Italy Division. Controllo di Aerodromo

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1 Italy Division Controllo di Aerodromo

2 Indice PREMESSA Pag. 3 CONTROLLO DI TORRE Pag. 4 SERVIZI PER LA NAVIGAZIONE AEREA Pag. 5 SERVIZI PER IL TRAFFICO AEREO Pag. 6 SPAZI AEREI GENERALITA Pag. 9 SPAZI AEREI CLASSIFICAZIONE Pag. 12 AEROPORTI Pag. 15 FRASEOLOGIA Pag. 19 CONTROLLO PIANI DI VOLO Pag. 20 CONCLUSIONI Pag IVAO ITALY

3 Premessa Training Controllo di aerodromo v1.0 Con il presente tutorial si intende illustrare il complesso delle conoscenze teoriche necessarie ad affrontare il colloquio d esame ADC e si intende altresì fornire, tanto al candidato quanto all utente comune, gli elementi chiavi del controllo di aerodromo su IVAO. Chi scrive auspica che con il presente documento gli utenti di IVAO Italia siano facilitati nell apprendimento di una disciplina che viene illustrata spesso in maniera troppo frammentata, al punto da spegnere ogni entusiasmo sul nascere. Lo scopo del controllo del traffico aereo è quello di portare in sicurezza gli aeromobili a destinazione, mediante istruzioni coerenti con la normativa e idonee a rendere il traffico spedito, ordinato e sicuro. Se il pilota il più delle volte esegue quello che si sente dire in cuffia o che vede scritto sulle cartine, lo stesso non si può dire per il controllore, che invece deve essere saldamente padrone degli elementi a sua disposizione per formulare di volta in volta le istruzioni adeguate. Per permettere ai controllori virtuali un approccio informato all attività, questo tutorial parte dall alto e descrive i servizi ATS, fra quali trova il suo posto il Servizio di Controllo del Traffico Aereo. Successivamente, si tenta di chiarire le differenze fra le due classi di volo IFR e VFR, iniziando a fornire dati di impatto operativo, per poi descrivere spazi aerei e aeroporti. 3 IVAO ITALY

4 Il controllo di torre Prima di assumere un tono formale e di addentrarci in contenuti tecnici, è opportuno discorrere in generale di quello che fa un controllore di torre. Per esempio, gestisce la movimentazione degli aerei al suolo, fornendo istruzioni che consentono il rullaggio lungo i percorsi più idonei a raggiungere lo stand o la pista di decollo. Autorizza gli aeromobili a decollare ed atterrare, gestisce i traffici turistici in volo nella sua area di competenza. Fornisce le autorizzazioni di rotta ai volo IFR al suolo. Fornisce informazioni meteorologiche, coordina le proprie decisioni con gli altri enti ATC, sceglie quale istruzione va assegnata con priorità rispetto ad altre il tutto ricorrendo alla fraseologia standard, scandita con il giusto ritmo e la giusta autorevolezza. Nel gestire il traffico, particolare attenzione va rivolta alla parte di aeroporto che deve essere considerata sacra da ogni torrista: la pista. La pericolosità di un istruzione errata riguardo a questa parte dell aera di manovra è evidente. Il controllore deve assolutamente privilegiare la sicurezza su ogni altro aspetto, ma allo stesso tempo avere la brillantezza per movimentare il traffico in maniera spedita e ordinata. Altri compiti del controllore di torre sono quelli di fornire informazioni di traffico, istruire gli aeromobili al cambio di frequenza, autorizzare gli aeromobili VFR ad entrare nel circuito di traffico e tanto altro. 4 IVAO ITALY

5 Servizi per la Navigazione Aerea I servizi per la navigazione aerea (ANS) in Italia sono forniti da ENAV e dall Aeronautica Militare, e si dividono in quattro macro-categorie: SERVIZIO INFORMAZIONI AERONAUTICHE Si occupa di redigere l Aeronautical Information Publication (AIP) e di diffondere le informazioni temporanee di breve durata (NOTAM) SERVIZIO METEOROLOGIA AERONAUTICA Prepara e diffonde le carte con le informazioni meteo utili ai piloti; prepara i bollettini meteorologici (METAR) e realizza le previsioni meteo contenute nei TAF SERVIZIO TELECOMUNICAZIONI AERONAUTICHE Garantisce e organizza il funzionamento delle comunicazioni terra/bordo/terra e lo scambio di informazioni tra i vari enti di controllo SERVIZI del TRAFFICO AEREO AIR TRAFFIC SERVICES (ATS) Sono tutti quei servizi che, in linea di massima, vengono forniti dalla figura professionale del Controllore del Traffico Aereo. Interessandoci più da vicino, li andremo ad esaminare di seguito nel dettaglio 5 IVAO ITALY

