1 131±6,1 146±6,3 125±4,0 N trattenuto per capo/d ciclo ingrasso g 35±4,2 33±4,9 39±6,1 34±3,9 N escreto per capo/d ciclo ingrasso g 109±11,4 98±6,6 107±6,2 91±1,9 efficienza di utilizzazione azotata % 24,5 25,3 26,8 27,2 (HP = high protein; LP = low protein) In conclusione si può affermare che a fronte di una riduzione del tenore proteico del mangime composto complementare (nucleo) di un punto percentuale, a parità di performance in vita ha fatto riscontro una riduzione dell'n escreto compreso tra il 10 ed il 15% secondo il gruppo considerato. Allevamento Cagnin Parametri tecnico produttivi Nel corso dei due anni del progetto, l allevamento ha progressivamente aumentato il numero di capi allevati passando da 130 capi presenti all inizio del 2011 a 250 capi allevati alla fine del 2012 (Tabella 30). Di conseguenza il numero di capi mediamente presenti è stato calcolato in circa 180 e 220 capi rispettivamente nell anno 2011 e L allevatore ha dichiarato di aver venduto nel 2011 complessivamente 73 vitelloni del peso 619 kg, mentre nel 2012 ne ha venduti 83 con un peso medio di 594 kg. DOC /3/2013 Azione 1 24

25 Tabella 30. Consistenza iniziale e finale e vendite di vitelloni Anno Capi, n. Peso vivo, kg Capi, n. Peso vivo, kg Consistenza iniziale Consistenza finale Vendite - Febbraio Marzo Maggio Settembre Novembre Dicembre Totale vendite Formulazione e composizione delle diete per vitelloni in accrescimento L alimentazione dei vitelli nei primi tre mesi di accrescimento è stata modificata nel corso dell indagine come illustrato in tabella 31. Infatti, l allevatore ha scelto di utilizzare solo il latte in polvere eliminando dalla razione alimentare il latte vaccino e ha sostituito la farina di mais con una miscela costituita da alimenti amilacei e proteici. Nelle successive fasi di allevamento gli animali sono stati alimentati con razioni alimentari a base di insilato di mais, farina di mais e orzo, soia e girasole (Tabelle 32, 34 e 36). Queste diete sono state modificate nel corso del tempo secondo le esigenze economiche e commerciali dell allevatore e, la loro composizione chimica è stata mantenuta relativamente costante nel periodo Le diete che si caratterizzavano per un limitato tenore proteico che oscillava tra il 13% e il 10% della sostanza secca della razione alimentare rispettivamente nei periodi dai 3-6 mesi di vita e nelle successive fasi di allevamento fino alla macellazione (Tabella 33, 35 e 37). Visto il livello molto contenuto di proteina delle diete utilizzato dall allevamento Cagnin, non si è ritenuto opportuno modificare le diete nel corso del secondo anno di attività del progetto riducendo l apporto di alimenti proteici. Infatti, allo stato attuale delle conoscenze non esistono i presupposti scientifici per ridurre il tenore proteico delle diete sotto i livelli utilizzati presso l allevamento. DOC /3/2013 Azione 1 25

26 Tabella 31. Formulazione delle diete per vitelloni (Fase 1) Fase 0 3 mesi, Latte in polvere 3,5 l/d 6,0 l/d Latte vaccino 3,5 l/d Fieno di loiessa Ad libitum Ad libitum Mais farina Da 0,5 a 3 kg - Miscela * - 1 kg *0,5 kg soia FE 44%; 0,15 kg mais granella; 0,2 kg orzo; 0,05 kg fieno; 0,05 kg medica; 0,05 kg cotone Tabella 32. Formulazione delle diete per vitelloni (Fase 2) Fase 3 6 mesi, kg Kg/capo % TQ Kg/capo % TQ Insilato di mais 7,0 77,69 7,0 77,8 Farina di mais 0,6 6,66 0,3 3,3 Fieno di medica 0,5 5,55 0,1 1,1 Soia farina FE 0,5 5,55 1,0 11,1 Fieno di loiessa 0,15 1,66 0,1 1,1 Seme di cotone 0,08 0,89 0,1 1,1 Farina di orzo 0,08 0,89 0,4 4,4 Grasso idrogenato 0,04 0, Integratore 0,04 0, Lievito 0,02 0, Totale, capo/d 9,01 9,00 - DOC /3/2013 Azione 1 26

27 Tabella 33. Composizione chimica delle razioni per vitelloni (Fase 2) Fase 3 6 mesi, kg % SS % TQ % SS % TQ UF, n. 0,90 0,44 0,91 0,45 PG, % 13,22 6,39 13,20 6,37 EE, % 4,23 2,04 4,33 2,09 Amido, % 26,38 12,74 25,58 12,42 NSC, % 38,50 18,60 38,56 18,62 FG, % 20, ,51 9,90 NDF, % 41,78 20,19 42,87 20,62 ADF, % 21,41 10,34 21,72 10,45 Ceneri, % 2,42 1,17 2,22 1,10 Fosforo, % 0,21 0,10 0,22 0,11 Tabella 34. Formulazione delle diete per vitelloni (Fase 3) Fase 6 15 mesi, kg Luglio Dicembre Kg/capo % TQ Kg/capo % TQ Kg/capo % TQ Insilato di mais 14,0 72,16 14,0 72,16 15,0 87,2 Farina di mais 2,0 10,31 2,0 10, Paglia di frumento - - 1,0 5,15 0,5 2,9 Soia farina FE 0,3 1,55 0,3 1,55 0,3 1,7 Fieno di loiessa 2,0 10,31 1,0 5,15 0,5 2,9 Seme di girasole 0,7 3,61 0,7 3,61 0,7 4,1 Integratore 0,4 2,06 0,4 2,06 0,2 1,2 Totale, capo/d 19,4 19,4 17,2 DOC /3/2013 Azione 1 27

