Sistemi di elaborazione delle informazioni. Misure del cammino. Ing. Marta Gandolla
|
|
- Gloria Pizzi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sistemi di elaborazione delle informazioni Misure del cammino Ing. Marta Gandolla
2 4 Controllare se i parametri cinematici e dinamici del soggetto rientrano negli intervalli dei valori stabiliti per una popolazione definita normale. ANALISI QUANTITATIVA del CAMMINO GAIT ANALYSIS
3 Perché l analisi quantitativa del cammino? Informazioni quantitative Informazioni oggettive 3D Multifattoriale GAIT ANALYSIS Precisione Ripetibilità Non invasività
4 Gait analysis - storia I primi studi sistematici relativi all analisi del cammino compaiono in Europa a partire dal XVII secolo con Borelli (Borelli, 1679; Steindler, 1953), Galvani (Galvani 1953) e Newton (Newton, 1988). Il primo studio che ha utilizzato un approccio scientifico dello studio del movimento è descritto nel De Motu Animalium, pubblicato nel 1682 da Borelli il quale lavorò in Italia e fu uno studente di Galileo.
5 Muybridge nel 1872 (Muybridge, 1887; Sutherland, 2001) fu il primo ad introdurre la fotografia del movimento Marey (Marey, 1894; Sutherland, 2001), lavorando a Parigi, usò la fotografia per analizzare il movimento del corpo durante il cammino e per registrare i movimenti di punti particolari del corpo.
6 Limiti della ripresa video: Cinematica qualitativa Visione bidimensionale del movimento Mancanza di informazioni relative alla dinamica (scambio di forze al terreno) ed alla attivazione muscolare (elettromiografia)
7 Che cosa si misura? CINEMATICA descrizione quantitativa del moto di uno o più corpi DINAMICA (FORZE ESTERNE) studio delle forze e dei momenti angolari che causano il moto di uno o più corpi (e.g. scambio di forze del corpo con il terreno) DINAMICA (FORZE INTERNE) studio della forza sviluppata dal singolo muscolo per concorrere al movimento di uno o più corpi PROSSIMA LEZIONE
8 CINEMATICA descrizione quantitativa del moto di uno o più corpi VARIABILE DI DESCRIZIONE: TEMPO
9 cadenza o cadence : numero di passi effettuati in un determinato intervallo di tempo. In un soggetto sano adulto è pari a circa 110 step/min. Generalmente l unità di misura è step/min, unità di misura non conforme al Sistema Internazionale (SI). In alternativa, un unità di misura della cadenza scientificamente accettabile potrebbe essere steps/s; questa soluzione può recare però dei problemi nel mettere in relazione la cadenza con la durata del ciclo del passo (o cycle time o stride time ) utilizzando la seguente formula ormai comune a tutti i testi di Gait Analysis: Cycle time [s] = 120/ cadence [step/min] velocità media del cammino o walking speed : distanza percorsa in un determinato periodo di tempo, espressa in m/s. E pari al prodotto della cadenza e della stride length e può essere calcolata utilizzando la seguente formula: Speed [m/s]= stride length [m] x cadence [steps/min]/120 Se si usa la durata del ciclo del passo al posto della cadenza, la formula diventa: Speed [m/s] = stride length [m]/cycle time [s]
10 CINEMATICA descrizione quantitativa del moto di uno o più corpi VARIABILE DI DESCRIZIONE: SPAZIO
11 FORZE ESTERNE studio delle forze e dei momenti angolari che causano il moto di uno o più corpi FORZE INTERNE studio della forza sviluppata dal singolo muscolo per concorrere al movimento di uno o più corpi Il sistema è formato dall intero corpo inteso come catena cinematica che scambia forze con l ambiente esterno FORZE ESTERNE FORZE INTERNE A. Forze di gravità B. Reazioni applicate dal suolo A. Forze muscolari
12 Campo sportivo Campi applicativi
13 Cinematografia
14 Applicazioni cliniche consolidate Campo neurologico Campo ortopedico Applicazioni nel campo della ricerca SCOPO ricerca comprensione del funzionamento della funzione cammino documentare il progresso della patologia o l efficacia della terapia prendere decisioni sul tipo di terapia (es. terapia della paralisi cerebrale infantile)
15 1 SI CONOSCE LA PATOLOGIA DEL SOGGETTO 2 SI INDIVIDUA UN PARAMETRO DEL CAMMINO CHE NE SIA CARATTERISTICO 3 SI SEGUE NEL TEMPO MEDIANTE ESAMI RIPETUTI LA VARIAZIONE DEL PARAMETRO
16 Ragioni di disillusione della gait analysis: 1. Se un anomalia del cammino è semi-quantificabile ad occhio, non è più giustificato l impegno di tempo e professionalità richiesto da un esame strumentale 2. Un analisi di screening su un soggetto sconosciuto comporta il confronto dei dati del soggetto con quelli ottenuti da una popolazione di caratteristiche simili i dati dell apparato muscolo scheletrico presentano una elevata dispersione intorno alla media scarsa sensibilità dell esame E molto più efficiente usare l analisi del cammino per determinare variazioni sullo stesso soggetto
17 GAIT ANALYSIS - strumentazione CINEMATICA Sistema ottico computerizzato per seguire il movimento dei punti di repere: MOTION CAPTURE DINAMICA Una o due PEDANA DI FORZA per le reazioni del terreno FORZE INTERNE Un ELETTROMIOGRAFO ad almeno 8 canali
18 CONSUMO ENERGETICO Ergospirometro DISTRIBUZIONE PRESSIONE Baropodometria
19 MOTION CAPTURE
20 SISTEMI OTTICI Un sistema ottico per il motion capture è costituito da un set di videocamere che riprendono la scena dove il soggetto si muove; le camere sono in genere calibrate, fisse; Il movimento del soggetto viene calcolato elaborando i dati (immagini) acquisiti dalle videocamere.
