Le cure palliative e il fine vita

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le cure palliative e il fine vita"

Transcript

1 Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo Le cure palliative e il fine vita LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL POLMONE Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

2 Le cure palliative: definizione cura totale della persona affetta da una malattia non più responsiva alle terapie aventi come scopo la guarigione. Lo scopo delle cure palliative è quello di ottenere la massima qualità di vita possibile per il paziente e i familiari. Ventafridda, 1997 Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo

3 IL PAZIENTE IN CURE PALLIATIVE REQUISITI DI LEGGE Pazienti affetti da malattie progressive e in fase avanzata, in via prioritaria malattie neoplastiche, a rapida evoluzione ed a prognosi infausta, per le quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile o appropriata Aspettativa di vita presunta assai limitata, non superiore ai 4 mesi Performance status secondo la scala di Karnofsky uguale o inferiore a 50 Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo D.G.R. n del 14 ottobre 2002

4 Centralità del malato e possibilità di scelte autonome Comunicazione della prognosi e finalità delle cure intese come obiettivi condivisi (se, come, quando, a chi) Considerazione degli effetti indesiderati di terapia per ridurre la sofferenza (teoria del doppio effetto) Utilità/futilità degli interventi invasivi Dr,ssa Antonella Milo

5 DOVE? CASA La casa è il posto ideale per i pazienti in cure palliative, l organizzazione gira intorno al paziente e non viceversa ma non sempre è una soluzione praticabile HOSPICE deve essere la casa per chi non può stare a casa Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo

6 L assistenza a domicilio: requisiti Consenso alle cure domiciliari Indicazione, in pazienti in fase avanzata, al trattamento di tipo palliativo finalizzato al miglioramento della qualità della vita ed al controllo dei sintomi Ambiente abitativo e familiare idoneo Livello di complessità ed intensità delle cure compatibili con l ambiente domestico Disponibilità della famiglia a collaborare Dr,ssa Antonella Milo D.G.R. n del 14 ottobre 2002

7 Qualche suggerimento Definizione esplicita di un contratto Fornire l opportunità di raccontare la storia Riconoscere e accettare le diverse emozioni Aiutare ad esprimere i sentimenti difficili trasferire le competenze Fornire l opportunità di ritagliarsi spazi personali Dr,ssa Antonella Milo

8 UGO Ugo è un uomo di circa 70 anni Nel 2010 diagnosi di cancro del polmone con mts epatiche Fra novembre 2010 ed aprile 2011 più cicli di chemioterapia sospesi per tossicità Maggio giugno 2011 ancora cicli di chemio Gennaio 2012 comparsa di mts ossee Maggio 2012 progressione di malattia a livello del mediastino con compressione esofagea. Idropneumotorace dx. Maggio 2012: chemioterapia IV linea interrotta ad agosto Rilievo di mts polmonari multiple Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo

9 UGO Agosto 2012: chemioterapia interrotta per polmonite Ottobre 2012: comparsa di empiema pleurico con fistolizzazione esofago polmonare. Totali divieto ad alimentarsi Applicato drenaggio toracico in aspirazione Dr,ssa Antonella Milo

10 UGO 28 novembre 2012 Ugo viene ricoverato in hospice Ugo viene presentato come parzialmente consapevole di diagnosi e non consapevole della prognosi (consenso INFORMATO????) P.te allettato per presenza drenaggio pleurico (Drena circa 300 cc al giorno liquido siero ematico) Nutrizione parenterale totale Nonostante la proibizione Ugo riceve cibo dall esterno (compliance????) Alvo regolare (senza lassativi????) Terapia antalgica: Fentanyl transdermico 100, mediamente 1-2 episodi di dolore episodico intenso Dopo tre giorni incremento terapia antalgica: Fentanyl 125 Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo

11 UGO Speranze di Ugo: muoversi, mangiare Si decide di provare a staccare il drenaggio per un ora al giorno (che man mano diventeranno due e poi quattro) (autonomia> beneficenza). Si valuterà il posizionamento di uno stent esofageo per permettere il transito del cibo senza rischi Dr,ssa Antonella Milo

12 UGO 13 dicembre viene posizionato lo stent Il 17 dicembre Ugo ricomincia ad alimentarsi 20 dicembre Ugo dichiara: «abbiamo risolto un problema, però rimane tutto il resto» (consapevolezza???) 22 dicembre sia Ugo che la moglie chiedono di riprendere la NPT (muore perché non mangia o non mangia perché sta morendo?) Ugo ha paura a rimanere da solo Dr,ssa Dr.ssa Antonella Milo

13 UGO 31 dicembre comparsa di dispnea (ossigeno e morfina) 2 gennaio colloqui con moglie e figli sull aggravamento. I parenti imputano il peggioramento alla terapia (sedazione terminale) Ugo muore il 7 gennaio Dr,ssa Antonella Milo

14 DISPNEA;TRATTAMENTO Individuare e trattare la causa, considerando le condizioni del paziente, la severità del sintomo, la sopravvivenza attesa e il luogo di cura Valutare che un trattamento sia utile per il Paziente e per la sua Famiglia Discutere le opzioni terapeutiche con il Paziente ed i suoi Familiari

15 OPZIONI TERAPEUTICHE Terapia farmacologica Terapia inalatoria Ossigeno-terapia Fisioterapia / Riabilitazione respiratoria Trattamenti oncologici (mono-ct, RT palliativa)

16 TERAPIA FARMACOLOGICA OPPIOIDI Possono indurre depressione del centro del respiro, compensata dalle riserve respiratorie Riducono la frequenza respiratoria Riducono la sensazione di fame d aria Determinano analgesia Riducono il precarico cardiaco (VD)

