Il metodo sperimentale
|
|
- Eugenio Grande
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il metodo sperimentale Laboratorio di Psicologia generale Introduzione Sappiamo che la psicologia è la scienza che studia il comportamento e la mente. L analisi del comportamento avviene secondo metodi differenti che vanno dall osservazione fino all esperimento di laboratorio. L oggetto d indagine in psicologia è riconducibile allo studio della natura e della variabilità del comportamento degli individui. La ricerca in ambito psicologico, al pari delle altre discipline, viene condotta secondo norme che regolano il metodo scientifico, che è caratterizzato dal controllo di ipotesi. L esperimento Un esperimento è una situazione controllata nella quale il ricercatore manipola una sola variabile (variabile indipendente) per scoprirne il suo effetto su un altra (variabile dipendente). È chiaro che tutte le altre condizioni devono essere costanti.
2 Metodo generale dell indagine scientifica Fonte: Pedone R. (2002) La prassi della ricerca L esempio precedente mostra come sia possibile giungere alla verifica di un ipotesi seguendo le regole del metodo sperimentale. I passi seguiti dallo sperimentatore sono riportati nella figura. L indagine scientifica La formulazione di ipotesi generali costituisce il primo tentativo di spiegazione di un fenomeno che, in seguito, può portare all identificazione di ipotesi più specifiche che sono dette ipotesi di ricerca. La possibilità di formulare ipotesi fa entrare lo sperimentatore nel vivo di un processo di ricerca.
3 Metodologia sperimentale L indagine scientifica I fenomeni che si vogliono studiare possono essere rappresentati da diversi eventi e considerati nella loro complessità. Quando si studia sperimentalmente un evento, occorre eliminare una parte della sua complessità. Questo processo consiste nel prendere il fenomeno e trasformarlo in una più variabili. Le variabili Il termine variabile indica una condizione, un attributo o una caratteristica di una persona o di un evento che varia a seconda delle situazioni o degli individui. Si tratta quindi di una caratteristica che, almeno teoricamente, può essere misurata. Una variabile può essere ad esempio l altezza di una persona, il sesso, l età, la lunghezza di una staffa, ecc. Questo ci permette di individuare delle categorie all interno della quale ogni individuo assumerà delle posizioni in base ai valori che la variabile può assumere.
4 Le variabili Le diverse proprietà di una variabile si definiscono valori, la cui numerosità varia proprio in funzione del tipo di variabile considerato. Per cui ognuna di queste caratteristiche può avere valori differenti e può essere espressa con scale di misura diversa: sesso, alta, media, bassa, anzianità, ecc.. Ora, nei libri di metodologia e nella conversazione scientifica si parla di variabili indipendenti e dipendenti. Variabili dipendenti e variabili indipendenti Le variabili indipendenti sono degli stimoli o degli eventi comportamentali che si sospetta causino dei cambiamenti su altri eventi o comportamenti (variabile dipendente). Le variabili dipendenti sono le variazioni di determinati comportamenti che si suppone dipendano dalle modifiche delle variabili indipendenti. In base al tipo di ricerca che lo studioso intende svolgere e in che modo agisce su di essa, le variabili indipendenti possono essere: Variabili dipendenti e variabili indipendenti manipolate, quelle che lo sperimentatore controlla e modifica attivamente, come la quantità delle dose di un farmaco, l intensità della luce, e così via, Immaginiamo che un ricercatore decida di osservare il comportamento di alcuni soggetti a seguito della somministrazione di un particolare farmaco (variabile indipendente) egli potrà non solo variare il dosaggio, quanto anche decidere di somministrare il farmaco solo ad alcuni soggetti e non ad altri. non manipolate, sono quelle che il ricercatore non può controllare a piacere.
5 Variabili dipendenti e variabili indipendenti Nella ricerca psicologica si possono scegliere anche altre variabili indipendenti che restano tali sebbene lo sperimentatore non le manipoli di fatto, ma semplicemente le controlli. Se un ricercatore vuole studiare come variano le scelte professionali (variabile dipendente ) al variare del sesso dei soggetti (variabile indipendente ), dire che manipola la variabile vuol dire solo scegliere i soggetti fra i due sessi. In sintesi, la variabile indipendente è un fattore di cui si vogliono studiare gli effetti. Variabile indipendente Manipolare significa che noi assegniamo alla variabile differenti livelli per differenti gruppi. Per esempio: Supponiamo che la VI è l ammontare del tempo a disposizione di uno studente per completare un test. Noi possiamo dare ad una classe 40 minuti e all altra 60 minuti. Questi due elementi rappresentano i livelli della variabile tempo. Variabile dipendente È un aspetto del comportamento dei partecipanti alla ricerca che il ricercatore registra per verificare se è influenzato dalla variabile indipendente. Per esempio: Un test valuta l abilità degli studenti nel rispondere correttamente a precise domande. Il numero delle domande corrette rappresenta la variabile dipendente. In sintesi, possiamo dire che: La variabile indipendente è la causa La variabile dipendente è l effetto.
