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1 I prodotti derivati: utilizzo proprio e improprio come strumento di gestione del rischio aziendale. Jacopo Ceccatelli JC & Associati S.I.M. * S.p.A. *In attesa di autorizzazione

2 Indice degli argomenti trattati Derivati regolamentati nei mercati energetici: futures, european options, american options. Derivati over the counter: tecniche di pricing, modalità di utilizzo e differenze tra gli energy swaps e le energy options. Operazioni in derivati, opportunità e rischi: - Analisi della situazione e delle aspettative del mercato al momento della sottoscrizione - Valutazione statica del contratto al momento della sottoscrizione (valutazione economica) - Analisi delle componenti dinamiche di rischio del contratto - Analisi sull adeguatezza dello strumento in funzione di copertura sul rischio aziendale - Analisi dell evoluzione dei mercati durante la vita del contratto Impostare l attività di energy risk management seguendo metodologie rigorose - Individuazione del corretto posizionamento aziendale - Ottimizzazione dei flussi finanziari in relazione a situazione e aspettative del mercato - Valutazione dei rischi di tasso, valuta e materia prima - Costruzione e ottimizzazione di strategie di copertura del rischio 30 giugno

3 Alcune considerazioni generali Possiamo definire uno strumento derivato come una relazione contrattuale tra due o più controparti i cui pagamenti sono regolati secondo regole prestabilite, basate sull andamento di uno o più valori mobiliari o indici sottostanti( il sottostante ). La funzione degli strumenti derivati è quella di consentire il trasferimento di determinati profili di rischio da un operatore ad un altro. Gli utilizzi principali sono: arbitraggio, speculazione e copertura (hedging). In gergo, le tipologie standard vengono dette plain vanilla, mentre i tipi più complessi sono detti"esotici". Esistono contratti derivati il cui valore è quotato su una borsa ufficiale (derivati regolamentati) e derivati non quotati che rappresentano un accordo diretto tra le parti(derivati Over The Counter OTC). 30 giugno

4 Alcune considerazioni generali Gran parte dei derivati regolamentati consentono un operatività a margine e vengono regolati con regolamento per cassa (cash settlement). Si definiscono margini i controvalori di denaro o titoli versati dagli operatori per poter operare su strumenti derivati quotati. In genere i margini versati sono solo una frazione del sottostante sul quale si prende esposizione. I margini variano in funzione della rischiosità e volatilità dei sottostanti sui quali si prende esposizione. Nel caso di un regolamento per cassa, al momento della scadenza viene calcolato il valore economico dello strumento derivato, che viene corrisposto da una delle controparti all altra. Nel caso di regolamento per cassa non si ha quindi un effettiva movimentazione del sottostante. 30 giugno

5 Derivati regolamentati: futures e options FUTURE Un contratto future offre la possibilità di comprare o vendere un determinato sottostante ad una data futura a condizioni standardizzate, attraverso un operazione con una controparte appositamente costituita a questo scopo. L elevata liquidità e la semplicità di gestione dei contratti future li rendono strumenti ideali per un operatività anche da parte di operatori non professionali. I contratti future sono strumenti a margine, circostanza che consente un esposizione elevata anche con importi limitati di risorse. I contratti future sono normalmente cash settled, circostanza che consente l operatività anche ad operatori non del settore. Tutti i contratti future appartengono alla categoria dei derivati regolamentati. 5

6 Derivati regolamentati: futures e options OPTIONS E un contratto che, a fronte di un determinato prezzo (detto premio), consente di comprare (o vendere) una certa quantità di un sottostante ad un prezzo prestabilito, ad(o entro) una data prefissata. Opzioni Call: danno facoltà ad acquistare il sottostante. Opzioni Put: danno facoltà a vendere il sottostante. Opzioni americane: consentono di effettuare l acquisto o vendita del sottostante(esercitare) dalla data di partenza fino alla scadenza. Opzioni europee: consentono di esercitare solo alla data di scadenza. Le opzioni possono appartenere sia alla categoria dei derivati regolamentati che a quelli OTC. Le opzioni su mercati regolamentati sono normalmente a margine e cash settled. 6

7 Derivati regolamentati nei mercati energetici Il mercato dei derivati energetici è stato previsto come necessario completamento del processo di liberalizzazione del mercato dell energia. In effetti a causa di alcune incomprensioni di natura normativa il mercato italiano dei derivati sull elettricità (IDEX) è ai blocchi di partenza da diversi anni. E inoltre da considerare che le anomalie del mercato elettrico italiano rischiano di non consentire una sufficiente pluralità di operatori. quindi E probabile che anche con l avvio dell IDEX i derivati OTC resteranno lo strumento più utilizzato per gestire il rischio di fluttuazione del prezzo dell energia. 7

