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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA TRIENNALE INTERFACOLTÀ IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE PROVA DI TRADUZIONE COMMENTATA: I COMUNICATI STAMPA DEL PORTALE DI SESTO PER L UNESCO Relatore: Prof.sa Paola CATENACCIO Tesi di laurea di: Marta LORUSSO Matr. Nr ANNO ACCADEMICO

2 Indice Introduzione Materiali della traduzione Collocazione dei materiali Comunicazione istituzionale e marketing territoriale L identità di Sesto Analisi a livello lessicale Introduzione all analisi dei testi tradotti L ostacolo lessicale Lessico generico Termini tecnici Termini culturalmente connotati Nomi propri Analisi a livello sintattico Interventi sulla sintassi del periodo Il soggetto: esplicitazione e posizione Gli elementi periferici alla frase Semantic vs communicative translation Testo dei comunicati stampa con traduzione a fronte Conclusione Bibliografia... 63

3 Introduzione Il presente lavoro di traduzione è scaturito dalla volontà di rendere una sezione del portale di Sesto San Giovanni fruibile a un pubblico internazionale, in seguito alla candidatura del comune nelle liste del Patrimonio Mondiale dell Umanità dell UNESCO. Si è proceduto, infatti, a tradurre in lingua inglese, qui utilizzata come lingua franca, alcuni dei comunicati stampa pubblicati sul sito comunale e relativi alle iniziative di maggiore rilievo promosse dall amministrazione sestese. Si intende pertanto procedere in questa sede all esame dei testi tradotti, al fine di evidenziare le questioni ritenute di maggiore risalto del lavoro traduttivo svolto e giungere all esplicitazione del metodo seguito. A un primo capitolo introduttivo, quindi, dedicato alla presentazione dei materiali su cui si è lavorato e alla loro collocazione, segue l analisi delle scelte lessicali di particolare rilievo e la riflessione sulle strategie utilizzate di volta in volta per rendere nella lingua d arrivo termini e concetti che presentavano più difficoltà a essere tradotti. Il terzo capitolo, invece, si sofferma sulle differenze fra la sintassi italiana e quella inglese che hanno reso necessaria la riorganizzazione nel testo di arrivo degli elementi presenti nella frase e dei rapporti fra le frasi stesse. Infine, i testi completi dei comunicati stampa su cui si basa l intera analisi sono consultabili nell ultimo capitolo con traduzione in inglese a fronte, in modo da renderne più agevole il confronto. 1

4 CAPITOLO 1 MATERIALI DELLA TRADUZIONE 1.1 Collocazione dei materiali Nel 2006 il Comune di Sesto San Giovanni ha deciso di candidare l intero perimetro della città alla lista del Patrimonio Mondiale dell Umanità dell UNESCO, l Organizzazione delle Nazioni Unite per l Educazione, la Scienza e la Cultura, nella categoria del paesaggio culturale evolutivo. Con questa espressione si intende un paesaggio nato a seguito di insediamenti umani per un esigenza sociale, economica, amministrativa o religiosa e sviluppatosi in associazione e in risposta all ambiente naturale circostante. In questo tipo di paesaggio, storia e tradizione sono indissolubilmente legate al territorio, che, tuttavia, non ha ancora arrestato il proprio processo evolutivo. 1 E proprio questa l immagine che Sesto ha di sé e che vuole comunicare all esterno. Così, in occasione di tale evento, è stata creata all interno del sito internet del comune una sezione denominata Sesto San Giovanni per l UNESCO e suddivisa a sua volta in diverse aree tematiche, fra cui quella intitolata La città si mobilita. Al suo interno, come dichiarato nel sito stesso, viene presentato un resoconto sintetico delle principali iniziative di partecipazione e di adesione alla candidatura, realizzate 1 Definizione tratta dal portale UNESCO < [ ] the organically evolved landscape, a landscape that results from an initial social, economic, administrative, and/or religious imperative and has developed its present form by association with and in response to its natural environment. A living landscape is one that retains an active social role in contemporary society closely associated with the traditional way of life and in which the evolutionary process is still in progress. At the same time it exhibits significant material evidence of its evolution over time. 2