6 In sintesi Cos ì se gli studenti che impiegano 60 minuti fanno meglio il test rispetto a chi ne impiega 40, noi possiamo affermare che la causa delle differenze fra i due gruppi (sperimentale e di controllo) è il fattore tempo. Questo comporta che il ricercatore deve assumere che fra le due classi non vi siano differenze. Tutto il resto deve essere mantenuto costante. In sintesi Prima sezione Seconda sezione Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Esempi di variabili
7 Variabili indipendenti e variabili intervenienti Nelle conduzioni di indagine, delle volte capita che possono intervenire alcuni fattori in grado di influire sulla variabile dipendente. In questi casi, le variazioni osservabili sulla variabile dipendente non sono prodotte esclusivamente dalla variabile manipolata dal ricercatore, ma possono essere, almeno in parte, riconducibili ad altre fonti di variazioni alle quali è necessario prestare attenzione. Variabili indipendenti e variabili intervenienti Le variabili che producono degli effetti indesiderati sulle variabili dipendenti sono dette variabili d errore o intervenienti. Errori e fonti di variazione Gli errori possono essere di due tipi: errori sistematici (producono effetti costanti) ed errori casuali (si manifestano in modo costate e producono variazioni non prevedibili).
8 Errori e fonti di variazione Un errore sistematico potrebbe dipendere dall imperfetta taratura del cronometro usato per misurare il tempo di esposizione di alcuni stimoli. In questo caso lo strumento introduce un errore costante (sistematico) in quanto la durata di esposizione degli stimoli risulta più breve o più lunga rispetto a quanto stabilito precedentemente nel disegno sperimentale. Diversamente se il cronometro avesse un funzionamento irregolare misurando il tempo in modo più lento o veloce senza alcuna regolarità. In questo caso lo strumento introdurrebbe nell esperimento una variabile d errore casuale. Misurazione Il concetto di misura si riferisce ad un assegnazione di valori numerici ad eventi o oggetti secondo regole che permettono di rappresentare le proprietà degli eventi o oggetti con numeri. Per esempio possiamo assegnare: 1 a tutte le persone della provincia di Cosenza 2 a tutte le persone che provengono da altre regioni Questo ci permette di contare il numero delle persone che rientrano in una delle due categorie. Misurazione La regola con la quale si assegnano i valori numerici determina il tipo di conclusioni che si possono raggiungere. Per questo motivo si è soliti distinguere quattro tipi di scala: Nominale Ordinale Intervalli A rapporti
9 Scala nominale Permette di classificare eventi o oggetti in categorie. La regola è che gli oggetti o eventi di uno stesso tipo ottengono lo stesso valore numerico e viceversa. Per esempio avremo il seguente schema: Scala nominale Classificazione Dams Lettere Filosofia Storia Sistema Sistema 2 D L F S Nr di studenti Scala ordinale È una scala che dispone gli oggetti o gli eventi a seconda della loro grandezza. Permette di stabilire un ordine. Tale ordinamento viene svolto sulla base della scelta e dell applicazione di un criterio come ad esempio, quello di importanza, preferenza, gerarchia, ecc. Il limite della scala è che le misure non sono quantificate numericamente in termini di differenze fra i diversi livelli di classificazione.
10 Scala ordinale Classificazione I II III IV V VI VII Variabile nominale Corso di laurea DAMS Lettere Lingue Storia Matematica Fisica Ingegneria La scala dà solo l ordine di preferenza, non la differenza di preferenze fra gli eventi. Scale a intervalli È una scala le cui differenze fra valori numerici acquistano un significato. Per esempio possiamo dire che è più interessante la Psicologia rispetto alla Storia. In una scala da 1 a 7, dove 1 corrisponde alla Storia e 7 alla Psicologia, dove collocheresti le materie di Lingue, Greco e Latino? Il risultato è una classifica con i relativi valori intermedi tra i due estremi che sono 1 e 7. Scale a intervalli 7 Psicologia 6,5 Lingue 6 Greco 4 Latino 1 Storia
11 Scale a rapporti È una scala caratterizzata da un punto zero significativo nonché da differenze significative fra i suoi valori numerici. In psicologia, si verifica raramente la possibilità di utilizzare variabili misurate su scale a rapporti. Esse sono associate alla misura di grandezze fisiche come la lunghezza, il peso o il tempo. Metodo generale dell indagine scientifica Fonte: Pedone R. (2002) Aspetti teorici Un indagine scientifica inizia quando abbiamo accumulato delle conoscenze e queste ci segnalano che c è qualcosa che ancora non conosciamo. Per esempio, perché gli studenti che assistono alla lezione, supportati da specifici strumenti, hanno un miglioramento nell apprendimento dei concetti? Se sì, di quanto? Cosa dobbiamo fare per progettare un esperimento che ci permetta di rispondere a questa domanda?
