Convegno Basilea 3. ABI, 20 giugno Le nuove norme sul capitale di Basilea 3: l impatto sul calcolo delle risk-adjusted performance

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1 Convegno Basilea 3 ABI, 20 giugno 2011 Le nuove norme sul capitale di Basilea 3: l impatto sul calcolo Francesco Saita Direttore CAREFIN, Università Bocconi

2 Premessa La richiesta per le banche di (a) detenere più capitale e (b) detenere capitale di qualità più elevata ha implicazioni importanti (fra gli altri!) anche nel calcolo delle performance corrette per il rischio In questo intervento vorrei concentrarmi su questo aspetto, tipicamente al confine fra attività del risk manager e del controllo di gestione

3 La view ideale E vero che Basilea 3 richiede grandi sforzi alle banche in termini di quantità extra di core capital, ma bisogna tenere conto che: a) l impatto delle nuove norme sarà graduale, e b) a fronte della maggiore quantità di capitale vi sarà una riduzione del suo costo, per il minore rischio (sia a livello individuale che sistemico) di ogni singola banca Premesso che la necessità di più capitale non si discute, siamo sicuri che il quadro sia così idilliaco?

4 1. Scenario graduale o non graduale? 2. Capitale economico o regolamentare? L impatto sulla valutazione delle diverse divisioni 3. La stima del costo del capitale e la scelta delle misure di risk-adjusted performance 4. Performance corrette per il rischio e decisori finali

5 1. Scenario graduale o non graduale? Un punto critico è se il mercato accetterà o meno l ipotesi che il capitale salga davvero gradualmente. E netta l impressione contraria: dati i timori sulla quantità di capitale da raccogliere si valutano da subito le banche a fronte dei target di lungo periodo L implicazione è un salto nella quantità di capitale richiesta da subito prima che il costo del capitale possa adeguarsi. Quali sono i rischi impliciti in ottica interna?

6 Nella divisione crediti, un aumento improvviso del costo del capitale può portare a un aumento degli spread che non è ovvio che il borrower possa assorbire facilmente. Alcuni chiari rischi da evitare: la maggiore concentrazione sui clienti o sui segmenti più rischiosi (più price-taker e con meno alternative di altri) l incentivo alle reti di forzare il più possibile gli elementi qualitativi dei rating per ridurre la rischiosità (apparente) della clientela (quanto duro potrà essere l auditing su questo fronte?)

7 Più in generale, un aumento improvviso dell asticella in termini di cost of capital charge per le diverse divisioni può essere più facile da superare per le divisioni più rischiose: possibile riorientamento involontario verso un business mix più aggressivo? A livello anche sistemico, l incentivo a giocare il più possibile sulla riduzione dei RWA (anche tornando, per quanto possibile, a scaricare rischi sullo shadow banking system) sarà molto alto. Sarà cruciale la capacità dei national supervisor di essere attenti in modo fair, quindi omogeneo fra Paesi.

8 2. Capitale regolamentare o non regolamentare? Vi è certamente una forte spinta a favorire i business che richiedono un modesto assorbimento di capitale regolamentare. Tutti i business fee-based esposti a business risk ma con minori requisiti di primo pilastro (a parte rischio operativo) possono essere avvantaggiati Ma con un Pillar I più rigido vi sono incentivi per banca (e regulator?) a valutazioni minimaliste sui business da Pillar II. Il rischio è quello di non riuscire a valutare bene questi business e fare scelte strategiche troppo short-termist...

9 3. Costo del capitale e scelta delle misure di RAPM La quantità di capitale aumenta, il costo del core capital dovrebbe (prima o poi) scendere Vi sono aspetti tecnici non banali nello stimare quanto il costo possa scendere e da quando, e come/quando incorporarlo nelle stime interne. Provocazione: siamo sicuri di poterci fidare anche nella fase di transizione dell EVA dove abbiamo un singolo numero molto sensibile al costo del capitale? Combinare EVA e RAROC in modo più sistematico?

10 4. Performance corrette per il rischio e decisori finali Se si produce un report di risk-adjusted performance, chiedersi come possa essere letto e interpretato dai decisori finali è sempre una domanda fondamentale Nella fase di transizione allo steady state di Basilea 3 i rischi di fare ipotesi forti e non abbastanza esplicitate è particolarmente forte. Che cosa potenzialmente può andare storto se il report non è compreso a fondo?

11 Quantità di capitale che cresce in modo graduale vs crescita istantanea impatto sulla valutazione di business che richiedono valutazione annuale vs multiperiodale; business in cui i tempi di ristrutturazione delle transazioni/delle operations sono diversi Capitale regolamentare vs economico impatto sulla valutazione dei business fee-based con rischio di business/reputazionale e basso RWA vs gli altri Costo del capitale impatto sulla valutazione assoluta di tutti i business; possibili decisioni di uscita prese soprattutto sui business low risk, low return?

12 Conclusioni La ragione per chiedersi le implicazioni di Basilea 3 sulle RAP è che il rischio sotteso è quello di sbagliare (far sbagliare?) decisioni strategiche Serve una collaborazione ancora maggiore fra funzioni diverse, e una enorme attenzione alla trasparenza e alla comprensione da parte dell alta direzione e del board

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