Ossigenoterapia iperbarica e morbo di Parkinson. Il morbo di Parkinson comporta tre alterazioni principali di interesse logopedico.
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- Erica Di Carlo
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1 Appunti dr. Pasquale Longobardi VII Giornata Nazionale sul Morbo di Parkinson Ossigenoterapia iperbarica e morbo di Parkinson Elisa Tiene L attività motoria per il Parkinson L attività motoria ludica migliora, con forte coinvolgimento emotivo e strutturata con l utilizzo della musica consente il miglioramento della neuroplasticità, delle alterazioni cinetiche e del tono dell umore attraverso un azione benefica sul sistema limbico e i nuclei della base. Il programma motorio, gestito per conto della Associazione Ravenna Parkinson Onlus, prevede delle sessioni collettive dove l attività ginnica strutturata e guidata dalla terapista è gestita al ritmo della musica. Paolo Ceccaroni Le difficoltà del linguaggio nel Parkinson Il morbo di Parkinson comporta tre alterazioni principali di interesse logopedico. Disartria ipofonetica: difficoltà a mantenere alto il tono della voce, difficoltà a iniziare/terminare la parola (ipolalia: ripetizione dell ultima parola). E difficile la masticazione, con incoordinamento della deglutizione (si fa fatica ad ingoiare le compresse di medicinale) C è scialorrea, l aumento della salivazione. Queste tre alterazioni comportano una difficoltà di integrazione del malato nella società (fa fatica ad essere capito). Il programma logopedico, gestito per conto della Associazione Ravenna Parkinson Onlus, prevede delle sessioni collettive che tendono a stimolare l interazione sociale. Emanuela Grazzini la presa in cura di se stessi La depressione può essere di tipo reattivo (sentirsi inadeguati verso l ambiente esterno) o endogena (causata dall alterazione dei neurotrasmettori) L ansia è sia verso la condizione attuale (cosa sono adesso, cosa posso fare: il senso di vivere il momento) che, principalmente, verso la condizione futura (cosa mi accadrà, cosa sarà della mia famiglia) Può insorgere il panico. In collaborazione con l Associazione Ravenna Parkinson Onlus è stato attivato un percorso di aiuto psicologico, denominato Viaggio verso Itaca, che lavora sulle sfere emotiva (paura, tristezza, vergogna, senso di inadeguatezza, rabbia); cognitiva (non ricordare più le cose, essere meno brillanti di prima); emozionale. L obiettivo è evitare al paziente di cadere nella trappola di temere il giudizio degli altri che porta all isolamento. La strategia è consentire la scoperta di capacità nuove, nascoste per trovare una nuova identità. Tra gli strumenti ci sono tecniche come il mindfulness che
2 agisce sulla integrazione mente corpo, attraverso la elaborazione delle emozioni per trovare nuove strategie per stare nel mondo, recuperare il senso di sé al fine di assimilare la malattia di Parkinson ed imparare a essere sani in modo diverso. Claudio Callegarini (responsabile della Neurofisiologia Clinica dell Azienda USL di Romagna) La linea guida per la terapia del morbo di Parkinson. Parkinson era un rivoluzionario (ai tempi della rivoluzione francesce). Il primo libro dell argomento fu pubblicato nel 1817 in Francia. Charcot (1861, quando ci fu l unità dell Italia) descrisse la paralisi agitante. Nel 1911 Funk sintetizzò l amatadina (L-dopa). Nel 1912 scoperti i corpi di Levy nel cervello dei pazienti. Nel 1940 il primo intervento chirurgico sui gangli della base. Nel 1957 fu trovato da Carlsson (che vinse il Nobel) che la l-dopa faceva regredire il parkinsonismo causato dalla reserpina (un antipertensivo). Cotzias nel 1967 elaborò la somministrazione orale della L- dopa. Nel 1974 Caline introdusse i dopamino agonisti. Nel 1988 Madrazo iniziò gli studi sulle cellule staminali. Nel 1989 Bernabid introdusse la Deep Brain Stimulation (DBS) per il controllo del tremore. Nel 1997 Polymeropulos evidenziò la componente genetica della malattia e, nel 2011, Lewitt prospettò la terapia genica. I farmaci controllano i sintomi motori e non motori ma comportano delle complicanze. Quindi sono stati introdotti altri farmaci per alleviare questi effetti collaterali. Esiste una linea guida per la cura del morbo di Parkinson che prevede l utilizzo progressivo della L- dopa > MAO-B > dopamino agonisti > amantadina > DBS > safinamide. Pasquale Longobardi La ossigenoterapia iperbarica nel morbo di Parkinson: ipotesi per la ricerca Non ci sono, attualmente, evidenze cliniche per l utilizzo della ossigenoterapia iperbarica nella cura del morbo di Parkinson. C è un razionale per disegnare uno studio clinico. Il presupposto è la teoria che vede lo stress ossidativo come causa del danno (lipo-perossidazione) delle cellule nervose delle vie dopaminergiche del cervello, come rilevate nei reperti patologici (figura 1). Figura 1: l analisi patologica ha evidenziato il danno del sistema dopaminergico mesostriatale, della parte compatta della sostanza nera e altre strutture dei gangli della base e peduncolo cerebrale.