21 SISTEMI OTTICI A MARKER PASSIVI Un set di almeno due videocamere flash per l illuminazione della scena un set di marker sferici ricoperti da materiale riflettente, fissati sul soggetto un elaboratore che riceve le immagini dalle videocamere, estrae i marker dalle immagini e ne ricostruisce le posizioni tridimensionali
22 Grazie all utilizzo combinato di flash e marker riflettenti, è possibile generare immagini ad alto contrasto dove è facile identificare i marker. la luce uscente dal flash viene riflessa dal marker. Nell immagine acquisita, i marker riflettenti sono molto luminosi (dunque facilmente identificabili) mentre il resto dell immagine è scuro.
23 E possibile calcolare la posizione tridimensionale di un marker visto da almeno due telecamere. Tale procedura è detta TRIANGOLAZIONE.
24 Per effettuare la ricostruzione della posizione tridimensionale di un marker, la posizione e l orientamento di ogni videocamera devono essere noti. Questi ed altri parametri che descrivono il processo di proiezione su ogni camera, indispensabili per la ricostruzione tridimensionale, vengono calcolati nella fase di calibrazione del sistema.
25 Il sistema di motion capture ottico ricostruisce la posizione tridimensionale dei marker in ogni istante di tempo.
26 Nella fase di tracking, i punti tridimensionali vengono raggruppati per ricostruiire le traiettorie di ogni singolo marker. Infine, viene applicato un modello che assegna ad ogni traiettoria uno specifico significato anatomico.
27 MODELLI PER IL CAMMINO Per caratterizzare il cammino di un soggetto occorre costruirne un modello Il soggetto sistema reale è composto da infiniti punti nello spazio Posizione, velocità, accelerazione e forza agente sui punti più significativi Parte superiore al bacino: SEMPLIFICAZIONE massa concentrata, messa passivamente in moto dal complesso degli arti inferiori e dal bacino Arti inferiori: considero bacino, cosce, gambe, piedi come segmenti rigidi, tra loro collegati da cerniere piane ideali. Misuro nel solo piano sagittale gli angoli dell anca del ginocchio e della caviglia e i relativi momenti articolari.
28 VANTAGGI elevata accuratezza, i marker non ostacolano i movimenti SVANTAGGI costoso, i marker possono essere occlusi nella vista delle videocamere.
29 ELABORAZIONE 1. Ricostruzione delle posizioni dei marker nello spazio e nella tracciatura del modello dei segmenti 2. A partire dai dati sui baricentri dei marker si ricostruisce la posizione nello spazio del soggetto e si calcolano i dati cinematici (posizioni e angoli, loro derivate prime e seconde) 3. Calcoli che correlino tra loro le varie grandezze Correlando la risultante della reazione del terreno e la posizione delle articolazioni in un particolare istante, si ottiene il momento articolare e la potenza meccanica Ricostruire gli assi anatomici reali del soggetto a partire da misure antropometriche Stima della successione temporale degli intervalli contatto di tallone distacco delle dita- correlando dati di pedana e dati cinematici 4. Presentazione dei risultati: scelta dei dati, raccolta in tabelle e grafici I dati devono poi essere confrontati tra loro, con dati precedenti dello stesso soggetto, con banche dati.
30 La presentazione dei dati cinematici mostra il moto degli arti inferiori in funzione del tempo e dello spazio. Dalle immagini è possibile ricavare con precisione il punto di contatto con il suolo in funzione dello spazio
31 DIAGRAMMI ANGOLARI Dai dati di posizione dei marker si ricavano gli andamenti degli angoli articolari in funzione del tempo. ANDAMENTO CARATTERISTICO DEGLI ANGOLI DELLE TRE ARTICOLAZIONI ANCA, GINOCCHIO, CAVIGLIA SPOSTAMENTI VERTICALI DEI PUNTI DI REPERE
32
33
34
35 Il parametro è e rimane all interno del range di normalità.
36 NB Si consideri una crescita del parametro come postiva. Non è cambiato il valore del parametro nelle due misurazioni, ma il valore dello stesso rimane al di fuori del range di normalità
37 Il parametro è migliorato in modo significativo, ma non ha raggiunto il range di normalità.
38 Il parametro è migliorato in modo significativo, fino a raggiungere il range di normalità.
39 Il parametro è peggiorato in modo significativo.
40 Il parametro è peggiorato in modo significativo, uscendo dal range di normalità.
41 PEDANA DI FORZA La pedana di forza fornisce istante per istante intensità e direzione della reazione del terreno, insieme al suo punto di applicazione. Proiezione del vettore su un piano coordinato, sagittale, in funzione dello spazio. Ogni punto sull asse orizzontale corrisponde ad un punto fisico sulla pedana di forza.
