La Primavera araba e il nodo irrisolto del rapporto tra religione e politica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Primavera araba e il nodo irrisolto del rapporto tra religione e politica"

Transcript

1 1 La Primavera araba e il nodo irrisolto del rapporto tra religione e politica PROGRAMMA DEL CORSO Lunedì 5 novembre: IL QUADRO STORICO-POLITICO-SOCIOLOGICO 1. Che cosa è successo: descrizione degli eventi (i luoghi, le cause, gli attori) 2. Gli sviluppi attuali ed il ruolo dei partiti islamici 3. Tesi interpretative 4. Situare i fatti nella storia: il processo storico di modernizzazione nel mondo islamico ed i suoi effetti secolarizzanti Venerdì 9 novembre: Religione, politica e diritto nel mito originario 1. Il dogma (la concezione del potere) 2. La storia (come sono andate effettivamente le cose) 3. Il pensiero di Abd al-raziq Lunedì 12 novembre: LE CULTURE POLITICHE NEI PAESI ISLAMICI 1. Il fondamentalismo: nozione e tratti tipici 2. Le correnti integraliste: ----->Il wahabbismo del XVIII secolo ----->Il salafismo del XIX secolo ----->Il fondamentalismo moderato e radicale del XX secolo ----->Il fondamentalismo globale del XXI secolo 3. Le correnti laiche: ---->Il nazionalismo laico (Siria, Iraq,) ---->Laicismo secolarizzato (Turchia) Venerdì 16 novembre: VERSO UNA DEMOCRAZIA ISLAMICA? 1. L idea di democrazia: contenuti, forme e finalità 2. L islam è compatibile con la democrazia? Le posizioni in campo 3. Il pensiero di Olivier Roy 4. Il documento di al-azhar

2 2 I Incontro: Il quadro storico-politico-sociologico Sintesi dei temi trattati Il 17 dicembre 2010 un giovane laureato disoccupato, Mohammed Bouazizi, cui la polizia aveva impedito anche il piccolo commercio di verdure che costituiva il suo precario lavoro, si dà fuoco per protesta nella cittadina di Sidi Bouzid (nella Tunisia centro-occidentale). E la miccia che ha dato fuoco (in modo del tutto inaspettato) alle varie polveriere accumulate nei paesi arabi in decenni di autoritarismo politico, carente sviluppo economico e profondo disagio sociale. In due casi, Tunisia ed Egitto, le proteste hanno portato alla caduta dei regimi di Ben Ali e di Mubarak, due delle figure principali degli ultimi trent anni di storia della regione, in Libia si è verificata una vera e propria guerra civile e in altri Paesi, come il Marocco o la Giordania, la leadership al potere ha intrapreso una serie di riforme per andare incontro alle richieste della piazza. Questi cambiamenti oltre che avere un importanza determinante per le future dinamiche nella regione, rappresentano un segnale importante per tutta la Comunità Internazionale e, in primis, per l Europa e l Italia. Cercare di analizzare gli eventi cui abbiamo assistito nei mesi scorsi significa, dunque, occuparsi di vicende che ci coinvolgono direttamente non solo perché i paesi interessati sono i nostri vicini di casa, ma anche perché con essi intratteniamo importanti relazioni economiche e politiche (sono i nostri fornitori di gas e petrolio e diamo sostegno ai loro regimi) ma anche perché nel nostro paese è presente un rilevante numero di soggetti provenienti da quei territori (persone che vivono con grande partecipazione quelle vicende). Gli eventi che si fanno rientrare nella cosiddetta Primavera araba hanno interessato (in modo diretto indiretto) pressoché tutti i paesi arabi che appartengono al Medio Oriente (dai vicini paesi del Magreb e Mashreq a quelli più lontani del golfo Persico) 1. Una cronologia degli eventi si può così riassumere: 17 dicembre >inizio Rivoluzione dei Gelsomini 14 gennaio > caduta del regime di Alì 25 gennaio > giornata della collera in Egitto 11 febbraio >caduta di Mubarak 15 febbraio >esplode protesta in pirenaica Marzo >Lega araba e OCI chiedono a ONU dichiarazione no-fly zone sulla Libia 20 ottobre >morte di Gheddafi 1 Per mancanza del tempo necessario ad un serio approfondimento, ci occuperemo solo dei fatti accaduti nell anno 2011 in Tunisia, Libia ed Egitto e degli sviluppi più recenti.

3 3 Pur nella diversità delle situazioni nazionali, si può affermare che la Primavera araba è stato un fenomeno moderno stimolato da condizioni favorevoli : 1. ampio strato giovanile istruito e disoccupato della classe media aperta alla globalizzazione (economica e culturale) 2. urbano (la popolazione è sempre più concentrata nelle città principali) 3. laico (ad eccezione della Libia---->Qatar, sede dei Fratelli) 4. con motivazioni: --->economiche (disoccupazione e uscita da assistenzialismo di Stato) --->politiche (superamento dei regimi autoritari e corruzione) --->sociali (libertà di espressione della società civile: rivoluzioni della dignità ) 5. sviluppatosi in forma autonoma (senza interventi dall estero ad eccezione della Libia) 6. con strumenti moderni (social network, tv satellitari panaraba) Gli esiti delle rivolte (in Tunisia ed Egitto) hanno messo in evidenza: a) L emarginazione dei promotori della rivolta (incapacità di orientare in senso istituzionale la protesta) b) L emergere dei partiti islamici c) L avvio di un processo democratico: --->nuova Costituzione --->Elezioni politiche --->Vittoria dei partiti islamici (Fratelli contro salafiti) ---->Permanere del nodo della laicità In Libia la situazione è molto più complessa a causa della frantumazione politica, sociale e territoriale Alla luce dei fatti accaduti e della realtà storica, economica, politica e sociale dei paesi interessati dalle sommosse è possibile formulare una tesi interpretativa generale che può essere espressa con la seguente scansione logica: 1. Il tratto identificativo prevalente dei paesi del Medio Oriente è quello religioso, sono tutti paesi a maggioranza islamica (allo stesso modo con cui i paesi europei sono a maggioranza cristiana). Si può quindi affermare che l islam rappresenta il fondamento della coscienza collettiva della popolazione, l elemento principale dell identità nazionale dei paesi arabi (per il resto divisi per etnie e appartenenze tribali e sociali). 2. In questi paesi, a differenza di quelli occidentali (ed europei in particolare) la religione svolge ancora una importante funzione sia nel determinare la cultura (l insieme dei valori e dei significati che orientano le azioni degli individui) ed i comportamenti (la morale) che nel legittimare il potere politico.

4 4 3. Da ciò si deduce che occorre pensare a questi paesi come a luoghi non secolarizzati (la religione conta ancora molto nel determinare la vita sociale) e con regimi politici non laici (la religione svolge un importante ruolo pubblico e politico). 4. Poiché l islam va quindi considerato non solo come religione ma anche come civiltà (non si dimentichi che una religione esiste solo attraverso una cultura), quando una civiltà si incontra con un altro e diverso modello si mettono in moto delle dinamiche (più o meno conflittuali) di mutamento. 5. Le rivolte avvenute nei paesi arabi si collocano nello storico processo di modernizzazione dei paesi islamici e del confronto/scontro con la modernità occidentale. Esse vallo lette, dunque, come la situazione di crisi in cui si trova la civiltà islamica (crisi culturale, politica, economica, sociale). 6. I movimenti fondamentalisti (soprattutto in Tunisia ed Egitto) non hanno promosso la protesta ma ne hanno cavalcato gli sviluppi. 7. Essi rappresentano l elemento reazionario delle rivolte ma riescono a mantenere un forte legame con la società civile perché sono una presenza organizzata sul territorio (e non solo su internet) e la loro ideologia fa leva sul comune sentire dell appartenenza all islam. 8. Lo sviluppo in senso democratico dei paesi arabi può avvenire solo trovando un compromesso tra il carattere valoriale della concezione politica islamica ed il carattere strumentale della concezione politica occidentale 9. Ciò significa dare alla politica un ruolo più pragmatico (consentire la convivenza pacifica di una società pluralista chiedendo ai cittadini il rispetto delle regole) e meno carico di significati valoriali (lasciati alle credenze dei singoli individui) 10. Questo obiettivo si può realizzare favorendo un processo di secolarizzazione della società inteso non come eliminazione del fenomeno religioso o sua riduzione a fatto privato, ma come affermazione dell autonomia dei diversi settori in cui si articola un sistema sociale (autonomia che, nel settore politico, viene espressa col termine di laicità) In prospettiva storica, la Primavera araba è il prodotto dell incontro tra islam e modernità occidentale iniziato con la colonizzazione europea e proseguito con il periodo del Riformismo e del successivo fallimento dei tentativi modernizzanti che hanno lasciato il passo allo svilupparsi delle varie correnti fondamentaliste