12 La ricerca Come riusciamo a trovare una risposta a questo problema? La metodologia sperimentale impone che il ricercatore imposti le domande in modo preciso. Cosa vuol dire favorire o ostacolare l apprendimento? Cosa vuol dire adottare una determinata metodologia rispetto ad un altra? L ipotesi della ricerca Prendiamo come esempio un ipotetico esperimento di psicologia dell apprendimento. È noto che l apprendimento di nuovi concetti è facilitato se sostenuto dall impiego di strumenti. La nostra ipotesi, che è una specifica predizioni di una relazione tra variabili, potrebbe essere: Come può migliorare l insegnamento/ apprendimento di alcuni concetti della psicologia, se questo viene supportato da adeguati strumenti che ne facilitano la trasmissione dei contenuti. Definire le variabili della ricerca Consideriamo, in questo caso, come variabile dipendente la qualità delle risposte date dagli studenti alla fine della lezione. Al contrario, la variabile indipendente è la modalità di somministrazione della lezione agli studenti del corso.
13 Definire le variabili della ricerca Questa fase nasce dall esigenza che le formulazioni teoriche del problema avvengono, spesso, in modo astratto e del tutto concettuale. È chiaro che per studiare un problema occorre formularlo in modo da operare su di esso quantitativamente. Questo significa che il ricercatore deve essere in grado di contare o misurare il valore delle variabili individuate Pianificare l esperimento Perché fare confronti In psicologia i confronti avvengono sulle prestazioni medie dei soggetti partecipanti alla ricerca. Nel caso più semplice il paragone avviene tra un gruppo sperimentale (sul quale è avvenuta la manipolazione della variabile indipendente) e un gruppo di controllo. È chiaro che possono esistere esperimenti con più gruppi sperimentali, esperimenti in cui i gruppi sperimentali fungono da controllo l uno nei confronti dell altro e esperimenti condotti su singoli gruppi.
14 Perché fare confronti In questo caso possiamo dire che il confronto avviene fra: i partecipanti che seguono la lezione con l ausilio degli strumenti (gruppo sperimentale), gli studenti che seguono la lezione normalmente (gruppo di controllo). In questo caso abbiamo definito il confronto tra due situazioni didattiche. Perché fare confronti Un altra condizione indispensabile, perché si abbia un vero esperimento, consiste nel fatto che lo sperimentatore deve essere in grado di manipolare la variabile indipendente. Diventa chiaro che se non c è un confronto non c è esperimento Scelta del campione
15 Formare i gruppi Nel nostro caso questa situazione ci porta a formulare la seguente domanda: chi è che decide di quale gruppo farà parte ciascun soggetto partecipante alla ricerca? Anche questo aspetto è una condizione necessaria perché si possa parlare di esperimento. Se i gruppi sono precostituiti possiamo parlare di uno studio quasi-sperimentale o di un quasi-esperimento. Formare i gruppi In un esperimento è il ricercatore che decide come formare i gruppi. A questo punto dobbiamo chiederci: quale criterio adottare per stabilire questa assegnazione? La risposta a questa domanda è strettamente connessa ad un altra, ossia: com è possibile controllare tutte le variabili che entrano in gioco negli esseri umani? Il controllo delle variabili Diviene difficile riuscire a controllare tutte le variabili intervenienti, facendo in modo che i gruppi risultino identici fra loro e si differenzino solo per la manipolazione della variabile indipendente. A questo punto diviene chiaro che il miglior modo di procedere è effettuare una selezione casuale dei partecipanti alla ricerca.