17 TERAPIA CON MORFINA Paziente già in trattamento: Dispnea controllata con una somministrazione di morfina pari al 25% della dose somministrata ogni 4 ore( es. morfina a rilascio controllato 30 mg x 2/24 h; ogni 4 ore=10 mg. Per controllare la dispnea:2.5-5 mg) Consigliato di iniziare con il 25% della dose e modificare il dosaggio in base alla risposta, valutando più volte il paziente Paziente non in trattamento: Iniziare con 5 mg ogni 4 ore

18 BENZODIAZEPINE Utili nei casi in cui coesista ANSIA SEVERA e negli ATTACCHI di PANICO RESPIRATORIO: lorazepam 0,5-2,5 mg per os-sublinguale-rettale 3-4/die diazepam 5-10 mg per os-im-rettale 2-4/die midazolam: inizialmente 5-10 mg/die fino a 100 mg/die

19 Meccanismo di automantenimento della dispnea

20 CORTICOSTEROIDI Utilizzati ad alto dosaggio in particolare per: ostruzione endobronchiale sindrome della vena cava superiore linfangite carcinomatosa polmonite (es. post-radioterapia)

21 OSSIGENOTERAPIA Va utilizzata SOLO in Pazienti con insufficienza respiratoria documentata (EGA o pulsossimetria); in particolare l ossigenoterapia è raccomandata quando la saturazione è < 90% (Ripamonti, 1999) INDICAZIONE: IPOSSIEMIA Può essere CONTINUA o INTERMITTENTE

22 ULTERIORI ACCORGIMENTI IN CASO DI DISPNEA: Tranquilizzare il malato (evitare stress ) Attenzione al cavo orale: in caso di dispnea si asciuga Mantenere il Paziente in una posizione confortevole (seduto o semiseduto) Umidificare l ambiente, ridurre la presenza di polveri e fumi, ventilare ed illuminare i locali in maniera adeguata Tranquillizzare ed istruire i familiari Attuare misure di supporto generale (comprese tecniche di rilassamento) Attuare tecniche di fisioterapia respiratoria

23 SEDAZIONE PALLIATIVA O TERMINALE Per sedazione palliativa o terminale la riduzione intezionale della vigilanza con mezzi farmacologici fino alla perdita della coscienza allo scopo di ridurre o abolire la percezione di un sintomo altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante siano stati messi in opera i mezzi più adeguati per i controllo del sintomo che risulta quindi refrattario

24 Task Force EAPC (Materstvedt, 2003) INTENZIONE PROCEDURA SEDAZIONE Alleviare la sofferenza del paziente Uso di farmaci per il controllo dei sintomi EUTANASIA Provocare la morte immediata del paziente Somministrazione di farmaci letali

25 LA PERDITA DI AUTONOMIA Il paziente ricoverato in un setting di cure palliative sta attraversando un periodo di cambiamenti. Spesso ha una notevole diminuzione nelle ADL Dr,ssa Antonella Milo

26

27 A COSA FARE RIFERIMENTO PRINCIPI DI BIOETICA EBN EBM LINEE GUIDA VALUTAZIONE CLINICA CODICE DEONTOLOGICO LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA DI CURE PALLIATIVE E DI ESERCIZIO PROFESSIONALE Dr,ssa Antonella Milo

28 PRINCIPI DI BIOETICA BENEFICENZA NON MALEFICENZA AUTONOMIA GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA Dr,ssa Antonella Milo

29 LIVERPOOL CARE PATHWAY LCP è un percorso di cura integrato che è stato sviluppato nel Regno Unito per trasferire il modello di hospice come prassi verso i morenti negli ultimi giorni e ore di vita. Le LCP guide i professionisti sanitari nel fornire cure evidence-based per i pazienti morenti e alle loro famiglie a prescindere dal luogo di cura o di diagnosi. Dr,ssa Antonella Milo Che cosa è un percorso di cura?

30 INFORMAZIONE CONSAPEVOLEZ ZA Dr,ssa Antonella Milo PAZIENTE INFORMATO PAZIENTE CONSAPEVOLE

31 INFORMAZIONE CONSAPEVOLEZZA - Livello cognitivo - Livello cognitivo - Livello emotivo Dr,ssa Antonella Milo

32 L informazione è un evento. Dr,ssa Antonella Milo La consapevolezza è un processo

33 CONSAPEVOLEZZA La consapevolezzazza implica che il paziente elabori le informazioni ricevute. Il vissuto emotivo è COERENTE con l informazione ricevuta. È un processo dinamico Può non essere stabile Dr,ssa Antonella Milo Consapevolezza fluttuante

34 Informazione SENZA consapevolezza Consapevolezza SENZA informazione Dr,ssa Antonella Milo

35 OBIETTIVO FAVORIRE L ADATTAMENTO DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA ALLA MALATTIA AGEVOLARE LA CONSAPEVOLEZZA È UNO STRUMENTO PER FAVORIRE L ADATTAMENTO, Dr,ssa Antonella Milo MA

36 PUÒ ESSERCI UN ADATTAMENTO EFFICACE ANCHE NELL INCONSAPEVOLEZZA Dr,ssa Antonella Milo

37 Strumento relazionale Il modello dei sei scalini (modificato da Buckman, 1992) 1.Preparare il colloquio 2. Capire quanto il paziente già sa 3. Capire cosa il paziente vuole sapere 4. Condividere le informazioni 5. Tenere conto delle emozioni 6. Pianificare il procedere Dr,ssa Antonella Milo 3737