5 5 II Incontro: Religione, politica e diritto nel mito originario Sintesi dei temi trattati Le TESI GENERALI che verranno sviluppate sono le seguenti: 1. La relazione tra religione politica e diritto, così come emerge dalla tradizione islamica, è il risultato di una interpretazione ideale del mito originario non sottoposto ad una adeguata analisi storico-critica. 2. Gli sviluppi storici hanno dimostrato che il potere nei paesi islamici non ha mai rispecchiato il modello ideale (dove la religione domina sul potere) ma è stato caratterizzato da un rapporto strumentale (il potere domina la religione). 3. I poteri islamici sono stati nei fatti di tipo secolare perché hanno usato la religione per legittimarsi senza appropriarsi dell autorità della religione in quanto tale (come nella teocrazia) L ORDINE SOCIALE ISLAMICO IN PROSPETTIVA SOCIOLOGICA La prospettiva sociologica ha come presupposto l idea che ogni società funziona in base ad un determinato ordine. I fattori che costituiscono un ordine sociale sono: la cultura (le credenze, i valori e i significati), la struttura istituzionale (l organizzazione della società in settori funzionali) e l ordinamento giuridico (il diritto) Di fronte ad un ordine sociale è importante determinare: qual è la sua natura (divina o secolare) e qual è il soggetto che lo stabilisce (Dio o l uomo) IMPORTANZA DI EVITARE CONFUSIONI: a) Tra il dogma (la concezione dottrinaria del potere e del diritto) e LA STORIA. Se si afferma che il Califfo è una istituzione stabilita da Dio si è nel campo del dogma. Se si osserva che il potere è stato oggetto di lotte e conflitti si è nel campo della storia b) Tra lo Stato (istituzione politica il cui scopo è quello di stabilire e mantenere l ordine sociale) e la UMMA (comunità religiosa il cui obiettivo è indicare agli uomini la via della salvezza). Si tratta di entità che hanno natura e finalità diverse La comunità creata da un profeta non è della stessa natura della comunità politica. L autorità di un profeta non è la stessa di quella di un capo temporale. c) Tra Profeta e suoi successori. Non c è continuità fra Muhammad ed i suoi successori sia per la diversa natura dei ruoli che per la diversa autorità Aspetti dottrinari LA CONCEZIONE DEL POTERE

6 6 Il presupposto alla base della concezione dottrinaria del potere nell islam è la credenza in un Dio onnipotente e creatore continuo di ogni cosa. Da tale concezione consegue che: 1. non esistono cause diverse da quella dell intervento di Dio per spiegare i fenomeni naturali e sociali (assenza di cause seconde e di una legge naturale e, quindi, impossibilità per l uomo di trarre dalla natura, utilizzando la ragione, le norme per definire l ordine sociale) 2. il potere ha natura divina e appartiene solo a Dio (sacralizzazione del potere) 3. l esercizio del potere passa attraverso il rispetto rigoroso della Legge divina (la shari a) 4. la teologia viene assorbita nella legge (l islam è una religione della Legge che tende a tradurre in ordinamenti politici e giuridici il messaggio di salvezza trasmesso al Profeta) 5. il Corano diventa una Costituzione 6. il potere politico non è autonomo dalla religione 7. chi detiene il potere non è legibus solutus non è pensabile una teocrazia o una dittatura 8. il potere umano ha valore strumentale Esistono obblighi reciproci fra governante e sudditi. Il governante deve essere una persona sapiente e pia. I suoi doveri fondamentali sono quelli di realizzare la Umma, possedere legittimità, agire con giustizia(cioè applicare la shari a), mantenere l ordine, difendere la comunità e diffondere l islam. I sudditi devono fare il bene e opporsi al male, obbedire 2 (se il potere è legittimo e giusto) Aspetti storici La riflessione sulle questione politiche inizia dopo la morte di Muhammad quando si deve decidere sulla successione. Questa riflessione matura nella prassi e si fonda su due eventi: la grande discordia (separazione tra sciiti e sunniti) e la conquista del potere da parte della dinastia Omayyade ( e la conseguente separazione tra politica, che gestiscono loro, e religione, che gestiscono gli ulema). Si rompe la relazione tra legittimità e giustizia (condizione essenziale per l accesso al potere) ed il potere verrà inteso come mulk (dinastia fondatrice). Chi lo conquista lo trasmette al suo clan famigliare (è così ancora oggi). Poiché non si può attingere al Corano e ai detti del Profeta per stabilire la legittimazione del potere e definire le pratiche per la sua riproduzione,il potere legittimo è il potere di fatto. Si finì per accettare qualsiasi autorità comunque acquisita purchè conservasse un minimo di legalità e ordine, salvaguardasse 2 Corano, IV,59 ( Obbedisci a Dio, al suo Profeta, obbedisci a coloro che hanno autorità su di te ) riecheggia S. Paolo nella lettera ai Romani 13, 1 (Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio)

7 7 le pratiche rituali ed i principi morali dell Islam, difendesse la comunità dai nemici esterni. Tuttavia gli sciiti continuano a richiedere il principio di legittimità e considerano usurpatori i governanti sunniti, mentre i sunniti hanno accantonato il concetto di legittimità (e quindi quello di usurpatore) e mantenuto quello di giustizia nel governo (quindi quello di tiranno). Il dovere di obbedienza diventa un obbligo religioso. E questa la cosiddetta tradizione quietista dell islam che per secoli ha mantenuto l ordine sociale. I movimenti fondamentalisti, invece, sono attivisti e non quietisti, rifiutano qualunque autorità illegittima e non fondata sul Corano appellandosi a un hadit di Maometto ( nessuna obbedienza è dovuta a coloro che trasgrediscono gli ordini di Dio ). La conseguenza di questa concezione è che il potere dei governanti è sempre precario e deve continuamente rilegittimarsi soprattutto cercando un compromesso con gli intellettuali religiosi). Si crea pertanto il seguente dilemma (riguardante la legittimazione): una legittimazione solo su basi religiose espone alla critica di chi va alla ricerca delle incoerenze dei governanti rispetto alla shari a (che si possono sempre facilmente trovare), d altra parte una legittimazione su basi laiche fa perdere la legittimazione religiosa (l unica riconosciuta dai musulmani) e favorisce la protesta. Il pensiero di Ali Abd al-raziq ( ) Questo intellettuale egiziano si pone la seguente domanda: l unione di religione e politica avvenuta durante il periodo profetico appartiene all essenza dell islam oppure è un dato del tutto contingente? La sua risposta viene formulata prendendo in considerazione tre questioni: l analisi del rapporto che il Profeta ha avuto col potere, l esame dell istituzione califfale e la descrizione dello Stato dopo la morte del Profeta. La sua conclusione è che: a) Muhammad era solo un profeta. La sua missione era solo religiosa (non voleva costruire uno Stato ma la Umma), altrimenti avrebbe lasciato indicazioni sulla forma dello stato islamico b) Il suo potere era eccezionale e non trasmissibile c) Il califfo è una costruzione umana che non trova riscontro nelle fonti del diritto islamico (pertanto non è un articolo di fede) d) Considerare il califfato una credenza religiosa ha consentito al potere politico di impossessarsi di quello religioso (usandolo per i suoi fini) e ha impedito qualunque possibilità di sviluppo e rimessa in discussione di quella identificazione. e) Lo Stato costruito dopo la morte di Muhammad era uno stato arabo (non un modello universalistico come invece pretende di essere l islam) Niente impedisce ai musulmani di distruggere questo sistema ormai desueto

