Agenzia sanitaria e sociale regionale. Audit Clinico nelle strategie del Governo Clinico della Regione Emilia-Romagna. Elena Berti
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1 Audit Clinico nelle strategie del Governo Clinico della Regione Emilia-Romagna Elena Berti
2 L AUDIT in Emilia Romagna nelle strutture di cardiologia e cardiochirurgia Commissione Regionale Cardiologica e Cardiochirurgica (Delibera di Giunta regionale n. 1597/2004) Comitato tecnico-scientifico regionale con funzioni, tra l altro, di promuovere il governo clinico aziendale anche attraverso: la definizione dei criteri professionali per la valutazione dei processi assistenziali e dei loro risultati clinici la conduzione di iniziative di monitoraggio e sorveglianza della qualità dell assistenza cardiologica e cardio-chirurgica; composta da esperti provenienti dalle strutture pubbliche e da quelle private accreditate
3 Uno strumento: l audit clinico acquisire informazioni non rintracciabili nelle diverse fonti informative disponibili valutare la qualità dell'assistenza efficacia e appropriatezza dell'uso degli interventi sanitari appropriatezza organizzativa accessibilità dei servizi e tempestività della loro erogazione rischio clinico
4 L AUDIT in Emilia Romagna nelle strutture di cardiologia e cardiochirurgia 1998 primo audit, annuale fino al 2001, su cartelle cliniche in ambito cardiochirurgico 2004 analoga iniziativa su attività nuovo audit con valutazione di cartelle cliniche e filmati in ambito cardiologico (diagnostico e terapeutico) e cardiochirurgico 2011/12 audit dell attività di elettrofisiologia con valutazione di cartelle cliniche
5 AUDIT CARDIOCHIRURGIE 1998/2004 Da SDO: mortalità postoperatoria intraospedaliera, a 30 giorni e a 180 giorni dall intervento. 5% circa degli interventi in elezioneurgenza e il 20% di quelli in emergenza del 2 semestre 1998 Cartelle verificate in doppio In plenaria i casi dubbi
6 Criteri per la valutazione audit 1998 Condizioni preoperatorie del paziente Lo score di gravità è stato attribuito correttamente L intervento risulta appropriato rispetto alla patologia presentata e alle condizioni del paziente. Le complicanze postoperatorie sono riportate in cartella esplicitamente È riportato in cartella il consenso informato all intervento È presente in cartella copia della lettera di dimissione È documentato in cartella da chi viene inviato il paziente.
7 Audit RER 2008 obiettivo appropriatezza clinica e organizzativa completezza della documentazione clinica valutazione del rischio operatorio come? realizzato a livello di Area Vasta con il coordinamento di una azienda sanitaria per area percorso di peer-review presenza di un contradditorio medico idoneo chi? team di valutatori esterni al centro esaminato con diverse professionalità (cardiologo medico, cardiologo emodinamista, cardiochirurgo, medico di organizzazione)
8 Audit RER 2008 procedure coronarografia angioplastica by-pass cardiochirurgico e interventi valvolari campionamento Criteri di selezione e casistica definiti ( > 15 casi/procedura) passibili di ampliamento su indicazione delle aziende coordinatrici ritorno informativo rilevazione su supporto informatico elaborazione statistica da parte dell ASSR report di Area Vasta
9 La scheda di raccolta dati
10 I risultati
11 Audit RER 2008 Le azioni correttive promuovere maggiore omogeneità, attraverso indicazioni condivise, del comportamento clinico per l effettuazione dello stress test precedente alla coronarografia e alla PTCA nell angina stabile migliorare la qualità della documentazione clinica come completezza della cartella clinica e accuratezza del calcolo dell EuroScore utilizzare i casi di mancata concordanza tra indicazioni cliniche di utilizzo delle procedure e giudizio dei valutatori come eventi sentinella, in particolare quando il disaccordo non riguarda il tipo di rivascolarizzazione ma l utilizzo di una terapia meno aggressiva come quella medica definire criteri condivisi e omogenei per l esecuzione di procedure differite o per il ricovero ripetuto