16 Il controllo delle variabili Questo modo di procedere viene definito come controllo statistico delle variabili. In pratica, significa che le variabili vengono fatte variare casualmente: il valore che assumerà in ogni istante dipenderà solo dal caso. Per esempio il grado di luminosità, di rumore della distanza in cui avviene l esperimento potranno avere valori diversi durante lo svolgimento dell esperimento. Il controllo delle variabili Se stabiliamo casualmente l ordine dei partecipanti (invece che, ad esempio concentrare i maschi al mattino e le femmine al pomeriggio) controlliamo statisticamente queste variabili. In definitiva, l assegnazione casuale dei partecipanti ai gruppi significa che ogni partecipante ha la stessa possibilità di finire nell uno o nell altro dei gruppo utilizzati Elaborazione dei materiali
17 Organizzazione della lezione Preparare il materiale per la lezione L argomento è identico per ambedue i gruppi Organizzare le slide, inserendo (solo per il gruppo sperimentale): Animazioni Video Immagini Esempi esplicativi Organizzazione del questionario Si elabora il questionario, per la raccolta dei dati, secondo l argomento della lezione. Il questionario è uguale per entrambi i gruppi. Definire le sezioni del questionario e il numero delle domande per sezione Vedi lezione questionario 1.3. Eseguire l esperimento
18 Situazione didattica Organizzazione della lezione: Gli studenti vengono divisi, casualmente, in due gruppi Gli studenti del gruppo sperimentale seguono la lezione con il supporto degli strumenti, quelli del gruppo di controllo seguono la normale lezione La durata della lezione è di una ora per entrambi i gruppi 1.4. Raccolta dei dati Raccolta dei dati Alla fine della lezione il docente somministra, ad entrambi i gruppi, il questionario.
19 Raccolta dei dati Alla fine della lezione viene somministrato un questionario con gli argomenti della lezione. In definitiva La differenza fondamentale fra una teoria ingenua e una teoria scientifica sta nel metodo di controllo utilizzato per verificare le asserzioni empiriche. Il principale strumento di controllo utilizzato nella scienza è il metodo sperimentale.
Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez. 1 - La misura del comportamento - cosa misuriamo?
Scopo del corso Il corso si propone di offrire allo studente: un introduzione alle tematiche connesse alla misura in psicologia Scopo del corso Organizzazione del corso Il corso si propone di offrire allo
DettagliStrumenti di indagine per la valutazione psicologica
Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 1.1 - Misurare in psicologia Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Che cosa è la misura Misurare significa assegnare dei valori numerici a oggetti
DettagliPROBLEMA CONOSCENZE / TEORIA PROCESSO DI RICERCA
CONOSCENZE / TEORIA PROBLEMA PROCESSO DI RICERCA IPOTESI GENERALI Identificazione problema e formulazione ipotesi di ricerca Pianificazione esperimenti Raccolta dei dati Analisi dei dati Interpretazione
DettagliLa Statistica: introduzione e approfondimenti
La Statistica: introduzione e approfondimenti Definizione di statistica Che cosa è la statistica? La statistica è una disciplina scientifica che trae i suoi risultati dalla raccolta, dall elaborazione
DettagliPsicologia come scienza: Il metodo scientifico
Psicologia come scienza: Il metodo scientifico identificare domande su un evento formulare un ipotesi per spiegare l evento eseguire una ricerca per supportare e confutare la spiegazione Ripetere la ricerca
DettagliPsicometria (8 CFU) Il concetto di misura
Il concetto di misura Il concetto di misura Che differenza c è tra misurare l altezza di una persona o la sua aggressività? L altezza è una caratteristica direttamente osservabile L aggressività non lo
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2018-2019 Corso di Pedagogia sperimentale Lezione n. 7-25 ottobre 2018 Loredana La Vecchia Disegno Sperimentale Schema di base di un esperimento: confrontare
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA Prof.ssa Donatella Siepi donatella.siepi@unipg.it tel: 075 5853525 2 LEZIONE Statistica descrittiva STATISTICA DESCRITTIVA Rilevazione dei dati Rappresentazione
DettagliPsicologia del Lavoro e dell Organizzazione. Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ)
e dell Organizzazione Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ) a.cerasa@unicz.it Visto che la sua nascita coincide con lo sviluppo di una corrente particolare della Psicologia, definita come PSic.
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Organizzazione del corso. Organizzazione del corso 06/10/2013
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2013/14 INTRODUZIONE ALLA METODOOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA Organizzazione del corso Obiettivi
DettagliI disegni sperimentali e il controllo
I disegni sperimentali e il 1. Procedure del 2. Disegni monofattoriali 3. Disegni multifattoriali Il disegno sperimentale Popolazione Campionamento casuale Campione Misura variabili di interesse Gruppo
Dettagli1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti
BIOSTATISTICA 1. Introduzione ai disegni sperimentali 2. Un carattere quantitativo misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti
Dettaglitesti di riferimento struttura del corso obiettivi del corso DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione 1
DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione 1 testi di riferimento! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it Ercolani, Perugini, La misura in Psicologia, LED Di Nuovo, Misurare la mente, Laterza, fino a pag. 80 obiettivi
DettagliI metodi della psicologia scientifica
I metodi della psicologia scientifica Cos è la psicologia Lo studio scientifico del comportamento degli individui e dei loro processi mentali Fasi di un processo di ricerca: Osservazione Raccogliere informazioni
DettagliIndice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità
Controllo Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità Definiremo il controllo come qualsiasi mezzo impiegato per eliminare le possibili minacce alla validità
DettagliNICOLE BIANQUIN Metodologia della ricerca educativa _ Nicole Bianquin _ AA
NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" della ricerca empirica Finalizzato a osservarla senza trasformazioni Strategie e strumenti da adottare Studiare gli effetti dell introduzione di un intervento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia sperimentale Lezione 11/11/2015 Loredana La Vecchia Schema di riferimento Come si valuta? Metodi Quantitativo -Statistico
DettagliMatematica per psicologi
Matematica per psicologi Docente: prof. Gabriella Caristi, E-mail: caristi@units.it http://www.dsm.univ.trieste.it/~caristi Tel.: 040 558 2605 Testo: Statistical methods for the social sciences, A. Agresti-B.
