Progettare e valutare le competenze: Servizi commerciali per le community on line

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1 Progettare e valutare le competenze: Servizi commerciali per le community on line Rosanna Genni Dirigente scolastica Istituto di Istruzione superiore Europa Pomigliano d Arco (NA) nais078002@istruzione.it L SIS Europa di Pomigliano d Arco è impegnato ormai da tre anni in un processo di profonda revisione delle modalità di progettazione e di realizzazione dell azione formativa, finalizzato all individuazioni di modalità dell insegnare che consentano apprendimenti adeguati ai profondi mutamenti che l innovazione tecnologica ha contribuito a produrre nel mondo globalizzato, anche mediante l utilizzo delle quote di autonomia. Il disegno, ha avuto inizio con la destrutturazione - ristrutturazione della progettazione curriculare partendo dalle competenze chiave e trasversali, attraverso la costruzione di unità di apprendimento pluridisciplinari organizzate per assi culturali. Se le tecnologie cessano di rappresentare unicamente l oggetto di una disciplina per divenire strumento per l indagine, la socializzazione tra gruppi, la rappresentazione la comunicazione, l insegnamento da trasmissione di saperi standardizzati (libri di testo) diviene luogo della costruzione di apprendimenti personalizzati. L innovazione didattica ha richiesto una riprogettazione dell intera organizzazione intorno ad elementi chiave: accrescimento della professionalità docente; adeguamento delle dotazioni informatiche (collegamenti wifi, LIM; utilizzo dei social network per la condivisione e la elaborazione partecipata di materiali, utilizzo del sito della scuola come strumento di condivisione); impegno costante della direzione sulla didattica; standardizzazione dei processi; accettazione di modalità di valutazione interna ed esterna; sostegno all azione attraverso la finalizzazione delle risorse finanziarie al piano di miglioramento. Il percorso ha condotto alla creazione, per l indirizzo Professionale, del profilo Servizi commerciali per le community on line. T. Roselli, A. Andronico, F. Berni, P. Di Bitonto, V. Rossano (Eds.): DIDAMATICA 2012, ISBN:

2 DIDAMATICA 2012 Introduzione L innovazione tecnologica, le scoperte scientifiche, i mutamenti nei modi di pensare ed agire la complessità del modo globalizzato, impongono un continuo ripensamento sul ruolo e le modalità di costruzione delle conoscenze. L agire educativo è divenuto una realtà problematica e complessa che richiede una costante revisione critica di orientamenti e intenzioni. Ai professionisti dell educazione è quindi richiesto di attivare percorsi di riflessione al fine di realizzare itinerari procedurali e operativi idonei a consentire a quanti si approcciano alla conoscenza di elaborare il proprio personale percorso di vita. Tale visione appare tanto più necessaria nel tempo dell immagine, dell apparire, dell istante, della perdita di centralità della famiglia sempre più frammentata. Inoltre, l'abbandono precoce dei percorsi scolastici, crea una disabilità permanente nell'individuo e un incalcolabile onere per la società. La scuola quindi, assume sempre più un ruolo strumentale alla crescita, ma per rispondere a tali aspettative necessita di continui momenti di partecipazione, di riflessione, di collaborazione. Se la capacità di apprendimento rappresenta l obiettivo dell attività di insegnamento, quest ultima deve tradursi nella progettazione di azioni finalizzate a far acquisire all allievo, in contesti adeguati, strumenti autonomi e critici di interpretazione e costruzione della realtà nei diversi ambiti nei quali si svolge la sua vita L insegnamento diviene quindi, percorso indirizzato a costruire nei discenti competenze orientative, ovvero una conoscenza non frammentata ma organizzata e finalizzata alla interpretazione, alla analisi,alla soluzione di problemi, alla progettazione di se stesso in un mondo che cambia. In tale ottica le discipline cessano di essere il paradigma della progettazione didattica e l asse si sposta sui nodi interdisciplinari, la programmazione viene organizzata per aree e articolata in unità di apprendimento pluridisciplinari, la valutazione prevede prove esperte e la realizzazione di prodotti, la scuola si apre al territorio con il quale cerca uno scambio continuo proponendosi quale centro propulsore. La tecnologia da mezzo diviene luogo della ricerca e della condivisione e l educazione all uso si trasforma nella costruzione di competenze innovative volte all identificazione di nuove modalità di impiego degli strumenti. L SIS Europa di Pomigliano d Arco è impegnato ormai da tre anni in un processo di profonda revisione delle modalità di progettazione e di realizzazione dell azione formativa nella sua complessità. Il progetto senza dubbio ambizioso e sicuramente caratterizzato da luci ed ombre, ha condotto alla destrutturazione - ristrutturazione dei percorsi formativi curriculari e per l indirizzo professionale ha condotto all identificazione del profillo Servizi commerciali per le community on line. 2

