Il profilo di competenze e la programmazione curricolare

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1 Il profilo di competenze e la programmazione curricolare Riflessioni di Michele Pellerey Merano 3 maggio

2 Quattro punti: Primo: perché un profilo finale Secondo: una rilettura del profilo finale Terzo: una proposta di programmazione a ritroso Quarto: un suggerimento ai fini della continuità Merano 3 maggio

3 La questione iniziale Perché è strato introdotto il profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione e qual è, può o deve essere, il suo ruolo nell organizzazione del curricolo? Merano 3 maggio

4 In primo luogo occorre ricordare come la Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2012 abbia adottato una tabella di corrispondenza tra i titoli e le qualifiche previste in Italia e Il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche Titoli e qualifiche che possono essere inseriti nel libretto formativo del cittadino e del lavoratore Torino 18 aprile

5 Livello Primo Secondo Titolo o qualifica corrispondente Diploma di licenza alla fine del primo ciclo (Stato) Certificato competenze fine obbligo istruttivo (Scuola) Terzo Attestato qualifica professionale (triennale Regioni) Quarto Diploma professionale (Regioni) e Diploma di Stato Quinto Sesto Diploma di tecnico superiore (Stato-Regioni) Laurea (primo livello) Settimo -Ottavo Laurea magistrale Dottorato di ricerca Torino 18 aprile

6 Ogni livello è caratterizzato da conoscenze, abilità e competenze secondo un quadro che assegna al primo livello (fine primo ciclo di istruzione in Italia): - Conoscenze generali di base - Abilità di base necessarie a svolgere mansioni e/o compiti semplici - Competenze di lavoro o di studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato Torino 18 aprile

7 Conoscenze Risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.. Torino 18 aprile

8 Abilità Indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti) Torino 18 aprile

9 Competenza Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Torino 18 aprile

10 A integrazione del Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche occorre considerare le competenze chiave per l apprendimento permanente Torino 18 aprile

11 Quattro riguardano ambiti di conoscenza tradizionalmente presenti nei processi formativi: ambito della comunicazione nella lingua madre, ambito della comunicazione in lingua straniera, ambito della matematica e scienza di base, ambito delle tecnologie digitali. Quattro rispondono a caratteristiche generali della persona e devono essere integrate con le precedenti. Torino 18 aprile

12 Ambito Comunicazione nella lingua madre Comunicazione in lingua straniera Matematica e scienza di base Tecnologie digitali Apprendere ad apprendere Competenze interpersonali e civiche Imprenditorialità Espressione culturale Torino 18 aprile

13 Prima osservazione: Il profilo delle competenze esplicita per il sistema educativo italiano il quadro delle conoscenze, abilità e competenze che caratterizza la fine del primo ciclo di istruzione e quindi il primo livello di qualificazione secondo il quadro europeo. Una certificazione delle competenze a questo livello ne deve tener conto in maniera essenziale. Merano 3 maggio

14 A esempio la Provincia Autonoma di Trento in attesa del modello nazionale ha adottato un suo modello calibrato proprio sulle Competenze chiave per l apprendimento permanente. A esempio, per la lingua italiana e per le competenze sociali e civiche si deve certificare (livello base, intermedio, avanzato): Merano 3 maggio

15 Comunicazio ne nella lingua italiana -Interagisce nelle diverse situazioni comunicative esprimendo bisogni, desideri e sentimenti, ascolta le idee altrui ed esprime le proprie -Legge, analizza e comprende testi e messaggi di diversa tipologia e co0mplessità -Produce testi e messaggi di diversa tipologia, adeguati allo scopo comunicativo e al destinatario Merano 3 maggio

16 Competenze sociali e civiche -Colloca la sua esperienza personale nello spazio, nel tempo e in un sistema di regole, che riconosce e rispetta -Collabora in gruppo, sa confrontarsi con le diversità, è disponibile verso gli altri. -Partecipa alla vita scolastica e della comunità sociale di appartenenza, riconoscendo i diversi ruoli e le responsabilità istituzionali. Merano 3 maggio

17 È evidente che un profilo finale espresso per competenze e il quadro che ne deriva circa la certificazione a fine primo ciclo ha un ruolo centrale al fine di impostare il curricolo di istituto e l azione didattica dei docenti. Rileggiamo le indicazioni nazionali Merano 3 maggio

18 A livello di istituzione scolastica Ogni scuola predispone il curricolo all interno del POF con riferimento al profilo dello studente la termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. Merano 3 maggio

19 A livello di insegnante A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all integrazione tra le discipline e alla loro possibile aggregazione per aree (cfr. Regolamento dell autonomia) Merano 3 maggio

20 Per impostare più direttamente il lavoro sia a livello di istituto, sia di docente, occorre a mio avviso rileggere insieme il profilo tenendo conto delle competenze chiave per l apprendimento permanente. Il testo del profilo però inizia con una descrizione più generale che è bene rileggere, in quanto dovrebbe costituire l orizzonte di senso di quanto poi descritto. Merano 3 maggio