12 Obiettivo dell Audit di elettrofisiologia Valutazione dell appropriatezza delle indicazioni all impianto di PM/ICD e ablazione, secondo le linee-guida correnti e le buone pratiche Valutazione della completezza della documentazione clinica finalizzata ad esprimere un giudizio di appropriatezza dell indicazione
13 Il processo di AUDIT Condivisione del metodo e degli strumenti con Referenti del Registro RERAI (17/11/2010) e con CCCR (26/9/2011). Coordinamento e organizzazione audit: ASSR Campionamento cartelle: ASSR Prima seduta di AUDIT, Villa Maria Cecilia, 20 giugno Seconda e terza seduta di AUDIT, AVEN, 15 e 21 dicembre 2011, Reggio Emilia e Modena. Quarta seduta di AUDIT, AVEC, 13 gennaio 2012, Bologna. Quinta seduta di AUDIT, AVR, 17 febbraio 2012, Cesena
14 Il processo di AUDIT N cartelle N valutatori CCCR AVEN Galvani Guardigli AVEC Galvani AVR Zennaro totale Valutatori: Guardigli, Tomasi, Bandini, Gorini, Toselli, Carinci, Saviano, Marconi, Della Casa, Galvani, Pratola, Sassone, Colletta, Benassi, Talamonti, Rossi, Melandri, Bottoni, Contrafatto, Adornini, Carboni, Tortorella, Camanini, Zennaro. Cartelle: valutate da un cardiologo clinico ed un cardiologo elettrofisiologo. Discussione dei casi dubbi/non fortemente appropriati: in plenaria al termine di ogni seduta di audit. Contraddittorio: per sulla base del verbale della seduta di audit + incontri di discussione per area vasta
15 Risultati complessivi preliminari COMPLETEZZA APPROPRIATEZZA FORTE TOTALE 467/565 82,70% 39/46 84,80% APPRO FORTE APPRO DEBOLE INAPPRO DEBOLE INAPPRO FORTE 39/46 84,80% 65/565 11,50% 17/565 3% 4/565 0,70%
16 Risultati: COMPLETEZZA DELLE CARTELLE % 20% 40% 60% 80% 100% COMPLETE INCOMPLETE
17 Risultati: APPROPRIATEZZA DELLE INDICAZIONI c % 20% 40% 60% 80% 100% APPRO FORTE APPRO DEBOLE INAAPPRO DEBOLE INAAPPRO FORTE
18 Azioni correttive Definizione della documentazione che auspicabilmente dovrebbe essere presente in cartella clinica Definizione di indicazioni d uso appropriato regionali Definizione di standard di riferimento Implementazione delle nuove raccomandazioni
19 Criticità/limiti dell audit di elettrofisiologia Il giudizio di appropriatezza è stato spesso condizionato da una incompleta documentazione presente in cartella Il giudizio di appropriatezza ha tenuto conto delle LG correnti, delle buone pratiche e dell esperienza dei valutatori La scelta del contraddittorio post-valutazione per via informatica è stata basata a salvaguardia della indipendenza del giudizio del team di valutazione Attualmente solo allegato 3 della delibera n 1706/2009 Corretta tenuta della documentazione sanitaria in materia di compilazione della cartella clinica Valutazione della completezza della documentazione presente in cartella non ha incluso la ricerca sistematica della presenza del consenso (Audit regionale 2011 in rif. a delibera n 1706/2009)
20 Audit RER alcune riflessioni generali.. 1) Questo modello di audit ha permesso: instaurare un clima favorevole alla discussione collegiale e propositivo per le azioni correttive favorire il confronto tra professionisti a livello aziendale e di area vasta conoscere la variabilità nei processi assistenziali e lo scarto esistente rispetto alle raccomandazioni valutazione della qualità dell assistenza fornita in ambiti clinici non altrimenti esplorabili
21 Audit RER In conclusione, questo modello di audit ha reso possibile riflettere sul grado di integrazione dei Centri nell organizzazione locale a rete ridisegnare, dove richiesto, il sistema di relazioni funzionali tra i Centri al fine di assicurare migliori standard assistenziali e ottimizzare la resa dei servizi rendere l Area Vasta sede effettiva di esercizio di funzioni non solo gestionali, ma organizzative e valutative della qualità tecnico-scientifica di alcune procedure e/o servizi importanti per implicazioni cliniche ed economiche
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