3 Progettare e valutare le competenze: Servizi commerciali per le community on line 1 Il percorso I vari tentativi di riforma dall alto del sistema istruzione non possono condurre al raggiungimento dei risultati auspicati se si prescinde da un fondamentale elemento, il docente nell aula è solo con i suoi alunni e solo la profonda convinzione della necessità del cambiamento, nonché la creazione di un clima di condivisione e di una struttura di supporto che riduca la sua solitudine, può generare l humus per innescare un reale processo di innovazione. 1.1 La condivisione Il cambiamento organizzativo richiede la progettazione di una serie di azioni,la definizione dei tempi e delle modalità, ma soprattutto la condivisione. In un'organizzazione nella quale il grado di autonomia del professionista è molto elevato ed è difficile la standardizzazione, occorre che l'esigenza del cambiamento parta dal basso ed inoltre che le proposte di innovazione evidenzino miglioramenti concreti. L adozione di un sistema qualità (dall anno 2003/04) ha consentito nel corso degli anni di evidenziare i punti di debolezza che sono stati costantemente sottoposti all analisi del collegio docenti. Le crescenti difficoltà di interazione con l universo adolescenziale in costante cambiamento ha suggerito una profonda revisione critica. La coscienza della inadeguatezza delle azioni intraprese rispetto ai risultati ottenuti (alti livelli di dispersione, elevato numero di non ammessi, elevato numeri di alunni con giudizio sospeso, elevato assenteismo, elevato numero di nulla osta), ha generato il bisogno di un cambiamento che potesse tradurre il notevole lavoro che comunque veniva posto in essere, in azioni produttive degli effetti desiderati. 1.2 Rapporti con il territorio Una didattica che vuole essere orientante e contestualmente voglia costruire competenze spendibili nel mondo del lavoro deve trovare i suoi punti di riferimento nei collegamenti con i contesti nei quali l individuo esplica se stesso in una logica organica di reciproca influenza. Attraverso la stipula di protocolli di intesa sono state istituzionalizzate reti orizzontali e verticali, il coinvolgimento di associazioni imprenditoriali e no profit, ha consentito di instaurare un dialogo rivolto alla definizione partecipata dei livelli di competenza in uscita richiesti. 1.2 Rapporti con le famiglie La famiglia assume un ruolo fondamentale nella progettazione didattica, talvolta anche per la realizzazione di interventi compensativi (l istituzione scolastica si 3

4 DIDAMATICA 2012 colloca in un area fortemente deprivata e sottoposta a rilevanti tensioni sociali), quale destinataria di azioni informative e formative. 1.3 Revisione della struttura organizzativa L'esigenza di individuare una struttura organizzativa che possa produrre al superamento del frazionamento e alla riconduzione all unità dell azione formativa ha condotto all'istituzione del Comitato tecnico scientifico (organo a composizione variabile) coordinato dal dirigente scolastico, composto dai coordinatori di indirizzo, dai coordinatori per aree disciplinari, dalle FS (fs programmazione curriculare fs supporto ai docenti per la didattica fs supporto ai docenti per l utilizzo delle tecnologie informatiche, Fs disabilità, fs. Concorsi,fs.scambi culturali) ed aperto alla partecipazione del territorio (rappresentanti enti locali, centro per l impiego, università, organizzazioni imprenditoriali). 1.4 Revisione dei tempi della programmazione La progettazione didattica viene realizzata dai consigli di classe (seconda metà di ottobre) al termine di un periodo di accoglienza finalizzato all analisi della situazione di partenza, mediante la rilevazione delle competenze in ingresso, degli interessi, delle aspettative. L'anno scolastico viene suddiviso in due periodi (pentamestre-trimestre) con un interperiodo. La progettazione viene verificata ed eventualmente modificata evidenziando le eventuali non conformità e introducendo interventi correttivi e preventivi. 1.5 Accrescimento della professionalità dei docenti Il lavoro pluridisciplinare, la predisposizione di prove esperte, la realizzazione di prodotti, l utilizzo delle tecnologie come luogo di indagine, condivisione e comunicazione, richiedono competenze di cui non sempre i docenti sono in possesso, di qui la necessità, di consentire la più ampia partecipazione ad attività di aggiornamento coerenti offerte dal territorio e di organizzare corsi di aggiornamento rivolti sia ai docenti interni che ai docenti delle scuole secondarie di primo grado di riferimento, al fine di realizzare concrete modalità di interazione (competenze digitali, costruzione della didattica multimediale con le LIM, utilizzo di social network per la condivisione e la progettazione pluridisciplinare, utilizzo del sito della scuola come strumento di condivisione). 1.6 Predisposizione di un gruppo di miglioramento Al fine di stemperare le difficoltà e individuare modalità unitarie di soluzione dei problemi che si verificano nella sperimentazione dei percorsi è stato costituito un gruppo di supporto alla programmazione, tra i suoi compiti a) la ricerca dei problemi e la proposta di possibili soluzioni da sottoporre per l adozione agli organi competenti 4