8 8

9 9 III INCONTRO: Le culture politiche (fondamentalismi, nazionalismi e laicismi) Sintesi dei temi trattati Le TESI generali riguardanti le culture politiche sono le seguenti: 1. la cultura politica nel mondo musulmano non deriva da una frattura tra ragione divina e ragione politica, bensì da una enfatizzazione della ragione politica nei confronti della ragione divina (i regimi si richiamano all islam per legittimare il potere) 2. Le diverse culture politiche presenti nei paesi musulmani sono il prodotto dell incontro/scontro con l Occidente e del tentativo di orientare/contrastare il processo di modernizzazione 3. Le culture politiche sono funzionali alla realizzazione di obiettivi politici contrastanti: costruire la Umma o lo stato nazionale; ritornare all idea di modello di stato islamico (shari a) o di stato occidentale Le TESI specifiche sul fondamentalismo si possono così formulare: 1. Il fondamentalismo si colloca nella crisi della civiltà islamica e tende a definirsi come religione pura: come ideologia nella sua forma politica e come salafismo nella sua forma religiosa 2. Questa prospettiva comporta un distacco dalla cultura (non si dimentichi che una religione vive sempre all interno di una cultura) e consente di legittimare la loro proposta a coloro (gli immigrati) che soffrono di un processo di deculturazione. 3. I fondamentalismi religiosi riducono la religione alla dimensione politica in vista della sua redenzione e piegano le ragioni della trascendenza alle banali esigenze della lotta per il potere. 1. Nozioni generali sul fondamentalismo I fondamentalismi si battono per: --->costruire un ordine sociale (uno Stato) avente un fondamento assoluto (Dio) --->rifondare le relazioni sociali su basi religiose (è l utopia dello Stato etico, i fondamentalisti vogliono moralizzare la società.) I fondamentalismi si battono contro: --->le interpretazioni storico-critiche del testo sacro --->l ordine sociale secolarizzato --->il pluralismo del credere Distinzioni:

10 10 a) Il fondamentalismo (nato nel protestantesimo) si distingue dall integralismo (che riguarda il cattolicesimo) perché non presuppone nessuna mediazione tra il credente ed il Libro sacro b) Il fondamentalismo si distingue dal tradizionalismo perché è contrario alla logica del taqlid (la pedissequa imitazione del commento coranico) I germi del fondamentalismo sono presenti in tutte le religioni perché: tutte le religioni hanno a che fare con l ordine sociale poiché contengono una offerta di salvezza che richiede credenze (valori e significati) e comportamenti (religiosi e sociali). Se organizzate in chiese, si sforzano di proporre modelli di società che consentano di vivere e sperimentare su questa terra le prescrizioni divine. Le religioni monoteiste sono più esposte al fondamentalismo perché: a) Riguardano un Dio che si è rivelato all uomo e gli ha trasmesso conoscenze, significati e norme di comportamenti b) Il complesso cognitivo (la verità) e normativo (l etica) viene codificato in un Libro sacro che rappresenta il fondamento principale del sistema di credenze (e delle verità in esso contenute) nonché il riferimento ultimo dell agire sociale. Il problema sociologico che si pone alle religioni è quello di costituire una autorità che sorvegli il complesso delle credenze contro gli attacchi dei nemici interni (gli eretici) ed esterni (gli infedeli). Quando il sistema delle credenze diventa una istituzione organizzata gerarchicamente, la tendenza è quella di trasferire ad essa il carattere della sacralità e quindi dell assolutezza, inerranza ed immutabilità. Le conseguenze sono di tipo teologico (solo l autorità è autorizzata ad interpretare il Libro sacro e l obbedienza richiesta al credente è verso l autorità anziché verso il Libro sacro) e sociale (l istituzione tende ad autorappresentarsi come portatrice di un modello di società concluso e perfetto) Da tutto ciò si ricavano i tratti tipici dei movimenti fondamentalisti: 1. L inerranza di quanto contenuto nel Libro sacro in quanto dì provenienza divina 2. L assunzione del sistema di credenze nella sua totalità (principio di integrità) senza separazioni o distinzioni. 3. La non interpretabilità del testo---->comprensione basata solo sull evidenza letterale del testo o sull autorità riconosciuta ad un leader

11 11 4. L astoricità della verità contenuta nel Libro sacro ->impossibilità di un suo adeguamento alle mutate condizioni storiche e sociali. 5. La superiorità del modello sociale rivelato rispetto a qualunque altro concepito dalla ragione umana. 6. Il richiamo al mito della fondazione per affermare l assolutezza del modello originario e la necessità della sua riproduzione nel tempo presente. 7. La costruzione simbolica del nemico (speculare all immagine che di sé ha il fondamentalista) che, in vari modi, si oppone alla realizzazione del modello ideale Un movimento fondamentalista si riconosce dal fatto che: a) la dimensione politica del messaggio religioso diventa preponderante su ogni altro aspetto. b) l impegno da dedicare alla realizzazione del modello sociale (la città di Dio) diventa un fatto essenziale ai fini dell appartenenza, della solidarietà, dell identità e della salvezza personale Da ciò la valorizzazione delle opere considerate come sperimentazione anticipata del Regno di Dio, il segno che annuncia l avvento della salvezza, il primo compiersi della Parola di Dio Il termine fondamentalismo nasce alla fine del secolo scorso negli Stati Uniti, in ambiente protestante, come rifiuto delle correnti teologiche di stampo liberale e reazione all avvento di una modernità che esaltava l autonomia della ragione umana, il pluralismo, la libertà di coscienza e le religioni fai-da-te, il relativismo dei valori morali e l esclusione di Dio dalla vita collettiva. 2. Correnti riformatrici integraliste Il wahabbismo sviluppatosi in Arabia nel XVIII secolo e tuttora al potere Il salafismo sviluppatosi in Egitto nel XIX secolo ad opera del riformatore Rashid Rida Il fondamentalismo moderato dei Fratelli Musulmani sviluppatosi nel XX secolo in Egitto ad opera di Hasan al-banna e quello più radicale di Sahid Qutb e Ruhollah Khomeyni Il fondamentalismo globale del XXI secolo da cui è conseguito l islamonazionalismo (sul piano politico), il neofondamentalismo (sul piano dei valori) e il terrorismo globale (uso del corpo come strumento per il jihad) Aspetti comuni alle correnti integraliste: ----> La convinzione che nei periodi di crisi, il ritorno al modello medinese ne permette il superamento (movimenti di riscoperta delle origini sono presenti in tutte le religioni)

12 >L idea fondamentale che il risveglio dell islam passa attraverso il ritorno alle fonti, una purificazione teologica (eliminazione delle innovazioni dottrinarie, soprattutto derivanti dalla mistica islamica) e antropologica (lotta al culto dei santi) 3 Correnti di pensiero laiche: a) Il nazionalismo sviluppatosi in Egitto (Nasser), in Siria (Assad) e Iraq (Saddam Hussein) b) Il laicismo autoritario esemplificato dall esperienza turca (Kemal Ataturk)