21 Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Merano 3 maggio

22 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a termine il lavoro iniziato Merano 3 maggio da solo o insieme ad altri

23 Comunicazione nella madre lingua Dimostra padronanza delle lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato all diverse situazioni La descrizione dettagliata di quanto considerato si trova nei traguardi e poi negli obiettivi di apprendimento per il termine del primo ciclo di istruzione. Una indicazione interpretativa si ha esaminando le prove Invalsi. Merano 3 maggio

24 Comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Nei traguardi si specifica: livello A2 per l inglese, livello A1 per l altra lingua Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione Merano 3 maggio

25 Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia Le sue conoscenze matematiche e scientifichetecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi ceti e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Merano 3 maggio

26 Competenza digitale Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Merano 3 maggio

27 Imparare a imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo Merano 3 maggio

28 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alla quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Merano 3 maggio

29 Spirito di iniziativa e imprenditorialità Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Merano 3 maggio

30 Consapevolezza ed espressione culturale In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Merano 3 maggio

31 Vediamo di darne una interpretazione nel quadro di una programmazione curricolare a ritroso Merano 3 maggio

32 Competenze personali Competenze culturali Competenze strumentali Merano 3 maggio

33 Al livello più esterno e generale vengono prospettata le competenze che permettono alla persona di crescere nella propria identità personale, culturale e professionale e di orientarsi nel mondo sociale, civile e lavorativo. Esempi Competenze nel gestire se stessi da un punto di vista della propria e altrui salute e dell apprendimento, in modo da poterle valorizzare lungo tutto l arco della vita (autonomia, responsabilità). Merano 3 maggio

34 - Competenze nel progettare la propria vita, lo studio i lavoro futuro con spirito di iniziativa e di imprenditorialità e con senso di solidarietà e partecipazione alla vita comunitaria. - Competenze relazionali e comunicative, relative sia alla interazione tra persone, sia alla collaborazione nello studio e nel lavoro. - Competenze nell interagire nel contesto di vita sociale e naturale rispettando le persone e l ambiente Merano 3 maggio

35 A un livello più interno si considerano le competenze che radicano lo studente nella cultura, nella storia e nella geografia della propria terra, della propria nazione, dell Europa e del mondo; quelle che favoriscono lo sviluppo e la valorizzazione delle forme espressive di sé e dei propri sentimenti, lo sviluppo armonico del proprio corpo e la cura della propria e altrui salute; quelle che l aiutano a orientarsi nel mondo civile, sociale, professionale e religioso. Esempi Merano 3 maggio

36 - Competenze e sensibilità nell ambito delle espressioni culturali che radicano la propria identità sia a livello locale, sia nazionale, sia europeo, sia internazionale (italiano, inglese, altra lingua, storia, geografia, musica, arte e immagine, religione). - Competenze tecniche e professionali che permettono di orientarsi prima e di inserirsi poi nel mondo della produzione di beni e servizi (tecnologia, arte e immagine, musica). - Competenze sociali e civiche, che permettono di partecipare in maniera consapevole, attiva e responsabile alla vita democratica del Paese (cittadinanza, competenze digitali). Merano 3 maggio

37 Infine va considerato lo sviluppo della padronanza di competenze che fanno da fondamento alle altre, quali condizioni fondamentali per un loro sviluppo personale. Esempi - Competenze fondamentali nella lingua italiana che portano a padroneggiarla sia nella comunicazione orale, sia in quella scritta (italiano). - Competenze fondamentali nel leggere, ascoltare, esprimere i propri pensieri, interagire, scrivere nella lingua inglese (inglese). Merano 3 maggio

38 - Competenze fondamentali nella valorizzazione dei concetti e delle procedute matematiche sia nella vita quotidiana, sia nello studio delle varie discipline scientifiche e tecnologiche, sia nelle professionalità specifiche (matematica). - Competenze che permettono di utilizzare concetti, principi, teorie scientifiche per dare significato ai fenomeni naturali, per dare fondamento ai processi e ai prodotti tecnologici, per comprendere e risolvere problemi sia di natura scientifica, sia di natura sociale (scienze). - Competenze tecnologiche e tecnico-pratiche nel fruire in maniera consapevole e produttiva delle varie tecnologie e in particolare delle differenti tecnologie delle comunicazione (tecnologia, competenze digitali) Merano 3 maggio

39 Per ciascuna di queste ultime competenze è possibile poi precisare le conoscenze, le abilità e, quando conveniente, gli atteggiamenti da promuovere in maniera significativa, stabile e fruibile sia nel contesto dello studio, sia in quello del lavoro, sia in quello della vita sociale. La capacità di coordinare o di orchestrare tali risorse interne nello svolgimento delle attività specifiche o nell adempimento dei vari compiti metterà in luce il livello di competenza raggiunto. Merano 3 maggio

40 Anche per questo occorre ricordare come la promozione dello sviluppo delle competenze in questi ambiti di insegnamento debba essere collegata in maniera valida e produttiva con tutti gli altri e con l esperienza sia scolastica, sia extra-scolastica degli studenti. Merano 3 maggio

