COLLABORAZIONE TRA I PROFESSIONISTI DEL SETTORE SANITARIO CARTA
|
|
- Elvira Orsola Di Lorenzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COLLABORAZIONE TRA I PROFESSIONISTI DEL SETTORE SANITARIO CARTA
2 PREAMBOLO È ormai dal 1999 che l Accademia Svizzera delle Scienze Mediche (ASSM) si occupa approfonditamente, nel quadro del progetto «Medicina svizzera di domani», di questioni quali gli obiettivi e i compiti della pratica medica. In tale contesto, un gruppo di lavoro ha pubblicato nel 2007 il rapporto «I futuri profili professionali di medici e infermieri nella pratica clinica e ambulatoriale». Tra le raccomandazioni ivi espresse figura l elaborazione di una «Carta» che inquadri e orienti la collaborazione tra i professionisti del settore sanitario. Vari esperti si sono pronunciati a favore della stesura di un simile documento: è parere comune che esso possa rappresentare un utile strumento per affrontare con successo le sfide poste, oggi come in futuro, agli operatori della sanità. La presente Carta si propone di contribuire a a) ottimizzare il trattamento dei pazienti, b) garantire l assistenza sanitaria a fronte di una crescente penuria di professionisti nel settore e c) supportare il lavoro di chi opera in questo comparto. La Carta trae spunto da iniziative analoghe realizzate in altri Paesi. Ulteriori copie della Carta (in lingua italiana, francese o tedesca) possono essere richieste al seguente indirizzo: Accademia Svizzera delle Scienze Mediche (ASSM) Petersplatz 13, 4051 Basilea Tel. +41 (0) , mail@samw.ch Accademia Svizzera delle Scienze Mediche, 2014 Realizzazione: Howald Fosco, Basilea Stampa: Kreis Druck AG, Basilea Tiratura: D 3000 copie, F 1500 copie, I 500 copie L ASSM è membro delle Accademie Svizzere delle Scienze La Carta dell ASSM è rivolta primariamente ai professionisti, alle associazioni professionali e alle istituzioni operanti in ambito sanitario; il documento vuole essere espressione dello spirito di collaborazione che deve animare il personale sanitario e costituire la base per il cambiamento culturale di cui si auspica la realizzazione nel settore. Allo stesso tempo, la Carta intende supportare le numerose iniziative nell ambito della sanità che presuppongono, per avere successo, una collaborazione tra i diversi operatori (tra le altre, la Strategia in materia di cure palliative, la Strategia sulla demenza, la Strategia contro il cancro). Perché la cooperazione tra le varie professioni sanitarie sia proficua ed efficace, devono tuttavia sussistere condizioni quadro idonee; pertanto, anche gli esponenti del mondo politico, l amministrazione e gli assicuratori sono invitati a tenere conto della Carta. La Carta è uno strumento dinamico: può anzi deve essere sviluppata e modificata. Esortiamo dunque i destinatari a partecipare attivamente a questo processo di evoluzione e adeguamento, interpretandolo come un opportunità da non perdere. 1
3 PRINCIPI ELEMENTI CHIAVE E IMPEGNI Gli operatori delle professioni sanitarie si impegnano per fornire alla popolazione un assistenza sanitaria di qualità, orientata al fabbisogno e alle esigenze. L assistenza sanitaria è totalmente incentrata sul paziente. Ciò significa che le prestazioni attinenti alle sfere dell educazione, della consulenza, della prevenzione, della diagnosi, della terapia, della cura, della riabilitazione e dell assistenza palliativa fornite da tutti i professionisti coinvolti devono essere opportunamente coordinate. La responsabilità viene assunta in funzione delle diverse competenze specialistiche. Il passaggio delle informazioni è garantito in ogni momento e il lavoro si svolge all insegna del rispetto reciproco, sulla base di standard riconosciuti, definiti congiuntamente. Un assistenza sanitaria concepita secondo questi principi si prefigge di garantire alla popolazione parità di diritti nell accesso alle prestazioni, con un buon livello qualitativo, procedure efficienti e un elevato grado di soddisfazione sia per i pazienti che per il personale. Essa si ricollega quindi al concetto della «medicina sostenibile», orientata ai criteri dell evidenza, dell etica e dell economia. 1. Con la collaborazione interprofessionale, il paziente viene coinvolto come istanza attiva. I pazienti informati e i loro familiari vogliono sempre più spesso assumere un ruolo attivo e partecipare alle decisioni riguardanti la terapia e l assistenza. Quali «esperti di se stessi» sono corresponsabili in misura decisiva della qualità del trattamento e del risultato conseguito. 