13 13 IV INCONTRO: Verso una democrazia islamica? Sintesi dei Temi trattati Le TESI generali che verranno sviluppate sono le seguenti: 1. La costruzione di una democrazia nei paesi islamici deve passare attraverso il processo socio-culturale della secolarizzazione e non di una riforma dottrinale 2. Ciò comporta il passaggio da una religione politica (di tipo laico o confessionale) ad una religione civile (che individui un principio unificante in grado di consentire l identificazione dell individuo con la società) 3. Una religione civile non può consistere nel riferimento diretto all etica religiosa (perché occorre tener conto della secolarizzazione e della globalizzazione) 4. Una religione civile non può essere costruita contro l islam (perché si deve tener conto della tradizione) 5. Una religione civile potrà sorgere solo assieme all islam IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA L idea che comunemente si ha della democrazia riguarda, in senso stretto, la gestione del potere politico (e allora entrano in campo i principi della sovranità popolare, della separazione dei poteri, del suffragio universale, ecc.), mentre in un significato più ampio, che tiene conto anche della dimensione culturale (i valori) e sociale (l organizzazione della società), ci si riferisce ai principi di uguaglianza, libertà, laicità, pluralismo, ecc.) Se si guarda oltre che ai contenuti anche alle forme della democrazia, si può osservare la presenza di modelli diversi di realizzazione che variano in relazione alla forma del governo (parlamentare o presidenziale), al rapporto tra stato e religione (laicità assoluta, laicità concordataria, religione di stato), alla storia ed alla cultura di un popolo. Oggi si parla di crisi della democrazia in relazione alla manipolazione del consenso, alla presenza di poteri occulti (le multinazionali) o all eccessivo potere dei sondaggi. LE FINALITA DELLA DEMOCRAZIA In senso stretto, la democrazia serve a consentire ai cittadini di scegliere, col metodo maggioritario, i propri governanti incaricati di risolvere i problemi della società (ordine pubblico, istruzione, sanità ) In senso ampio, deve garantire agli individui la libertà di perseguire i loro diversi obiettivi e stili di vita all interno di un quadro di valori condiviso (stabilito dalla Costituzione) e la coesistenza delle differenze presenti nella società civile (cioè le diverse concezioni circa il cosa è giusto e il come si dovrebbe vivere). Le soluzioni adottate per quest ultimo obiettivo sono essenzialmente due: quella fondamentalista(imporre una visione etica a tutti

14 14 in modo coercitivo) e quella liberale (individuare delle meta-norme entro cui lasciare libere le persone di perseguire il loro modus vivendi) ISLAM E DEMOCRAZIA Alla domanda se l islam è compatibile con la democrazia, si può rispondere ponendosi a due livelli diversi: quello dottrinale (le credenze) e quello storico. Dal punto di vista dogmatico, occorre verificare la presenza dei principi della democrazia all interno dell apparato dottrinario ed eventualmente porre in essere una riforma teologica. A questo livello le posizioni in campo sono le seguenti: 1. La posizione fondamentalista ritiene che il dogma islamico sia incompatibile con la democrazia sia perché nell islam non c è separazione tra religione e Stato che per il fatto che il Corano è la Parola dettata da Dio, che la shari a è immodificabile e incompatibile con i diritti umani ed infine perché il credente può identificarsi solo nella umma e non con uno Stato. Nessuna riforma teologica è possibile. 2. La posizione riformista ritiene che nell islam si trovino tutti i principi della democrazia. Si tratta solo di riaprire un processo interpretativo e mettere mano ad una riforma teologica. In fondo, il vero problema non è la laicità dello Stato ma la necessità di evitare la concentrazione del potere (sia esso religioso o laico) perché solo così si garantisce la libertà della società civile (non si dimentichi che l islam, nella storia, ha garantito la libertà religiosa a cristiani ed ebrei). E la posizione di al-azhar 3. La posizione laica e liberale parte dal presupposto che Corano e Sunna non sono fonti normative ma solo fonti di ispirazione per il legislatore, che la shari a non va considerata come codice giuridico ma come valore etico (dove il valore prevale sulla norma) e di essa occorre fare una lettura finalistica. Questa posizione afferma l applicazione dei diritti di libertà e la separazione di religione e politica (senza escludere l espressione religiosa, senza impedire la formazione di partiti ispirati religiosamente e affermando il principio di alternanza) Dal punto di vista storico si è già visto che il potere politico islamico è sempre stato secolare (la sua fonte non è religiosa, anche se è stato legittimato religiosamente). Da ciò si deduce che per costruire un regime democratico non occorre una riforma teologica ma la secolarizzazione della società (ciò che consente alla popolazione di accettare una legittimazione laica del potere. E la posizione di O. Roy. IL PENSIERO DI OLIVIER ROY Questo sociologo francese, in merito alla questione della compatibilità tra islam e democrazia sostiene che: 1. la possibilità di costruire dal basso un regime democratico nei paesi musulmani non dipende da una riforma teologica ma da due processi tra loro collegati: un processo sociale (la secolarizzazione) ed un

15 processo politico (la laicizzazione). Il secondo strettamente dipendente dal primo. 2. La laicità non può realizzarsi senza pluralismo e secolarizzazione. Sono i cambiamenti sociali e culturali (pluralismo) e la marginalizzazione della religione nella sfera pubblica e nella coscienza individuale (cioè la secolarizzazione) che hanno avuto conseguenze sul piano politico (la laicità). Ma non è detto che la secolarizzazione porti alla laicità, ci sono paesi laici ma non secolari come gli Usa e paesi secolari ma non laici come l Inghilterra. 3. In generale, la laicità è il metodo che consente di mediare tra la dimensione interiore (valori e credenze personali) e la dimensione sociale (incontro con valori e credenze di altri) 4. La laicità non va intesa come filosofia che comprende tutto e spiega tutto (come una religione politica ) ma come un principio giuridico che si deduce dalle leggi, leggi che traggono validità dalla volontà del legislatore, il suo valore è politico (quindi non assoluto). 5. Sul principio giuridico della laicità si può anche non essere d accordo (come si può non essere d accordo sulla legge sull aborto o sul divorzio), ai cittadini non è chiesto il consenso sui valori ma il rispetto delle regole. Si può essere buoni cittadini anche se non si condividono certi principi 6. E' possibile obbedire alle norme religiose ed al contempo rispettare le norme democratiche (come è avvenuto per il cristianesimo) La Chiesa non accetta la legislazione sul divorzio ma condanna le azioni violente per cambiarla, ciò significa che la laicità non afferma valori comuni ma solo regole del gioco (ha un valore politico). Se in Occidente la laicità dello Stato è stata determinata dal processo di secolarizzazione, occorre chiedersi se un simile processo è in atto anche nei paesi musulmani. L islam ha conosciuto processi secolarizzanti nei diversi settori della società: nella politica (nell islam tutti i poteri sono stati secolari perché non determinati dalla religione), nel diritto (il processo di costruzione della shari a è stato uno sforzo razionale cui poi è stato attribuito un valore sacro), nella teologia (esiste una diversità di scuole teologiche), nella società (importanza delle strutture tribali e dei comportamenti consuetudinari). Oggi, il processo di modernizzazione ha innescato dinamiche di mutamento determinate dai tipici fattori della secolarizzazione: urbanizzazione, industrializzazione, istruzione, sviluppo della scienza e della tecnica, nuovi media, immigrazione. Queste dinamiche secolarizzanti sono alla base delle rivolte arabe e rappresentano un primo segnale di laicizzazione della politica senza dimenticare che l idea di laicità nel mondo islamico non riguarda il conflitto tra Stato e Chiesa (che non esiste) ma tra Stato e shari a (che tende a spossessare lo Stato del suo potere legiferante) 15

16 16 I DOCUMENTI DI AL-AZHAR Per tentare di orientare la rivolta egiziana l università di al-azhar, assieme ad altri intellettuali, ha diffuso due documenti. Il primo, intitolato Raccomandazioni per il futuro dell Egitto, fornisce indicazioni sul corretto rapporto tra Stato e religione e chiarisce le basi di una corretta politica ispirata ai principi della sharî a (da considerare una delle fonti della legislazione), auspica uno Stato nazionale costituzionale e democratico; l uguaglianza per tutti i cittadini; suffragio universale e libertà di informazione pensiero e opinione; diritti dell uomo, della donna, del bambino; pluralismo; cittadinanza; indipendenza dell istituzione di al-azhar Il secondo, intitolato Documento sulle libertà fondamentali (approvato anche dalle chiese cristiane) consta di 4 punti: Libertà di fede; Libertà d opinione ed espressione; Libertà della ricerca scientifica; Libertà della creazione artistica e letteraria. Questo documento è un grande passo in avanti, se si potrà mettere in pratica queste libertà, vi sarà un profondo cambiamento. Se esso diventa ispirazione per il nuovo governo, sarà un passo nuovo non solo per l Egitto, ma anche per gli altri Paesi islamici: il governo del Cairo sarà islamico, ma perlomeno garantirà la tolleranza e il rispetto delle religioni.