5 Progettare e valutare le competenze: Servizi commerciali per le community on line b) L analisi delle opportunità di partecipazione a bandi per la realizzazione di progetti coerenti con le azioni programmate 2 Costruzione delle UDA pluridisciplinari o per assi Il comitato tecnico scientifico nelle sue articolazioni procede alla revisione della programmazione predisponendo UDA pluridisciplinari da sottoporre all approvazione del collegio docenti Le UDA vengono adeguate alla classe dai Consigli di classe, che procedono alla eventuale modifica dei contenuti sulla base delle esigenze e dei livelli della classe, nonché della presenza di allievi con esigenze speciali. I consigli di classe inoltre procedono: Alla costruzione di percorsi didattici che partono dalla ricerca all'individuazione dei prodotti che gli alunni dovranno realizzare al termine di ciascuna UDA. La sperimentazione operativa oltre a rendere attiva la competenza, consente all allievo di verificare attitudini, aspettative, abilità. Costituisce inoltre utile rinforzo dell autostima. alla costruzione delle prove esperte pluridisciplinari ( si parte da un testo unico sul quale confluiscono tutte le richieste delle discipline) per verificare l acquisizione delle competenze. all'individuazione di metodologie coerenti con le competenze da attivare : simulazione ( impresa formativa simulata), role play ( progetto hostess, tirocini nelle scuole elementari per gli alunni del corso sociale in supporto agli allievi disabili,realizzazione della progettazione degli alunni del corso grafico delle modalità di comunicazione esterna della scuola ),peer education (educazione alla salute, progetto storia), didattica multimediale (matematica e realtà, classe 2.0), alternanza scuola lavoro. alla verifica periodica (SQ) utilizzando modalità di monitoraggio in itinere al fine di attivare azioni preventive e correttive, opportunamente socializzate. 3 L'integrazione dell'offerta formativa L'azione di miglioramento richiede una forte integrazione tra le azioni curriculari ed extracurriculari,capita sovente nelle scuole di imbattersi in una miriade di "progetti" privi di alcuna connessione tra loro, semplicemente ispirati alla logica di ampliare l'offerta formativa. Un tal modo di procedere conduce inevitabilmente a ridurre l'impatto che tali azioni possono produrre. Il piano di miglioramento rappresenta lo strumento che consente di individuare le azioni che in stretta correlazione con le attività curriculari possono amplificare e consolidare risultati. La partecipazione ai bandi che consentano di accedere a fondi locali, nazionali, europei è strettamente correlata agli obiettivi definiti nelle azioni curriculari, anche al fine di consentire ai consigli di classe la verifica della ricaduta. In particolare l' istituto partecipa ad azioni di mobilità internazionale sempre nell ottica di consentire agli allievi di sperimentare se stessi in contesti differenti, 5