38 Il paziente attraversa diverse fasi (Kubler- Ross) collera rifiuto accettazione compromesso depressione Qualsiasi sia la fase è fondamentale mantenere una forma di speranza. Dr,ssa Antonella Milo

39 Assiste nte sociale OSS specialis ti Case management medi co Psicologo Case management Volontari o Case management Case management Fisioterapi sta Dr,ssa Antonella Milo infer miere Assisten te spirituale

40

41 Grazie dell attenzione Dr,ssa Antonella Milo

Le cure palliative e il fine vita

Le cure palliative e il fine vita Dr.ssa Antonella Milo Le cure palliative e il fine vita LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DELLA PROSTATA Le cure palliative: definizione cura totale della

Dettagli

L'ASSISTENTE FAMIGLIARE NEL PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI. La medicina palliativa e l'assistenza al morente CORSO BASE

L'ASSISTENTE FAMIGLIARE NEL PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI. La medicina palliativa e l'assistenza al morente CORSO BASE L'ASSISTENTE FAMIGLIARE NEL PROGETTO PROTEZIONE FAMIGLIE FRAGILI La medicina palliativa e l'assistenza al morente CORSO BASE Definizione di cura palliativa (OMS) E la cura integrale e attiva dei pazienti

Dettagli

L HOSPICE. Alessandro Valle Raffaella Oria

L HOSPICE. Alessandro Valle Raffaella Oria L HOSPICE Alessandro Valle Raffaella Oria ALCUNE PREMESSE La maggior parte dei pazienti oncologici in fase avanzata di malattia desidererebbe morire a casa propria Le strategie sanitarie istituzionali

Dettagli

Palliazione e insufficienza respiratoria

Palliazione e insufficienza respiratoria XXIV CONGRESSO ITALIANO DELLA FIBROSI CISTICA XIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELLA FIBROSI CISTICA Salerno 8-10 Novembre 2018 Palliazione e insufficienza respiratoria terminale

Dettagli

Il modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative

Il modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative La cura nella fase terminale della vita Treviso - 21 GIUGNO 2018- Il modello della REGIONE VENETO per le Cure Palliative UOC Cure Palliative AULSS3 Serenissima Giovanni Poles La Rete di Cure Palliative

Dettagli

Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa

Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa LA REALTA DELLE CURE PALLIATIVE NELLA PROVINCIA DI LODI Raccomandazioni della SICP sulla Sedazione Terminale/ Sedazione Palliativa Dott. Diego Taveggia UO di Terapia Antalgica, Hospice e Cure Palliative

Dettagli

CURE PALLIATIVE: CRITERI DI ACCESSO

CURE PALLIATIVE: CRITERI DI ACCESSO CURE : Pag.: 1/5 A. CRITERI DI AI PERCORSI CURE Percorso della Rete Aziendale Cure Palliative Presenza accertata da parte del MMG di riferimento, e/o dal Medico Specia-lista Pazienti malati inguaribili

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE. Prof. ssa Rossana Cecchi Dipartimento di Medicina e Chirurgia Istituto di Medicina Legale Università di Parma

LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE. Prof. ssa Rossana Cecchi Dipartimento di Medicina e Chirurgia Istituto di Medicina Legale Università di Parma LA PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE Prof. ssa Rossana Cecchi Dipartimento di Medicina e Chirurgia Istituto di Medicina Legale Università di Parma LEGGE 22 dicembre 2017, n. 219 Norme in materia di consenso

Dettagli

ESSERE INFERMIERA IN HOSPICE. Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015

ESSERE INFERMIERA IN HOSPICE. Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015 ESSERE INFERMIERA IN HOSPICE Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015 1 ASPETTI ASSISTENZIALI Persona no malato persona malata sentire i bisogni della persona malata e prevenire

Dettagli

Le cure palliative. Strategie terapeutiche nell anziano con BPCO. Claudio Pedone. Università Campus Bio-Medico di Roma

Le cure palliative. Strategie terapeutiche nell anziano con BPCO. Claudio Pedone. Università Campus Bio-Medico di Roma Le cure palliative Strategie terapeutiche nell anziano con BPCO Claudio Pedone Università Campus Bio-Medico di Roma LXII Congresso Nazionale SIGG Napoli, 29 novembre 2 dicembre 2017 C. Pedone (UCBM) Le

Dettagli

Alimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care

Alimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care Alimentazione e presa in carico globale del malato oncologico in setting di early palliative care 10 OTTOBRE 2014 SALA A C. B E L L O N I, L. B U O N A C C O R S O, D. B O L O G N E S I, A. F A B B O,

Dettagli

Dai lavori di gruppo alla costruzione di un modello di analisi delle narrazioni Proposta di lavoro

Dai lavori di gruppo alla costruzione di un modello di analisi delle narrazioni Proposta di lavoro Corso formativo permanente in tanatologia Dai lavori di gruppo alla costruzione di un modello di analisi delle narrazioni Proposta di lavoro Elena Bandieri, Referente Formazione Aziendale Cure palliative

Dettagli

CONTENUTI SPECIFICI INFERMIERE

CONTENUTI SPECIFICI INFERMIERE Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare

Dettagli

Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT)

Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT) L. 22 Dicembre 2017, n 219 G. Poles Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT) Ordine dei Medici di Venezia Mestre, 20 Ottobre 2018 Art.2 Terapia del dolore,