Islam, Stato e libertà. Dibattiti contemporanei

Islam, Stato e libertà. Dibattiti contemporanei Islam, Stato e libertà Dibattiti contemporanei L incontro con la modernità europea La legge che i francesi seguono in questo momento e che prendono a fondamento della loro politica è la legge che ha composto

Dettagli

LO STATO. Stato Definizione storico-politologica: Forma storica di organizzazione del potere politico, nata in Europa tra il XV e

LO STATO. Stato Definizione storico-politologica: Forma storica di organizzazione del potere politico, nata in Europa tra il XV e LO STATO Stato Definizione giuridica: Ordinamento giuridico a fini generali, che esercita il potere sovrano su un dato territorio, cui sono subordinati in modo necessario i soggetti ad esso appartenenti

Dettagli

1. Lo stato come comunità politica 2. La giustificazione dello stato 3. Le forme di stato moderne e il costituzionalismo liberaldemocratico

1. Lo stato come comunità politica 2. La giustificazione dello stato 3. Le forme di stato moderne e il costituzionalismo liberaldemocratico 3/0/016 A. Barbera-C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, 014 1. come comunità politica. La giustificazione dello stato 3. Le forme di stato moderne e il costituzionalismo liberaldemocratico

Dettagli

EUROPA E ISLAM: QUALE DIALOGO NELLO SPAZIO EURO MEDITERRANEO? a cura di Franco Chittolina

EUROPA E ISLAM: QUALE DIALOGO NELLO SPAZIO EURO MEDITERRANEO? a cura di Franco Chittolina EUROPA E ISLAM: QUALE DIALOGO NELLO SPAZIO EURO MEDITERRANEO? a cura di Franco Chittolina ISLAM IERI L Islam nasce sei secoli dopo il cristianesimo, nel VII sec d.c nella penisola araba Entra fin da subito

Dettagli

Liceo G. Galilei Trento

Liceo G. Galilei Trento Liceo G. Galilei Trento PIANI DI STUDIO IRC - INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA - Unità orarie settimanali 1^biennio 2^biennio 5^anno Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Indirizzo Doppia lingua 1 1 1 1 1 Indirizzo

Dettagli

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO 1. Sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico

Dettagli

ISIS (Islamic State of Iraq and Syria) acronimo arabo: Dāʿish dal giugno 2014 (Califfato) IS (Islamic State)

ISIS (Islamic State of Iraq and Syria) acronimo arabo: Dāʿish dal giugno 2014 (Califfato) IS (Islamic State) ISIS (Islamic State of Iraq and Syria) acronimo arabo: Dāʿish dal giugno 2014 (Califfato) IS (Islamic State) La bandiera nera dell IS riporta in alto la prima parte della professione di fede musulmana

Dettagli

ATTIVITA DIDATTICA SVOLTA nell A. S. 2017/18

ATTIVITA DIDATTICA SVOLTA nell A. S. 2017/18 Indirizzo Biotecnologie Sanitarie Classe 4 G La Chiesa e il dialogo interreligioso: il confronto e il rispetto delle diversità Il problema della tolleranza Il razzismo e le sue cause La società multietnica

Dettagli

LA LIBERTÀ RELIGIOSA: Art. 19 e dintorni

LA LIBERTÀ RELIGIOSA: Art. 19 e dintorni LA LIBERTÀ RELIGIOSA: Art. 19 e dintorni GABRIELE MAESTRI Dottorando in Teoria dello Stato Università di Roma La Sapienza Roma, Facoltà di Scienze Politiche 13/12/2011 DISPOSIZIONI COSTITUZIONALI Articolo

Dettagli

ISLAM, ISLAMICI, ISLAMISTI: l antropologia culturale interroga il mondo contemporaneo

ISLAM, ISLAMICI, ISLAMISTI: l antropologia culturale interroga il mondo contemporaneo ISLAM, ISLAMICI, ISLAMISTI: l antropologia culturale interroga il mondo contemporaneo La Umma: comunità di credenti/fedeli Medina: Umma, Pre-islam: asabiya, nuovi significati islamici comunità società

Dettagli

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^ OBIETTIVI FORMATIVI Osservare e scoprire nel mondo i segni di una presenza divina. Riconoscere l importanza delle ricorrenze religiose nella vita degli

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE TEMI DI AMMISSIONE A.A. 2016-17 - Uniti nella diversità: è questa l Europa che vogliamo? - La strumentalizzazione politica dei migranti - Le elezioni

Dettagli

RELIGIONE Classe I sez. B Programma effettivamente svolto dal docente Maurizio Ormas

RELIGIONE Classe I sez. B Programma effettivamente svolto dal docente Maurizio Ormas RELIGIONE Classe I sez. B OBIETTIVI DEL BIENNIO 1. Saper individuare lo specifico della religione e dell esperienza religiosa, distinguendo tra domanda di senso, risposta religiosa e fede. 2. Saper individuare

Dettagli

I LIBRI DI OASIS 4 COLLANA DIRETTA DA GABRIEL RICHI ALBERTI E MARTINO DIEZ

I LIBRI DI OASIS 4 COLLANA DIRETTA DA GABRIEL RICHI ALBERTI E MARTINO DIEZ I LIBRI DI OASIS 4 COLLANA DIRETTA DA GABRIEL RICHI ALBERTI E MARTINO DIEZ FADI S. RAHI Il Libano politico Tra partiti, famiglie e religioni nella situazione contemporanea 2016, Marcianum Press, Venezia

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE " E. CURIEL " Programma Svolto. Docente: MARIO FIORIANI

LICEO SCIENTIFICO STATALE  E. CURIEL  Programma Svolto. Docente: MARIO FIORIANI Classe: 1B - 1D -1G 1 I Natura e finalità dell IRC Primo periodo: IRC e catechesi: quali differenze Il fascino della vita Le origini e le cause del fatto religioso Le interpretazioni del fatto religioso

Dettagli

ISLAM E DEMOCRAZIA: COMPATIBILITA? Il caso della transizione Tunisina

ISLAM E DEMOCRAZIA: COMPATIBILITA? Il caso della transizione Tunisina ISLAM E DEMOCRAZIA: COMPATIBILITA? Il caso della transizione Tunisina Contenuti Gli stati a maggioranza islamica possono essere democratici? Le risposte date dalla scienza politica Come i partiti islamici

Dettagli

RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC

RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC CLASSE PRIMA - Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienza religiosa - L uomo e la ricerca della verità: proposta di

Dettagli

Il Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica VISTO Il Presidente della Repubblica l articolo 87 della Costituzione; la legge 25 marzo 1985, n. 121, recante ratifica ed esecuzione dell Accordo, con Protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/ ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/09808623-35 070/9809123-09040SENORBÌ e mail: catd050003@istruzione.it - pec: catd050003@pec.istruzione.it web. http://www.istitutotecnicosenorbi.gov.it

Dettagli

Indice sommario. Parte prima Parte generale. 1. Alcune nozioni di base. 2. Lo sviluppo del diritto costituzionale. 3.

Indice sommario. Parte prima Parte generale. 1. Alcune nozioni di base. 2. Lo sviluppo del diritto costituzionale. 3. Indice sommario Premessa... pag. 5 Parte prima Parte generale 1. Alcune nozioni di base 1.1. Diritto pubblico e diritto costituzionale....» 19 1.2. Lo Stato e i suoi caratteri essenziali...» 21 1.3. Gli

Dettagli

POLITICA, POTERE, STATO

POLITICA, POTERE, STATO POLITICA, POTERE, STATO Politica I concetto di "politica" designa in generale il complesso delle attività che si riferiscono alla vita pubblica e agli affari pubblici di una determinata comunità. La prima

Dettagli

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali La cultura Stefania Fragapane A.A. 2012-2013 Definizione Insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi L acquisizione

Dettagli

Èmile Durkheim ( ) Abbiamo una società di individui liberi: come è possibile l ordine sociale

Èmile Durkheim ( ) Abbiamo una società di individui liberi: come è possibile l ordine sociale 1 Èmile Durkheim (1858-1917) Abbiamo una società di individui liberi: come è possibile l ordine sociale La società è superiore all individuo Fonte: www.newgenevacenter.org Reazione conservatrice GIULIANA

Dettagli

INDICE. 1. Una Scuola di ispirazione cristiana nella storia e nell oggi. 2. La nostra Scuola: la sua Mappa Valoriale: la Costituzione.