6 Servizi del Traffico Aereo - ATS Volendo definire l attività professionale del Controllore del Traffico Aereo (di seguito CTA), sarebbe esplicativo definire questa figura un erogatore di servizi ATS. A dispetto del nome, infatti, il CTA è il responsabile dell erogazione dei seguenti servizi (ancora di servizi, dunque, si parla): SERVIZIO INFORMAZIONI VOLO (FIS) Servizio erogato allo scopo di fornire avvisi e informazioni utili per una sicura ed efficiente condotta dei voli SERVIZIO ALLARME E SOCCORSO (ALRS) Servizio erogato allo scopo di rendere noto agli organismi competenti che un aeromobile necessita di ricerca e soccorso SERVIZIO CONSULTIVO (ATAS) Servizio fornito entro lo spazio aereo a servizio consultivo allo scopo di assicurare nei limiti del possibile la separazione tra aeromobili operanti con piano di volo IFR. Non essendo presenti spazi aerei a servizio consultivo in Italia, questo servizio non viene più erogato. 6 IVAO ITALY

7 SERVIZIO DI CONTROLLO DEL TRAFFICO AEREO (ATCS) Servizio erogato allo scopo di: Prevenire le collisioni fra aeromobili Prevenire le collisioni fra aeromobili ed ostacoli sull area di manovra Rendere spedito e mantenere ordinato il flusso del traffico aereo I tre scopi del servizio di controllo del traffico aereo rappresentano adeguatamente gli obiettivi pratici del candidato all esame ADC. Infatti tutti e tre sono riconducibili al servizio di controllo di torre, mentre lo stesso non si può dire di altri enti che, non occupandosi di traffici al suolo, ben poco hanno a che fare con il secondo obiettivo. Il servizio di controllo di torre, invece, controlla tutto il traffico sull area di manovra e gli aeromobili in volo nelle vicinanze dell aeroporto e forma quindi una sottocategoria del servizio atcs, che può essere scomposto in servizio di controllo di torre, di avvicinamento e d area. Riassumiamo graficamente quanto detto finora: 7 IVAO ITALY

8 Starà ai Local Trainers far imparare al candidato come trasformare gli obiettivi del controllo del traffico aereo in decisioni, pianificazioni, comunicazioni etc, mentre in questa sede si vuole semplicemente inquadrare i compiti del controllore nella più ampia panoramica tecniconormativa. Questo non significa che le informazioni fin qui riportate abbiano il solo scopo di acculturare il lettore, senza avere un influenza sulla pratica operativa. Al contrario, ogni azione di controllo potrà essere ora collocata in una delle categorie sopracitate. Sia consentita a questo punto una breve digressione. La parola usata per descrivere i connotati del servizio di controllo del traffico aereo riguardo alle collisioni è PREVENIRE. A livello molto generale il controllore NON EVITA, bensí PREVIENE le collisioni. É semmai il pilota la figura deputata ad evitare, per esempio fuori da spazi aerei controllati, le collisioni. Questa piccola distinzione contribuisce giá adesso a connotare i compiti del controllore e fa parte del metodo da adottare tanto davanti a un radar, quanto in una torre. Virtuale o reale, sappiate che non vi é differenza in questo. 8 IVAO ITALY

9 Spazi aerei - generalità E bene chiarire fin da subito che ogni punto dello spazio al di sopra della superficie terrestre è parte di uno spazio aereo. L intera atmosfera è stata suddivisa in scatole, in parti, in sezioni, in corridoi a partire dal suolo fino ad unlimited, senza possibilità di scampo. In ciascuna di queste sezioni e scatole è previsto un determinato servizio da erogare a chi dovesse interessarlo con un aeromobile e le classificazioni degli spazi aerei identificano quali servizi vengono erogati. Iniziamo con il dire che, a prescindere dalla classificazione degli spazi, esistono diversi tipi di scatole; l ICAO ha provveduto a fornire agli Stati una gamma in modo che potessero configurare i loro spazi aerei in relazione alle proprie esigenze. ATZ AERODROME TRAFFIC ZONE Spazio aereo di definite dimensioni, istituito nelle vicinanze di un aerodromo, posto a protezione del traffico di aerodromo Può essere controllato o non controllato. Se è controllato, vengono erogati ATCS, FIS e ALRS. Se è non controllato, vengono erogati FIS e ALRS. 9 IVAO ITALY