28 Tabella 35. Composizione chimica delle razioni per vitelloni (Fase 3) Fase 6 15 mesi, kg Luglio Dicembre % SS % TQ % SS % TQ % SS % TQ UF, n. 0,85 0,43 0,83 0,42 0,81 0,42 PG, % 10,26 5,11 10,13 5,04 10,23 5,30 EE, % 2,43 1,21 2,43 1,21 2,56 1,33 Amido, % 27,20 13,55 27,21 13,55 17,07 8,85 NSC, % 39,42 19,64 37,77 18,81 30,46 15,79 NDF, % 40,54 20,2 42,87 21,34 48,54 25,17 ADF, % 22,84 11,38 24,47 12,19 30,86 16,00 Ceneri, % 6,1 3,04 6,1 3,04 8,21 4,26 Fosforo, % 0,50 0,25 0,48 0,24 0,27 0,14 Tabella 36. Formulazione delle diete di finissaggio (Fase 4) Fase finissaggio, kg Luglio Dicembre Kg/capo % TQ Kg/capo % TQ Kg/capo % TQ Insilato di mais 14,0 69,83 14,0 71,07 15,0 73,71 Pastone di mais ,0 14,74 Farina di mais 2,0 9,98 2,0 10, Paglia di frumento - - 1,0 5,08 0,5 2,46 Soia farina FE 0,3 1,50 0,35 1,78 0,3 1,47 Fieno di loiessa 2,0 9,98 1,0 5,08 0,5 2,46 Seme di cotone 0,5 2, Seme di girasole 0,7 3,49 0,75 3,81 0,7 3,44 Grasso idrogenato 0,15 0,75 0,2 1,02 0,15 0,74 Integratore 0,4 2,00 0,4 2,03 0,2 0,98 Totale, capo/d 20,05 19,7 20,35 DOC /3/2013 Azione 1 28

29 Tabella 37. Composizione chimica delle razioni di finissaggio per vitelloni (Fase 4) Fase Finissaggio, kg Luglio Dicembre % SS % TQ % SS % TQ % SS % TQ UF, n. 0,90 0,46 0,88 0,44 0,86 0,48 PG, % 10,73 5,5 10,24 5,17 10,69 6,01 EE, % 4,63 2,37 4,06 2,05 2,94 1,65 Amido, % 25,81 13,22 26,47 13,36 20,77 11,69 NSC, % 37,45 19,19 36,84 18,6 33,74 18,99 NDF, % 40,02 20,5 41,93 21,17 44,01 24,76 ADF, % 5,98 3,06 23,98 12,1 27,92 15,71 Ceneri, % 0,49 0,25 5,98 3,02 8,63 4,85 Fosforo, % 0,51 0,25 0,47 0,24 0,31 0,17 Bilancio dei nutrienti I dati raccolti presso l allevamento di vitelloni da carne Cagnin hanno consentito la compilazione dei bilanci dei nutrienti utilizzando la metodologia suggerita dall ERM (2001) In tabella 38 è riportata una sintesi dei principali parametri tecnico produttivi utilizzati per la stima delle escrezioni di N con i reflui. Nel complesso ogni ciclo di allevamento di vitelloni Frisoni ha una durata media di 580 giorni dalla nascita fino alla vendita. L allevatore ha quindi realizzato circa 0,62 cicli di allevamento anno. Considerando l intero ciclo di allevamento i vitelli si accrescono mediamente di circa 1 kg/capo/d. Considerando un ingestione complessiva di sostanza secca nell intero ciclo di allevamento di circa 3500 kg è stato stimato un indice di conversione alimentare di 6,06 kg/kg. Complessivamente quindi le condizioni e tecniche di allevamento rilevate nel corso del primo anno del progetto non sono state modificate nel corso del secondo anno. Mediamente le diete utilizzate per l alimentazione dei vitelloni presentano un tenore proteico estremamente ridotto (11,5% SS) se confrontato con i fabbisogni nutrizionali comunemente considerati per i vitelloni in accrescimento (15,0 % SS). Per questa ragione non si è ritenuto opportuno testare con un tenore proteico ancora inferiore che avrebbe potuto compromettere le performance produttive degli animali. Le attuali conoscenze scientifiche non giustificano l impiego di diete con un tenore proteico inferiore all 11% della SS per vitelloni in accrescimento-finissaggio. Sulla base di queste informazioni e considerando una percentuale di volatilizzazione dell N durante le fasi di rimozione e stoccaggio dei reflui del 30%, è stata stimata un produzione di azoto netto al campo pari a 20,4 kg/capo/anno (Tabella 39). Il livello di emissione di N dei vitelloni Frisoni DOC /3/2013 Azione 1 29

Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni

Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Veneto Agricoltura, Corte Benedettina 30 Gennaio 2012 Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Progetto LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA REGIONE VENETO

Dettagli

Progetto AQUA: l efficienza alimentare per ridurre l escrezione dell azoto nell allevamento di vacche da latte

Progetto AQUA: l efficienza alimentare per ridurre l escrezione dell azoto nell allevamento di vacche da latte Progetto AQUA: l efficienza alimentare per ridurre l escrezione dell azoto nell allevamento di vacche da latte Il progetto in sintesi Figura 1: le nove aziende del progetto AQUA Il progetto AQUA, Achieving

