Le politiche professionali della FNC IPASVI per lo sviluppo dei servizi territoriali
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- Paolo Rossa
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1 Le politiche professionali della FNC IPASVI per lo sviluppo dei servizi territoriali Ipasvi Perugia 10 settembre 2015 Barbara Mangiacavalli
2 Contesto nel quale collocare la riflessione - Evoluzione dell infermieristica - Demografia delle professioni - Demografia della popolazione - Sostenibilità del servizio sanitario - Appropriatezza professionale e gestionale - Perimetri professionali
3 Evoluzione dell infermieristica L'Infermiere specialista non nasce con la legge 43/06 o con la legge 190/14, ma Accordo di Strasburgo DM 739/94 e 70/97 Legge 42/99 Legge 509/99 DM 270/04 Legge 43/06 parlano di formazione generalista e specialistica
4 Demografia delle professioni Medici praticanti per 1000 abitanti
5
6 La struttura della popolazione sta cambiando Popolazione italiana piramidi per sesso ed età
7 Ma le piramidi variano tra regione e regione Campania Liguria
8 % of Global Population United Nations Projected Percentages of Global Population Evoluzione delle classi di età 20 Actual Projected 15 Age Age < Source: World Population Prospects: The Year 1996 Revision, Annex 2 (Low-Variant Projection) UN Population Division Source: World Population Prospects: The 1996 Revision, Annex 2 (low-variant projection). UN Population Division.
9 Cause di morte : tassi standardizzati x abitanti EU Eurostat 2010
10 Sostenibilità del SSN dalla L.43/06 ad oggi - Turbolenza politica - Criticità economica ed impatto sul welfare - Criticità economica ed impatto sul SSN/SSR - Sostenibilità del sistema sanitario e richieste del sistema - I nuovi bisogni di cura e di assistenza
11 Appropriatezza professionale e gestionale e i perimetri professionali dalla L.43/06 ad oggi - La ridefinizione del paradigma clinico-assistenziale - La ridefinizione del paradigma organizzativo gestionale in ambito ospedaliero e territoriale - Le relazioni interprofessionali - Ridisegno dei perimetri professionali e turbolenza interprofessionale
12 La spesa sanitaria e i bisogni emergenti cresceva del 4%/anno; dal 2009 è rimasta stabile, nel 2013 diminuisce del 1.2% rispetto al 2012, con riduzione del disavanzo sanitario attestato, dal 2011, attorno all 1% della spesa corrente.
13 Le leve utilizzate per la sostenibilità: Blocco o riduzione degli input Aumento età media Calo occupazionale Depauperamento organici e professionalità Richiedere più output cioè forzare a trattare casi più complessi e costosi a pari tariffe Contenimento degli output attraverso il governo dell accesso, delle liste d attesa, dei tetti sui volumi. Si inseriscono in tale tipologia di interventi anche i copayement (3 miliardi nel 2013).
14 Ulteriore leva utilizzata ed attuata nel SSN, in modo non uniforme e con frequenza minore, è la modifica della tipologia e del mix di servizi offerti con l attivazione di processi di riorganizzazione delle attività e di riconfigurazione dei modelli assistenziali
15 La sostenibilità economica, pur in una congiuntura economica negativa e con un quadro epidemiologico in profonda trasformazione, è stata raggiunta ma la condizione di mancato ricambio generazionale, di precarietà dei percorsi professionali, e di sostanziale impossibilità di governare la leva del personale ha diverse ripercussioni negative si ostacola la trasmissione dei saperi professionali a tutti i livelli dell organizzazione, con effetti a lungo termine che è difficile valutare oggi
16 la riorganizzazione dei servizi e delle modalità di risposta ai bisogni rappresenta la vera sfida futura per il SSN, che dovrà essere perseguita ricercando le maggiori coerenze possibili con il quadro epidemiologico attuale (30% cittadini con almeno una patologia cronica, 4% non autosufficienti) le Regioni hanno inciso dove era facile adesso c è meno personale e i veri nodi sono rimasti immutati
17 Il domani ( che è già oggi ) Il comma 566 Il patto per la salute Gli standard ospedale e territorio Le relazioni professionali
18 comma 566 Introdotto dalla legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), riconfermato nel DEF, per la professione infermieristica e per le professioni sanitarie in generale. Oggetto di numerose polemiche strumentali da parte di altre categorie professionali come quella dei medici e di una frangia di infermieri ancora legati a concetti e struttura della professione ante legge 42/1999 «Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia un accordo Stato-Regioni dovrà definire i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di équipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche Il tutto senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica».
