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1 LEZIONE LA FORMAZIONE IN MEDICINA GENERALE DOTT. MARIO DE SANTIS

2 Indice 1. La formazione in medicina generale Parte prima: glossario e aspetti generali della formazione Parte seconda: le peculiarita della medicina generale La formazione specifica post-laurea Parte terza: la formazione in medicina generale Parte quarta: l educazione continua in medicina Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d autore (L /n. 633) pagina 2 di 22

3 1. La formazione in medicina generale 1.1. Parte prima: glossario e aspetti generali della formazione in questo corso tratteremo gli aspetti fondamentali della formazione in medicina generale il corso e suddiviso in quattro sessioni principali. Affronteremo nell ordine: 1. gli aspetti generali della formazione 2. le peculiarita della medicina generale 3. le caratteristiche della formazione per i medici di medicina generale ed, in conclusione, 5. L educazione continua in medicina al fine di definire un linguaggio comune che ci consenta di comprendere meglio gli argomenti delle lezioni faremo precedere ai contenuti didattici una breve sessione dedicata ad un glossario di base. I termini che utilizzeremo sono di uso comune ma e opportuno condividerne la definizione. Per educazione, ad esempio, intendiamo un processo di grandi dimensioni di trasmissione di conoscenze, teoriche o pratiche e di valori agli esseri umani di tutte le età L insegnamento corrisponde all azione di trasmissione razionale di conoscenze, impartita da una persona a delle altre che si suppone ne abbiano bisogno. L aggiornamento e la acquisizione dinamica e continua della conoscenza (il sapere ). Non include, necessariamente, un cambiamento operativo. pagina 3 di 22

4 L addestramento e la pratica guidata da un esperto di una attività di elaborazione del pensiero o di una operatività manuale. Lo sviluppo continuo professionale e quel processo continuo di aggiornamento clinico, tecnologico, relazionale, organizzato gestito dallo stesso discente in funzione di verifiche di self audit (autovalutazione) o del rilievo di una inadeguatezza tecnico-professionale. L apprendimento e l altra faccia dell insegnamento vista dalla prospettiva del soggetto che impara. E quel processo di comprensione dei dati e delle informazioni che, governato dalla formazione, trasforma la conoscenza tacita in conoscenza esplicita riutilizzabile. L apprendimento basato solo sulla acquisizione di nozioni sul piano logico da solo, infatti, non assicura una reale modifica del comportamento e dell agire professionale. Questo concetto, che richiameremo piu volte, sottintende un effetto di cambiamento del proprio agire quale risultato dell apprendimento di nuove nozioni ed esperienze. La conoscenza e un processo dinamico. E la comprensione dei dati e del loro utilizzo efficiente ed efficace in funzione delle capacita, idee, esperienze e motivazioni personali. occorre precisare che alla base della conoscenza dovrebbe esserci sempre la consapevolezza frutto di un processo di apprendimento governato. La formazione si colloca, per cosi dire, nel ciclo produttivo della conoscenza, trasformando la materia prima (le nuove conoscenze) in un prodotto finito: la conoscenza riutilizzabile. E, in altri termini, il processo che, attraverso metodi e tecniche di insegnamento ottimizzate per i contenuti e per i discenti, produce un cambiamento operativo misurabile ( saper pagina 4 di 22

