Scuola dell Infanzia "Giuseppe Verdi"

Transcript

1 Scuola dell Infanzia "Giuseppe Verdi" Via Toscanini n. 2 - Tel Busseto (PR) Sito Web: asilo.busseto@gmail.com Progetto Educativo 2015/2016 PROGETTO PERCHÉ AVRÒ CURA DI TE Premessa Il percorso intrapreso lo scorso anno incentrato sulla tematica del prendersi cura, che ha visto protagonisti i bambini di 5 anni della Scuola dell Infanzia G. Verdi e gli anziani del Centro Diurno Mondo Piccolo di Busseto, proseguirà anche quest anno mediante l attuazione di attività complementari e l introduzione di strumenti e modalità operative grazie ai quali verranno rivisitati e rielaborati contenuti già trattati e affrontate nuove tematiche, percorrendo così un nuovo cammino insieme. Il percorso sarà incentrato sull ottica del benessere, sia del bambino che dell anziano. Infatti, per promuovere il benessere dell'anziano non sono sufficienti solo interventi di riabilitazione o di potenziamento delle abilità residue di tipo meccanico, ma sono opportuni progetti più complessi, che intervengano sui fattori psicosociali e predispongano opportunità per facilitare esperienze che valorizzino l'affettività, le relazioni sociali e culturali. 1

2 La perdita di determinate abilità viene compensata solo con l'accrescere di nuove abilità, ad esempio emotive-relazionali, dotando l'anziano di nuovi strumenti, consentendogli di costruire uno scenario che lo vede come soggetto produttivo, non più considerandolo solo destinatario di cure e assistenza. Inoltre, l anziano è a tutti gli effetti una persona attiva e dinamica che può offrire molto in famiglia e nella società, soprattutto può offrire tanto ai bambini. Le possibilità espressive e creative, spesso poco valorizzate, importanti nell accrescimento nel facilitare e predisporre uno sviluppo armonico della personalità, continuano nell invecchiamento ad operare, potenziando le qualità personali e rendendole comprensibili anche agli altri, compensando in parte le limitazioni fisiche. Motivazione e finalità ultima di questo progetto, è quello di percorrere operativamente una strada verso l intergenerazionalità. Il contatto con gli anziani può fungere da invito ai piccoli a sperimentare ritmi più lenti, può fornire loro la serenità e il contenimento emotivo-affettivo utile allo sviluppo di capacità di concentrazione altrimenti difficili da utilizzare alla loro età; può contribuire a consentire di apprendere a rispettare chi ha un handicap, ridurre l attenzione esclusiva sul sé e sulle proprie esigenze e favorire l apertura verso l altro e i suoi bisogni. Il bambino può fornire nella relazione un senso di continuità e di vitalità, contribuendo a colmare con la sua presenza il senso di vuoto, di perdita di abilità e di affetti che l anziano spesso descrive con disagio o sofferenza. Inoltre i bambini molto piccoli, sono meno condizionati da pregiudizi, gradualmente ma rapidamente riducono e distolgono l attenzione dalle differenze di abilità e gli anziani presto non hanno più bisogno di dare spiegazioni sulla loro condizione, che non sempre li vede attivi, lucidi, socievoli, performanti. 2

3 A loro volta, nel rapporto con i bambini, gli anziani possono scoprire e veder risvegliare il piacere e la responsabilità dell accudire. Qualcosa si riaccende: nel contatto con il bambino è come se venissero riportate in superficie lontane tracce di esperienze intime, vissute come genitori, nonni e anche come bambini. In una fase della vita in cui molte cose sembrano restringersi, è possibile per l individuo che invecchia accorgersi che la sfera degli affetti può ampliarsi ancora grazie all atteso arrivo dei bambini. Viene così stimolata nei piccoli protagonisti del percorso una crescita affettivo-relazionale grazie al confronto e alla sensibilizzazione all età anziana, anche attraverso la curiosità di apprendere da un esperienza che solitamente l anziano ha desiderio di trasmettere, e che può portare a comprendere come dietro ad un apparente fragilità possano celarsi vitalità, ricchezza di idee e senso di sicurezza. Obiettivi generali - Valorizzare la figura dell'anziano come risorsa educativa per i bambini e viceversa. - Favorire nei bambini l'acquisizione di un'immagine dell'anziano non stereotipata - Favorire la reciproca crescita attraverso lo sviluppo di capacità e risorse relazionali e in un ottica di promozione della salute e della qualità della vita. - Favorire l incontro intergenerazionale tra anziani e bambini attraverso un percorso di confronto e condivisione di esperienze, attività pratiche ed interpretative. - Facilitare la comunicazione di vissuti, riflessioni, emozioni, curiosità e aneddoti tra i partecipanti del progetto. - Fornire l occasione per instaurare relazioni potenzialmente significative, nei nostri auspici anche indipendentemente e 3

4 oltre la portata temporale del progetto (incontri futuri tra soggetti interessati e sviluppo di nuove idee di condivisione). Obiettivi specifici - Favorire l incontro, il confronto e la scoperta delle due generazioni (bambini e anziani) - Rafforzare il contatto intergenerazionale e l'aggregazione sociale. - Favorire il protagonismo dei soggetti coinvolti. - Promuovere la creatività e stimolare la fantasia. - Ascoltare con piacere storie lette e narrate. - Stimolare e arricchire il linguaggio. - Sviluppare l immaginazione, la fantasia e i ricordi. - Offrire cura e accudimento nei confronti degli anziani, sperimentando il piacere che ne consegue. - Costruzione di una condivisione intorno a festività importanti quali il Natale, la Pasqua, ecc. - Prendersi cura di se stesso per divenire sempre meglio persona - Prendersi cura degli altri per superare l egocentrismo, per allargare il proprio punto di vista - Dedicare attenzione e cura nelle attività che si stanno svolgendo per e con i nonni. - Verbalizzare i propri pensieri e vissuti sulle esperienze in atto. - Aumentare l autostima con la valorizzazione delle competenze acquisite attraverso il tempo - Mantenere un rapporto di continuità con la propria vita, continuando a riconoscere il valore ad essa sotteso 4