5 dall amministrazione con l eventuale coinvolgimento di associazioni ed enti pubblici o privati al fine di salvaguardare il patrimonio storico della città e di promuovere gli spazi industriali già recuperati, trasformandoli progressivamente in sedi simboliche di questa mobilitazione generale. Attraverso la candidatura, quindi, Sesto San Giovanni si è affacciata sul panorama internazionale, affiancando il valore del proprio patrimonio a quello di territori di ogni parte del mondo. Così, non solo è stato necessario creare uno spazio online dedicato alla descrizione degli eventi relativi alla mobilitazione, ma è stato essenziale anche rendere tali informazioni consultabili e comprensibili al più vasto pubblico internazionale attraverso la traduzione dei materiali in lingua inglese. In tale contesto si colloca il presente lavoro di traduzione, che ha riguardato nello specifico i comunicati stampa relativi alle iniziative promosse dall amministrazione comunale nel periodo che va da gennaio a maggio In particolare, tale attività è stata svolta nell ambito di un progetto di collaborazione fra il Comune di Sesto San Giovanni e l Università degli Studi di Milano per la traduzione in lingua inglese della sopracitata sezione del portale comunale Sesto San Giovanni per l UNESCO con lo scopo di promuovere a livello internazionale l operato dell ente pubblico in materia di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio territoriale. 3

6 1.2 Comunicazione istituzionale e marketing territoriale Oltre agli obiettivi sinora espressi, si è dovuta tenere particolarmente presente nell affrontare la traduzione dei comunicati stampa la collocazione di tale tipologia testuale nella sfera della comunicazione istituzionale. Con questo termine ci si riferisce all attività comunicativa delle istituzioni, nel caso analizzato delle pubbliche amministrazioni, che mettendosi in relazione con la società di cui fanno parte, che si tratti di individui o di altri enti, intendono trasmettere all esterno la propria personalità e i propri valori fondanti. Infatti, tra le caratteristiche principali di questo tipo di comunicazione emerge la promozione dell immagine dell amministrazione che avviene per lo più conferendo conoscenza e visibilità a eventi di importanza locale, regionale, nazionale e internazionale. Ciò risulta evidente se si osserva il corpus di comunicati stampa analizzati per la traduzione, i cui argomenti spaziano dalla presentazione di opere teatrali, concerti, libri e mostre alla comunicazione dei progetti di urbanistica in atto e delle misure adottate per salvaguardare l ambiente. L intero lavoro, quindi, si inserisce in una più ampia strategia istituzionale di promozione intesa come momento di condivisione di identità e senso di appartenenza, ma anche come momento in cui le politiche di sviluppo si uniscono a una politica di marketing territoriale. Quest ultima non si riduce a un attività di pubblicità, ma mira ad aumentare il valore immateriale di un territorio al fine di attirare soggetti economici e produttivi, tendendo a sviluppare iniziative che producano un attrazione locale adeguata a competere con i territori contigui, ma, come nel nostro caso, anche con quelli lontani. Ciò che deve essere promosso è il valore di un identità condivisa nella storia, nelle radici culturali, nella natura sociale 4

7 e nelle trasformazioni economiche, 2 la coscienza diffusa di un patrimonio comune di tradizioni e di opportunità. Infatti, ogni territorio acquista una propria immagine e identità la cui rappresentazione costituisce il primo degli strumenti di promozione sfruttati dalla comunicazione istituzionale. 3 È, infatti, solo attraverso un adeguata attività comunicativa che ogni iniziativa di marketing assume la dovuta rilevanza, poiché, come sostiene Gelosi: valorizzare significa da una parte creare valore, ma dall altra darne conoscenza, darne visibilità[ ]. 4 Di conseguenza, la diffusione delle informazioni sui progetti di sviluppo costituisce un altro mezzo per promuovere il territorio, il quale, fornendo alla propria domanda l insieme delle informazioni qualitative e quantitative sulle proprie caratteristiche, crea un patrimonio d immagine, che migliora la percezione che il mercato ha di alcune sue componenti e inevitabilmente attribuisce loro valore. 5 Strettamente legata a tale strategia è, inoltre, quella di dare visibilità all efficacia delle politiche sociali ed economiche precedentemente adottate. 6 2 C. GELOSI, Comunicare il territorio. Il nuovo ruolo delle amministrazioni nella comunicazione istituzionale, FrancoAngeli, Milano, 2004, pp Ivi, p Ivi, p S. ROLANDO (a cura di), Teorie e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo Stato sovraordinato alla sussidiarietà, Etas Libri, Milano, 2001, p C. GELOSI, Comunicare il territorio. Il nuovo ruolo delle amministrazioni nella comunicazione istituzionale, FrancoAngeli, Milano, 2004, p.32. 5