42 Proiezione del vettore su un piano coordinato, sagittale, in funzione del tempo.
43 La conoscenza dell intensità, direzione e punto di applicazione della reazione del terreno permette il calcolo dei momenti articolari rispetto alla caviglia, ginocchio e anca. Trascurando il contributo delle forze di inerzia, il momento si ottiene moltiplicando l intensità della reazione per la distanza dal centro dell articolazione Momento (Nxm) = forza x distanza
44 Tracciato del momento della caviglia Soggetti sani con relativa deviazione standard Tracciato del momento dell anca Soggetti sani con relativa deviazione standard Tracciato del momento del ginocchio Soggetti sani con relativa deviazione standard
45 IL PERCORSO DEL CENTRO DI PRESSIONE Durante l appoggio, ciascuna areola della volta plantare preme sul terreno, dando origine ad una forza di reazione. La risultante di tutte le forze di reazione risulta applicata ad un punto chiamato Centro di Pressione COP. Traiettoria della posizione del COP rispetto al sistema di coordinate locali, solidali con il piede, in funzione del tempo
46 Principali parametri che si ottengono Per ogni marker: posizione, velocità, accelerazione Per ogni coppia di marker: angolo formato con gli assi del sistema di laboratorio Per 3 marker: angolo spaziale tra i due segmenti definiti Reazione totale del terreno, proiettata sui tre piani del sistema di laboratorio Posizione del punto di applicazione della risultante, in funzione del tempo
47 LAB session Analisi del cammino - impegno di tempo Preparazione del soggetto Esecuzione della prova Problemi con le apparecchiature elettroniche Elaborazione dei dati 1 h 1 h
48 1 - calibrazione Stereofotogrammetria: X 0, Y 0, Z 0 posizione C nel sistema di riferimento del laboratorio M 11, m 12, m 13 elementi matrice di rotazione per mapping sistema di riferimento telecamera sistema di riferimento laboratorio c (f in figura) lunghezza focale x 0, y 0 coordinate del punto principale (proiezione centro di prospettiva su piano sensore)
49 Stima parametri stereofotogrammetrici: Acquisizione configurazione di punti noti nello spazio Ho X, Y, Z, x, y Scrivo un sistema non lineare di 2 equazioni per punto per telecamera Risolvo il sistema ridondante (almeno 5 punti di controllo, algoritmo ILSSC) con metodi di minimizzazione
50 2 parametri antromomentrici
51 3 posizionamento dei marker
52 Davis
53
54
55
56
57
58 4 posizionamento degli elettrodi MINIMO POSIZIONAMENTO: Quadricipiti (e.g. retto femorale) Hamstrings (e.g. bicipite femorale) Tibilale Gastrocnemio (e.g. gastrocnemio mediale)
59 6 - acquisizioni CINEMATICA DINAMICA FORZE INTERNE
60 7 - report
61 CINEMATICA Angolo alla caviglia FES Naturale
62 FOOT DROOP REHABILITATION 1 - PRE-TEST (30 chronic patients) FES treatment (4 weeks) 2 - POST-TEST ASSESSMENT TESTS Medical Research Council scale index Modified Ashworth Scale index 6 minutes walking test Gait analysis Dynamic EMG Ankle range of motion fmri protocol CARRYOVER NO CARRYOVER 3 - FOLLOW UP ASSESSMENT (4/5 weeks) 6 minutes Range Dynamic fmri Gait walking of analysis protocol motion EMG test
63 current-controlled 8 channel stimulator RehaStim pro TM (HASOMED GmbH) MRI room CV/I 1.5T (GE Cv/I ) Smart μg (BTS, Italy) Cameras with infrared CCD detector and a LED enlighter (850 nm). Working frequency: 120 Hz Casellato, Ferrante, Gandolla et al. Simultaneous measures of kinematics and fmri: compatibility assessment and case report on recovery evaluation of one stroke patient. JNER 2010, 7:49. Gandolla et al. fmri brain mapping during motion capture and FES induced motor tasks: signal to noise ratio assessment. MEP 2011, 1027:1032.
LAM LAM LAM LAM LAM LAM. Analisi del movimento. strumenti, metodi e applicazioni. Laboratorio di Analisi del Movimento. Il movimento 31/05/2011
Analisi del movimento: strumenti, metodi e applicazioni Laboratorio di Analisi del Movimento Relatore: Mazzoleni Paolo Polo Tecnologico Fondazione Don Carlo Gnocchi IRCCS Milano Di che cosa si occupa?
DettagliLaboratorio di Gait Analysis: aspetti metodologici ed applicativi. Prof. Francesco Sgrò Associate Professor
Università degli Studi Kore di Enna Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società CdL Magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Insegnamento: Attività sportive adattate
DettagliGaitAnalysis nella diagnosi dei problemi posturali e del cammino nei pazienti affetti da Macrodattilia
GaitAnalysis nella diagnosi dei problemi posturali e del cammino nei pazienti affetti da Macrodattilia Ing. M. Alvini ITOP Officine Ortopediche s.p.a. DEFICIT FISICI MACRODATTILIA DEFICIT SENSORIALI DEFICIT
DettagliOspedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE PEDIATRICA coordinatore Dr. Enrico Castelli
Il fisioterapista L ingegnere Il fisiatra Analisi del movimento nel cammino Luigi Piccinini, Veronica Cimolin, Maurizio Petrarca In clinica Perché è importante quantificare? Scale di valutazione clinica
DettagliUniversità degli Studi di Bari
Università degli Studi di Bari Centro Interuniversitario Servizi Ingegneria Biomedica Giovanni Alfonso Borelli ANALISI DEL MOVIMENTO 2 FUNZIONI MOTORIE RESIDUE: CAMMINO STRUMENTAZIONE DEL LAM: SISTEMA
DettagliCorso Laboratorio Laboratorio di analisi del movimento umano
Corso Laboratorio Laboratorio di analisi del movimento umano Studio del Movimento Analisi del cammino Analisi quantitativa del movimento Gait Analysis GAIT ANALYSIS ANALISI INTEGRATA MULTIFATTORIALE QUANTITATIVA
DettagliI n s e g n a m e n t o di
AA 2 0 18-2 0 1 9 U N I V E R S I TA D E G L I FA C O LTA D I S T U D I D I R O M A T O R V E R GATA M E D I C I N A E C H I R U R G I A LA U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E I n
DettagliScuola di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica. Anno accademico 2015/2016
UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Scuola di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica Anno accademico 2015/2016 RILEVAZIONE ED ANALISI
DettagliSistema Treadmill baropodometrico a sensori capacitivi di nuova generazione. Zebris FDM-THM
Sistema Treadmill baropodometrico a sensori capacitivi di nuova generazione Zebris FDM-THM Per l'analisi delle pressioni plantari in continuo con visualizzazione in 2D e 3D Zebris FDM-THM Il sistema treadmill
DettagliStudia le condizioni di equilibrio dei corpi. Caso particolare della dinamica: forze presenti, ma nessuna variazione di movimento.
