LE PIETRE E I CITTADINI:
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- Bernarda Ferro
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1 LE PIETRE E I CITTADINI: EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE PAESAGGIO: laboratorio di lettura
2 Se dico paesaggio cosa vi viene in mente?
3 Paesaggio Il termine paesaggio deriva dal latino pagensis, aggettivazione di pagus, pietra di confine, villaggio, cioè parte di territorio naturale colonizzato e abitato dall'uomo, che lo localizza come proprio territorio. Il paesaggio non è l'ambiente naturale, ma è il luogo dove la storia umana si è sviluppata ed ha lasciato le sue tracce.
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5 PANORAMA scena, veduta del territorio PAESAGGIO interpretazione delle espressioni del territorio
6 CONSIGLIO d EUROPA Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) 20 ottobre apertura alla firma dei Paesi Membri, a Firenze (Convenzione di Firenze) 9 gennaio 2006, Legge n 14 - ratifica da parte dello Stato Italiano della Convenzione Europea sul paesaggio
7 CEP Convenzione Europea del Paesaggio 20 ottobre 2000 Firenze Art. 1 definizioni a."paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni; b. "Politica del paesaggio" designa la formulazione, da parte delle autorità pubbliche competenti, dei principi generali, delle strategie e degli orientamenti che consentano l'adozione di misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio; c. "Obiettivo di qualità paesaggistica" designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita;
8 d. "Salvaguardia dei paesaggi" indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d'intervento umano; e. "Gestione dei paesaggi" indica le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali; f. "Pianificazione dei paesaggi" indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.
9 Art. 2 campo di applicazione Fatte salve le disposizioni dell'articolo 15, la presente Convenzione si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana sia i paesaggi degradati.
10 Art. 6 misure specifiche A Sensibilizzazione Ogni parte si impegna ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione. B Formazione ed educazione Ogni Parte si impegna a promuovere : a. la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi; b. dei programmi pluridisciplinari di formazione sulla politica, la salvaguardia, la gestione e la pianificazione del paesaggio destinati ai professionisti del settore pubblico e privato e alle associazioni di categoria interessate; c. degli insegnamenti scolastici e universitari che trattino, nell'ambito delle rispettive discipline, dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione. C - Individuazione e valutazione D - Obiettivi di qualità paesaggistica E - Applicazione
11 Modifiche 2008 al codice Urbani Articolo 131. (Salvaguardia dei valori del paesaggio) 1. Ai fini del presente codice per paesaggio si intendono parti di territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni. 2. La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili. Articolo 133. (Convenzioni internazionali) 1. Le attività di tutela e di valorizzazione del paesaggio si conformano agli obblighi e ai principi di cooperazione tra gli Stati derivanti dalle convenzioni internazionali.
12 Il riferimento al paesaggio è presente anche tra i principi fondamentali della Costituzione Italiana (1947) art. 9 La Repubblica [ ] tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e artistico della Nazione.
13 Come si può leggere un paesaggio? Come si può interpretare un paesaggio?
14 "Leggere" il paesaggio, per conoscerlo, comprenderne i caratteri, le qualità e le peculiarità, è un'operazione che ciascuno di noi compie, in modo più o meno consapevole e con sistemi di "lettura" diversi in funzione dei propri interessi, conoscenze e cultura.
15 APPROCCIO SENSIBILE/UMANISTICO Considera gli aspetti storici, culturali ed estetici del paesaggio così come vengono percepiti e elaborati in base a parametri soggettivi propri dell osservatore. E il paesaggio di poeti, pittori, filosofi e anche della maggior parte dei fotografi. paesaggio dei sensi paesaggio sonoro... paesaggio olfattivo... Per Marcel Proust gli odori così come i sapori sono gli elementi della memoria che hanno una maggiore durata nel tempo, gli scogli a cui si aggrappa il ricordo... Camminando lentamente si ha modo di entrare in una relazione profonda con l ambiente, lasciandoci penetrare da ciò che ci circonda, e che si esprime non solo attraverso ciò che vediamo, ma anche attraverso i suoni, le percezioni tattili ed olfattive, e una sensibilità complessa che raccoglie tutto quello che il nostro corpo, i nostri pensieri ed anche il nostro inconscio stanno elaborando. Oltre che in un paesaggio visibile, siamo avvolti in un paesaggio sonoro.
16 In un primo momento un paesaggio suscita in noi emozioni e sentimenti. Il nostro primo approccio è dunque estetico, emozionale e sensoriale. In questo senso la passeggiata del letterato, la deriva nella città o la deambulazione del flâneur, costituiscono un interessante metodo di indagine paesaggistica. La percezione della persona che cammina induce infatti una lettura del paesaggio non disgiunta dall esperienza.
17 APPROCCIO SCIENTIFICO documentaristico/analitico E' la lettura del paesaggio - naturale e/o costruito - compiuta in modo analitico ed approfondito dagli specialisti della materia che, in relazione alle rispettive competenze, se ne occupano ciascuno dal proprio angolo visuale. Utilizzato in quelle discipline che analizzano il significato dei vari elementi che compongono il paesaggio e le loro reciproche relazioni nello spazio e nel tempo. E il paesaggio dei geografi e degli ecologi ai cui modelli si riferiscono anche i professionisti.