8 Tuttavia, il fulcro del sistema di marketing territoriale risiede nell evidenziazione degli elementi di competizione. 7 Infatti, come afferma Ierardi: È come se ogni luogo cercasse la sua vocazione e si specializzasse poi in essa. 8 Infatti, non è possibile considerare il marketing territoriale come un insieme di tecniche che se applicate a una determinata area produrranno indistintamente determinati effetti. Al contrario, è necessario individuare la vision del territorio stesso, da sviluppare, incentivare e comunicare. 9 Ecco, quindi, che ritorna il concetto di identità di un area geografica, che costituisce proprio quell elemento di differenziazione rispetto agli altri territori che è e che deve essere sottolineato nel contesto comunicativo istituzionale. 1.3 L identità di Sesto Quanto detto vale a maggior ragione se si intende perseguire una strategia di internazionalizzazione, come quella messa in atto dal comune di Sesto San Giovanni. Attraverso l analisi dei comunicati stampa tradotti, infatti, emerge facilmente l immagine che la città ha voluto veicolare di se stessa. Sesto viene così rappresentata come la città delle fabbriche, un luogo peculiare per il suo imponente passato industriale che ha visto svilupparsi su tutto il suo territorio aziende dalle 7 Ivi, p S. ROLANDO (a cura di), Teorie e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo Stato sovraordinato alla sussidiarietà, Etas Libri, Milano, 2001, p Ivi, p

9 grandi dimensioni come le acciaierie Falck, la Marelli, la Campari o la Breda. Il patrimonio industriale, quindi, è al centro dell opera di valorizzazione di questo comune milanese che costruisce la propria identità attorno a una tradizione operaia e sindacalista e che concepisce il proprio territorio come un museo diffuso in cui ogni spazio conserva la memoria di un passato significativo. Oltre a far leva sulla storia recente che la caratterizza, Sesto pone l accento sulla singolarità delle trasformazioni avvenute e ancora in atto in tutta l area, a partire dalla riconversione delle ex zone industriali in luoghi di cultura e incontro, come nel caso dello Spazio MIL o del Carroponte, o in aree verdi, come il parco Falck. Dalle iniziative promosse dall amministrazione comunale sestese, inoltre, traspare il forte desiderio della città di inserirsi in un contesto non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale. Si veda a tal proposito la partecipazione alla B.I.T., Borsa Internazionale del Turismo, o l adesione alla rete di città europee in trasformazione TRACE. L identità che ne scaturisce è, dunque, quella di un comune dal valore storico e dal costante rinnovamento, che ritiene di meritare di essere tutelato e valorizzato a livello mondiale. Pertanto, ora che l intento comunicativo di promozione dei comunicati stampa presi in esame è stato esplicitato e che le ragioni del lavoro di traduzione risultano chiare, è possibile procedere con l analisi lessico-grammaticale dei materiali. 7