6 DIDAMATICA 2012 Inoltre l Istituto si pone quale soggetto propulsivo attivando le leve disponibili per orientare il territorio attraverso la rivalutazione dei contesti e la crescita socioculturale (Progetto storia ; Legalità; Orientamento; Pari opportunità; Attività di formazione per gli adulti). 4 Le Risorse L'attuazione delle azioni indicate richiede una grande sforzo di ottimizzazione delle risorse umane tecnologiche e finanziarie. 4.1 Le Risorse umane Nella scuola la risorsa è la persona, occorre quindi operare perché il clima organizzativo favorisca sensazioni diffuse di benessere. Il cambiamento genera sempre tensioni e ansie, deve essere sostenuto da azioni di aggiornamento e realizzato con piccoli passi. E' inoltre, indispensabile chiarire motivazioni e obiettivi, attraverso una disposizione al dialogo e alla valutazione delle esigenze che talvolta possono sembrare contrapposte. La realizzazione di una leadership diffusa, l'empowerment, l'adozione di criteri di selezione meritocratici, ma sulla base di parametri trasparenti, rappresentano gli strumenti agiti per creare una ampia condivisione 4.2 Le Risorse tecnologiche La partecipazione a bandi FESR ha consentito l adeguamento delle dotazioni informatiche (collegamenti wifi, LIM; netbook e notebook, laboratori). Il sito Web da vetrina è stato trasformato in strumento di comunicazione e condivisione. 4.3 Le Risorse finanziarie Tutte le risorse finanziarie (FIS - fondi provenienti dalla partecipazione a bandi)vengono utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi definiti nel piano di miglioramento, la ripartizione vien effettuata tenendo conto dei risultati raggiunti in riferimento agli obiettivi assegnati. 5 Impegno della direzione nella didattica La direzione è costantemente impegnata nell aggiornamento didattico e soprattutto nell impiego delle nuove tecnologie. Collabora con il comitato tecnico scientifico e con i gruppi di lavoro utilizzando social network. Attraverso attività di aggiornamento costante, ricerca e propone modalità di utilizzo delle quote di flessibilità ed autonomia finalizzate alla costruzione di profili professionali innovativi (Servizi commerciali per le community on line) 6

7 Progettare e valutare le competenze: Servizi commerciali per le community on line 6 La costruzione del profilo (Servizi commerciali per le community on line): work in progress Il comitato tecnico scientifico sulla base di indagini sull evoluzione del mercato del lavoro sta predisponendo i contenuti didattici che consentiranno agli allievi che hanno effettuato l iscrizione per l anno scolastico 2012/13 alla classe prima, di conseguire attraverso il sostenimento di appositi esami la certificazione del percorso. 7 L'analisi dei punti di forza e di debolezza L analisi dell esperienza sin qui condotta e ancora in fieri consente di evidenziare i seguenti punti di forza e di criticità al fine di agire il miglioramento continuo: Punti di forza leadership diffusa e condivisa empowerment del gruppo di supporto continua ricerca di modalità di coinvolgimento ampia condivisione sia interna che esterna scarsa resistenza al cambiamento ridotta mobilità del personale forte supporto in tutte le fasi delle attività (creazione di materiali, schede, modalità di documentazione, materiali didattici) utilizzo del sito web e della posta elettronica per la condivisione dei materiali e la realizzazione di lavori comuni utilizzo di social network per la condivisione dei materiali 10. azione di aggiornamento continuo Punti di debolezza problema della preselezione degli alunni in ingresso operata dal segmento di istruzione precedente difficoltà nella realizzazione del lavoro pluridisciplinare in mancanza di riunioni settimanali di programmazione difficoltà nell individuare idonei criteri di valutazione dei prodotti difficoltà di coinvolgimento delle organizzazioni imprenditoriali difficoltà di coinvolgimento dei genitori problema dei docenti nominati in fase avanzata e dei supplenti difficoltà nel controllo documentale 7

8 DIDAMATICA Conclusioni I profondi cambiamenti che stanno caratterizzando il mercato del lavoro, richiedono risposte adeguate ma soprattutto tempestive. L autonomia didattica riconosciuta alle istituzioni scolastiche può rappresentare lo strumento che consente al sistema istruzione di riappropriarsi della propria funzione. Agire l autonomia non significa solo dosare i contributi orario, ma soprattutto avviare un processo di modifica dei contenuti e dei modi dell insegnare. L aggiornamento costante, l attenzione ai cambiamenti, l impiego originale degli strumenti tecnologici, la riflessione, la ricerca e la progettazione, possono rappresentare la vera riforma del sistema istruzione. Per eventuali approfondimenti e confronto sui materiali prodotti è possibile consultare il sito Riferimenti bibliografici Alessandrini, G La formazione continua nelle organizzazioni, Tecnodid, 1994 Napoli. Alessandrini, G. (a cura di) Formazione e organizzazione nella scuola dell autonomia, Guerini e Associati, 2000, Milano. Castoldi M. Valutare le competenze Carocci, 2009 Roma. Castoldi M, Segnali di qualità. Valutare con gli indicatori nella scuola, La Scuola, 1998 Brescia. de Vecchi G., Aiutare ad apprendere, La Nuova Italia, 1998 Scandicci (Firenze). Margiotta U. (a cura di) L'insegnante di qualità. Valutazione e performance, Armando, 1999 Roma. Striano, M.PI tempi e i luoghi dell apprendere. Processi di apprendimento e contesti di formazione,liguori, 2000, Napoli. Vertecchi B., L'archivio docimologico per l'autovalutazione delle scuole. Cos'è, come si usa,, Angeli, 1999 Milano. pdf 8

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