2. I diversi professionisti del settore sanitario chiariscono e fissano, nell ambito di un processo di concertazione, le rispettive competenze e responsabilità in riferimento a concrete situazioni di lavoro; in caso di sovrapposizioni di competenze, le responsabilità vanno indicate in modo esplicito. Per alcuni aspetti, questo processo di chiarimento può risolversi facendo riferimento a definizioni e direttive generalmente condivise all interno del settore; per altri, invece, è opportuno un confronto puntuale all interno delle singole istituzioni o organizzazioni (ad es. ospedale, ambulatorio, centro della salute, studio collettivo, struttura in rete, struttura per l assistenza e la cura a domicilio (Spitex), cure stazionarie di lunga durata). Perché si possano assumere responsabilità supplementari deve sussistere un quadro chiaramente definito (ad es. in caso di ampliamento delle competenze in materia di diagnosi, prescrizione e fatturazione per le professioni sanitarie coinvolte). 3. L assunzione di compiti nell ambito del processo di assistenza avviene in funzione dei bisogni di pazienti e familiari e delle competenze specialistiche richieste. La ripartizione dei compiti non è improntata a criteri di tipo gerarchico né alle tradizionali distinzioni tra profili professionali. I diversi gruppi sono disposti, a seconda della situazione, a cedere ad altri determinate mansioni o ad assumersi nuove responsabilità. Ciò significa che i professionisti del settore sanitario intervengono in base alle proprie competenze e capacità specifiche e, in tale contesto, si assumono anche la responsabilità del proprio operato. 2 3
4 4. Le associazioni professionali e di categoria elaborano direttive interprofes sionali comuni tenendo conto delle raccomandazioni internazionali; a livello istituzionale, i diversi gruppi professionali integrano tali direttive con standard interprofessionali condivisi. Le direttive e gli standard istituzionali hanno una funzione di delimitazione e orientamento; il fatto di rispettarli crea un clima di fiducia reciproca. È sempre possibile derogarvi, purché vi sia un motivo giustificato. 5. Sono previsti moduli comuni sia per la formazione di base che per quella postgraduata. I centri che si occupano di questi due livelli di formazione per le diverse professioni sanitarie sono collegati in rete. In considerazione dell impronta interprofessionale che deve caratterizzare la prassi lavorativa, la formazione di base e postgraduata degli operatori sanitari comprende i necessari elementi trasversali alle diverse professioni e vertenti sull aspetto della collaborazione. La formazione di base prevede moduli comuni alle varie professioni sanitarie, in cui, a integrazione delle rispettive conoscenze specifiche, vengono veicolate nozioni fondamentali identiche per tutti (ad es. conoscenze di base sui concetti di salute e malattia, aspetti relativi a comunicazione, etica, economia e politica sanitaria, nonché i principi della collaborazione interprofessionale). 6. La formazione continua e, di pari passo, la prova delle competenze e capacità acquisite nelle diverse fasi della carriera professionale sono aspetti assodati per tutte le associazioni professionali e di categoria; iniziative in tal senso vengono promosse sia dai datori di lavoro che dalle stesse associazioni di categoria. Alle soglie del pensionamento, un professionista dispone di conoscenze e svolge attività ben diverse rispetto a quando ha iniziato a lavorare. Una formazione continua mirata che si estende sull intero arco della vita, l acquisizione di nuove competenze e la disponibilità a garantire in modo costante la qualità all interno della propria sfera di attività sono presupposti fondamentali per l esercizio di una professione in ambito sanitario. Tutti i gruppi professionali interessati possono accedere a idonee proposte di formazione continua, che se opportuno vengono organizzate congiuntamente da rappresentanti delle diverse professioni. 7. I modelli di lavoro sono concepiti in modo tale da promuovere e sostenere un approccio integrato all assistenza. Le istituzioni sanitarie con funzione di centro che danno lavoro a tutti i gruppi professionali coinvolti in un processo di assistenza e ne coordinano l attività offrono un ambiente idoneo per lo svilupparsi di una collaborazione orientata alle competenze e fungono da perno attorno al quale ruota la sanità a livello regionale; gli ulteriori partner eventualmente presenti nella regione possono essere integrati all interno di una rete. Per garantire il costante scambio reciproco di informazioni, è indispensabile ricorrere alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ehealth). Un infrastruttura adeguata contribuisce a rendere possibili incontri informali tra i diversi gruppi professionali e una comunicazione trasparente. 