8 Derivati Over The Counter (OTC) Sono contratti bilaterali diretti tra due controparti. Consentono la massima flessibilità. Incorporano un rischio controparte rilevante. Illorovalorenonvienepubblicatomavacalcolatodivoltainvolta. quindi Rappresentano uno strumento più flessibile ma anche più rischioso, soprattutto in riferimento a: I. difficoltà sia ex-ante che ex-post a determinare il valore economico del contratto(incluso il rischio controparte); II. problematiche di adeguatezza del contratto rispetto alle finalità prestabilite. 8

9 Derivati Over The Counter (OTC): tecniche di pricing Le tecniche di pricing dei contratti derivati sono essenzialmente due: Tecnica della scomposizione : si tratta di scomporre il contratto in tutte le sue componenti di base, determinarne il prezzo di ciascuna e derivare il valore del contratto come loro sommatoria. Per le opzioni viene applicata la formula di Balck-Sholes(e successive evoluzioni) dove Per i contratti a termine vengono applicate le formule sul valore finanziario del tempo 9

10 Derivati Over The Counter (OTC): tecniche di pricing Tecnica della simulazione : quando non è possibile scomporre il contratto è necessario effettuare una simulazione denominata Monte Carlo. Attraverso questa metodologia si vanno a replicare un numero molto elevato di configurazioni future possibili per le variabili in oggetto. Per ognuna di queste si calcola la struttura dei payoff attesi e poi si effettua una media su tutti i risultati ottenuti. La differente taratura del sistema, in particolare relativamente ai valori di volatilità e correlazione inseriti come dati, può implicare un alea piuttosto elevata relativamente ai risultati ottenuti. 10

11 Derivati Over The Counter (OTC): modalità di utilizzo Data l estrema flessibilità dei derivati OTC, le possibilità sono pressoché illimitate. E quindi importante definire a priori le finalità del contratto derivato: I. finalità di copertura : si vuole limitare l alea relativa all oscillazione di prezzo di un determinato sottostante; II. finalità di speculazione : si vuole puntare sul verificarsi di un determinato scenario futuro; III. finalità intermedia: si vuole impostare un operazione con entrambe le caratteristiche precedenti. 11

12 Derivati Over The Counter (OTC): energy swap E un contratto nel quale due controparti si scambiano un singolo flusso o una sequenza di flussi di cassa derivanti dall andamento di uno o più sottostanti diversi gen-07 feb-07 mar-07 apr-07 mag-07 giu-07 ITEC lug-07 ago-07 set-07 Flussi swap ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 Normalmente il sottostante degli energy swap è un indice sintetico (come p.es. l ITEC). Il costo (in termini di commissioni implicite) di un energy swap dipende molto dall indice sottostante utilizzato. Normalmente se l indice è custom (cioè specifico per una controparte) il costo è maggiore. Non esistono energy swap quotati pubblicamente, tuttavia è possibile strutturare operazioni su sottostanti quotati pubblicamente, il cui costo è normalmente molto inferiore gen-07 feb-07 mar-07 apr-07 mag-07 giu-07 lug-07 Flussi swap ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 12

13 Derivati Over The Counter (OTC): energy option E un contratto che, a fronte di un determinato prezzo (detto premio), consente di comprare (o vendere) una certa quantità di un sottostante ad un prezzo prestabilito, ad(o entro) una data prefissata. Anche nel caso delle energy options il sottostante è un indice sintetico (come p.es. l ITEC). Il costo (in termini di commissioni implicite) di una energy option può variare molto in funzione del sottostante. Nel caso di indici non pubblici è impossibile verificare la volatilità applicata. Esistono opzioni quotate pubblicamente su sottostanti strettamente correlati al prezzo dell energia. 13

14 Derivati Over The Counter (OTC): energy option ComeperesempioleopzionisulFutureWTIquotateaChicago 14

15 Impostare l attività di energy risk seguendo metodologie rigorose Individuazione del corretto posizionamento aziendale Analisi delle specifiche esigenze della società, relativamente ai sottostanti individuati; Identificazione degli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso l utilizzo dei derivati; Valutazione in base alle specifiche esigenze della necessità di utilizzo di derivati regolamentati e/o OTC. Impostazione generale dell attività in derivati 15