Dettagli

1 Convegno Triveneto ANIMO Castelfranco Veneto 15 marzo 2013 Il percorso per le cure di fine vita: i risultati

1 Convegno Triveneto ANIMO Castelfranco Veneto 15 marzo 2013 Il percorso per le cure di fine vita: i risultati 1 Convegno Triveneto ANIMO Castelfranco Veneto 15 marzo 2013 Il percorso per le cure di fine vita: i risultati Fase propedeutica settembre 2007 Formazione dei referenti del progetto presso la fondazione

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono

Dettagli

CURE PALLIATIVE E MALATTIE NEUROLOGICHE CRONICHE 6 aprile 2018

CURE PALLIATIVE E MALATTIE NEUROLOGICHE CRONICHE 6 aprile 2018 CURE PALLIATIVE E MALATTIE NEUROLOGICHE CRONICHE 6 aprile 2018 Il passaggio dalle cure attive alle cure palliative Piero Morino UFC UFC Coordinamento Cure Palliative USL Toscana Centro 1 DIRETTIVE ANTICIPATE

Dettagli

Procedura Operativa MODULO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA RETE DI CURE PALLIATIVE. Al Responsabile Rete Cure Palliative

Procedura Operativa MODULO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA RETE DI CURE PALLIATIVE. Al Responsabile Rete Cure Palliative Al Responsabile Rete Cure Palliative TEL. 041/260.8802-8367 FAX 041/260.8738 e-mail: cure.palliative@aulss3.veneto.it Assistito: Sesso Nato a il Codice Fiscale (obbligatorio) AULSS di residenza Titolo

Dettagli

CONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA

CONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare

Dettagli

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto Dott.ssa SILVIA E. NEGRETTI U.O. Oncologia Magenta 24 Gennaio 2017 EVIDENZE L introduzione precoce delle

Dettagli

CONTENUTI SPECIFICI MEDICO

CONTENUTI SPECIFICI MEDICO Il documento è stato sviluppato dai professionisti della Rete Locale di Cure Palliative dell Azienda USL della Romagna che hanno partecipato ai percorsi formativi organizzati con la collaborazione dell

Dettagli

STRATEGIE COMPORTAMENTALI IMMEDIATE DELL INFERMIERE

STRATEGIE COMPORTAMENTALI IMMEDIATE DELL INFERMIERE STRATEGIE COMPORTAMENTALI IMMEDIATE DELL INFERMIERE Obiettivo: essere riferimento per il paziente dall inizio al termine del ciclo di radioterapia Adottare interventi adeguati per contenere il problema

Dettagli

11 Corso (aula 1): Prima esercitazione sulla movimentazione di un Paziente non autosufficiente

11 Corso (aula 1): Prima esercitazione sulla movimentazione di un Paziente non autosufficiente 11 Corso per Assistenti di Pazienti fragili con malattie neurologiche avanzate 4 Corso per Assistenti di Pazienti fragili con malattie avanzate anche terminali (sabato 10 febbraio 2018) 11 Corso (aula

Dettagli

Dr.ssa Rita Sternieri

Dr.ssa Rita Sternieri Dr.ssa Rita Sternieri OPPIOIDI DEBOLI: CODEINA e TRAMADOLO OPPIOIDI FORTI: Morfina, Metadone, Ossicodone, Idromorfone, Fentanyl, Buprenorfina MORFINA: prima scelta nel controllo del dolore oncologico

Dettagli

Oncologia. Evoluzione e Complicanze delle patologie oncologiche. Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia

Oncologia. Evoluzione e Complicanze delle patologie oncologiche. Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia Oncologia Evoluzione e Complicanze delle patologie oncologiche Prof Antonio Frassoldati Evoluzione dei tumori Crescita locale

Dettagli

Bioetica per MMG. M. Bernardo. Dilemma etico

Bioetica per MMG. M. Bernardo. Dilemma etico Bioetica per MMG M. Bernardo Dilemma etico una situazione imbarazzante, nella quale è necessario fare una scelta tra alternative che risultano ugualmente indesiderabili 1 Principi fondamentali della bioetica

Dettagli

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA

Dettagli

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016 Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA Padova 21 Marzo 2016 L. Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Dettagli

La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Ospedale senza dolore un percorso integrato in continuo miglioramento Daniele Govi Medico di Medicina

Dettagli

CONTENUTI MINIMI COMUNI per l addestramento teorico-pratico del NEO-INSERITO NUOVO ASSUNTO

CONTENUTI MINIMI COMUNI per l addestramento teorico-pratico del NEO-INSERITO NUOVO ASSUNTO Il documento è stato sviluppato dai professionisti della Rete Locale di Cure Palliative dell Azienda USL della Romagna - ambito di Cesena che hanno partecipato ai percorsi formativi organizzati con la

Dettagli

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del Dolore La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Regione Lombardia Modello di Ospedalizzazione Domiciliare DGR VIII/6410 del 27 /12/2008 DGR VIII/7180

Dettagli

NURSING E APPROPIATEZZA: L ASSISTENZA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO. NELLE CURE PALLIATIVE

NURSING E APPROPIATEZZA: L ASSISTENZA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO. NELLE CURE PALLIATIVE NURSING E APPROPIATEZZA: L ASSISTENZA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO. NELLE CURE PALLIATIVE Inf. Fabrizio Fiori Terapia del dolore e cure palliative ASL2 Distretto savonese Footer Text 1/31/2017 1 Cure Palliative?

Dettagli

Terapia in corso: morfina solfato 30 mg x 3, ketoprofene R 200 mg x 1, omeprazolo 20 mg x 1, furosemide 25 mg x 1.