5 fare e saper essere ): in altri termini, guida l apprendimento verso la conoscenza ed il cambiamento. Formare vuol dire, infatti, governare l apprendimento in modo tale che, come gia detto, le nuove informazioni si trasformino in conoscenza esplicita riutilizzabile. Questo vuol dire incidere su aspetti emozionali, capacita e competenze manuali e mentali. La formazione e, quindi, un processo che consente all'individuo di adattarsi favorevolmente alle condizioni variabili dell'ambiente, acquisendo nuovi modi di rispondere, modificando i modi precedenti e raggiungendo sempre più estese conoscenze, capacità, abilità. quando efficace, la formazione riesce a produrre un cambiamento nell agire, modifica, cioe, non solo il sapere ma anche il saper fare ed il saper essere Diventa, quindi, fondamentale presidiare tutte le variabili didattiche coinvolte nel processo di apprendimento, per indirizzare consapevolmente e professionalmente la formazione verso un risultato di questo tipo. questo confronto ci aiuta a comprendere quali siano le tecniche migliori di insegnamento e ci conferma come l esperienza di applicazione diretta di una conoscenza (le cosiddette esercitazioni pratiche) sia enormemente piu efficace in termini di apprendimento rispetto alla semplice lettura o all ascolto. Non bisogna pero dimenticare che esistono altre variabili nel processo di apprendimento, di dominio individuale, che possono facilitare od ostacolare l apprendimento stesso e che sono: 1. I bisogni e le motivazioni personali 2. Il livello di intelligenza 3. La struttura degli atteggiamenti ed il concetto di se 4. La struttura concettuale 5. Le strutture di percezione pagina 5 di 22

6 A queste prime considerazioni di carattere generale sulla formazione occorre aggiungere qualche nozione sulla formazione per adulti. Gli adulti apprendono non solo, come tutti, attraverso nuove esperienze o attraverso la soluzione di problemi nuovi ma anche attraverso la consapevolezza di doversi aggiornare perche percepiscono o rilevano una inadeguatezza a svolgere nuovi compiti. questa consapevolezza di inadeguatezza e alla base del sistema motivazionale e garantisce una facilitazione all apprendimento e al cambiamento. Esiste anche un cosiddetto apprendimento vicario che passa attraverso una esperienza diretta e personale di osservazione, confronto, l assistenza di un esperto, od anche attraverso la ricerca di soluzioni puntuali a problemi specifici. nella sezione dedicata all ecm analizzeremo in modo approfondito gli strumenti didattici di formazione per adulti. Veniamo ora alle modalita di erogazione della formazione. In tal senso la formazione puo essere: 1. Residenziale 2. A distanza 3. E-learning 4. Sul campo 5. Blended 6. Sviluppo continuo professionale residenziale, e quella svolta con la partecipazione diretta in aula dei discenti. La formazione a distanza (fad, distant learning) e quella svolta con tecniche e strumenti che non richiedono il rapporto diretto tra discente e docente. pagina 6 di 22

7 L e-learnig assume il significato di una formazione svolta con l utilizzazione di strumenti elettronici e non necessariamente corrisponde alla distant learnig vi e poi la formazione sul campo che e quella che mette i discenti a confronto diretto con il problema che dovranno imparare a risolvere attraverso, ad esempio, la frequenza di un reparto ospedaliero, modalita utile soprattutto per l acquisizione di abilita tecniche. esiste, infine, la formazone mista (blended) che include sia momenti residenziali che a distanza. Lo sviluppo continuo professionale, infine, presuppone una partecipazione diretta del discente nella programmazione del proprio percorso formativo, nelle scelte di una conoscenza del sapere, saper fare e saper essere necessaria a mantenere elevata la perfomance professionale. Concludendo questa breve introduzione sugli aspetti generali della formazione, occorre sottolineare che non esiste vera formazione senza la possibilita di valutare il cambiamento prodotto quale risultato dell apprendimento conseguente a sua volta ad un insegnamento selezionato e dedicato. La piramide di kirkpatrick ben riassume questi concetti e i livelli di un processo formativo. Al vertice della piramide vi e il risultato del trasferimento della conoscenza che coincide con il cambiamento. Il cambiamento, resta, in c onclusione, l aspetto fondamentale della formazione. Esso consiste in un processo continuo di applicazione di nuove conoscenze fondato sulla consapevolezza di dover acquisire e di poter disporre di nuove competenze. pagina 7 di 22