Dettagli

Più efficienza dell'azoto nella produzione di latte e carne suina

Più efficienza dell'azoto nella produzione di latte e carne suina Achieving good water quality status in intensive animal production areas Più efficienza dell'azoto nella produzione di latte e carne suina Pacchioli M. T., Rossi A. - CRPA spa - Reggio Emilia Migliorati

Dettagli

LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 1: Reduction of nitrogen excreted in livestock farms through the application of high N efficiency rations

Dettagli

AZIONE 1 RELAZIONE FINALE. Coordinatore. Partner. Cofinanziatori. Progetto Finanziato dall Unione Europea nel Programma Life Plus Ambiente

AZIONE 1 RELAZIONE FINALE. Coordinatore. Partner. Cofinanziatori. Progetto Finanziato dall Unione Europea nel Programma Life Plus Ambiente AZIONE 1 RELAZIONE FINALE LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA Coordinatore Partner.. Progetto Finanziato dall Unione Europea nel Programma Life Plus Ambiente Cofinanziatori AZIONE 1 RELAZIONE FINALE LIFE09 ENV/IT/000208

Dettagli

Valutazione dell azoto escreto nella vacca da latte e possibilità di riduzione

Valutazione dell azoto escreto nella vacca da latte e possibilità di riduzione Convegno internazionale Gestione dell azoto in conformità alla Direttiva Nitrati Reggio Emilia 14 settembre 2007 Valutazione dell azoto escreto nella vacca da latte e possibilità di riduzione Giacinto

Dettagli

Il Progetto LIFE + AQUA

Il Progetto LIFE + AQUA Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il Progetto LIFE + AQUA CRPA spa - Reggio Emilia Gestione integrata dell azoto nell azienda suinicola Bologna, 13 novembre 2013

Dettagli

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio Premessa La predisposizione delle linee guida per l allevamento/alimentazione dei bovini e bufali da carne allevati dai partner del progetto MALENA, ha riguardato in questa prima fase, l introduzione di

Dettagli

ACTION 1 REDUCTION OF NITROGEN EXCRETED IN LIVESTOCK FARMS THROUGH THE APPLICATION OF HIGH N EFFICIENCY RATIONS

ACTION 1 REDUCTION OF NITROGEN EXCRETED IN LIVESTOCK FARMS THROUGH THE APPLICATION OF HIGH N EFFICIENCY RATIONS Achieving good water quality status in intensive animal production areas ACTION 1 REDUCTION OF NITROGEN EXCRETED IN LIVESTOCK FARMS THROUGH THE APPLICATION OF HIGH N EFFICIENCY RATIONS Efficienza alimentare

Dettagli

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 1 : Reduction of nitrogen excreted in livestock farms through the application of high N efficiency rations

Dettagli

Razioni per limitare l escrezione azotata

Razioni per limitare l escrezione azotata Achieving good water quality status in intensive animal production areas Razioni per limitare l escrezione azotata CRPA spa e FCSR - Reggio Emilia CRA Modena e Cremona Alimentazione delle bovine e uso

Dettagli

Strategie di riduzione delle escrezioni di nutrienti: B) Vacche da latte

Strategie di riduzione delle escrezioni di nutrienti: B) Vacche da latte Strategie di riduzione delle escrezioni di nutrienti: B) Vacche da latte Standard ERM per varie specie Standard ERM per Vacche da latte Standard ERM per Vacche da latte Standard ERM per growing cattle

Dettagli

Il Progetto LIFE + AQUA

Il Progetto LIFE + AQUA Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il Progetto LIFE + AQUA Ligabue M.- CRPA spa - Reggio Emilia CONVEGNO Il contributo della ricerca per l'applicazione della direttiva

Dettagli

Riduzione dell'impatto ambientale della produzione di latte bovino: alimentazione e tecniche di allevamento

Riduzione dell'impatto ambientale della produzione di latte bovino: alimentazione e tecniche di allevamento Piacenza, 16 ottobre 2017-9 CONVEGNO ARNA Alimenti e Nutrienti per la salute degli italiani: il latte e le sue proteine Riduzione dell'impatto ambientale della produzione di latte bovino: alimentazione

Dettagli

Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA

Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA Marco Ligabue, Paolo Mantovi CRPA SpA Reggio Emilia Il progetto LIFE+ AQUA Achieving good water Quality status in intensive Animal production

Dettagli

Efficienza alimentare ed escrezione dell azoto

Efficienza alimentare ed escrezione dell azoto Achieving good water quality status in intensive animal production areas Efficienza alimentare ed escrezione dell azoto M. T. Pacchioli - CRPA spa - Reggio Emilia G. Della Casa, L. Migliorati - CRA MO

Dettagli

Il Progetto LIFE + AQUA

Il Progetto LIFE + AQUA Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il Progetto LIFE + AQUA CRPA spa - Reggio Emilia Tecniche innovative per il controllo delle perdite di nitrati dai terreni agricoli

Dettagli

Uno dei principali ostacoli

Uno dei principali ostacoli Dieta con meno azoto risparmio e minor impatto Riducendo il contenuto proteico con la sostituzione totale o parziale della soia l alimentazione è più cara ma diminuiscono i costi di spandimento dei liquami