Terapia in corso: morfina solfato 30 mg x 3, ketoprofene R 200 mg x 1, omeprazolo 20 mg x 1, furosemide 25 mg x 1. Giovanni, 54 anni, viene preso in carico dall Unità di Cure Palliative in seguito alla diagnosi di neoplasia polmonare destra diagnosticata ventiquattro mesi prima. In anamnesi una diagnosi di malattia

Dettagli

Disposizioni anticipate di trattamento

Disposizioni anticipate di trattamento 24 marzo 2018 Disposizioni anticipate di trattamento Il punto di vista dell oncologo Antonio Frassoldati Oncologia AOU di Ferrara La legge 219/17: Art.1 tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità

Dettagli

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare

Dettagli

LA DIMENSIONE ETICA. Cure palliative in Geriatria: la sedazione terminale? Renzo Pegoraro

LA DIMENSIONE ETICA. Cure palliative in Geriatria: la sedazione terminale? Renzo Pegoraro Cure palliative in Geriatria: la sedazione terminale? LA DIMENSIONE ETICA Renzo Pegoraro Fondazione Lanza Padova www.fondazionelanza.it renzo.pegoraro@fondazionelanza.it Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA MASTER UNIVERSITARIO

SCHEDA INFORMATIVA MASTER UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO 2017/2018 DENOMINAZIONE DEL MASTER CURE PALLIATIVE E TERAPIE DEL DOLORE LIVELLO I EDIZIONE PRIMA ( EX- DM 4 aprile 2012 - GU 16 aprile 2012, n. 89) DURATA Annuale CFU 60 MONTE ORE TOTALE

Dettagli

La filosofia delle Cure Palliative

La filosofia delle Cure Palliative DIAMO QUALITA' ALLA VITA: CORSO sulle CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE Sanremo Villa Nobel 31gennaio-1 febbraio, 14-15 febbraio 2014 La filosofia delle Cure Palliative dott. prof. Giorgio Tubere Cure Palliative

Dettagli

Problematiche bioetiche in Oncologia. Prof. Vittorio Silingardi

Problematiche bioetiche in Oncologia. Prof. Vittorio Silingardi Problematiche bioetiche in Oncologia Prof. Vittorio Silingardi 13.04.2016 Problematiche bioetiche in oncologia Possono interessare Il soggetto sano o ammalato Il medico o il ricercatore La famiglia e/o

Dettagli

IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE. Selenia Greco - Infermiera

IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE. Selenia Greco - Infermiera IL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ASSISTENZIALI E LE RISORSE TERAPEUTICHE DELL OPERATORE Selenia Greco - Infermiera Identificazione del paziente in fase avanzata di malattia Paziente oncologico Paziente non

Dettagli

Chemioterapia o Cure Palliative: come decidere? Il punto di vista del palliativista. Emanuela Burchielli Cure Palliative uslumbria2

Chemioterapia o Cure Palliative: come decidere? Il punto di vista del palliativista. Emanuela Burchielli Cure Palliative uslumbria2 v Chemioterapia o Cure Palliative: come decidere? Il punto di vista del palliativista Emanuela Burchielli Cure Palliative uslumbria2 I malati con bisogni di cure palliative: di chi stiamo parlando? malati

Dettagli

LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI:

LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI: LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI: Il ruolo del medico di assistenza primaria e la sua integrazione con gli operatori dell équipe (infermiere, medico palliativista, psicologo, volontari) LE NOVITÀ NELL EROGAZIONE

Dettagli

REAZIONE ALLA MALATTIA IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO

REAZIONE ALLA MALATTIA IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO LEZ 3 10/11/2015 REAZIONE ALLA MALATTIA IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO REAZIONI ALLA MALATTIA CRISI CORPOREITA Dolore Paura REAZIONI ALLA MALATTIA CRISI STATI EMOTIVI -minaccia e paura -frustrazione e ferita

Dettagli

Criticità nella gestione del supporto nutrizionale nelle oncologie italiane

Criticità nella gestione del supporto nutrizionale nelle oncologie italiane Criticità nella gestione del supporto nutrizionale nelle oncologie italiane Vittorina Zagonel U.O.C. Oncologia Medica 1 Istituto Oncologico Veneto, IRCCS, Padova Una persona non può pensare bene amare

Dettagli

L'assistenza al "Sistema Famiglia" nel percorso post-trattamento del mesotelioma da esposizione all'amianto

L'assistenza al Sistema Famiglia nel percorso post-trattamento del mesotelioma da esposizione all'amianto L'assistenza al "Sistema Famiglia" nel percorso post-trattamento del mesotelioma da esposizione all'amianto Un'analisi condotta con il CeDAMAC "Marco Vettori Fondazione ONLUS "Attilia Pofferi" La famiglia

Dettagli

L HOSPICE ED I PERCORSI DI FINE VITA

L HOSPICE ED I PERCORSI DI FINE VITA L HOSPICE ED I PERCORSI DI FINE VITA 1 D O N AT ELLA PIAZZA H o s p ice San Vito a l T. Norme di riferimento nazionali 2 D.L.28.12.1998, n.450, convertito in: L. 26.2.1999, n. 39 D.M. 28.9.1999 Adozione

Dettagli

CONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA

CONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA Il documento è stato sviluppato dai professionisti della Rete Locale di Cure Palliative dell Azienda USL della Romagna che hanno partecipato ai percorsi formativi organizzati con la collaborazione dell

Dettagli

L incontro con il paziente oncologico

L incontro con il paziente oncologico Il paziente oncologico in farmacia Manno, 23 marzo 2019 L incontro con il paziente oncologico Osvalda Varini psicoterapeuta e psiconcologa OV1 PSICONCOLOGIA Disciplina che si occupa degli aspetti psicologici

Dettagli

Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI

Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI Dott.ssa M.Grazia Rusconi UniTre 2013 CASI CLINICI Metodiche di Valutazione: Metodo PQRST P. Q. R. S. T. Palliative Provocative Quality Radiation Severity Timing Cosa calma il Dolore? Cosa provoca il Dolore?