10 CAPITOLO 2 ANALISI A LIVELLO LESSICALE 2.1 Introduzione all analisi dei testi tradotti Prima di addentrarci nel commento lessicale dei testi tradotti, risulta necessario individuare tutti gli elementi coinvolti nell atto comunicativo del comunicato stampa, i quali sono passibili di trasformazione al momento della traduzione. Per fare ciò mi riferisco al modello di comunicazione di Jakobson (1958) rielaborato a partire dallo schema di Shannon e Weaver (1949), che intende la comunicazione come trasmissione di un messaggio da parte di un emittente ad un destinatario attraverso un codice comune, veicolato da uno strumento di contatto (canale), entro un determinato contesto 1. A questi sei elementi (emittente, destinatario, messaggio, codice, canale, contesto) si aggiunga quello del rumore, presente nello schema originale di Shannon e Weaver, che interferisce con la piena realizzazione dell atto comunicativo. Applicando tali nozioni al corpus da tradurre, l emittente può essere identificato nella figura del Comune di Sesto San Giovanni sia nel testo originale (o prototesto secondo la definizione di Osimo) sia in quello tradotto in lingua inglese ( metatesto ) 2. In egual modo il messaggio, ovvero il contenuto dei comunicati stampa, rimane invariato nel passaggio da una versione all altra. Al contrario, il destinatario ne risulta inevitabilmente modificato. Infatti, se il prototesto era stato ideato per essere fruito da un pubblico fortemente eterogeneo, ma accomunato dalla 1 R. JAKOBSON, Saggi di Linguistica Generale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002 (Traduzione dall inglese a cura di Luigi Heilmann e Letizia Grassi), p B. OSIMO, Manuale del traduttore, guida pratica con glossario, Editore Ulrico Hoepli, Milano,

11 conoscenza, perlomeno passiva, dell italiano, il metatesto si rivolge a un lettore modello ancora più composito identificato nel pubblico internazionale. Anche il codice, quindi, sul quale si basa la comprensione e che è rappresentato dalla lingua e dalla cultura a cui questa fa riferimento, deve necessariamente adattarsi al destinatario. E proprio questo l aspetto più rilevante dell atto del tradurre, che ne costituisce anche la principale difficoltà. Infatti, se il contesto e il canale, ovvero il testo scritto, sotto forma di comunicato stampa, all interno del portale di un comune milanese, non subiscono cambiamenti in quanto la traduzione prodotta è destinata a essere pubblicata nella stessa forma e nelle medesime circostanze dell originale testuale, il codice, invece, nel suo modificarsi trascina con sé la possibilità di una perdita di significato. E qui che entra in gioco il concetto di rumore che corrisponde in questo caso a ciò che Osimo ha denominato residuo comunicativo 3. Per tradurre il testo, infatti, bisogna innanzitutto interpretarlo e in questa prima decodifica potrebbero andare perse alcune informazioni. Inoltre, una volta prodotto il testo in lingua inglese, i destinatari potrebbero darne un interpretazione che si distacca ulteriormente non solo dalle intenzioni dell emittente, ma anche da quelle del traduttore che fa da intermediario fra di essi. Per ottenere il successo della comunicazione è dunque opportuno procedere all analisi del prototesto tanto a livello grammaticale quanto a livello funzionale, per produrre un metatesto che non tradisca il significato del testo originale. Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario adattare la traduzione prodotta non solo alle strutture grammaticali della lingua di arrivo, ma anche alla cultura dei soggetti identificati come destinatari, senza perdere di vista gli specifici obiettivi del lavoro traduttivo. A 3 B. OSIMO, La traduzione saggistica dall inglese, guida pratica con versioni guidate e glossario, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 2007, pp

12 partire da queste considerazioni è scaturita la scelta del metodo di traduzione, che viene esplicitato in un commento articolato dei testi tradotti. 2.2 L ostacolo lessicale Come suggerisce Taylor, la scelta di trattare il lessico come campo di studio a se stante nell analisi delle traduzioni, è dettata solamente da ragioni pratiche di comodità e non risponde in nessun modo alla realtà linguistica. Infatti, non è facile separare il lessico dalla grammatica, poiché è solo attraverso la combinazione delle parole sulla base di regole grammaticali che si dà forma a una lingua. 4 Inoltre, nell analizzare le scelte lessicali si deve tenere presente che, contrariamente alla norma, il lavoro di traduzione è stato svolto verso l inglese a partire dalla mia lingua madre, l italiano. Considerando che il processo di traduzione prevede una prima fase di decodifica del testo fonte e una successiva di ricodifica nella lingua ricevente, risulta evidente che l ostacolo a livello lessicale è stato riscontrato principalmente in quest ultimo passaggio di trasposizione del significato. Tale difficoltà deriva in primo luogo dalla natura delle parole stesse, che Taylor definisce con l aggettivo slippery con l ambivalente significato di ingannevole e che sfugge alla presa, scivoloso. In questo senso le parole sono spesso ambigue, perché polisemiche (portatrici di più significati), legate a particolari collocazioni (combinazioni tipiche o abituali di lessemi) o sensibili al registro linguistico. Egli fa, inoltre, distinzione fra parole e termini, sottolineando la fatica di trovare per le prime il giusto equivalente nella lingua d arrivo, mentre, almeno in teoria, i 4 C. TAYLOR, Language to language, A practical and theoretical guide for Italian/English translators, Cambridge University Press, 1998, pp