Dettagli

I fabbisogni sono espressi in % della SS Fabbisogno della vacca media

I fabbisogni sono espressi in % della SS Fabbisogno della vacca media UNIFEED L unifeed comporta: L ingestione contemporanea degli alimenti e, soprattutto dei principi alimentari e nutritivi dei componenti la razione I fabbisogni sono espressi in % della SS L alimentazione

Dettagli

LA GESTIONE NUTRIZIONALE DEL BOVINO DA INGRASSO

LA GESTIONE NUTRIZIONALE DEL BOVINO DA INGRASSO Prof. Vittorio Dell Orto Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Dr. Riccardo Compiani Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare Facoltà di Medicina Veterinaria, Università

Dettagli

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it INPUT (alimenti zootecnici) Alimentazione animale e riduzione delle emissioni azotate dagli allevamenti Inefficienza digestiva N in feci Inefficienza metabolica N in urine Costi di mantenimento (animali

Dettagli

WATERFORLIFE LIFEFORWATER

WATERFORLIFE LIFEFORWATER PROVINCIA DI VICENZA IMPLEMENTAZIONE DI UNA STRATEGIA PARTECIPATA DI RISPARMIO IDRICO E RICARICA ARTIFICIALE PER IL RIEQUILIBRIO QUANTITATIVO DELLA FALDA DELL'ALTA PIANURA VICENTINA. ERSO UN CONTRATTO

Dettagli

Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA LIFE09 ENV/IT/ AQUA

Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA LIFE09 ENV/IT/ AQUA Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA Il progetto LIFE+ AQUA Achieving good water Quality status in intensive Animal production Areas. Ottenere/mantenere un buon livello qualitativo

Dettagli

CALCOLO DI UNA RAZIONE PER BOVINE DA LATTE. Esempio di calcolo considerando alcuni alimenti tipo e fabbisogni da tabelle

CALCOLO DI UNA RAZIONE PER BOVINE DA LATTE. Esempio di calcolo considerando alcuni alimenti tipo e fabbisogni da tabelle CALCOLO DI UNA RAZIONE PER BOVINE DA LATTE Esempio di calcolo considerando alcuni alimenti tipo e fabbisogni da tabelle Marcello mundula 2016 TIPOLOGIA DI ANIMALI ALLEVATI Allevamento di bovine da latte

Dettagli

Calcolo di una razione per bovini da latte

Calcolo di una razione per bovini da latte Come procedere Per formulare la razione bisona conoscere 1 Fabbisoni Capacità d inestione Caratteristiche deli alimenti Fabbisoni Capacità d inestione Caratteristiche deli alimenti Razione Come procedere

Dettagli

Produzione del vitellone: effetto del livello proteico su accrescimento ed efficienza

Produzione del vitellone: effetto del livello proteico su accrescimento ed efficienza DEPARTMENT OF ANIMAL MEDICINE, PRODUCTION AND HEALTH Un Accordo Quadro per lo sviluppo tecnico scientifico del settore bovino Risultati del 6 anno di attività 8 Novembre 2018, Legnaro (PD) Produzione del

Dettagli

AQUA. Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas

AQUA. Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas LIFE09 ENV/IT/000208 Manuale Calcola N Strumento per il calcolo del bilancio dell'azoto a livello di allevamento AQUA Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas CERTIFICATO

Dettagli

Linea SVILUPPO BV11 UFC

Linea SVILUPPO BV11 UFC Un ottimo inizio per un proseguimento a 5 stelle Per essere grandi da adulti bisogna essere dei grandi giovani Un breve periodo di attenzione per una partenza super Estremamente digeribile Integrazione

Dettagli

CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE.

CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE. CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE. Nonostante la difficile situazione in cui versa la zootecnia italiana, la PRI si sta ulteriormente diffondendo all esterno dell areale originario (Tabella 1); attualmente

Dettagli

La valorizzazione delle risorse foraggere locali per una gestione più sostenibile ed economica dell allevamento

La valorizzazione delle risorse foraggere locali per una gestione più sostenibile ed economica dell allevamento Allevamento semibrado della razza piemontese: un allevamento ecosostenibile Asti, 14 novembre 2015 La valorizzazione delle risorse foraggere locali per una gestione più sostenibile ed economica dell allevamento

Dettagli

Alimentazione animale

Alimentazione animale Corso di laurea in Medicina Veterinaria Anno accademico 2016-2017 Alimentazione animale Dr. Agr. Oreste VIGNONE Email: ovignone@unite.it Cell.: 338 15 29 764 Dott.ssa Isa FUSARO Email: ifusaro@unite.it

Dettagli

Giulio Cozzi. Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute

Giulio Cozzi. Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute LA PRODUZIONE DI FORAGGI AZIENDALI PUÒ ESSERE UNA STRATEGIA PER AUMENTARE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DELLA MODERNA AZIENDA ZOOTECNICA DA LATTE? Giulio Cozzi Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni

Dettagli

Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione.

Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione. Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione. Mauro Spanghero Dipartimento di Scienze Animali Università di Udine Valore energetico NDF + Degradabilita NDF Ingestione

Dettagli

I primi risultati economici: analisi di alcuni casi aziendali

I primi risultati economici: analisi di alcuni casi aziendali PROGETTO LIFE BEEF CARBON Riduzione dell impronta di carbonio nell allevamento bovino da carne CARMAGNOLA, 8 Novembre 2018 - ASPROCARNE I primi risultati economici: analisi di alcuni casi aziendali Claudio

Dettagli

Relatore: Tagliapietra Franco DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANIMALI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

Relatore: Tagliapietra Franco DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANIMALI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Relatore: Tagliapietra Franco DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANIMALI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Aumento dell interesse per il panello di colza; Crescente costo delle materie prime proteiche e la direttiva

Dettagli

Gestione delle manze nell allevamento moderno

Gestione delle manze nell allevamento moderno Gestione delle manze nell allevamento moderno Perché porre attenzione all allevamento delle vitelle e delle manze Aumentare il numero di capi disponibili (rimonta o vendita) Ridurre i costi di produzione

Dettagli

Progetto Mi.P.A.F. AREA PADANA : The Dairyland

Progetto Mi.P.A.F. AREA PADANA : The Dairyland Progetto Mi.P.A.F. Scenari di Adattamento dell Agricoltura Italiana ai Cambiamenti Climatici: AGROSCENARI Benvenuti AREA PADANA : The Dairyland Piacenza 15/01/2010 Facoltà di Agraria Università Cattolica

Dettagli

Studi sulla nutrizione azotata del suino pesante

Studi sulla nutrizione azotata del suino pesante Achieving good water quality status in intensive animal production areas Studi sulla nutrizione azotata del suino pesante LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA Progetto LIFE+ AQUA Convegno finale 14 marzo 2014 Reggio

Dettagli

Il ciclo dell azoto nell azienda da latte

Il ciclo dell azoto nell azienda da latte Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il ciclo dell azoto nell azienda da latte Paolo Mantovi Fondazione CRPA Gestione integrata dell'azoto nell'azienda zootecnica. Alimentazione

Dettagli

Il progetto AQUA. Le attività del progetto LIFE + AQUA in. Friuli Venezia Giulia. Domenico DAVANZO Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA

Il progetto AQUA. Le attività del progetto LIFE + AQUA in. Friuli Venezia Giulia. Domenico DAVANZO Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA Il progetto AQUA Le attività del progetto LIFE + AQUA in Friuli Venezia Giulia Domenico DAVANZO Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA Giornata dimostrativa presso Azienda Agricola Bolzon Ernesto

Dettagli

Efficienza economica e alimentare dei foraggi aziendali

Efficienza economica e alimentare dei foraggi aziendali Efficienza economica e alimentare dei foraggi aziendali Comino L., Tabacco E., Borreani G., Università di Torino Attuali scenari del settore lattiero-caseario KG LATTE PER VACCA 9800 9600 9400 9200 9000

Dettagli

Analisi tecnico economica delle misure previste dall accordo Area Bacino Padano

Analisi tecnico economica delle misure previste dall accordo Area Bacino Padano Incontro tecnico Confagricoltura Riduzione delle emissioni al 2030: le sfide del settore agricolo e zootecnico ECOMONDO - Rimini 10 Novembre 2016 economica delle misure previste dall accordo Area Bacino

Dettagli

Giornata dimostrativa SISTEMI DI ANALISI IN-LINE DEGLI ALIMENTI e uso delle informazioni ottenute per l alimentazione di precisione

Giornata dimostrativa SISTEMI DI ANALISI IN-LINE DEGLI ALIMENTI e uso delle informazioni ottenute per l alimentazione di precisione Progetto FEEDINNOVA Strategie innovative per l alimentazione della bovina da latte: confronto e scambio tra allevatori, tecnici e mondo della ricerca Giornata dimostrativa SISTEMI DI ANALISI IN-LINE DEGLI

Dettagli

Il sorgo nella razione di vacche da latte: Esperienze pratiche negli allevamenti del Veneto

Il sorgo nella razione di vacche da latte: Esperienze pratiche negli allevamenti del Veneto Il sorgo nella razione di vacche da latte: Esperienze pratiche negli allevamenti del Veneto Paolo Paparella Associazione Provinciale Allevatori di Padova Approccio Multisettoriale Strutturali Superficie,

Dettagli

silomais e mais granella

silomais e mais granella Pontevecchio di Magenta, Centro Parco La Fagiana 17 gennaio 2018 La marcita nei sistemi foraggeri dinamici Ernesto Tabacco, Luciano Comino e Giorgio Borreani Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari

Dettagli

L impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna

L impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna CONVEGNO ambientale dei prodotti: stato dell arte e prospettive 6 Novembre 2015 Sala Tiglio 1 latte e della : uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna Laura Valli, Aldo Dal Prà, Teresa Pacchioli,

Dettagli

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino Convegno Impatto ambientale e rese energetiche di filiere zootecniche sostenibili: integrazione tra allevamenti ed agricoltura agro-energetica Andrea Rossi, M. Teresa Pacchioli, CRPA S.p.A. Giacinto Della

Dettagli

Zootecnia biologica e problematiche ambientali

Zootecnia biologica e problematiche ambientali Incontro promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell ambito dei programmi di diffusione dei risultati della ricerca Zootecnia biologica e problematiche ambientali Paolo MANTOVI, Giuseppe BONAZZI Outline

Dettagli

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 5: Development and application of traceability and certification tool for nutrient management Deliverable

Dettagli

Il modulo zootecnico Eco-compatibilità degli allevamenti bovini da latte e stima dell azoto escreto

Il modulo zootecnico Eco-compatibilità degli allevamenti bovini da latte e stima dell azoto escreto Strumenti Informatici per la Pianificazione Eco-Compatibile ompatibile delle Aziende Agrarie Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Il modulo zootecnico Eco-compatibilità degli allevamenti

Dettagli

Allevamento ed effluenti zootecnici per la concimazione delle colture. Un applicativo web