8. Le strutture direttive sono organizzate in base a obiettivi sostanziali. Le istituzioni sanitarie definiscono le strutture direttive in base ad aspetti oggettivi e non a logiche di casta, supportando così efficacemente un operatività trasversale alle professioni. Per assumere funzioni direttive in team interdisciplinari è necessario disporre della relativa competenza. 9. L assicurazione della qualità e la valutazione dell utilità per il paziente e la società sono parte integrante dell approccio alla professione da parte di tutti gli operatori coinvolti. L introduzione della collaborazione tra le diverse professioni della sanità e il consolidamento di tale prassi devono essere accompagnati da opportune attività di ricercaz in materia di assistenza sanitaria. 4 5
5 ATTUAZIONE BIBLIOGRAFIA Le associazioni professionali e di categoria, le istituzioni sanitarie (ad es. ospedali, strutture in rete, strutture per l assistenza e la cura a domicilio (Spitex), cure stazionarie di lunga durata) e le istituzioni di formazione per il settore sanitario avviano presso i rispettivi organi preposti una discussione approfondita in merito alla Carta e alla sua rilevanza per la propria organizzazione. Le associazioni professionali e di categoria lanciano progetti pilota per la descrizione di competenze e responsabilità in situazioni di lavoro concrete, per l elaborazione di direttive interprofessionali e l organizzazione di sessioni di formazione continua congiunte. Le associazioni professionali fanno fronte comune affinché siano realizzati i necessari adeguamenti di leggi, ordinanze e tariffe. La Carta funge da strumento didattico e spunto di discussione nell ambito della formazione di base, postgraduata e continua, nonché da stimolo per l elaborazione comune di programmi d insegnamento. La Carta costituisce la base per il contatto istituzionalizzato delle associazioni e dei centri che si occupano della formazione. L ASSM accompagna il processo di evoluzione della Carta: verifica la sua applicazione stilando una panoramica delle iniziative e dei progetti ad essa collegati e organizza al più tardi due anni dopo la pubblicazione della Carta un incontro degli stakeholder nell ambito del quale a) si darà vita a uno scambio di esperienze, b) si provvederà eventualmente ad adeguare il documento e c) si premieranno progetti di collaborazione particolarmente riusciti. American College of Physicians (ACP). The Advanced Medical Home: A Patient-Centered, Physician-Guided Model of Health Care; World Health Professions Alliance (WHPA). Joint Health Professions Statement on Task Shifting; World Health Organisation (WHO). Task shifting: rational redistribution of tasks among health workforce teams; American College of Physicians (ACP). Nurse Practitioners in Primary Care; Frenk J et al. Health Professionals for a new century: transforming education to strengthen health systems in an interdependent world. Lancet. Report; WHO. Framework for action on interprofessional education and collaborative practice. Geneva; Robert-Bosch-Stiftung. Memorandum «Kooperation der Gesundheitsberufe»; Schweizerische Akademie der Medizinischen Wissenschaften (SAMW). Die zu künftigen Berufsbilder von Ärztinnen und Pflegenden Bericht und Kommentar; Arbeitsgruppe BAG/GDK. Neue Versorgungsmodelle für die medizinische Grundversorgung; Witte F. Mehr kooperieren statt delegieren. Schweiz Ärztezeitung. 2012; 93(22): American Medical Association. The structure and functioning of Interprofessional health care teams. Joint report of the Council of Medical Education and the Council Medical Service. Chicago; Ono T, Lafortune G, Schoenstein M. Health Workforce Planning in OECD Countries: a Review of 26 Projection Models from 18 Countries. OECD Health Working Paper No. 62; Plattform «Zukunft Ärztliche Bildung». Bericht «Interprofessionalität»; Donelan K. et al. Perspectives of Physicians and Nurse Pratitioners on Primary Care Practice. NEJM. 2013; 368: Iglehart J. Expanding the Role of Advanced Nurse Practitioners Risk and Rewards. NEJM. 2013; 368: APPG. All the Talents. How new roles and better teamwork can release potential and improve health services. London: All-Party Parliamentary; Careum. Neuausrichtung der Ausbildung für Gesundheitsberufe. Zürich; Sottas B et al. Umrisse einer neuen Gesundheitsbildungspolitik. Zürich: Careum Verlag; European Interprofessional Practice and Education Network (EIPEN). Charter für Interprofessional Practice and Education; Robert-Bosch-Stiftung. Gesundheitsberufe neu denken. Stuttgart; Walkenhorst U, Mahler C, et al. Interprofessionelle Ausbildung in den Gesundheitsberufen. Positionspapier der Gesellschaft für medizinische Ausbildung (GMA). Erlangen;