8 1.2. Parte seconda: le peculiarita della medicina generale Veniamo ora alle funzioni e al ruolo del medico di medicina generale. La formazione è certamente un elemento strategico e fondamentale nella gestione delle risorse umane. Se ciò è vero per la generalità delle organizzazioni lo è ancor di più per quelle complesse quali quelle sanitarie, nelle quali gli operatori trovano gran parte della motivazione professionale nello sviluppo continuo delle conoscenze e nei risultati positivi che l applicazione di tali innovazioni comporta. La necessità della formazione esiste per tutti i medici, generalisti e specialisti, ma per i primi in misura molto maggiore, poiche il mmg opera su fenomeni globali, complessi, spesso emergenti. Ma parlare di formazione in medicina generale significa, innanzitutto, capire il ruolo ed i compiti del medico di medicina generale così come disegnati dal nostro ssn. Questo anche nell ottica di chi potrà o dovrà un giorno progettare ed organizzare interventi formativi per i mmg, trovando, in tale circostanza, sicuramente utile sia saper interpretare i cosiddetti bisogni formativi sia avere una conoscenza dei meccanismi tecnici, procedurali e didattici della formazione soprattutto post laurea. la medicina generale moderna si fonda su sei componenti costitutive che sono: la gestione delle cure primarie, le cure centrate sulla persona, le abilità specifiche nel problem solving, l approccio integrato, l orientamento alla comunità, l applicazione del modello bio-psico-sociale. una riflessione sui modelli di lavoro della medicina generale ci porta a riprendere i principi espressi dalla definizione europea di medicina generale data nel 2002 dal wonca europa (la sezione europea dell associazione mondiale dei medici di famiglia), secondo la quale i mmg sono specialisti formati ai principi della disciplina sulla base delle caratteristiche appresso riportate che ne definiscono, in modo più esteso, le peculiarità professionali. nel 2002, wonca europa ha prodotto una definizione di medicina generale che rappresenta un documento condiviso sulle sue caratteristiche come disciplina scientifica e come professione. pagina 8 di 22

9 questa definizione è stata inclusa nella attuale convenzione che regola la medicina generale in italia, ciò che ne costituisce un riconoscimento ufficiale e nel contempo definisce una base valida per 1.3. La formazione specifica post-laurea. Un altro riferimento da considerare in proposito è la educational agenda3 di euract (il network di wonca che si occupa di formazione). in tal senso la medicina generale, che a differenza della medicina specialistica, affronta i problemi dell intera popolazione senza esclusioni, facilmente accessibile con minima differibilità: A) è normalmente il luogo di primo contatto medico all'interno del sistema sanitario, fornisce un accesso diretto ed illimitato ai suoi utenti, si occupa di tutti i problemi di salute, indipendentemente da età, sesso, e ogni altra caratteristica della persona; B) fa un utilizzo efficiente delle risorse sanitarie attraverso il coordinamento delle cure, il lavoro con altri professionisti presenti nel contesto organizzativo delle cure primarie, agendo da interfaccia con altre specialità ed assumendo, se necessario, il ruolo di difensore dell'interesse dei pazienti; C) sviluppa un approccio centrato sulla persona, orientato all'individuo, alla sua famiglia e alla sua comunità; D) si basa su un processo di consultazione unico fondato sulla costruzione di una relazione protratta nel tempo attraverso una efficace comunicazione tra medico e paziente; pagina 9 di 22

10 E) ha il compito di erogare cure longitudinali e continue a seconda dei bisogni del paziente; F) prevede uno specifico processo decisionale determinato dalla prevalenza ed incidenza delle malattie in quella precisa comunità; G) gestisce contemporaneamente i problemi di salute sia acuti che cronici dei singoli pazienti; H) si occupa di malesseri che si presentano in modo aspecifico e ad uno stadio iniziale del loro sviluppo e che potrebbero richiedere un intervento urgente; I) promuove la salute ed il benessere con interventi appropriati ed efficaci; J) ha una responsabilità specifica della salute della comunità; K) si occupa dei problemi di salute nella loro dimensione fisica, psicologica, sociale, culturale ed esistenziale. La medicina generale, in conclusione, assicura promozione, prevenzione, cura, riabilitazione, supporto sul piano psicologico e sociale. Si colloca nell interfaccia tra malattia e infermità ed integra gli aspetti etici e umanistici del rapporto medico-paziente con il decisionmaking clinico. Soprattutto, svolge questi compiti in modo longitudinale, continuo e calato nella dimensione della comunita servita. pagina 10 di 22