Allevamento ed effluenti zootecnici per la concimazione delle colture. Un applicativo web 2014 NOTIZIARIO 2 7 Allevamento ed effluenti zootecnici per la concimazione delle colture. Un applicativo web Valentino Volpe, Stefano Barbieri, Domenico Davanzo, Sonia Venerus Servizio fitosanitario e

Dettagli

Bilanci dell azoto su scala aziendale

Bilanci dell azoto su scala aziendale Achieving good water quality status in intensive animal production areas Bilanci dell azoto su scala aziendale Paolo Mantovi Fondazione CRPA L'efficienza alimentare per ridurre l'escrezione dell azoto

Dettagli

CODICE DESCRIZIONE PRODOTTO VALORI NUTRIIONALI

CODICE DESCRIZIONE PRODOTTO VALORI NUTRIIONALI Vacche LINEA Ovini da latte La Checcarini S.p.A. dispone di un ampia gamma di mangimi per vacche da latte adatta per tutte le fasi dell allevamento. Formulati con materie prime di elevata qualità ed appetibilità,

Dettagli

I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI

I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI Mariano Pauselli, Valentina Roscini, Elisa Cestola, Luciano Morbidini Dipartimento di Biologia Applicata, Sezione di Scienze

Dettagli

Bilanci dell azoto: risultati di due anni di studio presso l azienda dimostrativa LIFE

Bilanci dell azoto: risultati di due anni di studio presso l azienda dimostrativa LIFE Bilanci dell azoto: risultati di due anni di studio presso l azienda dimostrativa LIFE Paolo MANTOVI Fondazione CRPA Studi e Ricerche Giornata dimostrativa Ottimizzare la gestione dell azoto in aziende

Dettagli

caratteristiche nutrizionali e stabilità dei lipidi

caratteristiche nutrizionali e stabilità dei lipidi PANELLO DI COLZA DA SPREMITURA AZIENDALE: POTENZIALI UTILIZZI NELL ALIMENTAZIONE DEI RUMINANTI caratteristiche nutrizionali e stabilità dei lipidi Seminario di approfondimento Veneto Agricoltura, Sala

Dettagli

Prove di ottimizzazione dei piani colturali in funzione della stalla

Prove di ottimizzazione dei piani colturali in funzione della stalla Prove di ottimizzazione dei piani colturali in funzione della stalla Paolo Faverzani Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università Cattolica del Sacro Cuore L azienda agricola come sistema

Dettagli

Orientamento sulla qualità delle produzioni suinicole e biologiche. Esperienze a confronto

Orientamento sulla qualità delle produzioni suinicole e biologiche. Esperienze a confronto Orientamento sulla qualità delle produzioni suinicole e biologiche. Esperienze a confronto L allevamento biologico del suino: esperienza nel nord Italia (progetto E.QU.I.ZOO.BIO) Andrea Rossi - a.rossi@crpa.it

Dettagli

Il progetto AQUA. Giornata dimostrativa Azione 1. Achieving good water quality status in intensive animal production areas

Il progetto AQUA. Giornata dimostrativa Azione 1. Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il progetto AQUA Achieving good water quality status in intensive animal production areas Giornata dimostrativa Azione 1 Az. Agricola F.lli Bolzon Bicinicco 20 novembre 2013 1 Il progetto AQUA - idea portante

Dettagli

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 6: Evaluation of economic and environmental sustainability of improved management strategies Deliverable 13:

Dettagli

QUESTIONARIO COSTI E BENEFICI DELLA PRODUZIONE DI BIOGAS

QUESTIONARIO COSTI E BENEFICI DELLA PRODUZIONE DI BIOGAS QUESTIONARIO COSTI E BENEFICI DELLA PRODUZIONE DI BIOGAS QUESTIONARIO No.. Provincia Ubicazione azienda Comune Indirizzo Data intervista Intervistatore A quale associazione di produttori è iscritto? Periodo

Dettagli

L INTEGRAZIONE ALIMENTARE DELLE BOVINE DA LATTE IN ALPEGGIO: FABBISOGNI E RISPOSTE ANIMALI. A. Tamburini e S. Colombini

L INTEGRAZIONE ALIMENTARE DELLE BOVINE DA LATTE IN ALPEGGIO: FABBISOGNI E RISPOSTE ANIMALI. A. Tamburini e S. Colombini L INTEGRAZIONE ALIMENTARE DELLE BOVINE DA LATTE IN ALPEGGIO: FABBISOGNI E RISPOSTE ANIMALI A. Tamburini e S. Colombini Problematiche alimentari di bovine da latte al pascolo Bovine ad elevata Genealogia

Dettagli

REPORT Gennaio-Aprile 2012

REPORT Gennaio-Aprile 2012 REPORT Gennaio-Aprile 2012 Facendo un raffronto sull andamento dei prezzi delle principali produzioni agricole piacentine rilevate dalla Camera di Commercio nel primo quadrimestre 2012 con gli stessi dei

Dettagli

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 6: Evaluation of economic and environmental sustainability of improved management strategies Deliverable 9:

Dettagli

ERSAF Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste

ERSAF Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste Achieving good water quality status in intensive animal production areas ERSAF Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste Progetto LIFE+ AQUA INCONTRO DI MONITORAGGIO 17 gennaio 2013 Bergamo

Dettagli

Le proposte di assistenza tecnica per la valorizzazione del allevamento della Piemontese

Le proposte di assistenza tecnica per la valorizzazione del allevamento della Piemontese L allevamento semibrado della razza Piemontese: un allevamento ecosostenibile Asti, 14 novembre 215 Le proposte di assistenza tecnica per la valorizzazione del allevamento della Piemontese Daniele Giaccone

Dettagli

Carne bovina biologica:

Carne bovina biologica: Carne bovina biologica: esperienze di produzione nella pedemontana veneta Valerio Bondesan Agenzia veneta per l innovazione nel settore primario Settore Ricerca Agraria - Azienda pilota e dimostrativa

Dettagli

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE Prof.ssa Marina Gentili 1 ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO. PICCOLI ALLEVAMENTI (FINO A 50 CAPI) E GRANDI ALLEVAMENTI (200/300/500 CAPI).