6 INDICAZIONI IN MERITO ALL ELABORAZIONE DELLA CARTA Hanno fatto parte del gruppo di lavoro che ha redatto la presente Carta le seguenti personalità: dr. Werner Bauer (presidente), presidente dell ISFM, Küsnacht ZH dr. Hermann Amstad, segretario generale dell ASSM, Basilea Marie-Anne Becker, Hôpital Neuchâtelois, Neuchâtel dr. Manuela Eicher, Haute Ecole de Santé HES-SO, Friburgo prof. Viola Heinzelmann, Universitäts-Frauenspital, Basilea dr. Isabelle Meier, medix Gruppenpraxis, Zurigo Maja Mylaeus-Renggli, Spitex Verband Schweiz, Berna dr. Hans Neuenschwander, IOSI/EOC, Bellinzona prof. Cornelia Oertle, Berner Fachhochschule Gesundheit, Berna dr Pierre-Yves Rodondi, Spécialiste en Médecine interne génerale, Pully Martine Ruggli, pharmasuisse, Liebefeld prof. Astrid Schämann, ZHAW, Winterthur dr. Beat Sottas, Careum, Zurigo prof. Peter M. Suter, vicepresidente ASSM, Presinge. Da aprile 2013, il gruppo di lavoro si è occupato approfonditamente della tematica in questione, in occasione di diverse sedute. Dopo aver esaminato il materiale bibliografico esistente e aver discusso nel dettaglio i vari aspetti della materia, ha stilato una prima bozza della Carta, che a inizio ottobre 2013 è stata oggetto di un audizione che ha coinvolto alcuni esperti selezionati (dr. François Héritier, presidente SSMG, Courfaivre; Roland Paillex, presidente physioswiss, Losanna; Pierre Théraulax, presidente SBK-ASI, Berna; lic. oec. Rita Ziegler, presidente della direzione dell UniversitätsSpital Zürich, dr. Alan Niederer, giornalista scientifico, Zurigo; lic. rer. pol. Michael Jordi, segretario centrale CDS, Berna). Successivamente, una bozza rielaborata è stata sottoposta a una più ampia procedura di consultazione pubblica. Benché la maggioranza dei pareri espressi abbia salutato con favore l elaborazione di una Carta, è emerso un certo scetticismo da parte delle cerchie dei medici e molte istituzioni hanno espresso rammarico per non essere state coinvolte più intensamente nei lavori di stesura del documento. Anche le proposte per l attuazione sono state accolte piuttosto criticamente. Su tali basi, il gruppo di lavoro si è di nuovo riunito nell agosto 2014 a Berna, con l intento di raccogliere e sintetizzare le richieste degli stakeholder. È stata così stilata una versione finale della Carta, poi discussa e definitivamente approvata dal comitato direttivo dell ASSM nella seduta del 3 novembre
Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliComune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA
Comune di Como REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITÀ FRA UOMO E DONNA INDICE Art. 1 Istituzione della Commissione Art. 2 Finalità Art. 3 Compiti Art. 4 Composizione Art. 5 Funzionamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliDocumenti per i corsi
Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Documenti per i corsi inter a ziendali (CI): Corsi interaziendali progr amma di forma zione per i corsi inter a ziendali, controlli
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliRegolamento del personale
Regolamento del personale Valido dal 1 luglio 2008 Basato sull articolo 24 lettera h della legge federale concernente l Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni (LA- RE) e l articolo 20
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliCompetenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Ergoterapia
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliDICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO
DICHIARAZIONE RIGUARDANTE GLI SCOPI E GLI OBBIETTIVI DELL ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO adottata dalla Conferenza internazionale del Lavoro nella sua Ventiseiesima Sessione Filadelfia, 10 maggio
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliLe buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario.