Studia le condizioni di equilibrio dei corpi. Caso particolare della dinamica: forze presenti, ma nessuna variazione di movimento. Massa: misura della quantità di materia di un corpo, ha la proprietà dell
DettagliSTUDIO DELLA BIOMECCANICA DEL MOVIMENTO TRAMITE I SISTEMI OPTOELETTRONICI MARKLERLESS
STUDIO DELLA BIOMECCANICA DEL MOVIMENTO TRAMITE I SISTEMI OPTOELETTRONICI MARKLERLESS CORSO DI STUDIO IN INGEGNERIA ELETTRONICA LAUREA MAGISTRALE IN BIOINGEGNERIA (LM21) CORSO DI BIOMECCANICA A.A. 2015/16
DettagliINDAGINI TEORICO-SPERIMENTALI SULLA STATICA ERETTA
Università degli Studi di UDINE Facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica INDAGINI TEORICO-SPERIMENTALI SULLA STATICA ERETTA (Disturbi dell equilibrio) Argomenti sviluppati: In questo
DettagliBIOMECCANICA A A P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o
A A 2 0 11-2 0 1 2 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E
DettagliPalermo 21 luglio 2013 Strumentazioni per l analisi della postura
Palermo 21 luglio 2013 Strumentazioni per l analisi della postura Luca Russo Ph.D. Save the date 26-27 ottobre 2013 http://www.esercizioposturale.it/?p=475 Luca Russo 2 Stay in touch Dr. Luca Russo Ph.D.
DettagliIl protocollo di misura
Sistemi di elaborazione delle informazioni Il protocollo di misura Ing. Marta Gandolla marta.gandolla@mail.polimi.it I protocolli di acquisizione Sono formati da una serie di operazioni che occorre fare
DettagliStima di Posizione e Orientamento Mediante Elaborazione di Immagini con il Filtro di Kalman
Incontro CIRA 21 Lecce, 12 14 Settembre 21 Stima di Posizione e Orientamento Mediante Elaborazione di Immagini con il Filtro di Kalman Fabrizio CACCAVALE Vincenzo LIPPIELLO Bruno SICILIANO Luigi VILLANI
DettagliModellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 18/02/2002 Soluzione
Modellistica dei Manipolatori Industriali BTT Esame del 8/2/22 Soluzione Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura a) il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili
Dettagli1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 4
Indice 1 Cinematica del punto 1 1.1 Componenti intrinseche di velocità e accelerazione........... 3 1.2 Moto piano in coordinate polari...................... 4 2 Cinematica del corpo rigido 7 2.1 Moti
Dettagli1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5
Indice 1 Cinematica del punto... 1 1.1 Componenti intrinseche di velocità e accelerazione... 3 1.2 Moto piano in coordinate polari... 5 2 Cinematica del corpo rigido... 9 2.1 Configurazioni rigide......
Dettagli5a.Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso
5a.Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso Un corpo rigido è un corpo indeformabile: le distanze relative tra i punti materiali che lo costituiscono rimangono costanti. Il modello corpo rigido
DettagliAnalisi quantitativa e multifattoriale del movimento in ambito clinico
Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni Analisi quantitativa e multifattoriale del movimento in ambito clinico Marzia Abenante, Massimo Esposito, Luigi Foggia,
DettagliEsercizi aprile Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi.
Esercizi 2.04.8 3 aprile 208 Sommario Conservazione dell energia e urti a due corpi. Conservazione dell energia. Esercizio Il motore di un ascensore solleva con velocità costante la cabina contenente quattro
DettagliCAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38
Indice LA MATEMATICA PER COMINCIARE 2 LA MISURA DI UNA GRANDEZZA 1 Le proporzioni 1 2 Le percentuali 2 3 Le potenze di 10 3 Proprietà delle potenze 3 4 Seno, coseno e tangente 5 5 I grafici 6 6 La proporzionalità
DettagliTECNOLOGIE PER LA RIABILITAZIONE. lezione # 6 cinematica articolare. Obiettivo # 2 stima della cinematica articolare.
TECNOLOGIE PER L RIBILITZIONE 2005-2006 Obiettivo # 2 stima della cinematica articolare Università degli Studi di Napoli "Federico II Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica lezione
DettagliL evoluzione del cammino della postura flessa nel giovane vecchio
L evoluzione del cammino della postura flessa nel giovane vecchio Relatore: Lorenza Flaviani Salsomaggiore, 24 Novembre 2012 E l insieme di tecniche che permette la valutazione del movimento umano e delle
DettagliAnalisi del movimento: strumenti, metodi e applicazioni. Relatore: Mazzoleni Paolo. Polo Tecnologico Fondazione Don Carlo Gnocchi IRCCS Milano LAM
Analisi del movimento: strumenti, metodi e applicazioni Relatore: Mazzoleni Paolo Polo Tecnologico Fondazione Don Carlo Gnocchi IRCCS Milano Laboratorio di Analisi del Movimento Di che cosa si occupa?