11 2. Parte terza: la formazione in medicina generale Le riflessioni sulle peculiarita della medicina generale svolte nella sezione precedente ci introducono alle specificita della formazione per il mg. Da sempre, nel nostro paese, si sono svolti congressi, convegni, corsi, riunioni, finalizzati all aggiornamento della professione sanitaria. Quasi sempre il motore organizzativo-finanziario e stato rappresentato dalle aziende farmaceutiche. Alcuni di essi sono stati di ottima qualità e di diverso livello di diffusione e partecipazione. Altri sono stati fortemente influenzati dagli interessi promozionali rispetto ai propri prodotti da parte delle aziende farmaceutiche. Quasi mai, in ogni caso, si è valutato quanto questo tipo di formazione incidesse su cambiamenti reali al di là della informazione più o meno trasparente, più o meno interessata, più o meno aggiustata in funzione degli interessi pur legittimi dello sponsor. Importantissimo è stato, in questi anni, il ruolo svolto dalle società scientifiche di categoria. Tra le piu rappresentative citiamo: Simg Snamid Aimef Cesermeg che hanno supportato l esigenza dell aggiornamento continuo della categoria anche attraverso percorsi formativi che hanno portato alla comparsa di figure del tutto nuove nello scenario della mg: basti pensare agli animatori di formazione, che fungono da interfaccia tra pagina 11 di 22

12 discenti e specialisti, ai tutor, che concorrono alla formazione / addestramento dei nuovi medici, ai medici certificatori, che intervengono negli aspetti conclusivi degli studi accademici, ai formatori di formazione, che disseminano la cultura della formazione all interno della categoria. La formazione in medicina generale puo essere distinta in una: 1. Formazione pre laurea 2. Formazione specifica 3. Formazione post laurea - formazione obbligatoria - formazione continua sviluppo continuo professionale La formazione pre laurea corrisponde all insegnamento della medicina generale all interno del corso di studi dell insegnamento di medicina. La formazione di base, universitaria, presenta allo stato attuale un percorso formativo poco o per niente attento all evoluzione professionale nelle aree di attività specifiche della medicina generale. si può in pratica affermare che, tranne qualche sperimentazione occasionale, la medicina generale è ignorata durante il corso di laurea in medicina e chirurgia. nell ambito della formazione pre laurea rientrano quelle rare esperienze di alcuni atenei in cui, grazie alla istituzione dei dipartimenti, lo studio della mg è stato inserito nel normale piano di studi del corso di laurea in medicina e chirurgia. e da rilevare la sostanziale mancanza di questi dipartimenti universitari di medicina generale (l italia è uno dei pochissimi paesi europei con questa lacuna), con un impatto negativo nella formazione pre-laurea e di conseguenza sullo sviluppo professionale. pagina 12 di 22