16 Operazioni in derivati: opportunità e rischi Analisi della situazione e delle aspettative di mercato al momento della sottoscrizione Prima di impostare un contratto derivato vengono effettuate valutazioni sugli scenari più o meno probabili. In questo modo è possibile identificare i contratti con le caratteristiche più favorevoli in relazione agli scenari previsti. 16

17 Impostare l attività di energy risk seguendo metodologie rigorose Ottimizzazione dei flussi finanziari in relazione a situazione e aspettative di mercato Individuazione degli strumenti più efficienti; Controllo delle marginalità applicate alle varie operazioni. Identificazione puntuale delle operazioni in derivati e controllo del costo effettivo dell operazione 17

18 Operazioni in derivati: opportunità e rischi Valutazione statica ex ante del contratto al momento della sottoscrizione Una volta definita l impostazione del contratto è fondamentale effettuare una valutazione economica ex ante (soprattutto per le operazioni OTC). In questo modo è possibile evitare la sottoscrizione di contratti eccessivamente onerosi in termini di commissioni. 18

19 Impostare l attività di energy risk seguendo metodologie rigorose Valutazione ex ante dei rischi di tasso, valuta e materia prima Analisi dei rischi legati alle operazioni in derivati nei vari scenari di mercato; Attribuzione di distribuzioni probabilistiche ai vari scenari; Analisi incrociata dei risultati attesi e delle probabilità attribuite Identificazione del potenziale comportamento dell operazione 19

20 Operazioni in derivati: opportunità e rischi Analisi ex ante delle componenti dinamiche di rischio del contratto E importante effettuare una valutazione dettagliata del comportamento economico del contratto nei vari scenari possibili. In questo modo è possibile individuare il comportamento futuro del contratto nelle possibili fluttuazioni dei mercati. 20

21 Operazioni in derivati: opportunità e rischi Analisi ex ante dell adeguatezza del contratto in funzione di copertura E importante effettuare un ulteriore valutazione rispetto alle finalità originarie del contratto, soprattutto se quest ultime sono di copertura dei rischi. In questo modo è possibile valutare l efficienza del contratto rispetto agli obiettivi prefissati. 21

22 Impostare l attività di energy risk seguendo metodologie rigorose Ottimizzazione delle strategie ex post Monitoraggio dei movimenti di mercato e del loro impatto sull operazione; Monitoraggio dell efficienza dell operazione relativamente alla funzione di copertura Aggiornamento periodico del valore economico dell operazione. Possibilità di tempestivi cambiamenti di strategia o modifiche dell operazione 22

23 Operazioni in derivati: opportunità e rischi Analisi dell evoluzione dei mercati durante la vita del contratto E importante monitorare il contratto durante la sua vita, sia rispetto al suo valore economico, sia relativamente ad eventuali mutamenti del profilo di rischio. In questo modo è possibile reagire prontamente alle mutate condizioni di mercato, sfruttando le opportunità e contenendo i rischi. 23

24 Strumenti derivati: assistenza nella fase di impostazione/gestione JC&Associatioffreunassistenzaa360 : Valutazione in base alle specifiche esigenze della necessità di utilizzo di derivati o IRS; Analisi degli scenari di mercato; Individuazione degli strumenti di copertura più efficienti; Analisi del profilo di rischio delle operazioni; Monitoraggio delle marginalità applicate; Monitoraggio dei movimenti di mercato; Monitoraggio dell evoluzione delle operazioni e analisi delle possibili alternative. 24

25 Strumenti derivati: assistenza nella fase di ristrutturazione Spesso nelle operazioni di ristrutturazione, per rimediare ad un danno lieve si finisce per incappare in un danno maggiore. Le ristrutturazioni hanno spesso un costo molto elevato (di solito non esplicitato); Le ristrutturazioni portano spesso ad assumere posizioni speculative (non sempre con piena consapevolezza); Le ristrutturazioni si basano spesso su valutazioni finanziarie di breve periodo e non tengono in dovuta considerazione le valutazioni economiche di medio-lungo termine; Attraverso continue ristrutturazioni si finisce spesso in una spirale negativa con conseguenze economiche spesso molto rilevanti. 25

26 Strumenti derivati: assistenza nella fase di ristrutturazione L assistenza di un consulente esterno e indipendente consente di: Valutare l IRS oggetto di ristrutturazione sia in termini di rischi prospettici, sia in termini di mark to market; Valutare l opportunità o meno di effettuare la ristrutturazione; Individuare eventuali alternative di ristrutturazione, sia sulla base delle situazioni particolari del cliente, sia sulla base delle previsioni di mercato; Monitorare la marginalità applicata sull operazione di ristrutturazione. 26