DettagliLE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VIII LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le sei fasi della ricerca empirica in educazione I...3 2 Le sei fasi della ricerca empirica
DettagliOBIETTIVI. Definizione delle variabili e formulazione del piano della ricerca METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Variabili:
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2012/13 IL MODELLO SPERIMENTALE NELLA RICERCA IN PSICOLOGIA OBIETTIVI Capire il processo di una
DettagliGrandezze e Misure.
Grandezze e Misure www.fisicaxscuola.altervista.org Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Strumenti di misura Misure dirette
DettagliDOMANDA DI RICERCA TIPI DI RICERCA
DOMANDA DI conoscenza esistente del problema: letteratura, esperienze relative al problema oggetto di studio, teorie già note, osservazione dirette di fenomeni/comportamenti nelle organizzazioni TIPI DI
DettagliConcetti fondamentali Introduzione ai concetti fondamentali in psicometria
Concetti fondamentali Introduzione ai concetti fondamentali in psicometria Psicometria e statistica La statistica è la disciplina che, in senso lato, si interessa della raccolta e dell'analisi dei dati
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2010/11 Lezione 2-3 IL MODELLO SPERIMENTALE NELLA RICERCA IN PSICOLOGIA OBIETTIVI DI OGGI Capire
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2009/2010 Lezione 2
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2009/2010 Lezione 2 Piccolo lessico di base Variabile Indipendente Dipendente Di disturbo Fattore
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2003/2004 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 23/24 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/25 Ricerca statistica La ricerca può essere deduttiva (data una legge teorica nota cerco verifica tramite più misure) ovvero induttiva
DettagliVariabili e scale di misura
Variabili e scale di misura Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale IL CAMPIONAMENTO Esempio:
DettagliMetodologia Statistica
Metodologia Statistica La metodologia statistica viene suddivisa tradizionalmente in due branche, strettamente collegate Statistica descrittiva indicatori statistici per riassumere realtà complesse Statistica
DettagliOBIETTIVI. La scelta dell argomento e l analisi della letteratura METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA 02/11/2011. Capire il processo di una ricerca
METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2011/12 IL MODELLO SPERIMENTALE NELLA RICERCA IN PSICOLOGIA OBIETTIVI Capire il processo di una
DettagliMetodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte III
Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte III Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 MISURAZIONE Misurare le variabili Assegnazione di valori numerici
DettagliAcquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali
Acquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto Dipartimento di Fisica, Università di Palermo Introduzione Esperimenti illustrativi, per visualizzare un determinato
DettagliLA RICERCA SPERIMENTALE
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VI LA RICERCA SPERIMENTALE PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le finalità della ricerca sperimentale...3 2 Le variabili e le loro relazioni...4 3 Il piano sperimentale
DettagliMISURAZIONE. Sistema empirico (SE): ciò che si vuole misurare; costituito da elementi legati tra loro da relazioni
Attendibilità Misurazione I problemi di misurazione degli oggetti di studio sono comuni a tutte le discipline scientifiche. In psicologia il problema è solo più evidente, non più grave. I costrutti che
DettagliMetodi di Ricerca in Psicologia
Metodi di Ricerca in Psicologia fatti quando sono verificabili e verificati, allora possono essere definiti veri in modo certo (conoscenza oggettiva e certa) opinioni conoscenza soggettiva e priva di certezza
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LE GRANDEZZE FISICHE Una grandezza fisica è una quantità che può essere misurata con uno strumento
DettagliModelli e procedure per l educazione degli adulti
CdL SEAFC a.a. 2016-2017 II semestre Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l educazione degli adulti francesco.agrusti@uniroma3.it T6. Modelli e procedure di valutazione Ultimo appuntamento con
DettagliTeoria e tecniche dei test. Obiettivi del corso. Il concetto di misura 25/11/2013. Lezione /14 La misura del comportamento
Teoria e tecniche dei test Lezione 1 2013/14 La misura del comportamento Obiettivi del corso Il corso intende introdurre al tema della quantificazione del comportamento umano, per l acquisizione delle
DettagliCorso di laurea in Comunicazione pubblica e d'impresa. Docente: Mariangela Zenga Ricevimento: mercoledì
Corso di laurea in Comunicazione pubblica e d'impresa Docente: Mariangela Zenga Email: mariangela.zenga@unimib.it Ricevimento: mercoledì 10.30-12.30 Organizzazione corso Lezioni Mercoledì ore 12.30-14.30
DettagliElementi di Teoria degli Errori
1 Elementi di Teoria degli Errori Corso di Esperimentazioni di Fisica I Laurea triennale in Astronomia Queste dispense sono state elaborate utilizzando diverso materiale didattico disponibile in letteratura.