10 CTR CONTROL ZONE Spazio aereo controllato che si estende verso l alto dalla superficie terrestre fino ad un determinato livello superiore Può essere diviso in più zone che possono partire, tranne una, anche da livelli posti al di sopra della superficie terrestre. CTA CONTROL AREA Spazio aereo controllato che si estende verso l alto da un limite specificato al di sopra della superficie terrestre Sono tipi di CTA la TMA (Terminal Management Area) e l AWY (Airway). TMA TERMINAL MANAGEMENT AREA Spazio aereo controllato che si estende verso l alto da un livello posto al di sopra della superficie terrestre fino ad un determinato livello superiore Viene normalmente istituita alla confluenza di rotte ATS, in prossimità di uno o più aeroporti importanti. AWY AIRWAY Spazio aereo controllato, o parte di esso, che si estende verso l alto da un livello posto al di sopra della superficie terrestre fino ad un determinato livello superiore, a forma di corridoio 10 IVAO ITALY

11 Sono classificate in funzione del livello a cui sono poste: E da MEL a FL115 D da FL115 a FL195 C da FL195 a FL460 Al momento queste codifiche non ci dicono ancora nulla, ma teniamole per buone in attesa di successive spiegazioni. Va ricordato, a questo proposito, che le aerovie all interno di TMA e CTR assumono la classificazione dello spazio aereo che attraversano. FIR FLIGHT INFORMATION REGION Spazio aereo di definite dimensioni entro il quale vengono erogati il Flight Information Service e l Alerting Service Lo spazio aereo italiano è diviso in tre FIR: Roma, Milano e Brindisi. Si estendono dalla superficie terrestre a FL195. In corrispondenza delle FIR, esistono altrettante UIR (Upper Information Region) che si estendono da FL195 a unlimited. 11 IVAO ITALY

12 Spazi aerei - classificazione Se è vero che a questo punto ci siamo fatti un idea di come è strutturato in generale lo spazio aereo, sappiamo ancora poco di cosa avviene nei vari tipi di spazio, su chi ci può entrare e quali siano i servizi forniti. Questa varietà non è legata tanto al tipo di spazio (FIR, CTR, ATZ) ma alla sua classificazione. L ICAO, infatti, oltre a preconfezionare i tipi di spazio aereo per diversi stati, ha stabilito come classificarli in relazione ai servizi forniti, ricorrendo all uso delle lettere (A, B, C, D, E, F e G). Questo significa che, ad esempio, in un CTR di classe D si forniranno gli stessi servizi di un ATZ della medesima classe, e così via. E bene precisare, prima di elencare le caratteristiche delle varie classi di spazio aereo, che esse sono divise in due grandi gruppi: le classi di spazio aereo CONTROLLATO (A, B, C, D) le classi di spazio aereo NON CONTROLLATO (G, F) Questo vuol dire che, al contrario di quello che si possa pensare, nelle classi di spazio aereo non controllato si può volare liberamente senza dover chiedere autorizzazioni, senza essere soggetti a istruzioni, e senza dover contattare nessuno. Nel caso in cui il pilota lo desideri, ad esempio, in spazio G si può avvalere del FIS e quindi essere in contatto con qualcuno e ricevere un servizio ATS che è comunque disponibile in 12 IVAO ITALY

13 qualunque spazio (e lo ripetiamo: il FIS e l ALRS sono disponibili in qualunque spazio aereo). Non essendo implementato lo spazio aereo F in Italia, ne segue che viene classificato G tutto lo spazio aereo al di fuori delle ATZ, dei CTR, fra il suolo e la TMA ecc, insomma quel che resta dopo che determinati spazi sono stati disegnati per proteggere le aree che necessitano di un controllo completo e accurato. Veniamo ora agli spazi aerei controllati. In essi un controllore previene le collisioni fra aeromobili e rende spedito il traffico aereo mantenendolo ordinato. Per questi motivi é contattato obbligatoriamente e conosce tutti gli aeromobili che interessano il suo spazio. Anche qui é necessario mettere bene in chiaro una cosa: fornire il servizio di controllo non significa necessariamente separare, cioè distanziare, gli aeromobili. Infatti significa solo perseguire i tre scopi che ormai conosciamo, talvolta attraverso appunto delle separazioni, talvolta attraverso delle TRAFFIC INFORMATION a seconda delle classi di spazio aereo. Anche se non separati, gli aerei che usufruiscono di TRAFFIC INFORMATION (ma non di separazione) sono controllati, la loro posizione é conosciuta dal controllore così come quella di tutti gli altri aeromobili in quello spazio. Se abbiamo quindi capito che si possa essere controllati ma non necessariamente separati, siamo pronti a vedere una sintesi dei servizi forniti negli spazi aerei. 13 IVAO ITALY