DettagliSistema baropodometrico statico-dinamico-stabilometrico a sensori capacitivi di nuova generazione. Zebris FDM-Sx
Sistema baropodometrico statico-dinamico-stabilometrico a sensori capacitivi di nuova generazione. Zebris FDM-Sx Per l'analisi delle pressioni plantari con visualizzazione in D e 3D Zebris FDM-Sx La pedana
DettagliContr. completamento: Completare Stato contrassegno: Contrassegnato
Da: Renato Avesani [renato.avesani@sacrocuore.it] A: segreteria.simfer@medik.net; ulianodomenico@gmail.com; Domenico Oggetto: Corso Analisi del cammino Allegati: lettera_simfer.pdf; programma_corso_analisi_del_movimento_202.docx
DettagliPIANO DELLE UDA NUCLEI ESSENZIALI classe terza liceo linguistico, scienze umane e scienze umane opz. ec. sociale
I QUADRIMESTRE PIANO DELLE UDA NUCLEI ESSENZIALI classe terza liceo linguistico, scienze umane e scienze umane opz. ec. sociale E UDA n. 1 GRANDEZZE E MISURE Distinguere tra tipi di grandezze fisiche.
DettagliI principio (P. di Inerzia o di Galileo): Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non
I principio (P. di Inerzia o di Galileo): Un corpo preserva il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finchè una forza esterna non interviene a modificarlo. II principio (Legge di Newton): esprime
Dettaglile quantità osservabili
le quantità osservabili NIH cinematica di punti cutanei forze esterne attività elettrica muscolare stereofotogrammetria dinamometria EMG le quantità osservabili NIH cinematica di punti cutanei stereofotogrammetria
DettagliFisica I - Ing. Sicurezza e Protezione, prof. Schiavi A.A Soluzioni proposte per il Foglio di Esercizi n. 2
Fisica I - Ing. Sicurezza e Protezione, prof. Schiavi A.A. 2004-2005 Soluzioni proposte per il Foglio di Esercizi n. 2 2.1. Il proiettile ed il sasso cadono lungo y per effetto della accelerazione di gravità
DettagliSoluzione Compitino Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 02 Maggio 2017
Soluzione Compitino Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 02 Maggio 2017 Esercizio 1 1) Sulla tavola agiscono: a) la forza peso, diretta ortogonalmente al moto; b) le reazioni normali
DettagliAnno Accademico 2008/2009. Biomeccanica II. Anno Accademico 2008/2009. Lez. BM1. Natura dell intervento didattico (segue)
Biomeccanica II Lez. BM1 Anno Accademico 2008/2009 1 Anno comune: Biomeccanica (Prof. Paola Zamparo), le basi della biomeccanica. Anno Accademico 2008/2009 2 Anno curriculum scientifico: Biomeccanica II,
DettagliTecniche per l analisi della postura e del movimento
Tecniche per l analisi della postura e del movimento 1/14 Tecniche di analisi La rilevazione, attraverso l utilizzo di sistemi automatici basati su tecnologie avanzate di grandezze cinematiche e dinamiche
DettagliI.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S
I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S. 2014-15 DISCIPLINA: FISICA (Indirizzo linguistico) CLASSE: TERZA (tutte le sezioni) COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITA CONTENUTI ORGANIZZATI PER
DettagliProgramma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2013-2014 A. Ponno (aggiornato al 30 dicembre 2013) 2 Ottobre 2013 1/10/13 Benvenuto, presentazione
DettagliBIOMECCANICA A A P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o
A A 11-1 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E Insegnamento
DettagliFORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29)
FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29) una forza applicata ad un corpo, libero di muoversi, lo mette in movimento o lo arresta (effetto dinamico della forza); una forza, applicata ad un corpo vincolato,
DettagliUNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE ESAME DI MECCANICA PRIMA PARTE VERSIONE A Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica 4 Luglio 2019 Esercizio 1 In Fig. 1 è rappresentato
DettagliBiomeccanica II. Lez. BM2. Mercoledì 8 Aprile :30. Luca P. Ardigò. F = ma. Rotazione attorno ad un punto fisso (moto circolare)
* F = ma Biomeccanica II L attività muscolare determina l accelerazione dei segmenti e quindi la loro posizione nello spazio vel positiva = estensione, vel negativa = flessione Dinamica diretta e dinamica
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI - CAMPANA" 60027 OSIMO (AN) Cod. Mecc. ANIS00900Q - Cod. Fisc. 80005690427 PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO DISCIPLINA: FISICA CLASSI: IV SEZIONE A - Liceo Classico
DettagliProgramma delle lezioni e delle esercitazioni
Programma Programma delle lezioni e delle esercitazioni 1. Introduzione allo studio del Movimento 2.1. Obiettivi della valutazione quantitativa del movimento umano. 2.2. Uso dell'analisi della postura
DettagliModellistica dei Manipolatori Industriali 01BTT Esame del 23/11/2001 Soluzione
Modellistica dei Manipolatori Industriali 1BTT Esame del 23/11/21 Soluzione 1 Sistemi di riferimento e cinematica di posizione In Figura 1 il manipolatore è stato ridisegnato per mettere in evidenza variabili
DettagliBiomeccanica della locomozione
lezione V 25 marzo 2002 Biomeccanica della locomozione Una migliore comprensione del controllo motorio non può prescindere anche dall analisi biomeccanica, ovvero dallo studio degli spostamenti dei segmenti
DettagliTECNOLOGIE PER LA DEAMBULAZIONE
TECNOLOGIE PER LA DEAMBULAZIONE E. Chesi Unità spinale di Torino, Az. Osp. C.T.O./M. Adelaide TEMPI DI MIRACOLI LA DEAMBULAZIONE ATTIVITÀ FONDAMENTALE PER L AUTONOMIA DEL PAZIENTE MA: COMPLESSA RIPETITIVA
DettagliFacoltà di Ingegneria Esame di Meccanica applicata alle macchine. 11 Giugno 2019, durata 150 minuti.