13 I medici di medicina generale debbono essere, al contrario, riconosciuti come specialisti secondo gli standard europei sulla base della direttiva 93/16/eec del 5/4/1993 che riconosce la medicina generale come specializzazione. La comunità scientifico-professionale della medicina generale mondiale ritiene obbligatorio, ad esempio, l affidamento di ruoli di docenza (in ambito universitario e nella formazione specifica) a medici di medicina generale con specifico curriculum in questo settore. Tale principio, che al di fuori dell italia non è minimamente in discussione, è nel nostro paese una questione complessa, in cui si intrecciano competenze dell università, delle regioni (a cui è devoluta la organizzazione del triennio della formazione post-laurea in medicina generale) e del ministero della salute. Per quanto riguarda la formazione specifica va ricordato, per completezza, che la medicina generale è attualmente formata da quattro settori (assistenza primaria, continuità assistenziale, medicina dei servizi, emergenza territoriale), l accesso ai quali ha caratteristiche comuni ma è sostanzialmente indipendente. Per l emergenza sanitaria territoriale, infatti, esiste un diritto di priorità di accesso regolato dall anzianità di servizio in continuità assistenziale, attraverso la graduatoria regolamentata dall acn. Alla titolarità dell incarico a tempo indeterminato di assistenza primaria e continuità assistenziale si accede, invece, per titoli in base ad una graduatoria regolamentata dall acn. Dal 1994, per l accesso a tutti i settori della medicina generale, è richiesto, inoltre, l attestato di formazione in medicina generale (d.l. 368/1999) o titolo equipollente (resta consentito l accesso come da normativa europea ai medici senza attestato abilitati entro il 31/12/ d.m. 15/12/1994). La formazione specifica prevede un percorso formativo coinvolgente per quasi tutti i settori, con periodi di formazione teorico-pratiche c/o medico di famiglia, distretti, ps/dea. pagina 13 di 22

14 La formazione post laurea, invece, si esprime, sostanzialmente in una formazione obbligatoria ed una, per contrapposizione, cosiddetta libera, legata a scelte personali. La prima è prevista dall acn e ad essa viene destinato, in modo vincolante, l 1 %. Dei fondi previsti per la mg. Consiste, essenzialmente, in 40 ore di aggiornamento / anno, erogate in orari liberi (sabato), con vari obiettivi formativi su temi concordati in una apposita commissione aziendale costituita da esperti aziendali, componenti delle sigle sindacali e delle società scientifiche della mg. La c.d. formazione libera o personalizzata si esprime nella educazione continua in medicina e nello sviluppo continuo professionale, inteso come scelta di un percorso formativo legato all aggiornamento continuo delle competenze caratterizzanti le abilita specifiche della propria professione. pagina 14 di 22

15 3. Parte quarta: l educazione continua in medicina Ma in cosa consiste il programma nazionale di ecm? La professionalità di un operatore della sanità può essere definita da tre caratteristiche fondamentali: 1.il possesso di conoscenze teoriche aggiornate (il sapere) 2.il possesso di abilità tecniche o manuali (il fare) 3.il possesso di capacità comunicative e relazionali (il saper essere) Il rapido e continuo sviluppo della medicina ed, in generale, delle conoscenze biomediche, nonché l'accrescersi continuo delle innovazioni sia tecnologiche che organizzative, rendono sempre più difficile per il singolo operatore della sanità mantenere queste tre caratteristiche al massimo livello: in altre parole mantenersi "aggiornato e competente". E per questo che, in tutti i paesi del mondo, sono nati programmi di ecm: essa comprende l insieme organizzato e controllato di tutte quelle attività formative sia teoriche che pratiche, promosse da chiunque lo desideri, con lo scopo di mantenere elevata ed al passo con i tempi la professionalità di un operatore della sanità. Naturalmente, ogni operatore della sanità provvederà, in piena autonomia, al proprio aggiornamento; dovrà privilegiare, comunque, gli obiettivi formativi d'interesse nazionale e regionale. La e.c.m. è finalizzata alla valutazione degli eventi formativi, in maniera tale che il singolo medico, infermiere, o altro professionista sanitario possa essere garantito della qualità ed utilità degli stessi ai fini della tutela della propria professionalità; la e.c.m., inoltre, è lo strumento per ricordare ad ogni professionista il suo dovere di svolgere un adeguato numero di attività di aggiornamento e di riqualificazione professionale. pagina 15 di 22