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito Possibili domande d esame per la parte di Teoria e Tecnica dei Test Gianmarco Altoè Dipartimento di Psicologia Università di Cagliari, Anno Accademico 2010-2011 Sommario
DettagliModelli e Metodi per la Simulazione (MMS)
Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di
DettagliNOZIONE DI VARIABILE. Varie accezioni
NOZIONE DI VARIABILE Varie accezioni - espediente fisico mediante il quale si rileva e si registra lo stato o modalità secondo il/la quale una determinata proprietà (grandezza o attributo) si presenta
DettagliAcquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto
Acquisizione, rappresentazione e analisi di dati sperimentali Aurelio Agliolo Gallitto Dipartimento di Scienze Fisiche ed Astronomiche Introduzione Esperimenti illustrativi, per visualizzare un determinato
Dettaglile scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:
DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme
DettagliStatistica Elementare
Statistica Elementare 1. Frequenza assoluta Per popolazione si intende l insieme degli elementi che sono oggetto di una indagine statistica, ovvero l insieme delle unità, dette unità statistiche o individui
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni
DettagliEsperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI
Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 6 01/02/2018 1. (12 Punti) Quesito. In un esperimento è stata misurata la grandezza Y in funzione
DettagliIl modello lineare e l analisi della varianza con
Il modello lineare e l analisi della varianza con Rocco Micciolo Università di Trento http://hostingwin.unitn.it/micciolo/ ANOVA a 1 via La scomposizione della devianza ANOVA a 1 via e modello lineare
DettagliIl questionario per rilevare informazioni
Il questionario per rilevare informazioni Informazioni non scolastiche Non esistono solo le variabili relative all apprendimento o le variabili scolastiche Informazioni relative alle condizioni socio-culturali
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA)
METODOLOGIA DELLA RICERCA (STATISTICA) Metodologia della ricerca statistica Il metodo (dal greco meta, attraverso e odos, strada ) è una maniera sistematica per ottenere qualcosa. Il metodo della scienza
DettagliINTRODUZIONE ALLA STATISTICA
1 / 31 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA A.A.2017/2018 Perchè studiare la statistica 2 / 31 Le decisioni quotidiane sono spesso basate su informazioni incomplete. Perchè studiare la statistica Le decisioni
DettagliSelezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo
Selezione del disegno di ricerca Quantitativo e qualitativo Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa Quantitativa Natura della realtà Qualitativa Realtà indagabile con modalità obiettive
DettagliAnalisi della varianza a una via
Analisi della varianza a una via Statistica descrittiva e Analisi multivariata Prof. Giulio Vidotto PSY-NET: Corso di laurea online in Discipline della ricerca psicologico-sociale SOMMARIO Modelli statistici
Dettagli7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi
7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi
DettagliErrori e loro propagazione
Errori e loro propagazione Introduzione al problema Quando effettuiamo delle misure è inevitabile incorrere in errori: non possiamo liberarcene peró possiamo controllarli. IMMAGINIAMO: un carpentiere che
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Campionamento 29/4/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Campionamento 29/4/2005 Importanza del campionamento Trarre conclusioni o fare previsioni limitando l'osservazione solo a un gruppo dei soggetti che
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
DettagliGrandezze e Misure 1
Grandezze e Misure 1 Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Misure dirette e indirette Strumenti di misura Errori nelle
DettagliVantaggi della scelta verso l utilizzo di un solo soggetto:
L uso della statistica per la valutazione degli interventi: premesse teoriche Capitolo 4 Vantaggi della scelta verso l utilizzo di un solo soggetto: 1) Analisi della prestazione individuale: analisi del
DettagliTI STIMO. Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ C Insegnante: Antonio Ezio Ignaccolo
TI STIMO Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ C Insegnante: Antonio Ezio Ignaccolo A. S. 2017-2018 Obiettivi di apprendimento Comprendere il significato dei concetti di misura, stima, grandezza.