41 Una proposta metodologica: progettazione curricolare a ritroso Programmare a ritroso significa partire dai risultati di apprendimento che si vogliono conseguire al termine di un percorso scolastico e individuare le tappe o traguardi che negli anni precedenti occorre tenere presente per poterli raggiungere. (NB: Le conseguenze del regolamento sull autonomia delle istituzioni scolastiche) Torino 18 aprile

42 In questo lavoro oggi si hanno a disposizione: a) come risultati di apprendimento finali: - profilo finale del primo ciclo - traguardi per lo sviluppo delle competenze finali; - prove Invalsi; b) - traguardi per lo sviluppo delle competenze di fine primaria; - prove Invalsi quinta primaria c) fine scuola dell infanzia. Torino 18 aprile

43 Nel caso di curricoli verticali attivati negli istituti comprensivi (diverso è il caso in cui viene considerato l obbligo di istruzione come riferimento di base), occorre sul piano operativo che vengano organizzati gruppi di lavoro con la partecipazione almeno dei docenti della scuola dell infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. Tali gruppi di lavoro vengono generalmente denominati dipartimenti. Torino 18 aprile

44 Si tratta di dipartimenti cosiddetti a scavalco in due sensi: che coinvolgono docenti dei vari livelli scolastici, che possono essere aperti a reti di scuole. Uno dei compiti fondamentali di tali dipartimenti è la definizione delle manifestazioni di competenza che caratterizzano le varie tappe del percorso a partire da quelle prefigurate nel profilo finale. Torino 18 aprile

45 Più in generale, tali dipartimenti dovrebbero assumere compiti collaborativi in ordine alla progettazione, realizzazione e valutazione di concreti percorsi formativi, anche selezionando e/o producendo materiali a supporto delle didattica e predisponendo opportuni strumenti di valutazione dei progressi dei singoli studenti. Catania marzo

46 Per non rimanere troppo sul generico vorrei invitare a riflettere su un aspetto di padronanza non sempre curato come conviene: competenza nello scrivere nella lingua italiana. Merano 3 maggio

47 Scrittura Dai traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine del primo ciclo: scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Quale contributo dalle varie aree di apprendimento o dalle varie discipline può provenire a questo fine. Merano 3 maggio

48 Competenz a lessicale e concettual e Aree di apprendimento Organizzazione del testo Competenza ortografica e grammatical e Qualità estetica ed espressiva Riassumere e rappresentar e graficament e Lingua madre e lingue straniere Artistico espressiva: musica, arte e immagine, educazione fisica Storicogeograficoreligiosa Matematico scientificotecnologica Merano 3 maggio

49 Per quanto concerna la scrittura si suggerisce la progettazione di un vero e proprio laboratorio di scrittura almeno a partire dalla terza classe della scuola primaria (ma anche prima). L attività del laboratorio potrebbe essere così sviluppata. 1) Una volta al mese ciascuno studente è impegnato nella stesura individuale in classe di un testo scritto di lunghezza proporzionale al livello scolastico. In un anno si dovrebbe prevedere la redazione di sei-otto testi di argomento differente, anche riferibili a discipline parallele e progettati in collaborazione con il docente di tali discipline. Merano 3 maggio

50 2) L argomento del testo viene comunicato almeno una settimana prima e gli studenti sono invitati a leggere e/o informarsi su tale argomento, individualmente o in gruppo. Per facilitare il lavoro possono essere suggeriti alcuni punti specifici di particolare interesse e fonti informative utili. 3) Uno o due giorni prima del lavoro di stesura del testo in classe, si dedica un po di tempo (almeno un ora) a raccogliere e discutere gli apporti dei singoli alunni (o dei gruppi) e a prospettare alcuni punti particolarmente significativi da prendere in considerazione. Merano 3 maggio

51 4) Il testo poi redatto da ogni singolo studente viene dato a un compagno per essere esaminato e valutato mediante una griglia di lettura fornita dal docente, nella quale sono indicati gli aspetti da esaminare come correttezza ortografica, grammaticale, vocabolario, ecc. Il risultato di tale lavoro viene consegnato al suo autore per procedere, se ne è il caso, a un miglioramento del testo. 5) Il risultato di questo lavoro viene inserito nel portfolio di italiano del singolo studente, che ne rimane il responsabile principale sotto la guida del docente. Merano 3 maggio

52 6) Il portfolio di ogni studente viene periodicamente esaminato e valutato dal docente anche ai fini della valutazione della sua competenza nella scrittura, in particolare alla fine del primo quadrimestre e dell anno (o del biennio). 7) Le valutazioni dei vari testi esaminati dovrebbero puntare su due possibili qualificazioni: il lavoro portato a termine si può ritenere accettabile; esso evidenzia alcuni miglioramenti che dovrebbero essere raggiunti quanto prima (indicando quelli più importanti e urgenti). Merano 3 maggio

53 Grazie Merano 3 maggio

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