Presentazione Le buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario. L Agenas, nell ambito della attività di gestione del rischio clinico, ha da
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliCODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011
CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
Dettagli2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2
2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità
ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliIstituto Superiore di Sanità
1 Istituto Superiore di Sanità SISTEMA DI COMUNICAZIONI PER LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI LAVORATORI DOGE n. Disposizione Operativa Generale BOZZA PER COMMENTI Distribuzione finale: Responsabili delle
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA ASSOCIAZIONE ITALIANA FISIOTERAPISTI
PROTOCOLLO DI INTESA TRA ASSOCIAZIONE ITALIANA FISIOTERAPISTI E CITTADINANZATTIVA TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO Premesso che: è convinzione comune delle parti che il servizio sanitario pubblico rappresenti
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliRaccomandazioni in merito alla formazione universitaria in Biblioteconomia e Scienze dell Informazione
Raccomandazioni in merito alla formazione universitaria in Biblioteconomia e Scienze dell Informazione Contributi Dr. Philipp Stalder Hauptbibliothek Universität Zürich Responsabile del progetto Competenza
DettagliVersione modificata ed integrata con deliberazione 5 aprile 2013, 138/2013/A
Versione modificata ed integrata con deliberazione 5 aprile 2013, 138/2013/A SCHEMA DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E ANALOGHE AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEL SETTORE
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliProfilo della formazione in linguistica applicata nel quadro delle scuole universitarie professionali
4.3.3.1.2. Profilo della formazione in linguistica applicata nel quadro delle scuole universitarie professionali (SUP-LA) del 10 giugno 1999 1. Statuto La formazione in linguistica applicata di livello
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliCittà di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP
Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.71 DEL 30DICEMBRE2014 REGOLAMENTO DELLA CONSULTA
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliInfrastruttura di produzione INFN-GRID
Infrastruttura di produzione INFN-GRID Introduzione Infrastruttura condivisa Multi-VO Modello Organizzativo Conclusioni 1 Introduzione Dopo circa tre anni dall inizio dei progetti GRID, lo stato del middleware
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliCOMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)
COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliWORLD DUTY FREE S.P.A.
WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliMaster per le professioni sanitarie: scenari futuri Andrea Stella
MEETING CONFERENZA PERMANENTE DELLE CLASSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE Presidente Prof. Luigi Frati Portonovo Ancona 12-13 settembre 2013 In collaborazione con l Università Politecnica delle
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 Atto Entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati Gazzetta ufficiale Direttiva 2011/24/UE 24.4.2011 25.10.2013 GU L 88,
DettagliRegolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014
Regolamento per il sostegno dei progetti di Memoriav Versione del 4 marzo 2014 approvata dall Assemblea generale di Memoriav il 4 aprile 2014 Sezione 1: Informazioni generali Art. 1 Principi Il presente
DettagliA cura di Cinzia Olivieri
A cura di Cinzia Olivieri Giornata di formazione per i genitori "La scuola è per i nostri figli" Collegamento e condivisione Lo sportello virtuale C2.01 - ore 9,00-12,30 1 Partecipare Partecipiamo per
DettagliIL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI
IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliLa Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica
La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliMOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO
MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012
REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni
Dettagli1. Introduzione e finalità delle Linee guida
LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliCOMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
DettagliIl documento sulle competenze specialistiche degli infermieri
Il documento sulle competenze specialistiche degli infermieri Il documento una storia complessa che inizia nel 2011 con l attivazione di un tavolo congiunto tra il Ministero della salute e alcune Regioni
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliCodice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)
Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11
DettagliArea Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS
Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento
DettagliModalità di Gestione nelle Cure Primarie
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie Medicina d attesa Medicina d opportunità Medicina d Iniziativa Campagne di sensibilizzazione e di prevenzione Dr. Maurizio Pozzi Modelli Generali delle Cure Primarie
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliP.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE
PROGETTO P.I.P.P.I. P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE Cos è P.I.P.P.I.? P.I.P.P.I. è un programma di intervento multidimensionale che persegue la finalità di innovare
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliConsulenza e formazione dal 1967
Consulenza e formazione dal 1967 PROFILO SOCIETARIO CIAgroup è un azienda che da 40 anni opera nella consulenza e formazione manageriale e tecnica. La sua strategia è fare squadra con i clienti e diventare
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
Dettagli