DettagliPsicometria con Laboratorio di SPSS 1
Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 1-Panoramica delle tecniche: Spiegazione intuitiva vers. 1.1 (vers. 1.1, 14 marzo 2018) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università
DettagliModelli descrittivi, statistica e simulazione
Modelli descrittivi, statistica e simulazione Master per Smart Logistics specialist Roberto Cordone (roberto.cordone@unimi.it) Statistica inferenziale Cernusco S.N., giovedì 25 febbraio 2016 (9.00/13.00)
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliLEZIONI DI STATISTICA SANITARIA
LEZIONI DI STATISTICA SANITARIA Dott. SIMONE ACCORDINI Lezione n.2 - Variabili e scale di misura - Concetto di misurazione Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona
DettagliMatematica Lezione 21
Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 21 Sonia Cannas 13/12/2018 Introduzione alla statistica descrittiva Statistica La statistica è una disciplina il cui fine è lo studio
DettagliPsicometria (8CFU) SCALE DI MISURA
SCALE DI MISURA SCALE DI MISURA Esistono diversi livelli di misurazione corrispondenti alle diverse proprietà dei numeri Scala Nominale Scala Ordinale Scala a Intervalli Scala a Rapporti SCALA NOMINALE
DettagliMRP. Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2009/2010 Lezione 8
MRP Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2009/2010 Lezione 8 1 La validità interna Si tratta del grado con cui in una ricerca i risultati trovati rispecchiano effettivamente
DettagliStefania Taralli Anno Accademico 2017/2018 1
L unità statistica Caratteri e modalità CORSO DI FONDAMENTI E METODI PER L'ANALISI EMPIRICA NELLE SCIENZE SOCIALI Introduzione al corso Lezione 2: L'analisi quantitativa dei dati per la sintesi dei fenomeni
DettagliMisurazione e attendibilità
Misurazione e attendibilità I problemi di misurazione degli oggetti di studio sono comuni a tutte le discipline scientifiche. In psicologia il problema e solo più evidente, non più grave. I costrutti che
DettagliTeoria e tecniche dei test LA STRUTTURA DI UNA TEORIA 20/03/2012 LIVELLO DI ASTRAZIONE TEORICO LIVELLO DI ASTRAZIONE DERIVATO
Teoria e tecniche dei test Lezione 4 TEORIE E MODELLI DI COSTRUZIONE DEI TEST PSICOLOGICI LA STRUTTURA DI UNA TEORIA Nella costruzione di un test psicologico devono essere presi in considerazione 3 livelli
DettagliIL DISEGNO DELLA RICERCA
IL DISEGNO DELLA RICERCA Che cosa vuol dire? è la strategia dell intera ricerca. Anche se la demarcazione non è netta, esistono disegni a (prevalente) impostazione: campionaria sperimentali osservazionali
DettagliMetodologia della ricerca psicologica. La validità interna. Minacce alla validità interna
Metodologia della ricerca psicologica Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2012/13 LA VALIDITA E IL CONTROLLO 1 La validità interna Si tratta del grado con cui in una ricerca
DettagliI risultati delle prove SNV: possibili PISTE DI LAVORO
I risultati delle prove SNV: possibili PISTE DI LAVORO 1 Le caratteristiche della rilevazione 2010 2 La rilevazione 2010 la rilevazione è censuaria a livello di scuola e a livello di allievi classi coinvolte:
DettagliCiascuna Unità di Apprendimento sarà adattata alle peculiarità della classe.
Lo spazio e le figure Analizzare, confrontare e classificare i poligoni (regolari e non) in base a diversi criteri. Scoprire e descrivere le proprietà del cerchio. Eseguire disegni geometrici utilizzando
DettagliQualche informazione di carattere organizzativo
A.A. 2011/12 Qualche informazione di carattere organizzativo Docenti: Alessandra Bianchi e Paolo Dai Pra Orario di ricevimento (Dai Pra): Martedì ore 15:00 e per appuntamento (saranno possibili cambiamenti
DettagliDipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. Corso di Laurea in Sociologia. Insegnamento di Statistica (a.a ) dott.ssa Gaia Bertarelli
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Sociologia Insegnamento di Statistica (a.a. 2018-2019) dott.ssa Gaia Bertarelli Esercitazione n. 1 1. Si considerino i seguenti caratteri
DettagliLa statistica descrittiva prima parte. a cura della prof.ssa Anna Rita Valente
La statistica descrittiva prima parte a cura della prof.ssa Anna Rita Valente INTRODUZIONE La statistica è una disciplina all ordine del giorno basta sfogliare un giornale per trovare dati statistici sui
DettagliTavole allegate a Verifica e Valutazione dell Apprendimento Scolastico del prof. Donato Ancona SCUOLA D ELITE SCUOLA DI MASSA
SCUOLA D ELITE SCUOLA DI MASSA I LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA (dal programma al curricolo) A)ESIGENZE 1. La Scuola è un agenzia di educazione intenzionale e, come tale, la sua attività ha un senso e delle
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC84200T N. Docenti che hanno compilato il questionario: 63 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliLuigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo
Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo 1 Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo? CAMBIAMENTO QUANTITATIVO CAMBIAMENTO QUALITATIVO Comportamentismo
DettagliTecniche statistiche di analisi del cambiamento
Tecniche statistiche di analisi del cambiamento 07-Anova con covariata (vers. 1.2, 20 marzo 2017) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2016-17
DettagliCapitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche
Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di
DettagliAnalisi della varianza
Analisi della varianza Mediante un singolo esperimento vengono confrontate fra loro più popolazioni (gruppi, tesi). Consente di valutare quantitativamente l importanza delle diverse fonti di variazione
DettagliGrandezze e Misure.