19 comma 566 Normale sviluppo di una professione che, nei fatti, ha già compiuto in moltissime realtà sul territorio nazionale i passi indicati nell accordo Stato-Regioni la cui bozza è stata approvata dalla Commissione salute delle Regioni fin dall inizio del A suo tempo l accordo è stato congelato perché si è avanzata l ipotesi che per essere reso attuabile avesse bisogno di una norma che lo prevedesse e il comma 566 altro non è se non quella norma. C era bisogno di una norma che indicasse la metodologia con la quale le competenze delle professioni sanitarie possono essere implementate prevedendo con la formazione complementare post laurea la concretizzazione della posizione di professionista specialista : ora c è.
20 Patto per la salute Crescita delle strutture intermedie Diffusione di modelli di disease management della cronicità Modelli di valutazione dell innovazione tecnologica
21 Gli standard ospedalieri Il regolamento contiene una serie di previsioni e anche di innovazioni che riguardano la professione infermieristica. Prevede infatti che gli infermieri siano i gestori degli ospedali di comunità, anello di congiunzione tra ospedale e territorio e garanzia della continuità assistenziale per i pazienti
22 e territoriali Il territorio e la necessità della continuità di cure di questo con l ospedale sono argomenti più volte richiamati sia nel Patto per la Salute che nel regolamento sugli standard ospedalieri. Recentemente, nell evento organizzato da Ipasvi e Cittadinanzattiva, è stato messo in risalto che i principali problemi dei cittadini nel 2013 hanno riguardato l accesso alle prestazioni sanitarie (23,7% per liste d attesa, ticket e intramoenia) e l assistenza sanitaria territoriale.
23 Relazioni professionali L atto medico è scritto nel pdl D Incecco - ricomprende tutte le attività professionali di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche. A tutt oggi risulta «fermo» ma va tenuta molto alta la guardia su ciò che sono e saranno i rapporti con la professione medica perché una ampia fetta soprattutto di sindacati tenta quotidianamente di vanificare l opera di crescita professionale delle altre professioni e in particolare dell infermiere
24 In sintesi: Occorre una governance diversa del SSN Si devono concretizzare il Patto per la salute e gli standard ospedalieri e territoriali per sviluppare nuovi modelli organizzativi per l ospedale e per il territorio Dobbiamo dar corso alle competenze specialistiche - comma 566 Occorre presidiare le relazioni interprofessionali e intraprofessionali per superare paure regressive e battaglie di retroguardia Bisogna chiedere ai decisori di invertire la rotta sul mercato del lavoro per evitare ulteriori depauperamenti di numeri e professionalità, oltre che di competenze
25 L ipotesi e l attività della FNC per le competenze specialistiche
26 Nel gennaio 2015 la FNC costituisce un gruppo di lavoro sulla tematica competenze infermieristiche a seguito dell approvazione della legge 190/14, art. 1, comma 566
27 Legge 26 febbraio 1999, n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 2 marzo 1999 Art. 1. (Definizione delle professioni sanitarie) 2. fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali. LEGGE 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015). (14G00203) (GU n.300 del Suppl. Ordinario n. 99) Vigente al: Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilita' individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
28 21 APRILE APRILE 2015 Incontro IPASVI con la dr.ssa UGENTI (chiesto il 7 aprile) 5 maggio 2015
29 11 MAGGIO MAGGIO 2015 Incontro informale con presidente FNOMCEO 29 maggio 2015
30 4 GIUGNO GIUGNO 2015 Richiamo all unità nazionale sindacati medici (ANAAO) 18 GIUGNO 2015
31 25 GIUGNO GIUGNO 2015 SOLLECITATO INCONTRO CON MINISTERO SALUTE 3 LUGLIO 2015
32 7 LUGLIO 2015
33 Grazie per l attenzione
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