14 CLASSE A TIPO DI SEPARAZIONE SERVIZI AUTORIZZAZIONE COMUNICAZIONE VOLI FORNITA EROGATI ATC Continua, IFR IFR / IFR ATCS, FIS, ALRS Richiesta bilaterale VFR N/A Nessun servizio N/A N/A B IFR IFR / IFR ATCS, FIS, ALRS VFR / VFR VFR ATCS, FIS, ALRS VFR / IFR Continua, bilaterale Continua, bilaterale Richiesta Richiesta C IFR VFR IFR / IFR IFR / VFR VFR / IFR; Traffic Information VFR / VFR ATCS, FIS, ALRS ATCS, FIS, ALRS Continua, bilaterale Continua, bilaterale Richiesta Richiesta D IFR IFR / IFR; Traffic Information IFR / VFR ATCS, FIS, ALRS Continua, bilaterale Richiesta VFR Traffic Information VFR / VFR e VFR / IFR ATCS, FIS, ALRS Continua, bilaterale Richiesta E F IFR / IFR; Continua, IFR Traffic Information ATCS, FIS, ALRS Richiesta bilaterale IFR / VFR Traffic Information VFR FIS, ALRS Non richiesta Non richiesta VFR / VFR e VFR / IFR Traffic Information Continua, IFR FIS, ALRS Non richiesta IFR / VFR bilaterale VFR Nessuna separazione FIS, ALRS Non richiesta Non richiesta G IFR VFR Traffic Information IFR / VFR Nessuna separazione FIS, ALRS FIS su richiesta, ALRS Continua, bilaterale Non richiesta Non richiesta Non richiesta La conoscenza dei servizi del traffico aereo e di come questi vengono erogati nei diversi spazi aerei, costituisce la base da cui partire per un approccio corretto e informato alla materia 14 IVAO ITALY

15 Aeroporti Training Controllo di aerodromo v1.0 Diamo ora uno sguardo in chiave tecnica all ambito in cui il controllore di torre virtuale va ad operare. Abbiamo già visto che il servizio erogato dal controllore di torre si rivolge al cosiddetto traffico d aerodromo, ossia tutto il traffico presente sull area di manovra e nelle vicinanze dell aeroporto. Procediamo con qualche definizione per spiegare meglio alcuni concetti. AEROPORTO Area delimitata su terra o acqua (comprendente gli edifici, gli impianti, le installazioni e gli apparati) destinata, in tutto o in parte, all arrivo, alla partenza e al movimento di superficie degli aeromobili AREA DI MANOVRA La parte di un aeroporto adibita al decollo, all atterraggio ed al rullaggio degli aeromobili, con esclusione dei piazziali. Chi sostiene l esame ADC dovrà conoscere questa definizione per il colloquio teorico, ma in fase pratica dovrà considerare di sua competenza tutti i traffici al suolo, al fine di garantirgli la massima sicurezza possibile! 15 IVAO ITALY

16 AREA DI MOVIMENTO La parte di un aeroporto adibita al decollo, all atterraggio ed al rullaggio degli aeromobili, costituita da area di manovra e piazziali. PISTA (runway) Area rettangolare definita su un aeroporto su terra, predisposta ed idonea all atterraggio e al decollo degli aeromobili POSIZIONE DI ATTESA (holding position) Posizione definita intesa a proteggere una pista, una superficie limitazione ostacoli o un area critica dell ILS, presso la quale gli aeromobili in rullaggio ed i veicoli devono fermarsi ed attendere, se non diversamente autorizzati dalla torre di controllo. L espressione PUNTO di attesa è invece utilizzata per designare la posizione di attesa pista VIA DI RULLAGGIO (taxiway) Percorso definito destinato al rullaggio degli aeromobili avente lo scopo di collegare differenti aree dell aeroporto su terra; la definizione include: via/raccordo di accesso piazzole via di rullaggio sul piazzale raccordo di uscita rapida 16 IVAO ITALY