INDICE. 1. Una Scuola di ispirazione cristiana nella storia e nell oggi. 2. La nostra Scuola: la sua Mappa Valoriale: la Costituzione. 1 INDICE PROGETTO EDUCATIVO 1. Una Scuola di ispirazione cristiana nella storia e nell oggi. 2. La nostra Scuola: la sua Mappa Valoriale: la Costituzione. 3. La Scuola e i Diritti del Bambino. 4. La Scuola

Dettagli

TEOLOGIA E POSTCRISTIANESIMO

TEOLOGIA E POSTCRISTIANESIMO Carmelo Dotolo TEOLOGIA E POSTCRISTIANESIMO Un percorso interdisciplinare QUERINIANA INDICE GENERALE Introduzione.... 5 1. Verso un mutamento di paradigma? Il cammino interdisciplinare della teologia dopo

Dettagli

stato è un organizzazione politica che esercita il suo

stato è un organizzazione politica che esercita il suo stato e costituzione per una convivenza civile e pacifica tra le persone una società deve avere delle norme giuridiche da rispettare e un autorità che abbia il potere di farle rispettare quando uno stato

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE SCUOLA SECONDARIA: RELIGIONE

CURRICOLO VERTICALE SCUOLA SECONDARIA: RELIGIONE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA SECONDARIA: RELIGIONE TRAGUARDI: L alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sull assoluto, cogliendo l intreccio tra dimensione religiosa e culturale.

Dettagli

L'isiam e il dibattito sui diritti dell'uomo

L'isiam e il dibattito sui diritti dell'uomo L'isiam e il dibattito sui diritti dell'uomo a cura dì Andrea Vacini Edizioni Fondazione Giovanni Agnelli Indice Introduzione L'isiam e il dibattito sui diritti dell'uomo Andrea Paóni 1. Diritti dell'uomo

Dettagli

Locke e lo spirito borghese

Locke e lo spirito borghese Locke (1632-1704) Come per Cartesio, Galileo l'opposizione al pensiero tradizionale è anche opposizione ai privilegi feudali, ai particolarismi Il contratto sociale già in Hobbes con l'idea di stato assoluto

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE PER L IRC della Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO NAZIONALE PER L IRC della Conferenza Episcopale Italiana SERVIZIO NAZIONALE PER L IRC della Conferenza Episcopale Italiana OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PROPRI DELL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELL'AMBITO DELLE INDICAZIONI NAZIONALI del secondo

Dettagli

ISLAMISTICA OBIETTIVI FORMATIVI PREREQUISITI RICHIESTI FREQUENZA LEZIONI CONTENUTI DEL CORSO

ISLAMISTICA OBIETTIVI FORMATIVI PREREQUISITI RICHIESTI FREQUENZA LEZIONI CONTENUTI DEL CORSO DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE Corso di laurea in Lingue e culture europee euroamericane ed orientali Anno accademico 2016/2017-2 anno ISLAMISTICA 6 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento

Dettagli

Opinione diffusa : impossibile da attuare al di fuori di piccole comunità (difficoltà di consultazione dei cittadini)

Opinione diffusa : impossibile da attuare al di fuori di piccole comunità (difficoltà di consultazione dei cittadini) Il popolo decide direttamente in merito alle leggi ed in genere alle scelte politiche del Paese. Antica Grecia ( città stato). Tesi classica: impossibile nelle società di grandi dimensioni. Tesi recente:

Dettagli

PRIMO BIENNIO Primo anno. Competenze Abilità Conoscenze Tempi. religioso, in particolare quello cristianocattolico,

PRIMO BIENNIO Primo anno. Competenze Abilità Conoscenze Tempi. religioso, in particolare quello cristianocattolico, DIPARTIMENTO DI I.R.C. Superare una concezione infantile e preconcetta del sentimento religioso. Individuare la specificità del fenomeno religioso e del suo linguaggio. PRIMO BIENNIO Primo anno Riconoscere

Dettagli

TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE dell INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA

TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE dell INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE dell INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA PREMESSA I docenti che svolgono il curricolo di religione cattolica presso la Direzione Didattica I circolo di Rimini,

Dettagli

Il principio di Laicità dello stato. Carmen Falvo

Il principio di Laicità dello stato. Carmen Falvo Il principio di Laicità dello stato Carmen Falvo La laicità è principio di democrazia, difesa del pari diritto, riconoscimento della libertà di coscienza, regola del «non fare ad altri ciò che non vorresti

Dettagli

Il periodo di preparazione per il Secondo Avvento del Messia fu il periodo di 400 anni che va dalla Riforma Protestante nel 1517 alla fine della

Il periodo di preparazione per il Secondo Avvento del Messia fu il periodo di 400 anni che va dalla Riforma Protestante nel 1517 alla fine della Il periodo di preparazione per il Secondo Avvento del Messia fu il periodo di 400 anni che va dalla Riforma Protestante nel 1517 alla fine della prima guerra mondiale nel 1918. Dal punto di vista della

Dettagli

I A ISTITUTO TECNICO L. EINAUDI MURAVERA MATERIA:RELIGIONE. PROFESSORE: FAEDDA SIMONE Anno

I A ISTITUTO TECNICO L. EINAUDI MURAVERA MATERIA:RELIGIONE. PROFESSORE: FAEDDA SIMONE Anno I A ISTITUTO TECNICO L. EINAUDI MURAVERA MATERIA:RELIGIONE. PROFESSORE: FAEDDA SIMONE 1. Unità di apprendimento: IL MISTERO DELL ESISTENZA - Chi sono io? Le domande di senso nell esistenza di qualsiasi

Dettagli

G.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Eticità: lo Stato. La Storia

G.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Eticità: lo Stato. La Storia G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Eticità: lo Stato. La Storia Lo Stato Lo Stato etico Nello Stato si ha la sintesi di famiglia e società: quel tipo di solidarietà e di unità spirituale

Dettagli

Sezione A: Traguardi formativi

Sezione A: Traguardi formativi Sezione A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA RELIGIONE Fonti di legittimazione D.L. n. 226 del 17 ottobre 2005; Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006; Raccomandazione

Dettagli

IL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA

IL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA Walter Kasper IL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA INDICE GENERALE Prefazione.... 5 INTRODUZIONE ALLA FEDE Introduzione.... 9 1. La situazione della fede... 12 1. Crisi o kairós della fede 12 2. I fondamenti

Dettagli

INDICE. Volume I PREMESSA LA COMPARAZIONE NEL DIRITTO COSTITUZIONALE: SCIENZA E METODO

INDICE. Volume I PREMESSA LA COMPARAZIONE NEL DIRITTO COSTITUZIONALE: SCIENZA E METODO Volume I Presentazione della settima edizione... pag. XVII Note per il lettore...» XIX PREMESSA LA COMPARAZIONE NEL DIRITTO COSTITUZIONALE: SCIENZA E METODO 1. Istituzioni politiche e comparazione nel

Dettagli

Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA)

Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA) Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA) Dipartimento di IRC (Insegnamento religione cattolica) PRIMO BIENNIO Anno scolastico 2018-19 Asse storico sociale (

Dettagli

INDICE GENERALE. Introduzione parte prima L ANTROPOLOGIA TRA LA MODERNITÀ E LA POSTMODERNITÀ

INDICE GENERALE. Introduzione parte prima L ANTROPOLOGIA TRA LA MODERNITÀ E LA POSTMODERNITÀ INDICE GENERALE Introduzione...005 parte prima L ANTROPOLOGIA TRA LA MODERNITÀ E LA POSTMODERNITÀ I. La fede cristiana nella stagione della postmodernità...015 1.1. Il mondo culturale contemporaneo...015

Dettagli

La religione. Roberto Pedersini

La religione. Roberto Pedersini La religione Roberto Pedersini La religione La religione è un sistema specifico di idee, norme e pratiche concernenti la sfera sacra, condivise da una comunità di credenti Un sistema specifico di idee,

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO REPUBBLICA ITALIANA ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI-BRENTONICO Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

Programmazione di dipartimento. per l Insegnamento della Religione Cattolica. a. s