16 Partecipare ai programmi di e.m.c. è un dovere degli operatori della sanità, richiamato anche dal codice deontologico, ma è anche - naturalmente - un diritto dei cittadini, che giustamente richiedono operatori attenti, aggiornati e sensibili. Ciò è oggi particolarmente importante ove si pensi che il cittadino è sempre più informato sulle possibilità della medicina di rispondere, oltre che a domande di cura, a domande più complessive di salute. i d.l. 502 del 30 dicembre 1992, ha istituzionalizzato anche in italia l ecm, recependo le indicazioni della comunita europea ed internazionale ad introdurre anche nel nostro paese uno strumento che rendesse l aggiornamento professionale di tutti gli operatori della sanita, in modo interprofessionale ed interdisciplinare (medici, infermieri, terapisti, tecnici, biologi, etc...) Misurabile e confrontabile con quello di professionisti di altri paesi attraverso il sistema dei crediti (il punteggio riconosciuto al partecipante al corso di formazione), da sommare annualmente per raggiungere nel quinquennio le quote fissate per i diversi operatori sanitari. la definizione di tutti gli aspetti didattici, procedurali, organizzativi è stato affidata (5 luglio 2000) ad una commissione nazionale per l ecm che ha elaborato, sulla base di esperienze internazionali, il programma ecm. Dopo circa 2 anni di sperimentazione, il 1 gennaio 2002 e iniziata, pertanto, la fase a regime del programma nazionale di educazione continua in medicina, con la possibilita per gli organizzatori di eventi di richiedere l accreditamento dei propri progetti didattici attraverso la richiesta di valutazione ed attribuzione dei crediti ed, in caso favorevole, operando il pagamento di un contributo legato al punteggio ottentuto (poco piu di 258 euro per 10 crediti). Ma chi sono gli organizzatori di eventi? L organizzazione dei corsi di formazione e stata consentita, dall inizio, agli organizzatori temporaneamente accreditati. Possono essere temporaneamente accreditati, in qualita di organizzatori, istituzioni pubbliche (asl, ospedali, universita ) e private (societa scientifiche, associazioni, case di cura..) Per gli ordini professionali e previsto un ruolo certificativo dei crediti acquisiti. pagina 16 di 22

17 A dicembre 2003 si contavano gia 7619 organizzatori di eventi con una media di 381 per regione. Possiamo dire che con il monitoraggio degli eventi determinato dal sistema ecm per la prima volta in italia si e avuta conoscenza del numero di iniziative organizzate, dei discenti formati e dei volumi economici in gioco. La maggioranza degli organizzatori e costituita da istituti privati (ben il 45 %) mentre le societa scientifiche, vero motore culturale della formazione, rappresentano appena il 10%. Questo si spiega con il fatto che il sistema e costruito per valutare e premiare non tanto i singoli eventi ed il loro contenuto ma, piuttosto, le capacita strutturali, logistiche, finanziarie dell organizzatore. Sono sorte, cosi, centinaia di societa di servizi che poco avevano a che fare con la formazione ma che hanno potuto mettere in campo organizzazioni in uomini e mezzi di livello nazionale e che, rapidamente, sono diventate un riferimento per gli sponsor. Sempre nel 2003 le domande di accreditamento sono state oltre per gli eventi residenziali e circa 6000 per i progetti aziendali quelli, cioe, presentati dalle asl nell ambito di percorsi e strategie formative di ampio respiro. La possibilita, poi, di organizzare delle riedizioni dei corsi gia accreditati ha portato a circa eventi la produzione formativa nel nostro paese. Ma vediamo ora in cosa consiste il sistema dei crediti formativi. L adeguatezza ai tempi della scienza e coscienza di ogni operatore sanitario deve poter essere valutata e confrontata. Si e ritenuto che valutare la qualita dei corsi (secondo alcuni parametri che di seguito approfondiremo) ed attribuire ai corsi stessi un punteggio (crediti) da trasferite al discente possa ben pagina 17 di 22