18 L inquadramento regionale che consente di individuare il paesaggio in un ambito più vasto. Identificare quindi il paesaggio con la propria area di appartenenza in una linea di continuità territoriale è, infatti, importante ai fini di un interpretazione più completa e puntuale, che tenga conto di quei fattori (sociali, culturali, economici) che hanno favorito la formazione di un determinato paesaggio. _Lettura per singoli layers attraverso disegni foto, scomporre le forme del paesaggio nelle singole categorie morfologiche: - orografia - idrografia - vegetazione - reti - insediamenti e costruito
19 STRUMENTI PER L'ANALISI DEL PAESAGGIO: Fonti bibliografiche e statistiche (incluse le risorse sul web) Fonti cartografiche (attuali e del passato) Fonti da remote sensing (immagini da satellite, foto aeree e cartografia derivata) Indagine sul terreno Strumenti informatici la cartografia topografica scala compresa tra 1: :
20 APPROCCIO PERCETTIVO-DESCRITTIVO Considera la percezione (visione + elaborazione dell oggetto visto) e il significato che essa è in grado di esprimere per l osservatore. E' l'insieme delle forme di un luogo e delle relazioni fra di esse. E il paesaggio di tutti coloro che sono in grado di percepirlo e interpretarlo in base alla propria conoscenza. La lettura estetico percettiva consente di analizzare e valutare le qualità visive dei paesaggi così come essi, in occasione dei viaggi o di spostamenti quotidiani abituali, si presentano nelle loro immagini ed espressioni figurative agli occhi dell osservatore; questo tipo di lettura, certamente la più diffusa e spontanea, porta a confrontare le immagini di quel determinato paesaggio con quelle di altri luoghi conosciuti e di verificare, in quegli stessi siti anche inconsapevolmente memorizzati dall osservatore, i cambiamenti che si sono succeduti nel tempo.
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23 BURGOS
24 NARACAULI
25 STINTINO
26 BOSA
27 BOSA
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29 Ovviamente le foto possono costituire solo un surrogato della visione reale del paesaggio e comportano un certo grado di distorsione dovuto alla minore quantità di stimoli che possono fornire. La vista è, infatti, solo uno dei sensi con cui l'uomo si rapporta all'ambiente. Il ruolo dell'olfatto e dell'udito non può essere trascurato. Inoltre, mentre la visione di una foto è essenzialmente statica, il rapporto con il paesaggio reale è di tipo dinamico. L'uso di foto comporta quindi sempre una distorsione percettiva anche se presenta l'indubbio vantaggio di semplificare notevolmente le ricerche sul piano operativo. Attraverso la veduta paesaggistica l osservatore riesce ad abbracciare, di solito da un luogo situato in altura, un intera distesa di spazio terrestre. Egli può compiere una osservazione per piani perpendicolari rispetto alla sua posizione. Se guardare da lontano aiuta a produrre una sintesi, guardare da vicino permette di evidenziare i singoli elementi. Cambiare il punto di osservazione permette di ricoprire campi di visione diversi, di incrociare e completare l osservazione.
30 definizione di un metodo di ricerca che tiene nella dovuta considerazione, sia i fattori oggettivi, sia i fattori percettivi o soggettivi finalizzata alla rappresentazione integrata delle caratteristiche del paesaggio paesaggio come un complesso di vari sistemi (naturali, artificiali, ecc.) mutuamente tra loro integrati in modo Metodologia operativa per procedere nello studio analitico del paesaggio Tecniche di rilevamento: - le tecniche di tipo geografico: con le quali descrivere gli elementi del paesaggio tramite l osservazione diretta e l elencazione per tipologie dei diversi elementi paesaggistici; - le tecniche di tipo visivo percettivo: imperniate sul concetto di percezione visiva intesa come strumento essenziale per individuare gli elementi peculiari che caratterizzano il paesaggio; - le tecniche di tipo naturalistico: tramite le quali individuare zone o elementi che presentano particolari peculiarità di tipo geologico, botanico, faunistico, ecc.; - le tecniche di tipo storico: con le quali descrivere le diverse forme che il paesaggio ha assunto nel tempo allo scopo di studiare le trasformazioni paesaggistiche in funzione delle cause che hanno generato i processi evolutivi ancora evidenti e riconoscibili sul territorio.
31 II paesaggio è un sistema, composto da elementi in relazione tra di loro; non è la loro sommatoria, ma il prodotto delle loro relazioni. La prima fase di analisi è comunque quella di scomporre il paesaggio nei suoi elementi, di individuare quelli più caratterizzanti, di descriverne la forma, la tipologia e la distribuzione poi ricostruire individuando le relazioni spaziali e funzionali che si instaurano tra gli elementi. L'unicità del paesaggio è data dalle caratteristiche degli elementi, ma soprattutto dal modo in cui gli elementi stessi interagiscono a formare un tutto.
32 La sintesi paesaggistica Questi diversi approcci si possono naturalmente combinare. Si giungerà così alla comprensione di un paesaggio. Si dovrà praticare un andata e ritorno tra l osservazione sul terreno, la formalizzazione delle ipotesi e la loro verifica, l approfondimento con i documenti, la generalizzazione. Ma quali sono le finalità della lettura del paesaggio? Intanto la lettura del paesaggio permette di evidenziare le particolarità di un luogo, è poi il punto di partenza per qualsiasi tipo di trasformazione architettonica e non solo di un sito. In senso generale permette di interrogarsi sui valori paesaggistici di un luogo.
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