Dettagli

Trattamenti chemioterapici associati al trattamento riabilitativo 6 APRILE 2017

Trattamenti chemioterapici associati al trattamento riabilitativo 6 APRILE 2017 Trattamenti chemioterapici associati al trattamento riabilitativo 6 APRILE 2017 Dr.ssa Carolina Silvia Sarnataro Medico Oncologo III UOC PAT, UOS di riabilitazione neuromotoria ad indirizzo oncologico

Dettagli

ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. CASE REPORT.

ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. CASE REPORT. ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. SEMINTENSIVA RESPIRATORIA. CASE REPORT. Gabriele Chini Il sottoscritto

Dettagli

LA NEFROLOGIA PALLIATIVA: I COMPITI DELL INFERMIERE

LA NEFROLOGIA PALLIATIVA: I COMPITI DELL INFERMIERE La Nefrologia Lombarda si incontra: medici e infermieri dei Centri lombardi di Nefrologia a confronto Milano 4-5 novembre 2016 LA NEFROLOGIA PALLIATIVA: I COMPITI DELL INFERMIERE Inf. Viganò Silvia Inf.

Dettagli

Sintesi delle due giornate

Sintesi delle due giornate Sintesi delle due giornate Prima parte Michela Quirino Oncologo Medico Dirigente I livello Fondazione Policlino Gemelli Roma La frase che mi ha colpito di più... «...una vita che non è più vita viene trattenuta

Dettagli

esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso

esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso Le origini più antiche della psicologia della salute, si possono far risalire...

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

LA SEDAZIONE PALLIATIVA PROFONDA: PROBLEMI ETICI E GIURIDICI

LA SEDAZIONE PALLIATIVA PROFONDA: PROBLEMI ETICI E GIURIDICI [ ] Morino [ ] LA SEDAZIONE PALLIATIVA PROFONDA: PROBLEMI ETICI E GIURIDICI Il tema della Sedazione Palliativa Profonda, nella legge 219/2017, è contenuto nel comma 2 dell Art. 2: Terapia del dolore, divieto

Dettagli

La realtà delle Cure Palliative nella provincia di Lodi

La realtà delle Cure Palliative nella provincia di Lodi La realtà delle Cure Palliative nella provincia di Lodi Hospice e Cure Domiciliari Dr. M. Piroli Anno 2014 Perplessità e luoghi comuni mi sono iscritta al Congresso Nazionale della SICP ah, partecipi al

Dettagli

TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA

TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA TERAPIE AUSILIARIE DI SUPPORTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA CHI AIUTA I PAZIENTI AFFETTI DA MESOTELIOMA, DURANTE E DOPO LE TERAPIE? Medici e infermieri sono comunemente le figure che forniscono

Dettagli

La continuità assistenziale tra Ospedale e territorio nel paziente oncologico. Mercoledì 21 novembre 2018

La continuità assistenziale tra Ospedale e territorio nel paziente oncologico. Mercoledì 21 novembre 2018 La continuità assistenziale tra Ospedale e territorio nel paziente oncologico Mercoledì 21 novembre 2018 ADI Assistenza Domiciliare Integrata Dott.ssa Giorgia Vangelista (MMG) Relazione tra persone MMG

Dettagli

ACCOMPAGNARE LE SCELTE IN PEDIATRIA. Cristina Nasi, Lorella Flego, UOA Pediatria OSPEDALE SS ANNUNZIATA SAVIGLIANO

ACCOMPAGNARE LE SCELTE IN PEDIATRIA. Cristina Nasi, Lorella Flego, UOA Pediatria OSPEDALE SS ANNUNZIATA SAVIGLIANO ACCOMPAGNARE LE SCELTE IN PEDIATRIA Cristina Nasi, Lorella Flego, UOA Pediatria OSPEDALE SS ANNUNZIATA SAVIGLIANO Quando la guarigione non è più possibile le decisioni hanno un carattere tragico e sono

Dettagli

Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Il programma regionale contro la sofferenza: l Ospedale senza dolore Bologna, 21 maggio 2004 Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Gaetano Feltri Medico di Medicina Generale

Dettagli

Un nuovo modo di pensare

Un nuovo modo di pensare 1 2 Un nuovo modo di pensare Sanità Medicina di attesa Monoprofessionale Monodimensionale Acuzie Ospedale Voi, gli altri Salute Medicina d iniziativa Multiprofessionale Multidimensionale Cronicità Territorio

Dettagli

LA RIMODULAZIONE DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI NEI PAZIENTI TERMINALI NON ONCOLOGICI. Dr.ssa Rita Pasqualini

LA RIMODULAZIONE DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI NEI PAZIENTI TERMINALI NON ONCOLOGICI. Dr.ssa Rita Pasqualini LA RIMODULAZIONE DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI NEI PAZIENTI TERMINALI NON ONCOLOGICI Dr.ssa Rita Pasqualini LE CURE PALLIATIVE POSSONO/DEVONO ESSERE SIMULTANEE ASCOLTARE I BISOGNI DEL PAZIENTE

Dettagli

La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere. Paulo Coelho

La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere. Paulo Coelho La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere. Paulo Coelho Nonostante tutti gli sforzi fatti dal personale sanitario, alcune persone muoiono Questa è una delle realtà più difficili con cui gli