27 Sul tema dei derivati, JC & Associati collabora da tempo con le maggiori testate giornalistiche

28 JC & Associati: il Team Jacopo Ceccatelli Responsabile strategie, è amministratore delegato di JC & Associati. Già amministratore delegato di Abbacus SIM, dove ha sviluppato l attività di gestione patrimoniale in ottica "total return". In precedenza direttore in UBS Warburg Londra con responsabilità di trading su prodotti derivati ed esotici, gestione dei rischi di tasso, cambio, credito e volatilità, creazione e valutazione di nuovi prodotti strutturati, organizzazione e lancio di obbligazioni strutturate sul mercato primario. Si è laureato con lode in Economia Aziendale all Università L. Bocconi con il prof. Tancredi Bianchi. Nicolò Nunziata Strategie e analisi equity. Socio Aiaf, nel 2003 ha conseguito il diploma CIIA(Certified International Investment Analyst). Già portfolio manager con ottica "total return" presso Banca Profilo, dove ha avuto anche una esperienza da analista equity. In precedenza ha lavorato per investment banks come Euromobiliare, Akros, Csfb e Ubs (direttore) con responsabilità di trading e arbitraggi su Governament bonds e prodotti derivati. Docente di fondamenti di finanza per Assoservizi (Assolombarda). Si è laureato in Economia alla università La Sapienza di Roma con il prof. Giorgio Eminente. Paolo Baroni Analisi quantitative. Nel ha lavorato come analista quantitativo presso la compagnia fiduciaria Cofib dove si è occupato di analisi del rischio e ottimizzazione di portafoglio. Ha conseguito un Master in Business Administration presso l Università Luiss Guido Carli di Roma e, precedentemente, ha conseguito la laurea in Fisica presso l Università La Sapienza di Roma discutendo una tesi sperimentale concernente la modellizzazione delle dinamiche atmosferiche. Giancarlo Somaschini..Responsabile rapporti clienti istituzionali. Ha maturato la sua esperienza professionale nell'ambito bancario e finanziario. Dal 2002 Direttore finanziario Banca Popolare di Intra: responsabile dell assets e liability finanziario del gruppo, delle gestioni patrimoniali e dei prodotti emessi dal gruppo per la clientela In passato ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato per FINEUROP MONEY MARKETS, Vice direttore Generale per EPTASIM S.p.A. e dirigente per Banca Euromobilare.Collabora con JC dal Simona Soci. Analisi tecnica. Membro STA (Society of Technical Analysis UK). Già partner di IRIDE Research & Consulting, dove oltre a ricoprire il ruolo di analista ha svolto attività di business development. Dal 2000 fornisce consulenza come libera professionista a importanti gruppi bancari (mercati azionario, obbligazionario e valutario) e industriali, per i quali si occupa di problematiche relative alla gestione del rischio di tesoreria legato ai mercati valutario e delle materie prime. In precedenza ha lavorato per S&P MMS Londra, ricoprendo il ruolo prima di FX Senior Technical Analyst e poi di FX Market Strategist. L.Bocconi di Milano.. Silvia Cicerone Comunicazione & Marketing. Dal 2004 al 2006 ha lavorato in Mediaset occupandosi delle relazioni esterne, in particolare del coordinamento dell ufficio stampa, media relations e del marketing creativo. Nel periodo ha lavorato come free-lance occupandosi dell organizzazione di eventi mediatici, redazione di house organ e sviluppo contenuti per Bulgari, Motorshow e altri. Si è laureata in Relazioni Pubbliche pressoloiulmdimilano. CollaboraconJCdaaprile2006. Massimiliano Mizzau Perczel -relazioni esterne e comunicazionesu questi temi advisor per Tecnopolo di Roma e Agenzia per il lavoro Ad Interim del Gruppo Barkers Norman Broadbent. In precedenza per Glebb&Metzger Agenzia di consulenza di marketing e comunicazione, Abbacus SIM, Telecom Italia, Colgate. LaureatoineconomiaconlodeallaSapienzadiRoma.. Ha conseguito nel dicembre 2007 la laurea in Mediazione Linguistica e Culturale presso l Università Statale di Milano, discutendo una tesi sull approccio e sullo sviluppo della comunicazione in ambienti culturali diversi. Collabora con JC da settembre 2007, occupandosi prevalentemente dell individuazione e dello sviluppo dei servizi alla clientela istituzionale. 28

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