Facoltà di Ingegneria Esame di Meccanica applicata alle macchine. 11 Giugno 2019, durata 150 minuti. Matricola: 1. Si consideri il meccanismo in Figura 1. La manovella (1) ruota alla velocità costante
DettagliCORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO
LEZIONE statica-1 CORPO RIGIDO MOMENTO DI UNA FORZA EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO CENTRO DI MASSA BARICENTRO GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI: RICHIAMI DUE SONO LE TIPOLOGIE DI GRANDEZZE ESISTENTI IN FISICA
DettagliMODELLI MATEMATICI PER LA MECCANICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE
MODELLI MATEMATICI PER LA MECCANICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE Argomenti svolti nell A.A.2016-17 (03/10/2016) Introduzione al corso.spazi affini. Spazi vettoriali. Conseguenze delle ipotesi
DettagliFisica 1 per studenti di chimica - Anno accademico Anna Nobili
Fisica 1 per studenti di chimica - Anno accademico 2014-2015 - Anna Nobili 25 Settembre 2014 -Considerazioni sul metodo scientifico di Galileo su cui si basa la fisica (esempi: legge di inerzia e universalità
DettagliMeccanica: branca della fisica, studio del movimento. Biomeccanica: studio del movimento animale. Padre storico: G. A. Borelli, autore del De Motu
Meccanica: branca della fisica, studio del movimento. Biomeccanica: studio del movimento animale. Padre storico: G. A. Borelli, autore del De Motu Animalium, forse il primo trattato di Biomeccanica. Questo
DettagliProgramma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2017-2018 A. Ponno (aggiornato al 20 dicembre 2017) 2 Ottobre 2017 2/10/17 Benvenuto, presentazione
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI
LICEO SCIENTIFICO STATALE ALESSANDRO ANTONELLI Via Toscana, 20 28100 NOVARA 0321 465480/458381 0321 465143 lsantone@liceoantonelli.novara.it http://www.liceoantonelli.novara.it C.F.80014880035 Cod.Mecc.
DettagliProgramma delle lezioni e delle esercitazioni
Programma Programma delle lezioni e delle esercitazioni 1. Introduzione allo studio del Movimento 2.1. Obiettivi della valutazione quantitativa del movimento umano. 2.2. Uso dell'analisi della postura
DettagliCENTRO DI MASSA. il punto geometrico le cui coordinate, in un dato sistema di riferimento, sono date da:
CENTRO DI MASSA il punto geometrico le cui coordinate, in un dato sistema di riferimento, sono date da: dove M = m 1 + m 2 +... + m N è la massa totale del sistema e le quantità r i sono i raggi vettori
DettagliINDICE GRANDEZZE FISICHE
INDICE CAPITOLO 1 GRANDEZZE FISICHE Compendio 1 1-1 Introduzione 2 1-2 Il metodo scientifico 2 1-3 Leggi della Fisica e Principi 4 1-4 I modelli in Fisica 7 1-5 Grandezze fisiche e loro misurazione 8 1-6
DettagliDipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza. Locomozione Bipede. Fabio Zonfrilli. Corso di Robotica II 11 Febbraio 2004
Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Roma La Sapienza Locomozione Bipede Fabio Zonfrilli Corso di Robotica II 11 Febbraio 2004 Sommario Tipologie di sistemi bipedi Passive walkers Hopping
DettagliEsercizi e problemi supplementari sulla dinamica dei sistemi di punti materiali
Esercizi e problemi supplementari sulla dinamica dei sistemi di punti materiali A) Applicazione del teorema dell impulso + conservazione quantità di moto Problema n. 1: Un blocco A di massa m = 4 kg è
DettagliMeccanica 17 giugno 2013
Meccanica 17 giugno 2013 Problema 1 (1 punto) Un punto si muove nel piano y-x con legge oraria: Con x,y misurati in metri, t in secondi. a) Determinare i valori di y quando x=1 m; b) Determinare il modulo
DettagliClassi di movimento. Aperti, contesto con un alto numero di variabili. sport con avversario, non del tutto preprogrammabile
Pedana di forza EMG Classi di movimento Discreti: inizio-fine (calciare, afferrare) Continui: ciclici (camminare correre nuotare) Seriali: (sequenza di movimenti discreti) Oppure a seconda della prevedibilita
DettagliFondamenti di biomeccanica del movimento. Prof. Francesco Sgrò Associate Professor
Università degli Studi Kore di Enna Facoltà di Scienze dell uomo e della società Corso di Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Fondamenti di biomeccanica del movimento Prof. Francesco Sgrò
DettagliLezione VI Cinematica e dinamica del manovellismo. Cinematica e dinamica di un manovellismo ordinario centrato