Dettagli

19/9/2018. Dolore e fine vita Le leggi e la vita (finchè dura) reale

19/9/2018. Dolore e fine vita Le leggi e la vita (finchè dura) reale 19/9/2018 Dolore e fine vita Le leggi e la vita (finchè dura) reale Il trattamento del dolore Abbiamo raggiunto gli obiettivi? FARMACO RICETTA (RCP Codifa) AVVERTENZE E PRECAUZIONI D USO (RCP Codifa)

Dettagli

Il ruolo dell hospice nei percorsi di cura

Il ruolo dell hospice nei percorsi di cura Cure palliative per i malati oncologici Il ruolo dell hospice nei percorsi di cura 19 giugno 2018 Eugenia Malinverni Luce per la vita Onlus e) «assistenza residenziale» l insieme degli interventi sanitari,

Dettagli

Suicidio assistito Eutanasia Sedazione palliativa

Suicidio assistito Eutanasia Sedazione palliativa Suicidio assistito Eutanasia Sedazione palliativa A ognuno la sua storia Dj Fabo suicidio assistito Eluana Englaro dopo 17 anni di stato vegetativo per un incidente stradale, senza alcuna speranza di recupero

Dettagli

La persona in RSA affetta da malattie croniche verso la fine della vita

La persona in RSA affetta da malattie croniche verso la fine della vita La persona in RSA affetta da malattie croniche verso la fine della vita La Pianificazione Condivisa delle Cure e Le Disposizioni Anticipate di Trattamento Piero Morino Direttore UFC Cure Palliative USL

Dettagli

O Territorio: 23 comuni. O 540 pz oncologici seguiti nel O Equipe

O Territorio: 23 comuni. O 540 pz oncologici seguiti nel O Equipe Ti tengo per mano: appunti di viaggio accompagnando la famiglia colpita da malattia Graziella Falcone Unità Operativa di Cure Palliative e Terapia del Dolore O Territorio: 23 comuni O 540 pz oncologici

Dettagli

Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna

Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna Dott.ssa Maria Cristina Poppi Medico di Medicina Generale e Medico Interpares- AUSL Modena La «dimensione» della cronicità La dimensione

Dettagli

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO Il documento è stato sviluppato dai professionisti che operano nelle reti di cure palliative del territorio della Azienda USL della Romagna, nell ambito del 1 corso Dossier formativo (DF) per sviluppare

Dettagli

La gestione del dolore acuto in area critica

La gestione del dolore acuto in area critica Cento maggio 2002 La gestione del dolore acuto in area critica CSI M.G. Cristofori trattamento non farmacologico Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari * Percentuale di intervistati che ha

Dettagli

PROGETTO NURSIND E RETE ONCOLOGICA PIEMONTE VALLE D AOSTA

PROGETTO NURSIND E RETE ONCOLOGICA PIEMONTE VALLE D AOSTA PROGETTO NURSIND E RETE ONCOLOGICA PIEMONTE VALLE D AOSTA I percorsi diagnostico terapeuti co assistenziali previsti dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d 'Aosta presuppongono un forte coinvolgimento

Dettagli

TRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO

TRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO TRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO L IMPEGNO DELL INFERMIERE NELLA VALUTAZIONE DEL DOLORE NELLA CHIRURGIA DI ALTA / ALTISSIMA COMPLESSITA : LE SCALE LA SORVEGLIANZA DEGLI EVENTI AVVERSI

Dettagli

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE

Dettagli

LUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE

LUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE LUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE Torino, 24 aprile - 4 giugno 2012 The Italian Survey of the Dying of Cancer - ISDOC

Dettagli

La continuità assistenziale

La continuità assistenziale Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo

Dettagli

LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BPCO TERMINALE

LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BPCO TERMINALE LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BPCO TERMINALE DR. M BERARDI ASL CN1 - U.O. DI MEDICINA INTERNA OSP. DI CEVA SPECIALISTA IN MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO MASTER IN MEDICINA PALLIATIVA In questi ultimi

Dettagli

Il paziente con dolore Emiliano Tamburini U.O. Oncologia di Rimini

Il paziente con dolore Emiliano Tamburini U.O. Oncologia di Rimini Il paziente con dolore Emiliano Tamburini U.O. Oncologia di Rimini Peculiarità del dolore oncologico (DdC) Nel paziente oncologico il DdC non è l unico sintomo, ma fa parte di un corteo sintomatologico

Dettagli

(Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care Summer;21(2):69-79)

(Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care Summer;21(2):69-79) Palliative pain management: when both pain and suffering hurt (Strasser F, Walker P, Bruera E J Palliat Care. 2005 Summer;21(2):69-79) The problems experienced by patients with cancer and their needs for

Dettagli

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO

CONTENUTI COMUNI per i PROFESSIONISTI che operano nella RETE DELLE CURE PALLIATIVE DELL ADULTO Il documento è stato sviluppato dai professionisti della Rete Locale di Cure Palliative dell Azienda USL della Romagna che hanno partecipato ai percorsi formativi organizzati con la collaborazione dell

Dettagli

Signori consiglieri, L'uniformità della pratica clinica in ogni struttura presente nella rete locale di cure palliative,

Signori consiglieri, L'uniformità della pratica clinica in ogni struttura presente nella rete locale di cure palliative, Relazione alla proposta di legge regionale a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Volpini, Giacinti, Talè, Traversini, Micucci, Urbinati, Giancarli, Busilacchi, Minardi, Mastrovincenzo, Rapa, Marconi:

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

I trattamenti per via venosa nelle fasi avanzate: quali e quando? Alessandro Valle Torino