Programmazione di dipartimento. per l Insegnamento della Religione Cattolica. a. s Programmazione di dipartimento per l Insegnamento della Religione Cattolica a. s. 2018-2019 Profilo generale L insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all esigenza di riconoscere nei percorsi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA elaborato dai docenti di scuola primaria Coordinatore Ins. Laura Montecchiani Classe I creatore e Padre Scoprire che per la religione

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO. CLASSE: 4 Alfa Classico - 4 Beta Classico MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: SILVIA MANUNTA Anno Scolastico 2010/2011

PROGRAMMA SVOLTO. CLASSE: 4 Alfa Classico - 4 Beta Classico MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: SILVIA MANUNTA Anno Scolastico 2010/2011 CLASSE: 4 Alfa Classico - 4 Beta Classico : SILVIA MANUNTA Cultura e religione I principali significati dei termini: cultura, religione; Il rapporto tra cultura italiana ed europea e la religione cattolica;

Dettagli

ANNO SCOLASTICO: 2017 / 2018 MATERIA: STORIA INSEGNANTE: LUCIA FENOGLIO. CLASSE: 2C SC cp

ANNO SCOLASTICO: 2017 / 2018 MATERIA: STORIA INSEGNANTE: LUCIA FENOGLIO. CLASSE: 2C SC cp ANNO SCOLASTICO: 2017 / 2018 MATERIA: STORIA INSEGNANTE: LUCIA FENOGLIO CLASSE: 2C SC cp FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): OBIETTIVI FORMATIVI Far comprendere

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/ ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Luigi Einaudi 070/09808623-35 070/9809123-09040SENORBÌ e mail: catd050003@istruzione.it - pec: catd050003@pec.istruzione.it web. http://www.istitutotecnicosenorbi.gov.it

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/19 CLASSE: 4A LSA MATERIA: RELIGIONE DOCENTE: BRUSCHI ALBERTO L insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici

Dettagli

LE SOCIETÀ MULTICULTURALI. E. Colombo

LE SOCIETÀ MULTICULTURALI. E. Colombo LE SOCIETÀ MULTICULTURALI E. Colombo Multiculturalismo/Multicuturalismi Visione sociologica: descrive la realtà sociale delle società occidentali moderne) - Differenza/solidarietà - Coesione sociale Visione

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - RELIGIONE CATTOLICA- Classe Prima COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE SOCIALI

Dettagli

Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.

Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. LO STATO Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Dalla definizione di Stato si deduce che tre sono gli elementi fondamentali che lo costituiscono. 1. POPOLO

Dettagli

Per forma di Stato si intende il rapporto che intercorre tra i governanti e i governati.

Per forma di Stato si intende il rapporto che intercorre tra i governanti e i governati. Le forme di Stato Per forma di Stato si intende il rapporto che intercorre tra i governanti e i governati. 1. lo Stato assoluto E' la prima forma di Stato in senso moderno e risale al periodo 1400-1600

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE CURRICOLO RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai Cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio creatore e Padre Scopre le tracce di Dio nella bellezza

Dettagli

1. L esistenza del magistero della Chiesa Le radici del ministero apostolico La Scrittura...131

1. L esistenza del magistero della Chiesa Le radici del ministero apostolico La Scrittura...131 Fondamenti del dogma Indice Pr e f a z i o n e d e l l a u t o r e... 5 Ab b r e v i a z i o n i... 7 No t a d e l c u r a t o r e... 9 In t r o d u z i o n e a l l o p e r a t e o l o g i c a d e l Ca

Dettagli

4 marzo La famiglia giuridica di Common law. Le fonti del diritto (segue)

4 marzo La famiglia giuridica di Common law. Le fonti del diritto (segue) La famiglia giuridica di Common law. Le fonti del diritto (segue) 4 marzo 2019 G. De Vergottini, Diritto costituzionale comparato, Cedam, Padova, 2013, pp. 151-154 F. Lanchester, Gli strumenti della democrazia,

Dettagli

Le ideologie. dal Novecento al Postmoderno

Le ideologie. dal Novecento al Postmoderno Le ideologie dal Novecento al Postmoderno 1. Definizione L ideologia è un sistema di pensiero volto a interpretare e/o governare la realtà. Si tratta, cioè, di un insieme di ideali etici, princìpi, dottrine

Dettagli

CLASSE PRIMA MACRO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITÀ TEMPI COMPETENZE 1 2 3

CLASSE PRIMA MACRO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITÀ TEMPI COMPETENZE 1 2 3 COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL BIENNIO 1. Riconoscere i contenuti culturali della disciplina in riferimento all esperienza dell alunno e alle sue domande di senso. 2. Potenziare il dialogo interdisciplinare,

Dettagli

LA COSTITUZIONE ITALIANA

LA COSTITUZIONE ITALIANA LA COSTITUZIONE ITALIANA «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei

Dettagli

Orizzonti della bioetica, diverse prospettive a confronto

Orizzonti della bioetica, diverse prospettive a confronto Orizzonti della bioetica, diverse prospettive a confronto 1 PROF. ANDREA PORCARELLI D o c e n t e d i P e d a g o g i a g e n e r a l e e s o c i a l e a l l U n i v e r s i t à d i P a d o v a D o c e

Dettagli

LA NUOVA STRADA OCCIDENTE E LIBERTA DOPO IL NOVECENTO L ULTIMO LIBRO DI FERDINANDO ADORNATO

LA NUOVA STRADA OCCIDENTE E LIBERTA DOPO IL NOVECENTO L ULTIMO LIBRO DI FERDINANDO ADORNATO LA NUOVA STRADA OCCIDENTE E LIBERTA DOPO IL NOVECENTO L ULTIMO LIBRO DI FERDINANDO ADORNATO CURRICULUM Ferdinando Adornato è laureato in filosofia, giornalista ed è il direttore del mensile "Liberal".

Dettagli

PROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE. Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo

PROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE. Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo PROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo I. IL MISTERO DELL ESISTENZA 1. Chi sono io? A. Sempre uguale, sempre diverso B. Un solo io o tanti io? C. Un solo

Dettagli

I VALORI FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL UE

I VALORI FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL UE I VALORI FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL UE I valori ideali che da secoli prospettavano l unità europea trovano le condizioni storiche per la loro realizzazione dopo

Dettagli

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo I. Che cos è la sociologia? CHE COS È LA SOCIOLOGIA?

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo I. Che cos è la sociologia? CHE COS È LA SOCIOLOGIA? CHE COS È LA SOCIOLOGIA? 1 Contenuti della lezione: Tre domande sulla sociologia ( cos è, a cosa serve, quando nasce ) Modernità e Società 2 Parte I: tre domande sulla sociologia 3 Che cos è la sociologia?

Dettagli

Evoluzione storico giuridica dei diritti riconosciuti alla persona

Evoluzione storico giuridica dei diritti riconosciuti alla persona Titolo dell unità formativa di apprendimento Evoluzione storico giuridica dei diritti riconosciuti alla persona Competenze chiave di cittadinanza Individuare collegamenti e relazioni Individuare collegamenti

Dettagli

Paolo Flores d Arcais. La guerra del Sacro. Terrorismo, laicità e democrazia radicale

Paolo Flores d Arcais. La guerra del Sacro. Terrorismo, laicità e democrazia radicale Paolo Flores d Arcais La guerra del Sacro Terrorismo, laicità e democrazia radicale Indice Premessa 7 Prologo, ovvero esposizione sillogistica di tutte le tesi 17 1. Una svolta storica: la dichiarazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA SEZIONE COMPETENZE TRASVERSALI AMBITI DESCRITTORI PERIODO Relazionale e individuale Motivazione ad apprendere Autonomia e responsabilità Collaborazione e interazione Cognitivo Conoscenze concettuali Conoscenze

Dettagli

La filosofia. Storia della filosofia contemporanea

La filosofia. Storia della filosofia contemporanea La filosofia Storia della filosofia contemporanea Che cos è la filosofia? Concezione tradizionale della filosofia La filosofia è una disciplina scolastica o accademica, che ha per oggetto la storia del

Dettagli

L Italia è una Repubblica

L Italia è una Repubblica Art. 1 cost. «L Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.» L Italia è una Repubblica L articolo

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE Capitolo 1 IL DIRITTO 1. Le regole prescrittive... pag. 1 2. Regole e sanzioni...»