Grandezze e Misure www.fisicaxscuola.altervista.org Grandezze e Misure Introduzione Il Metodo Sperimentale Unità di Misura Grandezze Fondamentali e Derivate Massa e Densità Strumenti di misura Misure dirette
DettagliMODULO 1 Introduzione alla psicologia dello sviluppo
MODULO 1 Introduzione alla psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo I: cinque moduli Introduzione alla psicologia dello sviluppo Il neonato tra natura e cultura La teoria di Piaget La teoria
DettagliPSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI
PSICOMETRIA Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI CAMPIONI INDIPENDENTI Campioni estratti casualmente dalla popolazione con caratteristiche omogenee Assegnazione
DettagliStatistica descrittiva in due variabili
Statistica descrittiva in due variabili 1 / 65 Statistica descrittiva in due variabili 1 / 65 Supponiamo di misurare su un campione statistico due diverse variabili X e Y. Indichiamo come al solito con
DettagliTecniche statistiche di analisi del cambiamento
Tecniche statistiche di analisi del cambiamento 08-Anova con covariata (vers. 1.2, 6 dicembre 2017) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca 2017-18
Dettagli4. INDICI DI POSIZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA SCIENZE SOCIALI UMANE E DELLA FORMAZIONE Corso di Laurea in Scienze per l'investigazione e la Sicurezza. INDICI DI POSIZIONE Prof. Maurizio Pertichetti
DettagliModulo di Statistica e Tecnologia (Dott. Giorgio Poletti
Laurea in Scienze dell Educazione Insegnamento di Pedagogia Sperimentale (Prof. Paolo Frignani) Modulo di Statistica e Tecnologia (Dott. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it) VARIABILI INDIPENDENTI
DettagliAcquisire il concetto di numero naturale e di serie numerica
Matematica classe prima Obiettivi specifici di apprendimento Indicatori Conoscenze (Sapere) Abilità (Saper fare) Il numero Acquisire il concetto di numero naturale e di serie numerica Conoscere: a. i principali
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito 8.2 Introduzione ai test psicologici Validità a priori di un test Rif. bibliografico: Boncori, L. (2006). I test in psicologia. Capitolo 2 Gianmarco Altoè Dipartimento di
DettagliCapitolo 1 La rilevazione dei fenomeni statistici
Capitolo 1 La rilevazione dei fenomeni statistici 2/1 Capitolo 1 Caratteri, unità statistiche e collettivo Classificazione dei caratteri statistici Suddivisione in classi di un carattere quantitativo I
DettagliLezione 1: Organizzare i dati in grafici e istogrammi
Corso di Laboratorio I Laurea Specialistica Dott. Corrado Cicalò a.a. 2009/2010 Introduzione all'analisi dei dati sperimentali con il framework ROOT Università di Cagliari & INFN Università di Cagliari
DettagliVerifica delle ipotesi
Statistica inferenziale Stima dei parametri Verifica delle ipotesi Concetti fondamentali POPOLAZIONE o UNIVERSO Insieme degli elementi cui si rivolge il ricercatore per la sua indagine CAMPIONE Un sottoinsieme
DettagliLezione 1 Corso di Statistica. Francesco Lagona
Lezione 1 Corso di Statistica Francesco Lagona Università Roma Tre F. Lagona (francesco.lagona@uniroma3.it) 1 / 21 obiettivi della lezione comprendere il campo di applicazione della statistica familiarizzare
Dettagliˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1
. Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci
DettagliElementi di statistica medica
DEFINIZIONE DI STATISTICA Elementi di statistica medica Introduzione Analisi quantitativa dei fenomeni collettivi allo scopo di descriverli e di individuare leggi e modelli che, classificando le loro variazioni,
Dettagli