13 termini avrebbero un unico significato e un solo corrispondente corretto nella lingua ricevente. 5 Tuttavia, vedremo che nella pratica, nonostante questa distinzione, la traduzione dei termini tecnici non è automatica come si potrebbe pensare. Altrettanto problematica si è inoltre rivelata la resa di parole che fanno riferimento a realtà ambientali, istituzionali o culturali tipiche dell area geografica della lingua del testo di partenza, compresi i nomi propri di personaggi e luoghi o i titoli di progetti ed opere. In primo luogo, però, è opportuno soffermarsi sulla più vasta categoria di parole lessicali generiche. 2.3 Lessico generico I lessemi che designano realtà generiche e comuni a entrambe le aree linguistiche potrebbero sembrare privi di particolari insidie per un traduttore, ma spesso si rivelano i più complessi da trasporre per diversi motivi. Innanzitutto, come già accennato, la quasi totalità delle parole lessicali è polisemica. Ciò significa che lo stesso vocabolo può assumere più significati fra loro differenti a seconda del contesto e questo avviene per il lessico di entrambe le lingue, di modo che i diversi significati di un unico termine di partenza a volte trovano tutti corrispondenza in un unico termine nella lingua d arrivo, mentre in altri casi si deve ricorrere a vocaboli della lingua ricevente diversi a seconda del significato inteso nel testo originale. Tutto questo viene ulteriormente complicato dalla sinonimia, che, al 5 ivi, p

14 contrario, si verifica nel caso in cui più parole abbiano il medesimo significato e che può portare a commettere errori facendo credere che i sinonimi siano intercambiabili. In realtà, spesso questi differiscono fra loro, se non per sottili sfumature di senso, almeno per modo di impiego e frequenza d uso. Per orientarsi nel labirinto di significati Newmark propone con il nome di componential analysis una valida tecnica per la traduzione degli elementi lessicali che consiste nell analizzare le loro diverse componenti di senso che dovranno poi essere trasferite nel metatesto 6. In questo modo la perdita di senso da una lingua all altra viene ridotta sostanzialmente e la scelta del lessico da utilizzare per la traduzione diventa più mirata e consapevole, soprattutto se ponderata tenendo conto del contesto in cui è inserita la parola. Si prenda ad esempio il caso seguente: (1) Il testo racconta la vita di Nicola [ ]. The book is about the life of Nicola [ ]. In questo caso il predicato racconta non corrisponde all azione del narrare, propria di una persona. Al contrario, il suo significato va scomposto nel modo seguente: racconta è una narrazione ha come argomento. Ecco perché il verbo to tell, legato al senso di riferire, sarebbe stato fuori luogo. 6 P. NEWMAN, Approaches to translation, Phoenix ELT, 1995, pp