Dettagli

La competitività. inizia dal prato

La competitività. inizia dal prato INCONTRO - DIBATTITO Le scelte per migliorare l efficienza tecnica e la qualità del latte 28 a Mostra Regionale BOVINI RAZZE DA LATTE Fiere di Reggio Emilia, 17 aprile 2010 Marco Ligabue Paola Vecchia

Dettagli

Marcello Mundula

Marcello Mundula I FABBISOGNI DELLA MANDRIA e il calcolo del carico mantenibile Tabelle per il calcolo del fabbisogno energetico della mandria Tabelle con i parametri dei fabbisogni alimentari delle diverse categorie di

Dettagli

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino Rafforzare la collaborazione nella ricerca per la suinicoltura Benessere e alimentazione dei suini Le fonti proteiche nell alimentazione del suino Giacinto Della Casa, CRA-SUI, Modena Andrea Rossi, M.

Dettagli

CODICE DESCRIZIONE PRODOTTO VALORI NUTRIIONALI

CODICE DESCRIZIONE PRODOTTO VALORI NUTRIIONALI Checcarini S.p.A. da sempre al fianco degli allevatori più attenti ed affidabili con prodotti genuini e naturali, propone una linea per OVINI che, per le diversi fasi produttive e nelle più svariate soluzioni

Dettagli

Il prato come elemento di competitività aziendale

Il prato come elemento di competitività aziendale CONVEGNO L alimentazione delle vacche da latte come strumento per migliorare la redditività Risultati di alcuni progetti regionali Traversetolo (PR) - Mercoledì 15 dicembre 2010 Il prato come elemento

Dettagli

Alimentazione di manzette e manze

Alimentazione di manzette e manze Alimentazione di manzette e manze 0-3 mesi VITELLE 3-6 mesi VITELLE SVEZZATE 6-12 mesi MANZETTE 12 mesi Prima Inseminazione MANZE (animali puberi) Inseminazione parto (24-30 mesi) GIOVENCHE Queste fasi

Dettagli

Il ciclo dell'azoto nelle aziende zootecniche

Il ciclo dell'azoto nelle aziende zootecniche Achieving good water quality status in intensive animal production areas Il ciclo dell'azoto nelle aziende zootecniche Paolo Mantovi Fondazione CRPA Corso di formazione La gestione dell'azoto nelle aziende

Dettagli

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con

Antonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con Prova di campo relativa all adozione di un programma neonatale (neonate program) in allevamento di vacche da latte: effetti sulla qualita del colostro e sull accrescimento dei vitelli fino allo svezzamento

Dettagli

Alimentazione dei suini

Alimentazione dei suini Alimentazione dei suini Problematiche e peculiarità della specie: - Fabbisogni del suino pesante (>160 kg) (realtà solo italiana) - Alimentazione e qualità dei prodotti (profilo acidico del grasso nella

Dettagli

LATTE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE INGRASSO. TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi. VITELLI < 6 mesi VACCHE

LATTE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE INGRASSO. TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi. VITELLI < 6 mesi VACCHE ALLEVAMENTO DI VACCHE DA LATTE TORI >18 mesi TORELLI 6-18 mesi VACCHE VITELLI < 6 mesi MANZETTE 6-12 mesi MANZE 12-20 mesi GIOVENCHE (prima gravidanza) LATTE SCOTTONE 6-15 mesi VITELLONI 6-15 mesi VITELLI

Dettagli

REPORT Maggio-Agosto 2011

REPORT Maggio-Agosto 2011 REPORT Maggio-Agosto 2011 Facendo un raffronto sull andamento dei prezzi delle principali produzioni agricole piacentine rilevate dalla Camera di Commercio nel primo quadrimestre 2011 con gli stessi dei

Dettagli

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas.

LIFE Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. LIFE + 2009 - Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas. Action 6 : Evaluation of economic and environmental sustainability of improved management strategies Deliverable

Dettagli

Costi di produzione del vitellone da carne e confronto con altri Paesi

Costi di produzione del vitellone da carne e confronto con altri Paesi Bologna, 28 Marzo 2006 La competivita delle filiere zootecniche dell Emilia Romagna nel mercato globale Costi di produzione del vitellone da carne e confronto con altri Paesi Kees de Roest, Claudio Montanari

Dettagli

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda

Dettagli

Opportunità economiche per una suinicoltura innovative e sostenibile

Opportunità economiche per una suinicoltura innovative e sostenibile Opportunità economiche per una suinicoltura innovative e sostenibile LCA (Life Cycle Assessment) Stefano Pignedoli, Laura Valli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda convenzionale (liquame) senza

Dettagli

La tecnica di somministrazione degli alimenti

La tecnica di somministrazione degli alimenti La tecnica di somministrazione degli alimenti La tecnica di somministrazione degli alimenti Tradizionale: con somministrazione separata dei diversi componenti la razione Unifeed: con l utilizzo del carro

Dettagli

Linea OVINI. Accanto agli animali da oltre 50 anni

Linea OVINI. Accanto agli animali da oltre 50 anni Linea OVINI Accanto agli animali da oltre 50 anni LINEA Ovini Checcarini S.p.A. da sempre al fianco degli allevatori più attenti ed affidabili con prodotti genuini e naturali, propone una linea per OVINI

Dettagli

Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano.

Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano. Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano. Daniele Giaccone Associazione Regionale Allevatori del Piemonte L ambiente montano ha un valore aggiunto? L alimentazione svolge un

Dettagli

Guida alla stesura del compito d esame

Guida alla stesura del compito d esame Guida alla stesura del compito d esame Tema d esame 2001 1. Analizziamo il testo Il testo descrive la situazione da prendere in esame. Non ci sono indicazioni di attività da svolgere né altre richieste

Dettagli

Risultati dell'applicazione dei modelli di razionamento dinamico

Risultati dell'applicazione dei modelli di razionamento dinamico CONVEGNO L alimentazione delle vacche da latte come strumento per migliorare la redditività Risultati di alcuni progetti regionali Traversetolo (PR) - Mercoledì 15 dicembre 2010 Risultati dell'applicazione

Dettagli

MODIFICA DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE PRODOTTI ZOOTECNICI

MODIFICA DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE PRODOTTI ZOOTECNICI giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 438 del 31 marzo 2015 pag. 1/6 MODIFICA DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE PRODOTTI ZOOTECNICI Allegato F della DGR n. 1330 del 23/07/2013 e s.m.i. Legge

Dettagli

FN(fieno normale) cioè il fieno ottenuto da prato stabile asciutto in medie condizioni di vegetazione e fertilità del terreno.

FN(fieno normale) cioè il fieno ottenuto da prato stabile asciutto in medie condizioni di vegetazione e fertilità del terreno. Appunti sintetici Economia VA 2013 Carico approssimativo di una superficie foraggera: Discreto: 6-7 q.li/ha Buono : 2 capi grossi/ha FN(fieno normale) cioè il fieno ottenuto da prato stabile asciutto in

Dettagli

Gli alimenti per animali: classificazione. Il pastone di mais. Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4.

Gli alimenti per animali: classificazione. Il pastone di mais. Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4. Gli alimenti per animali: classificazione Il pastone di mais Nel mais il primo aminoacido limitante e 1. Treonina 2. Lisina 3. Metionina 4. Leucina Una miscela delle seguenti sostanze e sottoposta ad una

Dettagli

La farina di cardo (Cynara cardunculus) nell alimentazione animale

La farina di cardo (Cynara cardunculus) nell alimentazione animale La farina di cardo (Cynara cardunculus) nell alimentazione animale Categories : Anno 2018, N. 290-15 dicembre 2018 Indagine per valutare l impiego della farina di cardo negli allevamenti del Mugello di

Dettagli

Liquami e letami suini e produzione di biogas: come ottimizzare l approccio

Liquami e letami suini e produzione di biogas: come ottimizzare l approccio Liquami e letami suini e produzione di biogas: come ottimizzare l approccio Seminario tecnico Suini su lettiera e produzione di biogas Novellara (RE), 11 dicembre 2014 Lorella Rossi, Centro Ricerche Produzioni

Dettagli

UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI)

UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI) UNITA DI RICERCA PER LA SUINICOLTURA (CRA- SUI) PERSONALE: 4 RICERCATORI 3 TECNICI STRUTTURE: Porcilaie 60 POSTI PER SCROFE IN GESTAZIONE 40 POSTI PARTO- SVEZZAMENTO 94 BOX DA INGRASSO DA 5 SUINI PESANTI

Dettagli

Suini pesanti: effetto di genetica e mangimi

Suini pesanti: effetto di genetica e mangimi Suini pesanti: effetto di genetica e mangimi Categories : Anno 2013, N. 180-15 dicembre 2013 Effetto di quattro linee genetiche e di mangimi a diverso contenuto di aminoacidi essenziali sulle performace

Dettagli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Mattia Fumagalli Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto

Dettagli

Ripartizione N al campo (kg/t p.v./a) Peso vivo. Volumi effluenti (m3/ t p.v. x anno) Azoto al campo

Ripartizione N al campo (kg/t p.v./a) Peso vivo. Volumi effluenti (m3/ t p.v. x anno) Azoto al campo Tabella 1: - Parametri per la stima degli effluenti prodotti in allevamento in termini di volumi e azoto al campo; elaborata sulla base delle tab.1 e 2 dell allegato 1 della Delibera dell Assemblea Legislativa

Dettagli

Allevatori insieme: Giovanni BITTANTE Conclusioni e discussione Allevatori insieme. Trento 20/02/2013

Allevatori insieme: Giovanni BITTANTE Conclusioni e discussione Allevatori insieme. Trento 20/02/2013 : 9.30 Silvano RAUZI Saluto del Presidente 9.45 Giovanni BITTANTE Introduzione 10.00 Ilario BAZZOLI Risultati delle prove di incrocio industriale sulle vacche da latte per la valorizzazione della filiera

Dettagli

ANDAMENTO DEI PREZZI AL 3 QUADRIMESTRE 2011

ANDAMENTO DEI PREZZI AL 3 QUADRIMESTRE 2011 ANDAMENTO DEI PREZZI AL 3 QUADRIMESTRE 2011 Facendo un raffronto sull andamento dei prezzi delle principali produzioni agricole piacentine rilevate dalla Camera di Commercio nel primo quadrimestre 2011

Dettagli