18 descrivere il percorso di aggiornamento di quest ultimo e certificarne la preparazione professionale. All inizio della sperimentazione furono indicati in 150 i crediti formativi da accumulare nel successivo quinquennio ( ) per non incorrere in un sistema sanzionatorio che colpisce, con diversi meccanismi, sia i dipendenti del ssn (con effetti sulla carriera) sia i convenzionati (con limitazioni sull acquisizione di nuove quote o sulla partecipazione a benefits contrattuali). Attualmente il sistema, anche a causa di una lunga fase di riorganizzazione tecnologica e procedurale, si e, per cosi dire, raffredato. Vi e stata nel dicembre 2006, una proroga dell attuale meccanismo per il primo semestre 2007 cui seguira, probabilmente, una riprogettazione organizzativa che vedra le regioni protagoniste di un sistema ecm fortemente regionalizzato. Parliamo ora del sistema di valutazione dei corsi. Occorre precisare che questo sistema e stato parzialmente modificato dopo il Sino a quell epoca ogni singolo evento veniva esclusivamente valutato entro 90 giorni da tre diversi referee (esperti indicati dal ministero della salute). Il compito dei referee e quello di attribuire un punteggio ad ogni parametro di valutazione di una griglia predisposta dalla commissione nazionale per l ecm che valuta: la tipologia del corso, i contenuti, le metodologie didattiche, il valore dei docenti e cosi via, sino a comporre il punteggio finale. La media dei tre punteggi dei tre referee, moltiplicata per dei coefficienti relativi alla durata in ore del corso, produce il risultato finale: vale a dire i crediti attribuiti. In linea generale, il sistema di valutazione va da 0,75 a circa 1,5 crediti ora. pagina 18 di 22

19 Compito del referee era ed e, innanzitutto, quello di valutare la congruita dell obiettivo formativo dichiarato con gli obiettivi di interesse nazionale. La commissione nazionale per la formazione continua ha, infatti, individuato, ai sensi dell'art.16-ter, comma 2, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni, i temi prioritari di e.c.m. che sono stati distinti in 2 gruppi, il primo dei quali propone temi di interesse trasversale, interprofessionali ed interdisciplinari (promozione della qualita, etica, sistemi di valutazione, stili di vita, aspetti socioassistenziali, comunicazione tra operatori, studio dell inglese scientifico, medicina delle evidenze, sistema informativo, cultura gestionale, educazione sanitaria. Il secondo gruppo consiste in temi specifici per singole categorie, aree e discipline, quali,ad esempio, le emergenze-urgenze, la salute della donna, le linee guida, la cultura dei trapianti, la farmaceconomia, l innovazione tecnologica, la sicurezza degli alimenti. La sicurezza degli emoderivati, la ricerca, la telemedicina, la formazione manageriale, le terapie termali, le medicine alternative. Per completezza di informazione va precisato che, proprio di recente, la commissione nazionale ha ritenuto di dover escludere dal sistema di accreditamento tutti i corsi proposti con obiettivi incoerenti rispetto a quelli nazionali identificati in temi quali lo stress, il burn out, il mobbing, il marketing, la formazione di formatori, l informatica e l inglese di base. Compito dei referee e anche quello di valutare la tipologia dell evento: dal congresso alla tavola rotonda, ai corsi di formazione legati alle linee guida, alle conferenze, al corso di aggiornamento strumentale, al corso di addestramento, a quello che prevede la frequenza di un reparto ospedaliero, a quello che comporta l affiancamento di un tutor La valutazione complessiva risente, poi, soprattutto, dei metodi di Insegnamento utilizzati. pagina 19 di 22

20 attribuito. Tanto maggiore e la complessita didattica del corso tanto maggiore sara il punteggo Si va, pertanto, dalle lezioni magistrali, alle relazioni, alle tavole rotonde, ai dibattiti, alle dimostrazioni tecniche, al lavoro in piccoli gruppi, alla esecuzione diretta di attivita pratiche, ai role playing. Un buon mix di questi metodi assicura senz altro una efficacia formativa soprattutto in termini di reale cambiamento Un altro momento fondamentale nella valutazione del referee e quello sul conflitto di interessi. Il regolamento dell ecm prevede il divieto assoluto per le industrie farmaceutiche di svolgere il ruolo di organizzatori di eventi o di provider. Viene richiesta, infatti, una dichiarazione esplicita all organizzatore circa eventuali rapporti di interessi commerciali, affidando la verifica, attraverso questionari obbligatori, agli stessi utenti. Questo pero non limita la possibilita di una azienda farmaceutica di sponsorizzare ufficialmente anche al 100% un evento. Questa apparente ipocrisia e leggittimata dal fatto che il ruolo delle aziende e reso totalmente trasparente e puo svolgersi solo di condizioni di divieto per qualsiasi forma di pubblicita. A garanzia di una corretta informazione soprattutto in tema di terapia farmacologica il progamma del corso deve avere contenuti basati sulla evidenza scientifica comunemente accettata. Nel caso di sponsorizzazioni di progetti aziendali gli eventuali contributi offerti da aziende farmaceutiche non possono essere legati a progetti specifici. pagina 20 di 22