15 Inoltre, è utile ai fini di un buon risultato distinguere per ogni parola il suo significato concreto da quello figurativo, da quello tecnico e da quello colloquiale, oltre al suo significato primario da quelli secondari. A tal proposito si consideri questo esempio: (2) [ ] sindacalisti che hanno dedicato impegno e motivazione ai propri valori e alla loro diffusione. [ ] trade unionists who firmly believed in their values and where highly committed to their dissemination. La parola diffusione, derivante dal linguaggio della chimica e qui utilizzata in senso figurato nel contesto della circolazione di idee, trova nel Ragazzini 2008 la possibilità di essere tradotta con diffusion in prima istanza e con dissemination solo in seguito. Tuttavia, il primo significato di diffusion nel Longman Dictionary of Contemporary English (2000) è legato alla propagazione di un gas, mentre dissemination si riferisce univocamente alla diffusione di idee e di informazioni, risultando il termine più adatto a trasmettere il concetto espresso nel prototesto. Per giungere a una buona traduzione, infine, Newmark suggerisce di stabilire il grado di frequenza d impiego di una parola: primario (basato sulla frequenza d uso nella lingua moderna), secondario, che ricorre in alcune collocazioni o in una sola occasione 7. Infatti, non avrebbe senso utilizzare nel metatesto una parola poco usata nella lingua ricevente per tradurne una del prototesto che è invece di uso comune nella lingua di partenza e in aggiunta si comprometterebbe la comprensione del testo da parte dei lettori. Tale osservazione ci conduce a trattare dei termini tecnici. 7 Ivi, p

16 2.4 Termini tecnici La teoria descrive i termini come monosemici, quindi non ambigui, e indipendenti dal contesto. Di conseguenza, essi sarebbero facilmente traducibili con un termine equivalente nella lingua d arrivo. Questa considerazione potrebbe risultare veritiera in un approccio alla traduzione fortemente orientato alla riproduzione fedele del significato dell originale, strutture semantiche e sintattiche permettendo. E quella che Newmark chiama traduzione semantica in opposizione alla traduzione comunicativa, che si concentra invece più sull effetto che vuole produrre sul lettore. Nel mio caso ho ritenuto inevitabile dover tenere ben presente il destinatario del metatesto nel trasferire da una lingua all altra i termini più specifici. Infatti, se per precisione avrei dovuto tradurre un termine scientifico con un termine altrettanto specifico, spesso ho sentito l esigenza di allontanarmi dall originale per rendere il concetto più comprensibile al pubblico ideale. Questo avviene perché in alcune occasioni il termine in italiano, pur essendo specifico, è ampiamente utilizzato e di facile comprensione anche per i non specialisti del settore, mentre l equivalente inglese risulterebbe oscuro alla maggior parte dei destinatari. La decisione riguardo al termine da impiegare appare ancora più complessa se si prende in considerazione il fatto che il metatesto è destinato a essere pubblicato su un sito internet i cui utenti sono in potenza estremamente eterogenei. Ecco perché, ad esempio, in un comunicato stampa in cui ci si riferiva al disinquinamento della falda acquifera, si è preferito tradurre quest ultimo termine con il trasparente underground water piuttosto che con il corrispondente termine derivante dalla geologia aquifer, tanto specifico da non apparire nemmeno sul Longman Dictionary of Contemporary English (2000): 14

17 (3) La nuova società, PROARIS, ha lo scopo di disinquinare la falda acquifera [ ]. [...] a new company, PROARIS, whose objective is to free underground water from chemical pollutants [...]. In altri punti si è invece optato per la traduzione tecnica del termine, seguita però da una breve spiegazione. Si veda a titolo di esempio la traduzione di teleriscaldamento, un concetto nuovo e poco conosciuto anche al pubblico generalista italiano: (4) [ ] utilizzando l acqua di falda, fonti rinnovabili, ed energie alternative in genere con lo scopo di sviluppare il Teleriscaldamento. It employs underground water, renewable sources and alternative energy to develop district heating, a heating system that consists of distributing steam or hot water to the houses through a pipeline laid underground. La posizione del termine alla fine della frase ha permesso di chiarificarne il significato con una perifrasi appositiva, necessaria per poter fornire al lettore tutti gli strumenti per la comprensione del testo nella sua interezza. In altri casi, infine, la resa del termine tecnico nella lingua d arrivo non solo non sarebbe stata funzionale, ma avrebbe addirittura generato l incomprensione. Si è scelto quindi di sostituire la dicitura tecnica con un concetto più generale, allontanandosi dalla stesura originale in nome dell efficienza. Così: 15