17 SOGLIA PISTA Inizio della porzione di pista utilizzabile per l atterraggio CLEARWAY Area rettangolare, su terra o su acqua, scelta e preparata come area idonea al di sopra della quale un velivolo può eseguire parte della sua salita iniziale, fino ad un altezza specificata STOPWAY Area rettangolare definita sul terreno a fine corsa disponibile e preparata come zona adatta in cui un aeromobile può essere fermato in caso di decollo interrotto CORSA DISPONIBILE PER IL DECOLLO (Take-Off Run Available - TORA) La lunghezza di pista dichiarata disponibile e idonea per la corsa al suolo di un velivolo in decollo DISTANZA DISPONIBILE PER IL DECOLLO (Take-Off Distance Available TODA) La distanza minore tra 1.5 volte la TORA oppure tra la somma della TORA e della Clearway, ove esistente 17 IVAO ITALY

18 DISTANZA DI ATTERRAGGIO DISPONIBILE (Landing Distance Available - LDA) La lunghezza della pista dichiarata disponibile ed idonea per la corsa al suolo di un velivolo in atterraggio DISTANZA DISPONIBILE DI ACCELERAZIONE E ARRESTO (Accelerate- Stop Distance Available ASDA) La somma della TORA e della lunghezza della Stopway, ove esistente Ulteriori informazioni sul layout aeroportuale sono disponibili nel documento dedicato. 18 IVAO ITALY

19 Comunicazioni e fraseologia Le comunicazioni sono fra gli elementi portanti del sistema e permettono il passaggio di informazioni fra i due attori principali della fase di volo, vale a dire il pilota ed il controllore. In una realtà come quella dell aviazione, connotata dall esigenza di ridurre al minimo gli errori e le incomprensioni, sono stati adottati dei metodi, dei codici, delle formule precise e pubblicate cui è associato uno e un solo significato allo scopo di ridurre i margini di incomprensioni nel corso delle operazioni. Non è compito di questa guida fornire dettagli sull alfabeto fonetico ICAO o sulla pronuncia di numeri e lettere. Ci preme invece ricordare che l uso della fraseologia standard, e quindi di costrutti predefiniti che sono univoci nel descrivere ogni situazione possibile a cui si può andare incontro, è di fondamentale importanza per garantire la massima efficienza nelle comunicazionioni. Ogni comunicazione deve essere conforme alla regola delle quattro C : chiara, concisa, completa e corretta. Il ritmo che si dovrebbe tenere è di 100 parole al minuti e, in caso di comunicazioni di concetti non previsti dalla fraseologia, andrà usato l inglese convenzionale. L italiano può essere usato nel caso in cui sussistano problemi di sicurezza derivanti dalla barriera linguistica. Il testo di riferimento per la fraseologia standard è l ICAO doc Manual of Radiotelephony 19 IVAO ITALY

20 Controllo dei piani di volo Il piano di volo può essere considerato alla stregua di un contratto fra il pilota e il controllore. Prima di ogni volo, i piloti compilano un form e lo inviano al sistema rendendolo così visionabile dai controllori. Inviando il piano di volo, il pilota rende noti elementi quali la rotta, la quota di crociera richiesta, la destinazione, le persone a bordo, le regole del volo, l equipaggiamento, il CALLSIGN, il tipo di aeromobile e l EOBT. Il controllore deve compiere una verifica su questi dati, che deve comprendere almeno: La verosimiglianza del piano di volo (es total EET superiore all endurance, EOBT già passato ecc) La coerenza della quota di crociera con la regola dei livelli semicircolari, tenendo conto anche di eventuali aerovie nonstandard note al controllore La correttezza formale della rotta che deve presentare, per i voli IFR, lo schema punto-aerovia-punto. Il punto iniziale deve essere il fix terminale di un uscita standard dell aeroporto di partenza. La coerenza degli equipaggiamenti rispetto alle classi di spazio aereo che si vuole interessare Maggiori informazioni sul significato dei vari campi presenti nel piano di volo sono disponibili nelle relative guide 20 IVAO ITALY

21 Conclusioni Training Controllo di aerodromo v1.0 Speriamo di aver contribuito a fare chiarezza fornendo gli elementi sui cui si fonda il controllo di aerodromo. La presente guida non è esaustiva e non vuole esserlo, ma speriamo con queste poche pagine di aver stimolato la vostra curiosità verso un approccio informato alla materia. Il training department 21 IVAO ITALY

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