Dettagli

SOCIOLOGIA POLITICA. Cavalli, Capitolo 14 SIMONE ARNALDI

SOCIOLOGIA POLITICA. Cavalli, Capitolo 14 SIMONE ARNALDI SOCIOLOGIA POLITICA Cavalli, Capitolo 14 SIMONE ARNALDI CONTENUTI 1. Lo spazio della politica 2. Lo Stato 3. Il problema della legittimazione 4. L azione collettiva 5. La partecipazione politica 6. I movimenti

Dettagli

VIII. Insegnamento religioso

VIII. Insegnamento religioso VIII. Insegnamento religioso VIII. Insegnamento religioso 281 1. Insegnamento religioso cattolico L insegnamento religioso cattolico fa proprie le finalità e le modalità degli studi liceali così come sono

Dettagli

INDICE SOMMARIO I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO CAPITOLO 2 LE NORME E LA LORO APPLICAZIONE

INDICE SOMMARIO I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO CAPITOLO 2 LE NORME E LA LORO APPLICAZIONE INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Dalla premessa alla tredicesima edizione...» XI Dalla premessa alla dodicesima edizione...» XV I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO

Dettagli

L etica protestante e lo spirito del capitalismo

L etica protestante e lo spirito del capitalismo LEZIONE 1 Max Weber L etica protestante e lo spirito del capitalismo Etica protestante e spirito del capitalismo Carattere prevalentemente protestante della proprietà capitalistica.. Non è solo un fatto

Dettagli

nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione riconoscimento -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio

nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione riconoscimento -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio RELIGIONE CATTOLICA nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione classe 1^ -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio sa riflettere -su Dio Creatore -su Dio Padre sa osservare

Dettagli

INDICE LE NORME, L ORDINAMENTO GIURIDICO, LO STATO

INDICE LE NORME, L ORDINAMENTO GIURIDICO, LO STATO INDICE I LE NORME, L ORDINAMENTO GIURIDICO, LO STATO 1. Per partecipare... Pag. 1 2. L ordinamento giuridico...» 2 3. La norma...» 4 4. Norme morali e norme sociali...» 6 5. Norme giuridiche e norme sociali...»

Dettagli

RELIGIONE: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

RELIGIONE: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE RELIGIONE: TERZO BIENNIO classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Riconoscere che il rapporto con Dio è esperienza fondamentale nella vita di molte persone, individuare

Dettagli

Il cristianesimo, Gesù e la modernità

Il cristianesimo, Gesù e la modernità Mauro Pesce Il cristianesimo, Gesù e la modernità Una relazione complessa Carocci editore Frecce Pesce_def.indd 5 03/09/18 16:49 1 a edizione, settembre 2018 copyright 2018 by Carocci editore S.p.A., Roma

Dettagli

Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.

Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Dalla definizione di Stato si deduce che tre sono gli elementi fondamentali che lo costituiscono. POPOLO STATO TERRITORIO SOVRANITA

Dettagli

INDICE. Volume I. Presentazione della nona edizione... Pag. XIII Note per il lettore...» XV

INDICE. Volume I. Presentazione della nona edizione... Pag. XIII Note per il lettore...» XV INDICE Volume I Presentazione della nona edizione... Pag. XIII Note per il lettore...» XV PREMESSA LA COMPARAZIONE NEL DIRITTO COSTITUZIONALE: SCIENZA E METODO 1. Istituzioni politiche e comparazione nel

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2017

PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S / 2017 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 20 / 09 /201 Pag. 1 di PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 201 / 201 INDIRIZZO SCOLASTICO MECCANICA e MECCATRONICA ELETTRONICA LOGISTICA e TRASPORTI X LICEO

Dettagli

FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli

FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli Quali sono natura ruolo e scopo della filosofia? cerchiamo una risposta a questi interrogativi nelle parole degli

Dettagli

CURRICOLO DI RELIGIONE

CURRICOLO DI RELIGIONE CURRICOLO DI RELIGIONE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'allieva/allievo: Riconosce le manifestazioni del linguaggio religioso come modi per comprendere la vita

Dettagli

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. : 2018/2019 CLASSE : 2 A LISS MATERIA : Storia e Geografia DOCENTE : Andrea Sozzi Relativamente all insegnamento di Storia e Geografia al termine del secondo anno lo studente:

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA CLASSE PRIMA Competenze Abilita Conoscenze CONOSCENZA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: I.R.C. CLASSI PRIME Riconoscere l importanza delle domande di senso per ogni uomo e orientarsi fra le varie proposte odierne con senso critico. Le domande di senso Dibattito. Riflessione personale.

Dettagli

BARTOLOMEO SORGE INTRODUZIONE ALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA. Nuova edizione rivista e aumentata. Queriniana

BARTOLOMEO SORGE INTRODUZIONE ALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA. Nuova edizione rivista e aumentata. Queriniana BARTOLOMEO SORGE INTRODUZIONE ALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA Nuova edizione rivista e aumentata Queriniana Indice Avvertenza: Per una civiltà dell amore... 7 Prefazione: Con adulta fedeltà.... 9 Fonti....

Dettagli

PROGRAMMA DI RELIGIONE CLASSI QUARTE ANNO SCOLASTICO 2015/16 AREA STORICO-FENOMENOLOGICO

PROGRAMMA DI RELIGIONE CLASSI QUARTE ANNO SCOLASTICO 2015/16 AREA STORICO-FENOMENOLOGICO CLASSI QUARTE ANNO SCOLASTICO 2015/16 AREA STORICO-FENOMENOLOGICO L UOMO E IL SACRO La Vocazione Missionaria della Chiesa. Il rinnovamento spirituale. Cristianesimo senza confini. Il cristianesimo nelle

Dettagli

ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME

ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME MATERIA: I.R.C. PROGRAMMA DIDATTICO 2017/2018 DOCENTI: Proff. Pallaoro Caterina Proff. Tucceri Antonella CLASSI: Prime e seconde SCHEMA DI LAVORO PER PIANI DI STUDIO SECONDO CICLO E. Area disciplinare:

Dettagli

INDIRIZZO SAV PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

INDIRIZZO SAV PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENZE UMANE FORESI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO BRIGNETTI ISTITUTO ALBERGHIERO E DELLA

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative

Istituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative SCUOLA: SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: STORIA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE -Conosce gli argomenti trattati. CONOSCENZA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI Conosce avvenimenti, fatti e

Dettagli

Indice. 1. Introduzione Si invoca una riforma Il concetto di «Riforma» 15

Indice. 1. Introduzione Si invoca una riforma Il concetto di «Riforma» 15 Indice Sommario dell opera 5 Prefazione all edizione italiana 7 Come usare questo libro 9 1. Introduzione 11 1.1 Si invoca una riforma 12 1.2 Il concetto di «Riforma» 15 1.2.1 La Riforma luterana 17 1.2.2

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19 CLASSE: 3 B LSA. MATERIA: Storia. DOCENTE: Paola Premi

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19 CLASSE: 3 B LSA. MATERIA: Storia. DOCENTE: Paola Premi PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19 CLASSE: 3 B LSA MATERIA: Storia DOCENTE: Paola Premi Relativamente all insegnamento di Storia le Indicazioni nazionali stabiliscono quanto segue: al termine del terzo

Dettagli

Parte I IL QUADRO TEORICO

Parte I IL QUADRO TEORICO INDICE Prefazione degli autori 1 A mo di introduzione: il mito di Procuste 5 Parte I IL QUADRO TEORICO CAPITOLO PRIMO CHI È MINORANZA E PERCHÉ? IL PROBLEMA DEFINITORIO 1. Gruppi e minoranze: il diritto

Dettagli

Scuola Primaria Longhena Bologna

Scuola Primaria Longhena Bologna Scuola Primaria Longhena Bologna PROGRAMMAZIONE ANNUALE IRC A.S.2013/2014 1 CLASSE PRIMA Unità di Apprendimento Obiettivi Formativi Obiettivi Specifici Di Apprendimento Indicatori di Competenza LA CREAZIONE

Dettagli