18 (5) La Regione Lombardia [ ] ha individuato nel Comune di Sesto il soggetto pubblico in grado di provvedere alla messa in sicurezza della [...] the Municipality of Sesto was put in charge of setting up a plan for the safe management of the water. falda. Qui provvedere alla messa in sicurezza della falda è stato tradotto con il meno preciso, ma più chiaro setting up a plan for the safe management of the water, che letteralmente significa predisporre un piano di sicurezza per la gestione dell acqua. 2.5 Termini culturalmente connotati La categoria di vocaboli dalla traduzione più controversa è sicuramente rappresentata da quelli che fanno riferimento a realtà tipiche del paese associato alla lingua di partenza e che non sempre trovano equivalenti nella cultura d arrivo. In particolare, nel corpus preso in considerazione tali termini sono principalmente legati alle istituzioni e alle relative cariche istituzionali, essendo l emittente dei comunicati stampa proprio un ente comunale. Per tradurre questo tipo di termini Newmark propone diversi procedimenti da utilizzare a seconda delle circostanze: la trascrizione della parola in lingua originale, la traduzione letterale in caso di termini trasparenti, il calco in occasione di istituzioni importanti, la traduzione riconosciuta da un corpo ufficiale della lingua di partenza, l equivalente nella cultura di arrivo, l apporto di informazioni supplementari all interno del testo, in nota o in parentesi, la combinazione di due o 16

19 tre delle tecniche precedenti e l eliminazione del termine se di importanza marginale nel testo 8. Nel mio caso la scelta della tecnica di traduzione è stata ponderata non solo in relazione alla natura del termine, ma anche alla sua posizione nel contesto. In tal modo, alcuni vocaboli che ricorrono più volte all interno del prototesto sono stati resi in maniera diversa in base alla loro collocazione, e, allo stesso tempo, la medesima locuzione inglese è stata utilizzata per designare concetti affini ma diversamente espressi in italiano. Si prenda in considerazione il termine Comune, che si riferisce all ente amministrativo del territorio sestese, e che ho quindi equiparato al termine Amministrazione Comunale traducendo entrambi con Municipality of Sesto (esempi (6)a. e (6)b.), ma che, laddove era inteso come soggetto di azione politica, ho sostituito con il più generale local government (esempio (6)c.). (6) a. La Regione Lombardia [ ] ha individuato nel Comune di Sesto il soggetto pubblico in grado di provvedere a. [...] the Municipality of Sesto was put in charge of setting up a plan for the safe management of the water. alla messa in sicurezza della falda. b. La mostra è stata organizzata dall Amministrazione Comunale [ ]. c. [ ] il Comune ha costituito un apposita società in partnership con A2A. b. The exhibition was organized by the Municipality of Sesto [...]. c. [...] the local government has signed a special partnership with A2A [...]. 8 Ivi, pp

20 Dalla realtà comunale, tipicamente italiana, derivano, inoltre, il ricorrente concetto di Consiglio comunale e le diverse cariche di sindaco, vicesindaco e assessore per la cui resa mi sono attenuta alle traduzioni standardizzate rispettivamente di town council, mayor, deputy mayor e councillor : (7) a. Nel maggio 2007, infatti, il Consiglio Comunale ha approvato l adesione alla a. In May 2007, the town council accepted to purchase a share in PROARIS [...]. società PROARIS [ ]. b. Quello dell energia pulita ha concluso il Sindaco Giorgio Oldrini è sicuramente il tema del futuro[ ]. c. Ci è stato chiesto di ospitare questa prima riunione ha dichiarato il vicesindaco Demetrio Morabito [ ]. d. Il teleriscaldamento ha proseguito l Assessore Di Leva [ ]. b. Clean energy concluded the mayor, Giorgio Oldrini is certainly the challenge of the future [...]. c. We have been asked to host this first meeting declared the deputy mayor, Demetrio Morabito - [...]. d. District heating continued the town councillor Di Leva [...]. Questi termini possono essere definiti come equivalenti culturali, esattamente come Ministry of the Environment per Ministero dell ambiente, Ministry of the Interior per Ministero degli interni e Ministry of National Heritage and Culture per Ministero per i beni e le attività culturali, tutti concetti che trovano una sostanziale corrispondenza nel passaggio fra le due culture: 18

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