21 Questo e stato, sino al 2003, il sistema di accreditamento degli eventi attraverso la valutazione centralizzata da parte di esperti (i referee). Successivamente e iniziata la fase sperimentale, oggi conclusa, di accreditamento dei provider e della formazione a distanza. Il provider e un soggetto pubblico o privato la cui organizzazione soddisfa criteri di qualita e di potenza organizzativa fissati dalla commissione ecm e che e autorizzato ad accreditare direttamente i propri corsi. attualmente, quindi, sono attivi entrambi i sistemi di accreditamento: quello degli organizzatori (che devono sottostare al giudizio dei referee entro 90 giorni dalla richiesta) e quello dei provider che assegnano direttamente un punteggio ai propri eventi salvo verifiche della commissione nazionale. Il controllo sulla qualita della formazione, ed e questo un passaggio fondamentale nella evoluzione del sistema ecm nel nostro paese, e passato, quindi, dall accreditamento del singolo evento all accreditamento dell organizzatore. E ovvio, a questo punto, che il provider dovra dimostrare di possedere requisiti di tipo organizzativo, finanziari, strutturali, tecnologici, culturali di elevato livello. Una domanda finale: Quale sara il futuro della formazione continua in sanita? Chi dovra guidare nei prossimi anni la formazione nel nostro paese Dovra prevedere programmi e metodologie in grado di realizzare un vero sviluppo professionale. Dovra motivare i medici a diventare protagonisti della propria formazione anche acquisendo ruoli attivi di animatori di formazione e di ricecatori. pagina 21 di 22

22 Dovra spostare il focus degli obiettivi formativi sul setting della medicina generale. Dovra utilizzare sempre piu tecniche di apprendimento tra pari, formazione sul campo e risorse web mediate. Gli obiettivi formativi dovranno, necessariamente, puntare a migliorare competenze, abilita e capacita e ai fini dell integrazione professionale tra tutti gli operatori coinvolti, avendo come fine l organizzaazione di risposte assistenziali globali (clinical governance). In conclusione, qualunque sia il bisogno formativo, la modalita di erogazione dei corsi o il contenuto didattico occorrera sempre presidiare da parte del committente e del beneficiario i seguenti indicatori di qualita dell offerta formativa: ilvalore (e quindi i requisiti) dell organizzatore Il corretto rilievo e inquadramento dei bisogni formativi Gli obiettivi formativi La corrispondenza tra obiettivi didattici e contenuti I docenti Le tecniche didattiche utilizzate Gli strumenti di valutazione del corso, dei docenti, dei discenti Le sponsorizzazioni La verifica degli outcomes formativi Quest ultima andra attuata non solo attraverso la verifica della partecipazione, dell apprendimento, della qualita percepita ma anche, e soprattutto, attraverso la verifica del reale cambiamento indotto dall apprendimento di nuove conoscenze. Per dare, infine, un senso concreto a quanto sin qui considerato sulla formazione in medicina generale, puo essere utile provare ad immaginare in termini di contenuti, di modalita di erogazione, di tecniche didattiche e di valutazione degli esiti, un corso in diabetologia, che abbia come risultato formativo, misurabile con indicatori, il recupero di efficacia clinica degli interventi assistenziali aggiornati e rinnovati dall azione formativa. pagina 22 di 22

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