3 Nel 2015 è stato pubblicato uno studio sperimentale su animale (figura 2). Figura 2: studio sperimentale dell ossigeno iperbarico (2,5 bar per 60 minuti, 14 giorni) da solo o in associazione a un dopamino agonista (apomorfina, Mantadan) su modello animale (topo nel quale è stato procurato il Parkinson con 6-idrossidopamina-idrocloride (6-OHDA) La terapia iperbarica, sia da sola che in associazione con l amantadina (agonista dopaminergico); riduce i sintomi motori (rotazione su se stessi dei topi); il danno (lipo-perossidazione) e aumenta la difesa dallo stress ossidativo (figura 3). Inoltre nei topi trattati con ossigeno iperbarico, sia da solo che in associazione al farmaco, vi è un maggior numero di neuroni dopaminergici (Tirosina Idrossilasi positivi_th) rispetto al gruppo trattato con la sola amantadina; è minore la reazione cicatriziale (astrociti GFAP positivi) ed è ridotta l apoptosi (le Bax che favoriscono il danno sono ridotte di 4,6 volte rispetto al gruppo trattato con solo farmaco; le Bcl-2 che proteggono dal danno sono aumentate di 3,8 volte (figura 4) Figura 3. Effetti della terapia iperbarica, da sola o in associazione all amantadina, sulla riduzione dei sintomi motori, della perossidazione lipidica, sull aumento della difesa dal danno ossidativo (glutatione_gsh, superossidodismutasi_sod)
4 Figura 4. Rispetto al gruppo trattato con la sola amantadina, nei topi trattati con ossigeno iperbarico, sia da solo che in associazione al farmaco, vi è maggior numero dei neuroni dopaminergici (Tirosina Idrossilasi positivi_th); minore reazione cicatriziale (astrociti GFAP positivi) ed è ridotta l apoptosi (Bax proapoptosi ridotte di 4,6 volte; Bcl-2 protettive aumentate di 3,8 volte rispetto al gruppo trattato con solo farmaco) In letteratura non vi sono studi clinici randomizzati con controllo. Vi sono alcune serie di casi clinici, una delle quali pubblicata (1995) dalla Università di Bologna su quindici pazienti (tra i 48 e i 65 anni) trattati presso il Centro iperbarico Ravenna. Si trattava di pazienti con complicazioni o scompensati, con patologia rapidamente ingravescente, non rispondenti alla L-dopa e con Sindrome da L-dopa a Lunga Distanza (LTLS) figura 5. I risultati sono stati significativamente favorevoli sulla autonomia globale (r=0.002); il tono dell umore soggettivo (r = 0.01); l espressione facciale (r=0.001); la fluenza verbale (r = ); la bradicinesia superiore: con miglioramento della grafia (r = 0.001) e delle prassie dell abbigliamento (r= ); l andatura (r = 0.002). Non vi è stato miglioramento significativo su altre variabili analizzate (come, per esempio, il tremore)_figura 6.. Figura 5. Nel 1995 l Università di Bologna, in collaborazione con il Centro iperbarico Ravenna, ha pubblicato una piccola serie di casi clinici di pazienti affetti da morbo di Parkinson complicato, scompensato.
5 Figura 6. Risultati della sperimentazione clinica effettuata (nel 1995) dalla Università di Bologna in collaborazione con il Centro iperbarico Ravenna. In fase di discussione il dottore Claudio Callegarini ha affermato che la medicina progredisce per gradi e acquisizioni lente. Dobbiamo continuare sempre a cercare. In quest ottica anche ciò che non è il prodotto di studi randomizzati, controllati (RCT) - come la ossigenoterapia iperbarica nel morbo di Parkinson - va guardato con estrema curiosità e attenzione. Ritiene che la terapia iperbarica potrebbe trovare indicazione, a supporto della terapia farmacologica, particolarmente nelle fasi iniziali della malattia al fine di evitare la degenerazione dei neuroni dopaminergici, oltre che nelle fasi avanzate di Parkinson complicato, scompensato. La Presidente della Associazione Ravenna Parkinson Onlus, Lidia Fabbri, ha auspicato che sia pianificata - con la Università e il consenso del Comitato etico la ricerca sui possibili benefici della ossigenoterapia iperbarica a supporto della terapia farmacologica nel morbo di Parkinson.
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