5 Metodologia A partire dalla strategia scelta, ci si avvarrà della partecipazione attiva dei gruppi di soggetti; caratteristica peculiare sarà la dimensione di gruppo allargata, per promuovere empowerment, a livello individuale e di comunità: un processo di acquisizione di potere e controllo attivo, lettura critica della realtà e assunzione di strategie adeguate per il raggiungimento di determinati obiettivi. Destinatari Destinatari diretti: Anziani del Centro Diurno Mondo Piccolo e bambini di 5 anni della Scuola dell Infanzia G. Verdi di Busseto Destinatari indiretti: comunità locale e scolastica Attività, fasi, tempi Tempi: il progetto ha la durata di 7 mesi, da novembre a maggio. Spazi: le attività si svolgeranno negli spazi della Scuola dell Infanzia G. Verdi e del Centro Diurno intercomunale Mondo Piccolo di Busseto. Attività - Attività creative (ritratto che faranno i bambini ai nonni: ad ogni bambino verrà assegnato un nonno di cui dovrà fare il ritratto). - Lettura di racconti - Narrazione di storie, per dare la possibilità a ciascun anziano di narrare la propria storia, raccontare il proprio mestiere mantenendo un rapporto di continuità con la propria vita - Canti Struttura degli incontri Il progetto si svilupperà in diversi incontri, ognuno dei quali prevederà una tematica che verrà sviluppata negli adeguati spazi e laboratori e durante i 5

6 quali verranno coinvolte aree psichiche differenti (area cognitiva, area affettiva, area sociale, area artistica, creativa e musicale, area motoria). In tali contesti verranno create le condizioni per sviluppare e recuperare le capacità creative, stimolare le funzioni cognitive, favorire la comunicazione tra i protagonisti, ponendo l accento sulla condivisione emotiva e sulla collaborazione. I coordinatori si proporranno come facilitatori e intermediari durante ogni appuntamento. Le attività con i bambini sono molto utili a creare un ambiente che favorisca il coinvolgimento attivo dell anziano, ma anche ad essere una insostituibile occasione di azione su aspetti emotivi e interpersonali, quali il piacere e la responsabilità dell accudire, il senso di riconoscimento nelle relazioni, la continuità affettiva e il piacere nella condivisione di attività ludiche. Inoltre, lo stare insieme è una condizione fondamentale per far emergere o riemergere la propria identità. L anziano e il bambino possono, all interno dello spazio fornito e delle attività per loro ideate, stabilire relazioni di reciproca scoperta, sperimentare sentimenti di rispetto, amicizia, accettazione e possono vivere il tempo condiviso con soddisfazione e intensità. L interazione con persone di età differenti consente di mettere in gioco modalità, risorse e stati emotivi poco conosciuti ed esplorati o lasciati da parte per molto tempo. Attraverso laboratori di manualità e creatività verranno stimolati, oltre all uso delle abilità manuali, i diversi canali sensoriali, l espressione artistica e il gusto estetico personale. Un obiettivo è quello di predisporre un occasione formativa che nasce dall incontro di capacità creative differenti e si basa sull interazione tra bambini e ospiti che collaboreranno per portare a termine i propri compiti. La musica, utilizzata frequentemente come strumento negli incontri programmati, ha molteplici funzioni ed obiettivi: movimento e rilassamento, socializzazione, ricreazione (aspetto ludico), gratificazione (aspetto 6

7 animativo), aiuto alla memoria, apprendimento, contatto con l ambiente, sostegno e rinforzo psicologico, presa di contatto con stati emotivi e riduzione di tensioni psichiche. In particolare, il canto è un linguaggio che può veicolare affetti, emozioni e memorie che sembravano perdute, può essere un mezzo per creare la motivazione al narrare, al raccontare e al raccontarsi. Il canto diventa strumento evocativo che risveglia le memorie affettive legate alle esperienze della vita passata e può contribuire a far riaffiorare le emozioni vissute in gioventù, riconsiderarle, riformularle e fornire loro un nuovo e più funzionale senso. Risorse -materiali: materiale cartaceo e da ufficio, materiale per i laboratori creativi - umane: insegnanti e operatrici del Centro Diurno (animatrice e O.S.S) Valutazione La valutazione si svolgerà in itinere e alla fine del percorso e sarà realizzata in termini di efficacia in funzione della qualità dei risultati ottenuti, in relazione alle ricadute positive sull utenza ed efficienza in rapporto alle risorse disponibili e al raggiungimento di determinati obiettivi: - esprimere emozioni e sentimenti suscitati dalla conoscenza reciproca; - scambiare le reciproche esperienze utilizzando le risorse di entrambi, bambino e anziano; - grado di socializzazione raggiunto; - graduale sensibilizzazione da parte dei bambini verso gli anziani; - collaborare insieme, riflessioni sulle storie lette le attività svolte; - collaborare all organizzazione di uno spazio da condividere; - affrontare con fiducia nuove proposte. 7

8 Gli obiettivi saranno verificati mediante l utilizzo di osservazioni occasionali e sistematiche, riflessioni dei bambini e degli anziani, elaborati. 8