I trattamenti per via venosa nelle fasi avanzate: quali e quando? Alessandro Valle Torino I trattamenti per via venosa nelle fasi avanzate: quali e quando? Alessandro Valle Torino 1 Trattamenti sintomatici Gestione emergenze Nutrizione parenterale Idratazione parenterale Sedazione palliativa

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA MASTER UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO 2017/2018 DENOMINAZIONE DEL MASTER

SCHEDA INFORMATIVA MASTER UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO 2017/2018 DENOMINAZIONE DEL MASTER SCHEDA INFORMATIVA MASTER UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO 217/218 DENOMINAZIONE DEL MASTER ALTA FORMAZIONE E QUALIFICAZIONE IN CURE PALLIATIVE LIVELLO II EDIZIONE PRIMA DURATA biennale CFU 12 MONTE ORE TOTALE

Dettagli

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE

Dettagli

PARERE SUL CASO CLINICO. Liceo Scientifico Antonio Scarpa Classe IV ASA opzione Scienze Applicate Anno scolastico

PARERE SUL CASO CLINICO. Liceo Scientifico Antonio Scarpa Classe IV ASA opzione Scienze Applicate Anno scolastico PARERE SUL CASO CLINICO Liceo Scientifico Antonio Scarpa Classe IV ASA opzione Scienze Applicate Anno scolastico 2016-2017 1 IL PERCORSO DI APPROFONDIMENTO ANALISI DEL CASO: Prospettiva del paziente La

Dettagli

ESPERIENZA DI MODELLI DI INTEGRAZIONE

ESPERIENZA DI MODELLI DI INTEGRAZIONE ESPERIENZA DI MODELLI DI INTEGRAZIONE Francesca Bergamo UOC Oncologia Medica 1, Istituto Oncologico Veneto IRCCS, Padova Maria Teresa Nardi Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica, Istituto Oncologico

Dettagli

Domanda di Accoglimento (compilata da un Famigliare)

Domanda di Accoglimento (compilata da un Famigliare) Domanda di Accoglimento (compilata da un Famigliare) Si richiede l inserimento presso l Hospice per il Paziente : Cognome e Nome Nato/a a il Residenza Tel. Stato Civile Figli No Si M F Paziente attualmente

Dettagli

I sintomi refrattari

I sintomi refrattari Argomenti di approfondimento in Cure Palliative I sintomi refrattari Busca, 6.7.2006 Dr. Bruno Durbano Sintomo refrattario S. non alleviato dai trattamenti causali o sintomatici (Ventafridda( Ventafridda,,

Dettagli

Flavia Caretta

Flavia Caretta Gruppo di Studio SIGG La cura nella fase terminale della vita sostenuto da un contributo non condizionato della Fondazione Alitti SOSTENIBILITA DELLE CURE DI FINE VITA TRA CULTURA E ORGANIZZAZIONE Bologna

Dettagli

il percorso di cura: cosa e come pianificare dr Luca Abrardi

il percorso di cura: cosa e come pianificare dr Luca Abrardi il percorso di cura: cosa e come pianificare dr Luca Abrardi ospite RSA età > 80 anni malattie cronico-degenerative instabilità clinica elevata comorbilità politrattamento farmacologico fragilità PAI anamnesi/dati

Dettagli

La terapia medica del dolore nelle metastasi ossee

La terapia medica del dolore nelle metastasi ossee La terapia medica del dolore nelle metastasi ossee Leonardo Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto(I.R.C.C.S.) Padova Metastasi ossee: sono la causa più frequente di

Dettagli

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO GESTIONALE HOSPICE ASL FG

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO GESTIONALE HOSPICE ASL FG ASL FG AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA (Istituita con L.R. 28/12/2006, n. 39) C.F. e P.I.: 03499370710 REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO GESTIONALE HOSPICE ASL FG 1 Hospice Si definiscono centri

Dettagli

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

A CASA SENZA DOLORE. Monitoraggio e gestione via web del dolore nei pazienti oncologici in fase avanzata assistiti a domicilio dalla Fondazione ANT

A CASA SENZA DOLORE. Monitoraggio e gestione via web del dolore nei pazienti oncologici in fase avanzata assistiti a domicilio dalla Fondazione ANT A CASA SENZA DOLORE Monitoraggio e gestione via web del dolore nei pazienti oncologici in fase avanzata assistiti a domicilio dalla Fondazione ANT Andrea Martoni, Italo Malavasi, Jacopo Tamanti, Silvia

Dettagli

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014)

WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Dr.ssa Paola Bocci WORLD MEDICINE PARK (Minorca, 7-11 Maggio 2014) Il dolore affligge il 20% degli europei e il 26% degli italiani Circa l 83% della popolazione mondiale ha un accesso scarso o nullo alle

Dettagli

Valutazione psicosociale dei pazienti oncologici terminali al momento dell attivazione del Nucleo di Cure Palliative

Valutazione psicosociale dei pazienti oncologici terminali al momento dell attivazione del Nucleo di Cure Palliative Sorrento, 17 Novembre 2007 Valutazione psicosociale dei pazienti oncologici terminali al momento dell attivazione del Nucleo di Cure Palliative Dr.ssa Cristina Beltramello Coordinamento Distretto Azienda

Dettagli

CONTENUTI SPECIFICI INFERMIERE

CONTENUTI SPECIFICI INFERMIERE Il documento è stato sviluppato dai professionisti della Rete Locale di Cure Palliative dell Azienda USL della Romagna che hanno partecipato ai percorsi formativi organizzati con la collaborazione dell

Dettagli