Cinematica e dinamica di un manovellismo ordinario centrato C x β l α r Definizioni lunghezza della biella raggio di manovella corsa dello stantuffo r posizione dello stantuffo rispetto al PMS α spostamento
DettagliC. B. F. CBF - Bikeframe. Centro Biomeccanico Funzionale. Sintesi: Analisi Biomeccanica del Movimento. Posizionamento Ciclistico e Sviluppo Telaio
C. B. F. Centro Biomeccanico Funzionale V. B I O M E C C A N I C A & M E T A B O L I C A 3 8 9. 5 8. 1 2. 0 5 2 G r i l l i M a t t e o g r i l l i. m a t t e o 2 3 @ g m a i l. c o m Sintesi: Centro Biomeccanico
DettagliRegistro di Meccanica /13 - F. Demontis 2
Registro delle lezioni di MECCANICA 1 Corso di Laurea in Matematica 8 CFU - A.A. 2013/2014 docente: Francesco Demontis ultimo aggiornamento: 21 maggio 2014 1. Lunedì 3/03/2014, 9 11. ore: 2(2) Presentazione
DettagliMisura di forze esterne
Sistemi di elaborazione delle informazioni Misura di forze esterne Ing. Marta Gandolla marta.gandolla@mail.polimi.it 1. Dinamometro a molla Se si tirano le estremità di una molla, essa si allunga. Maggiore
DettagliStatica. Equilibrio dei corpi Corpo rigido Momento di una forza Condizione di equilbrio Leve
Statica Equilibrio dei corpi Corpo rigido Momento di una forza Condizione di equilbrio Leve Statica La statica è la parte della meccanica che studia l equilibrio di un corpo materiale, ovvero le condizioni
DettagliLiceo Scientifico F. Lussana Bergamo Programma svolto di FISICA A.S. 2014/2015 Classe 3 A I Prof. Matteo Bonetti. Cinematica
Liceo Scientifico F. Lussana Bergamo Programma svolto di FISICA A.S. 2014/2015 Classe 3 A I Prof. Matteo Bonetti Cinematica MODULO 1. LA DESCRIZIONE DEI MOTI RETTILINEI 1. Definizione di osservatore e
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE, BIOMEDICINA E MOVIMENTO ANNO ACCEDEMICO SEMESTERE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE, BIOMEDICINA E MOVIMENTO ANNO ACCEDEMICO 2017-2018 1 SEMESTERE Laura Magistrale in Scienze Motorie Preventive ed Adattate Corso: BIOMECHANICS
Dettagli3 Tecniche di misura della postura e del movimento
3 Tecniche di misura della postura e del movimento Esistono diverse tecniche di analisi della postura e del movimento che possono essere classificate in base alla strumentazione utilizzata. Di seguito
DettagliSoluzione prova scritta Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 01/02/2019
Soluzione prova scritta Fisica Generale I Ing. Elettronica e Telecomunicazioni 01/0/019 Esercizio 1 1) Sull uomo agiscono la forza di gravità, la reazione della scala e le sue forze muscolari, mentre sulla
DettagliGeometria per la ricostruzione tridimensionale da immagini Quando i matematici non entrano in aula
Geometria per la ricostruzione tridimensionale da immagini Quando i matematici non entrano in aula Cristina Turrini UNIMI Trento, 9 aprile 207 Cristina Turrini (UNIMI) Geometria per la ricostruzione tridimensionale
DettagliFisica 1 per studenti di chimica - Anno accademico Primo Semestre - Anna Nobili
Fisica 1 per studenti di chimica - Anno accademico 2014-2015 - Primo Semestre - Anna Nobili 25 Settembre 2014 -Considerazioni sul metodo scientifico di Galileo su cui si basa la fisica (esempi: legge di
DettagliMODULI DI FISICA (SECONDO BIENNIO)
DIPARTIMENTO SCIENTIFICO Asse* Matematico Scientifico - tecnologico Triennio MODULI DI FISICA (SECONDO BIENNIO) SUPERVISORE DI AREA Prof. FRANCESCO SCANDURRA MODULO N. 1 FISICA Scientifico - tecnologico
DettagliSoluzione del Secondo Esonero A.A , del 28/05/2013
Soluzione del Secondo Esonero A.A. 01-013, del 8/05/013 Primo esercizio a) Sia v la velocità del secondo punto materiale subito dopo l urto, all inizio del tratto orizzontale con attrito. Tra il punto
DettagliO + ω r (1) Due casi sono fondamentali (gli altri si possono pensare una sovrapposizione di questi due:
1 5.1-MOTI RELATIVI Parte I 5.1-Moti relativi-cap5 1 5.1-Moti relativi Teorema delle velocità relative Riprendiamo l impostazione tracciata nel paragrafo 2.6 (moti relativi 2-D) e consideriamo un sistema
DettagliUnità didattica 1. Prima unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 1 Unità di misura Cinematica Posizione e sistema di riferimento....... 3 La velocità e il moto rettilineo uniforme..... 4 La velocità istantanea... 5 L accelerazione 6 Grafici temporali.
DettagliAnalisi biomeccanica della corsa e del cammino (deambulazione)
NUMO SYSTEM Analisi biomeccanica della corsa e del cammino (deambulazione) La biomeccanica è una scienza interdisciplinare. Per Bio si intendono le basi biologiche, mentre che per meccanico, gli aspetti
DettagliProf. Francesco Sgrò Assistant Professor Metodi e strumenti per l analisi biomeccanica della prestazione motoria
Università degli Studi Kore di Enna Facoltà di Scienze dell uomo e della società Corso di Laurea Magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate A.A. 2016-2017 Metodi e strumenti
DettagliLezione 2 - Lo studio del moto
Lezione 2 - Lo studio del moto Tradizionalmente lo studio del moto viene diviso in cinematica e dinamica Cinematica pura descrizione del moto Dinamica investigazione sulle cause del moto con l applicazione
DettagliStudio e Analisi del Movimento
Studio e Analisi del Movimento ANDREA Di Candia Bari, 12 APRILE 2019 Metodologia, terminologia e fisiologia dell analisi del cammino Cenni storici Tecniche per l analisi automatica del movimento Fasi di
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT
SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it
DettagliCompito di Fisica Generale (Meccanica) 13/01/2014
Compito di Fisica Generale (Meccanica) 13/01/2014 1) Un punto materiale inizialmente in moto rettilineo uniforme è soggetto alla sola forza di Coriolis. Supponendo che il punto si trovi inizialmente nella
DettagliData: dal 28 gennaio al 28 febbraio. Ogni martedì e venerdì. Esame baropodometrico e valutazione podologica gratuita. Dalle ore 8,30 alle 12,30
Data: dal 28 gennaio al 28 febbraio Esame baropodometrico e valutazione podologica gratuita Ogni martedì e venerdì Dalle ore 8,30 alle 12,30 Dalle 15,30 alle 19,00 Telefonare per appuntamento al n. 02
DettagliDinamica del Manipolatore (seconda parte)
Dinamica del Manipolatore (seconda parte) Ph.D Ing. Michele Folgheraiter Corso di ROBOTICA2 Prof.ssa Giuseppina Gini Anno. Acc. 2006/2007 Equilibrio Statico Manipolatore Il manipolatore può essere rappresentato
DettagliI n s e g n a m e n t o d i BIOMECCANICA
A A 2013-2014 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I DI R O M A T O R V E R G ATA F A C O LTA DI M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E I n s
DettagliCodice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290UA Elementi di fisica - unità didattica 1 4 1
Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le conoscenze basilari di fisica, con particolare riguardo alla meccanica e fluidodinamica per il loro interesse nei processi di tecnologia alimentare.
DettagliLiceo Artistico Statale A. Caravillani Dipartimento di Fisica. Docente Patrizia Domenicone. Programmazione classi terze Sezione A Architettura
Liceo Artistico Statale A. Caravillani Dipartimento di Fisica Docente Patrizia Domenicone Programmazione classi terze Sezione A Architettura Daniel Schinasi, Danse à la patinoire, 1999 Programmazione di
DettagliCompito d esame 14/11/2005
COGNOME NOME Compito d esame 14/11/2005 modulo 01CFI Robotica AA 2004/05 modulo 01CFI Robotica AA 2003/04 modulo 01BTT Modellistica dei manipolatori industriali modulo 01ALB Controllo dei Manipolatori
DettagliAnna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a
Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a. 2013-2014 26 Settembre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e unità di misura. Potenze di 10 e loro uso. 3 Ottobre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e
Dettagli2. forza-potenza, con lo scopo di ottenere un incremento della forza e della potenza sviluppata dai maggiori gruppi muscolari; 3.
SOMMARIO Il presente lavoro, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano e la Polisportiva Milanese, ha come obiettivo la valutazione di possibili benefici
DettagliGradi di libertà e vincoli. Moti del corpo libero
Gradi di libertà e vincoli Moti del corpo libero Punto materiale Il punto materiale descrive un corpo di cui interessa individuare solo la sua posizione Nel piano la posizione di un punto si individua
DettagliStand, Step and Walk. Adattarsi al cambiamento
Adattarsi al cambiamento company profile a circle spa e Motekforce Link B.V. muoviti nel futuro Motekforce Link ed i suoi partners DIH, Hocoma e MRS systems realizzano prodotti innovativi per la riabilitazione
DettagliLe cadute nell anziano: fattori di rischio, prevenzione e trattamento LA BIOINGEGNERIA DELLE CADUTE. Ing. Armanda Caporizzo
Le cadute nell anziano: fattori di rischio, prevenzione e trattamento LA BIOINGEGNERIA DELLE CADUTE Ing. Armanda Caporizzo Il movimento E un complesso processo di elaborazione di segnali, eseguito sotto
DettagliModello dinamico dei robot: approccio di Newton-Eulero
Corso di Robotica 2 Modello dinamico dei robot: approccio di Newton-Eulero Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Approcci alla modellistica dinamica (reprise) approccio energetico (eq. di Eulero-Lagrange)
DettagliDinamica. INTELLIGENT AUTONOMOUS SYSTEMS LAB
Dinamica toselloe@dei.unipd.it INTELLIGENT AUTONOMOUS SYSTEMS LAB Introduzione Obbiettivi: Multi-DOF robot DINAMICA Studio delle leggi fisiche necessarie per il moto dei corpi costituenti il robot Robovie-X
DettagliCodice Denominazione insegnamento CFU A.A. G290QA_1 Elementi di fisica e fisica tecnica mod. 1: fisica - Unità Didattica 1 4 1
Obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire le conoscenze basilari di fisica, propedeutiche e correlate agli altri insegnamenti previsti dal Corso di Laurea. Competenze acquisite Conoscere le grandezze
DettagliGrandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1
Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare
DettagliProva Scritta di Robotica II
Prova Scritta di Robotica II 10 Giugno 009 Esercizio 1 Ricavare l espressione della matrice d inerzia Bq per il robot planare PRP mostrato in figura. Per i = 1,, 3, siano: m i = massa del braccio i; I
DettagliProgrammazione modulare a.s
Programmazione modulare a.s. 2018-2019 Disciplina: Meccanica, Macchine ed Energia (MME) Docenti: prof. Roberto Baschetti, prof. Raniero Spinelli Classe 3 A Meccanica Articolazione: meccanica meccatronica
Dettagli